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Davide Paolini da Busto Arsizio (VA) pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 17:06
Buongiorno a tutti. In merito alla questione Coronavirus, condivido i timori di chi è spaventato all'idea che molti lombardi proprietari di seconde case in questo periodo scendano all'Elba con il rischio di portare con sé eventuali ceppi di virus diffondendoli sull'Isola. Detto questo però rimane il diritto di chi, SANO, possa venire quando gli pare, a casa sua, quando e come vuole, anche in considerazione del fatto che essendo proprietario di una seconda casa paga GIUSTAMENTE, imposte locali anche lui. In ultimo, rimane improbabile credere che in un territorio che dipende anche da chi fa il pendolare, e da Elbani che in inverno vanno in vacanza altrove, non possa potenzialmente arrivare un virus (che sia Coronavirus o altro). Quindi seguendo il ragionamento di qualcuno che ho letto su questo blog (che lascia spesso spunti di ragionamento interessanti), nessun elbano dovrebbe lasciare l'isola in quanto tornando potrebbe portare con sé un potenziale elemento di contagio. Un saluto a tutti da uno che l'Elba la ama, la frequenta da quasi quarant'anni e che ha origini elbane.
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RUGGERO BARBETTI ...Vice sindaco Capoliveri pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 14:37
[COLOR=darkred][SIZE=4] ELBAVACANZEASSICURATE L’ISOLA D’ELBA FA SISTEMA PER ASSICURARE LE VACANZE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/vacanze.JPG[/IMGSX] Come evolverà la situazione nei prossimi mesi? Nessuno può prevederlo . Per questo la destinazione vuole offrire ai turisti un nuovo servizio per prenotare senza pensieri. Prenoto subito o rimando la prenotazione delle mie prossime vacanze? Non sono pochi i turisti italiani e quelli mitteleuropei amanti dell’Elba che si stanno ponendo questa domanda e per questo motivo l’Isola ha deciso di fare sistema e di lavorare su una Polizza di Assicurazione, vantaggiosa dal punto di vista economico e studiata appositamente per la destinazione Elba, che permetta ai turisti di prenotare la propria vacanza e contestualmente di stipulare la Polizza Assicurativa con la sicurezza di potersi vedere restituire l’importo versato per il soggiorno. Questo avverrebbe in seguito a varie situazioni negative che si venissero a creare come, ad esempio, nell’evenienza di malattia del turista o suo familiare oppure qualora si verificasse un caso di CoronaVirus nella struttura scelta, ecc. ecc. In questo momento si sta lavorando, con primarie compagnie assicurative del settore, per definire nei particolari le condizioni e le clausole della polizza. “Nessuno può prevedere come potrà evolvere la situazione nei prossimi mesi ma, noi elbani che viviamo isolati per natura geografica, siamo convinti che l’Isola, grazie alla tipologia delle sue strutture ricettive, alla sua struttura morfologica che impedisce naturalmente le aggregazioni di massa, nonchè alle oltre 200 spiagge, ai 150 km di costa e alle molte attività che si possono fare all’aria aperta, sia una meta capace di garantire a tutti relax, vita attiva, sicurezza e serenità”, ha commentato Ruggero Barbetti, Vicesindaco del Comune di Capoliveri e Capofila della Gestione Associata per il Turismo dei comuni dell’Isola d’Elba. Per questo la destinazione ha deciso di fare sistema riunendo tutte le tipologie di strutture ricettive (Alberghi, Camping, Residence, Case Vacanze, ecc.) perché a loro volta possano compartecipare al costo della Polizza e quindi offrire l’opportunità ai clienti di prenotare la propria vacanza con serenità e proprio grazie a questo nuovo servizio, che ha un costo di mercato oggettivamente più contenuto, i turisti avranno la certezza del rimborso di quanto versato. Invece, per quanto riguarda le Compagnie di Navigazione che uniscono l’Isola al continente, queste dispongono già di una Polizza Assicurativa che prevede la restituzione delle somme versate per il costo dei biglietti ma che, eventualmente, potrà essere integrata con quella che si sta definendo in questi giorni. “Crediamo sia importante che tutti gli italiani guardino avanti per recuperare serenità, ma crediamo anche che sia legittimo il desiderio dei nostri ospiti di essere rassicurati. Per questo, oltre alle ovvie maggiori attenzioni in termini di igiene che già si sono attivate nelle diverse strutture, abbiamo pensato ad un servizio in più per i nostri ospiti che coinvolga tutti gli attori del nostro territorio che sono legati al turismo”, conclude Barbetti.
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per Alberto da Milano da Capoliveri pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 14:08
Giuste le sue considerazioni, ma gli elbani avrebbero preferito che tutti i lombardi con la seconda casa all’Elba avessero evitato di emigrare all’Isola per “salvarsi” dal Coronavirus con il rischio di contagiare anche gli elbani.
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Carlo da Marina di Campo pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 12:14
Carlo da Marina di Campo. Dopo il mio pensiero pubblicato ieri sera, questa mattina sono contento di aver affrontato l argomento in maniera costruttiva giù al porto con qualche lettore. La cosa più importante che ho capito è che i proverbi di una volta, erano pensieri di grandi visionari. FIDARSI È BENE, NON FIDARSI È MEGLIO. Massima fiducia nelle autorità e nelle persone, ma sempre in allerta a difesa della nostra vita e dei nostri cari. Ho molta fiducia che tutto questo finirà, e per questo approfitto del tam tam tra i lettori per dirvi : TAXI BOAT ELBA cerca un ragazzo possibilmente moto munito, per la stagione estiva. Il mio telefono 349 0666882 sono su Wats up. Grazie e buona domenica a tutti. 😉
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UNIDOS.IO di Mauro Pili pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 10:34
La resa dei conti è giunta al capolinea. Tra Onorato e investitori, banche e titolari del bond, la guerra è sempre più totale. I creditori chiedono ad Onorato e famiglia di farsi da parte, di lasciare il timone della compagnia ad altri. In una parola semplice: sfiducia. Non si fidano, e ne hanno ben donde, della Onorato company e gli chiedono di ritirarsi a vita privata. Nessun accordo, dunque, tra chi ha dato i soldi e chi li deve restituire. Anzi, com'è nello stile di Onorato, il carnefice cerca di indossare le vesti dell'agnello e ha persino il coraggio di dichiarare che l'accordo non si trova perchè Mascalzone latino vuole tutelare i creditori più deboli. Siamo alla farsa tecnica, finanziaria e morale. Con un comunicato al limite del patetico Onorato e figli hanno annunciato che non esiste nessun accordo e che continueranno a non pagare i debiti. La nota divulgata in tarda serata non passa per la borsa di Lussemburgo, probabilmente chiusa per il fine settimana. A rilanciare l'Onorato pensiero è una nota della società: roba da non credere. La sintesi è da carnevale: non c'è accordo perchè Onorato vuole difendere i deboli e non vuole cedere ai forti. Il novello Robin Hood dei mari adesso vuole fare la vittima, tanto da elencare tutta una serie di colpe altrui che gli impedirebbero di restituire i soldi che deve a destra e a manca. La colpa del mancato accordo con gli obbligazionisti, secondo Onorato, che se la balla e se la canta, viene imputata ad una presunta incompatibilità delle richieste dei creditori con leggi e contratti e non per indisponibilità della Onorato family. Il mancato accordo tra MOBY e gli obbligazionisti del cosiddetto ad hoc group - secondo Moby - non è dovuto alla "indisponibilità della Famiglia Onorato di fare un passo indietro sulla gestione del Gruppo. La società sostiene in una nota che "MOBY Spa e i suoi azionisti hanno purtroppo ricevuto una proposta che non è compatibile con le leggi applicabili, con i contratti vigenti ed è eccessivamente penalizzante per i creditori non appartenenti all'ad hoc group. La volontà del gruppo Onorato è, invece, quella di soddisfare tutto il ceto creditorio, e non singole posizioni, attraverso soluzioni legali tutelanti degli interessi di tutti gli stakeholders coinvolti come sempre è stato in 140 anni di storia imprenditoriale del gruppo Onorato". Ci mancava il richiamo storico! MOBY, per prendere altro tempo, ormai scaduto, ha inviato "formalmente un invito a tutti i membri dell'Ad Hoc Group ad un tavolo di confronto tra i rispettivi consulenti, ribadendo la piena disponibilità a cercare delle soluzioni tutelanti dei creditori e volte alla creazione di valore". Parole e parole che non solo non hanno convinto nessuno ma che rischiano di trascinare la compagnia nel baratro più totale. La richiesta di farsi da parte è, secondo molti, la chiave della soluzione. I creditori non vogliono dare altro tempo ad Onorato per svuotare il patrimonio della compagnia e lasciarli tra qualche anno con un pugno di niente. Non c'è accordo e il patto di non belligeranza scade a mezzanotte di oggi. Domani mattina esistono solo due strade: una tregua di 15 giorni prevista in questi casi, se concessa, oppure guerra senza confine. Con lo spettro della partita all'incasso totale da parte di tutti i creditori. E visto che il patrimonio potrebbe reggere l'impatto dello scontro finale non è da escludere che la resa dei conti sia davvero arrivata alla fine. Poche ore e la verità si toccherà con mano. www.unidos.it
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ELBANO da ELBA pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 10:21
CORONA VIRUS Carissimi , vorrei invitarvi a leggere i quotidiani o guardare i telegiornali di tutti i paesi civili del mondo . L'argomento in oggetto è giustamente limitato a pochi scarni articoli con numeri razionali ed oggettivi. Da noi il teatro dei media sul virus occupa spazi mai visti e ha fatto danni molto più gravi del Virus stesso. Il vero Virus da combattere sempre è la paura . Dobbiamo proteggere le nostre famiglie , i nostri , la nostra economia con il coraggio e la vicinanza umana e la solidarietà . Certamente atteniamoci alle regole dettate dagli organi sanitari ma basta panico . Viviamo di turismo e dunque di accoglienza . La ricchezza del Mondo si basa sullo scambio , sull' amicizia e sull' alleanza dei popoli. Nessuno si salverà isolandosi . La mortalità di questo virus in paesi civilizzati è minima ma la paura uccide tutto e tutti. Un abbraccio fisico e virtuale a tutti noi.
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MARCELLO MENEGHIN pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 10:05
GLI ERRORI GRAVI DI GESTIONE DEGLI ACQUEDOTTI ELBANI di Marcello Meneghin Nel mio sito “TUTTOACQUEDOTTI – REALTÀ’ E FUTURO” ( https://tuttoacquedotti.it/futuro/ )( ho pubblicato spesso articoli riguardanti errori comuni a molti acquedotti ( vedansi ad esempio “ACQUEDOTTI ITALIANI : TRADIZIONI O ANOMALIE?” ( https://www.altratecnica.it/acquedotti/letteratura-tecnica-2/prima-parte-letteratura-tecnica/acquedotti-italiani-tradizioni-o-anomalie/ )oppure “ACQUEDOTTI – ESEMPI E POMPOSE AUTO CELEBRAZIONI ERRONEE”. (https://tuttoacquedotti.it/2015/11/19/acquedotti-esempi-e-pompose-auto-celebrazioni-erronee/ ) [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/falda.JPG[/IMGSX] Con questo articolo vorrei ora approfondire ulteriormente il grave insieme di errori nella gestione di acquedotti importanti ed in dettaglio di quello dell'Isola d'Elba. Ciò che mi colpisce fortemente è l’apparire frequente sui media elbani di un’affermazione che suppongo corrispondente alla realtà dei fatti e che in sostanza asserisce come la gestione dell’acquedotto provveda in tutti i periodi invernali a chiudere tutti i pozzi esistenti nelle aree di pianura poste a basse quote sul mare . Quello che ritengo errato è la motivazione a seguito della quale viene operata tale chiusura e che è la seguente: i pozzi vengono chiusi affinché abbia luogo la ricarica delle falda. Per segnalare l’assurdità di tale affermazione ed al tempo stesso far presente i danni che questa pratica di gestione dell’acquedotto elbano, allego un profilo indicativo della locale situazione della falda artesiana . Quello che traspare dallo schema è la dimostrazione che anche la falda dell’Isola d’Elba, come del resto accade in tutte le falde artesiane, è alimentata da grandi depositi idrici posti nelle zone montagnose ed a quote sul mare elevate essendo formati da voluminosi ammassi di materiale ghiaioso permeabile che sono in grado di accumulare grandi volumi di acqua piovana per restituirla nel tempo allo scopo di alimentare sorgenti e pozzi che sono ubicati a quote altimetriche inferiori. Ora quando si asserisce, come apparso ripetutamente sui media locali, che i pozzi vengono chiusi durante il periodo invernale proprio per rimpinguare la falda significa supporre una operazione assolutamente assurda perché basata sulla necessità che l’acqua della falda, quando non è prelevata dalle pompe dei pozzi, risalga da sola verso l’alto fino ad accumularsi entro i citati ammassi ghiaiosi. Bisogna infatti rilevare come in tutta l’estensione della falda nell’area di pianura dove sono posti i pozzi la falda non possieda zone vuote nelle quali poter incamerare acqua, per il semplice motivo che si tratta di dì falda artesiana cioè sempre in pressione essendo, come detto, alimentata dal deposito degli ammassi ghiaiosi posti in alto e che figurano in colore celeste nello schema grafico allegato. E’ invece da precisare una regola di tenore esattamente opposto a quella descritta. Infatti quando un pozzo viene chiuso,con la falda ricca di acqua come accade d'inverno all’Isola, essa non si ferma nè va a rimpinguare i citati ammassi ghiaiosi nè altre cavità sotterranee ma invece continua a scorrere cambiando direzione poiché non è più diretta verso il pozzo ma invece verso la sua destinazione originaria e cioè verso il mare. E’ importante rilevare che questa è un’operazione dannosa in quanto provoca uno sconvolgimento con turbativa delle sabbie e dei limi che finiscono per intasare i filtri dei pozzi e peggiorare notevolmente la costituzione fisica della rete di capillari della falda.. La regola da rispettare per un buon esercizio dei pozzi è basata su concetti diametralmente opposti a quelli descritti e cioè sulla opportunità di far funzionare costantemente per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni dell’anno i pozzi con una portata ed una depressione di falda il più omogenea e costante possibile e quindi evitando al massimo gli sconvolgimenti di cui si è detto. L’aspetto più grave è presentato dalla consuetudine invernale in atto all’Elba, non di chiudere qualche pozzo con cui i danni sarebbero irrisori ma di chiudere invece tutti i pozzi elbani provocando una vera e propria rivoluzione dello scorrimento dell’intera falda con i gravi danni di cui si è detto . Quello che risalta nel caso dell’acquedotto dell’Isola d’Elba e che corrisponde abbastanza a tutto quello che accade nella maggior parte dei casi è una faciloneria nella strategia di utilizzazione della falda giocando sul funzionamento delle pompe sommerse dei pozzi senza tener conto di alcuna regola. Una ulteriore prova è data da quello che succede nei pozzi elbani e in particolare sulla depressione che viene provocata dalle pompe durante il prelievo. Al riguardo nell’articolo LA CAPTAZIONE D’AQUA TRAMITE POZZI PROFONDI ( HTTPS://WWW.ALTRATECNICA.IT/ACQUEDOTTI/FONTI/LA-CAPTAZIONE-DACQUA-TRAMITE-POZZI-PROFONDI/ )sono spiegate le modalità da seguire per non turbare la situazione dei pozzi e della falda. Occorre infine rilevare come all’isola d'Elba si adottino sistematicamente le regole citate le quali , oltre agli inconvenienti descritti , provocano anche l'intrusione del nucleo salino nella falda ed anche nei terreni agricoli circostanti danneggiandoli gravemente Per avere altri importanti dettagli vedi “ERRORI GRAVI DI GESTIONE DEGLI ACQUEDOTTI” ( https://www.altratecnica.it/errori-gravi-di-gestione-degli-acquedotti/ )
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Riunione dei Sindaci del 28/02 pomeriggio da Portoferraio pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 9:33
Cosa ne è stato della riunione dei sindaci elbani del 28/02 pomeriggio per ".....per inserire al momento opportuno nuove iniziative promozionali al fine di superare l’incertezza attuale tra chi cerca una vacanza”? Si hanno informazioni? Giuliana
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Coronavirus Covid-19 da Milano pubblicato il 1 Marzo 2020 alle 0:10
Sono stato molto combattuto, per timore di creare allarmismo, se inviare questo post oppure no, ma visto le criticità che si presentano da queste parti dove persone e strutture sono di gran lunga piu attrezzate che all'Elba a fronteggiare emergenze sanitarie, mi domando cosa succederà qualora si dovessero verificare dei casi di contagio che richiedono il ricovero ospedaliero e magari anche in terapia intensiva. I posti letto disponibili verrebbero tutti occupati in breve tempo e poi? Il poco personale sanitario presente all'Elba è in grado di correre avanti e indietro da Chiessi a Cavo e quanti Pegaso ci vorranno per trasportare quei pazienti che necessiteranno di terapia intensiva? La gestione dell'isolamento delle zone dove sorgessero dei focolai come verrà fatta e con quale personale? ......... Sono state prese delle misure per fronteggiare questa probabile eventualità, e se si dove si può leggere qualcosa al riguardo? Alberto
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Carlo da Marina di Campo pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 20:00
Buona sera signori e buon fine settimana. Un po di giorni fa, ho pubblicato un mio pensiero su questa specie di influenza che non poco sta preoccupando un po tutti. O mi sbaglio? Penso che ognuno di noi si augura che tutto passi in fretta. Quando sento parlare di persone anziane morte, mi vengono i brividi. Pensare che l unica persona forse al mondo che ho veramente amato è mio nonno, con la sua morte, una parte di me è andata via con lui. Ma questa è un altra storia. Seguo con interesse alcuni dibattiti fra persone più o meno informate in materia di epidemie. Sono molto ignorante in materia, ma so perfettamente cosa significa epidemia. Basta aprire un buon libro scritto da chi ha i gabasisi sviluppati, e ti si apre un mondo. Cosa voglio dire forse vi chiederete? Voglio dire questo, che è un epidemia lo dice il mondo, che non ci deve essere allarmismo siamo tutti d'accordo, ma perché nessuno ha il coraggio di dire che la prima regola per combattere un male non conosciuto è quella di diffendere a tutti i costi la parte buona! Visto che mi piace assumermi le mie responsabilità e ci metto la faccia, vi chiedo : Viviamo in un oasi al momento felice, diciamo così, chi esce domani mattina da sano da questa isola e si reca per lavoro, parenti, amici ecc in continente, quando rientra anche dopo poche ore, che garanzia ho io che sono sano perché qua sono rimasto, nel stare vicino a lui? ATTENZIONE NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO, E CAPISCO BENE LE ESIGENZE AVENDO IO PERSONALMENTE 2 FIGLIE A GENOVA, quindi nessuna discussione sterile per favore, solo che per me ad oggi si parla di epidemia, ma forse il vero significato della parola, lo conoscono in pochi. Una cosa posso dire per chiudere il mio pensiero, io per scelta ho deciso di non uscire dall elba almeno che non sia di vitale importanza, chi è genitore può capire cosa intendo, ma sicuramente mi farebbe molto male, ammalarmi per colpa della superficialità che ultimamente regna sovrana ! Auguro di cuore di guarire a tutti i malati, l estate è alle porte, come tanti vivo con il turismo, se le cose non migliorano, sinceramente sarà un grosso problema . Grazie della vostra attenzione. Carlo taxi boat elba
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x Francesco Semeraro da Campo pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 19:12
Caro Semeraro, piu che appestati, all'estero siamo visti come inaffidabili e poco raccomandabili oltre che ostili ed intolleranti verso lo 'straniero'. Badi che fuori di qui non sono cosi disinformati come noi che non leggiamo neanche i cartelli stradali; quella gente s' informa, legge e sopratutto capisce quel che legge. Sanno benissimo cosa succede nel nostro paese e perchè. Glielo dico con cognizione di causa perchè per la gran parte dell'anno, per lavoro, mi sposto all'estero ed in paesi europei divesi ed ho piena consapevolezza di qual'è la considerazione, purtroppo più che meritata, nei nostri confronti. Le bordate sgangherate e quasi sempre inaccettabilmente offensive contro l'Europa di Salvini, Di Maio, Di Battista, Borghi, Fontana, etc. etc, le buzzurrate ultime di Zaia verso i Cinesi che s'infettano perchè mangiano i topi vivi, dopo quelle di Berlusconi che sosteneva che i Cinesi 'bolliscono' i bambini per mangiarseli, si stupisce, caro Semeraro che vengano prese delle giuste precauzioni sanitarie? Saluti Vincenzo R.
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Amante dello sport! pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 18:59
Juventus Inter rinviata al 13 Maggio Lapo confessa il perché! Lapo dice:"Viene da chiedermi perché molti in un momento così difficile abbiano la voglia di alimentare polemiche. Ci sono priorità che vanno oltre la passione del calcio di TUTTI” Lapo non parla di sportività da Juventino non sa cosa voglia dire. Gli interisti fanno bene a incaz…. L’allenatore del Lecce Liverani ha detto: “Torna il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a pulire” Qual è la priorità di cui parla Lapo? La Juve ha fatto il passo più della gamba. A presso Ronaldo con la follia di 112 milioni per l’acquisto più 62 di stipendio lordo l’anno più 22 milioni lordi da F.C.A per diritti della immagine di settore auto segmento di pertinenza, (mai fatto niente) , lo stipendio reale di Ronaldo è di 84 milioni lordi l’anno . In totale per tre anni 364 milioni di uscite. La Juve è in gravi difficoltà economiche, infatti ha messo le mani avanti dicendo:”In caso di porte chiuse non rimborsiamo il biglietto ai tifosi”. Subito le associazioni di consumatori hanno chiesto il rimborso per legge. La Juve comprendendo che il triplete anche quest'anno è molto difficile. La Juve non potendo perdere quei soldi ha fatto rinviare la partita da i suoi uomini in federazione. Per giugno partiranno diversi giocatori di prima fascia. Questa volta come salta il tappo li cancellano dal calcio Italiano. Amante dello sport.
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Operatore. da Portoferraio pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 18:07
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/tendone.JPG[/IMGSX] Si stupisce il Signor Semeraro che la sera di mercoledì scorso non c'era nessuno di servizio alla tenda pre triage perchè non sa che oltre al medico di spalla al pronto soccorso è dovuto andare un internista perchè i medici che hanno detto sui giornali sono rimasti nelle intenzioni ma al pronto soccorso nessuno. Caro Semeraro e cari signori politici dovete sapere che mentre sto scrivendo (sabato 29 febbraio ore 18,00) l'ospedale è ancora aperto a tutti in qualsiasi posto vuole andare malato o non malato. La tenda di precontrollo che deve servire come filtro servirà per farci giocare i bambini. Andate a vedere. Dalle disposizioni emenate nei giorni scorsi davanti all'ospedale ci deve essere un servizio del personale ospedaliero di controllo e verifica per chi entra in ospedale e nel pronto soccorso. Si sa le norme per i nostri direttori e per le Istituzioni politiche sono da leggere e lasciarle sulle scrivanie mentre ci possono essere grandi contagi specialmente per noi operatori sanitari. Le epidemie nascono anche da mancate letture e analisi del provvedimento a tutela dei pazienti e del personale sanitario e della non capacità di mettere in atto quelle prevenzione di interesse pubblico. Elbani, ricordate che mentre in altri posti tutti fanno la loro parte, all'Elba i responsabili sanitari e politici aspettano non si sa cosa.
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ITALIA NOSTRA pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 16:38
Ai Sindaci dei Sette Comuni Elbani Alla Gestione Associata dei Comuni per il Turismo Elbano Al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano CC: Regione Toscana ANCIM Associazione Nazionale Comuni delle Isole Minori FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici Gestione Associata Archivi Storici Elbani [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/gte.JPG[/IMGSX] OGGETTO: La Grande Traversata Elbana (GTE) Appello delle Associazioni culturali elbane per il riconoscimento ufficiale della GTE da parte della Regione Toscana come itinerario naturalistico e storico richiamante i cammini del passato Nel quotidiano “Tirreno” del 9 febbraio u.s., in una pagina dedicata all'Elba, il CAI elbano sollecitava i sindaci elbani a prendere posizione per la regolarizzazione e il riconoscimento da parte della Regione Toscana della Grande Traversata Elbana, quale sentiero che attraversa l'Isola da Cavo a Pomonte. L'importanza di detto percorso era emersa in una riunione nella sala consiliare del Comune di Marciana ove, presenti assieme alle istituzioni locali e a molte associazioni, anche la dirigenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il CAI Sottosezione Isola d’Elba, è stato illustrato l’impegno del Parco in merito alla gestione della sentieristica nelle isole dell'Arcipelago. È stato accertato come la parte del leone la faccia la Grande Traversata Elbana (GTE) visto che con i suoi 62 chilometri di percorso, costituisce da sola oltre 1/6 di tutta la lunghezza dei sentieri che saranno oggetto di manutenzione. È stato puntualizzato anche come il cosiddetto “turismo lento”, per i suoi stimoli esperienziali, vada ormai prendendo sempre più campo e costituisca una prospettiva non trascurabile a livello internazionale come indirizzo e integrazione, soprattutto in bassa stagione, del classico turismo balneare. Ciò sta avvenendo in particolare nella nostra isola che offre spazi e percorsi interessanti. Tutto questo processo, che si prevede sarà in crescita nel futuro, è supportato da contributi europei che la Regione Toscana ha fatto propri con la L.R. n. 35 /2018 e che intendono valorizzare l'antichità di alcuni percorsi particolari che richiamano anche le memorie storiche del passato (vedi i finanziamenti ad esempio della via Francigena, dei cammini etruschi …). Quindi, accertato che la GTE ha le caratteristiche necessarie per ottenere il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Toscana come itinerario naturalistico e storico richiamante i cammini del passato e, preso atto che i soggetti che debbono attivare la richiesta di accettazione sono i sindaci, in collaborazione col PNAT, siamo a sollecitare la Gestione Associata dei Comuni per il Turismo dell’Elba (organismo che riunisce i 7 primi cittadini dell'isola) a deliberare in tempi brevi di dare incarico a figure professionalmente capaci di redigere un progetto esecutivo – avvalendosi anche delle precedenti pubblicazioni e documentazioni della ex Comunità Montana /Unione dei Comuni - da presentare a Firenze. Questo atto, urgente per una serie di motivi che non andiamo ad elencare, lo riteniamo particolarmente importante per il futuro del turismo elbano, poiché ha tutti i potenziali elementi per una nuova prospettiva di sviluppo. La gestione della sentieristica, infatti, sarà più efficace anche grazie ad un piano pluriennale di programmazione condiviso tra Parco e Comuni. Inoltre, per essere strutturata e funzionale, potrà richiedere interventi come posti di ristoro, segnaletica, pannelli didascalici e quant'altro a continuo corredo della sua ricerca di perfezionamento. Vorremmo sottolineare come una decisione così importante presa all'unanimità da parte di tutti i sindaci elbani costituirebbe una risposta rilevante in termini di unione e di capacità programmatoria dei primi cittadini elbani. Firmato: Gruppo Storico Culturale La Torre Campo nell’Elba giorgioelga@tiscali.it Italia Nostra Arcipelago Toscano arcipelagotoscano@italianostra.org Legambiente Arcipelago Toscano legambientearcipelago@gmail.com Marciana Aurea marciana.aurea@gmail.com
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ROBERTO PERIA pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 15:37
[COLOR=darkblue][SIZE=4] SI VIS PACEM, PARA BELLUM [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/peria.JPG[/IMGSX] L'epidemia da coronavirus non passerà così in fretta come si pensava e si porterà dietro sofferenze umane e disastri economici. Negli ultimi 8 giorni le borse hanno avuto un crollo peggiore di quello del 2008. Ieri è inspiegabilmente crollato anche l'oro: non era un ritorno all'azionario da parte degli investitori, ma solo il drammatico tentativo di recuperare qualcosa e limitare le perdite finanziarie! Oggi Trump consiglia di non venire in viaggio in Italia. La stagione turistica avrà, almeno all'inizio, pesanti ripercussioni ed il quadro delle aziende potrà essere fortemente compromesso. Servono azioni straordinarie e servono nel brevissimo periodo: sospensione dei mutui, misure di sostegno dedicate, a livello regionale e nazionale. Bisogna anche gestire, con rapidità e professionalità, un piano di comunicazione globale che rilanci turismo e cultura. Gli alberghi, i teatri, i cinema sono vuoti e non possono rimanere così a lungo. Nel medio periodo servirà poi un piano straordinario di investimento pubblici, che faccia ripartire economia e consumi, anche sforando le regole europee, se l'economia dovesse collassare. Siamo il paese più colpito dall'epidemia ed è bene essere subito chiari col resto d'Europa: intendiamo sopravvivere, non vogliamo una strage di aziende e passiamo sopra le regole, se serve. Va detto subito: si vis pacem, para bellum. Per responsabilità, visto che i soldi sono pochi, vanno concentrati e non dispersi, soprattutto in rivoli inutili come quello del reddito di cittadinanza. Questo mi aspetto dai riformisti italiani. Tutto il resto sono inutili polemiche e fuffa politica.
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FRANCESCO SEMERARO pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 14:15
CONTAGIATI DALLA PAURA. MENTRE NEL RESTO DEL MONDO CI CONSIDERANO APPESTATI. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/covid.JPG[/IMGSX] L'incertezza e il disorientamento creano ansia, paure e a volte panico. Non si parla d'altro nelle Tv, nei Talk show, sui giornali, sui Social e dagli uffici stampa di questo e di quello. Ogni ora esce un comunicato , un bollettino, una ordinanza, un decreto o un piano sanitario straordinario. QUESTO BOMBARDAMENTO DIRETTO O MEDIATICO E' IL VERO ALLARMISMO. Senza nulla togliere alla pericolosità del virus Covid 19, è bene precisare che il problema del Coronavirus è il suo veloce contagio dal momento che è 10 o forse 20 volte più infettivo dell'influenza stagionale cioè vuol dire che si trasmette con enorme facilità però senza le gravi conseguenze procurate dalle normali influenze a volte trascurate e dalle varie polmoniti Atipiche, Tbc, New Delhi di cui si è parlato e scritto molto poco e forse anche fatto meno di quello che si poteva fare. Le persone finora decedute dopo il contagio del Coronavirus sono pazienti perlopiù molto anziani e con un quadro clinico compromesso da altre patologie. Il nostro errore è stato quello di avere reso pubblico il tutto già dai primi contagi cosa che la Cina, dopo mesi, ha cominciato a fare qualche ammissione quando non ne poteva più farne a meno. Molte altre Nazioni nel mondo fortemente contagiati ancora oggi tendono a blindare l'informazione e ciò che stanno facendo per limitare il contagio e il crollo economico. A nulla è valso, per correre ai ripari, sbandierare che la nostra sanità è una delle migliori al mondo dove si registrano anche guarigioni e l'isolamento del ceppo del virus Covid 19 Italiano che tre ricercatrici e un ricercatore (tutti PRECARI) hanno isolato all'ospedale Sacco di Milano arrivando alla conclusione che il ceppo Italiano del Coronavirus è un virus "autoctono" ovvero "locale" ed è differente da quello proveniente dalla Cina. Sta di fatto che dobbiamo darci una calmata e lavare qualche panno sporco in casa nostra perché essere "boccaloni" anche per fini politici (penso alle contrapposizioni Romane) ne soffre il cittadino, l'economia e il Turismo fonte di vita di molti Italiani che ne stanno già pagando le conseguenze. Cosa deve preoccuparci è se il virus Covid19 mutasse e diventasse, come altri suoi simili, pericoloso e letale perché in Italia i posti letto in terapia intensiva sono circa 4.000 molti dei quali già ora occupati da pazienti affetti da Coronavirus e da altre patologie. Non siamo preparati a tale emergenza anche perchè negli anni si è fatto scempio della sanità pubblica convinti di avere il sigillo "tagliamo, tanto a noi non può capitare nulla". Pensate un po' che all'Elba non c'è una terapia intensiva da anni richiesta dai Comitati pro-sanità anzi, da 7 anestesisti numero indispensabile per il nostro ospedale, ci siamo quasi ridotti a 3. Mercoledì 26 febbraio l'Elba si è munita di una tenda pre-triage posizionata davanti al Pronto soccorso e che dovrebbe servire per individuare eventuali casi sospetti evitando l'accesso diretto al pronto soccorso solo che non siamo riusciti a sapere quali medici e infermieri sono incaricati a intervenire in caso di contagio sospetto. Ci risulta anche che sempre mercoledì 26, causa maltempo il pronto soccorso non si è avvalso del secondo medico come garantito dall'ASL. Viene logico chiedersi se a tarda serata si fosse presentato un paziente contagiato dal Coronavirus chi lo avrebbe preso in carico?? La speranza è che questa emergenza non sia un mezzo o una scusante per giustificare un rallentamento dell'apertura del nuovo Pronto Soccorso che ritarda anche l'attivazione della Camera Iperbarica necessaria al nostro modo di turismo. Francesco Semeraro.
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Dino da Portoferraio pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 12:53
Buongiorno paesani tutte le mattine vado a fare la passeggiata a San Giovanni lato mare che arriva alle terme. negli ultimi giorni noto un camper bianco parcheggiato li con un bambino vi chiedo vedendo il colore di pelle sono zingari speriamo di no qualcheduno sa darmi una risposta grazie
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CCT pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 11:21
Letto l’articolo su Repubblica Firenze del 28/2 intitolato “Gara per i bus, la Regione verso un contratto differito” Mobit ha il dovere di evidenziare quanto segue: [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cct.JPG[/IMGSX] - Non è vero che Mobit ha richiesto alla Regione di attendere per firmare il contratto il “fatidico 26 Febbraio”. Mobit ha sempre sostenuto e sostiene che il contratto di servizio con il vincitore della gara potrà essere sottoscritto, con il conseguente subentro del “nuovo gestore”, una volta concluso definitivamente il contenzioso amministrativo che determinerà l’aggiudicatario della gara. Non è vero che il Consiglio di Stato ha dato ragione a Regione Toscana respingendo “tutte le tante contestazioni di Mobit”. Il Consiglio di Stato, con sentenza n.8411 dell’11 Dicembre 2019, ha annullato definitivamente la prima aggiudicazione definitiva ad Autolinee Toscane disposta dalla Regione nel 2016, accogliendo la tesi di Mobit che il piano economico finanziario presentato da Autolinee Toscane non garantiva la bancabilità degli investimenti richiesta dagli atti di gara. In merito ai lavori del TAR, non ci permettiamo nessuna valutazione, né sui modi né sui tempi, rispettosi del lavoro del giudice. Teniamo tuttavia a precisare, ad integrazione di quanto riportato nell’articolo di Repubblica, che, così come Mobit ha accolto l’invito del Presidente del TAR a non richiedere il provvedimento cautelare, Autolinee Toscane e Regione hanno ritenuto opportuno non richiedere l’anticipazione del dispositivo della sentenza per lasciare ai Giudici tutto il tempo necessario per lo studio e la redazione della sentenza. Mobit contesta il piano industriale di Autolinee Toscane non in quanto questo prevede di acquistare in leasing tutti i bus proposti in offerta. La contestazione, invece, attiene al rispetto da parte di Autolinee Toscane dell’indice di bancabilità previsto dagli atti di gara, in quanto nel calcolo di detto indice non sono stati considerati nei debiti finanziari i canoni da sostenersi per il leasing comprensivi di quota capitale ed interessi. Una semplice verifica presso qualsiasi istituto bancario può attestare che un acquisto fatto tramite leasing rappresenta un debito finanziario da considerare nel debito complessivo dell’azienda e quindi da considerarsi ai fini dell’indice di bancabilità. E’ implausibile ipotizzare che la motivazione per anticipare la firma del contratto di servizio a metà marzo, a prescindere dalla sentenza del TAR e dal completamento del cronoprogramma per il trasferimento di beni e personale come richiesto dal bando, possa essere la scadenza della Giunta Regionale, quando vige il principio della continuità dell’attività amministrativa. Sostenere poi che non firmare il contratto di servizio prima che questa Giunta termini il proprio mandato ha l’effetto di bloccare questa gara ed è foriero di penali contraddice al suddetto principio della continuità dell’attività amministrativa, come se obiettivo della Giunta attuale fosse quello di vincolare la prossima amministrazione che sta per essere eletta. Non è vero che l’attuale gestione delle aziende toscane pregiudichi le certezze dei lavoratori, il servizio per i cittadini e gli investimenti. L’evidenza sta nell’attività svolta negli ultimi anni e in quella in corso nelle quali gli attuali gestori hanno dato certezza di occupazione e di retribuzione a tutti i lavoratori; hanno garantito il servizio per quantità e qualità come disposto dalla Regione Toscana; hanno assicurato investimenti nel rinnovo della flotta addirittura doppi rispetto a quelli ipotizzati nel 2017 e previsti nei primi due anni del contratto di gara; hanno continuato ad investire in innovazione tecnologica e di servizio con l’ingresso di bus ibridi, infomobilità mediante app, installazione paline elettroniche, installazione di tornelli a bordo bus, diffusione di titoli di viaggio elettronici con prime applicazione del pagamento cash-less in diversi bacini provinciali. Infine Mobit precisa che le aziende attualmente concessionarie non hanno mai manifestato l’intenzione di rifiutare le procedure per il subentro, ma hanno semplicemente contestato e contestano le modalità e il contenuto degli atti di cessione dei beni proposti da Autolinee Toscane perché, fra l’altro, volendoli anticipare rispetto alla definizione del contenzioso, determinerebbero situazioni irreversibili e sono anche per più versi di impossibile attuazione, talché anche l’ipotesi di un ricorso all’Anac appare fuor di luogo.
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pini di san giovanni pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 11:01
.[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/pini.JPG[/IMGSX] ..Vorrei farvi provare le mie sensazioni quando percorro per 6/8 volte al giorno, talvolta con il vento a 80/100 km/h, il piano di S. Giovanni. Vorrei che per 6/8 volte al giorno caricaste su di un van vostra moglie e 2/3 figli per affrontare la roulette russa del viaggio per Portoferraio. Veemente è la campagna delle varie associazioni ambientaliste che si battono per la sospensione del taglio dei pini e che richiedono con insistenza al Comune di Portoferraio questo famoso "piano del Verde", ci vuole poco, visto che sono così informati su strutture, salute e stabilità dei pini, sicuramente tra i loro soci ci sarà un dottore forestale da fargli fare una controperizia di stabilità (V.T.A.) logicamente nome, cognome, indirizzo, fototessera, firma in calce ben evidente e atto di "ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'" al fine di sapere a chi rivolgersi nel caso remoto😃 😃 di pino sopra macchina e persone ferite e/o decedute
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Dino da Portoferraio pubblicato il 29 Febbraio 2020 alle 10:49
Per pacini florio Buongiorno florio sai qualcosa sul sms di Mauro pili? Tutto quello che scrivevi sulla compagnia Moby sta accadendo ?
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