
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
20:41
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
20:30
Ti chiedi di fatto chi pagherà per tutto quello che è successo sulla spiaggia del Lido.
La risposta è sempre e comunque:…noi cittadini utenti!
Il costo di ogni intervento di società municipalizzate e/o pubblico privato, lo pagano di solito gli utenti.
Ma quello che è più rilevante, è che l'acqua che arriverà dal dissalatore sappiamo quali problematiche comporta, come anche altri esperti hanno evidenziato in questi giorni su altri blog e in generale.
Ci vorrebbero elevatissimi controlli e puntuali rilievi dei fatti:… qualcuno li farà?
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
20:02
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/matt.jpg[/IMGSX]sebbene l’aridità dei numeri delle dimissioni renda evidente la situazione che si era andata a costituire, si tenta – ancora una volta – di scovare capri espiatori, per rendere meno doloroso il fatto di accettare che la responsabilità non è di chi abdica, ma di chi costringe ad abdicare. Che qualcosa non andasse, quantomeno nella comunicazione e nel dialogo tra di noi e verso l’esterno, l’ho percepito subito, all’inizio di questo percorso appena conclusosi, nel quale, assieme ai miei colleghi candidati, credemmo fortemente nel progetto Corsini. Dopo una serrata campagna elettorale, il cui clima era caldo a seguito della esperienza referendaria che aveva dato i natali al nuovo comune di Rio, la lista impegno prioritario uscì vittoriosa e noi tutti ci insediammo, soddisfatti del consenso uscito dalle urne e di quello che avremmo potuto fare nel prossimo futuro. Il clima rasserenato dovuto dall’esito post elettorale, durò pochissimo e a distanza di mesi da quel giugno del 2018, le incrinature interne iniziarono a farsi sentire: nessuno di chi doveva o poteva provò a mediare e da lì a poco – mancate, le risposte – il compianto cons. Mondellini rimise nelle mani del suo sindaco le deleghe assegnate, solo da qualche mese. L’assenza di un dialogo sano e disteso interno alla maggioranza persistette e taluni esponenti della stessa – compreso il sottoscritto – iniziarono a manifestarlo in maniera più vivace, con atti e fatti che, forse intimoriti dalle incomprensioni della prima esperienza amministrativa, vennero sopiti “dall’alto” con marcati rimproveri asettici di una ragione, ma con il solo obbiettivo di dimostrare chi, nel “braccio di ferro” avrebbe – comunque – vinto. Il sottoscritto, essendosi pertanto accorto che la situazione iniziava a farsi asfittica, scrisse una lettera al sindaco Corsini, facendolo con rispetto, ma denunciando una situazione di grande disagio interno alla compagine amministrativa, che non permetteva un propositivo scambio di pareri interni, bensì solo un andamento politico sospinto solo ed unicamente da “imprimatur” incontestabili e che dovevano dettare l’agenda di tutti noi consiglieri. “Queste fratture, sindaco, se non ripianate, diventeranno irrimediabili spaccature” così, nel settembre del 2019 mi rivolsi all’avv. Corsini, facendolo in maniera sincera, per manifestare la difficoltà di un ragazzo – al tempo ventiduenne -, nel concepire il perché di un atteggiamento tanto dirigista: non ottenni risposta. I colpi incassati da tutti i consiglieri, mai percepiti da chi stava dirigendo l’azione amministrativa, stavano diventando pesanti e le ferite mai rimarginate divenivano sempre più laceranti. Nel frattempo, questo modus operandi non colpì solo la componente politica, ma iniziò ad erodere anche la macchina amministrativa: i dirigenti cambiavano continuamente, i segretari “soggiornavano” per poi andarsene il giorno dopo. I motivi, ovviamente, rimanevano all’oscuro e noi consiglieri – o almeno, il sottoscritto – non eravamo forse degni di conoscerne il perché. L’unica cosa che, però, riuscivo a leggere tra le righe è che dietro a queste fuoriuscite di dirigenti e segretari, rimaneva sempre un velo di insoddisfazione, rancore, commiserazione che il comune di Rio lascava a coloro che, per poco tempo, avevano frequentato quelle stanze. Così, sempre tirando la cinghia, essendo – noi consiglieri – interpellati solo quando necessario, venivamo convocati nelle assemblee istituzionali senza conoscere le decisioni – mai contestabili – di chi le aveva già prese (pur legittimamente, ci mancherebbe) in autonomia: si richiedeva solo obbedienza, assoluta obbedienza a tutto ciò che veniva sbattuto algidamente sul tavolo delle nostre scrivanie. Ogni tentativo di chiedere spiegazioni – anche e soprattutto politiche – divenivano pretesti per essere tacciati di lesa maestà e qualunque spirito di sana critica interna veniva sobillato, schiacciato e aprioristicamente annullato. Nel 2020 gli equilibri precari di chi li aveva resi così esili e poco stabili crollarono drasticamente: l’assessora Battaglia si dimise e, di lì a poco il Vicesindaco Fortunati venne spogliato delle sue deleghe. Lì, dopo un mio tentativo di dare un segnale politico astenendomi dal voto del bilancio consuntivo (nella speranza di rianimare la situazione ormai atrofizzata) brillò, veramente per la prima volta, l’assenza del capo politico della amministrazione che, senza un passaggio dialogico, mirato a comprendere le ragioni di questa spaccatura, si limitò a richiamare dalla minoranza la dott.ssa Barbagli. Così facendo, il sindaco surclassò – peraltro – noi consiglieri che, secondo una logica elettorale, dovevamo esserle preferiti nella nomina dopo Fortunati, almeno per quanto concerneva i voti da ciascuno presi. Dopodiché si tentò di mettere “la sabbia sotto il tappeto”, di ricucire malamente un insieme ormai sciolto e qualunque contestazione, volta quantomeno a capire le ragioni che portavano ognuno ad andare via da ormai tre anni, venivano ammutolite ed anzi erano oggetto di pressioni politiche: “tu togli il quadro ed io il chiodo”. In quel periodo, per lo scrivente arrivò il momento della consapevolezza di non riuscire ad alzare la testa e capiì che non c’era modo di risolvere la situazione con il dibattuto politico interno; così lavorai assiduamente per il mio paese e per la gente, proprio perché mi rendevo conto che la distanza tra il palazzo e i miei concittadini era abissale. Nei mesi a venire ho sempre cercato di ascoltare le istanze di tutti, indipendentemente dal voto espresso, e percepivo che quello che provavo io lo provavano anche i riesi: l’assoluta indifferenza e la protervia di chi pensava che si potesse decidere quali appelli dovessero essere ascoltati e quali, invece, non avessero nemmeno la dignità di essere presi in considerazione. La bocciatura del progetto di finanza sulla concessione portuale da parte del consiglio comunale dunque, è stato l’ultimo di una serie reiterata di episodi in cui politicamente la maggioranza ha mostrato le sue fragilità; l’ultimo grido di soccorso che doveva essere recepito da chi, ancora una volta, non ha dato risposte politiche (e nemmeno tecniche) per ricucire un quadro, oramai, davvero strappato. Di fronte a quest’ultimo passaggio, pertanto, il sottoscritto non ha potuto resistere e continuare a far finta di niente e, quindi, a fungere da mero ratificatore di un disegno politico ammaccato e poco credibile di fronte alla cittadinanza riese. Oggi, tanti di coloro che vedo biasimare la scelta delle dimissioni, hanno condiviso con lo scrivente, più e più volte, le stesse considerazioni suesposte, ma noto che si preferisce indignarsi a comando e soprattutto si persiste ancora una volta nel trascendere dal piano politico, su quello personale. In ogni modo, quelli che sventolano i “curricula” come panacea di tutti i mali non si rendono conto che il comune di Rio non ha perso l’opportunità delle terme, del porto (o della piazzola portuale di cui non c’è traccia nel piano strutturale, approvato dal consiglio comunale) a causa di tre mesi di commissariamento, ma a causa di chi politicamente non ha saputo gestire la situazione, grazie a chi non ha compreso le ragione delle parti e a causa di chi alla mediazione ed al dialogo ha preferito l’autoritarismo. Le stesse occasioni, i medesimi “treni in corsa” sarebbero ora realtà se fossero stati incanalati nei corretti binari della politica che traina e che non impone, di quella che unisce e non divide, di quella che crea le condizione perché le persone siano consapevoli delle ragioni di un momento delicato della vita pubblica. A coloro che, invece, biasimano le tempistiche e le modalità, rispondo socraticamente: sarebbe stato doveroso fare finta di niente ? Accettare tacitamente davanti all’opinione pubblica di appoggiare un progetto politico ormai sfumato, sarebbe valso a svuotare tutti i consiglieri dimissionari delle prerogative che competono loro e li avrebbe trasformati in meri spettatori di un dramma che aveva già calato il sipario da tempo. Quale sarebbe stato il risultato politico di alzare la mano in consiglio comunale (peraltro, solo per poco, data la scadenza elettorale imminente) pur sapendo che niente si condivideva più di quel percorso ? Ciò di cui Rio aveva bisogno, dopo il laceramento prodotto dalla fusione era la ricucitura del tessuto sociale ed interrelazionale dei paesi, un richiamo all’unità e alla coesione; i fatti, purtroppo, dimostrano che il clima che è sorto subito dopo l’amministrazione Corsini, è pressante e responsabile di aver spaccato in maniera ancora più netta le posizioni interne al paese. Senza la posizione in essere di quei presupposti che possano consolidare le basi di un panorama politico sereno e comunque “istituzionale”, i blasoni o le esperienze foreste non potranno mai risolvere i problemi che Rio deve affrontare, perché se il linguaggio di chi dovesse dettare l’agenda politica dei prossimi anni sarà violento e respingente, la biga della ragione – per citare Platone – tenderà sempre a scendere verso il basso e nulla potrà essere portato a termine, in quanto, come in una barca, nessuno sarà invogliato a remare nella stessa direzione: insomma, dall’odio si riceverà sempre e solo odio ed ogni buon proposito, anche se a gestirlo dovesse essere il non plus ultra, si dissolverà inesorabilmente.
da
Rio
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
18:44
da
Piombino
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
15:27
Ho letto con interesse le dichiarazioni di Corsini a proposito di una sentenza a suo favore per il reato di diffamazione a mezzo facebook subito da una donna. Anche io saro' chiamato (dal Tribunale di Modena) a rispondere dello stesso reato. A suo tempo presi le difese di Concettina La Pusata per una bruttissima storia che i Riesi ricorderanno. Mi fu' richiesto di sottoscrivere una raccolta fondi promossa da Roberta Madioni di lacona per trovare una assistenza legale al compagno di Concettina. Io partecipai con € 20,una cifra veramente simbolica e non significativa rispetto al denaro necessario. Scoprii con amarezza che fummo solamente in due a versare il contributo. Una vera sconfitta per una azione che meritava attenzione. In quel periodo attaccai Corsini e in un post a causa di un semplice ma importante refuso anziché definire Corsini "seminatore di malessere" ho definito Corsini come "seminatore di malaffare". Il suggeritore del sistema T9 e una mia distrazione mi tradirono in modo pesante. Il tempo trascorre e un po' per rabbia e un po' per curiosità inizio a seguire le faccende di Rio senza risparmiare critiche anche pesanti a Corsini e alla Barbagli.
L'ultimo mio post su facebook prima di deporre "le armi social" è dedicato proprio a Corsini poiché mi fu'comunicato che in una riunione importante si prendeva gioco di una persona a me cara dal punto di vista umano.
Ho assicurato a Pubblico Ministero e Giudice di uno dei miei procedimenti che la mia "carriera" era terminata con quel post. Mi sono scusato verso lo stato Italiano per avergli fatto perdere tempo e denaro rivendicando però la bontà delle motivazioni rispetto alle persone presumibilmente diffamate: Bulgaresi,Bodecchi,Barbi,Lupi, Mazzarri,Giretti e Giacomelli.
In effetti Corsini è totalmente estraneo al mio grido di Giustizia che riguarda a tutt'oggi solo il territorio di Marciana.
Purtroppo non ho grosse somme di denaro a disposizione però sarei felice di contribuire personalmente alla realizzazione di un progetto per Rio. La attribuzione della Bandiera Lilla per promuovere il turismo disabile così come ha fatto Marciana Marina negli anni passati.
Enzo Di Meco
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
12:08
da
Capoliveri
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
11:51
A questo punto una riflessione seria è dovuta anche se la società che la dovrebbe elaborare è un noto carrozzone semi pubblico.
A seguito delle mareggiate del 10 e 17 gennaio che hanno spazzato via la viabilità pubblica sulla spiaggia e sotterrato la stessa dalla sabbia e alghe, tutti o quasi, si chiedono cosa farà asa.
Continuerà indisturbata a riposizionare la viabilità nello stesso luogo, con le medesime caratteristiche e identico rischio di distruzione, o si arrenderà all'evidenza.
A prescindere della scelta, noi contribuenti dobbiamo porci alcune semplici domande e cioè:
1) quanto è costata la progettazione (perché qualcuno l'ha ideata, ha presentato le istanze paesaggistiche ed edilizie)?
2) quanto è costata l'opera (comprensiva di fornitura e posa in opera), guardie h. 24, illuminazione, etcc?
3) quanto sono costati i due interventi di ripristino della viabilità dovuti ai danni causati dal mare in tempesta?
4) quanto sono costanti gli avvocati per ricorrere mediante ricorso al tar contro il comune di Capoliveri proprio per chiedere l'annullamento della prescrizione del dirigente con la quale imponeva di spostare la strada oltre il limite raggiungibile dalle onde?
5) quanto costerà ad asa stessa tutto questo tempo perso, considerato che dal 21 dicembre scorso, data nella quale il tar riavviava i lavori ad oggi, mai una macchina è riuscita a transitare nella fatidica strada e nessuna opera è stata realizzata?
6) quanto è costato in termini di imbarazzo tale scelta di costruire una viabilità pubblica direttamente sulla sabbia di una delle più belle spiagge dell'elba, considerati tutti gli articoli corredati di foto dei più noti giornali a testata anche nazionale?
Chissà poi se danno ambientale c'è stato, se verrà accertato, perché in tale situazione le ripercussioni sulla società asa sarebbero enormi, anche dal punto di vista economico.
Allora sorge un'altra domanda.
È possibile che nessuna testa dei dirigenti, dei direttori di asa e dei politici ad essa vicini salti? Perché nessuno è stato ancora mandato a casa?
Attendiamo risposte concrete.
pubblicato il 21 Gennaio 2023
alle
11:16
ULTIMI ALLENAMENTI PER I GIOVANI DI ELBA BIKE PRIMA DEI CAMPIONALI ITALIANI
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/raduno.jpg[/IMGSX]Mancano pochi giorni alla conclusione di una impegnativa stagione di Ciclocross, che vedrà il suo epilogo con i Campionati Italiani esordienti allievi che si svolgeranno il 29 gennaio in Veneto a San Fior. Fabrizio Matacera, reduce dal training camp organizzato dall’Olimpia Valdarnese a Levane ha avuto la possibilità di condividere allenamenti con altri ragazzi che saranno anche loro al via dei campionati italiani, il tutto in un contesto di giochi, divertimento e scambi di esperienze a “squadre aperte”. Circa 40 i ragazzi provenienti da varie squadre della Toscana, la prima esperienza di questo genere in un contesto di bella socializzazione, professionalità amicizia. Un valore aggiunto per gli atleti di Elba Bike come Fabrizio, Nicoletta, Gioia, Ettore che si impegnano durante tutto l’anno in un programma agonistico, regionale e nazionale, ma senza perdere di vista l’obiettivo di avere anche buoni risultati a scuola. E spesso si fanno i salti mortali per farci entrare amicizie, pochi momenti di relax, altri interessi… La scelta del Ciclismo, qualsiasi sia la sua specialità già dalle categorie Esordienti Allievi, è una scelta di grande impegno per i ragazzi e per le famiglie al seguito dove però la gratificazione, il piacere del successo, è vedere divertito, impegnato coinvolto il proprio figlio/atleta in tutto quello che di positivo si possa trovare nello Sport. Il podio non è l’unico valore, è fatto di pochi posti, tutte le altre posizioni, la conquista di ognuna è un gran successo. L’obiettivo dei nostri atleti è quello di trovare una soddisfazione , una gratificazione alla propria preparazione che troverà conclusione a questo importante appuntamento di una specialità iniziata a ottobre ma dove già in tutti questi mesi ognuno ha fatto parlare di sè.
Elba Bike sarà presente al via dei Campionati Italiani esordienti allievi che si svolgeranno il 29 gennaio in Veneto a San Fior con Nicoletta Brandi, Gioia Costa, Fabrizio Matacera e Tozzi Ettore; l’obiettivo sarà quello di prendere punti top class con grande impegno di ciascuno di questi ragazzi a voler concludere la stagione crossistica con la miglior soddisfazione personale, ed è quello che auguriamo a ognuno di loro.
da
ELBA PRESS
pubblicato il 20 Gennaio 2023
alle
19:31
da
ASL
pubblicato il 20 Gennaio 2023
alle
19:26
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/tac.jpg[/IMGSX]Il servizio di Tac dell’ospedale di Portoferraio è stato tempestivamente riattivato dopo essere stato sospeso nei giorni scorsi a causa di un guasto che aveva fatto scattare le procedure di emergenza, ne da notiziai direttore dell’ospedale Luigi Genghi, direttore dell’ospedale – aggiungendo che “In questi giorni periodo –il servizio non è stato mai interrotto grazie all’utilizzo dell’apparecchiatura presente in un centro elbano convenzionato.
Con l’occasione ringrazio tutti coloro che si sono adoperati affinché il guasto potesse essere rapidamente risolto e il servizio potesse tornare a disposizione dei cittadini elbani”.
pubblicato il 20 Gennaio 2023
alle
15:51
Stavolta però bisogna dire che finalmente si è vista una squadra di operai che lavorando alacremente ha riportato un minimo di decoro alle periferie di Val di Denari fino ad arrivare alla Sghinghetta, tagliando erbacce lungo i bordi stradali.
Erano anni che non si vedeva un intervento del genere, speriamo si continui su questa strada.
Devo anche riconoscere che giorni fa, il nostro sindaco, è stato avvistato in Via Val di Denari nella speranza che si sia reso conto del degrado che attanaglia la zona. Nei giorni successivi sono stati poi tappati i crateri stradali con asfalto a freddo. Un’operazione che purtroppo ha avuto effetti di minima durata, dal momento che alcune buche sono di nuovo al loro posto.
pubblicato il 20 Gennaio 2023
alle
14:07
SE LO SPORTELLO SMUOVE
Da cittadino, sono contento che la politica si sia attivata e abbia portato l'istanza della riapertura dello sportello INPS di Portoferraio fino in Parlamento con una puntuale e incisiva nterrogazione che va a tutelare i nostri diritti essenziali.
Avanti così ora tocca alMimistro del lavoro e al governo attivarsi.
pubblicato il 20 Gennaio 2023
alle
13:11
I CARABINIERI IDENTIFICANO E DENUNCIANO IL PRESUNTO AUTORE DI UNA TRUFFA.
[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/ling.jpg[/IMGSX]La Stazione Carabinieri di Portoferraio è particolarmente impegnata nella prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, nello specifico contro le truffe, maggiormente frequenti nel periodo estivo quando sul territorio elbano si registrano i maggiori incrementi di presenze. In tale contesto si inserisce l’attività di contrasto che ha permesso, a seguito di una prolungata attività d’indagine, di identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria di Livorno un pregiudicato 50enne della provincia di Napoli, resosi responsabile del reato di truffa ai danni del titolare di una rivendita di tabacchi del centro storico di Portoferraio.
I fatti risalgono all’estate 2022 quando, qualificandosi come tecnico dell’antiriciclaggio SISAL, grazie a una serie di indicazioni di presunta natura tecnica, l’uomo ha indotto l’esercente a effettuare delle operazioni al terminale che, di fatto, ricaricavano invece una carta prepagata riconducibile all’indagato per l’importo complessivo di € 10.000.
Nei periodi di maggiore affluenza turistica tale tipologia di truffa è particolarmente diffusa e, quotidianamente, attraverso i contatti diretti con il cittadino sia all’interno delle proprie strutture che all’esterno e durante i servizi istituzionali di controllo del territorio, l’Arma dei Carabinieri mira a sensibilizzare la popolazione e gli esercenti allo scopo di vanificare i subdoli tentativi di raggiro.
da
ELBA PRESS
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
19:22
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[IMGSX]https://www.camminando.org/elba/wp-content/uploads/2023/01/neve.jpg[/IMGSX] Una spruzzata di neve è già caduta sulla vetta più alta dell'Elba. Intanto fino a mezzanotte prosegue l'allerta neve in collina su tutta la Toscana
MARCIANA — Mentre le zone di montagna della Toscana in queste ore stanno registrando l'arrivo di neve in abbondanza anche all'isola d'Elba la neve fa capolino.
Infatti sul Monte Capanne, la vetta più alta dell'isola, a 1.019 metri sul livello del mare, è arrivata la prima timida neve del 2023, immortalata in uno scatto di un fotoamatorer.
È ancora presto per dire se la neve continuerà a cadere in quella zona ma intanto in varie parri dell'isola nel primo pomeriggio di oggi è caduta grandine e pioggia.
Le notizie sono in aggiorgiamento …..
da
Capoliveri
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
19:02
Per l'appunto, sognare.
da
ELBA PRESS
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
18:56
da
li
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
17:20
La cagnara continua. I partiti che ci volete fare vivono di questo pensando che dire giù le mani dalla casa produca voti, ma altri osservatori, ad esempio il direttore del Sole 24 è imperdonabile.
Questa mattina ha detto che non si può accettare la normativa europea perchè in Italia c'è un patrimonio edilizio diverso più storico di quello degli altri paesi. Sarà stata l'ora presta, ma queste sono si passi il francesismo sono minchiate.
una volta perchè anche altrove ci sono patrimoni storici ed allora esprimendosi così si mostra ignoranza o peggio ancora sciovinismo assoluto.
una seconda volta perchè affermare che è assurdo fare una normativa per mettere le finestre di alluminio, se da una parte in qaulche modo va contro i suoi datori di lavoro le imprese di confindustria, dall'altro vorrebbe attestare che nel medio evo ed anche dopo facevano le finestre in legno e tenevano i vetri con il piombo perchè erano belle; cioè ci dice che erano scemi, ma quelli, se avessero avuto le tecnologie a disposizione per fare i vetri in lastra e bianchi chissà da quanto li avevano prodotti e se avessero avuto altri materiali rispetto al legno chissà da quanto li avevano utilizzati.
In conclusione parlare per slogan, in questo caso per fare il piacione con il centrodestra ed il governo, è proprio l'ultima cosa di cui si ha bisogno. E menomale che dirige il quotidiano dei seriosi industriali!
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
15:30
pubblicato il 19 Gennaio 2023
alle
12:04
Un grande ringraziamento all arma dei Carabinieri del nostro territorio per la continua battaglia contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Se quest isola può ancora ritenersi un oasi di tranquillità dobbiamo ringraziare le forze di polizia che operano sull isola . Grazie Onore all arma dei Carabinieri Luigi Lanera Fratelli d Italia 🇮🇹