Vorrei inserirmi nel contesto della diatriba fra l'ex Sindaco Riese e la parte dell'allora opposizione, la Dottoressa Mancuso può certo criticare ciò che sta succedendo, avendo conosciuto ciò che è successo e quello che avrebbe fatto piacere vedere del suo paese dopo l'elezione del Sindaco attuale che ha avuto modo di non fare ciò che ha promesso ai cittadini riesi, poi non dimentichiamo il percorso assurdo del Sindaco con quanto successo e sta succedendo nella sua giunta. Un Assessore competente che ha dato per due anni e più un contributo importante alla comunità riese, pur non avendo legame con il territorio, viene portata all'esasperazione e da le dimissioni, il Sindaco ne prende atto e si defila, dopo un pò il ViceSindaco, fra l'altro colui che al Corsini ha fatto vincere l'elezioni, abbandona con dichiarazione importante e viene sostituito da un consigliere dell'opposizione, mi sembra si stia rasentando il ridicolo, fra l'altro vorrei ricordare che il Sindaco ha un esperienza politica che all'Elba non ha nessuno. Quindi io penserei seriamente fossi il Sindaco ad un "Cafiero ritira la squadra" se il Sindaco non conosce la frase qualche riese vicino gliela spieghi.
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Volevano una rivincita elettorale nel 2013 presentandosi in lista con parte della tua maggioranza. Hanno perso ancora. I voti li portiamo noi, dicevano alcuni tuoi ex Assessori. Dispiace solo che Bosi, quella volta, non abbia preso posizione. Possiamo dire 3 a 0 e palla al centro? Ora attendiamo il poker. Forza Paola
Che i rapporti non debbono essere dei migliori lo avevamo intuito, la risposta del segretario della CGIL al segretario del comune di Portoferraio Mancusi ne è una conferma. infatti Anselmi scrive:
"Visto le criticità e i ritardi accumulati, a lei pare che si possa parlare di relazioni sindacali corrette? Pensa davvero che con questo suo atteggiamento si possa arrivare al raffreddamento dei conflitti? Sia lei a dirmelo, dottor Mancusi: a chi giova questa situazione? Se ha problemi con la parte dirigenziale, è bene che lei se li sbrighi da solo. Dottor Mancusi, è o non è il Segretario Generale?Concordo con lei quando dice che chi lavora allo sfinimento viene attaccato mentre chi non fa niente attacca. Personalmente mi sentirei di aggiungere: in tanti casi chi non fa niente, si nasconde dalle proprie responsabilità continuando a percepire stipendi da capogiro"
Tanto le dovevo."
Il problema di questi perfidi rapporti, di questo mefitico stato delle cose, è che a pagarne le conseguenze sono da una parte, direttamente, i lavoratori che non vedono soddisfatti loro diritti; dall'ltra i cittadini che hanno servizi scadenti (per non infierire).
Ma a sorprendere è l'assoluto silenzio del sindaco e della Giunta, l'assenza del un consiglio comunale.
Intanto girano le voci, si compiono pasticci come quello della procedura per l'assunzione del dirigente area III, si devono restituire 3 milioni di oneri di urbanizzazione e chissà di chi è la responsabilità della mancata registrazione in bilancio di questa uscita, le opere pubbliche non pervenute, l'edilizia ferma, le società partecipate appaltate a responsabili extraElba come se sull'isola ci fossero solo "caproni", i dubbi incarichi alla Cosimo de Medici, e chissà quante altre cose che dall'esterno non si riesce a percepire.
Chissà se Zini batterà un colpo! tra poco così tacendo farà apparire grandi statisti i suoi predecessori, vallo a capire!
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/paola.JPG[/IMGSX] Ringrazio Cesarina Barghini ed il suo gruppo - unito ancora da un unico indomito rancore e da niente altro - che con dovizia di particolari ed una indiscussa professionalità ha dato conto di cosa è una persecuzione giudiziaria.
Appare curioso come arrampicandosi sugli specchi cerchi di spiegarci come - dopo aver perso politicamente - ha dimostrato di aver dovuto rinunciare anche alla rivincita (incomprensibile per chi non confonda i piani) sul piano giudiziario, ammainando anche la bandiera della legalità sotto la quale proclamava di dover salvare il paese.
Dalla puntuale ricostruzione emerge in modo ancor più grave la consapevolezza di una denuncia senza fondamento alla quale può ben essere ricondotto il concetto di persecuzione o, comunque, di una strumentalizzazione della giustizia per fini politici.
Ci saremmo aspettati un rispettoso ossequio delle pronunce giudiziarie in questione ed invece ancora oggi ha voglia di propinarci una versione dei fatti, l'ennesima, pronta all'uso nelle strategie riesi sotterranee, ma non troppo.
In altre parole la giustizia civile e penale non l'hanno capita, così come gli elettori.
Se fossi in lei qualche domanda allo specchio me la porrei.
[COLOR=darkred][SIZE=4] CHIARIMENTI SU AFFERMAZIONI DI PAOLA MANCUSO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/comunerio.JPG[/IMGSX] Avevamo fatto passare Natale… si sa a Natale siamo tutti più buoni…. Poi è arrivata la primavera e con essa anche le motivazioni della sentenza ( che ovviamente avevamo intuito dall’inizio del processo ), ma eravamo in piena pandemia e un’altra ondata di buonismo ci ha travolto, nella troppo ottimistica prospettiva che una minima dose di buon senso avrebbe potuto evitare di porgerci su un piatto d’argento, ancora una volta, l’occasione di chiarire - carte alla mano - vicende giudiziarie “paesane” che, ahimè, hanno coinvolto una buona parte della popolazione, quella stessa alla quale oggi si continua a raccontare, senza alcuno scrupolo, una versione distorta e autoreferenziale, quasi che noi qui fossimo sordi, ciechi e soprattutto muti. E questa volta, che veniamo di nuovo tirati in ballo, in un post segnalatoci su Camminando blog del 16 agosto, financo a sentirci accusati di “persecuzione penale”, possiamo dire, per usare un’espressione locale: “‘un se ne po più!” Natale è passato…. la pandemia purtroppo no, ma sebbene in rimonta non ci assorbe ancora abbastanza, e soprattutto abbiamo la serenità e l’equilibrio per portare un contributo di chiarezza e di trasparenza su quella “persecuzione penale conclusa a fine 2019 con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste” e su quelle “cause civili” che la Dr.ssa Paola Mancuso asserisce di aver vinto “fino alla Cassazione”. In entrambe le vicende giudiziarie - strettamente legate tra loro - siamo state parti, quindi le conosciamo bene e soprattutto conosciamo (e comprendiamo) il contenuto delle pronunce dei vari uffici giudiziari. Cominciamo dalla più recente, la c.d. “persecuzione penale”. E partiamo con un consiglio: mai urlare vittoria prima di leggere la motivazione della sentenza, perché se si ha la capacità di comprendere il diritto, ci si può restare male, molto male. Soprattutto se si è abbastanza onesti da capire di essere andati a giudizio con un capo di imputazione diverso da quelli per i quali fu sporta denuncia. Ebbene si, per non si sa quale gioco della sorte, la nostra denuncia rimase lettera morta, con il risultato che ormai tutti conoscono: il fatto non sussiste. Ed è vero, perché quel fatto per il quale la Dr.ssa Paola Mancuso andò a giudizio, di sicuro non sussisteva e non l’avevamo certo denunciato noi. Durante le festività natalizie ci siamo sentiti apostrofare in vario modo da chi, ignaro del contenuto del processo, si è fermato alla prima campana e all’effetto magico che può creare l’espressione “il fatto non sussiste”…. Avremmo potuto querelare ad esempio il tizio che nell’occasione, su facebook, ci dette dei “farabutti” o rispondere a tono a quelli che ebbero a scrivere battute del tutto fuor di luogo, ma l’abbiamo già spiegato… a Natale siamo tutti più buoni, e poi, poveretti, mica era colpa loro se hanno abboccato… Le cose andarono, infatti, assai diversamente…. E oggi che, a quanto pare la Dr.ssa Paola Mancuso continua a rivangare tali ricordi, dimenticando che la sua caduta non l’abbiamo decretata noi bensì la sua stessa maggioranza, rispondere con trasparenza e completezza diventa una questione di dignità personale. Anzitutto dovete sapere che quando sporgete una denuncia, pur illustrando dettagliatamene condotte, moventi ed eventi, non sarete mai voi a scegliere per quali reati sarà giudicato il presunto colpevole (a volte nemmeno questo potrete scegliere). Potete anche scrivere sulla denuncia gli articoli esatti del codice penale che ipotizzate integrati ( noi ci limitammo ai titoli di reato) ma sarà sempre il PM (e non voi) ad 2 esercitare l’azione penale e, quindi, ad individuare le condotte presunte illecite da sottoporre al vaglio del Giudice. Ebbene, quella denuncia a cui fa riferimento la Dr.ssa Paola Mancuso nelle sue esternazioni natalizie, e che fu sporta dopo aver accertato che alla sezione civile della Corte d’Appello di Firenze, all’insaputa degli apparenti sottoscrittori, era stata introdotta una azione popolare promossa contro la sentenza del Tribunale di Livorno (che aveva statuito l’incompatibilità dell’ufficio di Sindaco con quello di Segretario Generale di Autorità Portuale nella cui circoscrizione rientrasse il comune amministrato), nonché dopo aver accertato che ( infatti ) le firme apposte erano state falsificate prima di essere autenticate da un legale al quale i malcapitati erano del tutto ignari di aver rilasciato un mandato ad litem, non sfociò mai in un processo per i reati che avevamo denunciato, nonostante il certosino lavoro della P.G. che aveva condotto l’indagine egregiamente. Perché? Perché, come sopra evidenziato, il PM decise di procedere solo per il concorso di persone nel reato ex art.481 c.p. identificando nel capo di imputazione, a carico della Dr.ssa Paola Mancuso la condotta di aver “attestato di aver curato la raccolta delle firme”. Perché, vedete, va bene urlare di essere state assolte perché il fatto non sussiste, ma correttezza vorrebbe che si spiegasse anche quale era questo fatto che non sussiste. Letto il capo di imputazione non ci mettemmo molto a capire che per noi il processo era finito li, tanto che non ci costituimmo nemmeno parti civili, sarebbe stato inutile, dato che in atti non vi era, in effetti, alcuna attestazione redatta dalla Mancuso in tal senso. Era ovvio e comunque prevedibile che la condotta contestata dal PM potesse sussistere solo a carico di un professionista che, nell’esercizio della sua funzione, avesse autenticato firme false, e non certo a carico di soggetti che sostanzialmente erano privati cittadini. Il 481 c.p., infatti è un reato proprio, cioè può essere commesso solo da una determinata categoria di soggetti. Ipotizzare il concorso del privato in tal reato è cosa ardua e pressochè impossibile. E come previsto, nella sentenza di assoluzione di cui parla la Dr.ssa Paola Mancuso, è assolutamente corretto dire che il fatto non sussiste, dato che a lei (non essendo un legale che nell’esercizio della professione aveva autenticato firme false ) era stata ascritta dal PM una condotta effettivamente insussistente (che noi, infatti, non ci saremmo mai sognati di ipotizzare a suo carico). E di ciò da conto – correttamente - il Giudice allorchè, dopo aver osservato: “E’ evidente, pertanto, che in questi casi da una parte sono state aggiunte in calce alla procura ad litem sottoscrizioni materialmente false…”, afferma: “ In disparte ogni valutazione in ordine alle ipotesi di falsità materiale delle sottoscrizioni che neppure sono state contestate in questo processo, con riferimento al fatto di falsità ideologica in certificato ( art.481 c.p. ), nell’analisi delle responsabilità individuali occorre partire da un dato: per come è formulata l’imputazione il concorso dell’imputata nel reato si sarebbe perfezionato per aver ella attestato di aver curato la raccolta delle firme…. Omissis…. Occorre tuttavia precisare che non risulta dagli atti alcuna attestazione formale con la quale la Mancuso abbia dichiarato che tutte le sottoscrizioni inserite in calce alla procura processuale allegata al ricorso sono state raccolte alla sua presenza e per quello specifico scopo”. Niente di più giusto. Il fatto non sussiste. Vero. Lo sapevamo. E chi ha mai parlato di una tale attestazione??? 3 Beh, peccato! Una sentenza così, per quanto giusta sotto il profilo formale, certamente non soddisfa nemmeno tutti quelli che si sono fatti anche un bel viaggetto a Livorno per confermare in Tribunale di non aver mai apposto quelle firme su quel mandato e di non aver mai voluto fare quel ricorso, e non soddisfa nemmeno la nostra curiosità su chi abbia deciso di far stampare oltre 100 certificati elettorali ( la cui allegazione era requisito indefettibile per depositarlo ) e spedirli direttamente dal fax del Comune allo studio legale domiciliatario in Firenze, ovviamente all’insaputa dei relativi interessati. Queste erano le condotte che avevamo denunciato. Ma a giudizio, ahimè, non ci sono mai arrivate. Valeva la pena delle giornalate con cui cantar vittoria per aizzarci contro la claque? E vale la pena di continuare a parlare ancor oggi di “persecuzione penale” e di “cause vinte fino alla Cassazione”? Ci viene da ridere, davvero. Quanto al profilo “civile” la conclusione non è poi così diversa da quella del profilo penale. Anzi, nella sostanza possiamo dire che alla fine il risultato è esattamente lo stesso. Le “cause civili” a cui fa riferimento l’autrice del post in realtà sono 3 gradi di giudizio della stessa causa, quella relativa alla declaratoria di decadenza per incompatibilità tra l’ufficio di Segretario Generale di Autorità Portuale e Sindaco di un Comune facente parte della medesima A.P.. Contrariamente a quanto riferito nel post la vicenda registrò la soccombenza del Sindaco in primo grado dinanzi al Tribunale di Livorno che con motivazione adeguata e ben motivata. Tale sentenza, oltre che dal Sindaco, risultava impugnata con azione popolare da un centinaio di cittadini, gran parte dei quali neanche sapeva di averlo fatto ( da qui l’apertura del procedimento penale ) e la Corte d’Appello di Firenze accolse l’impugnazione negando la sussistenza di un’incompatibilità con motivazioni che senza troppi sforzi mostrarono il fianco ad un dettagliato ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione. Questo doveva essere il momento della “Giustizia”, ovvero l’organo supremo preposto a garantire l’esatta ed uniforme interpretazione della legge, avrebbe dovuto stabilire - peraltro in difetto di precedenti giurisprudenziali - il principio di diritto al quale ogni operatore avrebbe dovuto conformarsi: stabilire cioè se tra le due funzioni c’è incompatibilità o non c’è incompatibilità. E invece niente. Anche qui purtroppo la storia finisce così: finisce con una sentenza che, senza risolvere il quesito, si limitava a rilevare il nostro difetto di interesse a proseguire il giudizio. Perché? Perché nelle more dell’impugnazione il Sindaco era stato dichiarato comunque decaduto dalla sua funzione dal Prefetto a seguito delle dimissioni degli assessori che, dopo essere stati poco prima “congelati” (istituto di nuovo conio introdotto all’epoca dal Sindaco) non avevano più ragioni di sostenerlo. Non ci soffermiamo sull’origine del “congelamento”, ricordiamo solo che prendeva spunto da un atto amministrativo relativo alla pulizia delle aree portuali che, meglio di ogni altro, dimostrava che la tesi dei giudici labronici, di fatto era quella giusta. Ma quale fosse, tra le due, la tesi giusta in diritto, appunto, non si seppe mai, perché sul punto non vi fu alcuna pronuncia della Cassazione. In realtà, l’interesse che quel principio di diritto dettato dal Tribunale di Livorno fosse consacrato in una massima giurisprudenziale ce lo avevamo, eccome. Ma le regole del processo civile sono queste: 4 l’interesse ad agire deve essere concreto, attuale ed esistente, quantomeno, al momento della decisione. Ed indubbiamente l’obiettivo della decadenza del Sindaco era stato ormai raggiunto, ancorchè per volontà di terzi. Solo il Procuratore Generale avrebbe potuto colmare questo vuoto, attraverso il c.d. ricorso nell’interesse della legge, a seguito del quale la Suprema Corte si sarebbe dovuta pronunciare sul quesito posto. Ma questo strumento non fu mai azionato e non potevamo farlo noi, purtroppo. Cosa intenda dunque la Dr.ssa Paola Mancuso quando parla di “cause vinte fino alla Cassazione” non è dato comprendere, ma di una cosa siamo certi: siamo stanchi di strumentalizzazioni, di retorica, di demagogia e di vittimismi artatamente finalizzati a carpire la buona fede di chi ascolta o legge ( forse in vista delle prossime elezioni? ). E soprattutto siamo stanchi di essere tirati in ballo “a vanvera” e fatti bersaglio di una schiera di soldatini che si armano a comando. L’onestà intellettuale è dire le cose come sono e non come vorremmo che fossero. E ci scusino tanto i lettori se li abbiamo tediati, ma a questo punto il chiarimento era doveroso e non ulteriormente differibile. P.S. Alla claque un consiglio spassionato: prima di esprimervi pubblicamente su fatti che non conoscete, documentatevi bene, serve ad evitare figure di m….. e querele!
Cesarina Barghini
Roberto Ferrini
Iolanda Rizzi
Cheti Soldani
COSA NON SI FA PER UNA POLTRONA
Ogni volta che si avvicinano le Elezioni Politiche,ho notato quanti sacrifici deve fare il soggetto che brama sedersi su una poltrona importante:si inizia con il corteggiamento assiduo del soggetto Principale di un partito,poi si passa a quello/a più vicino al soggetto Principale,dapprima con selfie anche non troppo vicini,poi si passa a quelli testa a testa,indi ci si rende disponibili a cercare voti anche in zone diverse da quelle di nascita,basta che siano voti per il Principale,poi si passa alle foto della famigliola,non foto normali ma bene ritoccate da esperto fotografo !!
Dopodichè il massimo: un comizio nel proprio paesello con un candidato che riveste un certo fascino momentaneo...........il tutto per un Posto di prestigio,naturalmente non per il lauto stipendio mensile,ma per fare il bene della Sua Comunità !!
Dimenticavo: le appartenenze politiche del passato sono le stesse di oggi? Ma certo che no, per il bene del popolo si può cambiare gli ideali politici,due.tre.quattro volte purchè sia fatto sempre per il bene della Comunità.
Auguri !!
[COLOR=darkred][SIZE=4] MANUEL ANSEMI segretario Fp-Cgil provincia di Livorno RISPONDE AL DOTT. MANCUSI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/manuel.JPG[/IMGSX] "Egregio dottor Rossano Mancusi,
leggo con piacere su alcuni mezzi d'informazione una sua risposta al mio intervento e a tal proposito La ringrazio per il ritratto di tutto rispetto che fa della mia persona. Visti i toni che utilizza e il modo in cui si pone, deduco che questo rappresenti il suo normale modus operandi. Ritengo dunque che qualche precisazione sia opportuna. Innanzitutto io ho chiamato in causa Lei non in modo personale bensì facendo riferimento al suo ruolo. Lei invece ha deciso di tirarmi in ballo personalmente. Questione di stile, ci mancherebbe.Non credo inoltre di aver detto niente di offensivo: mi sono soltanto limitato a chiedere che gli accordi siglati venissero rispettati.Veniamo alla sostanza. E' giusto ricordare che - a differenza di quanto è accaduto in passato – il Segretario Generale che ha preso parte alla contrattazione sulle questioni elencate è sempre stato lo stesso: ciò avrebbe dovuto garantire una ripresa attiva e seria delle trattative invece tutto è rimasto fermo. Il compito di Segretario Generale – mi scuso se glielo ricordo - è anche quello di mettere in ordine le cose che non vanno, oltre ad essere garante della legittimità degli atti del Comune. Forse si sarebbe dovuto documentare un po' meglio rispetto all'attività sindacale svolta in questo ente a partire dal 2007 (le ricordo che sono state necessarie diverse vertenze prefettizie per far ottenere ai lavoratori quanto semplicemente dovuto).Ci dispiace inoltre chiarire che il merito per aver raggiunto l'intesa sulla piattaforma contrattuale (parte normativa ed economica) non è esclusivamente Suo. Se può farLe piacere, può però continuare a crederlo. Le ricordo soltanto che le piattaforme oggetto di contrattazione erano due (la Sua e quella di Fp-Cgil e Fp-Cisl) e che vista la non sostanziale differenza abbiamo concordato di sviluppare la prima. Le svelo un segreto: i sindacati fanno contrattazione e in alcuni casi essi accettano di impostare il proprio lavoro partendo dalla piattaforma presentata dalla controparte se essa è in linea con le loro rivendicazioni.Serve una svolta. Il contratto integrativo 2019/2021 è stato sottoscritto soltanto a fine dicembre 2019 e la contrattazione relativa al 2020 – malgrado siano già passati otto mesi dall'inizio dell'anno – non è ancora stata aperta. La ringraziamo per aver dato pubblicamente prova di un'eccelsa conoscenza in tema di strumenti contrattuali, incrementi economici, posizioni organizzative, fondo unico ecc. Grazie per aver condiviso con noi il suo sapere: ci ha illuminato.In tema di Posizioni Organizzative, sottolineo che mai intervengo chiamando direttamente in causa le persone che ricoprono l'incarico: si tratta di dipendenti come tutti gli altri e dunque devono essere tutelati. E' però importante verificare che per tali operazioni sussista la certezza di copertura economica: ad oggi essa sembra messa in discussione dall'ipotesi di rinnovo del Ccnl dirigenza.Visto le criticità e i ritardi accumulati, a lei pare che si possa parlare di relazioni sindacali corrette? Pensa davvero che con questo suo atteggiamento si possa arrivare al raffreddamento dei conflitti? Sia lei a dirmelo, dottor Mancusi: a chi giova questa situazione? Se ha problemi con la parte dirigenziale, è bene che lei se li sbrighi da solo. Dottor Mancusi, è o non è il Segretario Generale?Concordo con lei quando dice che chi lavora allo sfinimento viene attaccato mentre chi non fa niente attacca. Personalmente mi sentirei di aggiungere: in tanti casi chi non fa niente, si nasconde dalle proprie responsabilità continuando a percepire stipendi da capogiro.
Tanto le dovevo."
Manuel Anselmi, segretario Fp-Cgil provincia di Livorno
E mentre a Capoliveri le istituzioni sono impegnate a salvare la capra il Covid si scatena. niente contro il salvataggio dell'animale che è doveroso ma vorremmo leggere anche articoli, vista la pandemia, di attività multate per il mancato rispetto delle norme anti contagio. Vorremmo interventi mirati per la salute dei cittadini. Suoli pubblici ampliati a dismisura tavoli e sedie ovunque, persone che mangiano e bevono l'una sopra l'altra e tutto in barba al distanziamento. A Porto Azzurro vengono presi gli opportuni provvedimenti a Capoliveri si salva la capra e il Covid non esiste.
[COLOR=darkblue][SIZE=2] ESEMPLARE DI CAPRA SELVATICA SALVATO SULLA COSTA DEI GABBIANI. [/SIZE] [/COLOR]
L’ANIMALE ERA IN DIFFICOLTÀ, FONDAMENTALE L’INTERVENTO DI VOLONTARI, VIGILI DEL FUOCO E GUARDIA COSTIERA. IL GRAZIE DEL SINDACO MONTAGNA
E’ stato un salvataggio in piena regola quello effettuato nella giornata di ieri, domenica 23 agosto lungo il litorale di Capoliveri, sulla suggestiva Costa dei Gabbiani, dove da alcuni giorni versava in stato di evidente difficoltà un esemplare di capra selvatica, tipica di questi luoghi, dove da sempre è presente questa specie in nuclei numerosi.
Della capra avvistata da molti turisti e residenti della zona già da molti giorni, era stata fatta segnalazione a Guardia Costiera e Vigili del Fuoco, ma il recupero dell’esemplare, che appariva spaventato oltre che sofferente, si era reso impossibile fino alla giornata di ieri, dopo che alcuni volontari avevano iniziato a portare cibo e acqua alla povera bestiola che non riusciva a risalire la scogliera e a tornare dal suo branco.
Forse proprio questo ha fatto sì che l’animale, dapprima diffidente poi sempre meno spaventato, si sia fatto avvicinare e grazie, dunque, a volontari, Vigili del Fuoco e Guardia Costiera sia stato prelevato e portato in salvo, evitando il peggio. Sul luogo del salvataggio infatti, è stato rinvenuto un altro esemplare di capra selvatica che risultava azzoppato e purtroppo, già senza vita.
L’esemplare di capra selvatica sopravvissuta è stata portata sulla spiaggia di Remaiolo, curata, rifocillata per poi essere ricondotta nel suo habitat naturale.
“Siamo grati ai volontari (Michele, Emiliano, Danilo, Decimo, Martina, Sophia) agli uomini della Capitaniera di Porto e ai Vigili del Fuoco che sono riusciti ad effettuare questo recupero – ha commentato il Sindaco di Capoliveri Walter Montagna – E un grazie anche al Vicesindaco Leonardo Cardelli che ha coordinato le operazioni. Un’azione importante quella portata a compimento nella giornata di ieri che si traduce in un grande senso di civiltà e tutela della natura e dell’ambiente. A tutti grazie!”
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LA PANCHINA D'ARTISTA DI LUCA POLESI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/polesi.JPG[/IMGSX] Il giorno 27 agosto p.v. alle h. 18.00 nella Piazzetta di Sant’Ilario, in prossimità della bocciofila (nell’area meglio conosciuta come “Pallottolaio”) sarà inaugurata la prima “Panchina d’Artista” realizzata da Luca Polesi per Penelope Toscana Odv in ricordo di Italia Nelli, scomparsa il 17 settembre del 2016 e mai ritrovata.
L’idea nasce dalla Presidente di Penelope Toscana, Emanuela Zuccagnoli, nell’ambito del Progetto “Ti Sto aspettando” per ricordare le persone scomparse in Italia e il dolore, senza fine, dei loro familiari.
Purtroppo lo scenario di sofferenza che si apre dinanzi a questi drammi è destinato a non trovare mai un conforto né risposte lasciando, inesorabilmente, sospesa ogni domanda nell’ingiusta platea delle incertezze: non ci sarà mai un giorno di serena accettazione per un figlio, un padre, una madre ma solo il dolore di chi spera sempre di veder aprire quella porta.
All’inaugurazione sarà presente la figlia della signora Italia Nelli, Daniela Zagni, residente in Inghilterra da molti anni ma molto legata a Sant’Ilario, che, insieme a noi di Penelope Toscana, ha seguito con tanta passione e amore la realizzazione della panchina d’artista in ricordo della madre.
Con l’occasione si anticipa sin d’ora che è intenzione di Penelope Italia organizzare un convegno con la partecipazione del Presidente di Penelope Italia, Avv. Nicodemo Gentile, amico da anni della nostra isola e che, sin dall’inizio, ha seguito le ricerche della signora Nelli.
Si ringrazia l’Artista Luca Polesi per la disponibilità e la dedizione riposta in questo progetto nonché il Comune di Campo nell’Elba, la comunità di Sant’Ilario e tutti coloro che vorranno partecipare all’ evento.
Per Penelope Toscana
Avv. Luisa Brandi
E' proprio vero.assurdo dare punteggi e fare graduatoria e poi scegliere uno che è quello con il minor punteggio. E' vero ci deve essere un rapporto di fiducia con il sindaco, ma nella sua decisione il sindaco niente dice ne sulla preparazione, ne sulla fiducia. Non motiva e non motiva così neppure le esclusioni. Ma l'assurdo è perchè ha fatto svolgere una selezione che assegnava punteggi per correre il rischio di contraddirla? l'hanno fatta i dirigenti autonomamente? volevano far fare una brutta figura al sindaco? e allora che dirigenti sono? sono come bruto?
il danno erariale non c'è perchè lo stipendio è fissato da precisi meccanismi, però è vero che Ferrari aveva dichiarato di voler lavorare gratis!
Allora intelligenza voleva che si costruisse un percorso idoneo invece di farsi consegnare alla polemica!
ma Portoferraio è ogni giorno così e sembra che tutti siano in guerra con tutti come dimostra il recente intervento del segretario generale.
auguri cittadini!
E' proprio vero che amministratori si diventa...
Al Sindaco Zini suggerirei prima di fornire lo stipendio al nuovo nominato all'ufficio tecnico di farsi dare un parere da un noto professionista (tipo quelli che usava l'orsini per intendersi) così da fugare ogni dubbio sulla legittimità dell'assegnazione dell'incarico al nuovo responsabile dell'Area Tecnica del suo comune.
Sono Certo, che Lei avveduto amministratore, non vorrà incappare in un madornale errore su un'eventuale danno erariale visto che tra i partecipanti ci sarebbe stato l'ex Sindaco a COSTO ZERO???
Roba da torta, direbbero a Livorno
Le consiglio di verificare prima di dare via alla nomina...
un amico
VOLTAGABBANA
Alcune persone mi chiedono perché dopo avere sostenuto con forza Barbi Simone a Marciana ora sono critico sul suo operato.
La risposta è nella premessa ma voglio spiegare meglio.
Con la Bulgaresi esisteva un conflitto dichiarato,spietato ma di guerra Politica conclamata. Era una diatriba (quasi) tutta alla luce del sole e quindi tutto sommato onesta. La Bulgaresi la considero tutt'ora e a maggior ragione avendo ficcato il naso su certe faccende un pessimo Sindaco e una pessima persona ma onesta nel suo non-esserlo.
Barbi si è dimostrato invece un voltagabbana e questo è il peggio che si possa subire da un'uomo che vorrebbe rappresentare una cittàdinanza. Incassare l'appoggio politico di persone che lo hanno aiutato in campagna elettorale per tradirle il giorno dopo è un'atto di vigliaccheria che fa' molto male. E non è una questione personale! Avevo già deciso di lasciare l'Elba per raggiungere mio figlio poco più che adolescente a Miami già l'anno scorso. La tanto agognata licenza NCC per trasportare i disabili all'Elba la farà lavorare un giovane o meno giovane Elbano che vorrà portare avanti un bellissimo progetto che anche Barbi ha interrotto.
Barbi ha voltato le spalle ai 600.000 disabili che vivono in Italia ma soprattutto ai Marcianesi che credevano volesse davvero cambiare rotta rispetto a Vagaggini,Logi e Bulgaresi.
Enzo Di Meco
enzodimeco@gmail.com
Musica live martedì 25 agosto a Seccheto.
In Piazza della Vittoria, dalle 21.30 , il cartellone degli eventi estivi organizzati dal Campo nell’Elba, in collaborazione con la pro loco, prevede una serata in due momenti, con “Il Trio delle Meraviglie” e con Nicola Mei. Il Trio delle Meraviglie, Christian Secchi ( chitarra e voce ), Sammy Marconcini ( bassista e cantante) e Federico Barsanti ( chitarra) negli anni ha avuto modo di affinare il proprio “non repertorio” che spazia dal rock’n’ roll degli anni ’50 al soul degli anni ’60, al rock degli anni ’80 fino al pop degli anni ’80-’90 facendo concerti in Italia e in Europa. Nel corso degli anni il gruppo ha creato una solida collaborazione con Cesareo, chitarrista di Elio e Le Storie Tese, che in svariate occasioni si unisce alla formazione.
Nicola Mei è il front man delle serate elbane in quanto da molti anni si esibisce nello storico locale notturno Da Giannino. Le sue performance coinvolgono il pubblico che canta e balla sulle note delle canzoni più conosciute nel panorama della musica leggera italiana.
Come per tutte le manifestazioni organizzate in questo periodo, anche per quella prevista a Seccheto i posti gratuiti sono limitati per rispettare le norme anti Covid. E’ quindi consigliata la prenotazione, che è possibile chiamando la Pro Loco di Marina di Campo al numero 0565 976792 dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Non me ne vogliano i gli amministratori di Portoferraio, Sindaco in testa. Ma l’incompetenza che hanno dimostrato nella selezione del funzionario dell’ufficio tecnico e’ proverbiale. Prima hanno fatto una graduatoria non necessaria a termini di legge poi l’hanno demolita per opportunistiche scelte politiche. Ma nemmeno un bimbo casca in simili scivoloni. Lasciano poi a casa Ferrari che, primo della graduatoria, l’avrebbe fatto a titolo gratuito per la sua posizione di pensionato. Si potrebbe anche configurare un danno erariale?
Anche per i rifiuti necessita la gestione da parte di un privato vero e proprio. La concorrenza è l'unica arma a favore dei tartassati cittadini. ESA costa troppo perché ha troppi uffici, troppi consulenti, troppi amministratori ecc. ecc. Chiudere questo tipo di Società parastatali sarebbe l'unica soluzione per ridare dignità all'Elba e all'Italia.
[COLOR=darkblue][SIZE=3] POGGIO – ACCADEMIA DEL BELLO – GIOVEDI 27 AGOSTO 2020 – ORE 21,30. [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/civetta.JPG[/IMGSX]
Silvestre Ferruzzi illustra il volume «HISTORIA MINOR. Storie minime dell'Elba occidentale» edito da Persephone Edizioni. Misteri, superstizioni, credenze popolari, pratiche rituali, arcani segreti, fatti incomprensibili legati a quel prezioso microcosmo storico e ambientale rappresentato dai territori dell'Elba occidentale. La partecipazione è limitata nel rispetto delle Norme Covid19.
Ingresso gratuito. Per prenotazioni 3475857092
Buongiorno, credo di comprendere in parte la sua domanda, se riguarda gli esisti dei tamponi credo che gli esiti positivi vengano resi pubblici. Se riguarda la numerosità dei tamponi eseguiti...perchè pensa sia un dato importante?
Se lavoravano per i cittadini ,i cittadini sono sempre al loro posto. Se lavoravano per se stessi invece....
Una cliente abitudinaria che viene tutti gli anni quest'anno ha fatto venire anche la figlia in vacanza all'Elba con insieme anche la cognata, alla partenza il marito della figlia mi ha detto che loro lo hanno visto da vicino il Covid, infatti suo fratello ( il cognato ), che era pure in vacanza qui da noi ed era partito il giorno prima, aveva avuto il Covid per due mesi a casa con problemi respiratori e poi essendo peggiorato, un mese, il terzo, è andato in ospedale, è riuscito a guarire questo uomo di trentacinque anni nel pieno delle sue forze, perdendo cinque kg comunque. All'Elba vedremo prossimamente come andrà, certo che con l'ospedale che abbiamo qui ...