[COLOR=darkred][SIZE=4] “SEQUESTRATA RETE A STRASCICO ILLEGALE DA PARTE DELLA GUARDIA COSTIERA DI PORTOFERRAIO” [/SIZE] [/COLOR]
Nel pomeriggio di giovedì 30 gennaio la motovedetta CP 2117, unità navale di Polizia Marittima della Guardia Costiera di Portoferraio, con a bordo un team ispettivo di militari specializzati, nel corso di un’attività di vigilanza sulle attività di pesca nella propria area di giurisdizione, ha individuato al largo di Porto Azzurro un peschereccio iscritto nella marineria di Castiglione della Pescaia che utilizzava una rete non conforme alle vigenti normative in materia di attrezzi da pesca.
In particolare, l’unità, autorizzata alla pesca a strascico, era intenta ad effettuare attività di pesca con una rete che possedeva nella sua parte terminale, il sacco, una ulteriore e non regolamentare parte di rete con maglie di ampiezza non superiore ai 15 mm nettamente inferiore al limite di 40 mm previsto per reti a strascico. Con tali dimensioni infatti lo strumento di pesca diventa non selettivo in quanto consente la cattura anche di specie di novellame o sottomisura impedendone la crescita e la riproduzione con grave danno per la risorsa ittica.
I militari hanno pertanto elevato una sanzione amministrativa di 2.000 euro e la rete irregolare a strascico di lunghezza di 25 metri è stata posta sotto sequestro unitamente al prodotto ittico, circa mezzo quintale, trovato a bordo al momento del controllo.
Il giorno seguente l’attività, a seguito dei controlli effettuati dal medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale, tra l’altro di recente firmataria di apposito protocollo di intesa con la Direzione Marittima della Toscana, il pescato sequestrato è stato donato in beneficenza ad Ente caritatevole operante sul territorio elbano a favore dei più bisognosi.
113526 messaggi.
X piero in campo
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/mani.JPG[/IMGSX] Ringrazio per il "tu" concesso quale segno di “pseudo”amicizia epistolare o quantomeno di vicinanza. In poco tempo siamo passati dal dissentire, all'accettare con riserva, a condividere qualcosa e anche se il percorso si fosse presentato lungo e tortuoso, probabilmente avremmo trovato nell'assiduo scambio di idee ed opinioni, punti di contatto maggiori di quanto si pensi... ma non sarà così. Nella precedente lettera ho parlato di somiglianza di costume, di salita e discesa ma tu gli hai dato una diversa interpretazione per come io pensavo. Fin dall'inizio di questa storia, che ha momentaneamente offuscato nel blog il dissalatore, le “sardine” ed altri aspetti politici elbani post elettorali, mi ero fatto un quadro di te che poi, nel tuo scioglierti raccontando la tua vita, è risultato abbastanza veritiero. Noi due, penso che abbiamo gli stessi chilometri di vita, fatti inizialmente sulla stessa strada poi su strade diverse; io li ho percorsi con una cinquecento (quella anni sessanta)in una provinciale; tu con una Maserati bella e sportiva in autostrada. Entrambi siamo giunti quasi alla mèta ed entrambi su parti opposte stiamo cercando un riepilogo soddisfacente della nostra vita per come l'abbiamo vissuta, senza peraltro rinnegare il passato. Io scioccamente, mi sono fatto l'idea che, se sei elbano, di Campo e dell'età che io ho presupposto tu abbia, ci conosciamo da vecchia data. (Quanto ho detto non è verosimile). Ritornando al tema: nei miei dubbi (che poi sono anche i tuoi ne sono certo), quando affiorano, mi soffermo a guardare l'universo (senza il desiderio di naufragare come ebbe a dire il nostro amico Giacomo), faccio delle semplici considerazioni sulla moltitudine dei corpi celesti, numerosi come la sabbia del deserto, la cui distanza dalla Terra è talmente grande che per poterla esprimere si sono coniate terminologie di misurazione speciali e il perfetto equilibrio che sostiene tutto il sistema. Dopo di che traggo le conclusioni da pover'uomo: questa grandiosità non può essere frutto del caso o come si dice di un' esplosione!! L'affinamento della mia ricerca sul mistero della vita, avviene successivamente ed in modo interiore. E' dura però se non bluffiamo con noi stessi!
Un cordiale saluto
Ma si rende conto che senza la religione non sarebbe esistita manifestazione alcuna dell' arte e dell' ingegno umano: avremmo avuto Dante e Petrarca in letteratura? Avremmo avuto nella scultura e nell'architettura Michelangelo e Leonardo? Nella pittura Botticelli e Caravaggio? Nella musica Bach, Handel, Vivaldi? Non posso citarli tutti perché verrebbe fuori un elenco infinito. E' la fede nell'esistenza del divino che ha generato il progresso sociale e culturale dell' umanità! Altro che ritardarlo!
Il Tonno haragione se ci fosse questo ipotesi come pensano di operare gli organi competenti contro il corona virus, visto che dalle notizie che arrivano dagli esperti il contagio avviene anche durante l'incubazione, spero che i medici non minimizzino il problema come è stato fatto con il super batterio new delhi dove oramai l'epidemia negli ospedali toscani compreso l'ospedale di Portoferraio e conclamata come confermano i dati della regione Toscana. Occorre subito prendere contromisure.
Il CORONA VIRUS di cui si parla con catastrofismo eccessivo, e' passato dagli animali all'uomo, e se quest'ultimo non gli rompeva i c..... i, lui se ne stava buono nell'organismo animale senza per altro causare danni agli animali stessi, figuriamoci alla loro economia.....
Ma per i bambini che venissero dalla Cina per andare a frequentare le scuole elbane, poiché il problema in altre scuole della regione Toscana si è già palesato, azienda ASL di Portoferraio, e precisamente l'ufficio igiene pubblica, i dirigenti scolastici, il sindaco, come pensano di operare, ci sono circolari, direttive del ministero in merito, che gli organi competenti si attivino celermente e con chiarezza.
Al contrario, per fortuna mi sembra che su questo blog non si parli quasi d'altro che di problemi importanti e pesantemente affliggenti, anche se purtroppo con risultati altrettanto deludenti.
Se poi qualche 'egregio' - solo nel senso di 'fuori dal gregge' - non dilaga, ma si permette UNA TANTUM di parlare di cultura fra tanti soloni, spesso starnazzanti a briglia sciolta sul nulla, ciò non esclude che s'interessi anche di problemi sociali con molta più autorità dei suddetti. e che non viva certo 'in totale isolamento sociale'. La polemica, in questo caso, è diventata effettivamente un po' troppo prolissa, ma ho già chiesto scusa per aver abusato del tempo altrui, a parte che nessuno è obbligato a leggere.
Considerazioni di questo tipo possono provenire solo da chi ritiene la cultura 'inutile zavorra' e quindi, siccome 'de pirlibus non est disputandum', stendiamo un velo pietoso con relativo e doveroso RIP.
Ma questa gente che dilaga su questo blog, non ha da parlare degli altri problemi che affliggono la nostra isola e il mondo intero? Continua ad arrovellarsi ed avvitarsi su problemi filosofici e religiosi. Vive in un totale isolamento sociale e riempie la sua vita di inutile zavorra culturale?
Caro Piero in Campo
nella tua filippica contro cristianesimo e chiesa cattolica l'aver dimenticato che il suo fondatore è stato tradito dai suoi più fedeli e dal popolo cui apparteneva non ti fa comprendere come esistono due chiese di cui una predica bene e razzola male da secoli con tutti i danni da te descritti nella filippica la quale non racconta niente di nuovo.
Niente di nuovo sotto il sole nelle tue parole sì grande è l'ipocrisia umana.
Caro PIERO IN CAMPO
non ho dubbi sul tuo cognome , rispetterò la tua volontà di anonimato ma non credo ci siano molte persone a Campo che abbiano frequentato l' Università Cattolica , e altre... se non erro !
Comunque nonostante la stima che ho sempre avuto nei tuoi confronti , ritengo la tua anti religiosità convinta poco credibile.
Non credo esistano uomini atei intelligenti , e tu sei molto intelligente . Forse sei convinto di essere ateo , ma non lo sei realmente .
Gesu non era solo un filosofo e le cose che ha detto erano vere , compreso il fatto che nel suo nome molti avrebbero compiuto le cose peggiori . Ma questo non toglie il fatto che Dio esiste , che Dio è Amore.
Te lo dice uno che pensava di essere ateo.
Un giorno anche tu sbatterai contro la Verità e credimi : è la cosa migliore che può capitare !
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/dante.JPG[/IMGSX] Mentre ti ringrazio per la tua risposta, ti propongo di darci del tu, come quasi stavi per fare tu stesso, sperando nel tuo consenso.
Rispetto la tua fede così come rispetto quella di chi ce l'ha per 'dono' naturale o la vuole conquistare anche a costo di grande fatica perchè non ne può fare a meno. Non si può negare però, come affermava Francesco Guicciardini, che 'la fede non è altro che credere con opinione ferma e quasi certezza, le cose che non sono ragionevole'.
Ci sono persone che guariscono solo per l'effetto di un placebo e se uno è convinto che una medicina gli faccia bene - in qualunque senso, sia al corpo che allo spirito - perchè non servirsene anche se è 'non ragionevole'? Se così non fosse, non esisterebbero luoghi come Lourdes né i prodotti omeopatici: forse anche la religione, che molti considerano un sollievo e un conforto, perderebbe molti consensi fra il popolo.
Io ce l'ho solo con chi ne ha biecamente approfittato e continua ad approfittarne a danno altrui e morta li. Lo considero un dovere civico da buon 'ateo militante': astio, rabbia, risentimenti personali e quant'altro mi si voglia attribuire, sono parole vuote che non mi appartengono e non mi toccano.
Ritengo di essere sempre stato molto fortunato e forse per questo non ho mai avuto bisogno di un sostegno spirituale, mi è bastato quello negativo che ho subito, non certo per mia volontà, in gioventù, che però ho girato in positivo nel senso che ne sono uscito rafforzato e senza (quasi) più alcun dubbio.
E ciò anche se ho passato tempi duri, perchè mi sono fatto da solo partendo da zero. Ho sempre dovuto lavorare molto, ma a tempo perso la mia vita è stata quella di un epicureo all'insegna del carpe diem e, 'giunto sul passo estremo della più tarda età', non ho rimpianti. Alla fine, per non smentirmi mai, copierò per me l'epitaffio autoironico di François Rabelais, l'inventore dell'umorismo letterario sboccato - molto più boccaccesco del Decamerone - che, secondo Voltaire che lo riteneva un genio e ne condivideva il pensiero, è 'la negazione assoluta di ogni utilità della religione' :
'Devo molto, non ho niente, il resto lo lascio ai poveri. Me ne vado in cerca di un grande Forse'.
Ho cominciato la mia vita universitaria studiando anche a Parigi, nell'epoca felice di Edith Piaf e Juliette Gréco, quando i ragazzi come me, anche per reazione a tanti anni di guerra e di privazioni, cantavano 'cigarettes, wischy et petites poupées, si c'est ta vie t' as raison d' les aimer'. Poi ho approfittato del famoso boom economico e non mi sono mai fatto mancare niente, soprattutto in fatto di fidanzate, scorrazzando in giro per il mondo per terra e per mare. La gioventù di oggi, ingolfata nel traffico, nella droga e senza cultura, non ha questi vantaggi e mi dispiace molto per i miei nipoti.
Non conosco la tua vita, ma spero che non sia e non sia stata quella del passero solitario a cui si paragona Leopardi quando canta 'Oimè quanto somiglia al tuo costume il mio! Sollazzo e riso....' e che te la stia godendo abbastanza per non dire mai 'ahi pentirommi e spesso, ma sconsolato, volgerommi indietro': se così fosse, in questo senso non ci assomiglieremmo affatto (una corrispondente frase del Pascoli non la conosco).
Per me, comunque, è stato facile forse perchè, come dici tu, essere atei non comporta sforzo alcuno. Se è vero questo assioma, cadiamo però in una contraddizione, perchè scegliendo la strada più difficile volontariamente, si cade nel masochismo. Ma siamo alle solite: contento chi si mortifica, contenti tutti e quindi ognuno faccia come crede meglio per lui. Per quanto mi riguarda, posso permettermi il lusso di fare come mi pare guardandomi bene dal sindacare le scelte e la condotta degli altri: chi sono io per farlo? Sono cioè d'accordo con il sopracitato Rabelais e la sua geniale città ideale, l'Abbazia dei Telemiti, che aveva per motto: 'Fay ce que vouldras' (fai ciò che vuoi e, aggiungo io, i cocci sono tuoi).
Un'ultima considerazione e poi chiudo sennò il buon Faber mi cancella per recidiva in abuso di tempo pubblico: in fatto di certezze, io ritengo di essere sempre andato in piano, quindi né in salita né in discesa e cioè, forse peccando di presunzione, sugli argomenti esistenziali che abbiamo esaminato non ho mai avuto dubbi dai 25 anni in poi e mi ritengo soddisfatto e appagato. D'altra parte, ho già detto sopra che sono stato fortunato e pertanto non è merito mio.
Grazie di avermi dato l'occasione per dire la mia e anche per la bocca del lupo al mio libro (che tratta proprio di 'lupi rapaci in vesta di pastor'): se lo volessi in anteprima non fai che dirmelo, ho già detto ad altri come. Non l'ho scritto a scopo di lucro e non ne sto facendo réclame per questo.
Cordialità e auguri anche da parte mia
E quando il coronvirus si diffonderà in Africa dove non c'è prevenzione né assistenza chi ne fermerà più la pandemia?
A che serve bloccare i voli per e dalla Cina, quando sui barconi o dai confini del nord arrivano centinaia di extracomunitari che non possiamo sapere se infetti e quindi diffusori del virus?
Con la salute non si scherza massima allerta, la direzione sanitaria di Portoferraio non minimizzi non commetta l'errore che ha fatto con il superbatterio new delhi che sta continuando a diffondersi nell'ospedale e negli ospedali della Toscana.
Il pettegolezzo lo ha iniziato il giornale elbano on line mettendo subito la notizia e visto che non c'era alcun virus, anche lo stesso elbano poteva evitare di mettersi in contatto... chi male pensa male fa,magari lei sarà stato il primo a cercare su facebook informazioni....
[COLOR=darkred][SIZE=4] «Sono sopravvissuto al “fuoco amico”, adesso lo dicono anche le sentenze» [/SIZE] [/COLOR]
Lo sfogo dell’ex sindaco Ferrari dopo l’assoluzione per la “causa Perrone”: la vicenda creò una rottura insanabile nella sua giunta Di Luca Centini
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/mario.JPG[/IMGSX] Quella vicenda giudiziaria trascinata dall’epoca dell’ex Comunità montana, di cui lui era dirigente, gli costò un vero e proprio terremoto all’interno della maggioranza. Una rottura interna insanabile,
che condannò l’ex sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, a una fine legislatura più che travagliata, segnata da polemiche infinite e contrasti. Tutto partì dalla “manina invisibile” che recapitò nella cassetta della posta dell’ex capogruppo Riccardo Nurra una vecchia lettera di messa in mora ai danni del primo cittadino (all’epoca della lettera non era ancora stato eletto). Il presunto debito, in solido con altre persone, era di circa 250mila euro ed era relativo alla causa dell’ingegner Arcangelo Perrone a cui Ferrari, in qualità di dirigente della Comunità montana, aveva prima affidato e poi revocato l’incarico per i lavori alle condotte sottomarine dell’isola. «Non ho mai reso pubblica la messa in mora, perché assolutamente insussistente», aveva replicato - a caldo - l’ex sindaco Ferrari.
Non bastò a placare gli animi di alcuni componenti della sua maggioranza. Ebbene, a distanza di quasi due anni, la sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno, con una sentenza depositata il 28 dicembre scorso, ha dato ragione al sindaco, respingendo la richiesta di risarcimento danni avanzata da Perrone nei confronti del Comune di Portoferraio, ente capofila per la vicenda dell’ex Comunità montana. «Il Tribunale– si legge nella sentenza– rigetta la domanda attore a di pagamento di indennizzo e di condanna del convenuto al risarcimento dei danni», con l’amministrazione comunale condannata a pagare esclusivamente una fattura arretrata pari a poco più di 18mila euro.
L’ex sindaco Mario Ferrari ha impiegato qualche giorno per metabolizzare la sentenza, poi ha deciso di uscire allo scoperto, mettendo in fila gli esiti di altri due procedimenti giudiziari che lo hanno riguardato nei suoi anni da sindaco. «Una serie di accuse da cui mi sono dovuto difendere», ha detto al Tirreno.
La prima sentenza (depositata l’11 novembre) a cui fa riferimento Ferrari è legata alla sua scelta di costituire
in giudizio il Comune di Portoferraio nella causa che vedeva quale imputato per truffa aggravata l’e x segretario generale Michele Pinzuti (poi assolto con formula piena dal Tribunale di Livorno).
La Procura regionale della Corte dei Conti chiedeva la condanna al pagamento da parte dell’ex sindaco di oltre 5 mila euro per ripianare un danno erariale. Ma i giudici contabili, approfondendo la questione, hanno ritenuto legittima la decisione assunta dal sindaco Ferrrari di costituzione di parte civile, respingendo al richiesta di risarcimento e condannando il Comune a rimborsare le spese legali all’ex sindaco. Ancora prima, il 15 ottobre, il giudice del tribunale di Livorno ha assolto con formula piena Mario Ferrari (perché il fatto non sussiste), accusato di non aver provveduto alla nomina di un responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi e di non aver elaborato il documento di valutazione dei rischi del Comune (Il Tribunale aveva emesso un decreto penale di condanna nei suoi confronti poi trasformatoin un giudizio con rito ordinario . «Sono soddisfatto, dopo mesi è stata fatta giustizia», ha commentato l’ex sindaco Ferrari.
«La nuova amministrazione comunale? Gli auguro di fare qualcosa di importante per la città, sono convinto che abbiano le condizioni per fare meglio di quanto ho fatto io – sostiene Ferrari – in primo luogo la giunta guidata da Angelo Zini ha di fronte un’opposizione meno presente e vivace diquella che sedeva in consiglio quando ero sindaco.
Ma, soprattutto, non deve guardarsi continuamentedal “fuoco amico” che ha continuamente ostacolatoil mio operato. Almeno, dopoun po’ di tempo, ho avutola soddisfazione di non soccombere a questo fuoco amico, come dimostrano le sentenze emesse dai tribunali.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] FINALITÀ AMBIENTALI E SALVAGUARDIA DEI PARCHI MARINI [/SIZE] [/COLOR]
Nonostante che in tempi non lontani fosse stato criticato per le sue presunte competenze, Carlo Gasparri ci porta alla scoperta dell’ odierno ambiente marino della nostra isola raccontandoci di parchi subacquei e della loro salvaguardia e dimostrando come alle volte, non sono le opinioni di presunti scienziati o ambientalisti conclamati o improvvisati a raggiungere ambiti risultati ma basta solo l’amore e la volontà dell’uomo che ama veramente la sua isola per salvaguardare questo immenso patrimonio riuscendo con la propria esperienza acquisita sul campo, ad ottenere risultati positivi che a chi ama veramente il mare riempie di orgoglio...
Più passione e meno protezione - sembra dirci Carlo Gasparri - aprire agli appassionati uno spazio libero da vincoli che l’uomo e le istituzioni ci impongono o vorrebbero imporci , magari insegnando a chi decide di immergersi in questo paradiso il rispetto del mare e delle sue meraviglie….. ma ascoltiamo dalla viva voce di Carlo Gasparri il racconto ed il messaggio che ci suggerisce—BUONA VISIONE
http://cQORlETayRY
Cara Francesca, perché vorrebbe sapere i nomi?
Forse per indicarli quali potenziali “untori”? Oppure più semplicemente per darsi al libero spettegolo, attività particolarmente gradita da molti elbani
Perchè non dite i nomi dei due passeggeri elbani a bordo della costa smeralda?
PERCHÉ SONO SACROSANTI AFFARACCI LORO, se vogliono diffondere il loro nome lo faranno loro, non sono delinquenti che hanno commesso un reato. Che poi, viste le bischerate che già si cominciano a leggere qui in tema... anche col solito che ogni 3 giorni cambiando nome scrive un post sul “New Delhi” ma nonostante ne pontifichi ogni 3 giorni da mesi non ne ha ancora capito niente, obbedendo alla legge elbana che recita “si parla di sanità in misura inversamente proporzionale alle proprie conoscenze e competenze in campo sanitario”.
...e con ciò? mi sembra normale per la natura umana che chi fa del bene rischi una pugnalata alle spalle, anche a costo di pagarne poi le conseguenze. Lo sanno tutti e quindi che bisogno c'è di ripeterlo?
La conosci la storia dello scorpione che chiede un passaggio alla rana per attraversare il fiume? Fossi matta! dice la rana, magari mi pungi! Ma no, risponde lo scorpione, morirei anch'io. La rana, convinta, se lo mette in groppa, ma in mezzo al guado lo scorpione la punge. Mentre stanno entrambi affogando, lo scorpione dice alla rana: scusa, ma è nella mia natura, non ci posso fare niente.