
pubblicato il 19 Novembre 2022
alle
13:17
Proseguono i servizi straordinari di controllo da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Portoferraio, finalizzati alla repressione dei reati predatori ed in materia di sostanze stupefacenti nonché ad incrementare i livelli di sicurezza; in particolare la scorsa notte numerose sono state le pattuglie dell’Arma che hanno presidiato il territorio.
Le attività, svolte dai militari delle 6 Stazioni dislocate sull’Isola d’Elba con il supporto di pattuglie dell’Aliquota Radiomobile e di personale del Nucleo Operativo, hanno avuto luogo su tutto il territorio isolano, attraverso l’esecuzione di mirati posti di controllo nel corso dei quali sono stati controllati 29 veicoli e 48 persone, 10 delle quali sottoposte a test alcolemico; 2 italiani residenti sull’Elba sono stati segnalati al Prefetto di Livorno per uso personale di sostanze stupefacenti, uno è stato sanzionato per ubriachezza e sono state elevate 3 contravvenzioni al C.d.S. .
Oltre ad aver proceduto al controllo di 13 persone sottoposte a misure cautelari e di prevenzione, nel corso delle attività sono stati sottoposti a verifica 8 locali pubblici.
LIVORNO – FURTO IN UNA PALESTRA, INDIVIDUATO IL PRESUNTO AUTORE, DENUNCIATO ANCHE PER SPACCIO DI STUPEFACENTI
I Carabinieri della Stazione di Livorno Centro hanno denunciato in stato di libertà un cittadino tunisino, classe ’85, per un furto presso una palestra. Il malfattore, introdottosi all’interno della palestra attraverso una finestra, aveva rubato zaini, portafogli ed effetti personali di alcuni clienti nonché un notebook utilizzato dall’amministrazione del centro sportivo; rubata anche la cassetta metallica dove normalmente venivano custoditi gli incassi delle iscrizioni che però in quel momento era vuota.
Grazie ad una scrupolosa ricostruzione dei movimenti nelle immediate vicinanze prima e dopo il furto, i Carabinieri della Stazione di Livorno Centro hanno individuato il presunto autore; a supporto delle accuse anche i filmati di alcune telecamere della zona.
Il 37enne è stato poi fermato qualche giorno dopo il furto, sempre nei pressi della palestra, da una pattuglia dell’Arma e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e pertanto deferito in stato di libertà anche per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
pubblicato il 19 Novembre 2022
alle
12:31
da
PORTOFERRAIO
pubblicato il 19 Novembre 2022
alle
11:44
da
ELBA PRESS
pubblicato il 18 Novembre 2022
alle
17:58
pubblicato il 18 Novembre 2022
alle
17:44
Al Presidente del Consiglio Comunale
INTERROGAZIONE CON RICHIESTA Di RISPOSTA ORALE E SCRITTA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/bertucci.JPG[/IMGSX] OGGETTO: Situazione chiusura Ufficio INPS Portoferraio
Il Sottoscritto Consigliere
• Preso atto
che da Marzo 2020 l'Ufficio INPS di Portoferraio è stato chiuso al pubblico, causa Covid
Considerato
Che tale situazione, ad oggi, nonostante le richieste avanzate da più parti nelle varie sedi istituzionali, non abbiamo avuto nessun riscontro in merito. Salvo un apertura provvisoria di un giorno a settimana con obbligo di prenotazione online.
Considerato
Che dopo aver chiesto nei mesi passati al Sindaco di Portoferraio in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci di intervenire con il Ministero del Lavoro per una riapertura immediata dell'Ufficio. E’ impensabile la continua chiusura dell' ufficio INPS che è un punto di riferimento per i cittadini, per la mole di lavoro stagionale che produce, e
specialmente quegli anziani che sono impossibilitati a prenotare, questo sta creando enormi disagi soprattutto per i residenti, ai quali è negata la possibilità di usufruire con la dovuta comodità di servizi essenziali soprattutto quando non si viene messi a conoscenza preventivamente della chiusura, i cittadini elbani si vedranno costretti ad andare ad un Caf o prendere il traghetto e andare a Piombino o addirittura a Livorno, non dimenticando i lavoratori stagionali che usufruivano dell'Ufficio INPS per le pratiche di lavoro e di malattia, tutte pratiche che fino a Marzo 2020 sono state fatte qui sull'Isola.
Preso atto
Che fino ad oggi non è stata presa nessuna iniziativa anche per la parziale apertura di suddetto ufficio..
Tutto ciò premesso e considerato
INTERROGA
Il Sindaco per sapere
• Quali siano ad oggi le azioni volte a ripristinare un servizio essenziale per l'Isola d'Elba, e quali siano le garanzie per una riapertura al fine di garantire l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto dell’ accordo di programma per l’espletamento dei servizi previdenziali.
• Adalberto Bertucci
pubblicato il 18 Novembre 2022
alle
17:07
Alcune brevi osservazioni di democrazia:
1) la stragrande maggioranza dei cittadini di Piombino, come è sotto gli occhi di tutti : " non vuole il rigassificatore in porto a Piombino per inconfutabili motivi di sicurezza generali !!".
2) il Sindaco di Piombino è un sindaco che è stato eletto dagli elettori di Piombino, con una lista civica (come quella di Portoferraio), e la sua tessera di iscritto ad un partito politico è una questione sua personale che non inficia la sua elezione, ma che lo pone come "portavoce" della volontà della popolazione della città che amministra ed alla quale è tenuto a rispondere, e quindi che si debba dimettere non se ne vede la ragione.
3) Parlare di assenza del Sindaco in relazione ai tavoli dove si discute delle "contropartite" che non interessano in alcun modo alla cittadinanza, che ha detto un categorico "NO" all'istallazione del rigassificatore in pieno porto a Piombino , perché non è una questione di "vile denaro", è solo non voler comprendere come stanno le cose, convinti che con il denaro si può comprare anche la salute e la vita delle persone.
4)Piombino non è il luogo adatto per metterci un rigassificatore in piena città in base alle norme che sono state by-passate solo per ragioni di una "asserita emergenza" che non può in alcun modo eliminare le normative di sicurezza:…le norme parlano chiaro.
5) i cittadini hanno diritto ad utilizzare (ed anche il Consiglio Comunale ha approvato la scelta), gli strumenti giuridici ricorrendo alla Magistratura Nazionale ed Internazionale, e nessuno dovrebbe eccepire tale scelta di diritto sostanziale.
6) i rigassificatori, ammesso e non concesso che in una fase di transizione possano essere utili, vanno collocati in zone lontane dagli abitati, ricordandoci che se qualcosa è vicino a centri abitati, lo è perché le norme vigenti non erano in vigore, ed anzi, dovrebbero essere oggetto di trasferimento in luoghi più idonei.
[7)[/b] come mai non è stato dato il via al GALSI, al rigassificatore a Montalto di Castro, in Friuli, o in altri luoghi indicati negli anni?…….e quando in Calabria si sono fatti avanti favorevolmente su Gioia Tauro ?……..di chi è la responsabilità se oggi qualcuno ci specula anche ?
8).………………………potrei proseguire ancora con tanti altri punti….ma mi fermo qui ed osservo che troppe volte la parola "Nimby" è usata in maniera dispregiativa e a sproposito.
Su un muro posto sul Viale Unità d'Italia alla curva del Gagno è scritta una frase che fa riflettere molto….fateci attenzione quando passate di là.
😏
pubblicato il 18 Novembre 2022
alle
14:54
Nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Provinciale di Livorno, i Carabinieri del NIL – Nucleo Ispettorato del Lavoro, nell’ambito di un servizio ad ampio raggio mirato alla verifica del rispetto delle normative di settore ed al contrasto del lavoro “nero”, hanno eseguito diversi controlli in attività commerciali della provincia di Livorno.
Nel corso delle verifiche, in un’azienda agricola del piombinese sono state riscontrate diverse violazioni che hanno costretto i militari a sospenderne l’attività fino al superamento delle criticità riscontrate. Durante la verifica infatti è emerso che un lavoratore, l’unico presente al momento del controllo, non era in regola, risultando di fatto “in nero”. Al titolare della ditta, un campigliese di 46 anni, è stata comminata una sanzione di quasi 6.000 euro, oltre alla denuncia all’AG ed agli enti competenti.
Inoltre, i Carabinieri hanno accertato che l’uomo era inserito nel nucleo familiare del fratello, un 51enne di Livorno, percettore di reddito di cittadinanza; quest’ultimo aveva omesso di dichiarare all’INPS, nel previsto termine di 30 giorni, l’inizio dell’attività lavorativa del congiunto e quindi maggiori entrate nel nucleo familiare, non consentendo al citato Istituto di effettuare i previsti adeguamenti. È stato calcolato che dovrà restituire 700 euro complessivi indebitamente percepiti.
Sempre in tema di indebita percezione di reddito di cittadinanza, i Carabinieri della Compagnia di Piombino hanno denunciato tre persone.
In particolare, un uomo, falsificando il proprio domicilio, ha omesso di comunicare che la convivente già fruiva di analogo beneficio. Nell’ambito del controllo, i carabinieri avevano anche rinvenuto nella casa della coppia 51 piante di marijuana e tre serre professionali per la coltivazione.
Il secondo caso si riferisce ad un cittadino straniero che, per beneficiare dell’assegno, aveva omesso di comunicare lo svolgimento di diversi lavori a tempo determinato e mentito circa l’anno di immigrazione in Italia; i militari di Piombino hanno anche verificato che l’uomo, grazie alle proprie entrate, aveva acquistato un’autovettura di grossa cilindrata durante la percezione del beneficio.
Infine è stata denunciata una donna che, all’approssimarsi della scadenza del reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare che il figlio svolgeva attività lavorativa, aveva nuovamente presentato istanza; anche in questo caso i militari hanno accertato che il coniuge convivente della donna aveva acquistato un’autovettura di grossa cilindrata.
da
li
pubblicato il 18 Novembre 2022
alle
13:35
E allora gli ipocriti che dicono ora?
Ci rendiamo conto che si dice una cosa a Piombino ed una a Roma nello stesso partito?
Ho la dialettica non c'è oppure questi raccontano balle solo per mantenere posizioni di potere.
E infatti il Sindaco la butta in amministrazione facendo ricorso al TAR per non pagare pegno.
Il punto diviene: ma i piombinesi rispetto a questa disinvoltura politica ci sono o ci fanno? perchè alla fine le opzioni sono 2 se il Sindaco non è d'accordo con il suo governo deve dare le dimissioni, se è d'accordo ha contato balle ai suoi cittadini.
tertitum non datur dicevano i latini.
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
20:40
Riportate un minimo di dignità ai lavoratori vedrete che il personale lo trovate.
Con 10 ore nemmeno il costo della benzina ci ripaga un dipendente
da
INTEMPO SPA
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
18:44
Una nostra azienda cliente che ha appalti nelle pulizie soprattutto nella zona della Toscana, ci ha chiesto una/un Add. Pulizie per una sostituzione ferie dal 21/11 al 02/12 in due località:
– Eurit (banca) posto a Porto Azzurro
– CR VOLTERRA (BANCA) a Capoliveri
Per un totale di 10,75 ore settimanali
Abbiamo molta difficoltà da qui a reperire personale.
Ci siamo rivolti al CPI di Portoferraio ma hanno una procedura molto macchinosa per una richiesta che noi possiamo chiudere semplicemente con un nominativo.
Chiedo un Vostro aiuto concreto
La risorsa sarebbe assunta per il periodo da noi con contratto in regola.
da
ELBA PRESS
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
18:25
da
Li
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
18:18
Tuttavia c'e qualche contraddizione. Omaggia il governo in carico di capacita decisionale e dimentica che gli oppositori locali, anche politici, sono soprattutto se non solo di quella sponda politica. Come dire, alla faccia dell'ipocrisia!
Potremmo pensare poco male un po di ipocrisia, invece no, e il male assoluto della politica italiana ed in particolare locale ma sembra che i cittadini non se ne accorgano. O forse se ne accorgono indosseranno a seconda dei casi una sconfitta in attesa di un altro scambio: promesse ipocrite per un voto sperando che gli vada meglio.
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
15:18
Che sia il momento buono, dopo anni di gestione di fricchettoni nei palazzi, che si tracci una linea da seguire nel nome del progresso e del futuro?
Forza Giorgia,
Facci un regalo,
SI DISSALATORE
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
12:14
Sgominata la banda delle auto. Coppia denunciata dai carabinieri.
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2022/11/pante.jpg[/IMGSX]Concreto segnale di contrasto ai furti avvenuti nel comune di Rosignano da parte della Compagnia Carabinieri di Cecina. Nell’ultimo periodi erano stati denunciati diversi episodi, come riportato anche da organi di stampa e dai social, così i militari della Stazione Carabinieri di Rosignano Solvay hanno immediatamente avviato approfondite indagini per alcuni furti avvenuti all’interno di autovetture in sosta raccogliendo gravi indizi che hanno portato deferimento in stato di libertà di una coppia di livornesi di 36 e 41 anni residenti a Rosignano Marittimo.
I predetti sono accusati di aver perpetrato, tra i mesi di luglio e ottobre, otto furti sulle autovetture in sosta nella frazione di Solvay, tutti portati a termine con lo stesso modus operandi: il 36enne, già gravato da diversi precedenti di polizia, con la collaborazione della convivente 41enne, anch’ella censurata, mediante l’utilizzo di un dispositivo elettronico, riusciva ad aprire le autovetture e ad impossessarsi di tutto ciò che di valore era presente all’interno (monete, autoradio, occhiali da sole), refurtiva in parte è stata già recuperata e verrà restituita ai legittimi proprietari.
Nel corso delle indagini i Carabinieri della Stazione di Rosignano Solvay hanno anche recuperato altra refurtiva pertanto la coppia è accusata dei reati di furto aggravato e continuato in concorso per 8 furti su autovettura e di ricettazione riconducibile ad ulteriori 7 furti avvenuti sempre nell’area di Rosignano
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
9:31
Portoferraio 16/11/2022 – “Si attivi con urgenza il percorso delle cure palliative pediatriche domiciliari all’isola d’Elba”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, che ha presentato una mozione sul caso di una ragazzina seguita dal reparto di Oncologia dell’Asl di Portoferraio che necessita di un’assistenza a domicilio da parte di uno specialista pediatrico in cure palliative per un fine vita senza sofferenza.
“Si dia risposta alla disperazione della famiglia, che si è rivolta alle Autorità sanitarie, permettendo all’adolescente di trascorrere l’ultima parte della sua vita nella propria abitazione, senza sofferenze e in serenità. Anche il Comitato Elba Salute ha accolto e sostenuto l’appello della famiglia della ragazza chiedendo pubblicamente alla politica e alle strutture competenti di dare risposte immediate. Si faccia anche in modo che il percorso delle cure palliative pediatriche venga istituzionalizzato ed utilizzato per altri bambini ed adolescenti che ne necessitano -sottolinea Petrucci- Al momento la ragazza ha trovato la disponibilità di operatori sanitari e volontari che sopperiscono ad un vero e proprio percorso istituzionale a casa, ma è necessario garantire un’assistenza qualificata e appropriata in ambito palliativo e della terapia del dolore, per il malato e la sua famiglia”.
“Fondamentale tutelare la dignità della persona, il diritto alla cura, all’assistenza e all’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore anche nei territori insulari e periferici –ricorda Petrucci- Tra l’altro, la risoluzione n.184, approvata dal Consiglio regionale lo scorso giugno, dedica un intero capitolo della parte impegnativa alle aree interne, montane ed insulari della regione, confermando l’impegno a garantire assistenza e servizi ai cittadini di questi territori che devono avere gli stessi diritti di quelli che vivono nelle città capoluogo”.
“Grazie al nostro consigliere Petrucci abbiamo portato all’attenzione regionale il caso umano di questa ragazzina di Portoferraio e posto la questione fondamentale dell’istituzionalizzazione di un percorso delle cure palliative pediatriche per altri bambini ed adolescenti che ne necessitano –dichiara Luigi Lanera consigliere comunale Fdi a Portoferraio- La sanità elbana, carente sotto tanti punti di vista, necessita di un’attenzione costante, quotidiana da parte del livello regionale, attenzione che Fratelli d’Italia non farà mai venire meno”.
Ufficio Stampa
Massimiliano Mantiloni 360-433362
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
8:24
MAGISTRATO DEGLI ANZIANI E LA PRIVATIVA PER LO SMERCIO DI CARNE E COMMESTIBILI
SETTIMA PARTE[IMGSX] https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2022/11/Camicim.jpg [/IMGSX]
Vincenzo Degli Alberti nel suo manoscritto del 1766 quale relazione al granduca sintetizza quale è l’incombenza del magistrato degli Anziani nella Portoferraio del secolo decimo ottavo .
E’ la più importante istituzione pubblica in campo civile dopo il governatore ed ha queste incombenze : 1 ) vigilare insieme con gli Abbondanzieri all’amministrazione dell’Abbondanza 2)dare i prezzi ai commestibili 3)regolare gli affari della comunità
“Magistrato degli Anziani e sue incombenze
…Vi è anche un magistrato di ventiquattro persone più civili del paese,che si chiamano Anziani,quali sono approvati da V.A.R. Questi sono divisi in tre Classi di otto per ciascheduna e dalle dette classi se ne estrae ogni mese uno per classe talchè si forma un magistrato di tre eletti che si aduna avanti il governatore le di cui deliberazioni devono essere approvate dal Magistrato dei Nove di questa Città .La loro incombenza è d’invigilare assieme con gli Abbondanzieri all’amministrazione dell’Abbondanza di dare i prezzi ai Commestibili e di regolare gli affari della Comunità e non hanno che una piccola provvisione di lire sette per ciascun mese ed alcuni piccoli incentivi che paga quell’abbondanza .Questa forma di governo civile essendo semplicissima è la più adatta alla piccolezza del paese e fino che i Governatori si sono contentati di soprintendere solamente perché l’Auditore facesse il suo dovere senza pretendere di mescolarsi nelle decisioni degli affari contenziosi che pendono il quel tribunale e che hanno lasciato a quegli anziani la libertà a loro le leggi di regolare l’amministrazione dell’abbondanza e gli affari comunitativi con quell’economia che non vi è chi meglio di loro conosca esser più vantaggiosa all’interesse del pubblico ,non si è sentito mai venir qui in Firenze verun reclamo per la parte di quel popolo…”
( VINCENZO DEGLI ALBERTI Maggio 1766 “RELAZIONE DI PORTOFERRAIO A SUA ALTEZZA REALE DAL CONTE VINCENZO DEGL’ALBERTI SUO CONSIGLIERE DI STATO.Carta 21-22.Manoscritto. Biblioteca comune Portoferraio ) (vedi foto)
Dare prezzo ai commestibili significa che la magistratura comunitativa di Portoferraio ha avocato a sé la prerogativa di dare il prezzo ai commestibili che vengono posti in vendita al pubblico cioè ha la privativa (monopolio) nello smercio.
I passaggi con i quali tale privativa era posta in essere avvenivano con particolare zelo, attenzione e con ritualità ogni anno all’inizio dell’attività del nuovo consiglio minore .
Ciò lo si apprende dalla lettura del libro dei partiti.
La magistratura comunitativa esercita questa privativa controllando la vendita delle carni nel negozio del macello del “ macellaro” e dei commestibili nei negozi dei “pizzicagnoli” .
Lo fa emettendo un bando per il macellaro,chiamato bando per l’offerta del macello”) e un bando per i negozi di vendita dei commestibili ,chiamato “bando per il pizzicagnolo”, dove invita chiunque voglia aprire attività di smercio di carne e di commestibili in Portoferraio ad offrire una somma di denaro.
Viene scelto chi fa la maggiore offerta.
Sono denari introitati molto importanti per la comunità :servono infatti pagare i tributi dovuti al granduca.
Fatto il bando e scelto il miglior offerente la magistratura passa ad espletare una convenzione col vincitore e lo obbliga ad accettare quali carni e commestibili deve fornire alla comunità imponendo anche i prezzi di vendita
Tutto questo risulta molto chiaro ed evidente dalla lettura del libro dei partiti (1743-1755).
Ecco ad esempio quanto accade per l’anno 1746 per lo smercio della carne in Portoferraio
“ Adunanza signori Anziani e Generale Consiglio.Prezzi e convenzioni col Macello
Il dì 25 febbraio 1746 a Portoferraio Coadunati li SS.ri Anziani e Generale Consiglio nel Palazzo di Giustizia alla presenza dell’Ill.mo Sig Governatore Leopoldo de Villeneuve in numero di 23 votanti in tutto per trattare le grasce attinenti al Pubblico …
…. Per l’apertura del macello di questa città per il nuovo anno non erano state fatte altre offerte vantaggiose che da Giuliano Foresi di Livorno abitante familiarmente in Portoferraio onde fatto introdurre nell’adunanza il detto Giuliano Foresi per seco trattare dell’opportune condizioni e formare dei prezzi della carni da vendersi dopo l’opportune considerazioni e discorsi fatti restò seco fermato quanto appresso e cioè…”
(Filza “Libbro di partiti della comunità di Portoferraio dal 31 ottobre 1743 fino al 1749” Carta senza numero di pagina. Già E2. Archivio storico comune di Portoferraio )
Segue scritta una dettagliata lista di tipi di carne che il macellaio deve obbligatoriamente mettere in vendita e come la deve mantenere :bove di stalla grasso,castrati vecchi ,capra ,vitello,bufala ,maiale,zampone,frattaglia.
Viene anche fissato il relativo prezzo di vendita in scudi
Fissato quale il prezzo e quali le carni da porre in vendita da parte del “macellaro” che ha fatto la miglior offerta per poter smerciare carne,la magistratura comunitativa passa alla “obbligazione del proventuario del macello “ ,cioè agli obblighi cui deve sottostare per vendere carne
“….Il tutto sotto l’obbligo e condizioni che appresso
Primo
Che l’ apertura di detto macello deve avere il suo principio il giovedì santo prossimo futuro e continuare fino al giovedì santo dell’anno 1748 e vendere li predetti prodotti di carne ai prezzi confermati e stabiliti come sopra
Secondo
Che per la tassa de sei denari per libbra spettanti a S.M. Imperiale e per detta M.S. Imperiale a Sig.ri Appaltatori generali delle Finanze deva e sia obbligato a pagare secondo il solito in mano di questo Sig Auditore quella somma che importerà dal giovedì santo dell’anno corrente al giovedì santo dell’anno prossimo avenire 1748 a ragione di scudi terecentocinquantacinque l’anno a forma degl’ordini che scudi centosettanta sette e mezzo nel dì 22 settembre prossimo a venire 1747 ed ogni restante nel giovedì santo 1748 a forma del calcolo che andrà a farsi per il tempo
Terzo
Che detto Proventuario deva continuamente per tutto il detto tempo tenere aperto il detto macello e quello tenere provvisto di tutte le carni necessarie per servizio di questo pubblico e delle Milizie grascie buone da riconoscersi sempre dai Sig Anziani e dal Sig Maggiore della piazza in luogo dell’Ill.mo Sig Governatore e quelle vendere ai prezzi fermati come sopra e non farle mai mancare alla pena di scudi dieci per ogni mancanza
Quarto
Che mai deva far mancare alcuna sorta delle carni occorrenti e che perciò deve tenere in quest’isola tutta la scorta di carni per () in caso di contrarietà di mare o altri accidenti che siano bastanti per la provvisione di almeno di un mese alla pena in caso di mancanza di scudi venti
Quinto
Che deva vendere le carni fresche e fredde ,morte del giorno avanti o residuo de mesi ultimi ne quali li sia permesso farlo senza la violazione predetta
Sesto
Che avendo bastimenti al porto con carni per vendersi debba detto Proventuario essere preferito ad ogni altro nella compera di esse per li giusti prezzi e non restando essi d’accordo nel prezzo e volendoli ( ) esitare a macellare per suo conto li sia lecito di farlo col solito pagamento a favore del detto Proventuario sei denari per libbra ed al prezzo di due quattrini meno la libbra di quello sia il prezzo al detto Proventuario e di più ancora secondo la qualità a giudizio de SS.ri Anziani e del Sig.re Maggiore della Piazza
Settimo
Che detto Proventuario in caso le sue bestie facessero del danno in campagna non sia tenuto né obbligato ad altro che alla solita emenda del danno
Ottavo
Che nel caso detto Proventuario non continuasse l’apertura di detto Macello per il detto tempo,sia lecito allora al Consiglio generale e ai sig.ri Anziani di poter far continuare la detta apertura di macello e mantenimento di carni a tutti suoi danni e spese e de suoi mallevadori
Nono
Che deva cominciare la vendita dei maiali dal dì primo del mese di novembre prossimo a venire e questo continuare a tutto il Carnevale
Decimo
Che deva ammazzare almeno un bove di stalla la settimana e non deva far mancare l’altre carni le quali devono essere grasse buone e per bove di stalla disse il detto Proventuario doversi intendersi
bove della città di Siena,delle chiane d’Arezzo,del monte San Savino e degli stati Pisano e Fiorentino
Undicesimo
Che in caso di guerra,che Iddio non voglia,non sia obbligato al mantenimento di quanto sopra
Dodicesimo
Che sia lecito e permesso a ciascheduno abitante di questa città e sua giurisdizione nelle Pasque liberamente provedersi a introdurre capretti per uso della propria casa e non per farne vendita altrui o fuori delli detti tempi colla partecipazione e permissione del presente Proventuario e tutto sotto la pena di scudi due per ciascheduna volta e perdita delle cani
Tredicesimo
Che sia proibito con pene a tutti i Barcelli il vendere e macellare capretti e agnelli
Quattordicesimo
Che finalmente per l’osservanza e mantenimento delle cose predette e ciascheduna di esse s’intendino e di effetto sieno obbligate le persone,eredi e () non solo del predetto Proventuario ma le persone ancora de suoi mallevadori e loro eredi e () presenti e futuri che così e non altrimenti
E non essendovi stato che altro da trattare codesto Foresi fu fatto sortire dall’adunanza….”(Filza idem come sopra)
Il medesimo trattamento con lo stesso rituale era riserbato dalla magistratura comunitativa di Portoferraio al pizzicagnolo per lo smercio dei commestibili : dapprima le “obbligazioni “ cui deve sottostare il pizzicagnolo che è stato scelto per la miglior offerta per potere smerciare e poi la “ convenzione”
Questa era la forma di governo per lo smercio di carne e commestibili nel secolo decimo ottavo a Portoferraio “la più adatta alla piccolezza del paese” ,come dice V. Degli Alberti nella sua relazione al granduca ,relazione nella quale precisa che tale forma di governo ha funzionato fino a quando i governatori non si sono intromessi negli affari dell’Auditore (giudice) e fino a quando “hanno lasciato a quegli anziani la libertà a loro le leggi di regolare l’amministrazione dell’abbondanza gli affari comunitativi con quell’economia che non vi è chi meglio di loro conosca esser più vantaggiosa all’interesse del pubblico ,non si è sentito mai venir qui in Firenze verun reclamo per la parte di quel popolo…”
MARCELLO CAMICI
pubblicato il 17 Novembre 2022
alle
0:26
Bene, molto bene, che un gruppo di volontari stia aiutando questa famiglia, ma chi dovrebbe farlo dov'è?
Abbiamo in comune un assessore che si possa occupare della situazione?
Semeraro da solo non può che sottolineare le carenze, ma per risolvere certe problematiche serve l'intervento di chi acrebbe il potere per far sì che le cose cambino.
Sono schifata da queate troppe situazioni in cui chi dovrebbe intervenire, troppo spesso non lo fa.
da
li
pubblicato il 16 Novembre 2022
alle
23:22
Il Comune di Piombino guidato dal Sindaco di Fratelli d'Italia presenta ricorso al TAR contro il rigassificatore condiviso anche dal suo partito a livello nazionale.
possiamo solo sperare che non insorga ora anche qualche leghista locale per completare la sagra!
da
Capoliveri
pubblicato il 16 Novembre 2022
alle
21:58