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TERRA NOSTRA pubblicato il 10 Giugno 2020 alle 9:49
SCELTA DELLO STEMMA COMUNALE [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/canovaro.JPG[/IMGSX] Abbiamo letto che da oggi 10 giugno, si inizia per un mese, la consultazione popolare per la scelta dello stemma e del gonfalone del nuovo Comune di Rio. La prima fase si è conclusa con una selezione di tre progetti, e su di essa, non c’è molto da dire, dando anche atto al Sindaco di averci consultato. Ciò che non ci convince è come è stata progettata la seconda parte. Si legge all’art. 8 del bando che “Ogni residente maggiorenne …… può esprimere il proprio voto ….. mediante un modulo prestampato contrassegnando con un tratto di penna lo stemma preferito. Il modulo deve essere consegnato presso il Municipio di Rio Marina o di Rio Elba unitamente alla fotocopia del documento di identità del votante. Il modulo e la fotocopia saranno spillati dall’ufficio ricevente ed inseriti insieme in un’ urna sigillata.(….).” A nostro giudizio questa procedura non tutela né la privacy né la riservatezza del voto (anzi, certifica chi ha votato e in quale modo) né assicura che le operazioni elettorali si svolgano nella assoluta trasparenza. Non ci convince nemmeno che un’urna debba stare “a giro” per un mese dentro gli uffici comunali, e molto meglio sarebbe stato escogitare un metodo diverso, e tempi di gran lunga più corti, iniziando le procedure magari fra un mese, quando lo spettro del virus – ci si augura – sarà più lontano. Non a tutti può piacere che sia noto il proprio voto, visto che ci sono anche dei denari in palio, ancorché non rilevanti. Tante sono le domande. Una per tutte: senza una commissione elettorale responsabile, visto che le copie dei documenti possono essere trasferite anche via internet, chi assicura la reale presenza del soggetto votante nella regolarità delle procedure? Lo diciamo con la massima fiducia verso tutti, amministratori e funzionari. Ma a pensare male si fa peccato, ma a pensare sempre bene si può rischiare l’ingenuità. Ed allora, meglio scrivere regole preventive, condivise e trasparenti. Non si sta facendo una scampagnata: si sceglie il simbolo del nuovo Comune che andrà su tutti gli almanacchi d’ Italia. Potrebbe sembrare banale, di fronte ai gravi problemi che ha la comunità riese, di polemizzare anche su queste cose, ma non è così, perché una scelta di questo genere è rappresentativa di un‘ identità popolare gloriosa ed importante, come quella riese, soprattutto nell’opzione dei contenuti che dovranno rappresentare la fusione di due comunità che sono state divise fin dalla fine dell’800, e che quindi riveste la sua importanzae non deve essere sottovalutata. Abbiamo verbalmente manifestato al Sindaco queste perplessità, invano, ovviamente. Pertanto, se le cose non cambieranno, abbiamo personalmente deciso che non parteciperemo alla votazione, e non per protesta, ma perché ci disturba anche il solo sospetto che potremmo essere presi in giro. Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA Umberto Canovaro
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Redazione Camminando pubblicato il 10 Giugno 2020 alle 9:46
VISTE LE TANTE RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE AL CASTING PER IL FILM '' UN ESTATE ALL'ISOLA D'ELBA'' REGIA DI JOPHI REIS PRODUZIONE VIOLA FILM SRL CHE SI SVOLGERÀ PRESSO IL PIANO TERRA DEL Palazzo DE LAUGIER DI PORTOFERRAIO IN ACCORDO CON LA PRODUZIONE ED IL COMUNE DI PORTOFERRAIO ABBIAMO DECISO DI PROLUNGARE I CASTING OLTRE CHE A VENERDÌ 12 ANCHE A SABATO 13 CON I SEGUENTI ORARI VENERDÌ 12 DALLE 9.00ALLE 18.00 SABATO 13 DALLE 9.00 ALLE 17.00 LE RIPRESE INIZIERANNO IL 29 GIUGNO E ANDRANNO AVANTI PER TUTTO IL MESE DI LUGLIO IN VARIE LOCATION DI TUTTA L' ISOLA D'ELBA SI RICERCANO LE SEGUENTI FIGURE: -BAMBINI E BAMBINE DI ETÀ DAI 5 AI 10 ANNI -UOMINI E DONNE DAI 18 AI 74 ANNI DI TUTTE LE ETNIE -UOMINI E DONNE DAI 18 AI 74 ANNI CON ESPERIENZA DI RECITAZIONE PER ALCUNE PARTI DI FIGURAZIONE SPECIALE -COPPIE E FAMIGLIE VERE CHE SIANO COMUNQUE RESIDENTI NELLA STESSA ABITAZIONE -RAGAZZI 18-28 CHE SIANO FRATELLI E SORELLE O CHE COMUNQUE ABITINO NELLA STESSA CASA SI RICERCANO ANCHE: -PERSONE CON CANE -PERSONE CHE SAPPIANO ANDARE IN BICICLETTA -PERSONE CON PATENTE E AUTO PROPRIA -PERSONE PROPRIETARIE DI AUTO D’EPOCA Presentarsi muniti di fotocopia del documento di identità fronte retro, codice fiscale, codice Iban personale, email. Per coloro che non hanno la cittadinanza italiana fotocopia del permesso di soggiorno o passaporto in corso di validità. Per i minori i documenti di entrambe i genitori e del minore stesso. Extras Coordinator Stefania Bibbiani A.o.s.m. Viviana Attilio Email stefania.bcasting@gmail.com TUTTE LE FIGURAZIONI SCELTE PER LAVORARE VERRANNO RETRIBUZIONE COME DA CCNL N.B.TUTTI GLI INTERESSATI DOVRANNO PRESENTARSI CON I DPI COME DA NORMATIVE VIGENTI (ESEMPIO MASCHERINE) INOLTRE VERRÀ RICHIESTO DI FIRMARE UN MODULO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E UN AUTO DICHIARAZIONE COSÌ COMPOSTA: DICHIARO -DI NON ESSERE POSITIVO AL COVID 19. -DI NON ESSERE SOTTOPOSTO A MISURE DI QUARANTENA -DI AVERE UNA TEMPERATURA CORPOREA INFERIORE A 37.5 -DI NON AVERE SINTOMI RICONDUCIBILI AL COVID 19 Stefania Bibbiani 3421632878 stefania.bcasting@gmail.com
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Un cittadino per giunta elettore pubblicato il 10 Giugno 2020 alle 8:50
Sig. Lanera, è l'unico che sta facendo un 'opposizione decisa e costruttiva,gli altri sono assenti direi totalmente assenti, assenti come il sindaco e gli assessori, faccia qualcosa per Portoferraio, per il degrado che sta distruggendo il paese, spazzatura, incuria, il centro storico e impresentabile, pieno di buche e erbacce, come si fa a ridurre un paese che vive di turismo in questo modo. Per non parlare dei disservizi sulla benzina, di ESA, sulla sanità elbana, come giustamente ha fatto notare il puntuale e informato Sig. Semeraro. Organizzi una manifestazione tanti cittadini Portoferraiesi sono con lei. E l'ora di una buona politica attenta alle esigenze di noi cittadini.
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"Zio Mauro" da Piombino pubblicato il 10 Giugno 2020 alle 8:16
PAGAMENTO PRIMA RATA IMU........con tanta gioia!! [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/imu1.JPG[/IMGSX] Stamattina, come molti avranno fatto, pur non avendo avuto la possibilità di usufruire di un bene di proprietà, per interdizione al suo accesso, al possesso e alla disponibilità dello stesso, ricevendone dei danni (che desidererei sapere chi li dovrebbe realmente pagare, in base alla più elementare norma di diritto civile), ho provveduto "ob torto collo" a compilare il mod. F24 per il pagamento della Prima rata dell'I.M.U. . Le motivazioni di questi pagamenti e, ad una corretta Circolare applicativa che avrebbe dovuto motivare le cose, li lascio tutti al legislatore, ma mi preme solo osservare che, dover pagare per una cosa alla quale non ti puoi nemmeno avvicinare per ordine dell'Autorità, mi pare quantomeno curioso, per non dover utilizzare altri termini. Qualsiasi cosa per la quale paghi una tassa o un'imposta (che sia il bollo auto, un reddito, un godimento, ecc....), è giustificata dal fatto che di quella cosa hai la proprietà, il possesso e la disponibilità............per l'I.M.U....no: è una mera PATRIMONIALE senza se e senza ma, che non è nemmeno legata a fattori normali di copertura di spesa per servizi. Infatti è legata al buon cuore degli amministratori, che anche se operano nelle stesse zone, hanno la facoltà di utilizzare aliquote da un minimo ad un massimo, pur pagando certi servizi allo stesso modo.........ma questo è il sistema burocratico che ci siamo creati e che ci sta mandando a fondo. Le battaglie per vedere riconosciuta l'incostituzionalità della legge sull'IMU stanno continuando nonostante ci siano grossi ostacoli. Con l’ordinanza n. 169/2016 (che Vi consiglio di andare a vedere), depositata in data 13 luglio, la Corte Costituzionale si è pronunciata a suo tempo sulla questione di legittimità costituzionale della legge istitutiva dell’IMU, e dichiarò manifestamente inammissibili i quesiti formulati dai giudici che l'hanno presentata. In particolare, da entrambe le ordinanze di rimessione presentate risulterebbe l’impossibilità di individuare con precisione la norma, ovvero le norme oggetto di censura, censura che fondamentalmente sembrerebbero investire l’intero complesso normativo sulla presunta incostituzionalità dell’imposta per violazione del principio costituzionale di capacità contributiva, norme individuate precisamente dai giudici presentatori. Come al solito lascio a Voi le conclusioni che vorrete trarne su questa basilare questione di giustizia......e PAGO....e PAGHIAMO!
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Cittadina da Portoferraio pubblicato il 10 Giugno 2020 alle 7:17
Molti cittadini a Portoferraio, continuano a segnalare disservizi,sporcizia,erba alta, incuria,rifiuti abbandonati.Magari tanti come me telefonano direttamente agli uffici preposti perché venga fatto qualcosa:risultato parole buttate al vento,tempo perso al telefono e sinceramente ti senti preso per il c@@o... Se è vero che il grado di civiltà di un paese,dipende anche dal modo in cui viene "curato",posso dire che l'amministrazione portoferraiese,sta ottenendo un punteggio tale da occupare gli ultimi posti,in un'eventuale classifica di degrado urbano,ma non a livello locale,ma a livello nazionale.
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Franco da Portoferraio pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 22:01
Bel turismo si.... barche ferme x mancanza di benzina nei distributori sui porti... vergognatevi gia si va bene... sarà il caso che gli enti preposti la facciano finita sulla questione navetta etc...finora come siamo andati? bene e senza alcun problema... rimaniamo come eravamo cercate di non peggiorare la ns. situazione gia grave..
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CONFCOMMERCIO ELBA pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 18:39
[COLOR=darkred][SIZE=4] EMERGENZA BENZINA : E’ ANCHE UNA QUESTIONE POLITICA [/SIZE] [/COLOR] . [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/francarosso.JPG[/IMGSX] In questa difficilissima fase post Covid-19, nella quale le nostre imprese turistiche cercano a stento di ripartire con la stagione, ecco che una nuova emergenza coinvolge l’Elba. Anche il settore dell’approvvigionamento dei carburanti da trazione, elemento fondamentale per il nostro sistema produttivo e turistico, sta affrontando gravi interrogativi sul suo futuro. Le modalità adottate fino a pochi giorni fa si sono fondate sulla sicurezza costituita dal deposito costiero di carburanti di Elbana Petroli, impresa nostra associata, che ha garantito responsabilmente un impeccabile servizio per decenni, rivestendo un ruolo essenziale per il territorio. Questa soluzione è stata dettata per anni dall’opzione per l’approvvigionamento via mare con bettolina unito ad una distribuzione capillare ad ogni stazione di rifornimento presente sull’isola, servita nel periodo di punta anche più volte al giorno data la ridotta capacità dei serbatoi. Ultimamente emergerebbero scelte di modalità logistiche diverse attraverso bilici di enormi proporzioni destinati a sbarcare sull’Elba previo trasporto su nave dedicata, per le quali non esistono ancore garanzie di accosto stabile e sostenibile. A questo si aggiunge la prospettiva di un grave appesantimento del traffico sulle nostre strade notoriamente strette in un sistema viario fragile e con frequenti limiti di carico e di stazza, nel quale la sola sosta per lo scarico può costituire una significativa interferenza. Per rendersi conto delle proporzioni, dati alla mano, la media del gasolio e della benzina distribuiti in questi anni sull’isola (per complessivi 17/18 milioni di litri annui) genererebbe la movimentazione di circa 700/800 veicoli Tir concentrati per circa l’80% nei mesi estivi. I presagi di ciò che potrebbe accadere si sono già intravisti in occasione della corsa straordinaria autorizzata in via d’emergenza qualche giorno fa: distributori sforniti dopo poco e altri esclusi dal rifornimento, proteste per il traffico, servizi pubblici rimasti senza carburante. Se questo basterebbe a paralizzare qualsiasi territorio, il nostro ad alta vocazione turistica vedrebbe compromessa in toto la nautica da diporto con danni economici inestimabili. Questi gravi rischi impongono un urgente intervento delle istituzioni e della politica, in quanto non può essere pregiudicato un servizio con connotati di pubblica utilità che deve essere garantito con continuità in ogni stagione e indipendentemente dalle condizioni meteo. Non possiamo aggravare dal punto di vista ambientale e della stessa vivibilità il nostro territorio, già fragile per la sua condizione insulare, quando si fa un gran parlare di turismo sostenibile e di qualità della vita. Da questa incertezza emerge purtroppo un dato sicuro: il rischio di chiusura di un’importante attività produttiva elbana ed un ennesimo problema occupazionale per i suoi 10 dipendenti. Se il problema rimane solo di natura economica, si cominci a ragionare su un possibile intervento pubblico di sostegno al trasporto via mare per colmare un evidente svantaggio competitivo nel prezzo di erogazione affinché si trovino reali soluzioni che ci permettano di non essere ancora una volta perdenti a causa delle differenze con la terraferma. La Presidente Franca Rosso
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uno qualunque da rio pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 18:34
UNA SCOMMESSA PERSA Cara Redazione di Camminando, purtroppo Puccini ha prevalso su Verdi. Il Coro muto della Butterfly è piaciuto di più del Coro dei Lombardi alla prima crociata; avevo scommesso pur sapendo di perdere. Pazienza! Mi rifarò sghignazzando quando leggerò su questo blog i piagnucolii di chi sa solo piangersi addosso sperando che i suoi problemi glieli risolvano gli altri. Ancora non si è capito che solo le azioni collettive possono qualche volta incanalare nella giusta direzione chi pensa di poter fare quello che vuole, solo perché si attribuisce l'onnipotenza del potere. W Verdi!!
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dieffe da portoferraio pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 11:11
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/folla.JPG[/IMGSX] A inizio anno sono andato a vedere la mostra di Modigliani a Livorno, non in un giorno festivo di maggior affluenza , bene nella sala proprio a lui dedicata piccola direi circa 50/70 mq eravamo stipati all'inverosimile e non abbiamo potuto gustare nella loro bellezza le opere dell'artista. Dopo il covid 19 si contingenta il numero delle persone ai musei , al ristorante ai mercati nei bar nei negozi ecc vorrei dire che questa dovrebbe essere la norma di riferimento, il numero giusto di persone per un certo evento o un certo locale o luogo, non prima dove le persone venivano ammassate come bestie per fare soldi. E questo valga per l'isola dove il numero di turisti deve essere tale da permettere di gustarne a pieno le bellezze, che questa esperienza serva per il futuro.
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RICCARDO NURRA pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 10:56
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LA PRIVACY E' SALVA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/vuoto.JPG[/IMGSX] Seguendo i vari servizi dei telegiornali, ci hanno mostrato un'infinità di volte, come, chi accede nelle stazioni ferroviarie o negli aeroporti, sia sottoposto a controllo della temperatura . Per analogia, tornando in auto dall'Emilia, mi aspetto che qualcuno mi fermi e controlli la temperatura mia e quella del passeggero che trasporto nel sedile posteriore. Arrivo alle barriere del porto: deserto. Due "guardie", quando arrivo, si girano dall'altra parte. Vado sulla nave e arrivo all'Elba senza che nessuno mi guardi. La privacy è salva, la sicurezza meno. Riccardo Nurra
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Gualberto Gennai da Melbourne, Australia pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 10:36
Gualberto Gennai da Melbourne, Melbourne, 09 giugno 2020 Gent.mo Direttore, sono Gualberto Gennai di Capoliveri, Presidente dell'Associazione Elbani nel Mondo di Melbourne, la pregherei di pubblicare questa mia lettera in risposta ai tanti riscontri avuti in merito alla mia nota sul Comune Unico: [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/gennai.JPG[/IMGSX] Non intendo essere noioso con… E` la solita storia…etc. etc. Ma intendo rivolgermi a quella maggioranza di Elbani che hanno facilità nel saper leggere e capire le spiegazioni ben descritte per poter dare un ottimale giudizio. Certamente noi Elbani residenti all`estero quando ci viene chiesto la nostra provenienza, diciamo dall`Elba, che molti non conoscono. E` qui che diamo lezione di geografia includendo anche qualche volta Napoleone. Ecco la spiegazione, alcuni possono rispondere dalla Toscana, dal Piemonte o dalla Liguria ma non è sufficiente perchè il richiedente chiede subito, con intelligenza, ma da quale paese Poggibonsi, Chianni , la Tolfa e così di seguito. E` naturale che quando a noi Elbani , residenti all`estero, viene chiesto… ma da quale paese? La risposta naturale è del paese dove siamo nati ed io dico subito Capoliveri, mentre altri conterranei Elbani risponderanno, io da Portoferraio, io invece da Porto Azzurro e cosi gli altri la giusta risposta. Noi amici cari siamo forti come quel ferro che cinge la nostra costa perchè siamo Italiani, Elbani e nativi dei nostri Paesi che compongono gli otto (adesso sette) Comuni. Se avete la possibilità potete leggervi il libro “Elbani Nel Mondo” da noi scritto, troverete delle notizie interessanti. Un’altro libro importante può essere “Gli elbaustraliani” scritto da Luca Ferrari. Ho in precedenza detto che abbiamo una grande Comunità di personaggi che hanno onorato l`Italia, l’Elba e dove sono nati . Sono troppi i nomi da dover elencare e credetemi sono veramente molte le lettere da inviarvi; sarebbero troppe. Vi parlero` di Sport; nel 1956 vi furono le Olimpiadi di Melbourne e il nostro grande Ercole Baldini vincendo la corsa su strada vinse la Medaglia d’Oro. La stranezza volle che quando salirono sul podio non trovarono, da suonare, l`Inno Nazionale Italiano. Io trovandomi a pochi metri dal podio mi venne spontaneo di iniziare a cantare il nostro Inno seguito da un notevole gruppo di italiani presenti alla gara. I Giornali italiani nei loro articoli sul caso descrissero che un Elbano di Capoliveri salvo` la cerimonia nel cantare l`Inno di Mameli. Questi sono gli Elbani che fanno onore all`Italia, all`Elba e ai Paesi di provenienza. Una delle tante storie vissute e dagli altri raccontate. Un Saluto Elbano. Gualberto Gennai.
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Andrea da Portoferraio pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 10:01
Combustibili si pagherà meno? oppure si farà forse il Water Front? e pagando la benzina più di ora? Nessuno riflette su questo argomento? qualcuno si chiede il perche dovrebbe costare meno trasportandone meno? oppure il trasporto se è più imponente abbatte i costi?
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LUIGI LANERA Fdi pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 9:10
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/lanera.JPG[/IMGSX] Ci risiamo ...... anche L anno scorso siamo dovuti intervenire sui giornali per sollecitare L'Asl ad una celere organizzazione, prima della stagione turistica, al fine di dotare le ambulanze di un medico a bordo . Oggi leggiamo , anche grazie alle segnalazione del sempre attivo Semeraro , che il versante est della nostra isola potrebbe essere privo del medico a bordo delle ambulanze destinate in quella zona della nostra isola . Ma stiamo scherzando??? In qualità di esponente nazionale di Fdi chiedo ai responsabili dell azienda Asl se quanto denunciato sui blog locali corrisponda al vero e se fosse confermato , di spiegare ai cittadini Elbani perché Questa differenza di assistenza tra cittadini della stessa isola . La sanità , per noi, non ha né confini geografici ne necessità di risparmio , la salute non ha prezzo . Luigi Lanera Fdi dirigente nazionale .
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ELBANO DOCG da monte capanne pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 9:08
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/demanio.JPG[/IMGSX] A Marciana Marina, Porto Azzurro e Portoferraio la gestione del demanio genera forti contrasti, sono spesso condotti citando leggi e normative sconosciute ai non addetti ai lavori, cerchiamo di capirne qualcosa in più, tirando in ballo meno giurisprudenza possibile, nella speranza di dare al lettore un’illustrazione che lo possa aiutare a formarsi una propria opinione senza doversi ridurre, come spesso accade, a fare una sorta di tifo per una parte o per l’altra senza avere nessuna idea circa la reale materia del contendere. Da un ventennio ormai, i Comuni si sono sostituiti alle Capitanerie di Porto nella gestione del demanio marittimo. Ciò è avvenuto in ossequio alle modifiche della Costituzione realizzate nel 2001 allo scopo di aumentare l’autonomia degli enti locali, una sorta di antipasto della vera e propria riforma in senso federalista della nostra nazione; con le conseguenze che vediamo sopratutto oggi con la Sanità pubblica. Nel pensiero del legislatore, il decentramento delle attività amministrative avrebbe dovuto condurre ad una gestione più aderente alle necessità delle comunità locali con un miglioramento complessivo della funzione pubblica con soddisfazione delle legittime aspettative dei cittadini e delle imprese. Contrariamente alle premesse fin qui espresse dobbiamo però registrare che i contenziosi in materia di demanio marittimo sono invece esplosi proprio a partire da questo passaggio di competenze. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i Comuni hanno, in molti casi, assunto la gestione del demanio marittimo in funzione di un neppur troppo celato interesse a trarre un utile economico dalla stessa, tradendo quindi le aspettative del legislatore che gli ha trasferito tale competenza perché facessero l’interesse delle comunità locali e non il proprio. Ma come fanno i Comuni a guadagnare dalla gestione del demanio? Il sistema si basa sull'istituto della concessione demaniale e della relativa sub-concessione, vediamo come funziona il tutto. Il demanio marittimo è riconducibile alla categoria dei beni pubblici, cioè quei beni finalizzati a soddisfare interessi generali, appartiene allo Stato ed è riservato all'uso pubblico, indistinto, a favore della collettività, dunque i Comuni non ne sono proprietari ma soltanto i gestori, possono disciplinarne l’uso mediante ordinanze e possono, attraverso atti di concessione demaniale marittima, concederne porzioni ad un utilizzo riservato dietro il pagamento, da parte del Concessionario (colui che ottiene il bene demaniale in concessione), di un canone che viene versato allo stato (che ne è il proprietario). Sembrerebbe di aver fatto confusione dicendo prima che i Comuni lucrano dalla gestione del demanio e poi che i relativi canoni concessori vengono pagati allo stato, tutto si chiarisce introducendo un ulteriore concetto, quello della sub-concessione, con la quale il Concessionario cede (a titolo ovviamente oneroso) ad un Sub-concessionario l’utilizzo riservato del bene da egli stesso precedentemente ricevuto in concessione. Siamo arrivati al punto: i Comuni fanno richiesta a sé stessi (che ne sono amministratori) di ottenere in Concessione porzioni di demanio (pagando il relativo canone allo Stato) per poi sub concederle a terzi guadagnando sulla differenza tra il canone che incassano dal Sub-concessionario e quello che pagano allo Stato; poiché per concessioni di pregio (all’interno di porti, ad esempio) la differenza tra il valore di mercato ed il canone stabilito dallo Stato assume un’ingente rilevanza, i Comuni possono guadagnare con questo “giochetto” un sacco di soldi. Astenendoci da giudizi di merito, sia legale che politico, vediamo di spiegare nel seguito perché questo modo di procedere ha ingenerato tanto contenzioso amministrativo culminando, in alcuni casi (Porto Ercole, Porto Azzurro), con interventi della giustizia amministrativa che ha giudicato opportuno annullare numerosi atti prodotti dai Comuni. Il primo interrogativo che sarebbe spontaneo porsi è il seguente: se la concessione di un determinato bene demaniale, oltre ad essere richiesta (a sé stesso) dal Comune, interessa anche ad una o più imprese o privati cittadini che ne fanno anch'essi domanda, cosa succede? La legge prevede che le varie domande debbano essere comparate per stabilire quale tra esse garantisca un utilizzo del bene demaniale più rispondente all'interesse pubblico e, a parità di questo requisito, che la concessione vada al migliore offerente; questi finirebbe dunque, in questo caso, per pagare un canone maggiore rispetto a quello stabilito dalle relative tabelle redatte dallo Stato. Avrete già capito che se il Comune, che è arbitro di questa competizione, figura esso stesso nel novero dei partecipanti, può sorgere qualche dubbio in merito alle garanzie di imparzialità della sua azione amministrativa, secondo un principio sancito sia costituzionalmente che dalla sovraordinata normativa europea. Vale la pena di segnalare che alcune Regioni (es. Emilia Romagna) hanno eliminato il dubbio alla radice con una legge regionale la quale stabilisce che qualora un Comune voglia la concessione di un bene demaniale da esso stesso amministrato, non possa farne richiesta a se stesso per poi auto-concederselo ma che in tal caso la potestà amministrativa venga trasferita alla Regione stessa che diviene in forza di tale norma l’arbitro super partes che può meglio garantire l’imparziale valutazione di domande concorrenti rispetto a quella del Comune. La nostra Regione non ha ancora ritenuto opportuno dotarsi di una siffatta norma denotando, come purtroppo testimoniato anche in altri settori, un complessivo scadere della propria qualità amministrativa culminato nel triste record nazionale di citazioni in giudizio da parte della Corte dei Conti per l’anno 2009 con un vertiginoso aumento, per lo stesso anno, di denunce per casi di corruzione e concussione. Torniamo al problema delle concessioni per evidenziare un’altra potenziale stortura che si è venuta a creare con il passaggio amministrativo ai Comuni. Il regime concessorio del demanio marittimo ha sempre rappresentato un’eccezione rispetto all’uso pubblico indistinto, garantendo in tal modo il mantenimento di ampie zone portuali destinate ai cosiddetti “usi pubblici del mare” quali, ad esempio, la pesca o il trasporto di merci e persone. A fronte del guadagno realizzabile dai Comuni con il meccanismo già descritto, si è venuto quindi a creare un forte conflitto di interessi tra questi e gli esercenti di attività del tipo sopra descritto; nella loro ansia di guadagno, poiché ai Comuni conviene (auto)concedersi il maggior spazio possibile onde lucrare sulla sua sub-concessione, si è già arrivati all’eccesso per cui in alcuni porti non residua alcuno spazio “libero” da destinarsi agli usi pubblici di cui sopra, tale condizione determina l’inevitabile avviarsi di contenziosi amministrativi a ripetizione. Un’ulteriore criticità creatasi da questa abnorme acquisizione di spazi in concessione da parte dei comuni è determinata dalla loro convenienza a contrarre il rapporto di sub-concessione con un unico soggetto per non dover ricorrere a svariate gare d’appalto (una per ogni frazione di sub-concessione). Vediamo perché ciò causa problemi. La parsimonia con la quale la Capitaneria di Porto concedeva piccole zone in concessione, ha storicamente determinato lo sviluppo, per lo più, di piccole attività di gestione di ormeggi o campi boe; il territorio quindi non esprime forze economiche e finanziarie di sufficiente entità per competere all’ottenimento delle grandi aree portuali messe a gara dai Comuni che finiscono per favorire l’ingresso sul mercato (in modo spesso devastante per le piccole aziende locali) di imprese alloctone, negando a quelle di casa propria uno sviluppo legittimamente atteso e meritato. E’ chiaro che, anche questo profilo induce molteplici contenziosi stante la soddisfazione di un unico soggetto e la contestuale delusione di molti. Terminiamo questa breve descrizione con una ulteriore considerazione che prende forma dalle profonde differenze registrate tra le modalità di gestione del demanio che erano proprie delle Capitanerie di Porto e quelle, attuali, dei Comuni; tutti saremmo naturalmente portati a pensare che avvicinando i centri del potere al cittadino l’amministrazione dovrebbe trarne giovamento perché più consapevole delle sue aspettative ed esigenze, l’evidenza dei fatti sembrerebbe dire che non è così alla luce di inevitabili personalismi che proprio dall’eccessiva vicinanza prendono forza rimarcando nettamente come il valore dell’imparzialità nell’azione pubblica sia forse il più irrinunciabile e come tale imparzialità si riveli direttamente proporzionale alla distanza dei centri di potere dalle comunità dei cittadini. Dimostrando la pervicacia dei Comuni nel gestire "in proprio” l’approdo.
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"Zio Mauro" da Piombino pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 8:32
DIALOGO TRA IL SERIO E IL FACETO SULLA BUROCRAZIA [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/burocrazia.JPG[/IMGSX] - scusami mi potresti spiegare cosa è la BUROCRAZIA ? - la Burocrazia è quella cosa creata da chi detiene il potere per far si che tutte le cose marcino con ordine e regolarità, e questo è lo scopo principale e meritevole della Burocrazia. Poi, però, ne è presente un secondo che purtroppo prevale è che negativo per tanti, ed è quello che impedisce il corretto funzionamento dello scopo principale e favorisce invece la corruzione e la concussione affinchè la burocrazia non fermi ogni cosa, e questo va a vantaggio di pochi. - ma allora perchè non viene eliminata o almeno snellita nei suoi aspetti negativi ? - vedi, la Burocrazia la vogliono migliorare i tanti, ed anche i pochi, ma poi diventa difficile gestire le cose eliminando lo scopo principale per cui essa è stata creata, ci vogliono tempi e riflessioni, a meno che si tratti di esercizio diretto del Potere, allora questa viene quasi immediatamente messa da parte, perchè crea problemi a questo esercizio; - e allora a quale conclusione arriviamo ? - è ELEMENTARE Watson, riflettici un po'?
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ELBA SALUTE pubblicato il 9 Giugno 2020 alle 3:50
[COLOR=darkblue][SIZE=2] SINDACI.... ZINI, GELSI, PAPI E CORSINI. ANCHE QUEST'ANNO I CITTADINI DELL'ELBA SARANNO OGGETTO DI DIFFERENZE NEI TRATTAMENTI DELLE EMERGENZE/URGENZE. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/ambu.JPG[/IMGSX] Poiché sull'Isola anche nella sanità si viaggia secondo il vento che tira e non con chiari piani sanitari e rigorose norme di emergenza/urgenza spalmate in tutto il periodo dell'anno, ci è dato a SAPERE, come al solito all'ultimo momento, che anche in questo tribolato anno 2020 l'Azienda Sanitaria sta per dividere l'isola secondo algoritmi e calcoli sanitari per stabilire che la zona orientale (Rio, Porto Azzurro e Capoliveri) a differenza della zona occidentale dal 15 giugno al 30 settembre 2020 non avrà il medico a bordo dell'ambulanza PET ( Punto Emergenza Territoriale) ma solo la presenza infermieristica. Sia chiaro nessuno vuol togliere nulla alla preparazione e professionalità della categoria infermieristica, ma é ora di finirla di considerare le categorie di medico ed infermiere intercambiabili, ed è non più accettabile che l'ASL ancora una volta tenti il colpo di mano dell'ultimo minuto con motivi che appaiono pretestuosi. L'anno scorso si millantava la mancanza di medici, poi recuperati invece con estrema facilità da una efficacissima azione di coordinamento del sindacato di medici più rappresentativo a Livorno, Snami. Quest'anno si vocifera che sarebbero i bassi numeri di urgenze nella zona orientale all'Elba a influire sulla decisione dell'ambulanza con infermiere anziché con medico ma tutti ci ricordiamo le notizie dolorose del giugno 2019 mentre il medico ancora non c'era (partì dal 1 luglio). Abbiamo appurato che la zona orientale ha 1/3 delle emergenze della zona occidentale (ma sarà vero? E perché l'anno scorso non se ne parlò? ) quindi a pensare male possiamo dire che quel terzo di ammalati della zona orientale in alcune emergenze dovranno preoccuparsi, e seriamente. La possibilità di mantenere in vita fino all'arrivo in ospedale un paziente soccorso da un'ambulanza può essere di oltre il 30% in più se a bordo c'è un medico rispetto a quando non c'è . Lo dicono tutti i dati. Ci sono prestazioni come la tracheotomia in caso di impossibilità della intubazione orotracheale, un parto in ambulanza, la certificazione dell'avvenuto decesso di un paziente, un infarto miocardico, e altre situazioni che solo un medico potrà trattare, che devono essere affrontate nel più breve tempo possibile e il tutto è di sola competenza medica. Ancora una volta stanno per dividere l'Elba in pazienti di serie "A" e di serie "B" secondo calcoli di probabilità la cui legittimità è tutta da chiarire. I Sindaci sono sicuri di accettare tutto questo? Proprio dopo aver appena toccato con mano al pari dei sindaci di tutta l'Italia dove porta la politica dei tagli?? Comitato Elba Salute. (Francesco Semeraro)
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Un cittadino per giunta elettore pubblicato il 8 Giugno 2020 alle 18:50
Se ci fosse il comune unico l'unico amministratore capace sarebbe il sindaco Dr. Papi Maurizio, saprebbe decidere in nome e nell'interesse della gente, vedasi come amministra Porto Azzurro, senza spazzatura porta a porta, attenzione nelle scelte del turismo e pratico senza tanti tavoli di concertazione e paroloni politici e associazioni varie. Voto sicuro.
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marco pubblicato il 8 Giugno 2020 alle 18:02
Nel precedente referendum votai contro il comune unico, ora se si rifacesse voterei a favore, però con una preoccupazione, ci sarebbe sull'isola una giunta capace di mandare avanti un territorio, che per la sua conformazione è molto più vasto di quello che sembra? Perchè ora magari fra i sette, due capaci li trovi, dopo se ce n'è uno incapace siamo rovinati.
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BIANCANEVE, PROVA TU A SVEGLIARE I SETTE NANI-SINDACI! da piero in campo pubblicato il 8 Giugno 2020 alle 15:26
Oh Elba mia, ‘se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, mai non potrebbe il pianto adeguarsi al tuo danno ed allo scorno…’ Avere sette sindaci per trentamila abitanti è come se a Milano o a Roma ci fosse un sindaco per ogni quartiere: più o meno un centinaio di sindaci! Surreale, ma siccome il popolo è sovrano, vada per ‘i sette dell’orsa maggiore’ purchè, come nel vecchio film, non facciano solo azioni di sabotaggio. ‘Purtroppo la divisione amministrativa non ha giovato in questi anni…’ L’ottimo Marco Mantovani ipotizza prudentemente che ci vorranno ancora 15 anni prima che gli elbani, preoccupati solo di curare il proprio orticello, si sveglino dal loro letargo per accorgersi che sono già morti da molti anni senza aspettare il 2035. ‘Per l’Elba sogno un’unica realtà politico-amministrativa….’ Che bel sogno! Bravo Marco, ma i sogni vanno tradotti in realtà adesso, non nel 2035, sennò rimangono delle bellissime favole come quella di Biancaneve! Non c’è bisogno di Nostradamus per prevedere il nostro prossimo futuro: basta leggere le aberranti e contraddittorie esternazioni dei nostri innumerabili amministratori che non hanno ancora capito che solo un ritorno alla NORMALITA’, sia pure con ragionevole prudenza, può far ripartire il turismo mettendo almeno una toppa all’ormai compromessa stagione. Il caro traghetti è uno dei tanti problemi di ritorno alla normalità a cui bisogna rimediare SUBITO: qualcuno ha notizia che almeno uno dei magnifici sette abbia preso qualche iniziativa al riguardo? Eppure ad aumentare sconsideratamente la tassa di sbarco – invece di abolirla come qualunque benpensante avrebbe fatto data l’emergenza - sono stati prontissimi! E il super ammiraglio, plenipotenziario di tutti gli oceani, bravissimo nel fare propaganda elettorale pro domo sua stile fra’ Salvini, l’avete sentito? (ah già, è un problema contabile e, anche se salato – anzi salatissimo – dirà che non è di sua competenza marittima…) SINDACI, SE CI SIETE BATTETE UN COLPO! (o magari anche sette colpi, così almeno giustificate la vostra aurea pluralità!)
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Walter.g da Mola pubblicato il 8 Giugno 2020 alle 13:02
Volevo esprimere tutta la mia approvazione al sindaco dott Maurizio Papi in merito alle Misure prese per fronteggiare questa grave crisi economica in piena pandemia bel gesto per esempio di aver posticipato il pagamento del acconto IMU 2020 di essere stata vicino e di essere stato molto professionale nell'affrontare questa pandemia Grazie di cuore e un in bocca al lupo per la gamba.
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