Ma anche i fossi che so chiusi, pieni di canne sono da tene d’occhio. Se si riempiono troppo, possono straripare e fare danni. Insomma, oggi era meglio stare all’erta sia per le frane che per l’eventuale esondazione. La natura non si pole decidere e questo lo sappiamo bene benissimo.
da
Portoferraio-San Giovanni
pubblicato il 25 Ottobre 2024
alle
11:12
Va bene che c’è un grande parcheggio asfaltato vicino agli impianti, ma il problema è nella zona non asfaltata. Qui ci sono buche e pozzanghere che si formano quando piove, e questo può diventare un vero guaio! Guidare in quella zona è rischioso, perché l’acqua nasconde buche profonde che possono rovinare le auto.
In più, quando non si vede bene, è facile non notare una pozzanghera e dover frenare all’improvviso. Non è certo il modo migliore per arrivare a una partita o a un allenamento! E di sera, con poca luce, diventa tutto più complicato.
E per chi ha difficoltà? Le condizioni non sono affatto facili, e senza spazi riservati e con un terreno così irregolare, l’accesso è una vera sfida.
Dobbiamo farci sentire! È fondamentale che le autorità locali capiscano quanto sia importante sistemare queste cose. Immaginate un parcheggio non solo asfaltato, ma anche ben drenato! E un po’ di illuminazione in più renderebbe l’area molto più sicura e accogliente per tutti.
In definitiva, gli impianti sportivi di San Giovanni sono una risorsa preziosa per noi e meritano di essere vissuti senza problemi. Facciamo sentire la nostra voce per rendere l’accesso e il parcheggio all’altezza delle aspettative! Insieme possiamo chiedere quei miglioramenti necessari per far sì che queste strutture siano accessibili e sicure per tutti noi.
da
Li
pubblicato il 25 Ottobre 2024
alle
11:01
Sulla sanità Semeraro sempre più insoddisfatto.
I pini cadono e rimangono lì a s.giovanni e la gente mormora.
A casa del duca speriamo non piova!
Viva!
da
Portoferraio
pubblicato il 25 Ottobre 2024
alle
10:53
L'Importanza delle Chiusure delle Scuole e di Altri Servizi Pubblici in Caso di Allerta Arancione sull'Isola d'Elba- La chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici in caso di allerta arancione sull'Isola d'Elba è una misura essenziale per garantire la sicurezza della popolazione. L'allerta arancione, emessa dalle autorità meteorologiche, segnala condizioni atmosferiche che possono avere impatti significativi, come forti piogge, tempeste, inondazioni e frane, rappresentando una minaccia per la sicurezza pubblica. In questo contesto, è fondamentale comprendere le ragioni tecniche e operative che rendono necessarie tali chiusure. Prima di tutto, la sicurezza degli studenti e del personale scolastico è una priorità assoluta.
FRA IL PERSONALE SCOLASTICO NON C'E' ANCHE IL PERSONALE AUSILIARIO? PERCHE' LORO DEVONO ANDARE A SUOLA? SONO ESENTI DAI PERICOLI A CUI ACCENNI?
pubblicato il 25 Ottobre 2024
alle
9:40
Un settore così delicato come la protezione civile non può essere in mano a chi non vede l'ora di fare il protagonista di sfoggiare in giro la sua divisa.
C'è da fare dei passi indietro e fare in modo che questi ruoli chiave siano affidati a dei professionisti.
Se la prevenzione è chiudere la gente in casa allora non si è capito niente.
Si inizi a operare con interventi idraulici dei corsi d'acqua.
Se c'è bisogno di qualcuno a stappare due tombini assumiamo degli operai.
Torniamo a guardare le previsioni meteo come facevano i nostri nonni e non solo quello che ci impone Firenze e tutto il codazzo di lecchini maniaci di protagonismo.
Sono gli stessi del COVID se guardate le facce li riconoscere uno ad uno.
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
23:09
Oggi di cosa avevamo paura: frane o esondazione dei fiumi?
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
15:17
Prima di tutto, riguardo alla Costituzione, l'articolo 16 afferma che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente sul territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità o di sicurezza. È importante sottolineare che la Costituzione stessa prevede la possibilità di limitazioni, sebbene queste debbano essere giustificate e applicate in modo equo e non discriminatorio.
Per quanto riguarda le accuse di inequità e discrezionalità nell'applicazione di certe misure da parte dello Stato e delle amministrazioni locali, è essenziale riconoscere che la gestione delle risorse pubbliche e la regolamentazione delle attività turistiche devono necessariamente bilanciare molteplici interessi. È vero che un'eccessiva discrezionalità può portare a situazioni di ingiustizia, ma è altrettanto vero che la regolamentazione è necessaria per gestire fenomeni complessi come il sovraffollamento turistico e l'impatto ambientale.
Le sue critiche sugli autovelox e sulla gestione della sicurezza stradale sono condivisibili fino a un certo punto. Gli autovelox, se usati correttamente, servono come strumenti per migliorare la sicurezza stradale e non solo per rimpinguare le casse comunali. Tuttavia, concordo sul fatto che una manutenzione inadeguata delle strade e una segnaletica carente sono problematiche che devono essere affrontate con urgenza dalle amministrazioni competenti.
Riguardo ai costi dei servizi pubblici e alle tasse pagate dalle strutture ricettive, è vero che queste ultime contribuiscono già in modo significativo al bilancio comunale. Tuttavia, la complessità e l'efficacia della gestione dei rifiuti, ad esempio, come nel caso della raccolta porta a porta, richiedono un approccio più integrato e trasparente. È fondamentale che i cittadini abbiano chiarezza su come vengono utilizzate le risorse e su quali siano i benefici concreti delle misure adottate.
Infine, per quanto riguarda l'aumento dei prezzi finali all'Elba a causa dei costi gestionali, riconosco che questo è un problema reale che impatta sia i residenti che i turisti. La sfida sta nel trovare un equilibrio tra la necessità di finanziare servizi adeguati e il mantenimento di prezzi accessibili. Le politiche pubbliche devono essere orientate verso la sostenibilità economica e ambientale, e devono essere comunicate in modo trasparente ai cittadini per evitare malintesi e frustrazioni.
In sintesi, le sue osservazioni sono preziose e meritano un confronto costruttivo. È solo attraverso il dialogo e la collaborazione che possiamo sperare di migliorare la gestione del nostro territorio e garantire che le decisioni prese siano nell'interesse di tutti i cittadini.
Le auguro una buona giornata, anche se non molto soleggiata.
da
Isola d'Elba
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
15:14
Via ai commenti.
da
Isola d'Elba
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
15:12
La chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici in caso di allerta arancione sull'Isola d'Elba è una misura essenziale per garantire la sicurezza della popolazione. L'allerta arancione, emessa dalle autorità meteorologiche, segnala condizioni atmosferiche che possono avere impatti significativi, come forti piogge, tempeste, inondazioni e frane, rappresentando una minaccia per la sicurezza pubblica. In questo contesto, è fondamentale comprendere le ragioni tecniche e operative che rendono necessarie tali chiusure.
Prima di tutto, la sicurezza degli studenti e del personale scolastico è una priorità assoluta. Le condizioni meteorologiche avverse previste durante un'allerta arancione possono rendere pericolosi i trasporti scolastici, aumentando il rischio di incidenti stradali dovuti a strade allagate o bloccate da detriti. Inoltre, le infrastrutture scolastiche potrebbero non essere progettate per resistere a eventi estremi, con il rischio di crolli o danni strutturali che potrebbero mettere in pericolo la vita degli occupanti. La chiusura delle scuole previene la possibilità che studenti e personale si trovino in situazioni di emergenza all'interno degli edifici scolastici.
Oltre alle scuole, anche altri servizi pubblici come uffici comunali, biblioteche e centri ricreativi devono considerare la chiusura. Questi luoghi, che solitamente ospitano un gran numero di persone, possono diventare punti critici durante eventi meteorologici avversi. La chiusura riduce il rischio di incidenti e facilita il lavoro delle squadre di emergenza, permettendo loro di concentrarsi sulle aree più colpite senza dover gestire crisi all'interno di edifici pubblici.
Un altro aspetto cruciale è la riduzione della circolazione di persone e veicoli durante un'allerta arancione. Meno persone sulle strade significa meno probabilità di incidenti e ostruzioni, consentendo alle autorità di emergenza di operare più efficacemente. Le vie di accesso devono essere libere per permettere un rapido intervento dei soccorsi. La presenza di persone fuori casa durante condizioni meteorologiche pericolose complicherebbe ulteriormente le operazioni di soccorso.
Inoltre, la chiusura dei servizi pubblici permette una migliore gestione delle risorse e delle operazioni di emergenza. Le autorità possono concentrare gli sforzi e le risorse sulle aree maggiormente a rischio, implementando piani di emergenza in modo più efficiente. Questo approccio coordinato è fondamentale per mitigare gli effetti negativi degli eventi meteorologici e garantire una risposta tempestiva e adeguata.
In conclusione, la chiusura delle scuole e di altri servizi pubblici durante un'allerta arancione sull'Isola d'Elba è una misura tecnica e operativa indispensabile per la protezione della popolazione. Questa decisione, sebbene possa causare disagi temporanei, è cruciale per prevenire situazioni di emergenza e salvaguardare la vita dei cittadini. Le autorità locali devono continuare a monitorare attentamente le condizioni meteorologiche e prendere decisioni tempestive basate su dati accurati e previsioni meteorologiche affidabili. La sicurezza pubblica deve sempre essere la priorità, e le misure preventive sono essenziali per affrontare le sfide poste dalle condizioni meteorologiche avverse.
da
Portoferraio-San Giovanni
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
15:05
La caduta di un pino a San Giovanni ha suscitato preoccupazioni significative tra i residenti, sollevando importanti questioni sulla sicurezza pubblica e sulla gestione delle infrastrutture urbane. Questo evento, apparentemente banale, potrebbe avere conseguenze gravi se non affrontato tempestivamenteUna delle ragioni principali del ritardo nell'intervento potrebbe essere il dissesto finanziario in cui versa l'amministrazione comunale. La scarsità di risorse economiche limita la capacità delle autorità di affrontare tempestivamente le emergenze infrastrutturali. Tuttavia, è cruciale che, nonostante le difficoltà finanziarie, vengano trovate soluzioni immediate per garantire la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori deterioramenti.Alla luce delle considerazioni sopra esposte, è imperativo che le autorità locali agiscano con prontezza per rimuovere il pino caduto e ripristinare il manto stradale. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta, e qualsiasi ritardo potrebbe avere conseguenze irreparabili. Inoltre, un intervento tempestivo potrebbe risultare meno oneroso rispetto a future riparazioni necessarie per affrontare danni maggiori.La caduta del pino a San Giovanni e il conseguente danno al manto stradale rappresentano una chiara minaccia alla sicurezza pubblica. Nonostante le sfide finanziarie, è essenziale che le autorità locali intervengano immediatamente per risolvere la situazione. Solo attraverso un'azione rapida e decisiva sarà possibile evitare ulteriori rischi e garantire la sicurezza e il benessere della comunità.Attraverso una gestione oculata delle risorse e una pianificazione attenta, è possibile affrontare efficacemente le emergenze infrastrutturali, proteggendo così i cittadini e preservando l'integrità delle infrastrutture urbane.
da
Portoferraio
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
11:46
E' diventata ormai consuetudine, che i proprietari dei vari gazebo installati sulla pubblica via o piazze, non contenti di quanto concesso, oltre ad occupare il suolo pubblico con gli stessi, occupino abusivamente altro spazio, posizionando prima piccoli vasi, poi più grandi, poi piante sempre più grosse, al di fuori del proprio perimetro e quindi occupando altro suolo, non avendone il diritto. Anche il marciapiede pubblico è occupato da contenitori vari Capita anche che (via Manganaro) la sera vengano occupati alcuni stalli blu adiacenti con tavoli e sedie, sottraendo quindi parcheggi ai residenti. Lo stesso succede all'entrata a Portoferraio dove sono posizionate piante e botticelle al di fuori del suolo in concessione. Cosi anche in altri posti. Un negozio Vicino al distributore Conad, occupa il suolo pubblico con una barriera in plastica arancione, carreli o altro, per impedire il parcheggio delle auto davanti il proprio ingresso, al di fuori del marciapiede.
In piazza nessuno vede che lo stallo riservato a chi deve recarsi in farmacia, è quasi sempre occupato da chi va al bar vicino a fare l'aperitivo.
Mi domando se chi di dovere, non veda con i propri occhi, queste cose e perchè non intervenga per ripristinare la legalità!
Spero che qualcuno intervenga perchè il malumore, cresce.
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
10:14
pubblicato il 24 Ottobre 2024
alle
7:05
pubblicato il 23 Ottobre 2024
alle
16:54
Ma io domani posso stare a casa come gli insegnanti o devo andare a lavoro come il 90% dei portoferraiesi?
da
Portoferraio
pubblicato il 23 Ottobre 2024
alle
13:35
pubblicato il 23 Ottobre 2024
alle
11:22
Ricchi premi per i vincitori, per chi perde, il premio va a gommisti e carrozzieri.
pubblicato il 22 Ottobre 2024
alle
18:34
pubblicato il 22 Ottobre 2024
alle
15:38
da
Pf
pubblicato il 22 Ottobre 2024
alle
8:27
da
Elba
pubblicato il 21 Ottobre 2024
alle
21:03
