pubblicato il 14 Maggio 2025
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13:52
pubblicato il 14 Maggio 2025
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13:45
pubblicato il 13 Maggio 2025
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18:36
Sabato 10 e domenica 11 maggio è tornata la tanto attesa Festa del Pulcino, arrivata alla sua 25°edizione, la 5° dedicata a Fabio Bresci, vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, scomparso nel 2017. La manifestazione calcistica, organizzata dal comitato regionale toscana e dalla Lega Nazionale Dilettanti, dedicata alla categoria “pulcini” ( piccoli calciatori tra i 9 gli 11 anni) ha come intento principale quello del fair play e del divertimento dei bambini, come ci ha raccontato ai nostri microfoni il presidente del comitato regionale FIGC Toscana Paolo Mangini.
Sono state 19 le società partecipanti provenienti da tutta la toscana comprese quelle elbane, infatti l’evento è stato dislocato in tutto il territorio dell’Isola d’Elba negli impianti sportivi di Marina Di Campo, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, dove nella giornata di domenica si sono disputate tutte le amichevoli.
Sabato 10 maggio alle ore 20,45 presso l’impianto sportivo “A Lupi”, di Portoferraio, si è svolta la classica cerimonia di apertura con la sfilata di tutte le società davanti alla tribuna, conclusasi con un suggestivo spettacolo pirotecnico. L’isola d’Elba rappresenta la naturale location per lo svolgimento di questa manifestazione, un modo per sottolineare l’importanza del connubio sport-turismo. Si reputa molto gratificato anche il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini.
Guarda le interviste:
pubblicato il 13 Maggio 2025
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18:34
pubblicato il 13 Maggio 2025
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17:28
Spero che al più presto venga ripristinato il doppio senso con una segnaletica, quella si che va sistemata, che sia chiara e che non lasci dubbi a nessuno.
Se cerchi strade strette te ne posso suggerire decine, tutte a doppio senso, faccio l'autista di lavoro e spesso devo fermarmi perché impossibile lo scambio con altri mezzi.
Buona serata
pubblicato il 13 Maggio 2025
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7:55
pubblicato il 13 Maggio 2025
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7:48
pubblicato il 13 Maggio 2025
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7:45
da
Portoferraio
pubblicato il 12 Maggio 2025
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9:08
da
Portoferraio
pubblicato il 12 Maggio 2025
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7:21
da
Portoferraio
pubblicato il 11 Maggio 2025
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16:43
Evento organizzato a Portoferraio dal Lions Club Isola d’Elba
“La mia Mamma è super perché fa tutto in un minuto”.
È un pensierino espresso da una bambina che frequenta la 2a elementare, giunta in compagnia della mamma alla postazione di Piazza Cavour a Portoferraio, dove, unitamente ad un secondo banco in Piazza Arcipelago, si svolgeva a cura del Lions Club Isola d’Elba la distribuzione delle Azalee della Ricerca a favore dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro).
Domenica 11 maggio infatti, in concomitanza con la Festa della Mamma, Piazza Cavour, come tante altre piazze d’Italia, si è colorata dei variopinti vasetti floreali messi in mostra sotto l’apposito gazebo, attirando numerosi visitatori che ormai da tanti anni non vogliono mancare a questo tradizionale appuntamento.
La lion Barbara Niccolai, responsabile del Club per i contatti con l’AIRC, ha così commentato lo svolgimento della manifestazione: “Questo è il secondo anno in cui il Lions Club mi affida la delega per i rapporti con l’AIRC e continuo a provare una forte emozione nel vedere come la cittadinanza e gli ospiti aderiscono a quest’incontro con la ricerca e con la solidarietà non solo offrendo spontaneamente il loro contributo, ma soprattutto facendolo con il cuore e con evidente senso di partecipazione”.
Al termine della manifestazione il Presidente del sodalizio lionistico elbano Roberto Marini, a nome di tutti i soci, ha inteso rivolgere un sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale, alla Polizia Municipale, agli operatori ESA, ai gestori del Bar Roma e del Bar Arcipelago e a tutti coloro che hanno contribuito alla sua buona riuscita.
Per la statistica informiamo che a fronte di 334 piantine assegnate a Portoferraio è stato raccolto l’importo di € 4.770,00, interamente devoluto al Comitato AIRC di Firenze.
Nel corso della mattinata gli organizzatori hanno avuto la piacevole visita del lion di un Club di Toronto (Canada) che, dopo aver espresso tutto il proprio apprezzamento per l’attività del lions elbani, ha voluto portare con sé alla sua lontana Terra una foto ricordo dell’incontro.
pubblicato il 11 Maggio 2025
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7:21
pubblicato il 10 Maggio 2025
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7:21
So bene che l’Elba vive di turismo. Ma vive anche – e forse non si dice abbastanza – grazie a chi resta tutto l’anno. Ai professori che arrivano da fuori, agli infermieri, ai medici, agli impiegati stagionali che diventano parte integrante della comunità. A tutte quelle persone che, pur non essendo nate qui, cercano con impegno di far parte di questo luogo.
Quando si parla di affitti, la risposta è spesso la stessa: “Comprala, una casa”. Ma per molti non è possibile. I prezzi sono troppo alti. I mutui inaccessibili per chi ha contratti stagionali o redditi discontinui. E allora ci si ritrova senza alternative, con l’amara sensazione di non essere voluti.
Capisco chi affitta in estate, chi ha investito e fa sacrifici. Non chiedo nulla a chi ha costruito il proprio lavoro sugli affitti turistici. Ma davvero ci siamo ridotti a scegliere tra il guadagno di tre mesi e la possibilità di mantenere viva una comunità tutto l’anno?
Capisco anche la paura: che qualcuno non paghi, che resti troppo a lungo, che sia un rischio. Ma una comunità si costruisce anche con la fiducia. E se non troviamo un equilibrio, dove andremo a finire?
Scrivo questa lettera con delusione e amarezza, ma anche con la speranza che qualcuno legga e rifletta. Perché amare un’isola significa anche permettere a chi la vive ogni giorno di restarci”.
Una cittadina dell’Elba
pubblicato il 10 Maggio 2025
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7:17
pubblicato il 9 Maggio 2025
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6:36
pubblicato il 9 Maggio 2025
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6:32
Mi sembra una domanda retorica.
pubblicato il 9 Maggio 2025
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6:29
da
portoferraio
pubblicato il 5 Maggio 2025
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10:14
Voglio far notare che, in molte spiagge e nelle aree limitrofe, mancano cestini o bidoni per i rifiuti. Di conseguenza, i turisti – ma non solo – non sanno dove buttare l’immondizia. E secondo voi, dove la gettano?
Invito quindi le amministrazioni comunali di tutta l’Elba (il problema riguarda tutta l’isola) a dotare le spiagge e i relativi parcheggi di cestini/bidoni per rifiuti indifferenziati o, meglio ancora, di più contenitori per la raccolta differenziata.
pubblicato il 4 Maggio 2025
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13:04
Le strade provinciali elbane — come la SP24 Portoferraio–Procchio, la SP26 Marciana Marina–Pomonte o la SP30 Rio nell’Elba–Porto Azzurro — sono in gran parte strette, prive di banchine, tortuose e a visibilità ridotta. La larghezza media si aggira intorno ai 5-6 metri, ben al di sotto degli standard necessari per una circolazione sicura e condivisa tra veicoli a motore e biciclette. E mentre il Codice della Strada non vieta la circolazione delle bici, impone però regole di prudenza e sicurezza che, nel nostro contesto, sono difficili da rispettare.
Per esempio, il sorpasso di una bicicletta richiede almeno 1,5 metri di distanza laterale. Ma sulle strade elbane, questo significa nella maggior parte dei casi invadere completamente la corsia opposta. E se da quella corsia arriva un altro veicolo — cosa assai probabile nei periodi di alta stagione — la situazione diventa potenzialmente pericolosa, se non drammatica. Allo stesso tempo, i ciclisti sono tenuti dal Codice a circolare in fila indiana (salvo eccezioni), a stare il più possibile a destra e a favorire il sorpasso dei veicoli più veloci, ma non possono né devono rischiare la propria incolumità accostando in curve cieche, dirupi o margini franosi.
Il punto è semplice: non si può promuovere un territorio come meta cicloturistica senza offrire infrastrutture adeguate. Sull’Elba, non esistono piste ciclabili lungo le strade provinciali. Non ci sono corsie riservate, segnaletica orizzontale dedicata, né piani di sicurezza specifici. Eppure si continua a proporre l’isola come se fosse adatta a ogni tipo di ciclista, dal professionista al turista della domenica. È una retorica pericolosa, che illude i visitatori e mette a rischio tutti, ciclisti, automobilisti e motociclisti.
Il traffico estivo, già caotico e congestionato, viene aggravato dalla presenza di biciclette dove non c’è lo spazio materiale per una convivenza sicura. I residenti sono spesso esasperati. I turisti ciclisti si trovano in difficoltà, costretti a pedalare in mezzo alle auto o a fermarsi di continuo. E gli operatori turistici onesti, che conoscono il territorio e ne rispettano i limiti, vedono vanificati gli sforzi per un’accoglienza di qualità.
Serve una riflessione collettiva. Se vogliamo davvero trasformare l’Elba in un’isola per ciclisti, bisogna prima costruire un’isola sicura per tutti. Questo significa investire in infrastrutture, mappare percorsi alternativi a basso traffico, creare tratti ciclabili protetti, avviare campagne di educazione stradale, e solo allora, con coerenza, promuovere il cicloturismo come risorsa. Altrimenti, si tratta solo di marketing disonesto e, peggio ancora, di negligenza istituzionale.
Il cicloturismo è una risorsa preziosa, ma solo se affrontata con serietà, pianificazione e rispetto per la sicurezza di tutti. Finché ciò non accade, è doveroso non illudere i visitatori e non esporre nessuno a rischi evitabili, in nome di qualche pacchetto turistico in più.
