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113259 messaggi.
VOCI DI RIPARTENZA pubblicato il 26 Maggio 2020 alle 11:04
LA VOGLIA DI RICOMINCIARE Amapola di Portoferraio, un senso di positività ecco cosa ci trasmette la nuova apertura. L'intervista a Cristina Giacomelli http://fG9hQV3J2ZI
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luca da portoferraio pubblicato il 26 Maggio 2020 alle 10:47
MOVIDA ,IL SINDACO DI MILANO DOTT SALA ORDINANZA; (bella presa di posizione) Niente piu alcolici da asporto dopo le 19 a MILANO.si potrà prendere da bere solo seduti ai tavolini. OTTIMA idea lo dovrebbero adottare anche i sindaci dell isola almeno teniamo il distanziamento e non si basano solo su un locale le persone . per l arrivo della stagione rimaniamo in SICUREZZA
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uno qualunque da rio pubblicato il 26 Maggio 2020 alle 7:48
Una pillola di italianità Poichè oggi è uno SCHIFO parlare di Politica e di Magistratura voglio dare i miei soliti CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: NON acquistate PIU' prodotti col marchio Made in Germany( cioè tedeski ) qualunque essi siano ( porta male ). Gli zoccoli lasciateli agli “zoccoloni” olandesi. COMPRATE ITALIANO
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Per Selex pubblicato il 26 Maggio 2020 alle 6:59
Caro Selex, dovresti essere più tollerante ma capiamo che per la tua giovane età non ci riesci. Forse hai sbagliato gruppo di appartenenza, lo dicono in molti di là dal canale e ci dispiace. Ma che vuoi l’impegno è forte e può stancarti ,nonostante l’età. Ripassa i fondamentali Doveri e rispetta.
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VOCI DI RIPARTENZA pubblicato il 26 Maggio 2020 alle 4:02
LA BUONA TAVOLA NOSTRALE Il ristorante da Lido di Portoferraio apre con alcune novità dovute alle nuove regole. ASCOLTIAMO http://9Ymkcy4mV24
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VOCI DI RIPARTENZA pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 16:52
PASTICCERIA DULCISSIMO Qualche difficoltà nella riapertura, ma grazie a chi ha sostenuto Dulcissimo nel momento del Take Away. L’intervista a Simone Battistella titolare della pasticceria. http://VO3gwAk-BLw
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NATO SCOGLIO da portoferraio pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 16:34
Boia come danno noia quelli che fanno politica... ma un sarete mica gli stessi a cui davano noia nella vecchia amministrazione di portoferraio? Ricordo tempo fa una favoletta, quella del pifferaio, che vi piaceva tanto raccontare.... avete aggiustato il piffero? co lo scotch? la musica è sempre la stessa....do...re...mi...fa...in...vi...di...A!!!
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Selex Sul comune unico da Portoferraio pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 15:39
Cominciano tutti così... Caro Direttore .... gli interventi di questi giorni sul comune unico, un pò come se si scrivessero da soli o come se lo scritto fosse autoreferenziale visto che la palla l'ha lanciata colui che di disastri ne ha fatti tanti. Bene siamo alle solite ecco Mimì, Cocò e il terzo incomodo. Tirano su la testa cercando di farsi appoggiare da qualche maggiorente credulone ma fanno i conti senza gli osti che in questo caso sono gli elbani. Ma l'ultimo intervento che leggo sulle pagine di questo blog, mi fa veramente scompisciare dalle risate ...... data la mia storia e i miei convincimenti ..... unico artefice .... i processi vanno saputi gestire ..... infine dulcis in fondo ..... ringrazio la Fondazione...... meditate gente meditate ...... tre vecchietti, due ormai fuori dalla politica e uno che si agguanta con le unghie al vecchio mestiere che tenta di infilarsi da ormai tanto troppo tempo.
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Luigi lanera pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 15:36
A proposito di Elba Zona Franca di cui oggi tutti parlano ........ ma c’è chi fa i fatti. ISOLE MINORI Luigi Lanera Pubblichiamo il testo dell'Emendamento n. 66.2 alla Legge Finanziaria presentato da La Pietra, Calandrini e De Bertoli (FdI) e inviatoCi da Luigi Lanera, esponente politico nazionale di FDI. NUMERO EMENDAMENTO: 66.2 A.S. 1586 EMENDAMENTO Art. 66 Dopo il comma 1, aggiungere in fine i seguenti commi: «1-bis. Al fine di favorire le attività industriali, commerciali, artigianali e turistiche, nonché di sostenere e promuovere lo sviluppo dell'occupazione, il rilancio socio-economico e l'interscambio commerciale con l'estero, a decorrere dal 1° giugno 2020, è istituita una zona franca produttiva nei comuni delle isole minori riportate nella tabella. 1-ter. Alla zona franca produttiva di cui al comma 1-bis si applicano, nel limite massimo di spesa di cui al comma 1-sexies, le disposizioni di cui all'articolo 1, commi da 341 a 343, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Le agevolazioni previste dal citato comma 341 si applicano alle piccole e micro imprese che, per un periodo di cinque anni, costituiscono una nuova attività economica a decorrere dal 1° giugno 2020, nonché, nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, alle piccole e micro imprese che hanno avviato la propria attività prima di tale data. 1-quater. Con regolamento adottato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le disposizioni necessarie per l'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 1-bis e 1-ter del presente articolo. Entro lo stesso termine sono adottate le deliberazioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ai sensi dell'articolo 1, comma 342, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per il finanziamento dei programmi di intervento relativi alla zona franca produttiva. 1-quinquies. Al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui ai commi 1-bis e 1-ter del presente articolo è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2020 e di 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021.» Conseguentemente alla Tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni: 2020: - 5.000.000; 2021: - 20.000.000; 2022: - 20.000.000.
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SIMONE MELONI pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 14:28
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/meloni1.JPG[/IMGSX] I sottoscritti Consiglieri Comunali PRESO ATTO delle numerose richieste che pervengono dai cittadini di Portoferraio circa la possibility di avere spiagge accessibili ai diversamente abili; CONSIDERATO che lo scorso anno, a seguito di una nostra interrogazione riguardante lo stesso oggetto, fu risposto che "eravamo arrivati tardi" in quanto l'amministrazione aveva gia messo in atto alcuni provvedimenti per far si che i titolari delle concessioni delle spiagge attrezzate provvedessero in tal senso, EVIDENZIATO che si sta riavviando la stagione estiva e non abbiamo letto nessuna indicazione in merit° e neanche vista nessun posizionamento di attrezzature atte al superamento delle barriere architettoniche, INTERROGANO la S.V. per sapere: - se l'Amministrazione prevede di intervenire installando passaggi decorosi per le sedie a rotelle per permettere it raggiungimento del mare, se si in quail spiagge; - se siano stati interpellati i titolari delle concessioni demaniali al fine di valutare un loro impegno sia per l'installazione delle eventuali passerelle (ove possibile), quando per garantire la messa a disposizione una sedia speciale per consentire anche ai non deambulanti di accedere al mare. Si richiede di inserire la presente interrogazione all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Sempre nella mattinata di oggi è stata presentata dal gruppo consiliare di minoranza anche una mozione per portare all'attenzione dell'assemblea le problematiche da affrontare per la sanità elbana post-covid. Di seguito il testo: Mozione con richiesta inserimento all'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale. Sanità post-Covid-19. Si riaperta all'Elba l'annosa discussione sulla sanità. Ben venga, significa che pian piano, con tutti i problemi che ancora sono presenti, ci stiamo accingendo ad una sorta di normalità. Dobbiamo stare attenti però, perche parlare di sanita, soprattutto di organizzazione della sanità non e materia da tutti, può essere una discussione da "tavolo" ma, per le istituzioni pubbliche, deve divenire discussione seria, costruttiva e soprattutto, reale. Possiamo ascoltare le grida di scandalo perchè non ci sono reparti ma dobbiamo essere in grado di capire le reali esigenze del territorio e ciò che può o non può essere fatto. Quale interpretazione vogliamo dare alla sanita elbana oggi? Crediamo che la risposta sia ovvia, la stessa predicata ieri, una sanità che ha necessità di essere continuamente monitorata, per la quale ben vengano i comitati a discutere nelle sedi istituzionali e per quale la regione Toscana deve impegnarsi più di quanto ha fatto fino ad oggi. bbiamo ascoltato le parole del ministro Speranza nella conferenza di presentazione del decreto Rilancio e ci ha colpito come ha parlato della "sanità di prossimita", del territorio. Ripartiamo dal territorio anche noi, i servizi territoriali della nostra ASL devono tornare ad essere tali, non è accettabile che le attività territoriali, leggi Consultorio, siano relegate in un piano dell'ospedale, anzi, al quarto piano dell'ospedale. E' da ripensare questo modello che qualcuno ha forzatamente attuato. L'emergenza Covid19 ci ha fatto capire che la sanità del territorio non deve essere la sanità ospedaliera, sono e devono essere due canali diversi e ben distinti, quindi necessario quanto prima che, la conferenza dei sindaci riapra confronto con la Asl, la Regione e tutti gli enti interessati affinchè si giunga quanto prima ad individuare dei locali idonei dove far confluire la sanità territoriale, quella parte di sanita che, in questa Ease di emergenza, avrebbe potuto essere di forte supporto ai cittadini ed alla Asl stessa. Riprendiamo gli spazi precedenti Covid19 nel presidio ospedaliero. L'emergenza ha costretto la direzione ospedaliera ad una razionalizzazione degli spazi e dell'organico, ci sentiamo di fare un plauso per come, nella prima, drammatica, fase dell'emergenza si pensato alla riorganizzazione. Oggi però dobbiamo riprenderci parte degli spazi abbandonati, l'ospedale di comunità, la chirurgia, la medicina tornino alle loro origini, ne va della dignità di tutti i pazienti che transitano nell'ospedale e dei dipendenti ospedalieri che, con enormi sacrifici, hanno mantenuta alta l'attenzione e la nostra sicurezza. La conferenza dei sindaci, insieme alla Asl, riferisca urgentemente su come intende procedere per il ritorno alla "normalita". Si dia immediata attuazione al reperimento di un'area "bolla" per pazienti Covid19 che dovessero presentarsi ma la si trovi con percorsi diversi e con i requisiti di Legge previsti, le risorse, se non ci sono, si debbono trovare. II tempo passa, nonostante sembra che tutto si sia fermato, i giorni trascorrono, il presidio ospedaliero deve vedere le proprie opere compiute, il nuovo pronto soccorso, la camera calda, la camera iperbarica, non facciamo finta di mente. Questa mozione vuole essere come un appello che, di pari passo a quanti ne stiamo leggendo in questi giorni da parte di cittadini, comitati, sindacati, vuole andare verso un ritorno alla normalità, non dimenticandosi cosa è stato fatto ma con l'obiettivo di vedere nel futuro una sanità cambiata e migliore. Per questo motivo presentiamo, con questa mozione, chiediamo che sia istituita una commissione tecnica che vada a redigere, affiancando la conferenza dei sindaci, il nuovo piano socio-sanitario dell'isola d'Elba. Le competenze tecniche sono essenziali per poter scrivere finalmente una nuova pagina della sanità e la politica dovrà fare la propria parte prendendo le decisioni più opportune per il nostro futuro, si sta giocando una sfida difficile in Italia, il momento economico e uno dei peggiori dal dopoguerra ma non possiamo permetterci di stare con le mani in mano, la conferenza dei sindaci torni a discutere di sanità post covid19, le forze politiche, di maggioranza ed opposizione si alleino per scrivere il nuovo libro dell'Elba, uniti possiamo non solo chiedere ma certamente ottenere. Non si pensi a questo momento elettorale come un momento per poter emergere prendendosi una poltrona in regione ma lo si trasformi in un momento di rilancio storico del territorio e, nel caso specifico, per la sanità elbana. Chi si tirerà indietro, chi preferirà le sterili polemiche contro questo o quello, sarà colui che non ama il territorio ma che aspira ad una poltrona che non darà frutti, non dimentichiamo le parole di una grande statista, Alcide De Gasperi: "Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione". Pertanto chiediamo al Consigio Comunale di impegnare il Sindaco, l'assessore alla sanità, la Giunta affinche: - sollecitino la Conferenza dei Sindaci e l'azienda sanitaria a comunicare alla cittadinanza il cronoprogramma per il ritorno alla normalità dei reparti ospedalieri e dei lavori del nuovo pronto soccorso, della camera iperbarica; - sia data informazione circa l'assunzione di operatori sanitari (CPU, Infermieri e Medici) per completare la pianta organica che risulta non a regime; - sia portato in approvazione presso la conferenza dei sindaci un regolamento per la nomina di una commissione tecnica per la redazione del nuovo piano sociosanitario da presentare alla regione per la nostra isola a fronte anche delle criticità rilevate a causa del Covid-19 e successivamente, una volta ratificato il regolamento dai consigli comunali dei sette comuni, sia nominata la commissione; - si apra un tavolo di confronto permanente tra le forze politiche, i comitati, i sindacati dove si possa discutere di sanità.
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CLAUDIO DE SANTIS pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 11:19
[COLOR=darkred][SIZE=4] RIFLESSIONE SULLA SEMPLIFICAZIONE DELLA VITA AMMINISTRATIVA DELL’ISOLA D’ELBA [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/desantis.JPG[/IMGSX] Caro direttore, mi permetta di intervenire brevemente nel dibattito aperto su una possibile semplificazione della vita amministrativa dell'Elba. Credo di poterlo fare in modo insospettabile essendo stato artefice dell'unica fusione-semplificazione a cui si è dato vita sull’ isola, con la fusione tra Rio nell'Elba e Rio Marina. Data la mia storia e i miei convincimenti, mi pare di poter dire che la soluzione di un ente che coordini l'attività dei comuni, ipotizzata anche da Ruggero Barbetti, possa avere efficacia, ma comporti anche il rischio che la semplificazione si trasformi in sovrapposizione. Penso infatti che per semplificare sia sempre meglio tagliare che aggiungere. Si dirà: ma c'è proprio tanto bisogno di questi tagli che finiscono per ferire l'autonomia dei singoli territori? Credo che questo sia opportuno in assoluto, e a maggiore ragione per l'oggi e per un domani denso di incognite e problemi, anche se (e il caso di Rio insegna) certi processi vadano saputi gestire con attenzione e rispetto per le comunità coinvolte e per le loro esigenze, tradizioni e peculiarietà. Valorizzandole, non penalizzandole. Da questa emergenza-pandemia, ancora purtroppo attuale e ancora indefinibile nelle sue conseguenze, credo si possa trarre un insegnamento importante. I sindaci in carica hanno certamente affrontato il momento con impegno e dedizione. Ma un territorio unico come un'isola ha bisogno di indirizzi comuni, il che non significa affatto sminuire le istanze delle singole realtà , ma valorizzarle in modo organico. Detto questo credo che la cosa più importante, e di cui ringrazio la Fondazione che ha dato il la, sia non lasciare cadere questa discussione. Che va approfondita e stimolata coinvolgendo tutte le realtà dell'Elba, attesa a una sfida decisiva per il suo futuro. Claudio de Santi
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Riaperture e movide pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 9:37
Si son voluti riaprire bar, pub, ristoranti perché al collasso economico.. GIUSTO! però non si vogliono le movide, si urla all'untore se ha la mascherina abbassata mentre beve, il gestore rischia la multa e la chiusura se non fa rispettare le distanze.. Spesso i ragazzi sono all'esterno del locale, il gestore deve fare anche lo sceriffo? Stiamo assistendo a "fiumi di parole" già sui talk, FUFFA
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speranza da elba pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 8:34
METTETE I BIDONI PER LA SPAZZATURA NELLE SPIAGGIE!! Come possiamo fare turismo con le spiagge tenute in questo modo..... Anche in giro per i paesi se ne vedono troppo poche!!!
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Rosy da Elba pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 8:20
Sono sempre stata dubbiosa e critica nell'eccesso di panico che i media hanno distribuito in questi mesi. Sono altrettanto dubbiosa e critica sull'utilizzo di mascherine e guanti in piena estate, che a mio avviso provocheranno tutta una serie di altri problemi. Ma in questi giorni, diciamo così, di "ammortizzamento", in cui finalmente possiamo uscire, sarebbe intelligente continuare ad utilizzare i mezzi che ci hanno imposto, cioè appunto le mascherine e le distanze, proprio per evitare qualsiasi possibilità di contagio, per dimostrare che possiamo essere responsabili di noi stessi, e poter, magari tra qualche settimana, essere ancora più liberi e sereni. Capisco la voglia di tornare alla vita normale, accidenti se la capisco, ma...cum grano salis.
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Movide sparse in tutta Italia pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 7:33
Saranno i 60mila educatori civici in procinto d'essere assunti a garantire le distanze? Mi vien da RIDERE... PER NON PIANGERE!
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pino pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 7:32
come avete visto il problema della movida va da Brescia a Milano a Napoli a Roma e non ultimo Portoferraio, quindi nel caso specifico di Portoferraio si richiedono ordinanze per gestire al meglio la situazione, secondo me basterebbe applicare la normativa esistente, le forze dell'ordine facciano applicare le regole senza penalizzare i vari gestori, se sei senza mascherina nei luoghi in cui la devi avere prendi la multa, se non rispetti le distanze prendi le multe, non ricominciamo però con la caccia all'untore che viene da fuori. io credo che chi viene sull'isola sappia bene come comportarsi e se non lo sa saranno le forze dell'ordine a ricordarglielo.
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 25 Maggio 2020 alle 4:44
RUGGERO BARBETTI E IL SUO MANIFESTO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/camici1.JPG[/IMGSX] Ruggero Barbetti,vicesindaco di Capoliveri,informa i concittadini elbani di un suo manifesto programmatico 2020-2025 chiamato “Elba isola autonoma” in cui sono elencate 5 azioni per cambiare. Come concittadino elbano lo ringrazio. Come concittadino elbano conosco l’ azione amministrativa che Barbetti ha svolto in tanti anni di amministratore pubblico e mi fa piacere conoscere quella che intende svolgere nel prossimo futuro. La propone a tutti,questa sua azione amministrativa futura, perché secondo lui potrà servire al miglioramento della qualità della vita: una visione strategica per un “Nuovo Rinascimento dell’Elba” parole testuali nella prefazione alle 5 azioni per cambiare. Ho letto con attenzione. Alla fine, una prima domanda è sorta spontanea :perché questo manifesto rivolto ai concittadini. L’attività di pensiero è sempre gradita e va rispettata. Chi la manifesta pubblicamente sa che può essere sottoposta a critica come ad elogio. Che dire allora ? Non ho trovato cenno ad alcuna politica del lavoro che apra alla creazione di posti di lavoro per tutto l’anno a lavoratori e lavoratrici specie giovani che oggi assai spesso sono costretti a lasciare l’Elba per mantenere una famiglia trovando altrove quel lavoro stabile annuale che purtroppo all’isola non esiste. Tutto ruota ancora intorno al turismo balneare e ambientale. Entrando nel merito delle “5 azioni per cambiare” vorrei soffermarmi brevemente sull’azione numero 3 chiamata “isola d’Elba zona franca urbana (insulare) “. La zona franca non sarebbe un fatto nuovo per l’Elba,nuovo sarebbe se fosse solo urbana,solo cioè per le imprese. Zona franca lo fu infatti,ma per tutti, ai tempi di Cosimo I , poco dopo la fondazione di Cosmopoli. Negli anni sessanta del secolo scorso la propose Raffaello Brignetti, noto scrittore di mare. Più recentemente agli inizi degli anni duemila,il sottoscritto riprendendo quanto Brignetti sosteneva,scriveva che una zona franca per l’arcipelago toscano poteva essere cosa buona ed utile (vedi Elbaoggi settimanale online,anno I numero 15 di venerdì 13 luglio 2001;Il Tirreno cronaca dell’Elba giovedì 10 maggio 2001). A quel tempo il dibattito politico era incentrato sul federalismo amministrativo e sulla nascita del parco nazionale . La proposta zona franca per l’arcipelago fu “cavalcata” a destra e a sinistra dello schieramento politco. Nel 2011 riprendendo a parlare di zona franca sostenevo quanto dieci anni prima avevo scritto:cioè una zona franca sarebbe utile non solo per le imprese ma per tutti i cittadini insulari che abitano e vivono all’Elba cioè famiglie,pensionati e lavoratori ,ricordando quanto a tale proposito è stato fatto in altri arcipelaghi europei come quelli di Madeira(Portogallo ) e delle Canarie (Spagna).http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=1527 Dopo tanti anni trovo ancora attuale la proposta di una zona franca non solo per l’impresa ma anche per la famiglia,i lavoratori,i pensionati residenti ed abitanti sull’Elba. Purtroppo sono trascorsi venti anni senza che sia accaduto niente. Però,se ben ricordo, mi pare che qualcosa di franco è nato: una associazione chiamata porto franco. Anche lei poi è scomparsa. Marcello Camici
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Silvia da Portoferraio pubblicato il 24 Maggio 2020 alle 19:02
Portoferraio sabato scandaloso movida nel centro storico Senza fare nomi di bar a Portoferraio ma sabato nel centro storico la sera mi sono scandalizzata tutte le persone attaccate con controlli zero .per prendere una bevuta sono dovuta andare avanti al comune dove c'è le bevande serfsevice e ho preso una Coca-Cola era impossibile passare per bere una bevanda .mi chiedo dal 3 giugno quando aprono le regioni e facciamo così siamo rovinati. per il sindaci di tutti i comuni adottate un procedimento urgente altrimenti la stagione parte ma Con i contagi sono giovane mi piace divertirmi ma ieri sera dopo mezz'ora siamo andate alle ghiaie perché abbiamo buon senso e rispetto
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Un cittadino per giunta elettore pubblicato il 24 Maggio 2020 alle 17:10
Occorre coraggio il sindaco di Portoferraio deve fare un ordinanza per non trovarsi male questa estate, che non si può bere fuori dai locali per non creare assembramenti
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Dott.ssa ROBERTA MADIONI pubblicato il 24 Maggio 2020 alle 16:58
[COLOR=darkblue][SIZE=3] SERVE UN PIANO ISOLE MINORI PERCHÉ LE ISOLE TUTTE DOVREBBERO AVERE UNA DETASSAZIONE ADEGUATA A LIVELLARE IL SURPLUS DEI COSTI, DEL GAP DELL’INSULARITA. [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/roberta.JPG[/IMGSX] Leggo con piacere che Ruggero Barbetti è a favore delle ZFU , zone franche urbane, una variante del Porto Franco già promosso anni fa’ da Luigi Lanera e portato in discussione in Parlamento da Fratelli d'Italia. Fra le varie proposte di Barbetti leggo anche la flax tax al 15% per le NUOVE Imprese al fine , dice, di attirare gli investitori da fuori. Non condivido assolutamente questa misura destinata esclusivamente alle nuove imprese perché si andrebbe a generare una concorrenza sleale nei confronti delle imprese esistenti che già faticano a restare sul mercato. Inoltre alcune imprese potrebbero stabilire qua la loro sede legale , beneficiare degli sgravi fiscali e mantenere i loro investimenti fuori Elba senza alcuna ricaduta economica sul territorio. Ma , immaginiamo invece che la nuova impresa non sia fittizia ed operi sul territorio, tipo una nuova catena di ristoranti , beneficerebbero della flax tax e riuscirebbero a fare dei prezzi inferiori andando a sottrarre una grossa fetta di mercato alle imprese esistenti annientandole . Le riduzioni di imposta sono necessarie a chi già vive stabilmente sul territorio e non a chi viene da fuori. Parla di incremento della popolazione, ma ricordiamo a Barbetti che già molte persone hanno grandi difficoltà a trovare case in affitto tutto l'anno . I nostri giovani emigrano perché l'isola non offre la possibilità di lavoro stabile annuale , necessiterebbe una diversificazione dell’economia che non sia solo turismo. Questa pandemia ha messo in evidenza tutta la nostra fragilità economica . Servirebbero più case popolari con affitti ad equo canone che non supera i 100 euro mensili per fare sì che i nostri giovani possano crearsi una loro famiglia, programmare dei figli ed una loro indipendenza . Sono oltre vent'anni che i nostri Comuni non inseriscono nei loro bilanci e nei piani regolatori edilizia pubblica popolare e così i cittadini sono costretti a pagare affitti esorbitanti, per case spesso inadeguate alle esigenze familiari. Oltre agli ampliamenti per le abitazioni private esistenti del piano Barbetti, gli enti dovrebbero investire in edilizia pubblica popolare se vogliamo incrementare la popolazione . Barbetti dovrebbe ascoltare le esigenze dei cittadini prima di stilare un piano unitario per l'isola proponendo la creazione di un nuovo Ente sovraordinato, ricordiamoci che l'ultimo era l'Unione dei Comuni miseramente fallita i cui debiti sono ancora sulle spalle dei 7 Comuni. Serve un piano Isole Minori perché le isole tutte dovrebbero avere una detassazione adeguata a livellare il surplus dei costi, del gap dell’insularita.
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