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ELBA PRESS
pubblicato il 11 Agosto 2022
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19:27
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[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/etru.JPG[/IMGSX]Marciana Marina, 10 agosto 2022. Nuovo appuntamento a Marciana Marina per parlare dell’Elba degli Etruschi domenica 21 agosto, alle ore 21,30 presso lo scalo del Borgo del Cotone, dove Edina Regoli, Direttrice dei Musei di Rosignano Marittimo e Carolina Megale, Direttrice dei Museo di Populonia Collezione Gasparri, parleranno sul tema: “Ogni nave ha bisogno di un porto. Approdi etruschi e romani nell’Alto Tirreno.”
L’Etruria settentrionale costituisce un comprensorio sociale ed economico eccezionalmente stabile nel tempo: le materie prime, le produzioni artigianali e i prodotti agricoli vengono veicolati attraverso i vettori interni (fluviali e stradali) per raggiungere la costa dove la rete degli scali marittimi ne permette la diffusione in tutto il Mediterraneo.
Le caratteristiche geomorfologiche della costa dell’Etruria settentrionale hanno permesso lo sviluppo di una tipologia di scali che sfrutta in modo flessibile le caratteristiche fisiche del territorio. La situazione geomorfologica di tipo lagunare comune ai siti costieri nord-etruschi determina più che siti puntuali veri e propri sistemi portuali. Sono infatti presenti soluzioni legate allo sfruttamento di aree lagunari interne insieme con baie aperte (Populonia con Falesia e Baratti, e Portus Scabris nel Golfo di Follonica), catene di approdi dislocati lungo la costa e la foce del fiume (Pisa con Isola di Migliarino e S. Piero a Grado sulla foce dell’Arno e Portus Pisanus sulla costa), scali in laguna interna e direttamente sul mare (Vada Volaterrana).
L’articolazione e la versatilità della rete portuale realizzata nell’alto Tirreno ha consentito la crescita ed il mantenimento di una fittissima rete di interscambi che è rimasta stabile per tutta l’antichità, nonostante i profondi mutamenti del quadro politico e sociale, garantendo alla regione un’ininterrotta centralità produttiva ed economica.
Per informazioni: Pro Loco Marciana Marina, Piazzale Bernotti
Tel + 39 344 420355 prolocomarcianamarina@gmail.com
UTILIZZO DI VEICOLI A GUIDA AUTONOMA
Molto interessante quello che scrive l'Amministrazione Comunale di Portoferraio. Ritengo doveroso però sconsigliare l'esecuzione dei test, in strade, come la Calata Mazzini", che percorrono il lungomare.
Non sono mezzi sicuri al 100% (si vedano i risultati delle sperimentazioni Tesla) e se i test si fanno fare costeggiando il mare, si rischia che in caso di inconvenienti e guasti il veicolo "a guida autonoma" faccia la fine della carrozza di Gurdino. Ma la carrozza di Gurdino era aperta, il mezzo all'avanguardia potrebbe rimanere chiuso con eventuali passeggeri, che pur volendo fare da cavia per i test, fanno invece la fine del topo.
Portoferraio è una città rinascimentale con una forte vocazione turistica e culturale che presenta un’orografia del territorio ed un sistema viario del tutto particolare. Il superamento della pandemia comporta un ripensamento del sistema urbano di mobilità legato ad una nuova organizzazione della vita lavorativa, turistica e dei servizi collegati. Di conseguenza la transizione energetica, l’eco-sostenibilità e le tecnologie innovative diventano prerogative fondamentali del cambiamento necessario per rilanciare l’economia locale. Nasce in questo contesto il progetto al vaglio dell’amministrazione comunale di Portoferraio di utilizzare innovativi veicoli a guida autonoma per garantire il trasporto persone su alcuni itinerari urbani. Una prima sperimentazione in tal senso è avvenuta nei giorni scorsi. I primi test sul territorio sono stati effettuati impiegando l’“Autonom Shuttle Evo”, un veicolo elettrico autonomo senza conducente progettato da Navya che è in grado di trasportare fino a 15 persone. Senza volante, ne postazioni di guida, l’“Autonom Shuttle Evo”utilizza efficaci sistemi di guida e rilevamento che combinano vari tipi di tecnologia avanzata. I dati provenienti da sensori Lidar, telecamere, Gps, Rtk, Imu ed odometria vengono uniti ed interpretati da programmi di deep learnig. I test con il veicolo elettrico a guida autonoma sono stati effettuati nella parte pedonale di Viale Manzoni ed in Calata Mazzini nelle ore di istituzione della Ztl. I risultati sono stati positivi. Sono, infatti, emerse solo alcune piccole problematiche tecniche legate alla ‘potenza’ del segnale della rete 4/5 G alle quali è possibile porre rimedio.
“E’ un ulteriore passo – dice il sindaco Angelo Zini – verso la mobilità sostenibile che stiamo cercando di raggiungere a 360 gradi. L’obiettivo rimane quello di migliorare i servizi a favore dei nostri concittadini e dei nostri ospiti sfruttando le nuove tecnologie nel massimo rispetto dell’ambiente”.
I test sul territorio proseguiranno nei prossimi mesi. L’amministrazione comunale ringrazia Blu Navy che ha messo a disposizione le sue navi per il trasporto sull’isola del veicolo.
In merito a quanto affermato sulla stampa dal Sindaco e dagli assessori lo scorso 5 agosto, con la presente il gruppo di minoranza intende effettuare alcune doverose precisazioni.
Abbiamo preso atto della patetica indignazione provocata nella maggioranza dalla nostra assenza in Consiglio Comunale; con la solita malizia, (hanno cercato di non capire) la maggioranza non ha compreso e ha male interpretato le motivazioni della nostra presa di posizione. Sarebbe stato sufficiente riflettere e osservare sull’indisponente ritardo nella risposta dell’Amministrazione ai commercianti interessati e alla nostra interrogazione (oltre due settimane) per giustificare la modalità scelta per manifestare il nostro disappunto. Su questioni del genere i cittadini meritano maggiore celerità da parte dei loro rappresentanti civici.
La nostra assenza al Consiglio del 5 agosto è stata una legittima levata di scudi e non un attentato alla democrazia, dovuta proprio alla completa assenza di partecipazione e considerazione perpetrata dall’Amministrazione (nei confronti dei cittadini) che, nonostante le innumerevoli voci contrarie, non si è sentita in dovere di convocare nessun tipo di incontro con nessuna delle parti in causa. Seppur vero che le decisioni spettano a loro (e’ indubitato che decisioni spettino alla maggioranza ma), in un paese dove hanno votato poco più di mille persone, ci si aspetterebbe dalla maggioranza ( chi è stato votato ) un comportamento almeno più coerente e in linea con i loro proclami pre – elettorali. “E’ in Consiglio che si dibattono i temi che riguardano il futuro di Marciana Marina”: ha ragione la Vicesindaco, peccato che la giunta aveva già deciso e deliberato. Avremmo discusso delle “infinite bellezze di Marciana Marina” – da valorizzare e anche parecchio, si aggiunge noi.
Come gruppo siamo convinti di aver mantenuto fede al nostro ruolo anche con questa lecita contestazione.
“Gli amministratori sono amministratori di tutti” ─ ci tiene a precisare il capogruppo Flavio Mazzei ─ noi saremo sempre solidali con qualsiasi rumorosa sollevazione provenga dai cittadini e quella circa la ZTL, sulla quale siamo comunque favorevoli ma con una più sistematica pianificazione, ha meritato la nostra attenzione, dal momento che le modalità di attuazione sono state poco rispettose e fin troppo autoritarie. Sperimentali, come affermato dal Sindaco. Non si tratta di scegliere una fioriera, insomma: le istanze di oltre 40 attività commerciali meritavano di essere ascoltate molto prima”.
Infine ci teniamo a ringraziare il giovane assessore Carozzo per l’attenzione rivolta alla nostra assenza ma riteniamo il suo un maldestro tentativo di ricercare contraddizioni nella nostra azione politica. C’è grande dignità e onore invece nel dimostrare empatia e fornire supporto alla calorosa protesta dei nostri concittadini, che sono anche i suoi. La nostra assenza, dichiarata, ha avuto questo scopo. Non sarà certo la mancata partecipazione all’ultima fumosa seduta a impedire un'efficiente vigilanza al vostro operato. Piuttosto, oltre a ricordargli che alla nostra età non abbiamo bisogno di lezioni di democrazia, ne approfittiamo per spronarlo, dal momento che lo sport è stato più che centrale nella propaganda elettorale della lista cui fa parte. Siamo in attesa della definizione della tanto attesa “Tagliagambe” di fine stagione, mancante da troppo tempo nel panorama degli eventi sportivi, nonché ad una sua più assidua presenza – e magari controllo ─ nelle associazioni locali: come mai ad agosto inoltrato non esistono stampati pubblicitari sulle attività svolte al Polo Sportivo Comunale, a cominciare dai corsi di nuoto, sponsorizzati pare con un irritante passaparola? Ma un articolo sulla stampa locale o magari due dépliant alla sede della Pro Loco? Per migliorare l’offerta turistica è essenziale superare alla Marina lo sciagurato detto “tanto vengono sempre gli stessi”; come possono dei turisti che mettono per la prima volta piede sul lungomare, conoscere l’offerta sportiva sul territorio – si ricorda – a carico dei contribuenti marinesi? Siamo certi di non dovergli ricordare la mission della ASD in questione, ovvero gestire al meglio gli impianti e crescere, se possibile, per tentare di raggiungere una sostenibilità economica che ad oggi è un miraggio. Anche il “Basket sul ghiaino” visibile in cima a Via Aldo Moro, sebbene la ricerca di nuovi sport sia particolarmente in voga, ci sembra una pretesa alquanto grottesca. Quei quattro costosi canestri acquistati dall’Ente qualche anno fa cercano ancora una collocazione. Pertanto si consiglia al ragazzo di non perdere tempo dietro ad infruttuose polemiche o miseri moralismi che lasciano il tempo che trovano. Qualora volesse altri consigli, basta chiedere.
Proprio mentre stiamo scrivendo, ci giunge una comunicazione della quale vorremmo rendere partecipi i cittadini, a dimostrazione che alcune attività commerciali di Marciana Marina sono poco tutelate e coinvolte dalle organizzazioni locali come la Pro Loco. La nostra unica libreria, che ricordiamo offre un servizio di informazione basilare tutto l’anno, non è stata resa partecipe per servire alcuni premi letterari, a vantaggio economico di una libreria di un altro Comune dell’Elba. Però, la Pro Loco e le molteplici manifestazioni letterarie sono finanziate in larga parte dal Comune di Marciana Marina. Esprimiamo pertanto solidarietà anche ai gestori dell’edicola e ai loro dipendenti: conoscendo le difficoltà del settore dell’Editoria, la libreria avrebbe potuto trarre un piccolo vantaggio per compensare le poche vendite della stagione invernale.
MAZZEI FLAVIO
CITTI ALBERTO
LUPI FRANCESCO
Con la chiarezza delle intenzioni e degli scòpi espressi nello statuto, la società operaia di mutuo soccorso ebbe rapida e capillare diffusione in tutta l’Italia. Intenzioni e scòpi dovunque sempre rappresentati dallo stesso stemma: due mani che si stringono fortemente insieme.
A Fusea,un piccolo paese nel Friuli Venezia Giulia, una lapide ancora oggi lo ricorda (Vedi foto 1)
Nonostante la chiarezza delle intenzioni e degli scòpi espressi nello statuto , la società operaia di mutuo soccorso aveva alcuni problemi in primis la scarsa partecipazione da parte degli operai.
Un disinteresse dovuto a vari fattori non ultimo il livello davvero basso dei salari che non permetteva di pagare la quota associativa, per quanto piccola, nella cassa di assistenza.
Il problema era presente non solo all’Elba ma un pò in tutte le società operaie di mutuo soccorso dell’ottocento.
Disinteresse forse legato al fatto che l’elemento operaio era sopraffato da soggetti colti della borghesia (avvocati,medici ecc) e, contro questa situazione che dava di fatto a loro la direzione delle società e dei congressi , si levava di tanto in tanto qualche protesta .Gli avvocati erano infatti bravi oratori ma spesso non avevano bene idea di quali fossero le condizioni di vita e quindi le rivendicazioni dei lavoratori.
La società operaia di mutuo soccorso di Portoferraio dimostra in modo chiaro come l’iniziativa e poi la direzione e l’indirizzo restano sempre saldamente in mano ai notabili locali,spesso avvocati .
Notabili locali che vedevano nell’associazionismo anche un modo per contenere le spinte rivoluzionarie delle classi più povere e che, qualche volta, hanno cercato di sfruttare per motivi elettorali.
L’impostazione che ne derivò fu dunque prevalentemente di tipo paternalistico come appare anche dai discorsi di Cesare Hutre,primo presidente della società.
Tuttavia questa forma di associazione mutualistica ebbe poi importanti conseguenze sul successivo sviluppo e sulle conquiste del movimento operaio e dei diritti di chi lavora.
In particolare ciò accade a Portoferraio quando la nascita degli stabilimenti altiforni ,nei primi anni del secolo ventesimo, portò ad una forte concentrazione di lavoratori operai che andò progressivamente crescendo tra il 1900 e il 1911.
Nell’ambito di questa forte concentrazione operaia costituita da ex contadini,ex artigiani,ex braccianti il paternalismo borghese con la sua più caratteristica espressione,il mutualismo ,non ebbe più influenza,e nascono allora le leghe operaie.
Tra le leghe dei lavoratori portoferraiesi, che sono unioni di operai all’interno dello stabilimento siderurgico, si ricordano :la lega degli operai all’acciaieria ,degli operai agli altiforni,degli operai all’ officina manutenzioni ,la lega fuochisti e macchinisti, operai ai fornetti a coke,caricatori e scaricatori al ponte Hennin ,operai del carburo,operai dei motori e,infine, la lega mista.(vedi foto 2 e 4)
Fu istituita una succursale della camera del lavoro all’isola d’Elba con sede a Portoferraio
Il 2 aprile 1902 venne costituita una sezione del partito socialista, la prima all’Elba .
Il 29 giugno 1911 ha inizio uno sciopero : gli operai dell’alto forno n. 2 chiesero alla direzione dello stabilimento siderurgico di riportare da 6 a 8 il numero dei lavoranti addetti al campo di colata .
Il direttore si rifiutò.
Questo episodio fu l’innesco per uno sciopero, una serrata che durò per quattro mesi con manifestazioni, cortei e proteste (vedi foto 3 ) .Lo sciopero aveva radici più profonde legate alla conflittualità nata tra direzione e lavoratori a seguito degli infortuni,multe e prepotenze di cui gli operai erano stati vittime.
La cronaca di quegli avvenimenti è descritta da Riccardo Marinari (Cfr pg 112-134 di “Lo sciopero del 1911 “ R. Marinari .Rivista italiana di studi napoleonici.N.2 .Anno XXIV. Biblioteca comune Portoferraio )
Marcello Camici
Continuate così, ci vediamo a primavera 2024