[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/bancaelba.JPG[/IMGSX] Caro Coronavirus Money, la Banca dell'Elba non è la Banca Centrale Elbana. Molti elbani infatti, per risparmiare qualche euro l'anno di commissioni, decidono di far gestire i propri risparmi o di far guadagnare con gli interessi passivi che pagano banche di Siena, Firenze-Torino, Volterra, Castagneto Carducci, ecc. Vorrei quasi scommettere che tu sia uno di loro...
Stante ciò, penso che la mia Banca (perché ogni Banca è di proprietà dei propri soci) debba utilizzare i propri fondi in prima battuta per aiutare sì gli Elbani, ma quelli che gli hanno dato fiducia e non anche quelli che si ricordano della sua esistenza solo quando hanno da chiedere qualcosa.
Per entrare nel merito, penso che sarebbe più giusto, per esempio, che ai suoi soci correntisti concedesse prestiti a interessi zero per poter superare questo momento di crisi di liquidità generalizzato. Fra l'altro non sarebbe la prima volta che lo fa, e ti posso assicurare che sarebbe di grande aiuto per le attività economiche e per le famiglie in questo momento, più di un singolo letto in terapia intensiva!
113273 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4] LA TOCCANTE ESPERIENZA DI FILIPPO RANDELLI, MIO AMICO E CAPOLIVERESE DI ADOZIONE, ORTOPEDICO, MA IERI 28 MARZO DI TURNO IN UN REPARTO COVID A MILANO. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/randelli.JPG[/IMGSX]
L’IMMERSIONE in un reparto “COVID”
Si, è come una immersione.
C’è un Divemaster (la tua guida), un briefing, una vestizione (accurata, mi raccomando, per quanto possibile, certamente!), un “appena prima di tuffarsi” (quando un pochino, per una frazione di secondo, ti si ferma il respiro), un tuffo che qui è una porta di metallo con oblò (anche per questo mi è venuta in mente una immersione). Un oblò che si apre con fatica. Pesante. E sei dentro. La luce cambia. I rumori cambiano. La temperatura cambia. Un altro mondo.
Il respiro in una normale immersione è tutto. Anche in questa. Anzi di più. Qui è il confine.
Non solo il tuo di respiro, affaticato perché un dispositivo tenta di allontanarti dall’aria circostante, ma, soprattutto, quello degli altri, i Pazienti. Chi l’immersione l’ha iniziata da tempo e non è ancora riemerso. Esseri Umani. Persone, vecchi, giovani, nonni, mamme, nonne, papà, fratelli, sorelle, figli. Di tutti i tipi. Di tutte le razze. Uniti. Tutti lontani dai loro cari e dalle loro vite. Sono a diverse profondità, più o meno vicini al fondo.
Ma una volta toccato, dal fondo si risale con grandissima difficoltà. Anzi più spesso non si risale.
Dobbiamo cercare di tenerli lontani dal fondo. Il nostro scopo. Tenerli abbastanza lontani dal fondo finché una corrente benefica, salvifica non li faccia risalire. Da soli.
Non c’è profondimetro in queste immersioni. C’è il saturimetro. Molto più importante qui. Il profondimetro sei tu, o meglio, il divemaster, il medico responsabile del reparto COVID. Non un ortopedico traumatologo come me, grazie al cielo. Nel mio nuovo reparto, 4°B del Policlinico San Donato, il divemaster è una bella ragazza, direi Signora, poco più giovane di me, pneumologa con grande esperienza anche nei pazienti cardiopatici. Si chiama Federica, Federica Poli.
La conosco da più di vent’anni. Abbiamo iniziato insieme, giovanissimi, a fare le guardie al San Raffaele, da Specializzandi. Io in Ortopedia chiaramente. Lei già sui pazienti peggiori. E’ sposata con un Chirurgo
d’Urgenza, tosto come Lei, con cui ho lavorato in Pronto Soccorso qualche anno dopo, a San Donato.
Federica ha tutte le doti necessarie ad un divemaster. Sa di cosa si tratta, sa come devono girare le cose. Sa essere molto umana con i Pazienti. Li chiama per nome. C’è sempre. Sa farsi valere quando è necessario. Mi piace. La seguo volentieri. Non sono più il capo di un reparto di Ortopedia e Traumatologia. Ora sono un giovane specializzando al primo anno di pneumologia. Non è male come sensazione. Una delle poche sensazioni piacevoli di questa immersione.
A San Donato oggi ci sono almeno 5 siti di immersione escludendo le Terapie Intensive. L’Ospedale è quasi esclusivamente dedicato ai COVID.
Torniamo all’immersione. Il saturimetro
Io odio il saturimetro. Primo, non ti puoi fidare completamente. Salvo che per i valori che non vorresti mai leggere, quelli bassi, vicino al fondo. Misura la saturazione di ossigeno dell'emoglobina presente nel sangue arterioso periferico. Però non in modo immediato. Ti lascia quei secondi di attesa, malvagia attesa, prima del responso. Poi, talvolta, si modifica durante la lettura. Ti illude. Però c’è, per fortuna, ed è l’unico strumento che in pochi secondi può darti un’idea di come sta andando l’immersione del Paziente. I Pazienti fanno l’immersione con Ossigeno. Quelli in Aria sono quelli che stanno emergendo prossimi alla dimissione.
L’Ossigeno è un mondo a sé. Probabilmente oggi l’unica vera arma nelle nostre mani. Permette agli organismi umani di superare la tempesta virale e, soprattutto, l’eccessiva risposta immunitaria, spesso causa degli stadi peggiori della malattia. Il resto conta meno.
L’erogazione dell’Ossigeno si misura in Litri al minuto con un “flussometro” che ricorda i vecchi termometri da parete, in grande però. Ma non solo. L’Ossigeno nel sangue si misura in mmHg (millimetri di Mercurio) o kPa (kilopascal) che definiscono la sua pressione parziale nel sangue. Più c’è né meglio è. Poi c’è la percentuale di saturazione definita dal saturimetro. infine c’è anche la percentuale di Ossigeno che respirano i Pazienti dentro i loro apparecchi di ausilio alla respirazione. Insomma è un po' complicato. Ho studiato. Grazie Federica.
Come ogni immersione ci sono le maschere. Vari tipi come nelle immersioni vere. Si parte dai modelli più semplici a quelli più complessi fino al tubo endotracheale. Che però in questa immersione non si vede.
Terapia Intensiva. Un altro mondo. Oltre il confine. Pochi ci vanno. Una immersione in cui si viene scelti. Non decidi tu. Non decide il Paziente. Il divemaster suggerisce.
Arriva “l’Angelo”, ossia l’Anestesista, e compie una delle scelte più dure. Un grande peso. Li capisco. Una scelta molto ponderata. Sono uomini e donne molto preparati. Danno tutto. Li ammiro.
I più fortunati dei Pazienti Divers hanno dei piccoli tubicini che girano intorno al capo e insufflano Ossigeno nel naso attraverso due piccole cannule. Si chiamano occhialini. Ma non sono occhialini. Qui l’Ossigeno non può superare un certo flusso. Poi diventa ingestibile per il Paziente.
Poi c’è la Maschera di Venturi, più sofisticata. Più potente nell’erogare Ossigeno. Serve per immersioni più profonde. Permette di sapere molto meglio quanto Ossigeno viene inspirato, non semplicemente somministrato, al paziente. Si parla infatti di FiO2 (Frazione Inspirata di Ossigeno).
La Venturi è una maschera come dice la parola. Copre buona parte del volto. Ha diversi gradi di “potenza”, attraverso dei connettori con codice colore diverso, ma arriva al massimo al 60% di Ossigeno. L’aria ambiente, per intenderci, ne ha il 20-21%. La Venturi serve se ti trovi a profondità medie.
Un po' più giù serve la maschera con reservoir. Una maschera con un sacchettino davanti. Si riempie di Ossigeno il sacchettino. Qui si arriva al 90% di ossigeno, ottimo! Ma, come per tutte le maschere, deve essere ben adesa. Siamo già profondi. I flussi di Ossigeno sono alti. Se si è ancora più in profondità c’è bisogno che l’Ossigeno entri a pressione nei polmoni. La pressione qui si misura in centimetri d'acqua (cmH20). Inoltre ci vuole una pressione che permanga a fine espirazione per aumentare la funzione degli alveoli. Le cose si complicano. Ma siamo quasi sul fondo. Siamo già nella ventilazione meccanica assistita anche se non invasiva.
E’ la profondità della C-PAP (Continuous Positive Airway Pressure). C’è bisogno di mascherine particolari tenute ben adese al volto del paziente con apposite cinghie elastiche. Oppure caschi. Come quelli dei palombari (l’immersione) ma, per fortuna, sono trasparenti. C’è rumore. Alcuni si agitano. Normale. Da fastidio. Ma bisogna stare calmi. Quel rumore ti salva la vita. Non è il momento dei capricci. E’ il momento di lottare. Il fondo è li. Puoi toccarlo. Ma non devi.
La mia ultima immersione. Ieri.
Sono appena entrato. L’infermiera mi chiama. Urgente. Corro, per quanto possibile. Sono vestito da immersione. Scivolo ma non cado. Fitta immane alla colonna. Ma ho il bustino semirigido. Sopporto. Arrivo in un attimo. Entro.
La prima cosa, una frazione di secondo, entrando, gli occhi del paziente. Hanno paura. Ma non è il paziente per cui hanno chiamato. E’ il suo compagno di stanza.
Il Paziente, l’urgenza, è sul primo letto. E’ sul fondo. Si cerca di risollevarlo con due, quattro, sei, otto mani. Non c’è niente da fare. Era già molto vicino il giorno prima ma ora l’ha toccato. E’ anziano. In ottima salute però, certo prima. Aveva il casco. Non è bastato. PaO2 pessima già da ieri. Guardo il volto. Non vedo segni di sofferenza e questo chissà perché un pochino mi solleva.
Unbell’uomo.
Dorme. Non si sveglierà.
Avviso con il walkie talkie il mondo esterno dell’accaduto. Avvisate la Famiglia. Non potranno vederlo. Lo so.
Dovrà rimanere in reparto almeno due ore. Mai legge fu più insensata. Penso. Lasciare un Uomo morto davanti a chi, al suo fianco, lotta contro la morte non è umano. Chiedo almeno di spostarlo lontano dagli occhi impauriti di chi gli è accanto. Si può. O forse no. Non mi interessa.
Brutta Giornata. Brutta Immersione. E ho appena iniziato.
Iniziamo il giro dei Pazienti. Ad uno ad uno. Cerco di scherzare il più possibile. Frasi un po' stupide…”Signora Paola, rischia di guarire!”. “Signor Francesco, qual’è il dito fortunato (n.d.r. dove mettere il saturimetro)?”. Le dico solo a chi penso potrà farcela. La maggior parte, per fortuna. A chi credo invece sia più vicino al fondo mi mostro ottimista ma non scherzo. Gli tengo la mano. E misuro…. Comunico i valori all’esterno con il walkie talkie. Gracchia un po'.
Buone notizie. C’è chi è in decompressione, quasi all’uscita. Emersione? A loro misuro la saturazione prima e dopo la sospensione dell’Ossigeno e…… 3 su 4 mantengono valori nelle norma 98-99-100%. Evvai!
Poi c’è la Signora MF, ha 92 anni. Demenza senile. Parla solo in dialetto. Sono l’unico che capisce qualcosa. La Poli non c’è ancora perché ha iniziato il giro nell’altra ala del reparto, altro oblò. l’altro Medico con me, una Cardiologa, è Campana. Gli Infermieri, pilastri di questa immersione, persone speciali, sono, diciamo, di fuori Milano. La Signora è simpaticissima. Anche se si lamenta in continuazione. Vuole andare a casa. Parla per espressioni tipiche lombarde. “Damm a trà giuinott” (Dammi retta giovanotto) e giù una serie di frasi sulla necessità assoluta di andare a casa. A quel punto cerco di farla ragionare… “Signora Mia! Ha ancora la polmonite e deve rimanere qualche giorno qui etc. etc.. Ma Lei …. “Va su…. adess la predica” (Ecco…adesso la solita predica) e io non posso non ridere. Però sta bene. Un’altra vittoria. Sembra. Uscirà presto. Certo dovrebbe parlare un po' meno. Quando parla le scende la saturazione. C’è chi è stato male durante l’immersione notturna. La notte prima. Non per il respiro. Alcuni si abituano alla mancanza di aria. Per il vomito o per l’enterite che non di rado accompagna queste immersioni virali. Ma ora sta meglio. Toglie il casco solo per mangiare. Ha gli occhialini però. Un’altra signora è in ansia. Non sopporta la C-pap. La capsico. Non va malissimo ma neanche bene. Le do da bere. Cannuccia. Le sto vicino un po'. La rassicuro. L’ansia è una brutta bestia. La conosco. Predispongo un calmante ma non troppo e solo di un certo tipo. Sono farmaci pericolosi.. sul respiro. Sta meglio. Speriamo.
Vedo l’ultimo paziente. Di Palermo. Riconosco subito l’accento. Lui sorride. Ex piastrellista. In pensione. Simpatico. Ma non va bene. Satura poco. Salto di profondità. Si passa dalla maschera di Venturi a maschera con reservoir. Faccio un prelievo arterioso per una emogasanalisi (massima attendibilità e più informazioni del saturimetro). Esame doloroso. Le arterie sono ben innervate. Dal polso. Lui non fa una piega. Cerco di essere il più veloce possibile ma senza mancare il bersaglio. Non è semplice.
Esce sangue scuro (di solito venoso) ma a pressione (arterioso). Viene dall’arteria. Non un buon segno quel maledetto colore. Io odio il viola, lo sanno tutti i miei collaboratori ed ora lo odieranno pure loro. Arrivano i risultati della PaO2 (pressione dell’ossigeno nel sangue), 68 (valori
normali 80-100). Peggio… il rapporto tra PaO2/FiO2 è solo 90. Indica quanto gli alveoli sono ossigenati e inglobano l’anelato elemento. In un paziente sano il valore si attesta su 450.
Lui 90. Eppure parla tranquillo. Il respiro però è veloce. Tachipnea. Attendo la Poli. Mi sembra da C-PAP.
Abbiamo finito il giro. Anzi no. Arriva Federica Poli. Rifacciamo tutto il giro, più velocemente, con Lei. Subito decide per il piastrellista quasi sul fondo: C-Pap. Si comunica con l’anestesista. Migliora ma non troppo. Speriamo. Vicino, molto vicino al fondo. Non lo sa, meglio così. Penso. E poi magari risale!
Il giro finisce. Sono le 13.30. Mi svesto. Massima attenzione. E’ il momento in cui è più facile contaminarsi. C’è un rituale preciso. Come in una vera immersione. Solo che qui in ballo c’è la tua salute e non solo. Amo la mia famiglia e non vorrei essere proprio io la causa di una loro malattia.
Si, sono isolato in casa. Ma è un attimo. La distrazione spesso ci salva dai pensieri peggiori ma in certi casi è deleteria e mortale. Speriamo.
Sono svestito. Si fa un breve debriefing. Chiedo al Caposala Gianni se sia possibile spostare subito i cadaveri dalle loro stanze per non incidere emotivamente sui vicini. Mi dice della legge delle 2 ore. La odia anche Lui. Trova una soluzione. E’ un Uomo. Un duro. Ne ha vissute tante come caposala della Cardiochirurgia di San Donato. Ma è un Uomo buono.
Vado a visitare un giovane Libico. Il giovane Specializzando, di Ortopedia, Dottor Mazzoleni è già li. Anche Lui era in immersione ma nell’altra ala del reparto. Hanno finito prima. La Poli era con loro. Il giovane Libico si è rotto un dito, ormai da tempo, senza accorgersi. Ha una lesione neurologica in
esiti di un trauma da guerra che lo tiene su una sedia a rotelle. E non gli fa sentire dolore. Incredibile a dirsi ma…lo ritengo fortunato. Non è in immersione. Tutto è relativo. Domani è un altro giorno.
Altre immersioni. Altri fondali. Che spero nessuno debba raggiungere. Si vede molto meglio da più in alto.
Domani tutti i Medici e tutti gli Infermieri di San Donato saranno lì, al loro posto. Anche se molti potrebbero essere altrove a proteggersi. Pochissime unità lo hanno fatto, giusto qualche Medico “fragile” di salute e qualche Lanzichenecco, inutile prima ed inutile ora. La stragrandissima maggioranza è presente. Alcuni più spaventati di altri. Medici di tutte le specialità, compresi noi Ortopedici o meglio Ortopeumologi. Giovani e meno giovani. Uniti.
Tornati Uomini alcuni. Tornati Medici altri.
Tutti pronti per la prossima immersione.
Ad Maiora
Filippo Randelli
Prof. a.c. Filippo Randelli
Hip and Trauma Department
I.R.C.C.S. Policlinico San Donato – University of Milan
Buongiorno Dott.ssa,
Lei pensa davvero che tutti gli imprenditori elbani siano così ricchi da poter mantenere la famiglia e pagare tutte le tasse comunali e statali senza poter incassare un centesimo?
Sicuramente non ha problemi chi ha uno stipendio statale fisso il 27 del mese o meglio ancora uno stipendio dirigenziale.
INANZI TUTTO IL MIO PENSIERO VA ALLA FAMIGLIA DEL NOSTRO PAESANO SERGIO CHE CI HA LASCIATO.MA LA COSA CHE MI HA FATTO INCATTIVIRE SONO QUEI 3 PERSONAGGI DI CAPOLIVERI ANCORA IERI SFOTTEVANO IL NOSTRO DOLORE MI AUGURO CHE,QUANDO FINIRA TUTTO SI PRENDANO DECISIONI LEGALI NEI CONFRONTI DI QUESTI PERSONAGGI
UNA VOLTA POTEVI FARTI UNA SCAZZOTTATA MA NOI ESSENDO PIU SUPERIORI DI TANTI CI PORTEREMO IN TRIBUNALE. CARI ELBANI ATTENZIONE A QUELLO CHE DITE E SCRIVETE PERCHE NE VADO FIERO DI ESSERE UN RIESE "DURO"MA NON GIOCATE CON LA VITA DELLA.GENTE PERCHE LE REAZIONI POTREBBERO ESSERE DIVERSE
Tu dici: 'Una cosa è certa: non potremo tornare come eravamo prima. Non potremo dimenticare le conseguenze di tutto questo. .....'
Io dico invece che tutti dovremmo darci da fare per non tornare com'eravamo prima, perchè come si rivela essere conciati ora, è dovuto a come eravamo prima.
Mi auguro che non si ritorni ad un'evasione fiscale di 140 miliardi di Euro/anno, ad un nero che cuba per un terzo del PIL, ad una corruzione fra le più alte al mondo ed an'analfabetismo funzionale spaventoso ad una classe dirigente incompetente e faziosa.
Spero invece che dopo questa terribile prova, si possa fare un salto qualitativo come fu fatto dai nostri vecchi nel dopoguerra.
Intanto comportiamoci il meglio possibile per contrastare la diffusione del contagio
Solidarietà con tutte quelle persone stupende che in questo momento sono in prima linea per salvare le nostre vite.
Aldo F.
MARINA DI CAMPO IL 31 MARZO BANDIERA A MEZZ’ASTA SINDACO OSSERVERÀ UN MINUTO DI SILENZIO DAVANTI AL MUNICIPIO A NOME DI TUTTA LA CITTADINANZA,
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/mezzasta.JPG[/IMGSX] L’amministrazione comunale di Campo nell’Elba aderisce all’iniziativa proposta dalla presidente della Provincia di Livorno Marida Bessi che segue la proposta del presidente della provincia di Bergamo. Bessi ha scritto ai sindaci dei comuni di Livorno perché il 31 marzo espongano la bandiera a mezz’asta e , alle ore 12 il sindaco con la fascia tricolore, osservi un minuto di silenzio davanti al municipio a nome di tutta la cittadinanza, che sarà tenuta a fare lo stesso nella propria abitazione.
“Aderiamo a questa iniziativa – comunicano dall’amministrazione di Campo nell’Elba – e chiediamo ai nostri cittadini di unirsi a noi e rispettare un minuto di silenzio per onorare i defunti per l’epidemia e testimoniare la vicinanza ai loro cari e familiari. In questo momento di grande difficoltà vogliamo ringraziare tutti coloro che sono in prima linea per la lotta alla diffusione contagio e per la cura dei contagiati: medici, infermieri, volontari, Forze dell’ordine, Polizia municipale e associazioni che in questi giorni stanno portando aiuto ed assistenza. Il nostro ringraziamento anche a tutti quelli che stanno lavorando per garantire i servizi essenziali e ai nostri dipendenti comunali che ci permettono di non fermare la macchina amministrativa”.
In questo momento fare propaganda politica su ogni decisione presa dal governo non mi pare una cosa positiva, per le polemiche ci sarà tempo dopo, ora pensiamo a superare questo momento, tanto sono convinto che se al governo ci fosse stata quella che è l'attuale opposizione la musica sarebbe stata la stessa, perchè non si guarda alla comunità ma alle proprie percentuali di gradimento
[COLOR=darkred][SIZE=4] EMERGENZA CORONAVIRUS ED EMERGENZA SOPRAVVIVENZA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/madioni.JPG[/IMGSX] L’Italia sta attraversando un periodo buio, il peggiore dai tempi dell’ultima guerra , così è stato definito da tutti i nostri telegiornali nazionali . Il Governo giustamente sta affrontando oltre la problematica della diffusione del contagio anche il prospettarsi degli scenari di un dopoguerra .
I sussidi per le imprese saranno sufficienti a far ripartire l’Italia , a ricreare i posti di lavoro necessari alla popolazione per ripartire da zero , anzi da sottozero ?
Ma la vera emergenza si avrà sicuramente nelle nostre piccole isole , che fino ad oggi hanno incentrato la propria economia sul turismo . I cosi-detti dagli Elbani “ricchi imprenditori” avranno sicuramente i fondi per sostenere le proprie famiglie di fronte ad un anno di inattività , quale si prospetta, ma le numerose famiglie che lavoravano nel turismo con contratti stagionali e che basavano la propria sussistenza su entrate periodiche come potranno far fronte ?
La forza lavoro degli stagionali , come da un mio precedente articolo , consta di circa 8/9 mila famiglie o forse più. Se mancherà la stagione estiva , come potranno sopravvivere ? L’emergenza del dopo dovrebbe per le istituzioni rappresentare l’emergenza oggi . Programmare , pianificare sussidi o misure atte al sostegno delle famiglie che contavano di iniziare a lavorare già dal mese di aprile . Famiglie che per anni lavorando almeno in due nel settore turistico da aprile ad ottobre riuscivano a sopravvivere tutto l’anno .
Oggi visti i numeri dei contagi , le misure restrittive attuate dal Governo , è ormai chiaro che non ci sarà all’Elba come in molte altre località una stagione turistica .
Leggo che la Regione Toscana ha già predisposto un piano di sostegno per gli affitti , ma le vere necessità che si evidenzieranno già nel prossimo mese , saranno la sopravvivenza , la mancanza di liquidità per far fronte alle esigenze alimentari giornaliere .
I nostri Amministratori dovrebbero iniziare oggi a pensare ad una programmazione di sussidi e aiuti . Predisporre un modulo da compilare via web su ogni sito di ogni Comune che consenta un censimento di queste famiglie che non potranno contare su l’assunzione stagionale . Modulo dal quale si possa evincere il numero dei componenti della famiglia , il numero dei minori a carico e tutti i dati necessari a capire cosa e come si potrà fare per un reale sostegno . Ed in questo attuare una politica unitaria per l’Elba .
Valutare la possibilità di distribuire buoni spesa per generi alimentari e farmaci nel caso in cui tardassero ad arrivare i sussidi nazionali o regionali .
L’emergenza Coronavirus non è solo l’emergenza contagio di cui si occupa la nostra sanità , ma è anche emergenza sopravvivenza e sarebbe necessario stilare un protocollo unitario Elba per far fronte anche a tutto ciò che ne conseguirà .
[COLOR=darkblue][SIZE=4] I PENSIERI DI UN VECCHIO “RANDAGIO” [/SIZE] [/COLOR]
Non ci sono certezze, viviamo un incubo dove le notizie si accavallano, stamani l’Elba piange la dipartita di un suo figlio, non sappiamo quando finirà ma siamo certi che un giorno finirà. Ma dopo? quali conseguenze avrà tutta questa tragedia quando tutto sarà finito , certamente non passerà come una brezza, nessuno resterà indifferente ai sentimenti ed alle paure trascorse. Forse questa brutta esperienza ci migliorerà , o forse, come il passato purtroppo insegna , trascorso il momento altamente emotivo torneremo più che mai egoisti e senza scrupolo in cerca di una rivalsa.
Una cosa è certa: non potremo tornare come eravamo prima. Non potremo dimenticare le conseguenze di tutto questo. Non potremo far finta che si risolveranno i problemi come l'equità sociale l’egoismo oggi nascosto dietro la maschera della solidarietà tra i popoli .
Non sono un esperto ma sicuramente dovremmo fare i conti con un impatto economico che non sarà facile da affrontare per tutti .
Ma cosa non dimenticherò di tutta questa immane tragedia . Inutile dirlo, quelli che ci hanno resi schiavi dei propri servizi, quelli che hanno lucrato sulla pelle di inermi cittadini non rispettando neppure il diritto alla vita degli anziani …. Quelli che si ergevano a salvatori solo per favorire una falsa e sbiadita bandiera simbolo d’unione , simbolo d’europa , Unione? Un concetto da cui vorrei stare lontano.
Forse amici miei, dovremo iniziare seriamente a pensare che la prossima volta potrebbe essere troppo tardi.
Fortunatamente come recita la canzone di Faletti, “Da casa mia si vede il mare” e questo mi induce a pensare a quanto vorrei essere sdraiato su una delle nostre spiagge isolane con gli occhi puntati verso il cielo ricordando un passato ormai da troppo passato e godere del tempo che mi sarà ancora concesso per poter ancora parlare e scrivere liberamente da “randagio” vecchio soprannome dal chiaro significato di uomo libero padrone di niente e servo di nessuno … lo farò, statene certi e se vorrete lo faremo insieme almeno per sembrare umani.
Aiutiamoci tutti, stringiamoci in una infinita catena di fraternità…… Facciamolo ora, adesso... domani potrebbe non esserci tempo…..
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/lutto.JPG[/IMGSX]
"Il sindaco di Campo nell’Elba, Davide Montauti e l’amministrazione tutta esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del primo paziente elbano risultato positivo al Covid-19. Porgono le più sentite condoglianze alla famiglia e si stringono attorno alla comunità riese in questo difficile momento".
LE ASSURDITA' DEI CONTI DI CONTE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/lanera.JPG[/IMGSX]
La grande presa in giro del governo Conte Pd 400 milioni di euro divisi x 5000 comuni italiani generano 80 000 euro per ogni città . Ora facendo un piccolo calcolo rapportato alla nostra città di Portoferraio posso immaginare che su 13000 abitanti almeno 1000 famiglie necessitino di un aiuto ......potranno avere 80 euro per fare la spesa una volta . Semplicemente Ridicolo . A questo punto , visto che il nostro comune dispone di un bel tesoretto di circa 17 milioni di euro , invito il nostro sindaco ad una valutazione della possibilità di attingere dalle case comunali denari per triplicare la misera quota stabilità dal governo.
Luigi Lanera consigliere comunale di minoranza
Coronavirus, la Regione Toscana toglie mascherine FFP3 a pronto soccorso e 118. Gli infermieri: “Così non c’è più sicurezza”
Lo prevede l’ordinanza 18 del 25 marzo del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Per questo il sindacato autonomo toscano degli infermieri ha presentato, sulla scia di altre iniziative simili in tutta Italia, un esposto alla Procura di Firenze
di Giacomo Salvini | 28 MARZO 2020
OGGI HO PERDUTO UN AMICO.
Sergio era una persona molto buona e ci mancherà molto.
Alla famiglia tutta, le mie più sentite condoglianze.
Ciao Sergio riposa in pace.
Esimio sig. Piero da Campo,
Lei riferendosi alla minoranza consiliare Campese usa parole di fuoco come:
-disquisizione prettamente di parte.
-esternata come sempre con astio e poca educazione.
aggiunge poi che il Sindaco Montauti,..... in non ancora tre anni di lavoro,ha effettuato molte opere in tutto il Comune e Pianosa e molte altre sono in cantiere.
Infine saluta dicendosi "uno non di parte ma osservatore".
Che vuole che le dica, sig Piero: io sono Campese, la politica di un paesello come Campo non mi interessa. Ritengo che sette Comuni siano troppi per contare qualcosa "in continente", perché con soli 30.000 abitanti non c'è la massa critica per contare.
Non ho votato né la Minoranza né la Maggioranza Campese. Voto solo alle Politiche, alle Regionali ed alle Europee.
Io potrei dirmi un osservatore, non Lei, Come semplice osservatore Lei è troppo attento, troppo informato, soprattutto troppo suscettibile.
Lei è uno di loro, Lo confessi.
Viva l' Europa, abbasso la UE !
Riunione europea per la brutta situazione causata dal corona virus e c'è subito disco rosso dall' Europa, niente di nuovo all' orizzonte. Lo spirito europeo, l' aveva già dimostrato la Lagarde, che aveva esordito alla grande .
Voglio fare qualche riflessione sull' Europa . Gli italiani hanno certamente uno spirito europeo,la nostra storia e quella dei paesi europei sono molto simili, siamo veramente paesi se non fratelli , almeno cugini. Contatti , collaborazioni, scambi con gli altri paesi europei sono “nella natura delle cose”e non possono non esserci, continui, frequenti e con conseguenze positive Collaborazioni ad esempio nel campo sanitario, per conoscere meglio e combattere- evitando sprechi per la stessa cosa fatta due volte- malattie difficilmente curabili ma anche nel regolamentare situazioni particolari( ad esempio, normativa comune nel campo dei lavori pubblici, perchè gli appalti siano trasparenti , ben gestiti ma anche velocizzati) . I casi in cui serve la collaborazione, tantissimi.
Ma l'organizzazione della UE-di fatto- è la peggiore possibile. Il suo cattivo funzionamento ci danneggia grandemente e sistematicamente, ogni anno. I dati disponibili sugli ultimi anni dicono che in media, tra il dare e l'avere, l' Europa si porta a casa gratis, dall' Italia, € 2 miliardi e 800 milioni l' anno, una somma enorme, in cambio di cosa? Di niente, assolutamente niente. Un po' di gente dice che così si deve fare perchè “ siamo europei”. E certo che siamo europei ma , da qui a dire che dobbiamo rimetterci, ogni anno circa 3 miliardi, per i nostri fratelli, ce ne corre! C'è una soluzione a mio avviso, non come ha fatto la Gran Bretagna che ha seguito una strada complicatissima(e che comunque, fra un po' avrà vari vantaggi economici, dall' uscita della UE). Dovremmo dire: invitiamo tutti i paesi membri a versare, ogni anno, dal 2021, il 10% in meno, e così in ogni caso dovremmo fare noi. E poi sempre così, dal 2021 in avanti, l' Europa sarebbe meno scialacquona e noi potremmo avere un po' di soldi per tanti nostri problemi interni. Pensiamoci bene. Pensiamo a cosa significa buttare dalla finestra miliardi 2,800 l'anno ! Pensiamo a quante cose potremmo fare con questa somma, ogni anno.
Guido Retali
[COLOR=orangered][SIZE=4] Capoliveri ha aderito a "Facciamo Luce sull'Endometriosi" [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/endo.JPG[/IMGSX] Si e' illuminato per una notte di un'intensa luce gialla, il delfino del Municipio di Capoliveri manifestando cosi l'intento dell'amministrazione comunale di aderire all'iniziativa Facciamo Luce sull'Endometriosi" proposta dal Team Italy Endometriosi che ha coinvolto in questa sua iniziativa numerosi comuni Italiani.
"Pur in questo momento di emergenza sanitari a mondiale - dice Federica Baldetti del Team Italy Endometriosi per l'Isola d'Elba, insieme ad Elisa Zini - l'amministrazione comunale di Capoliveri ha dimostrato grande sensibilità volendo aderire ad un'iniziativa che vuole fare luce su una.patologia invalidante che affligge sempre più donne in Italia e nel mondo, e per questo dico il mio grazie e di tutto il Team Italy all'amministrazione comunale capoliverese".
L'endometriosi è una malattia poco conosciuta che può provocare gravi conseguenze alle donne che ne sono colpite. Solo in Italia circa il.15% della popolazione femminile in età fertile. "Importante - spiega Federica Baldetti - è riconoscere i sintomi in tempo, non sottovalutarli e intervenire seguendo le cure specifiche che possono impedire l'avanzare della patologia nei diversi stadi". Con l'iniziativa del 28 marzo, il Team Italy ha invitato i comuni italiani a dare luce con il giallo, il colore simbolo dell'endometriosi, a piazze e monumenti ."In moltissimi hanno aderito - commenta Baldetti - fra questi anche Capoliveri!" . "Aderire a questa iniziativa - commenta il Sindaco Gelsi - proprio in concomitanza con la grave pandemia che sta affliggendo tutti, assume per la nostra comunità un forte significato: bisogna sempre operare uniti per il bene collettivo ed ancor più quando il bene da tutelare è il primario diritto alla salute e alla.vita. Capoliveri anche questa volta c'é".
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Deceduto il primo paziente elbano di #covid 19 esprimiamo il nostro cordoglio unitamente alle sentite condoglianze di camminando.org alla famiglia di Sergio che oggi ci ha lasciati.
In riferimento alla lunga disquisizione prettamente di parte della Minoranza Campese esternata come sempre con astio e poca educazione verso la Giunta Campese ma ancor più nei confronti del Sindaco Montauti,il quale in non ancora tre anni di lavoro,ha effettuato molte opere in tutto il Comune e Pianosa e molte altre sono in cantiere,apprezzo tutto il contenuto del comunicato delle ore 10.38 con il quale praticamente sconfessa quasi in tutto,le affermazione della Minoranza.
Sul comportamento del Capo Gruppo di Maggioranza Sig.Danesi lascio il giudizio ai lettori.
Cordiali saluti da uno non di parte ma osservatore!!!!!
Questa situazione di rimanere a casa con tutti gli affetti familiari, tv, computer ecc, quando sara' tutto finito, forse fara' in modo che ci sia meno criminalita', in quanto ha fatto capire come e' preziosa la liberta' individuale. 😍