le associazioni ambientaliste come Fai, Legambiente e Wwf hanno firmato un accordo sulle rinnovabili e aperto a eolico e fotovoltaico. È un passaggio storico.
hanno ribaltato posizioni consolidate. posizioni che soprattutto rinnegano anni di pronunciamenti assoluti degni dei migliori oltranzisti di Afganista o Iran, addirittura non si escludono i pannelli fotovoltaici nei centri storici, parchi eolici perchè si è autorizzato elettrodotti immensi in Toscana..
Anzi si arriva a dire che le sovrintendenze non hanno le competenze necessarie per valutare anche se qualcuno continua a pensare, dicendo cosa non vera perchè i pareri in genere si formano ai tavoli di conferenze dei servizi, che arrivano alla fine della catena decisionale epertanto non possono che dire no.
Non è mai troppo tardi ovviamente, però sarebbe anche bene che queste associazioni facessero ammeda dei loro errori di prospettiva, della pervicace convinzione che il paesaggio è una variabile indipendente che non tiene conto delle ragioni sociali ed economiche delle comunità.
E' una svolta, radicale, per questo ci aspettiamo un modesto riconsocimento delle posizioni errate assunte, fino anche a qualche dimissione perchè cambiare idea si può, ma dopo aver dispoensato no su quasi tutto e con tanta veemenza il semplice prendere atto del ca,mbiamento da parte dei vertici delle associazioni puzzerebbe lontano mille miglia di opportunismo o meglio di azioni che eranoi finalizzate prima, lo sono adesso, al mantenimento di ruoli e poteri.
si potrebbe concludere è ora del rinnovamento, riusciranno? speriamolo soprattutto per la credibilità di queste associazioni.
E non si dica viene applicato all'associazionismo un approccio tradizionale politico, ma le associazioni sono altro. No sono comunque soggetti politici, per favore non imbrogliate!