Occorre coraggio il sindaco di Portoferraio deve fare un ordinanza per non trovarsi male questa estate, che non si può bere fuori dai locali per non creare assembramenti
113581 messaggi.
[COLOR=darkblue][SIZE=3] SERVE UN PIANO ISOLE MINORI PERCHÉ LE ISOLE TUTTE DOVREBBERO AVERE UNA DETASSAZIONE ADEGUATA A LIVELLARE IL SURPLUS DEI COSTI, DEL GAP DELL’INSULARITA. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/roberta.JPG[/IMGSX] Leggo con piacere che Ruggero Barbetti è a favore delle ZFU , zone franche urbane, una variante del Porto Franco già promosso anni fa’ da Luigi Lanera e portato in discussione in Parlamento da Fratelli d'Italia.
Fra le varie proposte di Barbetti leggo anche la flax tax al 15% per le NUOVE Imprese al fine , dice, di attirare gli investitori da fuori.
Non condivido assolutamente questa misura destinata esclusivamente alle nuove imprese perché si andrebbe a generare una concorrenza sleale nei confronti delle imprese esistenti che già faticano a restare sul mercato. Inoltre alcune imprese potrebbero stabilire qua la loro sede legale , beneficiare degli sgravi fiscali e mantenere i loro investimenti fuori Elba senza alcuna ricaduta economica sul territorio.
Ma , immaginiamo invece che la nuova impresa non sia fittizia ed operi sul territorio, tipo una nuova catena di ristoranti , beneficerebbero della flax tax e riuscirebbero a fare dei prezzi inferiori andando a sottrarre una grossa fetta di mercato alle imprese esistenti annientandole .
Le riduzioni di imposta sono necessarie a chi già vive stabilmente sul territorio e non a chi viene da fuori.
Parla di incremento della popolazione, ma ricordiamo a Barbetti che già molte persone hanno grandi difficoltà a trovare case in affitto tutto l'anno . I nostri giovani emigrano perché l'isola non offre la possibilità di lavoro stabile annuale , necessiterebbe una diversificazione dell’economia che non sia solo turismo. Questa pandemia ha messo in evidenza tutta la nostra fragilità economica .
Servirebbero più case popolari con affitti ad equo canone che non supera i 100 euro mensili per fare sì che i nostri giovani possano crearsi una loro famiglia, programmare dei figli ed una loro indipendenza .
Sono oltre vent'anni che i nostri Comuni non inseriscono nei loro bilanci e nei piani regolatori edilizia pubblica popolare e così i cittadini sono costretti a pagare affitti esorbitanti, per case spesso inadeguate alle esigenze familiari.
Oltre agli ampliamenti per le abitazioni private esistenti del piano Barbetti, gli enti dovrebbero investire in edilizia pubblica popolare se vogliamo incrementare la popolazione .
Barbetti dovrebbe ascoltare le esigenze dei cittadini prima di stilare un piano unitario per l'isola proponendo la creazione di un nuovo Ente sovraordinato, ricordiamoci che l'ultimo era l'Unione dei Comuni miseramente fallita i cui debiti sono ancora sulle spalle dei 7 Comuni.
Serve un piano Isole Minori perché le isole tutte dovrebbero avere una detassazione adeguata a livellare il surplus dei costi, del gap dell’insularita.
Il comune unico é solo una bella poltrona per coronare una bella carriera. Per gli elbani solo servizi in meno e tasse comunali più alte! Se poi uno vorrà parlare con il sindacone farà prima ad andare in Vaticano a parlare con il Papa, elbani non fatevi imbambolare dalle chiacchiere, viva l'elba ed i suoi tanti caratteri che la rendano UNICA!!
COMUNE UNICO e altre idee.
Forse la pandemia ci fa tornare a parlare di cose importanti.
L' articolo della Fondazione ripreso anche da un giornalista del calibro di Gabriele Canè ha innescato un dibattito costruttivo ma mi sembra che a parlare siano soprattutto gli ex Sindaci.
Sarebbe interessante che anche i Sindaci attuali si facessero sentire sia sul riassetto istituzionale sia sulla valorizzazione di Pianosa .
Elbano.
Elba: farne un porto franco
Intervista ad Altero Matteoli
10 Aprile 2008
L’idea è scaturita dal decisivo calo di turismo riscontrato la scorsa estate nell’isola e in tutta la zona a sud di Livorno e la soluzione al problema sembrerebbe celarsi dietro la creazione di nuove autostrade, ferrovie e infrastrutture che consentano di raggiungere l’isola più agevolmente: “Per rilanciare l’Elba servirebbero infrastrutture che permettano di arrivare più velocemente – ha detto il senatore – la tratta Genova-Roma è diventata ormai una direttrice di serie B. Non è possibile che per raggiungere la capitale si debba passare da Firenze”. Ed ha aggiunto: “Stiamo esaminando la possibilità di istituire un Porto Franco – ha commentato Matteoli – ma per adesso rimane solo un’ipotesi su cui lavorare”.
**********************************************
Intervista a Ruggero Barbetti
Grande Elba solo con il Porto Franco
9.9.2009
Il progetto della Grande Elba affascina pure il sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti. La sua ricetta è ambiziosa: l'obiettivo è un'isola da settanta mila abitanti, quindi quasi raddoppiata, servita da un adeguato aeroporto per portare turisti anche dal Nord Europa, con un Centro congressi sull'area della Teseo Tesei. A queste realizzazioni, vanno poi aggiunti un casinò, un grande campo di golf da 18 buche, nuovi approdi turistici. E soprattutto urge una legge speciale, che faccia dell'isola un porto franco per far nascere nuove aziende.
Autorità Idrica Elbana
Riflessioni sui risultati del bilancio idrico dell’isola d’elba 2018
Aprile 2019
Sig. Italo Sapere, sperando mi sia permesso interloquire con lei ed informare i Camminatori, questa volta mi astengo dall’espimere opinioni personali in risposta al suo post, mentre vorrei almeno rendere noti alcuni dati e considerazioni estratti dal documento di cui al link all’inizio da cui non è difficile farsi un’opinione di come stanno realmente le cose per quanto concerne in consumo dei 9 milioni di Mc di acqua disponibile nel sottosuolo elbano.
Estratto dal documento di cui al link:
I risultati del Bilancio Idrico 2018In estrema sintesi il Bilancio idrico rappresenta la seguente situazione estrapolata dai dati disponibili tra il 1956-2017: dell’eccedenza idrica Ws di 45 Mil mc/anno, che rappresenta il quantitativo di risorsa rinnovabile, solo il 20% (c.ca 9 Mil di mc/anno) rappresenta l’infiltrazione totale Iti. Di quest’ultima l’85% (7-8 Mil mc) alimenta il deflusso superficiale il resto (1-2 Mil mc) alimenta una circolazione più profonda in formazioni idrogeologiche permeabili come il Calcare Cavernoso.Il restante80%, pari a 36 Mil mc sono le risorse che ruscellano a mare immediatamente durante le precipitazioni (non si infiltrano).La stima dell’acqua sotterranea presente sull’isola che viene consumata ha la stessa entità dell’Iti, 9 Mil mc.Il dato interessante è che la quantità di acqua destinata al pubblico acquedotto (4 Mil mc) è pari alla stima del prelievo dai pozzi privati, facendo pensare ad un sistema parallelo a quello pubblico per l’approvvigionamento idrico per usi civili (privati e commerciali).L’equilibrio tra Iti e prelievo locale potrebbe erroneamente far pensare ad un’autosufficienza del sistema di approvvigionamento idrico. In realtà il ragionamento trascura l’acqua importata dalla Val di Cornia, pari a 5 Mil mc/anno che portano il fabbisogno annuo oggi soddisfatto per l’isola a 14 Mil mc.Altro elemento importante messo in evidenza dallo studio è la poca resilienza del sistema rispetto ai cambiamenti climatici: in relazione alla variabilità delle piogge l’Iti medio di 9 Mil mc può variare del 31%(c.ca 3 Mil mc) in eccesso, in situazioni piovose, o in difetto, in situazioni siccitose. Da notare che in situazioni siccitose la scarsa disponibilità di risorsa si manifesterebbe anche sulle falde della Val di Cornia, riverberandosi quindi in una probabile minore disponibilità di acqua da “importare” con la condotta sottomarina verso l’isola.Una soluzione potrebbe essere quella di intercettare parte dei 36 Mil mc dell’acqua che viene persa per ruscellamento.Il quantitativo minimo da intercettare per l’equilibrio tra risorsa sotterranea disponibile e consumo idrico viene stimato in c.ca 7 Mil mc.La domanda è quindi, è possibile intercettare 7-10 Mil mc/anno delle acque che piovono sull’isola per mettere in sicurezza il suo approvvigionamento idrico?
Loris
Farebbe piacere sapere perche' ai ristoranti e pizzerie verra' concesso più suolo pubblico a gratis e alle concessioni anche loro penalizzate allo stesso modo non verra' non solo ampliata la concessione ma non usufruiranno di nessuno sconto.....
Per le spiagge private questa estate, le forze dell'ordine, polizia di stato, carabinieri, guardia costiera, dovranno fare loro i controlli in spiaggia e creare dei varchi per gli accessi, ai sindaci non gli venga in mente di far fare questo lavoro ai volontari o peggio affidarsi al buon senso della gente, perché sarebbe un casino e litigate continue, tra le persone se non peggio, occorre la presenza delle forze dell'ordine sugli arenili.
Signor Gabriele Canè.
Come tutte le cose quando non c'è fermezza e sicurezza politica, vedi malinteso spiaggia delle Ghiaie, centro raccolta Esa chiuso e la gente riversa nelle strade l'immondizia, sanità locale dove chi si alza prima il mattino decide, dove un ex sindaco che sente odore di regionale comincia a scrivere il decalogo elbano, dove una Fondazione che doveva rovesciare l'isola come un calzino lancia idee che fanno sorridere e dove chiunque è convinto che la sua idea sia quella giusta, si arriva al punto che l'isolano smetta di leggere l'imbonitore o consigliere di turno. L'elbano sempre più convinto che per poter contare in Regione l'Elba deve avere il COMUNE UNICO con una Amministrazione capace, libera e autonoma da lacci e laccioli (che per ora non siamo in grado di individuare).
Cosa dicono l'ex sindaco di Portoferraio "Conferenza permanente dei sindaci" e l'ex sindaco di Capoliveri "Istituzione di una Comunità isolana" servono solo a creare più confusione nella politica e nella vita economica dell'Isola. Questi due ex hanno dimenticato la "Comunità Montana" e "L'unione dei Comuni"????. Perchè questi due grandi Statisti non hanno fatto quanto ora consigliano quando amministravano? Neanche a cercarle con il lanternino troviamo tracce dei loro miglioramenti strutturali fatti per l'Isola. Ora si elevano, chissà per quali interessi, a pensatori qualificati e statisti navigati.
L'Elba zona franca urbana è sempre stata l'idea di Lanera.
SERVE IL COMUNE UNICO E BASTA.
State calmi, i nostri amministratori sono stati due mesi a cercare di capire come consegnare le mascherine (nel peggior modo possibile)
O a studiare di portare le uova di pasqua
Tutte attività estremamente impegnative
Ora devono capire come fare tagliare l'erba o dare una sistemata al paese
Con qualche altro mese di paralisi forse ce la possono fare
A breve uscirà l'ordinanza con il verso dell'asciugamano e con quale mano andrà spalmata la crema solare e capiremo chi dovrà vigilare le spiagge.
Se il buonsenso o se si inizia magari a sanzionare comportamenti indisciplinati
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/out.JPG[/IMGSX]
Possibile che dopo 3 mesi il semaforo di San Giovanni sia ancora spento? il degrado regna sovrano, le condizioni estetiche di Portoferraio alla vigilia di quella che sarà una stagione difficile, sono penose, spero che suoni la sveglia e che la giunta dia segni di vita che vadano oltre le dirette covid.
Preparatevi a portarvi lo stato di famiglia per andare in spiaggia...
Spiaggia di Mondello, numerose persone in spiaggia.
Forze dell'ordine Polizia, guardia di finanza, scandagliati fra gli ombrelloni a chiedere se familiari...
PRECISAZIONI DI MELONI SULLA QUESTIONE DELLE SPIAGGE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/libera.JPG[/IMGSX]
Ne siamo tutti ben contenti, Sindaco il problema è nato non da notizie fantasiose ma da un taglio all'intervista di Marcello Bargellini che faceva intendere un "accordo sulle concessioni", lo stesso Bargellini ha poi postato, a scanso di polemiche, che lui non si riferiva alle concessioni balneari ma ai suoli pubblici.
Purtroppo i tempi televisivi hanno fatto capire a molte persone cose diverse.
Quindi ben venga la precisazione del Sindaco e soprattutto, ben vengano (anzi restino) le spiagge libere.
Grazie.
[COLOR=darkred][SIZE=3] ANCHE BARBETTI SEGNALA UNA IDEA DA CONSIDERARE [/SIZE] [/COLOR]
di Gabriele Canè
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/canè.JPG[/IMGSX] Gentile direttore, le rubo ancora qualche riga per alcune considerazioni sul dibattito innescato dalla Fondazione Isola Elba. Mi pare infatti che l'esigenza di una maggiore concentrazione e operatività amministrativa sia condivisa dalla maggioranza degli osservatori. Il sottoscritto, come la Fondazione, ha parlato di Comune unico; l'ex sindaco di Portoferraio Mario Ferrari di Conferenza permanente dei sindaci; il vice sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti, nell'ambito di un progetto molto ampio e articolato, dell'istituzione di una Comunità isolana, già prevista da una normativa del 2000. Insomma, il fatto che l'Elba abbia bisogno di una organizzazione amministrativa coordinata e unitaria, operativa e non solo formale, superando la attuale frammentazione, da tempo è sotto gli occhi di tutti. Ed è riemersa ancora di più ora in una fase di crisi sanitaria e economica, e di un difficile rilancio che richiede coesione, unità e rapidità delle decisioni. A cominciare da quella di dotarsi di uno strumento amministrativo adatto ai tempi e ai bisogni. Aggiungo e chiudo che nel manifesto di Barbetti si segnala un'altra idea meritevole di approfondimento: l'Elba zona franca urbana. Strumento che può favorire investimenti e sviluppo.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] PRECISAZIONI DEL SINDACO SULLA QUESTIONE DELLE SPIAGGE [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/rai.JPG[/IMGSX] Vengono riportate su FB notizie false destituite di ogni fondamento in riferimento a presunti accordi Comune-Confesercenti su privatizzazioni delle spiagge. Il Sindaco oggi ha rilasciato una brevissima dichiarazione richiesta dal TG3 sull'uso delle spiagge. Il riferimento era alle GHIAIE perché lì è avvenuta la ripresa. Il Sindaco ha dichiarato che su quella spiaggia, simbolo della città, sarà sicuramente possibile andare liberamente nei tratti non in concessione (già esistenti e non concessi da questa Amministrazione) confidando nel senso di responsabilità dei cittadini per ottemperare alle misure di prevenzione e distanziamento sociale e che il Comune organizzerà con personale della propria società partecipata un servizio di informazione, assistenza e sorveglianza ai bagnanti. Questo sarà per le Ghiaie e per tutte le altre spiagge libere. Che rimarranno libere!
Non solo non esistono accordi con chicchessia ma l'Amministrazione ha già pubblicamente affermato, sia con dichiarazioni del Sindaco a organi di stampa sia negli incontri con le Associazioni di Categoria e nelle Conferenze dei Sindaci, che non ci saranno ampliamenti delle concessioni in atto sulle spiagge del Comune di Portoferraio che, lo ribadiamo, non state decise da questa Amministrazione.
[COLOR=darkred][SIZE=4] SPIAGGE - NO AD ULTERIORI PRIVATIZZAZIONI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/privato.JPG[/IMGSX] Avevamo lanciato per tempo l’allarme sul rischio di ulteriori scellerate privatizzazioni delle spiagge. Con la scusa del Coronavirus era iniziato infatti da tempo il lavorio di alcuni gruppi di interesse per ottenere l’ampliamento delle concessioni demaniali con la conseguente riduzione delle spiagge libere. Il primo a partire in zona è stato il Comune di Piombino con la proposta del Sindaco (Fratelli d’Italia) che in pratica prevede l’allargamento delle concessioni ai privati in cambio del controllo da parte loro del distanziamento tra i bagnanti anche nei tratti residui di spiaggia pubblica. Non dissimile la posizione del PD elbano che in un primo momento aveva proposto che i titolari delle concessioni avrebbero potuto noleggiare sdraio ed ombrelloni anche nelle spiagge libere (che forse in pratica è anche peggio), ma che, più di recente, ha dichiarato sulla stampa di condividere la proposta del Sindaco di Piombino. Alcuni comuni per adesso hanno risposto negativamente a tali ingiuste pressioni privatizzatorie ma certo non sono stati molto aiutati dalla Regione Toscana. Quest’ultima, tramite l’Assessore Ciuoffo, si è pilatescamente defilata dicendo che emanerà delle vaghe linee guida e che ogni decisione sarà rimessa alla libera scelta dei comuni cui compete la gestione del demanio marittimo. In questo contesto si inserisce una specie di “giallo” originato dalla intervista rilasciata a RAI 3 dal Sindaco di Portoferraio e dal rappresentate di una delle associazioni di categoria sullo sfondo della spiaggia de Le Ghiaie a Portoferraio. Mentre il primo cittadino si limitava ad affermazioni un po’ generiche, anche se abbastanza preoccupanti dato che diceva che sulla spiaggia quest’ anno ci sarebbero stati “anche dei tratti di spiaggia libera” e che il controllo sarebbe stato affidato al personale della società partecipata Cosimo De'Medici, il rappresentante della associazione imprenditoriale manifestava, senza essere smentito da nessuno dei presenti, la propria soddisfazione per aver ottenuto l'allargamento delle concessioni esistenti. Fortunatamente sui social si scatenava il finimondo con la protesta di numerosi cittadini tanto che il Comune di Portoferraio in serata era costretto a pubblicare una frettolosa ed imbarazzata smentita. Ne prendiamo atto con soddisfazione e chiediamo adesso che le spiagge libere siano difese e tutelate, che sia approvato un piano di gestione del demanio che stabilisca che almeno l’80 per cento delle spiagge sia mantenuto libero alla fruizione dei cittadini senza oneri e balzelli di alcun tipo, che si coinvolga l’associazionismo ed il volontariato e si garantisca la sicurezza dei bagnati con l’assunzione di personale da parte degli enti pubblici.
L’idea di privatizzare ulteriormente le spiagge è sbagliata. È una scelta classista perché verranno penalizzati coloro che non possono permettersi di pagare il noleggio di sdraio e ombrelloni. È una scelta miope perché i turisti vogliono le belle spiagge libere e non apprezzeranno ulteriori privatizzazioni e sceglieranno altri posti per le vacanze. È una scelta retrograda che denota un modello turistico di rapina che non valorizza l'ambiente, il patrimonio storico e la cultura e non fornisce validi servizi ma pensa solo a lucrare su posizioni di rendita create a discapito dei beni pubblici.
Da parte nostra continueremo a vigilare e a denunciare ogni tentativo di ridurre ulteriormente i diritti di tutti i cittadini.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo "U.Lupi" - Isola d'Elba
[COLOR=darkred][SIZE=4] RISPOSTA SCRITTA SU CESSIONE IMMOBILI DEL PATRIMONIO COMUNALE [/SIZE] [/COLOR]
Att.ne Presidente Consiglio Comunale - Rio Egr. Sig. Sindaco
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/terra.JPG[/IMGSX]Premesso che in data 9 marzo 2020 e stata approvata una deliberazione di Consiglio Comunale passata con i voti della maggioranza, nella quale è inserito il piano delle alienazioni /valorizzazioni di diversi beni facenti parte del patrimonio comunale, e considerato che un censimento ed una stima del patrimonio complessivo dell’ente non è mai stata approvata dal Consiglio, quale atto propedeutico e necessario per poter procedere alla valorizzazione (vendita, affitto) degli immobili comunali. Tanto più, come si legge in delibera, che ”L’Ufficio Patrimonio ha avviato la ricognizione dei beni immobili di proprietà comunale…………” confermando che pertanto essa non era a quel momento completata, e non era a corredo dell’atto di approvazione da parte del Consiglio stesso. Premesso che, oltre a questo, nel Piano medesimo approvato il 9 marzo non viene specificato quali immobili siano da vendere o affittare, e quali realmente debbano essere utilizzati direttamente dal Comune – cosa che regolarmente il gruppo consiliare TERRA NOSTRA ha chiesto negli anni 2018 e 2019 nelle apposite discussioni - e che né in via preventiva né successivamente a questo atto, ci risulterebbe che la Giunta abbia compiuto qualche atto deliberativo mirante ad una valutazione delle proprietà da alienare/ affittare. Premesso ancora che la stima di quei beni è stata inserita nella delibera del marzo scorso senza che il Consiglio abbia proceduto ad alcuna analisi non solo delle proprietà che potevano servire al Comune, né quelle eventualmente da vendere, decisioni che sono di competenza esclusiva del Consiglio Comunale, ma neppure riguardo alla congruità del valore degli immobili, potendosi solo prendere atto che l’Ufficio ne dava uno, senza altri riferimenti oggettivi e peritali e senza neppure una approvazione dello stesso ufficio con atto apposito, che potessero far maturare una consapevole presa d’atto dell’effettivo valore degli immobili individuati. Premesso anche che con la determina del responsabile del Patrimonio n. 195 del 28 aprile scorso i Voltoni sono stati inseriti con la semplice e sola stima, senza alcuna specificazione o riferimento a qualche atto del Consiglio, o quanto meno della Giunta, se i medesimi servano o meno al Comune - e con quali motivazioni - e che pertanto possano essere affittati/ alienati. Potendo quindi apparire che la decisione di cui sopra sia opera discrezionale di un funzionario comunale, cosa che sicuramente non è, né può essere, ma che comunque trattasi di una procedura inficiata che può causare danni al Comune, Tutto ciò premesso, e sintetizzando visto -che è assente e non deliberata la pianificazione generale e l’inventario dei beni immobili comunali -che non sono individuati specificatamente in alcun atto del Consiglio né i beni da dismettere, né le motivazioni per cui essi non siano strumentali ai fini dell’Ente -che la stima degli immobili da alienare / affittare non è stata approvata dagli organismi preposti, in quanto, di fatto essa sembra decisa ed approvata dal responsabile del servizio, che non ne ha titolo, senza almeno l’approvazione preventiva della Giunta, sebbene competente a queste decisioni che riguardano il patrimonio comunale, sia solo il Consiglio Comunale Considerato che sono in atto procedure di alienazione per gli immobili denominati Casa Topinetti, Villa Pescetti, Villa Palombo, e di affitto per gli immobili di via Magenta e di due Voltoni, si viene a chiedere alla S.V. se non condivida il giudizio di irregolarità della procedura fino a qui adottata, se non ritenga che la delibera consiliare votata dalla maggioranza nello scorso 9 marzo sia del tutto illegittima e se a tutela dei possibili soggetti interessati, funzionario comunale compreso, ed anche a tutela dei diritti della comunità riese, non ritenga opportuno che le medesime siano immediatamente interrotte ed annullate. Precisiamo altresì che il Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA, stante il risultato di amministrazione, di circa 9 milioni e mezzo, vantato dalla Giunta, non ravvisa che si debba procedere alla vendita di immobili, considerando che questi beni debbano essere utilizzati solo in caso di forte necessità e non per lo sfizio di alcuni che vogliono disfarsi in maniera immotivata di questo patrimonio che ripetiamo, appartiene a tutti. Si richiede risposta circostanziata scritta.
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA
DETTAGLIATO RESOCONTO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/graziano.JPG[/IMGSX] Ho ascoltato l’intervista che Bruno Maria Graziano ha rilasciato in merito alla gestione sanitaria
dentro l’ospedale di Portoferraio nella fase uno della emergenza da covid 19. https://youtu.be/mYG6lCg9Jxw
Come utente di questo servizio sanitario pubblico colgo l’occasione per ringraziare lui,tutti gli operatori sanitari(medici ed infermieri) nonché tutti i volontari della misericordia per il lavoro svolto.
L’informazione che ha fornito è stata dettagliata ed esauriente.
In risposta ad un cittadino residente all’Elba, lo stesso presidente della regione Rossi,tramite i media ci aveva fatto sapere che dentro l’ospedale di Portoferraio era stato allestito un setting covid:8 posti letto destinati a degenti positivi ma che non hanno bisogno di cure ad alta intensità e 2 posti letto di assistenza intensiva dove i pazienti saranno ricoverati in attesa di trasferimento.
In tutto 10 posti letto di cui due riservati a pazienti impegnati che sarebbero stati curati in attesa di trasferimento. Dal comunicato di Rossi pareva dunque di capire che all’Elba nessun paziente impegnato si sarebbe soffermato.
Feci notare che due letti per la terapia intensiva anche se in attesa di trasferimento potevano essere pochi per trentacinquemila residenti sull’isola http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=15915
Fortunatamente, sicuramente anche per la professionalità degli operatori sanitari ,all’Elba l’epidemia non ha avuto la stessa intensità di altri luoghi.
Bruno Maria Graziano nella sua lunga intervista di ventisette minuti ha accennato alla prevenzione ,in particolare quella primaria, come punto dolente della sanità.
Ora che siamo in fase due speriamo presto di passare alla normalità.
La normalità per l’isola d’Elba e il suo servizio sanitario pubblico si presenta con le stesse difficoltà pre-covid,difficoltà legate ai vincoli dovuti alla collocazione geografica dell’ospedale: un’isola dove il mare rende difficile i rapporti con la rete ospedaliera regionale.
Questi rapporti divengono impossibili quando le condizioni meteo marine avverse non consentono né di partire né di arrivare,situazione non affatto rara.In questa situazione una patologia tempo-dipendente( insufficienza respiratoria acuta,ictus,infarto mioacrdico,arresto cardiocircolatorio ed altro ) che necessita di trasferimento di paziente fuori dall’isola può trovare adeguata risposta terapeutica dentro il nosocomio di Portoferraio ?
Proprio Bruno Maria Graziano aveva dato risposta dicendo con un comunicato stampa che nell’ospedale di Portoferraio c’è un protocollo con un team di professionisti che gestisce l’emergenza urgenza nelle condizioni metereologiche sopra accennate,
Per avere maggiori e più dettagliati chiarimenti avevo tramite i media locali richiesto di conoscere meglio la consistenza di questo team .
In particolare :
1) Quali e quante figure professionali costituiscono l’Unità di crisi messa in piedi in caso di emergenza derivata da maltempo
2)Che cosa prevede il protocollo che l’azienda si è data per l’emergenza- urgenza
3) In che cosa consistono i 7 livelli di cui fa cenno
Non avendo avuto risposta rinnovo la richiesta a Bruno Maria Graziano : dr Graziano può dare risposta a questi quesiti con un dettagliato resoconto pari a quello fornito per l’emergenza covid .
Marcello Camici
[COLOR=darkblue][SIZE=4] CONTRADDIZIONI DEL DECRETO RILANCIO DELL’ ATTIVITÀ TURISTICA IN ITALIA [/SIZE] [/COLOR]
Nei peridi di crisi produttiva la liquidità è la prima cura per il rilancio dell’ economia
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/isola.JPG[/IMGSX] Non c’è un riferimento all’ Isola d’Elba, oltre alla sua plurimillenaria storia, che non riguardi le caratteristiche naturali, panoramiche e ambientali che hanno trasformato questo lembo di Toscana in uno dei più ambiti luoghi di villeggiatura in Italia. L’attuale crisi economica che seguirà in modo inquietante la forzata sospensione di quasi tutte le attività produttive in Europa e nel mondo ma soprattutto nel nostro Paese, comporterà una forte riduzione anche delle presenze turistiche attese nei prossimi mesi. Una ragione è dovuta alla contrazione turistica per il timore di qualche recrudescenza del covid-19 e alle difficoltà che le disposizioni pubbliche continuerebbero a creare, così come fino adesso sta avvenendo. Un altro motivo è che una gran parte delle forze produttive ha preferito trasformare l’ assenza dal posto di lavoro in ferie per non perdere la retribuzione durante il periodo di quarantena.
Oltre a questo non si deve ovviamente trascurare la ridotta disponibilità economica degli stessi turisti, gran parte dei quali nella migliore delle ipotesi, ridurranno la qualità o la durata delle vacanze.
Logistica alberghiera
Si ritiene pertanto, di particolare interesse per l’ attività alberghiera elbana conoscere prima possibile le disposizioni del decreto legge che entreranno in vigore a luglio, per “favorire” il soggiorno turistico nei prossimi mesi. Si riporta pertanto un estratto delle norme che riguardano le sovvenzioni di sostegno.
Per incrementare il turismo nella prossima stagione estiva, tra i vari provvedimenti adottati dal Governo con il così detto Decreto Rilancio, è stata prevista una agevolazione economica per i soggiorni alberghieri finalizzata a rilanciare l’indotto produttivo di settore. Si tratterebbe di un importo messo a disposizione di coloro che si recano in vacanza, a beneficio personale e delle strutture di soggiorno in cui questi sono ospitati. Ma tra gli aspetti più contorti del decreto che in prima lettura fanno apparire la realtà migliore di quanto sia, vi sono proprio quelli riguardanti il settore turistico che come è noto, è una delle maggiori fonti di entrata del nostro Paese e che pertanto, meritava altrettanto sostegno.
Per attuare la promozione turistica, il governo mette a disposizione attraverso le istituzioni centrali, fino a 500 euro a famiglia, così come si legge sul corposo decreto legge di centinaia di pagine appena uscito e quindi non ancora sufficientemente interpretato nei suo aspetti più intrigati.
In considerazione però, delle restrizioni economiche erariali che l’Italia sta subendo a causa della forzata attività produttiva, si deve anche cogliere quali sono le promesse ai cittadini che con limitazioni e artifici vari, difficilmente porteranno ad un risultato reale. Tra queste emergono le agevolazioni sul turismo che tengono soltanto conto delle aspettative dei cittadini ma non delle difficoltà della relativa attuazione.
Tra dire e fare
Ecco quindi che la programmazione delle sovvenzioni stabilite, ha soprattutto il fine di ottenere una gratificazione politica immediata attraverso il consenso di coloro che ritengono di poter beneficiare di quanto molto difficilmente potranno ottenere. Ma allora, dopo? …………. Infatti, tra dire e fare, soprattutto all’Isola d’Elba, c’è di mezzo il mare.
Detto questo, vediamo quali sono le condizioni del decreto legge che probabilmente renderanno vana l’aspettativa.
Il credito è fruibile esclusivamente nella misura dell’80 per cento, d’intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20 per cento in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi da parte dell’avente diritto. Lo sconto di cui al comma 4 è rimborsato al fornitore dei servizi sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione”.
Quindi per una famiglia di tre o più persone a fronte di 500 euro che nessuno neppure vede, lo Stato non tira fuori di tasca neppure una vecchia lira, chiedendo in altri termini all’ albergatore di prestare (di questo si tratta) al cliente 400 euro in attesa della eventuale restituzione l’ anno successivo. Per i clienti invece, è previsto sempre per l’ anno successivo, un rimborso di 100 euro.
Le condizioni
La prima è che questa ipotetica famiglia in vacanza porti con sé la prova documentale del reddito formato dalle entrate di ciascun componente e che il reddito complessivo di famiglia non superi i 40.000 euro;
la seconda è che le disposizioni entreranno in vigore dopo oltre un mese , ossia dal 1° luglio fino al 31 dicembre. Quindi per il turismo elbano il decreto vale sostanzialmente tre mesi; a meno che non si tratti di un turismo indirizzato alla raccolta di funghi o di castagne al Poggio;
la terza è che la struttura turistica rientri in modo formale tra le categorie previste;
la quarta è che gli esercenti e i turisti non abbiano contenziosi fiscali;
la quinta è che in occasione dei versamenti erariali sull’ attuale reddito di esercizio, nel 2021 il credito delle strutture alberghiere possa essere compensato con il debito d’imposta.
I restanti 100 euro virtuali, potranno servire al cliente l’ anno successivo, per detrarli delle tasse da pagare, si suppone con gli stessi distinguo di regolarità fiscale.
Ora un importo virtuale così condizionato, difficilmente potrà servire agli albergatori i quali dovrebbero a loro spese, praticare lo sconto al cliente in attesa di decurtare l’ anno successivo dalle imposte sui guadagni di stagione (quali ?), la somma prestata al cliente.
Un ulteriore interessamento per incrementare il turismo balneare non c’è, se non in senso negativo. È quello della misura che deve essere praticata dagli stabilimenti balneari tra un cliente l’ altro. Si tratta di una distanza tra ombrelloni da mantenersi in dieci metri quadri.
Nel caso pratico
Tenendo conto ad esempio, che la distanza tra commensali nei ristoranti, dove la stessa aria ambiente o l’aria condizionata coinvolge l’ intera clientela e gli inservienti in spazio molto più sacrificato, non si comprende come nonostante la ventilazione della brezza marina e il beneficio asettico dei raggi solari ultravioletti, sia stato inflitto ai bagnati tanto isolamento.
Non pochi però, potrebbero essere gli esercenti condizionati da questioni di spazio e da costi di concessione demaniale i quali per mantenere i prezzi dell’ anno precedente, si domandano quanto valga la candela una gestione di questo genere. Infatti, dopo la forzata astensione lavorativa e la relativa mancanza di entrate, ora più che mai la ripresa economica non può prescindere dall’ incasso per il quale, il distanziamento di clienti in spiaggia non giova. Mentre per gli esercizi alberghieri l’ aiuto dello Stato non migliora la carenza di liquidità, con il prestito per un anno alla stessa clientela.
Se per i vacanzieri a briglia sciolta trovare le spiagge dell’ Elba pressoché libere e deserte potrà essere un vantaggio, per le risorse elbane in generale una forte contrazione delle presente turistiche, avrebbe tutt’altro significato. Non ostante tutto ciò e malgrado l’ attuale asse turistico Germania, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca e Croazia che esclude di fatto l’ Italia per le vacanze, gli elbani nella storia, hanno sempre saputo reagire con le proprie risorse in meglio ad ogni tentativo di isolamento. Anche questa volta, non saranno da meno.
Alberto Zei
Sono 3 giorni ormai che l'operatore Tim ha dei malfunzionamenti sulla zona di Lacona. Qualcuno sa se stanno riparando il guasto? Grazie
