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113525 messaggi.
LIONS CLUB ISOLA D'ELBA pubblicato il 29 Settembre 2020 alle 10:02
[COLOR=darkred][SIZE=4] IL POMODORO, BUONO PER TE, BUONO PER LA RICERCA [/SIZE] [/COLOR] Appello del Lions Club Isola d’Elba a favore della Fondazione Veronesi [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/lion.JPG[/IMGSX] In 250 piazze d’Italia sabato 24 e domenica 25 ottobre si terrà la distribuzione di confezioni di tre lattine di pomodori (pelati, polpa e pomodorino), ottenibili con un contributo minimo di 10 euro. La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, ha lo scopo di raccogliere fondi per garantire le migliori cure possibili ai bambini malati di leucemia linfoblastica acuta (LLA), la tipologia di tumore più frequente in età pediatrica. All’Elba l’evento avviene a cura della Sig.ra Barbara Aquaro Bolano, volontaria della Fondazione I.E.O. (Istituto Europeo di Oncologia), che raccoglierà le adesioni pervenute entro sabato 10 ottobre. Il Lions Club Isola d’Elba, una cui delegazione guidata dal Presidente Avv. Alessandro Moretti ha consegnato il proprio contributo a sostegno della nobile causa personalmente alla Sig.ra Aquaro, rivolge ai cittadini elbani e agli ospiti, un sentito invito a non mancare a questo appuntamento con la ricerca e la solidarietà.
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VIABILITA' E SICUREZZA ...QUESTI SCONOSCIUTI pubblicato il 29 Settembre 2020 alle 9:15
[COLOR=darkblue][SIZE=3] UN CAOTICO E DISORDINATO FINE STAGIONE… [/SIZE] [/COLOR] Nonostante il piovoso fin stagione la città è nel caos più totale: traffico all'inverosimile e posteggi selvaggi in qualsiasi posto e modo, soprattutto nel centro storico orfano di ben trenta stalli devolti ai ristoratori per i loro ampliamenti , addirittura si è arrivati a trovare Auto parcheggiate sul sagrato del Duomo, dove alcuni paletti anti-sosta di ferro ancorati al suolo sono stati divelti , ed i fedeli che dovrebbero avere a cuore più di altri la tutela di questo monumento si rendono protagonisti di tali atti di inciviltà "…. Misteri della fede o intercessioni divine? Facendo una passeggiata per le vie di Cosmopoli ci accorgiamo di come la situazione sia prossima al collasso della viabilità dovuto alle auto parcheggiate un po' ovunque, a cavallo dei marciapiedi, in doppia fila, dinanzi agli esercizi commerciali che espongono e offrono di tutto e di più impedendo il passaggio di carrozzine e, oltretutto, a complicare la visuale per coloro che devono attraversare la strada. Insomma, una vera e propria dimostrazione di inciviltà continua, che oltre a creare disagi ai ferrajesi mette anche a repentaglio la sicurezza dei pedoni e degli altri automobilisti e spesso l’infrazione causa serissimi problemi anche ai mezzi di soccorso, o provoca qualche incidente come la cronaca ci ricorda spesso . Può sembrar banale, ma anche da ciò si misura l'indice di civiltà della nostra città e la bontà di chi la dovrebbe amministrare . La soluzione Egregio neo-comandante Farina ( anche se non sei farina del nostro sacco) , nell’attesa che almeno Piazza della Repubblica ritorni veramente una Piazza pedonale da vivere (come promesso dai risorgenti in campagna elettorale) ma non solo d’ intensificare i controlli, come fatto in altri comuni, ma pure destinare un'intera pattuglia ad hoc, senza sottovalutare l'aspetto economico di questa operazione che porterebbe oltre alla sicurezza, al decoro ed all’immagine , ossigeno al bilancio comunale. 👮
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Benzina da Bettolina pubblicato il 29 Settembre 2020 alle 7:25
Mi sembra dai messaggi che leggo che a qualcuno dia fastidio la concorrenza, aver rotto il monopolio di un signore che per anni ha fatto il bello e cattivo tempo da noia... ma a chi oltre a lui? Ben venga invece una sana concorrenza che all’Elba non c’è mai stata e speriamo inizi anche per le bombole del gpl. E comunque state sereni che se il signore del monopolio della benzina guadagna ora qualche centesimo meno al litro, continuerà a stare bene lui, i figli, i nipoti, pronipoti e qualche altra generazione, sono ben altri che hanno problemi ad arrivare a fine mese.
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 23:51
Per alessio è vero nella situazione data 600.000 euro sembrano una piccola boccata di ossigeno per un gruppo armatoriale messo male in arnese. ma il problema non è questo. la benzina e prima ancora il gasolio sono sempre costati tanto all'isola perchè con nave e deposito e un sostanziale monopolio c'era chi faceva il prezzo a sua convenienza esclusiva. questa la realtà. poi si è rotto, forse avventurosamente il monopolio. può dispiacere per l'ex monopolista, ma forse questi dovrebbe interrogarsi sulla sua capacità di comprendere il futuro che avanzava!
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Rotary Club isola d'Elba da Portoferraio pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 23:10
Per il Rotary Club isola d’Elba, quella appena trascorsa è stata una settimana ricca di eventi che hanno piacevolmente impegnato i soci per più giorni. Mercoledì 23, il presidente del Club elbano Sergio Cavaliere e i membri del consiglio si sono ritrovati presso la sala congressi dell' hotel Airone dove hanno tenuto una video conferenza con il Governatore Letizia Cardinale. Un appuntamento annuale, un “nuovo modo di fare Rotary” come lo stesso governatore ha tenuto a sottolineare, che si è reso indispensabile a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Limitazioni che tuttavia “non sono riuscite a ridurre la determinazione dei membri del Club volti ad adempiere, come sempre, agli obiettivi di Servizio e di supporto alla Comunità”. Tra gli argomenti trattati nell’incontro, oltre all'analisi dell'organizzazione amministrativa del Rotary Club sia dal punto di vista distrettuale sia, e soprattutto, come Rotary International, il presidente Sergio Cavaliere ha inoltre illustrato, con dovizia di particolari, tutti i progetti che intende perseguire per il suo mandato. Venerdì 25, il Club elbano ha avuto il piacere di incontrare gli amici del Rotary Club Galla Placidia di Ravenna, ospitati per l'occasione alla Tenuta Santa Caterina e all'hotel Il Caminetto. Dopo il ritrovo, accordato per il primo pomeriggio in piazza Cavour, alla sala della Gran Guardia, i soci elbani hanno accompagnato gli ospiti in un’interessante visita guidata tra i principali edifici storici della Portoferraio napoleonica e medicea conclusasi, nel tardo pomeriggio con la visita al museo di forte Falcone dove sono custoditi importanti reperti, in larga parte ritrovati sul suolo elbano, risalenti alla seconda guerra mondiale. Un ottimo modo per far conoscere la nostra storia, le nostre origini che, a detta di Riccardo Papa, presidente del Club ospite, verrà contraccambiato con un invito previsto per il prossimo anno nella sua città in occasione delle celebrazione del sette centenario della morte del sommo poeta Dante Alighieri. Il Club elbano ringrazia in particolare Simone Galletti, ottimo conoscitore della storia della nostra isola, che, per l’iniziativa, si è offerto di fare da Cicerone. Infine, sabato 26 si è tenuta, presso il ristorante Randez-Vous di Marciana Marina, la consueta conviviale alla quale hanno preso parte anche gli amici del Club di Ravenna. Piacevole ed importante momento per rafforzare quello che è uno dei principi cardine del Rotary Club, un sentimento che, come lo stesso presidente Sergio Cavaliere ha voluto sottolineare dopo aver fatto i dovuti onori di casa, lega sempre più profondamente i soci: l’amicizia. Dopo il consueto scambio di doni, nel quale il presidente elbano ha colto l’opportunità di regalare una copia del romanzo “Talismani”, terzo libro del socio Davide Pelliccioni, ha preso quindi la parola Riccardo Papa, il Presidente del Club ospite, che ha salutato i presenti e ringraziato gli amici elbani per l’ospitalità. Principale evento della cena, e sicuramente uno dei momenti più importanti per la vita di un Rotary Club, è stata la cerimonia di ingresso del nuovo socio, Gianfrancesco Ballerini che, già responsabile amministrativo Navalmeccanica Spa, oggi ricopre quello stesso ruolo presso Moby spa. Gianfrancesco è stato presentato da Michela Venturini con un interessante discorso nel quale ha evidenziato dapprima le sue qualità e capacità professionali di poi la stima e la benevolenza che egli ha nella nostra comunità. Infine, sottolineando che d’ora in poi la comunità conoscerà e giudicherà il Rotary anche attraverso la sua persona, che quindi dovrà incarnare sempre il carattere e l'ideale di Servizio insito nella nostra Organizzazione, ha espresso ai presenti la certezza che, seguendo i principi cardine del Club, il nuovo socio sarà in grado di apportare le sue conoscenze per aiutarci a portare a termine i tanti progetti volti a rendere la nostra comunità, il nostro Paese, un posto migliore in cui vivere. Dopo la lettura dei doveri, la cerimonia si è conclusa con un discorso di benvenuto del presidente Sergio cavaliere e la tanto gradita “spillatura”. Sicuri quindi che Gianfrancesco non mancherà al nuovo impegno che si è assunto, tutto il Club gli esprime un grande augurio di ben venuto e lo stringe in un profondo abbraccio.
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Alessio pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 20:35
600.000 euro ad Onorato per fare un servizio che da anni viene svolto senza particolari problemi e senza far mai mancare la benzina all'Elba dal deposito costiero, c'è qualcosa che non torna, spero vi sia una spiegazione logica perché io non la trovo.
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Per il Sig. FRA pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 19:13
Per il Sig. Dr. Fra, sono sempre io il figlio della signora anziana contagiata dal super batterio new delhi, lle devo fare alcune precisazioni, mia madre ma forse l'ospedale non lo sa perché in ben due ricoveri non gli fu fatto il tampone rettale, era stata contagiata dal super batterio , esame fatto dal medico di famiglia con referto del 16 luglio 2019 dopo ripeto pochi giorni che era stata dimessa e costretta a termi are la sua vita in isolamento per mesi, ma d'altronde la furia delll'ospedale di dimettere una vecchia era tanta che fu dimessa e mandata di nuovo in Rsa senza nemmeno avvertire il sottoscritto, mi fu detto errore di comunicazione, ripeto tampone che doveva essere effettuato come dicono i protocolli del piano nazionale sulla antimicrobico resistenza aggiornato. Per il triennio 2017 2020 documento della presidenza del consiglio dei minostri e come prevede anche la delibera della regione Toscana n. 1439 del 17dicembre 2018, recante disposizioni di contrasto al l'antibiotico resistenza alla sepsi e alle infezioni correlate all'assistenza con percorsi ben precisi sia nei ricoveri che nelle dimissioni con tanto di investimento,di personale e economico comunque se come dice lei è tutto regolare e l'azienda ha eseguito tutti i protocolli non avrà problemi, per quanto riguarda la procura le dico che la salma fu messa a disposizione della magistratura.... Ai posteri l'ardua sentenza
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Michele da Portoferraio pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 18:47
MA CHE BRAVI I CACCIATORI. Lungo post articolato. Solo due obiezioni. 1: è invasa Marciana, ma anche il resto dell'isola. 2 : chi li ha introdotti?
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ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERA CACCIA pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 17:29
[COLOR=darkred][SIZE=2] CINGHIALI E MUFLONI, LA COLPA NON È DEI CACCIATORI, CHI ACCUSA SI INFORMI ! [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/cinghiale.JPG[/IMGSX] Abbiamo seguito in questi giorni l'escalation di articoli e dichiarazioni susseguitesi dopo la richiesta del sindaco Barbi di abolire l'area vocata per la caccia al CINGHIALE, e quindi far cessare la caccia in braccata delle squadre. Consapevoli di quale sia il problema ungulati, abbiamo letto con stupore le varie dichiarazioni, che denotano una chiara mancanza di concretezza e di visione di quella che è attualmente la gestione cinghiale e muflone nell'Isola d'Elba. Alcuni articoli denotano una volontà di criminalizzare la nostra categoria e mentono sapendo di mentire. Facciamo chiarezza, giustamente si dice che ci sono troppi cinghiali e la soluzione, secondo voi, è quella di abolire il sistema che più di tutti gli altri consente di contenere il numero di cinghiali ? Dati alla mano, all’Isola d’Elba, come in tutta Italia, la caccia in braccata è quella che abbatte più cinghiali. Togliendo l'area vocata, si toglierebbe la braccata, e questo per voi è la soluzione ? Verrebbe spontaneo chiedere al Sindaco Barbi lui concretamente, oltre che a lamentarsi, cosa abbia fatto, quanti cinghiali abbia tolto dal suolo Elbano. I cacciatori lo scorso anno ne hanno tolti quasi 400, anche il peggior Tecnico Faunistico esistente sulla terra gli avrebbe potuto dire che altrimenti quei cinghiali quest'estate si sarebbero potuti trasformare in almeno 1000 capi.Parliamoci chiaro il problema è come viene gestito il Parco Nazionale, chissà perché il Sindaco Barbi, il cui territorio comunale ricade nella quasi totalità al suo interno, non si è posto la domanda come mai lì ci sono troppi cinghiali. La risposta è semplice, lì non c'è pressione venatoria. Certo noi sappiamo benissimo che le cause dell'aumento dei cinghiali sono molteplici, vanno dalla diminuzione del numero di cacciatori, all'antropizzazione di questo ungulato, basta vedere cosa accade a Roma, alla mancanza di una seria e vera gestione del Parco. Signori miei il cinghiale non si eradica dall'Isola con le parole ci vuole chi prima di tutto metta a disposizione il suo tempo, la sua competenza e conoscenza, i suoi cani per stanarlo dal bosco ed infine chi prema il grilletto. Anche le catture che in questi anni si sono susseguite sul territorio elbano hanno dimostrato che non riescono a risolvere il problema, oltre ad essere molto costose. Se le amministrazioni comunali decidono di sedersi intorno ad un tavolo con tutte le varie categorie portatrici di interesse, l’Associazione Libera Caccia è ben disponibile a dare il proprio contributo per cercare di risolvere la situazione, ma con fatti concreti, non con utopistiche dichiarazioni. ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERA CACCIA - ISOLA D’ELBA
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P.B.SafetyBicycle pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 17:16
[COLOR=darkblue][SIZE=3] L’ELBA E I LADRI DI BICICLETTE [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/bici.JPG[/IMGSX] Una bici, qui all’Elba, l’hanno rubata anche a me; in realtà pure perfetta nella forma, non era più una bici. Fino alla Guerra, probabilmente, era stata un preziosissimo mezzo di locomozione. Poi, ma è solo un’ipotesi, il proprietario, forse colto per strada da un bombardamento o da un rastrellamento nella campagna di Suvereto, l’aveva nascosta nella macchia per poi andarsela a riprendere finita l’emergenza. Fatto sta che è rimasta lì per quarant’anni, fino a quando una mia amica, acquistando il terreno, l’aveva trovata, bella dritta sulle sue ruote, sostenuta dai rovi. Me la sono portata all’Elba, meritava una seconda vita e non una fine in discarica. Una vita esposta alle intemperie. Telaio, cerchi, raggi, carter, corona, catena, mozzi, freni a bacchetta, manopole di corno e leve, tutto ridotto ad un perfetto, uniforme, incredibile ricamo di ruggine. Eppure, si deve anche a questo fragile scheletro di bici rosso-bruno se ancora oggi, e fino al 2024, tutte le biciclette cinesi importate in Europa pagano un dazio anti-dumping del 48,5%. Spiego il perché di questo strano intreccio che è una delle tantissime storie della bici all'Elba. Siamo nel 1993, il mercato della bici europea si trova ad affrontare una grave crisi. Attraverso la Turchia vengono immesse sul mercato EU centinaia di migliaia di bici provenienti dalla Cina. Il loro prezzo al container per una mountainbike, telaio alluminio, cambio a 8x3 velocità, sospensioni posteriore e anteriore, é di dodici dollari USA, ripeto dodici dollari USA, ovvero poco più di dieci euro Cosa significa per l’industria di telai, cambi, sterzi, manubri, selle? E per la manifattura italiana, la più grande produttrice ed esportatrice di bici del Mercato Unico? La sua stessa fine, per questo bisogna fare subito qualcosa. Ottengo una audizione a Bruxelles dove essere ascoltati dipende dall’attenzione che si riesce a sollevare fin dalle prime battute. Insomma la prima impressione è la più importante. E quale fu la prima immagine che mostrai al Commissario alla Concorrenza, per mostrare plasticamente cosa poteva succedere alla bici europea in pochi anni? Esatto, proprio questo simulacro rugginoso di una bici di buona marca, fissato e sospeso alla sua solida transenna di legno, immerso nel paesaggio della valle di S.Martino. Questa SafetyBicycle, chiamo così questa bici, con lo stesso nome che fu dato ai velocipedi dell’Ottocento, quelli con una catena e due ruote uguali, è rimasta esposta fuori dalla casina di S.Martino per altri vent’anni. Fino al lockdown. Un certo Luigi l’ha fotografata al suo posto e l’ha messa su FB l’8 febbraio. Negli anni questa SafetyBicycle ha assistito, ammirata, intatta e indisturbata a molte iniziative per promuovere la bici. Dagli incontri, all’Elba, di esperti europei per l’adozione delle norme EN sui requisiti di sicurezza del 1998, ai programmi internazionali del 2001, per fare della Strada Maestra napoleonica, un perfetto testing ground dove trasferire dalla Pennsylvania i test di frenata per le bici di tutto il mondo. Dal convegno "Elba fatta su Misura della Bici" del 2006, al primo bike sharing introdotto all’Elba nel 2008. Vabbè, non so neanche chi sia arrivato a leggere fin qui, ma se tra questi ci fosse quell’idiota che durante il lockdown elbano s’é preso la briga di smontare la SafetyBicycle dal suo sostegno, portarsela via o buttarla di nuovo nella boscaglia, ecco se ci fosse questo idiota, spero che abbia un ravvedimento e rimetta tutto com’era e come sarebbe dovuto rimanere. P.B.SafetyBicycle
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MARIO FERRARI da PER LO ZIO TOM pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 17:13
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ferrari.JPG[/IMGSX] Mi viene da sorridere quando leggo gli attacchi anonimi di Zio Tom (ma perché non firmarsi?) su questo blog. A parte il fatto che Claudio De Santi è uno dei politici più attivi e concreti sul nostro territorio, non mi sembra proprio che finora abbia lasciato di sé un ricordo sbiadito e anche un po’ sgradito. Beh, sgradito a qualcuno di quelli che (specie a Portoferraio) hanno remato contro la mia amministrazione comunale probabilmente si. Per mia esperienza posso dire che quando lo ho chiamato a Portoferraio De Santi è subito entrato nel vivo della attività amministrativa, visto il poco tempo che rimaneva, ed era l’unico all’Elba che poteva riuscirci, sapendo cosa fare grazie alla sua esperienza. De Santi e’ riuscito indiscutibilmente a portare insieme a me a compimento il mandato. Oltretutto in campagna elettorale per le amministrative ha cercato fino all’ultimo, inascoltato, di formare una lista unica di centrodestra con lui o senza di lui. Coloro che si ribellano alle critiche piovute sui giornali con articoli vari devono considerare che, con il loro comportamento e con il loro protagonismo, hanno consegnato al centrosinistra per 5 anni il capoluogo elbano: cosa non da poco. Tutto il resto e’ acqua fresca. Simpatia o meno. Eppure la politica si fa cercando sempre di costruire. Dopo la rottura dei cocci (magari con un doveroso mea culpa) si può sempre arrivare ad un nuovo patto digerendo i vecchi errori. Forse nel centrodestra elbano e portoferraiese questo sarebbe l’atteggiamento più auspicabile, ma di certo con de Santi, ammesso che lui sia disponibile a qualche livello. Quindi mi chiedo il perché di questo risentimento: a chi ha rubato il posto? Forse a qualcuno a cui già non apparteneva più? Chi teme Claudio De Santi? La domanda cerca una risposta. Intanto qualcuno o più di uno hanno intimorito il titolare di una edicola affinchè togliesse il suo libro dalla libera vendita minacciando di cambiare edicola. Quindi è il contenuto del libro che spaventa. Se così fosse quei Signori potrebbero chiamare in causa l'autore per i contenuti, ma non lo fanno, chissà perchè. Limitandosi a minacciare il venditore, impedendogli di fare il proprio lavoro non hanno di certo reso onore alle loro persone, hanno avuto paura, sono scesi ai livelli più bassi, senza alcun risultato perchè il libro è in vendita in tutta l'Elba. Abbiano il coraggio di farsi vivi e firmarsi, qualora scrivessero, oppure tacciano per sempre e facciano parlare il libro.
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TalElbano da Isola d'Elba pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 14:57
Con questa mia vorrei sottoporvi una breve riflessione in relazione alle ultime elezioni regionali con alcuni degli esiti a dir poco stupefacenti Noi elbani avevamo una ampia gamma di soggetti su cui puntare e devo dire che alla fine a spuntarla è stato il più tenace, forse, secondo il mio parere, non il migliore ma sicuramente il più agguerrito. Vero è, che Marco Landi ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca di quel vestito che lo ponesse nella condizione di raggiungere un traguardo importante e questa tenacia alla fine lo ha premiato. Oggi lo troviamo a sedere negli scranni del Palazzo regionale, in quella minoranza che essendo minoranza forze non appagherà mai le aspettative di quegli ignari elbani che pur votandolo non avranno alcun oggettivo riscontro perché politicamente impossibile... Ma niente è impossibile, ovvero tutti gli elbani ricordano, come scrisse poco tempo fa il Barbetti in un suo intervento, che Marco Landi nel momento di maggior successo di Matteo, non Salvini ma Renzi, si espose pubblicamente con una dichiarazione "d'amore" dove dichiarava pubblicamente di "sostenere Renzi". Detto questo, se in questi 5 anni di seggiolame nel parlamentino toscano, ci fosse un ritorno al passato, una rifolgorazione sulla via di Damasco, il gioco sarebbe fatto e gli elbani, forse, potrebbero ricevere i benefici sperati dall'elezione in consiglio regionale del Dott. Marco Landi. Restando invece nella comparto leghista sarebbe come partecipare ad un'attività politica di minoranza come quella nel comune campese senza riscontri ma solo innocui interventi, una attività di minoranza certamente non prolifica ma solo ben remunerata e solo per se stesso. Non ci resta che attendere visti i giravolta del passato, alcuni riusciti altri no. Tempo fa un vecchio democristiano nel campese mi scrisse: "Sono contento di essere democristiano e chi nasce democristiano muore democristiano..." Non ci resta che attendere... E allora... buon governo
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Giancarlo Pacini da portoferraio pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 14:49
SLOW FOOD condotta Elba comunica che il giorno 30 settembre 2020 alle ore 14.00 presso i giardini di Procchio si terra' la riunione della condotta . Sono tutti invitati a partecipare soci e cittadini simpatizzanti
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 13:03
L'ex sindaco Fratini oggi parla di buche, lavori pubblici non fatti e via discorrendo. semplifica e forse ha dimenticato la complessità della pubblica amminstrazione. ma la cosa più divertente è l'insistenza sulla capacità e quantità di operatori del settore lavori pubblici del comune di portoferraio! ma dove vive Fratini? sa che non c'è più quasi nessuno all'ufficio tecnico come in comune? e se è così si è domandato perchè? per il destino cinico e baro? no perchè dalla fine degli anni novanta portoferraio ha trovato una cesoia efficiente che ha tagliato la spesa del personale, ovvero il personale, in tutte le aree esclusa la ragioneria. Fratini se non sei partito per altri lidi aiuta gli altri ad aprire gli occhi non fare inutili pappardelle di discorsi! hai tutte le competenze e memoria storica per dire come stanno le cose, se non lo fai, si può pensare ad una tua corresponsabilità!
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Voci marinesi... pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 12:27
RINVIO A GIUDIZIO [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/miche.JPG[/IMGSX] Il 24 settembre scorso il Giudice per l’Udienza Preliminare di Livorno, dott. Antonio del Forno, su richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Pubblico Ministero ha disposto ilgiudizio per il prof. Gian Piero Berti, già preside del Liceo Foresi e già assessore alla cultura del Comune di Portoferraio, e Sergio Rossi, direttore del giornale on line Elbareport. A sporgere querela nei tempi previsti dalla normativa vigente e ai sensi dell’art. 595 comma 3 del codice penale (diffamazione col mezzo della stampa) per il contenuto di un articolo ritenuto diffamatorio, pubblicato su Elbareport, è stato il prof. Michelangelo Zecchini. Questi era assistito dall’avv. Angelita Paciscopi del Foro di Lucca, mentre gli imputati Berti e Rossi erano difesi rispettivamente dagli avv. Donatella Martorella e Gina Filippini del foro di Livorno. Zecchini si è costituito parte civile. Il dibattimento dinanzi al giudice monocratico è stato fissato per il mese di giugno 2021.
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CURIOSITA' E MISTERI GAUDIOSI pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 10:55
[COLOR=darkblue][SIZE=3] ASSENSO, CONSENSO E MISTERIOSO DISSENSO [/SIZE] [/COLOR] Da innumerevoli d'anni, con Amministrazioni diverse che si sono succedute, gli spazi sottostanti il piazzale de Laugier sono chiusi 'per infiltrazioni d'acqua' provenienti dallo storico lastricato rosa soprastante, tanto che per sicurezza e con il motto “meglio prevenire che curare” si è pensato qualche tempo indietro di proibire una manifestazione popolare che avrebbe voluto festeggiare un matrimonio in quella splendida cornice rinascimentale,. Bene, bravi abbiamo detto prima di tutto la sicurezza ma….stranamente, per noi ignoranti incomprensibile si è permesso di montare una grande e pesante struttura in acciaio per permettere lo svolgersi della seconda edizione dell’Elba Film Festival, l’appuntamento dedicato al cinema indipendente , non crediamo che i tecnici, e il pubblico presente sommati alla struttura con relativo ancoraggio a terra, risultino “Più leggeri “ di un matrimonio con qualche ospite festante, quindi cosa dobbiamo pensare? Inoltre l’avvenimento svoltosi Venerdì 18 settembre – ha lasciato un pesante strascico che ancora nessuno ha rimosso , cubi (colmi o di acqua o altro materiale che l’amministrazione aveva provveduto a fornire per ancorare la struttura del Festival hoibò... sono sempre là …mah faranno parte delle dimenticanze tradizionali di lavori iniziati e mai terminati, ma sorridiamo in fondo tutto è filato liscio come l’olio , rimane solo l’interrogativo che avendo detto SI al Festival si poteva permettere anche di festeggiare il SI dei due sposini… a cui tra l’altro vanno le nostre felicitazioni.
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Libero da Portoferraio pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 10:44
E se Dio vuole, anche questa mattina la nave Moby delle ore 09 e' partita alle ore 10.00. Senza che nessuno ti dice il motivo del ritardo. Siamo messi veramente male. Non ho parole.
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GLI ARROGANTI PADRONI DEL VAPORE pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 9:24
[COLOR=darkred][SIZE=4] QUANTA IGNORANZA SOTTO IL CIELO…E SOPRA IL MARE! [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/malati.JPG[/IMGSX] Accade ormai con troppa frequenza che alcuni traghetti mostrino poca condiscendenza e riguardo per imbarcare autoambulanze con ammalati a bordo, o cittadini che fanno rientro a casa magari dopo la visita a qualche parente ricoverato in continente costretti a litigare con il non cordiale personale di bordo. Quelli che sarebbero i naturali interlocutori sindaci e armatori , autorità portuale e quanti altri dei responsabili , non fanno niente di concreto per la ricerca di una soluzione , ma se ne stanno tranquilli ad osservare l’evolversi della situazione, che non evolverà mai se ci limiteremo a spedire le nostre critiche agli indirizzi sbagliati e non faremo una nutrita protesta sul porto con tanto di stampa e Tv.. I problemi lamentati sono gli stessi da anni ma tolta una ormai datata sterile polemica tra compagnie di navigazione in concorrenza che si rinfacciavano l’adeguatezza o l’inadeguatezza delle navi, ritenute in molti casi obsolete e non attrezzate per una sufficiente aerazione dei locali garage, per gli atavici problemi niente di niente , anzi è stato fatto circolare un “ Estratto delle norme che regolano il Servizio della Navigazione “che al cap. 25, 6° capoverso, così recita: “ Il comandante della nave traghetto, per le prerogative e le responsabilità attribuitegli dal Codice della Navigazione, ha insindacabile potere e dovere di disporre l’imbarco degli autoveicoli secondo equi criteri di precedenza che, a su unico giudizio, risultino atti a conseguire le migliori condizioni di stabilità statica e dinamica delle navi e, nel contempo, permettere un sicuro e rapido imbarco degli automezzi. Nemmeno una parola per pendolari, cittadini di ritorno da visite mediche in continente che vengono puntualmente dirottati a corse successive o nel peggiore dei casi rimanere a terra in favore del turista. Sedetevi al tavolo delle decisioni con gli interlocutori giusti, con urgenza, comune buon senso e senso di responsabilità collettiva! Prima che la pazienza degli elbani finisca!
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Per alessio Gambini da Elba pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 9:02
Buongiorno è successo anche a me di rientrare da una visita neurologica e di essere in fila quasi per salire sulla nave e dover invece aspettare un’altra ora e mezzo con dolori atroci perché non potevo stare seduto...nel frattempo sono saliti tutti gli altri. Spero che tutti i politici che si sono sprecati in promesse durante la campagna elettorale si ricordino di noi che siamo andati a votare per loro...sperando che non sia stato tempo perso. Auguri per il tuo babbo alessio
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X Gambini pubblicato il 28 Settembre 2020 alle 7:31
Un buon esempio di ciò che tutti noi dovremmo fare....portiamo l'attenzione sulle priorità cittadini
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