E' CHIARO PER TUTTI che i contributi di ditte, di associazioni, di fondazioni e di privati ....devono essere destinati A QUESTA EMERGENZA!!!!!
Non devono essere risolte le manchevolezze che spettano alla Regione e/o ai Comuni!
I soldi sono per questa emergenza!!!
Vogliamo la pubblicazione degli acquisti con relative spese destinate alla terapia intensiva!!! Si chiama TRASPARENZA e VISIBILITA', un diritto dei cittadini e un dovere di chi gestisce i contributi!
Grazie!
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[COLOR=darkred][SIZE=4] Nuova Ordinanza del Sindaco Andrea Gelsi che modifica le modalità di approvvigionamento alimentare ed extra alimentare. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_22/gelsi.JPG[/IMGSX]E' stata emessa in data odierna una nuova ordinanza sindacale recante disposizione atte a contenere l'emergenza sanitaria da Covid-19. La misura, la n. 17 del 2020 adottata al Sindaco di Capoliveri, nell'introdurre più puntuali misure, modifica la precedente ordinanza n. 16, con la quale si consentiva l’approvvigionamento alimentare ed extra alimentare solamente n. 3 volte alla settimana con suddivisione del territorio comunale in due macro zone.
La nuova disposizione, in linea con il DPCM del 22 marzo u.s., al fine di evitare potenziali disagi e disservizi, dispone la possibilità di approvvigionamento alimentare per tutti i giorni di apertura al pubblico degli esercizi commerciali senza distinzione tra residenti fuori o dentro il centro urbano.
L'ordinanza tiene conto delle precedenti ordinanze sindacali, dei provvedimenti della Regione e del Governo e così dispone:
A tutti gli utenti è consentito l’approvvigionamento alimentare ed extra alimentare per tutti i giorni di apertura al pubblico delle attività commerciali ricordando comunque che è necessario attenersi all’indicazione governativa di seguito riportata.
Domanda: "È obbligatorio fare la spesa nel proprio comune di residenza o è possibile farla anche nel Comune limitrofo?” Risposta: “No, ma si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all'interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all'entrata, all'uscita e all'interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati”.
“La precedente ordinanza – dichiara il Sindaco Gelsi - non voleva costituire un disagio per la cittadinanza ma l’intenzione era quella di tutelarla evitando il più possibile i contatti tra le persone anche dimezzando i clienti giornalieri delle attività commerciali con la suddivisione tra residenti dentro o fuori il centro storico. Oggi, però, si sono formati assembramenti fuori da alcune attività per cui, in via del tutto sperimentale, proviamo a ritornare al vecchio sistema e vedere cosa succede. Se la situazione diventasse insostenibile per la mancanza di senso civico e relativa autolimitazione da parte dei cittadini, non avremo remore a procedere nuovamente con provvedimenti ancora più stringenti nel contingentare l’afflusso dei clienti. Troppa gente gironzola per il paese senza alcuna motivazione se non quella di voler essere un potenziale portatore del virus all’interno della propria famiglia. Oggi – conclude il Sindaco - il mio ruolo è quello di tutelare la salute dei miei concittadini anche con atti che possono creare disagi ma che sono fondamentali per combattere questo virus che si è rivelato aggressivo e molto pericoloso”.
Il messaggio vuole e deve essere: “State a casa e non uscite se non per motivi eccezionali di estrema necessità. Se non rispettate le regole rappresentate un danno e un pericolo per tutti i vostri cari e per tutta la nostra comunità”.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] #CONILMARENELCUORE[ AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SUL SITO ACQUADELLELBA.COM [/SIZE] [/COLOR]
(Marciana Marina, 24 marzo 2020)
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[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/agua.JPG[/IMGSX] Sono disponibili da oggi, sul sito acquadellelba.com, i dettagli di tutte le attività svolte da Acqua dell’Elba in relazione al progetto #CONILMARENELCUORE, l'operazione che l’azienda elbana ha lanciato 6 giorni fa per dare un segno concreto della sua presenza al fianco della comunità dell'Isola d’Elba e dell'Italia nei giorni dell'emergenza causata dalla diffusione del coronavirus Covid-19. I dettagli sono disponibili alla pagina https://www.acquadellelba.com/it/sezioni/2685-conilmarenelcuore.html consultabile da tutti in qualunque momento e verranno quotidianamente aggiornati con le ultime novità.
In sintesi, ad oggi, il primo letto per terapia intensiva e rianimazione è già stato acquistato dall’azienda con l’intermediazione della Direzione Sanitaria dell’ospedale dell’Isola d’Elba e verrà consegnato dal fornitore entro i più brevi tempi tecnici possibili.
Sono stati inoltre raggiunti circa 60.000 euro nella raccolta fondi partita il 18 marzo sulla piattaforma GoFundMe grazie ad un grande slancio di generosità da parte degli elbani e di tutti coloro che amano la nostra Isola d’Elba. Segnaliamo che dopo appena un giorno, l’obiettivo iniziale di 20.000 euro è stato alzato, per essere ora fissato alla ambiziosa cifra di 100.000 euro.
Infine, è stato aperto un conto corrente su cui confluiranno tutte le donazioni a favore dell’ospedale dell’Isola d’Elba dirette ad acquistare le attrezzature per la terapia intensiva indicate di volta in volta dalla Direzione Sanitaria, nonché il trasferimento fondi, secondo quanto definito (1/3 dell’ammontare), da destinare al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
Acqua dell’Elba, che per questa causa sta mobilitando tutte le sue relazioni e i suoi clienti, ringrazia tutte le persone che in questi pochissimi giorni hanno aderito permettendo di raccogliere una cifra importante: cittadini, ospiti e amanti dell’Elba, le associazioni, il mondo sportivo, gli artisti, gli imprenditori.
Ricordiamo che la campagna è attiva fino al prossimo18 aprile e ci auguriamo molte altre donazioni: https://www.gofundme.com/f/aiutiamoelbaitalia
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA FONDAZIONE ISOLA D’ELBA PER L’OSPEDALE ELBANO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/fondazione.JPG[/IMGSX] La Fondazione isola d’Elba Onlus ha voluto contribuire e dare un aiuto alla principale istituzione sanitaria del nostro territorio, quell’Ospedale da tempo difeso dagli elbani stante la sua particolare situazione di insularità.
Per questo, tramite la commissione sanità diretta dalla dottoressa Marialuisa Chiappa, si è attivata presso la Direzione del nosocomio per conoscere quali presidi sanitari potessero essere più utili in questo momento e poterne fare donazione all’Ospedale Elbano. Avute le risposte, il Consiglio della Fondazione ha approvato l’acquisto di tre capnografi, strumenti medici in grado di fornire utili indicazioni sul grado di compromissione della funzione respiratoria: la misurazione dell’anidride carbonica espirata (Et CO2) e la frequenza respiratoria (FR) in tempo reale. I dispositivi saranno dati in dotazione al pronto soccorso e al reparto di medicina.
La salvaguardia della salute in tutti i suoi aspetti è uno dei punti centrali della missione della Fondazione isola d’Elba che anche in questo drammatico momento per il mondo intero ha cercato di fare il meglio possibile per il territorio isolano superando anche la burocrazia e auspicando deroghe vista l’eccezionale emergenza sanitaria.
Vogliamo ringraziare pubblicamente tutto il personale medico e infermieristico dell’ Ospedale ma anche di tutta l’Elba in generale, ed un ringraziamento particolare al direttore Dott. Bruno Graziano per quanto sta predisponendo per la difesa sanitaria degli elbani.
FONDAZIONE ISOLA D’ELBA
info@fondazioneisoladelba.it
Scusate, avete sentito ieri il sindaco Zini che ringraziava per i contributi arrivati da grandi associazioni e ditte e dai privati?
Ebbene sulla scia dell'Acqua dell'Elba chi ha contribuito e chi lo farà è convinto che servano per i macchinari e i letti di una futura e urgente terapia intensiva che può servire non solo per il virus bastardo di ora ma anche per infarti ecc. invece il sindaco con tutta la flemma possibile ha detto che andranno alla direzione dell'ospedale e sarà il direttore a gestirli secondo le sue necessità. SCHERZIAMO????
Lui comprerà attrezzature e macchinari per sostituire le vecchie e obsolete a cui deve pensare l'USL e non noi.
CARO SINDACO i nostri soldi devono servire per la terapia intensiva e non per qualche barella o carrozzella che l'USL non vi da. CHIARO??
Coronavirus, medici di famiglia: “A Bergamo almeno 1.800 trentenni con polmonite”
Del resto questa malattia insidiosa può avere un decorso fulmineo. Pietro Brambillasca anestesista del Papa Giovanni rileva come nei pazienti il peggioramento spesso sopraggiunga molto velocemente: “Le persone lasciate in isolamento a casa devono essere sentite, bisogna rilevare la temperatura, fare dei piccoli test, dal saturimetro, a quello del cammino per vedere com’è la respirazione, controllare con la telemedicina la frequenza cardiaca, l’idratazione, dargli integratori se non riescono a mangiare. Bisogna assolutamente rimodulare il controllo delle persone che sono in quarantena. Perché se scatta l’emergenza, un’ambulanza può metterci anche un’ora per arrivare, dato il numero di chiamate, e non è detto che arrivi in tempo”. Non solo: l’anestesista insiste sull’importanza di avere una bombola di ossigeno in casa, “senza l’ossigeno, non è detto che si arrivi vivi all’ambulanza. Qui a Bergamo tutti i miei colleghi hanno almeno un familiare malato di Covid-19 – conclude – bisogna ripensare al modello epidemico che stiamo seguendo”.
Ricordate i 25.000 respiratori automatici della Germania e gli appena 5.000 del nostro S. S. N?
A conferma di quanto da me scritto alcuni giorni fa, oggi sono stati trasferitii otto pazienti dalla Lombardia alla Germania, ed i morti nella stessa Germania non arrivano a 100, che a fronte di meno casi, sono in proporzione di gran lunga minori che in Italia.
PS- Grazie Cuba, le nazioni mondiali (quasi tutte) con l'embargo che dura da decine di anni vi hanno reso la vita impossibile, mentre voi avete inviato i vostri medici per aiutare il popolo italiano.
Spero che questo gesto di umanita' e di amicizia, non venga dimenticato.
Credo che l'unico modo per arginare il virus , oltre allo stare in casa , sia quello di fare il tampone a tutti coloro che sono sul territorio elbano ....tutti. I positivi potrebbero essere ospitati in quarantena in alberghi aperti appositamente e continuare i tamponi sino alla certezza che nessun portatore possa circolare... Auguri a tutti...
Ora che sappiamo che il virus lo abbiamo in casa, nella nostra isola, si rende urgente una nuova strategia, non certo quella finora richiesta di filtrare i flussi a Piombino. Sappiamo che presso i nostri abitanti la socialità è più sviluppata che nelle città e quindi il contagio si potrebbe espandere con molta più facilità. L'unica soluzione a mio parere è quella di allontanare i contagiati non solo dal paese ma soprattutto dalle famiglie; una soluzione dolorosa ma non più rimandabile. Abbiamo nella nostra isola una quantità sterminata di alberghi e strutture ricettive vuoti, usiamoli per questa evenienza; il Gat ed i comuni elbani mettano a disposizione le risorse finanziarie necessarie. Prima chiudiamo questa battaglia contro il virus e prima finalmente potrà ripartire la nostra economia turistica, l'unico ossigeno per sopravvivere.
X CONAD SUPERSTORE
BUONGIORNO,
MA LA CONSEGNA DELLA SPESA A DOMICILIO LA FATE ANCHE A CAMPO NELL'ELBA ?
SERVONO UN TIPO DI PANNOLONI PER UN INVALIDO AL 100% CHE A CAMPO NELL'ELBA NON SI TROVANO.
GRAZIE E BUONA GIORNATA!
P.S.
IN OGNI CASO SARA' MIA CURA SCRIVERE AL SINDACO, AL PREFETTO, AL MINISTRO DELL'INTERNO, AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
A tutti coloro che non solo hanno sottovalutato il CORONAVIRUS ma anche a coloro che pensavano che l'Elba avesse acquisito l'immunità di gregge.
Gregge si! Ma di pecore!
Cosa pensavate che da noi non arrivasse il coronavirus? E badate bene chissà da quanto tempo gira, quanti tamponi sono stati fatti a coloro che hanno avuto sintomi simil influenzali???
Se ogni Comune comprasse 5 respiratori polmonari avremmo 35 posti in terapia intensiva!!
Invece cosa avete fatto? Avete consumato i nostri soldi in festeggiamenti per la frenetica ricerca di turisti! Avete fatto a gara a chi preparava meglio la notte azzurra, bianca, blu...feste dei Patroni... lì si che avete dato il meglio di voi stessi! Se i nostri soldi fossero stati investiti nella sanità (visto che la Regione continua a fare orecchie da mercante sia quando c'è il suo partito di sinistra a governare sia a maggior ragione quando c'è quello di destra) forse a quest'ora non avremmo tremato!
1)Comprate i respiratori polmonari!
2) Adoperate le strutture ricettive per la terapia intensiva!
3) Smettetela di essere autoreferenziali!
E' il momento di agire e di adoperarsi per la SANITA'
Grazie
Occorre rispettare tutte le opinioni. Mi ritengo realistico nell'affermare che se non abbiamo un sufficiente numero di posti in terapia intensiva, ci troveremo in grosse difficoltà e qualcuno avrà più probabilità di perdere la vita
Non immagino che ci regalino "una nave" ma che possano indicarci dove andarle a cercare." Quattromani" con il suo mestiere e con la sua resina non ce la può costruire. UN impegno economico della regione non può considerarsi impossibile.
Il punto è un altro. I comuni elbani ( si veda il bilancio di Esa 2018) spendono complessivamente 14 milioni di euro per i rifiuti. Il venir meno di vincoli finanziari da Europa e, perché no, dall'Italia, renderebbero possibile finanziare con mutui trentennali un' opera fondamentale per la salute di tutti gli elbani e per i futuri (dal 2021 si spera ) ospiti. Questo non è impossibile. Se spendiamo 14 milioni di euro di rifiuti all'anno ritieni così improbabile spenderne tre o quattro, una tantum, per un evento grave ed eccezionale?
Un saluto
Mi unisco all'appello accorato e sensato di Renato A. da Milano e vorrei tanto che questo messaggio fosse recepito e divulgato velocemente da chiunque sia in grado di utilizzare un mezzo di comunicazione così da svegliare chi è preposto a prendere decisioni sulla prevenzione.
Da quelle parti si muore come mosche senza il conforto di nessuno, senza un fiore, non scartiamo per egoismo una possibilità concreta di salvezza casomai il contagio prendesse forza anche da noi all'Elba. Ci rendiamo conto che un ammalato dentro una casa di 60 mq con un solo bagno e tre o quattro in famiglia, diventa un terreno di coltura per il virus che in un modo o nell'altro va in giro? Forza paesani, facciamoci sentire che forse qualcosa si può fare.
Roberto
L'unico sindaco capace e il Papi, sindaco Papi chiami lei al Rossi e si faccia sentire. Ci aiuti lei.
Per la terapia intensiva, basterebbe un albergo, come stanno facendo da altre parti
Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di intraprendere ogni iniziativa per sospendere per almeno 6 mesi le tasse e i tributi comunali, arrivando ad un’esenzione totale nel caso in cui l’emergenza duri oltre giugno. A tal fine si propone di utilizzare l’avanzo di amministrazione 2019.
I Consiglieri Comunali Giancarlo Galli, Massimo Mazzei, Vai Daniele e Lorenzo Lambardi
Tutti sappiamo che il nostro ospedale è ormai da troppi anni un pronto soccorso, ma allora tutta questa enorme struttura a che servirebbe? per essere un pronto soccorso ai circa 30.000 abitanti dell'Elba...mi sembra esagerata, oppure è mezza vuota? puoi pensare che la regione , oppure Onorato ti danno una nave, quando non ti danno neppure un letto di terapia intensiva? possibile che non si riesce, in questa struttura (per me enorme pronto soccorso) a prendere un'ala di un piano per metterci 15 letti... e te vuoi una nave da questi due? con questi 7 o 8 sindaci? meno male che sei REALISTICO!
Leggo che alcuni amici di blog, hanno incominciato ad esporre l'aspetto dei tagli alla sanita' da parte di TUTTI i governi che si sono succeduti alla guida del paese negli ultimi dieci anni.
Dopo questa "buriana" il modo di vivere e il comportamento degli italiani e non solo, subira' un cambiamento significativo, e mi aspetto anche il modo "politicamente parlando' di giudicare i politici e quei partiti politici che hanno fatto sì che la sanita' pubblica in questo momento abbia bisogno delle donazioni di privati cittadini per fare fronte a questa emergenza.
Per questo ultimo aspetto, colgo l'occasione per dire grazie, ma per una nazione che nei primi punti della costituzione sancisce il diritto alle cure,peraltro agate dai cittadini stessi con le loro tasse, lo trovo scandaloso.
Coronavirus, Borrelli: “Credibile che i malati siano dieci volte il dato ufficiale. Mascherine? Temo che dall’estero non ne arriveranno più”
Il numero uno della Protezione Civile rivela a Repubblica che è possibile esistano oltre mezzo milione di positivi 'fantasma'. Sull'acquisto dei dispositivi: "Broker internazionali, e senza scrupoli, si presentano agli amministratori delle aziende medicali con la valigetta dei contanti. Accaparrano e vanno a vendere allo Stato che offre di più"
“La proiezione matematica è quella, non me lo sarei mai aspettato”, dice Angelo Borrelli di fronte alla possibilità – quasi certa – che tra una settimana l’Italia superi la Cina per numero di contagiati ufficiali. Ma in realtà, conferma il capo della Protezione Civile in un’intervista a Repubblica, in realtà è possibile che nove malati su dieci sfuggano ai radar: “Il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile”. In sostanza in Italia potrebbero esserci più di 500mila positivi ‘fantasma’ al coronavirus oltre ai 63mila censiti nell’ultimo mese.
IMPORTANTE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cov.JPG[/IMGSX] Visto che i casi di Corona virus sono saliti a tre ritengo sarebbe opportune e realistico seguire una del eseguenti vie:
a) chiedere alla Regione di aiutarci a reperire, sul modello genovese, un nave da attrezzare con almeno 15 letti di terapia intensiva da tenere fissa al porto di Portoferraio.
b) più difficiele attrezzare con urgenza gli spazi necessari presso la ex caserma della finanza. Oltre metà dei volumi sono vuoti. Si pensi alla palestra e alla vecchia sala mensa.
Sono sicuri che la regione ci aiuterebbe. Se ci dovesse essere difficoltà l a spesa potrebbe essere sostenuta dai comuni. Ci importa una s..a deli bilanci. Si farà ognuno per la propria parte un bel debito fuori bilancio che finanzieremo con un bel mutuo collettivo, Lo abbiamo già fatto per i debiti della Ex unione dei comuni. Voglio vedere se la corta dei conti ci dice che è una spesa inutile.
Un aiuto ci potrebbe venire dal Gruppo Onorato. Basta con le filippiche dell'ex "dirigente". Chissà che studi ha fatto per diventare "dirigente". Forse si è laureato in "Teoria di come sputare nel piatto dove si è mangiato lautamente".
Il reperimento della nave potrebbe venire da Vincenzo Onorato.
Ebbene si vada avanti in questa direzione. Altrimenti saremo costretti ad affidarci al solo "elicottero"
Pensiamoci e speriamo che tutto finisca presto. E' vero ce la faremo, ma non si risolve nulla cantando alle finestre. Tiriamo fuori le palle e cerchiamo di attivare la terapia intensiva.
Con il solo elicottero non si arriva a nulla. Gli arei militari di cui si parla, tra l'altro, potrebbero atterrare a Marina di Campo?