Difficile la riapertura delle scuole sul territorio elbano – I sindaci dell’isola scrivono al Presidente Rossi “Si disponga il rinvio dell’inizio dell’anno scolastico al 24 settembre”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/aula.JPG[/IMGSX] La Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione dei comuni dell’isola d’Elba si è riunita nella giornata di lunedì 1 settembre presso la Sala Consiliare del Comune di Portoferraio, per discutere il tema della mobilità scolastica con particolare riferimento al trasporto pubblico per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio elbano.
Molte le criticità emerse nel corso dell’incontro, non soltanto in ordine alla gestione del trasporto pubblico a servizio del sistema scuola, ma più nel dettaglio con riferimento all’organizzazione interna di istituti e singoli plessi scolastici per l’adeguamento alle nuove norme anticovid.
I problemi sono legati a carenza di personale docente ed Ata anche in relazione alle nuove esigenze sorte con l’entrata in vigore delle nuove norme di contrasto all’emergenza sanitaria, alla difficoltà di riadattamento di singoli edifici scolastici alle stesse disposizioni anticovid, alla non meno complessa gestione dei plessi destinati a seggio elettorale a distanza di una sola settimana dall’inizio dell’anno scolastico.
Tematiche queste che vanno ad incidere in maniera piuttosto importante su una seria ed efficiente ripartenza dell’anno scolastico 2020/2021 che secondo il calendario nazionale e regionale dovrebbe avere inizio il prossimo 14 settembre.
I sindaci dell’isola d’Elba, valutate le gravi criticità emerse dall’incontro, hanno, dunque, deciso all’unanimità di sottoscrivere congiuntamente una lettera al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sollecitando un necessario rinvio dell’apertura delle scuole su tutto il territorio regionale alla data del 24 settembre 2020, come deliberato da numerose altre regioni italiane.
113396 messaggi.
Ma voi che vi facevate paladini di sicurezza, voi che a inizio stagione puntualizzavate che mai avreste viaggiato fuori sicurezza (dico voi perché nell'intervista all'edicola elbana show parlavi come tu fossi parte del progetto), perché non ci date spiegazioni sul grave incidente di domenica e sul perché a distanza di mesi i mezzi vengono ancora imbarcati senza rispettare le norme vigenti?
Grazie in anticipo in attesa di risposta.
Tralascio i numerosi disagi a cui avete costretto l'isola d'Elba, soprattutto la parte nautica, ma è un'altro discorso.
Walter Gamba
[COLOR=darkblue][SIZE=3] LETTERA DI UN GRUPPO DI MALATI ONCOLOGICI ELBANI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/onco.JPG[/IMGSX] Gli abitanti dell’Isola, come quelli di tutte le isole, soprattutto quelle minori, vivono disagi su molti fronti, in particolare per quanto riguarda i collegamenti con il continente che non sempre sono assicurati, anche in situazioni di emergenza, ad esempio nel caso di spostamenti effettuati per motivi di salute.
I malati oncologici, che già vivono una situazione difficile sia sul piano fisico che psicologico, ancor più risentono della fatica di doversi muovere per seguire le cure che non possono essere effettuate presso le strutture sanitarie elbane. Ad esempio quelli sottoposti ai protocolli di cure radioterapiche ogni giorno, per settimane, dal lunedì al venerdì, devono recarsi a Livorno impiegando buona parte della giornata, sottoposti a stress e stanchezza. Sono 6/7 ore se abitano a Portoferraio, 7/8 se vivono negli altri comuni. Senza considerare la sveglia mattutina e le condizioni metereologiche che a volte rendono ancora più faticoso e disagiato il viaggio.
In questo periodo ben sei cittadini elbani si sottopongono a radioterapia nel capoluogo. Viaggiano su due pulmini messi a disposizione, come il personale, dalla Pubblica Assistenza dei diversi comuni, a turno. Personale, dipendente o volontario, preparato e disponibile, che accompagna e assiste i pazienti oncologici con grande professionalità e gentilezza, ai quali va il nostro sincero ringraziamento.
Episodi poco edificanti come quello occorso la mattina del due settembre scorso, rendono ancor più difficile una situazione già critica e complessa per i malati in genere, ed in questo caso per quelli oncologici. Nella mattinata di mercoledì, finite le sedute di radioterapia, era ripartito da Livorno un primo pulmino con a bordo tre pazienti di Portoferraio, raggiungendo Piombino in tempo utile per il traghetto Moby delle ore 13. L'autista del secondo pulmino, partito da Livorno diversi minuti dopo avendo dovuto aspettare la fine della terapia dell'ultimo paziente, ha tentato in ogni modo di prendere lo stesso traghetto ma resosi conto che si era al limite con il tempo, ha chiesto al collega dell'altro mezzo di avvisare il personale del traghetto delle 13 che il secondo pulmino era in arrivo e di pazientare qualche secondo. Raggiunta l'area portuale, suonando il clacson ha segnalato l’arrivo in porto, dato che il traghetto era ancora a banchina. Ma non c’è stato niente da fare! Pur arrivando all'imbarco alle 13 precise, ci siamo trovati con il portellone già alzato e il traghetto che si stava allontanando dalla banchina. Questo lascia presupporre che avesse anticipato di qualche minuto la partenza. La Capitaneria interpellata in merito ha confermato che, essendo l’orario quello indicato nelle tabelle, non si sarebbe potuto procrastinare la partenza nemmeno di un attimo. A questo punto la questione non riguarda solo le regole, che giustamente vanno rispettate, ma il buon senso e la flessibilità che in alcuni casi non è segno di anarchia ma di umanità.
Viene da chiedersi come mai la puntualità conta solo in alcuni casi e non conta quando a determinare i ritardi sono le necessità della Compagnia di navigazione. Ad esempio, qualche giorno prima lo stesso traghetto, è partito con 30 minuti di ritardo, ed in alcune occasioni, in particolare nelle stagioni non di punta, alcune corse sono state soppresse.
Basterebbe poco per dimostrare un po’ di comprensione e disponibilità verso chi soffre situazioni già parecchio difficili. Ma forse se ne rende conto solo chi sta dentro un’autombulanza. C’è solo da rallegrarsi che questo episodio poco simpatico sia avvenuto in estate, periodo in cui ci sono molte corse e l’attesa è stata breve. Sorge spontanea una domanda: ma lo stesso comportamento sarebbe stato tenuto anche in inverno quando le corse sono poche e le condizioni meteomarine critiche?
Lettera firmata dagli autisti dei pulmini della Pubblica Assistenza e dai malati oncologici
Anna D'Auria
Gino Tincani
Santina Berti
Enrica Cecchini
Daniel Jiménez
GLI ALBERI CI SALVERANNO? INCONTRO SULLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE A MARCIANA MARINA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/alberi.JPG[/IMGSX] L’economia e la cultura elbana sono profondamente connesse alle peculiarità del suo territorio. Anche il turismo trova nella bellezza ed unicità dei paesaggi elbani la sua principale attrattiva. Una biodiversità ricchissima caratterizza il suo habitat e l’uomo dai tempi più antichi ne ha modellato il territorio per ricavarne sostentamento, avendone però cura e rispetto. Ma proprio dal rispetto del territorio, dalla salvaguardia del suo patrimonio naturalistico, da uno sviluppo sostenibile bisogna ripartire per disegnare il futuro economico, sociale e culturale dell’Isola.
Questo il tema dell’incontro che si terrà a Marciana Marina sabato 5 settembre alle ore 21,30 presso il Cinema Metropolis in Via Vadi ( dietro vecchio Comune) nell’ambito del programma “Estate Marinese” (invece che in Piazza Bonanno sul lungomare). Si parlerà inoltre del futuro del pianeta, delle politiche green adottate in Italia e all’estero, delle peculiarità dell’habitat marino e terrestre dell’Elba, delle esperienze già realizzate con successo in altre piccole isole dell’Arcipelago per tutelarne la fragilità ambientale, in un confronto aperto fra esperti, amministratori e cittadini. Parteciperanno Graziano Rinaldi di Elba Consapevole, naturalista e imprenditore turistico, e Marco Rinaldi, arboricoltore e direttore del centro di Formazione professionale umbro “Alberi Maestri”, introdotti dalla giornalista Patrizia Lupi, direttrice del magazine “Enjoy Elba & The Tuscan Archipelago”.
Grazie ad alcuni interventi del Forum Giovanile dell’Arcipelago Toscano, di Umberto Mazzantini in rappresentanza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e di giovani imprenditori del settore agricolo, si racconteranno le buone pratiche che si stanno adottando per costruire una nuova economia, anche turistica, che non sia basata solo sullo sfruttamento bensì sulla valorizzazione delle risorse e delle tradizioni agricole e ambientali elbane.
Per partecipare alle conferenze è obbligatorio prenotarsi chiamando il nr. 324 9525573 o 366 3594435 o prolocomarcianamarina@gmail.com. Gli incontri si terranno nel rispetto delle norme anti contagio Covid-19.
Oggi auto.in fiamme intervengono vigili del fuoco alle 10.30 ore 15.30 esce sulla Stampa. Domenica intervento vigili del fuoco per evitare che un camion cadesse in mare ad oggi nessuna notizia sulla Stampa.😳 Poi ci metti quello che leggo e il dubbio sorge spontaneo.
Attendiamo fiduciosi. La stampa non avrà fatto il suo dovere ma confido nella giustizia che , ovviamente, non scrive su un blog.
E per giustizia intendo verità, perché al momento l'unica che ha parlato a viso aperto è Paola Mancuso.
Il tirreno e i vari giornali on line non hanno scritto un rigo sull'incidente di domenica, chiedo, chi è che sta cercando di mettere tutto a tacere?
Questa è la libertà di stampa?
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/barbi.JPG[/IMGSX]
Ruggero Barbetti
In tutta la Provincia di Livorno, oltre che all'Elba, sento un grande affetto verso la mia persona insieme a tanta voglia di cambiamento.
Grazie a tutti voi.
Comunque volevo ringraziare il Prianti perchè ad oggi è l'unico che ha dato voce al presunto incidente sulla Billton!
Gli altri giornali hanno fatto scena muta!
Dopo le mie considerazioni sulle dimissioni di Mugnai e sul futuro di Forza Italia, e dopo le discussioni che ne sono seguite, mi accorgo che mi è rimasto un po’ di inchiostro nella penna, proprio sfogliando i giornali di oggi che parlano di sondaggi e di incertezze in vista delle prossime elezioni regionali. E una domanda mi sorge spontanea: ma perché nessuno ha pensato di candidare in questa tornata elettorale un politico dello spessore di Claudio De Santi?
Esaminando la lunga (ben sette!) lista dei candidati elbani, si capiscono le difficoltà che ci saranno per vederne uno eletto sui banchi del consiglio regionale. Due punte di diamante e un terzo incomodo per il centrodestra, come dire dispersione sicura del voto, candidature di servizio e poco più per il resto del lotto. Ma perché non è stata capita, soprattutto dal centrodestra, l’opportunità di una candidatura unica veramente super partes che avrebbe potuto mettere tutti d’accordo, ma soprattutto in grado di raccogliere voti e consensi anche fuori dall’Elba?
Senza voler offendere nessuno e senza voler tarpare le ali alle pur legittime aspettative dei candidati, la politica va fatta (come dicevo proprio ieri) alla vecchia maniera, da chi non ha interessi personali di poltrona. E poi, vogliamo parlare di risultati? A Rio, dopo la rabbia messa in campo dagli sconfitti del 2014 e dai negazionisti della fusione, è già da un po’ che a De Santi lo rimpiangono, visti i risultati dell’attuale amministrazione. A Portoferraio forse qualcuno ora comincia a capire l’occasione persa nel 2019, e chi non lo avesse fatto sarebbe bene rileggesse “La Balena Bianca”, con particolare attenzione al capitolo 13.
Non credo ci sia nessuno in giro in grado di rappresentare l’Elba a Firenze meglio di questo elbano “di fòri” che (non dimentichiamolo) è imprenditore a tutto tondo oltre che politico capace e preparato. La sensazione è che gli stessi che lo vollero fuori dalla campagna elettorale di Portoferraio (e parlo dei responsabili provinciali del suo partito) abbiano ancora paura della sua ombra e lo abbiano volutamente tenuto fuori anche in questo giro di candidature.
Ma allora, penserà qualcuno meno attento alle cose della politica, questi tirano a perdere? La risposta è sì, almeno in questo caso, e le dimissioni del coordinatore regionale Mugnai forse sono collegate proprio a certe manovre interne.
La speranza, per chi ha a cuore il futuro dell’Elba, è che queste elezioni regionali rimettano in qualche modo le cose a posto, in un modo o nell’altro. Perché di persone come Claudio De Santi la politica, locale o regionale che sia, non mi sembra possa farne a meno
POGGIO – ACCADEMIA DEL BELLO – MERCOLEDI 9 SETTEMBRE 2020 – ORE 21,30.
LA GRANDE TRAVERSATA ELBANA: GEOLOGIA E DINTORNI.
Paolo Ferruzzi presenta il professore Beppe Tanelli, Ordinario presso l’ Università di Firenze e la Federico II di Napoli, che ci accompagna sulla GTE attraverso le “pagine” del libro della Grande Storia dell’Elba e del nostro Pianeta.
La Grande Traversata Elbana ( GTE) è un percorso escursionistico che segue i sentieri d’ altura, che per secoli sono stati le vie sicure degli elbani per andare da Cavo agli estremi settentrionali delle Terre del ferro fino alle lontane contrade delle Terre del granito . La GTE è stata aperta una sessantina di anni fa e nel tempo è divenuta un classico dell’escursionismo internazionale per le sue caratteristiche tecniche e le sue valenze paesaggistiche, naturali e culturali.
Con Beppe Tanelli all’ Accademia del Bello per un’imperdibile percorso che ci accompagna da Cavo all’Aia di Cacio, dal Buraccio a Colle Reciso, dal Malpasso alle Filicaie, dal sentiero degli Dei a Pomonte.
La partecipazione è limitata nel rispetto delle Norme Covid19. Ingresso gratuito. Per prenotazioni 3475857092
Ho letto su TENEWS "Ecco come il progetto di un grande serbatoio sotto Monte Capanne, fu fatto fallire dalla Comunità dell'Elba" a firma Giovanni Muti, e siccome io rispetto il Sig. Muti ho letto il suo articolo, e volevo chiedere a chi ci legge, ma siamo sicuri che la colpa di aver stralciato il progetto è politica? Non è che in quel periodo qualcun'altro ha deciso che il progetto non era fattibile? Mi ricordo che il Sig. Galletti che viene citato, fece il giro di tutto l'anello occidentale dell'Isola per verificare se i pozzi dell'allora Comunità Montana potessero essere tutti riaperti e messi a regime con il progetto.
forse era più una decisione tecnica che politica.
[COLOR=darkblue][SIZE=4] PREMIO BRIGNETTI 2020 [/SIZE] [/COLOR]
Intervista a Alberto Brandani patron della manifestazione
Premio Raffaello Brignetti tutto pronto per l’edizione 2020Ultimi giorni di preparativi per la cerimonia di premiazione del Premio Brignetti che si terrà Sabato 12 Settembre 2020 alle ore 21.30 negli spazi esterni del complesso museale della Linguella a Portoferraio. “Una scelta precisa - fanno sapere gli organizzatori - quella di non rinviare il Premio per motivi di Covid-19 per dare un segnale che anche la vita culturale recuperava pian piano una sua normalità nel rispetto delle norme; norme che tra le altre cose, per motivi di distanziamento sociale, ridurranno il numero dei presenti in sala”. Sarà pertanto necessaria/obbligatoria la prenotazione al numero dedicato: 334/75.25.489 (dalle ore 9. 00 alle ore 13.00 Lunedì-Venerdì. Ecco l'intervista al professor Alberto Brandani patron della manifestazione realizzata da Paolo Chillè .
http://drBIknuTgbI
Vorrei precisare, per chiarezza, che la libera concorrenza va esercitata nel rispetto delle regole e delle leggi, anche in materia di trasporti di merce pericolosa.
Per quanto riguarda i prezzi "esorbitanti" consiglio di verificare i prezzi delle altre isole minori, nonché della costa campana e ligure.
UN DISSALATORE SENZA SERBATOIO A LATO PER L'ELBA NON SERVE A NULLA
Cari fautori del dissalatore. Vi prego non limitatevi a chiaccherare ma passate all’azione. Fate presto a costruirlo il dissalatore come da progetto e cioè senza serbatoio perché all'Elba per convincersi degli errori madornali bisogna sbattervi contro il naso. Non vi è bastato l’esempio dei 24 laghetti ed in particolare del laghetto Condotto. Costruite il dissalatore ma vi raccomando senza serbatoio a lato e poi quando vedrete che non serve a nulla fate come per il laghetto Condotto : zitti e mosca. Ricordatevi questo. Un dissalatore all’Elba senza serbatoio, anche se per assurdo fosse perfettamente funzionante, non serve a nulla cioè fa lo stesso servizio del laghetto Condotto e degli altri 23 laghetti del progetto approvato. Fate presto e mi raccomando senza serbatoio come da progetto!
Concordo sul fatto che ci debba essere libera concorrenza però sarebbe auspicabile che tutte le parti interessate rispettassero le regole.
Da quello che ho capito la signora Mancuso rappresenta elbana petroli, lo ha sottolineato più volte, quindi la trasparenza mi pare ci sia, un aumento dell'attenzione su un problema che ci assilla da tutta l'estate si è verificato soltanto dopo l'incidente di domenica, immagino che questo abbia portato persone che fino a ieri snobbavano il problema ad interessarsi e magari dare una propria opinione.
A me fa paura il silenzio delle autorità, che però spero stiano facendo il loro dovere, non hanno chiaramente nessun obbligo a scrivere su blog o piattaforme social, ma soprattutto del sindaco e della beyfin che mi aspettavo smentisse l'accaduto o spiegasse cosa è successo domenica notte, anche attraverso chi sul posto ne è portavoce che mi sembra sia il gestore di mola.
Aspetto incuriosito come andrà a finire
Cari Elbani, analizzati i dati tecnici del progetto dissalatore e gli obiettivi che si intendono cogliere, analizzate le motivazioni alla base della scelta, conosciuti gli sponsor no-dissalatore, si evince chiaramente che non si vuole il dissalatore perchè sia la costruzione che la gestione, questa volta non finirebbe nelle mani degli sceicchi e geometroni locali. Cosa diversa sarebbe stata invece se si fosse dato il via agli sbancamenti, ai camion, ruspe e motopale dove ce ne sarebbe stato un bel po per tutti, come da copione elbano.
Come poi sarebbe andata a finire, se si fossero risolti o no i problemi della carenza idrica, è un problema che non si pongono gli sceicchi e i geometroni, ciò che li attizza è mettere in moto le ruspe e le motopale.
Emilio S.
I prezzi della benzina sono abbassati grazie alla pompa Conad. Fino ad allora il trasporto via mare non aveva portato nessun cambiamento. Per il resto d'accordo con te
Grazie Mancuso per i chiarimenti.
[COLOR=darkblue][SIZE=2] TANTO PER RIDERE ASSEDIATI DA MILLE SELFIE E MILLE PROMESSE [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/bufala.JPG[/IMGSX] Sembra proprio che per le regionali 2020 un luminare del nord Italia abbia approntato per i candidati una sua invenzione rivoluzionaria……Una sorta , direbbero i nostri vecchi di “ Dimmi chi sono e non mi dire chi ero”…. Ecco una eclatante notizia per la loro futura carriera o ritorno in pista…. Vecchi politici e inconsolabili trombati che non vi date per vinti, esultate ecco l’ultima risorsa, una specie di «soluzione finale» del vostro travaglio identitario: è in arrivo tra pochi giorni il trapianto di faccia. Immaginate…..Specchiarsi un bel mattino e vedere un altro sé, magari pieno di capelli, senza grinze sul volto,senza bisogno di estenuanti ribaltoni esistenziali o politici , senza la fatica un po' impudica di cambiare casacca , evitando di essere additato per strada e sentirsi cantare a presa di culo il ritornello di Battisti "ancora tu..ma non dovevamo vederci più?"….Una vera e propria manna dal cielo! L'annuncio dato da un chirurgo plastico di una imprecisata località del nord italia, ha creato un grande interesse in tutta la Toscana e nella nostra isola. Infatti dal momento che tutti, sembra che con i loro trascorsi abbiano perso la faccia, probabilmente se gli sarà possibile acquistare una nuova (mutuabile?) potrà essere una soluzione irresistibile. A dispetto di chi giudica i loro passati errori, è questa la fuga suprema, la grande rivincita, rinnegare il precetto su cui tutto si fonda: sarai fatto a tua immagine e somiglianza. Già, ma poi? Forse l’ultimo disperato tentativo di qualche inossidabile personaggio deciso a riproporsi “Più bello e più bravo che pria” come diceva Petrolini sbeffeggiando Nerone.Ecco io già immagino la “banca dei connotati Elbana ” dove un'élite di conosciuti politicanti nostrali , potrà acquistare un bel musetto nuovo, indossarlo col fremito della novità e ributtarsi vergine nella mischia. Beh adesso non vi troncate il collo per cercarlo, stavamo solo scherzando per sdrammatizzare …… Per questa tornata elettorale , la rivoluzionaria faccia prêt-à-porter rimarrà tra gli incubi grotteschi di chi vorrebbe rifarsi della verginità perduta . E ognuno si rassegnerà ad avere la faccia di sempre da riproporre 10, 100,1000 volte nei loro selfie al cospetto della memoria degli elettori .😄
Se si comprende l'ansia affinché siano assicurati i rifornimenti di benzina e gasolio, quello che non è chiaro sembra:
1. siamo in un libero mercato ed ognuno è libero di organizzare come ritiene opportuno, utile e conveniente il rifornimento
2. ovviamente la sicurezza dei trasporti deve essere assicurata sempre e comunque e qualunque siano i mezzi utilizzati
3. nel dibattito ci sono troppi interventi interessati, legittimi, ma che debbono essere dichiarati per chiarezza e correttezza perchè se io sono in qualche modo coinvolto debbo dichiararlo perchè la mia posizione sarà naturalmente condizionata dal mio specifico interesse
4. ricordiamoci sempre che prima che qualcuno si organizzasse diversamente i costi di benzina e gasoloio sull'isola erano potremo quasi dire "esorbitanti"
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/bilton.JPG[/IMGSX]
Concordo con quanto da qualcuno specificato in merito alla decisione del comandante con la precisazione che le condizioni meteo marine avverse rendevano inderogabile la decisione assimilando la situazione a quanto previsto per il periodo ottobre-marzo durante il quale il servizio mi risulterebbe obbligatorio.
La materia è certamente complessa e deve essere ogni volta accertata è verificata specie in caso di sinistri.
Come affermato nella Circolare n.9 del 1995 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione con il termine “rizzare” si intende l’operazione svolta ad a assicurare che un veicolo non si sposti dalla posizione originale di parcheggio, il carico va sempre rizzato, anche se poi al Comandante è lasciato un margine discrezionale nella scelta delle relative modalità, come affermato nella circolare -Titolo “Polizia della Navigazione” Serie III N.2 del 21-8-1967 va sempre rispettata la prescrizione che tra un autoveicolo ed un altro devono esserci almeno 40 cm di spazio e devono essere lasciati liberi i passaggi di disimpegno e le zone prospicienti i mezzi antincendio.
La circolare n.9 continua affermando che gli automezzi di tara inferiore alle 3,5 tonnellate vanno scontrati con
apposite attrezzature, ad esempio cunei, ganasce, catene e similari, per impedire movimenti incontrollati, sia in locali garage che in ponti scoperti. Tali operazioni di rizzaggio vanno effettuate durante l’intera stagione invernale (ottobre - marzo). Nel periodo estivo l’applicazione di tale obbligo è lasciata al giudizio del Comandante, che di volta in volta stabilirà l’operazione più idonea da effettuare, anche in considerazione delle condizioni meteomarine.
Sempre la stessa circolare n.9 prescrive il rizzaggio per i mezzi pesanti, di tara superiore alle 3.5 tonnellate, indipendentemente dal tipo di nave su cui vengono imbarcati, dalla durata del viaggio, dalle condizioni meteomarine e dalla stagione climatica, e va applicato il punto 5.3 della Tabella allegata alla Risoluzione IMO A.581 (14).
I mezzi
I mezzi pesanti invece, vanno comunque rizzati, con il freno a mano, la marcia inserita per i veicoli a benzina, e con cunei permanentemente inseriti. Nel caso di condizioni meteomarine sfavorevoli, a giudizio del Comandante, va utilizzato un ulteriore sistema di rizzaggio aggiuntivo, che può identificarsi in martinetti od altri mezzi valutati come idonei dal comandante stesso
Il punto 5 D.M. 303 del 7 aprile 2014 prescrive che veicoli stradali, che trasportano merci pericolose, devono essere in possesso di un documento attestante la rispondenza al punto 5 della Risoluzione IMO A. 581(14), come emendata, rilasciato dall'Amministrazione del paese di immatricolazione - ovvero da organismi autorizzati dalla stessa -, oppure dal costruttore .