Tanti indizi sono una prova!
Il consiglio di amministrazione di Toremar è cambiato.
Achille Onorato è il Presidente
Matteo Savelli Amministratore delegato
Alessandro Onorato Consigliere
Libero Schiaffino Consigliere
Mario Lanera Consigliere
Escono dal consiglio:
Pietro Dapelo Presidente. ex sindacalista di grande esperienza del comparto marittimo.
Graziella Petucco Consigliere. Imprenditrice elbana a capo di un gruppo di aziende di successo.
Marcello Giardini Consigliere. Storico e stimato funzionario della Confcommercio Isola d’Elba.
Non tutti sono stati sostituiti il consiglio è sceso da 7 a 5 elementi.
Comunque ad eccezione della signora Bastreri (che ha avuto di recenti problemi di salute), non si comprende l’abbandono del ruolo da parte degli altri. Toremar parla della necessità di rendere il consiglio più snello e dinamico. Cioè più veloce (e obbediente) nelle scelte di straordinaria amministrazione.
Speriamo non sia il preludio di un assalto alla diligenza. La Toremar risulta con i bilancio in ordine e utili accantonati e grande affidabilità. Altre realtà del gruppo sono oberate dalle esposizioni e bisognose di cash flow . In un momento così delicato si potrebbe confondere i confini ed essere spinti ad oltrepassarli. Pensare che sia tutto di un padrone, un immenso terreno da sfruttare, può creare degli sconfinamenti di campo e portare a gravi problemi di legittimità. Sempre più difficile decifrare il futuro dell'isola.
Florio Pacini
113395 messaggi.
Questo ( centri commerciali) e' la norma in un sistema capitalista che (quasi tutti) sostengono, e cioe', Il pesce grosso mangia il piccolo.
Caro il mio bel Valerio,il tuo superficiale commento,avrebbe senso se tu conoscessi le grandi problematiche che ci sono per mandare avanti quelle che tu chiami attività di compra baratta e vendi.Ma non lo sai e allora sfarfalli come il tuo sodale Tonno che attinge a piene mani nel qualunquismo da due lire.Se tu avessi provato a star dietro un banco per una settimana,probabilmente le sciocchezze che dici in libertà,non le avresti dette.Oltretutto difendendo un'attività sulla quale esistono una quantità enorme di punti interrogativi su come abbia potuto ottenere tutti i permessi necessari alla realizzazione ed 'all'apertura.
Caro Mirko,
condivido pienamente le tue osservazioni aggiungendo che pretendere che il consumatore debba spendere di piu per acquistare gli stessi prodotti che trova alla Conad o alla Coop o al Sidis per mantenere una selva di piccoli commercianti, è inaccettabile. In fin dei conti dove sta il valore aggiunto in un semplice attività di compra baratta e vendi?
Lo capirei se si trattasse di attività artigianali, ma per quelle ci vuole mestiere, fatica e sono molto pochi quelli che hanno tali requisiti.
Valerio
Finalmente un bel centro commerciale che da agli elbani un bel servizio e specialmente per Portoferraio, visto che le botteghe tanto adorate i ristoranti e negozi d'inverno sono tutti chiusi, ora avanti così anche nel palazzo coppedè un altro bel centro così si va a valorizzare tutta la zona del porto, c'è ne fossero imprenditori che vengono all" Elba e che investono tipo Briatore, Berlusconi come ha fatto anche Boss, così si che Portoferraio si rilancia basta chiacchierette inutili amministrazione e dirigenti Portoferraiesi... Sveglia.....
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/amo.JPG[/IMGSX] Scrivo ogni tanto su Camminando, come persona semplice ed umile, certo ambirei ad essere una buona penna per poter descrivere pensieri, idee e sensazioni che si provano nel vivere la nostra isola. lo faccio da anonimo, evitando di giudicare od offendere persone, cerco di battere poco la parola IO senza ego, più volte Faber ha aggiunto una foto od un simbolo o altro ad un mio messaggio, certamente per averne colto il voluto liberismo e disinteresse personale.
Credo questo dovrebbe significare il blog, apportare contributi, idee ed anche emozioni, che possono dare utilità, stimolare confronti e dibattiti civili.Fiero di essere Elbano e di vivere in questa isola, amo vantare siamo una grande famiglia, infatti se ti trovi per lavoro ad essere in giro saluti migliaia di persone, eviti cento caffè offerti, dialoghi con chiunque incontri. Non è cosa da poco.
Leggo tutto quanto inerente il nostro territorio, da qualunque posizione provenga, invidio bonariamente Sergio Rossi per la sua cruda esposizione a volte impietosa ma puntuale, Giovanni Muti che con coltello e con piuma riesce spesso a descrivere situazioni o opinioni o fatti, alcuni dei quali estremamente di grave esperienza.
Leggo anche il continuo ripetere le proprie lodi o snocciolare informazioni oggi alla portata di tutti noi, pedissequamente e con facile presunzione di sapere più degli altri, essere utili è però come la generosità, se non la fai senza vanto è solo palcoscenico
Detto questo, nel merito dei TRASPORTI ritengo Onorato un buon imprenditore ed armatore, esercita il suo mestiere che non è un'opera pia, da lavoro, ci ha in tempi di scioperi e statalismo garantito un passaggio con ogni situazione economica e meteorologica. Spero e gli auguro possa far fronte alle sue difficoltà, in tempi davvero difficili..... chi vuole può anzichè bilanci leggere le migliaia di attività fallite o decentrate negli ultimi anni a grave danno di tutti, dal dipendente al commerciante al pensionato ai nostri giovani, far sì che si possa anche nei trasporti avere un partner e non un nemico significa tale servizio indispensabile non avvenga gratuitamente ma instaurare rapporti proficui nel reciproco interesse finale, non è utopia semmai cambio di aspettative.
Sarebbe bello trovare in questo luogo maggior unità di intenti, maggior coesione sociale spesso demandata ai nostri amministratori a cui sappiamo dispensare solo critiche,magari comodamente seduti sulla sponda del fiume. Leggo spesso facili critiche da chi non conosce la materia o vive di pregiudizi e divisioni di classe inesistenti.
La qualità della vita non si misura solo in ricchezza, spesso un lavoro ed un buon clima sociale e solidale supplisce a tante inutilità che la società moderna ci propina e di cui siamo schiavi.
Essere elbani a mio parere è bello, cogliere le bellezze che la natura ci ha regalato, saperne fruire senza distruggerle è forse il segreto anche perchè ancora in molti desiderino passarci una vacanza.
Calmate gli animi e mai spegnere cuore e cervello.
Saluti, rigorosamente elbani.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/spin.JPG[/IMGSX] I Grandi centri commerciali Hanno il significato di essere, in realtà metropolitana, o di zone di vasta estensione, dove la percentuale di popolazione, e ad alto tasso di insediamento, ma in una realtà come l'Elba, e in particolare, Portoferraio, anche se pure capoluogo, dove la popolazione e molto irrisoria, in particolare, nel periodo, non stagionale, vuol dire uccidere i Piccoli commercianti, che sono il tessuto sociale, delle piccole e medie realtà, io mi chiedo sempre di più, ma volete far vivere questa stupenda isola e gli elbani, ho continuate, a fare una politica devastante, per il vezzo, di ordini di scuderia, io rammento alle giovani generazioni, che vuole fare una politica, di scuderia senza conoscere il territorio, e la specificità di questa stupenda isola, che se si distrugge il Piccolo tessuto sociale, rammentò che nel comune di Rio Marina, ci sono ancora le miniere, che calma e dovuta pazienza, aspettano, per estrarre il minerale a son di sudore e di schiena TRONCA, ragazzi costruire, ci vuole una vita, distruggere e un attimo, basta ascoltare le grandi teste di....., che parlano per sentito dire o per correnti politichese, la demagogia e una parola quasi folcloristica ma come le chiacchiere, non producono Farina, Occhio isolani
Federico Mazzei
U13
Partita importante quella che vedrà gli elbani opposti al Basket Cecina, squadra giovane composta da tutti 2008, ma molto quadrata.
Palla a due oggi alle 17 presso la Tensostruttura di San Giovanni.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/affittasi.JPG[/IMGSX] Voglia scusarmi, ma non le è mai venuto il dubbio che tanti esercizi chiudono perchè non possono continuare a tenere i prezzi dei prodotti in vendita necessariamente alti perchè oltre al guadagno proprio devono pagare affitti della madonna a soggetti che hanno investito i loro soldi per comprare e poi affittare locali commerciali?
L'Elba è piena di queste situazioni a cominciare dai ristoranti, pizzerie etc.dove gente avvia le attività pagando affitti allucinanti tra nero e regolare. E' chiaro che per restare a galla deve alzare i prezzi e gestire l'esercizio molto allegramente da un punto di vista commerciale e fiscale.
MI vuole spiegare per quale motivo un cittadino deve mantenere una rendita a chi ha investito per speculare sui fondi ad uso commerciale? Chi ha soldi da investire, che li vada ad investire su altre cose che non vadano a penalizzare così pesantemente sul quotidiano dei cittadini.
E' mia convinzione che chi si imbarca a mettere in piedi un'attività commerciale o ha le possibilità economiche e la capacità imprenditoriali per iniziare, oppure vada a lavorare come fanno tutte le persone un po meno 'facilone'.
Mirko
[COLOR=darkred][SIZE=4] CRONACA DI UNA CENA TRA RICORDI ED EMOZIONI!!!! [/SIZE] [/COLOR]
Venerdì 17 gennaio 2020, una data qualunque per tanti, un giorno indimenticabile per Noi... Eh già le classi anno 1964, e 1974 della Maestra Giuliana Bettini, si sono incontrate per una cena speciale, ospite d'onore la nostra amata Maestra... Una cena organizzata con il cuore, una cena che ha segnato ognuno di Noi!!! Certe volte è difficile organizzare un semplice incontro tra amici che si vedono di tanto in tanto, figuriamoci riunire due classi dopo quaranta o ancora cinquanta anni!!! Ma ce l'abbiamo fatta, in primis per Noi che avevamo voglia di stare insieme, ma sopratutto per lei, per la Donna che ci ha insegnato a scrivere, a leggere, a studiare e perché no, a Vivere!!! Ebbene sì cara Maestra, ha fatto un bel lavoro, perché dopo tanti anni siamo sempre qui e insieme!!! Tanta emozione, tante parole, tanti ricordi e anche qualche lacrima, perché si sa a volte la Vita con alcuni è stata anche cattiva... Tanta confusione perché eravamo veramente tanti, ma un silenzio rotto solo da un tintinnio di bicchieri nel momento in cui abbiamo ricordato Voi, Alessandro Falanca e Cristian Bardi, volati via troppo presto ma rimasti sempre nel nostro Cuore...Eravamo tutti insieme in quella stanza, confusionari è vero ma con un gran Bene dentro!!! E chi purtroppo non era presente perché impossibilitato dalla distanza, era con Noi in videochiamata... Ce l'abbiamo fatta Ragazzi, siamo andati oltre, ed è tutto merito Nostro e del bene che abbiamo imparato a volerci negli anni!!! Una serata indimenticabile, che vogliamo rendere pubblica, perché come ci hanno detto in tanti non è che eventi del genere accadono tutti giorni!!! Tutto è possibile quando lo vogliamo davvero, e il sorriso, lo sguardo e le lacrime della nostra Maestra riflessi poi negli occhi di ognuno di Noi, lasceranno veramente il segno!!! Noi non lasciamo sola cara Maestra Giuliana, perché è anche e soprattutto grazie a Lei che oggi siamo le Donne e gli Uomini che ha ritrovato in Noi!!! Grazie a Tutti, in primis ai nostri genitori che ci hanno cresciuti con questi valori, grazie a chi ci è voluto essere e a chi purtroppo non ha potuto, ma soprattutto grazie a Lei cara Maestra che ci ha insegnato a volerci bene!!! E un grazie va anche allo Staff di Stefano Frassini che ci ha sopportato, e credetemi casino ne abbiamo fatto tanto!!! Sì va beh, dovevano essere due parole, ma le emozioni a volte non si possono arginare in poche righe...
Grazie, grazie davvero!!!
Federica Chelucci
Cara Federica amica mia io sono vecchio ma……Il tuo post mi ha commosso perché in fondo una rimpatriata con i compagni di classe con al centro quell’insegnate che è stata per voi maestra di vita porta con sé un carico di emozioni inaspettate e imprevedibili. E’ meraviglioso conservare i ricordi della giovinezza così come sono, incastonati in un passato che cerchiamo di riportare al presente . Una festa tra amici e compagni di classe senza sottoporsi allo stress di venire giudicati, soppesati per l’aspetto, per la riuscita professionale e personale. Ma ricordare insieme qualcosa che resta, al di là delle chiacchiere e dei ricordi c’è. È l’emozione di guardarsi indietro e, con un senso di vertigine, scoprire quanta strada abbiamo fatto e la direzione che abbiamo preso. È la certezza di venire proprio da lì, di avere delle radici e delle motivazioni in comune con quelli che, a prima vista, sono solo un gruppo di signori di mezza età un po’ sciupati.
E invece sono proprio loro: la tua insegnante e i tuoi compagni di scuola.
Faber
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ris.JPG[/IMGSX] Pare che questa nuova megastruttura inaugurata alla chetichella nella giornata di venerdì 17(che alla fine porti male?) non abbia il benchè minimo requisito per stare in piedi,visto che da una realtà industriale,magicamente sono apparsi 5000 mt di commerciale senza uno straccio di permesso di cambio di destinazione d'uso.Nel piano regolatore poi, non erano previsti assolutamente questi aumenti di volume, sino ad arrivare ad una cattedrale di tali dimensioni.
Il problema, cari amici, è che chi doveva vigilare,a livello ufficio tecnico, non ha vigilato,o per incapacità o per convenienza; la Soprintendenza forse era distratta a negare qualche tettoia qua e là; tettoia che necessita ormai perfino della ceralacca Vaticana per poter vedere la luce: Non rimane che la Magistratura per vedere le carte che hanno permesso questo scempio, che se non fermato in tempo, porterà alla definitiva sparizione delle piccole attività commerciali sul territorio Isolano.
Carissimo Faber,il tuo blog si sta trasformando in una lotta intestina tra il ig.Pacini e la dott.ssa Madioni,paginate di scritti adatti a pensionati o nulla facenti,nel senso che occorrono minuti e minuti per leggerli fino in fondo per assistere ad una diatriba a due che non a tutti interessa.
Per cortesia,cerchi di calmarli .Cordiali saluti da un Campese.
Ciao Faber, condivido a pieno e sottoscrivo l'analisi fatta sulla grande distribuzione all'Elba,aggiungo inoltre che il sistema basato su una concorrenza al ribasso IMPLODERA', purtroppo e le conseguenze non le pagheranno i concessionari o le proprietà ma i lavoratori che all'Elba hanno cercato un lavoro stabile nella grande distribuzione..
Per quanto riguarda la politica e chi la esercita se non si è ferocemente opposta a queste scelte probabilmente avrà avuto un suo obbiettivo,a Portoferraio in particolare siamo sempre stati proni e mansueti al potere economico...."avessi mai a beccare qualche briciola" un caro saluto
Stefano Ballarini
Articolo da me pubblicato nel 2014 ........... Un piano del commercio che sostenga le botteghe di quartiere
di Luigi Lanera
LA PROPOSTA
Un piano del commercio indirizzato alla sostenibilità delle botteghe di quartiere. Questo argomento sarà parte del programma che verrà sottoposto al giudizio dei cittadini di Portoferraio per le prossime amministrative, e cioè: è sotto gli occhi di tutti il continuo esodo dei negozi dal nostro centro storico e chiusura di altri in periferia, ma non si vedono interventi, da parte di chi ne ha le competenze, per far si che questo declino commerciale venga interrotto. Una politica superficiale anche in questo settore ha prodotto risultati catastrofici per l'economia della citta, annullando in primis i servizi essenziali per i cittadini', oltre ad aver vanificato i sacrifici fatti da coloro i quali nel tempo erano diventati proprietari di immobili commerciali i quali potevano contare, oggi, su di una reddita derivante dagli affitti di detti locali. Ecco la necessita' di intervento da parte dei futuri amministratori di porre in essere tutte le possibili agevolazioni per coloro i quali intendono rimanere o aprire nuove attività. Del resto è logico capisce che, più attività aperte vuol dire più occupazione più reddito, più servizi per la popolazione più introiti per il Comune uguale a meno tasse per tutti.
[COLOR=darkred][SIZE=4] MA DAVVERO PORTOFERRAIO AVEVA NECESSITÀ DI UN MEGA CENTER COMMERCIALE ? COSA NE SARA’ DEI PICCOLI NEGOZI DI VICINATO E DELLA FORZA LAVORO DEGLI ALTRI GRANDI NEGOZI ESISTENTI SUL TERRITORIO? [/SIZE] [/COLOR]
Nel commercio al dettaglio, nella nostra realtà isolana ormai impera la legge “Mors tua vita mea” . Chiaro che il libero mercato è la base della nostra vita sociale e economica. Un valore fondante da tutelare un futuro da offrire ai nostri figli…. . Altra cosa è però un "liberi tutti" dove solo chi ha grandi dimensioni e capitali, o corre al ribasso con ambiziosi progetti di , ristoranti panoramici, con annessi negozi e negozietti Gourmet, Outlet e quant'altro ….a chi dobbiamo ringraziare dei nostri governanti di questo regalo?
Probabilmente avrebbero dovuto governare in modo diverso la situazione, difendendo il ruolo dei negozi di vicinato le attività commerciali di qualità esistenti.
A Portoferraio in questi ultimi anni, sono progressivamente aumentate le dimensioni medie dei punti di vendita, sia in termini di aziende che di superfici, e soprattutto è cresciuto il peso dei negozi che appartengono a reti dirette (catene) o indirette (nella forma del franchising), che ripropongono comunque in tutti i luoghi e in tutte le città gli stessi allestimenti, gli stessi format.
Stiamo quindi assistendo ad una progressiva erosione di quella che era l’anima dei luoghi storici, i caratteristici negozi di vicinato, fenomeno che ha toccato per prime le grandi capitali, ma che poi si è esteso anche nei centri urbani di media e piccola dimensione e la nostra isola ne è ahimè vittima e carnefice ..Quindi a giochi ormai fatti , non serve più una risposta difensiva da parte di ogni singolo e piccolo imprenditore commerciale o artigiano, sarebbe invece servita una risposta forte di sistema, di comunità che avrebbe dovuto coinvolgere il mondo delle imprese, le loro associazioni di rappresentanza, i sindacati dei lavoratori, il mondo della politica e delle istituzioni ( che avrebbero dovuto tutelare i commercianti esistenti) , e questa risposta sarebbe dovuta partire da un riconoscimento importante, collettivo, del valore che ha il ruolo sociale e aggregante delle attività commerciali, artigianali, sul nostro territorio..probabilmente c’è stato delle carenze, dei ritardi, o se vogliamo del menefreghismo;
Nessun negozio virtuale e nessuna mega innovazione tutte luci e specchietti per le Allodole potrà mai sostituire quel ruolo sociale e di aggregazione e mantenimento del tessuto sociale che i punti vendita del commercio tradizionale, soprattutto i piccoli punti di vendita hanno offerto sino ad oggi ,.
Probabilmente al di la delle responsabilità di chi ha permesso tutto questo ..la domanda sorge spontanea…
[COLOR=darkred][SIZE=2] MA IN QUESTI DIFFICILI TEMPI DI CRISI…C’ERA DAVVERO BISOGNO DI UN MEGA CENTER COMMERCIALE NELLA NOSTRA REALTA’ ISOLANA? [/SIZE] [/COLOR]
La redazione
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/scala.JPG[/IMGSX]
Ben due piani sopra il supermercato, eccezionalmente moderni, con attività di tutti i settori,: abbigliamento, calzature, casalinghi, sport, ristoranti, bar. Non so i prezzi. Certo ne risentiranno i negozi dell' Elba, soprattutto nella stagione estiva.
Voglio sottolineare quella che per me è una sernsibile pericolosità, la scalinata di vetro fra il secondo e terzo piano che soprattutto nella discesa non dà alcuna sicurezza con i suoi gradini e le sue fiancate così trasparenti che non fanno ben vedere l' appoggio dei piedi: pericoloso soprattuitto per le persone anziane. Temo che molti inciamperanno o cadranno. Mi auguro comunque di sbagliarmi.
Però quanti negozi nuovi al centro commerciale aperti senza una campagna pubblicitaria.....o di cosa avevano paura......tanto accetteremo anche questa senza batter ciglio ....se non al bar parlando tra di noi che è l'ennesima minchiata a danno delle micro attività gestite da elbani.....ma solo per sapere a chi dobbiamo ringraziare?
Almanacco del giorno dopo:
La volpe quando non arrivo all'uva,
esclamo: è acerba!
Florio Pacini