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113259 messaggi.
Altro giro altro regalo da Portoferajo pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 13:39
Ma qualcuno proprietario di navi non doveva soldi allo stato ??? E invece gli andiamo a regalare 600.000 euri per portare benzina all'Elba !!! Bravo sindaco !! Avanti così !!! Soldi a chi non ne ha bisogno... ci vediamo alle elezioni..
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Cittadino da Portoferraio pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 12:14
Passeggiando x la mia PORTOFERRAIO mi sono fatta questa domanda quest'anno è stato un anno particolare questo virus ha stravolto un po tutte le attività produttive credo però che i ristoratori quest'anno non possono lamentarsi anzi passando x via Fucini strada chiusa l'anno scorso con l'intenzione di fare di suddetta strada un luogo di "sala attesa" ( mi si passi il termine)....x chi aspettava l'imbarco con panchine e qualche bel vaso di fiori così fu detto quando qualcuno chiedeva spiegazioni del perché della chiusura però è diventata di fatto un proseguo dei due ristoratori. Ecco la mia domanda l'anno prossimo sarà di nuovo così? La strada davanti al duomo verrà richiusa x il pranzo sotto il solleone? Naturalmente mi piacerebbe tanto che qualche nostro amministratore mi rispondesse. Anche se so che così non sarà sono un cittadino deluso amaramente da VOI anche perché vi ho votato
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ELBA SALUTE pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 11:36
SANITA' ELBANA.: SERVE SUBITO UN OSSERVATORIO, E' INDEROGABILE. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/sindaci.JPG[/IMGSX] Alcuni episodi o fatti non possono codificare il sistema sanitario Elbano come la culla delle disfunzioni o rappresentare un problema nel problema. Così come non si possono ridurre al silenzio Cittadini e Comitati sempre più presenti sul territorio che chiedono verità nelle comunicazioni, trasparenza e una sanità più rispondente alle esigenze dei cittadini che vivono su un'isola. In questi giorni, oltre ad alcuni casi di strani contagi COVID 19, sulla nostra isola la cosa che ha esasperato gli animi è l'aver taciuto da parte dell'ASL, una infezione cutanea che ha messo nel panico molte famiglie di ricoverati e un buon numero di personale ospedaliero. A creare ulteriori malumori tra operatori e ricoverati della "Medicina" è stato un comunicato dell'ASL Toscana nord ovest che sosteneva che gli infermieri e le OSS colpite dalla scabbia erano solo del reparto di "Medicina" mentre a noi risulta che molti operatori di altri reparti e servizi sono stati colpiti da scabbia. Questo fatto fa parte di quella trasparenza che andiamo chiedendo altrimenti facciamo credere a chi si deve ricoverare che la "Medicina" del nostro ospedale è un reparto dove ci si può infettare. E non è così perché in "Medicina" abbiamo i servizi di medicina intensiva altamente qualificata e controllata e un servizio costante di sanificazione. La pandemia e il mantenimento delle norme di sicurezza comportano enormi sacrifici di operatività al personale del nostro Distretto Sanitario già in difficoltà per i turni massacranti causa la mancanza di personale medico e infermieristico, se poi ci mettiamo noi cittadini e la stessa Azienda Sanitaria a complicare il duro lavoro di diagnosi e di cura avremo sempre più nervosismo, irritabilità e tensioni che in una sala di cure non devono entrare. Alla luce di quanto sopra si inserisce la proposta di Elba Salute di pianificare un osservatorio mensile sulla Sanità pubblica Elbana per evitare incomprensioni e contraddizioni causa forse di una cattiva informazione da una parte e di spirito di prevalenza dall'altra, che innescano tensioni che si possono evitare vedendosi una volta al mese (come era in un recente passato) tra Azienda Sanitaria, Comitati pro sanità, Associazioni del settore, pubbliche Assistenze, e la Politica locale insieme seduti a un tavolo ad ascoltare, a confrontarsi su quello che si potrebbe migliorare o variare e quanto può servire per dare all'Elbano una assistenza e una cura più possibile territoriale. Se si riuscisse ad organizzare questo osservatorio forse si farebbe un buon servizio a tutto il comparto ospedaliero e territoriale e si darebbe all'Elbano quella fiducia che ora è ai minimi termini della sanità pubblica. Comitato Elba Salute. (Francesco Semeraro). (foto di archivio)
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All' anonimo di Brunino di Stefano e paesani? da Porto Azzurro pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 11:27
In risposta all'anonimo di Brunino da Porto Azzurro ( Stefano e paesani) pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 18:10: Riporto la assurdità del tuo post. Scrivi testualmente "Bello scrivere in anonimato, evidentemente sei uno di quelli che aprono la bocca solo per dar fiato e che sparlano dietro alle spalle" e questo per il semplice fatto di aver detto che il nostro stimato e apprezzato vigile fosse in buone condizioni di salute, non essendo il sottoscritto a conoscenza dell' "intervento" a cui dici è stato sottoposto? E per questo aprirei la bocca solo per dar fiato e sparlare dietro le spalle? Ma ti sei bevuto,come direbbe il governatore De luca, il cervello? E poi accusi me di scrivere in anonimato, per il fatto che te invece sottoscrivi il tuo post, con un generico "Stefano e paesani", altrettanto anonimo? Chi sei tu Stefano e chi sono i paesani che scrivono assieme a te? Vi siete riuniti in gruppo e avete concordato quello che scrivi o "scrivete" nel post? ASSURDO. Ricambio, anche se malvolentieri, ma solo per educazione, i saluti.
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MARCELLO CAMICI pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 11:25
LA BALENA BIANCA “La balena bianca e la caduta dell’ultimo castello “,questo il titolo del libro scritto da Claudio de Santi e recentemente pubblicato da Phasar editore. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/marcello2.JPG[/IMGSX] Nella seconda di copertina l’autore chiarisce che la balena bianca è l’isola d’Elba,così chiamata dai toscani di estrazione politica di sinistra per via delle convinzioni politiche dei suoi abitanti ,convinzioni democristiane prima e poi vicine alla destra moderata .La caduta dell’ultimo castello è invece relativa alla vicenda della caduta nelle mani della destra moderata del comune di Rio Elba ,ultimo castello,roccaforte di sinistra presente all’Elba,caduta avvenuta proprio ad opera dell’autore che riuscì a strappare per la prima volta nella storia amministrativa di quel comune il governo del paese al centrosinistra. In terza di copertina De Santi scrive “alle mistificazioni e alle falsità si risponde qui con la sola e inconfutabile verità che,buona o cattiva che sia,non può essere contraddetta in quanto realmente accaduta.Il libro è stato portato a compimento con un itinerario di tristezza e rabbia,di ribellione morale e di speranza e vorrei fosse motivo di conforto per i miei amici e di riflessione per coloro che mi sono stati stati pesantemente avversari.Se chi lo legge proverà la minima parte di ciò che ho provato io,potrò dire di essere soddisfatto”. De Santi può sentirsi soddisfatto. Tristezza e amarezza ha lasciato in me la lettura di questo passo: “Debbo ammettere che fin dall’inizio alcuni episodi erano stati veri campanelli d’allarme come quando Danilo Alessi ,venne in comune per il passaggio delle consegne.Come ho già raccontato ,non fu una cerimonia.Lui si limitò a queste striminzite parole -Queste sono le chiavi del comune.Nel terzo cassetto c’è la fascia .E in questo armadio tutta la documentazione dei cinque anni passati.Congratulazioni,ma me ne devo andare- Ho voluto inserire questo passaggio nella Relazione e ripeterlo nuovamente in questo mio racconto perché quella non fu solo una mancanza di rispetto nei miei confronti che,se vogliamo ,lascerebbe il tempo che trova ma lo fu soprattutto nei confronti di chi mi aveva votato e che in quel momento rappresentavo.Mi parve come un gesto irrispettoso soprattutto verso le Istituzioni.Adesso dopo tutto quello che era accaduto,pensai che se lui mi avesse accennato alcuni problemi ancora aperti,che io non potevo conoscere,non dico che avrebbe potuto contribuire alla loro soluzione vista la gravità ma ci sarebbero state meno polemiche fra noi sui giornali. Sarebbe stato un bene anche per lui ,credo, e si si sarebbe arrabbiato molto meno. Avremmo potuto collaborare per il bene della cittadinanza che sicuramente lo avrebbe anche apprezzato.In definitiva glie lettori di Rio Elba che mi avevano votato erano gli stessi uomini e donne che in passato avevano avuto fiducia in lui. Perchè una persona navigata come lui non lo abbia fatto,solo lui stesso potrebbe dirlo. “ Marcello Camici
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Italo Sapere da Porto Azzurro pubblicato il 27 Settembre 2020 alle 0:33
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/sapere.JPG[/IMGSX] Grande plauso al sindaco di Marciana Simone Barbi, che ha chiesto l’abolizione dell’area vocata al cinghiale all’Isola d’Elba, istituita dalla Regione Toscana su evidenti pressione dei cacciatori. La paura di perdere consensi tra le associazioni venatorie ha fatto perdere di vista la difesa dell’economia agraria e turistica e della biodiversità. Auguriamoci che i nuovi membri del Consiglio Regionale, molti dei quali rieletti, abbiano almeno il coraggio di correggere il clamoroso errore fatto, e dichiarando così l'Elba “zona NON vocata” al cinghiale. In nome dell’Associazione di categoria che rappresento Confagricoltura e Consorzio dei Produttori Vini DOC dell’Elba, vorremmo prima di tutto evidenziare che le popolazioni di “cinghiali” hanno subito nel tempo l'apporto di esemplari di maiali rinselvatichiti. La popolazione attuale, dotata di grande adattabilità e di elevata potenzialità riproduttiva, provoca danni enormi alle colture agricole, alla biodiversità ed in particolare all'assetto idrogeologico. Riteniamo che: - all’Elba non possano coesistere aree vocate per la gestione conservativa dei cinghiali accanto a zone non vocate, sotto la tutela del Parco Nazionale, visti gli impatti che questa specie provoca su flora, agricoltura, viticoltura e non ultimo sulla sicurezza stradale. - debba essere adeguato il contesto normativo regionale, per dare la priorità alla conservazione dell'assetto idrogeologico, alla protezione delle colture agricole ed alla protezione della biodiversità. Da studi fatti e pubblicati su molte riviste scientifiche è stato dimostrato che laddove esiste una forte pressione della caccia, la popolazione di cinghiali non diminuisce affatto, ma (sembra assurdo) aumenta la densità, aumentando l’estro e la prolificità delle femmine. Inoltre la caccia provoca la destrutturazione delle famiglie e i piccoli trovandosi soli vanno alla ricerca di cibi più facilmente reperibili, aumentando così il danno alle colture agrarie. Questo è quello che si sta verificando all’isola, dopo oltre vent’anni, se tracciamo un bilancio, dopo un costante “prelievo” venatorio della specie, siamo arrivati oggi ad una incontrollata proliferazione sempre più insostenibile. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere che la gestione venatoria si è rivelata fallimentare. L’amministrazione di Marciana ha dimostrato coraggio, ascoltando la maggioranza degli elbani, che non vuole essere più vittima di una politica a favore di una manciata di cacciatori. Ci auguriamo che anche le altre Amministrazioni elbane perseguano concreti piani di abbattimento di questa popolazione ibrida con l'obiettivo della sua eradicazione dal territorio elbano. Italo Sapere
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FRANCESCO SEMERARO pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 19:40
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/diego.JPG[/IMGSX] DIEGO. Un anno fa ci lasciavi per diventare una delle stelle più luminose dell'Universo. Riposa in pace ragazzo mio.
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in risposta all'anonimo di brunino da porto azzurro( stefano e paesani) pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 18:10
Bello scrivere in anonimato , evidentemente sei uno di quelli che aprono la bocca solo per dar fiato e che sparlano dietro alle spalle..... cmq quando avrai fatto anche te il tipo di intervento che ha subito Nerio allora se ne riparla , tanto di documentazione medica. .... LA SALUTO
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 16:25
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/libero.JPG[/IMGSX] La Regione Toscana ha deliberato una spesa di circa 600.000 euro per realizzare dal 2021 al 2023 compreso il trasporto merci pericolose (benzine e altri carburanti pericolosi) con Toremar che è assegnataria del contratto di servizio per la continuità territoriale. Se si può notare l'eleganza del gesto comunicato dopo le elezioni (qualcuno dirà bravi coglioni lo potevano sbandierare ai 4 venti prima per prendere voti) il fatto rilevante è che con questa decisione vengono tolti tutti gli alibi ai gestori delle pompe di benzina e non solo presenti sull'isola. Ora potranno farsi reale concorrenza e abbattere i prezzi, se non lo faranno sapremo chi speculava e specula e basta!
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A Brunino da Porto Azzurro pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 16:07
Guarda che Nerio è sempre in servizio e non mi pare sia in condizioni di salute precarie.
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Giacomo pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 14:28
Cara Sig.ra Paola, rinnovo la mia solidarietà,anche per me sono stati mesi travagliati e ho avuto tante amarezze dalle istituzioni, io come lei stiamo facendo il nostro dovere come cittadini per cercare di far capire con le nostre esperienze quello che non funziona nel nostro ospedale nella speranza che l e istituzioni e le autorità ci ascoltino al fine di migliorare la sanità elbana. La contatterò sicuramente, in bocca al lupo per la mamma.
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INOPPORTUNE BRAVATE pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 12:43
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/zara.JPG[/IMGSX] [COLOR=darkred][SIZE=4] UN GESTO PESSIMO E SENZA UN PERCHÉ. [/SIZE] [/COLOR] Ieri sera alle 21.28 tre persone adulte e non elbane mentre passeggiavano davanti alla Piazzetta Donatori di Sangue si appropiavano in modo più vergognoso della ghirlanda d'alloro depositata in onore del finanziere Antonio Zara, scomparso tragicamente all'aereoporto di Fiumicino mentre adempieva al suo servizio portandosela via con se come un trofeo vinto. Il gesto e stato filmato durante il suo scellerato evolversi ma per fortuna l'intervento di un nostro amico e concittadino Portoferraiese ha permesso di rintracciare gli autori e di far riportare la ghirlanda al proprio posto. Vincenzo Fornino
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Brunino da Portoazzurro pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 12:21
Risposta sms per nerio vigile urbano Portoazzurro Anch’io quando Nerio era in sevizio le problematiche le risolveva con una stretta di mano e ti avvertiva da paesano e filava tutto bene e il paese secondo il mio punto vista le cose andando meglio,buona guarigione Nerio riguardati che la salute non ci si scherza un saluto da brunino
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Paola pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 12:02
Buongiorno Sig.Giacomo, grazie per il supporto,la capisco perfettamente perché quello di ieri è lo sfogo solo di ciò che è accaduto negli ultimi tre mesi,ma la storia è lunga un anno e mezzo. Se vuole mi può contattare, io ci sono. paolacolombo64@@gmail.com
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GUISCARDO da per lo zio Tom pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:59
Eccoli, i giapponesi sono usciti dall'isola deserta! mi sembrava strano che nessuno avesse ancora attaccato il buon De Santi sui contenuti del librio, che strani silenzi che c'erano! tutti zitti? mah, mi dicevo. caro Zio Tom, ci credo che non ti sta simpatico, la lingua batte dove il dente duole, e te chissà da quanto soffri di mal di denti. E poi, privo di contenuti un par di p@lle, vai a leggere il capitolo 13!
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WANTED CINEMA pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:43
[COLOR=darkblue][SIZE=4] L'uomo delfino [/SIZE] [/COLOR] Il documentario su Jacques Mayol, il leggendari apneista che ispirò il film culto Le Grand Bleu di Luc Besson, in sala il 5, 6 e 7 ottobre con Wanted Cinema “Io sono il mare… C’è un delfino dormiente in ognuno di noi” - Jacques Mayol [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/mayol.JPG[/IMGSX] Milano, 25 settembre - “L’uomo delfino”, il documentario diretto dal regista greco Lefteris Charitos, che ripercorre la straordinaria storia di Jacques Mayol, leggendario campione di immersione che rivoluzionò il mondo dell’apnea con record di immersione di oltre 100 metri di profondità, la cui vita è stata fonte d'ispirazione per il film culto Le Grand Bleu di Luc Besson, arriva nelle sale italiane il 5, 6 e 7 ottobre con Wanted Cinema. Narrato da Jean-Marc Barr, l'attore che ha interpretato il ruolo di Mayol nel film di Besson, il documentario rivela il ritratto di un uomo che è riuscito a superare i limiti del corpo umano e della mente, per scoprire la più profonda affinità tra gli esseri umani e il mare e lo fa grazie alle preziose testimonianze dei più stretti amici, collaboratori e familiari dell’apneista, tra cui i suoi figli Dottie e Jean-Jacques e i campioni mondiali di tuffi liberi Umberto Pelizzari, William Trubridge e Mehgan Heaney-Grier. L’uomo Delfino – ha spiegato il regista - racconta la storia di un uomo carismatico che ha diviso la sua vita tra terra e acqua, portando consapevolezza sulla nostra affinità con il mondo acquatico. Atleta, filosofo e avventuriero, Jacques Mayol ha viaggiato in tutto il mondo, dal Mediterraneo al Giappone, dall'India alle Bahamas, divulgando una visione olistica dell’esperienza umana che si basa sul bisogno di riconnettersi con la natura. Il film tratta questioni essenziali dell'esistenza umana: la morte, i limiti del corpo, il ritorno alla natura, le trappole dell'ambizione personale e della fama, l'equilibrio del corpo e dell'anima attraverso la meditazione. Questi sono i temi dominanti della vita di Mayol e che guidano la narrativa del film.
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STEFANO BALLARINI pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:36
La ridicola frammentazione della sinistra, quella vera, ha comportato l'assenza di un rappresentante in maggioranza in consiglio regionale, 35.000 voti circa dispersi che non conteranno nulla e creeranno sempre più astensionismo dal voto. A sinistra non c'è un leader che coaguli gli interessi dei lavoratori dei più deboli di un ecologismo economicamente compatibile. C'è sempre chi si crede più furbo, più intelligente, più preparato più onesto del"compagno" che gli siede accanto e si fa il suo micro partito nella illusoria speranza di emergere. Manca sicuramente al contesto istituzionale l'apporto di una sinistra socialista moderna e dialogante che riprenda in mano le questioni fondamentali delle origini del pensiero fondante, il lavoro e la struttura dei servizi dello stato. Nel 2020 serve sicuramente una onesta autocritica nell'interesse di molti cittadini. Un caro saluto Stefano Ballarini
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Alessandra Ribaldone Bolano pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:32
[COLOR=darkblue][SIZE=3] Italo Bolano torna alla sua Isola [/SIZE] [/COLOR] Le ceneri del maestro elbano saranno tumulate mercoledì 30 Scritto da Alessandra Ribaldone Bolano [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/itaca.JPG[/IMGSX] Come promesso le ceneri di Italo Bolano ritorneranno nella sua Isola e verranno tumulate nel cimitero monumentale della Misericordia mercoledì 30 alle ore 11. Di Italo si è scritto molto in questi giorni e non voglio aggiungere altro. Voglio solo ricordare la poesia di Kostantin Kavafis che lui spesso citava, allegoria del viaggio della vita che si conclude con il ritorno del viaggiatore alla sua Isola natia. Sì, perché Italo amava i viaggi e il suo “viaggio” della vita lo aveva portato a conoscere molti “porti” e moltissimi viaggiatori come lui. La sua ricerca continua del bello, dell’armonia, delle emozioni che anelava di trasmettere agli altri attraverso la sua arte non aveva mai fine e solo la malattia e la morte hanno interrotto questa ricerca. Una delle sue ceramiche monumentali al suo Museo Open Air celebra proprio Itaca. ….Sempre avrai in mente Itaca raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto non affrettare il viaggio, fa che duri a lungo, per anni e che da vecchio metta piede sull’ isola tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos’altro aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare. Kostantin Kavafis Alessandra Ribaldone Bolano Nella foto l’opera “Itaca” nell’Open Air Museum Italo Bolano
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Ecco cosa fa questo Governo. da Conte Giuseppi pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:24
Tridico, stipendio raddoppiato per il presidente Inps (con effetto retroattivo) Compenso passato da 62mila a 150 mila euro l’anno con un decreto firmato in agosto dalla ministra Catalfo e dal collega Gualtieri. Gli aumenti riguardano anche l’Inail di Carlotta De Leo Tridico, stipendio raddoppiato per il presidente Inps (con effetto retroattivo) shadow Lo stipendio del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha ricevuto un sostanzioso aumento di stipendio (con effetto retroattivo). Tutto con un regolare decreto interministeriale che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha firmato lo scorso 7 agosto insieme con il collega del Tesoro Roberto Gualtieri. Come rivelato dal quotidiano La Repubblica, il compenso di Tridico è quasi raddoppiata da 62mila a 150mila euro l’anno. La notizia annuncia una nuova bufera sull’Istituto di previdenza che gestisce le pensioni degli italiani. « Non ho parole. Tridico paghi la cassa integrazione poi chieda scusa e si dimetta» attacca il leader leghista Matteo Salvini.
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RUGGERO BARBETTI pubblicato il 26 Settembre 2020 alle 11:24
Rispondo al messaggio scritto dal Dott. Camici e riguardante la mia campagna elettorale. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_24/barbetti.JPG[/IMGSX] 1) Negli ultimi 2 anni l'offerta elettorale di un candidato elbano per le elezioni regionali era individuata in una persona e presentarsi, come ho fatto io, a meno di 30 giorni dal voto e raccogliere 1991 preferenze non mi sembra un cattivo risultato. E poi gli elettori hanno sempre ragione, così come è avvenuto a Capoliveri che al ballottaggio, dovendo scegliere tra Montagna e Gelsi quale candidati a sindaco hanno scelto Gelsi. Salvo poi dover prendere atto di una sentenza del Consiglio di Stato che riteniamo sbagliata e sulla quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato. E' come se la Sig.ra Vaccaro, arrivata a 37 voti dal candidato elbano, facesse ricorso chiedendo il riconteggio dei voti e le riconoscessero 38 voti in più per cui le verrebbe assegnato il seggio in regione..... 2) A differenza di tanti candidati del centro destra (ma anche di centro sinistra), elbani e non, completamenti sprovvisti di un loro personale programma elettorale se non fatto di vuote e generali parole, io ho portato e porto avanti avanti le mie idee racchiuse in un programma preciso e dettagliato che ho sintetizzato in un depliant elettorale di 6 pagine ma con rimando completo alle mie idee pubblicate in maniera integrale sul mio sito www.ruggerobarbetti.it che la invito a leggere, se ne ha voglia. Nel merito di quanto sostiene, le ricordo che la "Zona franca urbana" è istituita da una legge già esistente che interviene esclusivamente sulle imprese e già sarà difficile istituire la ZFU, figuriamoci cambiare la legge. Al relativo punto del programma (n. 6 del capitolo Elba Autonoma) scrivo: Elba Zona Franca Urbana (Insulare) Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono ambiti territoriali, di dimensione prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese. Nate con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree caratterizzate da disagio sociale, economico ed occupazionale, le ZFU intervengono anche per favorire la ripresa e lo sviluppo di territori colpiti da calamità naturali. Oggi, come mai, è necessario che il nuovo Governo regionale favorisca l’istituzione di una Zona Franca Urbana che comprenda l’intero territorio dell’Isola d’Elba. La Legge attuale prevede che possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese nonchè i professionisti che alla data di presentazione della domanda: • hanno la sede principale, o l’unità locale dove si svolge l’attività, all’interno della ZFU; • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese; I settori ammessi alle agevolazioni sono individuati dalle norme istitutive e di regolazione delle singole ZFU. I vantaggi consistono in agevolazioni fiscali e contributive per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale delle imprese dell’Isola d’Elba e di norma prevedono: • esenzione dalla imposta sui redditi al 100% per i primi 5 anni ed al 60% per i successivi 5; • esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive del valore della produzione netta che deriva dallo svolgimento dell’attività svolta nella zona franca, nel limite di 500mila euro per ciascun periodo di imposta, riferito al valore della produzione netta; • esenzione dell’imposta municipale propria al 50% per gli immobili posseduti e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica; • esonero del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. L’esonero spetta, alle stesse condizioni, anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l’attività all’interno della ZFU. Le tipologie, le condizioni, i limiti, la durata, le modalità di fruizione delle agevolazioni sono comunque stabiliti dai provvedimenti istitutivi delle singole ZFU nonché da apposite circolari del Ministero dello sviluppo economico. L’importo della agevolazione riconosciuto a ciascun soggetto beneficiario viene determinato ripartendo le risorse finanziarie disponibili tra tutte le imprese ammissibili sulla base degli importi delle agevolazioni richiesti. Sarebbe dunque un vantaggio notevole per le aziende che potrebbero quindi creare molti nuovi posti di lavoro. Per quanto invece attiene alle famiglie elbane e non alle imprese, questi vantaggi sono indicati al punto 8 del capitolo [Elba Autonoma: Ampliamento della popolazione residente tutto l’anno E’ necessario, utilizzando il grande patrimonio immobiliare esistente, puntare al raddoppio della popolazione residente stabilmente tutto l’anno sull’Elba, al fine di incrementare tutti i consumi anche nelle stagioni prive di turisti, attraverso: 1) Flat Tax al 15% per coloro che vivono e/o che si trasferiscono a vivere sulle Isole minori; 2) Flat Tax al 15% per tutte le aziende che trasferiscono la loro produzione sulle Isole Minori e che possono anche usufruire delle agevolazioni fiscali derivanti dalla ZFU; 3) Flat Tax al 7% per i pensionati stranieri che scelgono le Isole minori come loro residenza. Ruggero Barbetti
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