Fantastico sentire dire di dare gli ombrelloni gratis ai turisti che non si possono permettere la concessione....e' come dire regaliamo gli skipass in montagna ai turisti che non se lo possano permettere
Se uno non si può permettere la vacanza sta a casa..come faccio io e tante altre persone senza pretendere di avere tutto libero e a gratis...
113256 messaggi.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/talismani.JPG[/IMGSX] Buongiorno!
Volevo condividere con voi che, da poco più di una settimana, è in libreria il mio libro “Talismani” edito “Albatros il filo”, collana “Nuove Voci” con prefazione di Barbara Alberti.
Che cosa è un Talismano?
A prescindere dal significato che la Cabala o il Picatrix di Ermete Trismegisto ci forniscono, nella concezione comune esso è un oggetto materiale al quale si attribuisce una sorta di potere magico e benefico e, come tale, lo si conserva e lo si porta dappertutto. Come un amuleto ha il potere di infondere sicurezza e protezione dagli influssi negativi ma, in più, dato il grande potere naturale e simbolico che incorpora, un talismano riesce ad “attirare” gli influssi positivi e, legandosi strettamente all'Io più profondo del suo possessore, dona supporto al raggiungimento di quelli che sono i suoi obbiettivi di vita.
E, per colui che cerca Dio, cosa sono se non Talismani quei meravigliosi testi Sacri che le religioni e non solo, ci hanno donato?
Guillaume è un giovane cataro al quale il padre, il perfecto Amaury, demanda un compito estremamente importante per il loro credo e non solo. Poco prima che la città di Lavaur venga invasa e distrutta dall'esercito crociato cristiano, affida al ragazzo alcuni testi di una bellezza che è riduttivo definire sublime, opere che dovrà proteggere per tutta la sua vita per far si che venga tramandata ai posteri l'antica conoscenza che esse celano.
Testi che, in seguito, il giovane cataro studierà profondamente e che saranno guida nella sua personale ricerca di Dio. Un Dio che, colpa della tanta malvagità vissuta nel mondo terreno, vede offuscato nella sua mente e che, lentamente, ha bisogno di riscoprire...
Firenze pre-rinascimentale, il monaco Leonardo da Pistoia si reca al cospetto di Cosimo de' Medici e gli fa dono di un antico testo. Il primo di molti libri tramandati da Guillaume. È l'inizio di un sodalizio tra l'uomo di chiesa ed il signore fiorentino che condurrà il monaco tra la Francia, l'Italia e la Macedonia, alla ricerca di molti scritti antichi che, giunti a Firenze, consentiranno alla scintilla umanista di divenire l'enorme fuoco rinascimentale.
Tempi moderni, Isola d'Elba. Il giovane Lorenzo deve affrontare tre cene dove gli vengono poste domande importanti. Tre colloqui che, se superati, gli cambieranno la vita per sempre.
In Talismani, terzo libro e mio secondo romanzo descrivo tre differenti periodi storici utilizzando, come filo conduttore, testi che io stesso, novello Guillaume, ha letto con passione in più anni per porre in essere una mia strettamente personale ricerca di Dio. Libri sacri e non, che spaziano dalle opere di Platone ai testi cari alla religione catara, dai vangeli canonici a quelli gnostici e apocrifi, dalla Cabala ad Ermete Trismegisto.
Opere tutte che, più o meno velatamente, descrivono lo stretto legame tra l'uomo e Dio.
Volevo riservare un ringraziamento particolare al Rotary Club isola d'Elba che, come sempre ben attento a sostenere iniziative anche di questo genere nel nostro territorio, ha contribuito alla realizzazione del Libro.
Da poco in libreria e nei principali store on-line (anche in formato e-book e kindle) nelle librerie dell'isola lo potete trovare presso:
libreria Mardilibri Portoferraio
libreria Stregata, Portoferraio
libreria Lo Scoglio Marina di Campo
libreria Del Porto Marina di Campo
livreria Le Civette Marina di Campo
libreria Ricola Marciana Marina
Tabaccheria articoli vari “Guglielmi” Capoliveri
libreria.coop. Piombino
Davide Pelliccioni
Arieccoli ,nel rispetto di ordini superiori di chi per carriera bacerebbe anche un lebbroso sono a battere in divisa per controllare l'attuazione di norme e limiti previsti per la pandemia.
Ancora non siamo aperti ma sono già vigili e presenti non a salvaguardare la salute pubblica non a consigliare ma solamente per raccattare l'obolo di roma ,non di san Pietro stavolta.
MI vergogno sommessamente, obbedir tacendo alle pulsioni di chi odia chi lavora ,produce e rischia sulla propria pelle.
Abbiamo bisogno di sostegno non di kapo' di triste memoria
Egr.io Dott. Papi
Io sono un turista che da oltre 40 anni vengo all'elba ogni fine settimana (non ne ho saltato uno, per fortuna) nei mesi di giugno e luglio, in agosto rimango in ferie per tre settimane. Poi a settembre ritorno per altri due fine settimane, in quanto lascio la famiglia per tutto il periodo estivo all'Elba. Chiedo: dovrei fare anch'io l'esame tre giorni prima dell'arrivo all'Elba? Ovvero, ogni settimana? Chi me li paga ? Chi mi trova il tempo per effettuare gli esami ? Mettiamola così,se io dovessi essere obbligato (non verrei più all'Elba),bene. Però, a questo punto vorrei che tutti gli elbani che frequento nei bar, alberghi, ristoranti,coop,negozi, che saluto per strada, mi mostrassero il loro esame fatto TRE giorni prima ogni volta che incontro. Chi mi garantisce la non posività degli elbani? Es. Se arriva un gommone dalla mattina alla sera da Follonica con persone positive e si ferma a bere in una qualsiasi spiaggia e infettasse il barista (elbano) e dopo un giorno, due, tre,etc. io vado a bere nello stesso locale, chi mi garantisce la mia salute? Perchè io si e gli elbani,no? Anzi, no. Ho cambiato idea. Pretendo che gli elbani, facciano l'esame, OGNI giorno e mi dovranno mostrare il risultato fuori dal locale (se sono dieci dipendenti,li voglio vedere di tutti).
Le sembra possibile?
Naturalmente, starò alle regole preposte. Però, sarà una mia libera scelta vendere/regalare baracca e burattini e smettere di venire all'Elba. Il mondo è pieno di bellissimi luoghi di vacanza. Se, approveranno le ultime sue legittime osservazioni perderete moltissimi turisti,ne sono sicuro. Con tutto il caos che c'è in giro, la gente non ha nessuna intenzione di partire per le vacanze sapendo già di non essere ben accettata al suo arrivo (dopo che dovrà spendere molti soldi).
Saluti
Julius
x giorgio migheli, i professoroni hanno più volte detto che i vari test non danno nessuna certezza, i test salivali non sono ancora in circolazione, si figuri che anche i tamponi vanno ripetuti dopo 4 giorni se lei ha letto bene le proposte del sindaco e non ne dubito, capirà che certe cose sono praticamente impossibili da fare, sono d'accordo nell'aumentare i controlli, occorre usare i DPI e rispettare le leggi in caso contrario multe, ma porre quei paletti a piombino mi sembra assurdo e le dirò forse anche anticostituzionale, ma non sono in grado di affermare la correttezza dell'ultima affermazione
Ecco servita la ragione per la quale l’Elba non è mai andata molto bene e adesso, con l’emergenza covid, ancora peggio: ci sono dei cittadini particolarmente astuti che sono anche elettori.
Per il resto, Yuri Tiberto ha già detto tutto.
Qualche giorno fa ho scritto che ciascuno è l’artefice della sua fortuna: invertendo l’ordine dei fattori, oggi dico che questi irresponsabili non sono solo la causa della loro sciagura, ma di quella di tutti noi. Vanno contrastati con tutta la forza possibile. E subito, perché ormai siamo alle porte coi sassi.
Italia Nostra, in scia di Legambiente, critica la Fondazione Elba in merito alla proposta di "aprire di più" al turismo Pianosa e Montecristo.
Fermo restando che un aumento controllato di visite potrebbe essere possibile senza incidere sulla tutela, dalla posizione di Itaia Nostra emerge chiaramente una vaghezza e una assenza di misurazione delle politiche con il principio di realtà. la dimostrazione ultima è data dalla notizia - lamentela di un pezzo archeologico etrusco pregiato esposto a Napoli e non conservato ed esposto all'Elba, luogo di ritrovamento. Una notizia a fronte della quale Italia Nostra dovrebbe agire alla luce del sole per chiedere al MIBACT, di cui vanta tra le righe buoni rapporti e consuetudini, che tutto quanto è dell'Elba ritorni all'Elba, sia esposto all'Elba e attrattore di un turismo sostenibile. Si fanno proclami per un turismo sostenibile e culturale, ma poi niente più. Perchè non chiedere e pretendere di riportare a Portoferraio il busto di Cosimo del Cellini per fare un esempio? Perchè lasciare nello stato noto le ville Napoleoniche?
La sensazione è che queste associazioni culturali o di tutela degli interessi diffusi, nella sostanza abbiano un loro interesse, quanto meno alla sopravvivenza e poi pace se tutto il resto va a ramengo. Evidente anche, in proposito, le caratteristiche delle proposte di Legambiente per l'area marina protetta, proposte estranee ad ogni valutazione delle necessità di un territorio. La promozione di una economia sostenibile però è altro, ha necessità anche di tutele, ma soprattutto ha necessità di incentivi alla trasformazione ecologica. si vogliono energie alternative, ma non si ammettono impianti innovativi di produzione energetica sull'isola, si vuole efficeinza energetica degli edifici, ma guaI a parlare di ristrutturare ed adeguare a condizione di efficientamento energetico le strutture produttive quali gli alberghi.
Il problema non sono i proclami ma individuare condizioni per le modificazioni. Una volta queste posizioni venivano definite riformismo, bene si, riformismo contro l'egoismo, anche ambientalista o culturale evidentemente funzionale alla perpretazione di associazioni e di relative economie di vicinato.
Caro Yuri
Sono perfettamente d'accordo con te basta con le dannosissime esternazioni alla stampa diffuse dai vari soggetti associazioni Gat e persino dallo stimatissimo Papi, bata con progetti inapplicabili, basta con confusione per i nostri amatissimi ed indispensabili clienti. Tutto questo crea confusione ed incertezza. La stagione è alle porte stiamo dietro ai protocolli ministero e regioni diamo certezze e cerchiamo di essere chiari.
Grazie Yuri per il tuo modo di essere franco e sempre coerente.
Un saluto
Da chi ti stima molto
Nello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017 ,n.229,concernente revisione ed integrazioni del decreto legislativo 18 òuglio 2005,n.171 ,recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE (Atto del governo n.101) ,su proposta del Responsabile del Dipartimento nazionale politiche della navigazione di Fratelli d'Italia Luigi LANERA e grazie all'intervento dell'Onorevole Marco SILVESTRONI di Fratelli d'Italia ,membro della IX Commissione trasporti ,poste e telecomunicazioni, è stato inserito il comma specifico" al fine di agevolare il settore e di semplificare la normativa applicabile per l'assunzione del personale dell'equipaggio e per la conduzione dell'unità da diporto ,sia adottato tempestivamente il decreto attuativo del nuovo titolo professionale semplificato già previsto dal codice".Si ringrazia l'Onorevole Marco Silvestroni per questo ulteriore intervento necessario per raggiungere gli obiettivi del Decreto necessario ed importante per tutta la filiera, alquanto articolata ,della nautica da diporto .
[COLOR=darkred][SIZE=4] FERMATE LA FOLLIA DELL'(IMPOSSIBILE) ISOLA COVID-FREE! [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/yuri1.JPG[/IMGSX] Come se non fossero bastate le dannosissime esternazioni alla stampa diffuse prima dalla Gat e poi dal Presidente AAEE, che davano per scontato un inesistente e improbabile "test sierologico obbligatorio per l'ingresso all'Isola", (oltre a un'ulteriore serie di castronerie tipo i passaggi nave rinchiusi nei garage...) obbligo non certo imponibile da un gruppo di pubblicitari o da un'Associazione senza alcun potere legislativo, ecco che anche il Sindaco Papi (ottimo medico e ottimo Sindaco, a giudicare dal suo curriculum), dopo essersi distinto per le ordinanze più singolari e restrittive durante il lockdown, si fa prendere la mano, ergendosi a difensore sanitario dei sacri confini insulari, e riprendendo pari pari le deliranti proposte del governatore sardo Solinas.
Test sierologico da effettuarsi non prima dei tre giorni antecedenti l'arrivo, in alternativa test sul porto di Piombino, in prospettiva test rapido salivare (attualmente in fase iniziale di sperimentazione, disponibile chissà quando..). In caso di (sospetta, i test non danno alcuna certezza) positività, niente Elba.
Ora:
- il viceministro alla salute Sileri dichiara che l'ipotesi è "impraticabile", supportato dai ministri Boccia e Speranza. Serve uniformità di regole su tutto il territorio nazionale.
- Stop da parte del Comitato Tecnico-scientifico: "non possono esistere certificati di negatività né passaporti sanitari".
- La generale diffidenza verso il test sierologico è acclarata: è di ieri la notizia che solo il 25% delle persone scelte per sottoporsi al test a valenza nazionale ha accettato. E parliamo di un'indagine epidemiologica importantissima, non di assecondare i capricci di qualche aspirante salvatore della patria dilettante.
- La del tutto ipotetica "isola covid-free" potrebbe facilmente rivelarsi un boomerang: "visto che siamo tutti sani, assembriamoci a volontà".
Inutile dire che nessun test impedisce di contrarre il virus mezz'ora prima dell'imbarco, o di essere un falso negativo. In più, gli arrivi con imbarcazioni private sarebbero comunque incontrollabili.
- L'effettuazione del test sul porto sarebbe semplicemente folle: sotto il sole, attese di ore, assembramenti sicuri, proteste. E risse quasi matematiche. Io non mi faccio pungere nessun dito, e salgo su un mezzo pubblico per il quale ho il biglietto. E voglio proprio vedere chi me lo impedisce, visto che un trattamento sanitario senza consenso non è proprio facile da effettuare legalmente.
- Simulazione: decido di prenotare 15 giorni ad agosto. Sono stressato dal lockdown, e voglio trattarmi bene: scelgo la miglior sistemazione possibile, uno splendido Resort alla Biodola. Preventivo, 26.727€ . Pago la mia brava caparra, 8.018€. La caparra è rimborsabile, ma purtroppo solo entro 30 gg. dall'arrivo.
Mi sbatto per trovare un laboratorio aperto nei TRE giorni antecedenti la partenza. Se partissi di lunedì, dovrei trovarlo obbligatoriamente il venerdì. E magari, sotto ferragosto.. potrebbe non essere facile.
Ipotesi 1: non lo trovo. Parto, sul porto mi testano, positivo. Via, torna a casa e saluta vacanza e caparra.
Ipotesi 2: lo trovo. Vado, mi sforacchiano, ahia, cerotto. Verso sera, mi chiamano: "mi spiace, lei è positivo". Mi risparmio almeno il viaggio.
Poi faccio il tampone. Negativo. "Eh beh, sa, che vuole.. succede.."
Morale: il principio di fondo di cercare di mantenere l'isola "immune" era sicuramente encomiabile. Ma già l'apertura degli spostamenti in regione, i viaggi per lavoro e l'avanti-indietro degli stessi Elbani, oltre agli inesistenti controlli dell'ultimo mese - nemmeno la banale autocertificazione - anche ammesso (e non concesso) fosse stato possibile, è ormai del tutto vano.
In compenso, qualunque operatore può confermare le decine di messaggi, telefonate, post sui social che denotano l'apprensione di una moltitudine di potenziali Ospiti che non hanno nessuna intenzione di sottoporsi a trafile inutili, costose e soprattutto fonte di preoccupazione e incertezza. Nel frattempo, fonti attendibili dalla Sardegna confermano disdette a raffica successive alle dichiarazioni di Solinas.
A questo punto, prima che sia troppo tardi, è indispensabile che i Sindaci facciano al più presto chiarezza, smentendo le uscite dei singoli e diffondendo con ogni mezzo il semplicissimo messaggio che l'Elba è sana e sicura, perché ligia a tutte le procedure previste dalle leggi e perfetta per una vacanza senza pensieri, grazie alle sue numerosissime splendide spiagge, attrezzate e con tutti i confort per chi lo desidera, ma anche libere e fruibili senza altre costrizioni se non quelle del rispetto delle normali precauzioni, per la sua natura incontaminata, i suoi sentieri, i suoi percorsi trekking e bike, per i suoi paesini a misura d'uomo, l'arte, la storia, l'enogastronomia... e non per essere un efficiente ospedale militare svizzero/tedesco.
Yuri Tiberto
Club Hotel Marina 2
Oggi è il 27 Maggio, tutti propongono ma nessuna decisione, speriamo che almeno per il prossimo ponte del 2 giugno i sindaci si mettano d’accordo per far effettuare controlli ACCURATI almeno agli sbarchi all’Elba perchè se è vero che serve il turismo per risollevare l’economia isolana non ci dobbiamo dimenticare che in primis manca il senso civico, basta guardarsi intorno o fare attenzione ai rumori per capire che si stanno riaprendo le seconde (terze, quarte, quinte....) case e non saranno soltanto turisti toscani.
Fate i bravi, Sigg. Sindaci, schierate le forze dell’ordine, fate dare una valanga di multe, fate rispettare la legge, che sia per una volta uguale per tutti. Chi puó venire venga, chi deve ancora stare a casa ci stia, l’Elba non scappa.
Non facciamoci prendere per il naso, non vendiamo lo Scoglio in cambio di un po’ di benessere in più
Possibile che si è sempre pronti a criticare ogni cosa si dica e non vi sia mai ,dico mai da parte dei critici anche una sola modesta proposta ?
E certo che qualsiasi filtro posto a Piombino non potrà essere la garanzia assoluta che il virus non oltrepassi lo stretto ;ma sicuramente le possibilità verrebbero limitate .Siamo tutti sulla stessa barca ma c'è sempre quello che sfila il tappo del leggero !
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/oce.JPG[/IMGSX] Con l’accorpamento dei reparti E la diminuzione dei posti si verificano Situazioni di saturazione dei posti letto per cui prepariamoci ad aspettare ore su una barella, o a essere trasferiti a Piombino, non perché certe malattie qui non si possano trattare ma semplicemente perché non c’è piú posto dove ricoverarsi!!!
Prepariamoci anche all’azzeramento delle operazioni chirurgiche perché non ci sono abbastanza medici né posti letto. Anzi prepariamoci alla continuazione di questa situazione, che prima la giustificavano con l’emergenza Covid, ora diventerà strutturale (ricordiamo che l’Elba ha attualmente zero positivi, l’ultimo tampone positivo è di settimane fa, ci sono stati in tutto 12 casi di cui solo 3 o 4 hanno toccato l’ospedale, uno è deceduto e tutti gli altri sono guariti, il nostro ospesale è classificato come “no Covid”... e però i servizi ordinari sono ancora ridotti manco si fosse a Bergamo al picco dell’emergenza)
Di questo bisognerebbe parlare e non di fantasiose terapie intensive o unità coronariche riproposte a ripetizione da qualche medico pensionato che non ha mai visto questo ospedale.
In particolare, poi, la radioterapia. Chi parla di una possibile radioterapia all’Elba o non sa di cosa parla, o fa mera campagna elettorale sulla pelle dei malati oncologici. La radioterapia è un reparto altamente specialistico che non a caso è presente solo in alcuni ospedali nei capoluoghi; non c’e a Piombino, Cecina, Volterra, Massa Marittima, Pontedera e in tanti altri ospedali anche ben piú grandi del nostro. Ci vogliono aparecchiature che costano centinaia di migliaia di euro quando non milioni, con manutenzione assai costosa, poi ci vogliono i medici specialisti e i tecnici specializzati. Pensate che sia possibile mettere e mantenere un macchinario di radioterapia all’Elba per poi tenerlo spento il 99% del tempo? E un medico Radioterapista e un tecnico a non far nulla il 99% del tempo?
Capisco il disagio di chi impiega due ore e mezzo per andare a livorno e altrettante per tornare e va a fare una terapia di pochi minuti che gli sembrano quasi nulla, ma la soluzione non è prendervi in giro dicendo che potreste fare le terapie qui, bensí organizzare i servizi perché non siate costretti a fare su e giú se non lo volete, né a cercarvi un albergo a Livorno. Si potrebbe poi semmai pensare a organizzare le terapie a Grosseto che è un po’ piú vicino. Non certo millantare una radioterapia all’Elba che è realistico quanto vedere atterrare i Boeing 747 alla Pila o veder fare al nostro ospedale i trapianti di cuore. Magari serve a raccattare squallidamente qualche voto...
x cittadino per giunta elettore, vorrei che Lei analizzasse anche i modi di attuazione della proposta del sindaco, se non ho capito male ci vuole un certificato negativo valido nelle ultime 72 ore , quindi per prenotare ogni cosa il turista deve aspettare questo certificato, lei pensa che navi e alberghi aspettino? perchè non dire con maggiore sincerità che non deve venire nessuno sull'isola? perchè il turista potrebbe avere questo certificato negativo ma essere positivo 1 ora dopo averlo ritirato
per il sindaco Papi Maurizio
Condivido i controlli a piombino per il coronavirus con tanto di certificato 3 giorni prima della permanenza a l isola. dato che lei è dottore ne sa meglio di noi cittadini e tutela come primo cittadino il suo paese .Ma mi sorge un pensiero il porto turistico come possiamo fare i controlli per il coronavirus a tutte le barche che soggiornano in porto e in rada anche a quello penserei altrimenti il problema non lo risolviamo e questo bisogna farlo in tutti i porti dell' isola per tutelarci
questo sms può essere utile
saluti luca
Ringrazio da cittadino l'ottima proposta del sindaco Papi che essendo anche medico e consapevole del rischio che la popolazione può avere, questa si che è buona politica e saper amministrare senza aspettare la Regione che decida per noi, Papi insista si faccia valere prenda in mano lei la situazione, e spinga tutti i sindaci a decidere nella conferenza dei sindacii senza aspettare il governatore Rossi, giugno e alle porte e la salute pubblica degli elbani deve essere tutelata, anche per evitare in caso di contagi di sovraccaricare il nostro ospedale che non sarebbe in grado di sostenere un esplosione di contagi. Grazie sindaco e Dr. Papi, noi cittadini confidiamo in lei.
[COLOR=darkred][SIZE=3] AL CAFFÈ ROMA RISPETTATE LE REGOLE, NESSUNA "MOVIDA". LA FOTO NON RAPPRESENTA LA REALTÀ [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/roma.JPG[/IMGSX] Vorrei rispondere agli articoli apparsi sulla stampa nei giorni scorsi nei quali si sono lamentati troppi assembramenti in un "noto bar del centro storico di Portoferraio". Dalle foto pubblicate si evince chiaramente che il bar in questione è di mia proprietà e mi riferisco al Caffè Roma in Portoferraio . Questa nota che inoltro vuole essere un messaggio positivo in un momento in cui appare fin troppo facile strumentalizzare fatti e circostanze esasperando la realtà per essere "nella notizia" per " fare notizia", la realtà degli accadimenti è invece altra cosa. E’ vero che nella serata in questione, davanti al Caffè Roma vi erano decine di persone ma la foto, per un evidente gioco di prospettiva, non rende il reale contesto in cui si trovavano non solo i clienti dell'esercizio ma anche chi , nel rispetto delle regole era in quel luogo. Dalle immagini e dai video è impossibile rendere correttamente percepibili le reali distanze ed allora possono rappresentarsi le percezioni a seconda di come vuole rappresentarsi la realtà. In realtà i clienti erano ben distanziati come vogliono le regole e come poteva essere riportato per non creare " la notizia". I camerieri hanno più volte raccomandato di mantenere la distanza fisica così come la guardia giurata assunta proprio per una occasione che avrebbe potuto creare criticità invece scongiurate dalla correttezza dei clienti che naturalmente manifestavano euforia ma non squilibrio. Quindi niente di trascendentale e/o irregolare da parte di nessuno, nemmeno quelli che alzavano la mascherina per consumare ( difficile farlo diversamente). Nessuna "Movida" illecita e quindi solo alcuni ragazzi che si sono divertiti nel rispetto delle regole. Al Caffè Roma si rispettano senza ombra di dubbio e senza tema di smentita tutti i protocolli di sicurezza previsti; tutti gli elbani conoscono bene quanto sia importante in questo momento rispettare le normative vigenti e farsi parte diligente perchè tutti le rispettino e noi imprenditori ed operatori del commercio non possiamo permetterci un’altra diffusione del contagio che sarebbe disastrosa per l'economia dell'Isola e di ognuno dei suoi abitanti, nessuno escluso neppure la persona che si è presa la briga di denunciare un fatto artato e che a mio modesto parere dovrebbe riflettere prima di giudicare quanto da lui stesso creato, prima di parlare di irresponsabilità e scomodare l'attività delle forze dell’ordine che fanno molto bene il loro lavoro di controllo e prevenzione.
Graziella Petucco
Il sindaco Papi è contrariato per la non-decisionalita' della conferenza dei sindaci elbani. ALLORA È FAVOREVOLE AL COMUNE UNICO?...
Concordo a pieno con il pensiero esposto dal Sig. Lanera, certe scelte come il prosieguo dell'attività della miniera Eurit o la costruzione del dissalatore sul piano di Mola avrebbero dovuto essere sancite da un referendum almeno nei comuni interessati.
Sarebbe auspicabile che gli errori del passato servano da insegnamento per il futuro.
Speriamo dunque che Fratelli d'Italia , di cui il Sig. Lanera è segretario, si faccia promotore e garante di un processo democratico che permetta a tutti gli abitanti dell'isola di esprimersi circa una così importante questione.
Quale ritengo sia, l'istituzione di un area marina protetta su tutto il litorale elbano.
[COLOR=darkred][SIZE=4] CORONA VIRUS LE PRECISAZIONI DEL SINDACO PAPI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/papi2.JPG[/IMGSX] Al fine di chiarire, una volta per tutte, la posizione di questa Amministrazione Comunale circa gli interventi e le misure volte al contenimento dell'epidemia da coronavirus sia alla possibile ripresa economica a sostegno delle attività produttive e quindi della popolazione, ivi compreso in primis un significativo impulso occupazionale, vogliamo porre all'attenzione della Conferenza dei Sindaci e dei mezzi di informazione le nostre proposte e considerazioni.
Ricordiamo, anche se pleonastico, la gravità della pandemia da COVID-19 tuttora in corso, apparentemente (e speriamo definitivamente) in quiescenza, grazie alle restrittive misure a cui siamo stati sottoposti negli scorsi mesi, ma come la scienza sostiene, pronta a riesplodere in tutta la sua violenza e aggressività.
E’ un rischio che non possiamo e non dobbiamo correre e che vi invito a valutare attentamente.
Ricordiamo infatti che è il Sindaco la prima autorità sanitaria del Comune amministrato e quindi responsabile della salute dei propri concittadini, per cui, tutto ciò che fa, può e deve farlo nell'interesse della collettività.
A tale scopo si richiede di creare, con l'assenso delle autorità competenti, un filtro sanitario a Piombino, in considerazione che è l'unica via di accesso all'Elba, fornendoci quindi una potenziale situazione di controllo certo.
In altre parole, dovrebbe essere istituzionalizzata, all’imbarco, la richiesta di una certificazione che attesti il risultato negativo di un test (tampone o sierologico o a breve anche salivare) effettuato al massimo nei 3 giorni precedenti.
Qualora l'utente non fosse poi in grado di esibire la certificazione richiesta, si dovrebbe provvedere ad effettuare, in loco e a spese dei Comuni, un test rapido che dia indicazioni dello stato di salute del soggetto.
A tale scopo dovrà essere organizzato un servizio all'imbarco, la cui realizzazione non è complessa e non richiede apparati sanitari particolari e che comunque dia sicurezza sia all'utente che alla popolazione elbana.
I tempi di attuazione, specialmente con l’entrata in uso dei test salivari, saranno velocissimi, di basso costo e di ampia soddisfazione; è un problema di impegno e buona volontà.
Siamo puliti e tali vogliamo rimanere, anche nell'interesse di chi viene a fare vacanza, ancora di più attratto da questa specificità.
ELBA CORONAVIRUS FREE: deve essere questo lo slogan, il messaggio di questa stagione turistica, amplificato, tambureggiato dalla G.A.T., a cui chiediamo di impegnarsi, con le proprie capacità e attraverso i propri canali, ad una massima diffusione, almeno nazionale.
Si dovrà provvedere ad una verifica, mediante controlli a campione anche da parte dell'USL o di personale preposto, del rispetto del distanziamento sociale e della sanificazione su tutti i traghetti anche se sarà un compito impegnativo e gravoso per tutte le compagnie di navigazione.
Si dovrà inoltre, sempre dalle compagnie di navigazione, ottenere l'interscambiabilità dei biglietti (cioè un biglietto già pagato alla Società X, se il cliente arriva in ritardo per qualsiasi motivo, dovrà essere valido anche per la Società Y), così da non creare attese e disagi per l’utenza nonché l'obbligo di comunicare, a fine giornata, ai singoli comuni, per via telematica, i nominativi e recapiti di coloro che imbarcano per l'Elba, come del resto è previsto per la Sardegna.
In tal modo potremmo conoscere gli ospiti e magari contattandoli anche in base alla loro provenienza, venire a conoscenza di coloro che non dispongono della certificazione di avvenuto test anticovid, e proporre di effettuarlo, magari a nostre spese qualora il progetto di testare i turisti a Piombino venisse cestinato dalla Conferenza dei Sindaci o non suscitare entusiasmo ed impegno realizzativo.
Per quanto riguarda il controllo delle spiagge ci siamo già espressi e crediamo che sarà un servizio di gradimento sia per la comunità residente che turistica nonché una gestione assolutamente allineata alla sicurezza e al contenimento dell'epidemia da coronavirus.
Chiediamo ancora che la Conferenza dei Sindaci si faccia promotrice di richiedere con fermezza al governo centrale, tramite le vie istituzionali di rinunciare alla quota IMU che ogni Comune devolve annualmente al Fondo di Solidarietà Statale per destinarlo a mitigare la situazione economica critica di tutti quei lavoratori stagionali che in questa stagione turistica rimarranno disoccupati o sottoccupati e di conseguenze privati del sostegno NASPI.
Vista infine la complessità della normativa inerente la Fase 2, la Conferenza dei Sindaci dovrà promuovere ed ottenere, nelle sedi opportune, la possibilità di assunzioni stagionali in deroga finalizzati ad un effettivo e rigido controllo delle regole da seguire, in quanto allo stato attuale sarebbe impossibile - con il personale disponibile - svolgere un'attenta opera di verifica, rischiando di vanificare così l'impegno che sarà indispensabile profondere.
Tutto quanto sopra è già stato richiesto, presentato e spiegato nelle varie riunioni della Conferenza dei Sindaci, anche qualche mese fa, dove, nonostante tutte le occasioni di confronto che abbiamo avuto e nonostante la nostra disponibilità a capire le esigenze di tutti, non si è mai arrivati ad una linea comportamentale che non fosse in assonanza, anche temporale, con le direttive governative e regionali, fin dalla nostra proposta del febbraio scorso da noi subito concretizzata, di bloccare le attività sportive.
Ogni riunione della Conferenza dei Sindaci si è sempre conclusa con un pareggio, cioè con un nulla di fatto, ad eccezione di quella del 12 maggio u.s. in cui si è approvato un documento suggerito dalle Associazioni di categoria ma comunque non vincolante per la scelta futura dei Comuni, facendo quindi un’operazione di facciata ma non di sostanza.
Sarebbe auspicabile che in tempi molto brevi si potesse trovare una sintesi condivisa sulle proposte avanzate che, vogliamo sottolinearlo, non hanno l’ambizione di essere dogmi, ma obbiettivi concreti e realizzabili sui quali lavorare tutti insieme.
Ricordiamo che la politica è impegno e proposizione e non attesa volta ad aspettare e subire le decisioni altrui, sollevando sempre e solamente difficoltà e problematiche attuative.
Sarebbe bene che ognuno, anche di fronte all'opinione pubblica, in modo molto chiaro e definitivo, esprima la propria posizione, assumendosene la responsabilità in merito alle proposte da noi avanzate.
Con la stima di sempre.
f.to Il Sind Dr. Maurizio PAPI