Si informa che presso il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Portoferraio sono in partenza i corsi per il corrente anno scolastico; detti corsi sono rivolti a chi ha compiuto i 16 anni d’età, sia ad utenti italiani che stranieri.
Presso la nostra sede si potranno frequentare i corsi di Alfabetizzazione di Italiano per stranieri, livelli A1 e A2; inoltre, la nostra offerta didattica prevede:
- Corso di I livello per ottenere il diploma di scuola secondaria di I grado (ex Licenza Media) che si svolgono in orario pomeridiano/serale;
- Corso pomeridiano/serale per frequentare il primo biennio della scuola secondaria di II grado (due anni in uno), indirizzo Amministrazione, finanza e marketing;
- sono in programmazione anche altri corsi per l’istruzione degli adulti, come ad esempio quelli di lingua inglese.
Sede dei corsi: CPIA 1 Livorno sede associata di Portoferraio presso l'Istituto Comprensivo di Portoferraio in viale Elba 23/25 - Portoferraio
Per informazioni e appuntamento telefonare:
lunedì, martedì e giovedì dalle 9.30 alle 16.00 al n. 0565-1935161
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 al n. 0565-221723
mail: sede.portoferraio@cpia1livorno.edu.it
Sito Internet www.cpia1livorno.edu.it
113525 messaggi.
Mi collego all'intervento dell'associazione Responsabilità in comune sulle 2 attività di ristorazione di via Carducci e via Fucini.
A tutt'oggi in via Carducci una delle due attività continua a tenere un gazebo che prende almeno 4 posti auto e vorrei sapere se paga per questa concessione,considerando che solo degli sprovveduti possono chiedere di mangiare lì tra umidità piante e freddo.Inoltre il nuovo assessore al traffico aveva promesso di ripristinare le strisce gialle per aiutare i residenti che giornalmente hanno difficoltà a trovare parcheggio visto che ci si riversano proprietari di esercizi pubblici e uffici pubblici e privati dei dintorni.Aggiungo che la chiusura di via Fucini toglie diversi posti auto perché anche lì c'è sul lato destro della strada, una striscia bianca continua che ormai è quasi del tutto cancellata.
Volevo dire a tutti che ho risolto il problema e ringrazio veramente la persona che mi ha aiutato a far tornare mio figlio a fare sport. figlio grazie M.R
Caro Sig. Lanera, capisco che l'amministrazione non stia facendo nulla, ma quando si scrive, bisognerebbe informarsi. Forse l'ex Sindaco Ferrari e l'assessore De Santi si sono dimenticati di dire che dentro la struttura non ci sta nessuno, con questo non dico che vada lasciato così ma non c'è tutta questa urgenza, forse quell'edificio doveva essere trattato per uno scambio con un altro edificio, ma non ora che cade a pezzi, ma quando l'Amministrazione Ageno propose di contrattare con un imprenditore lo scambio con altro edificio, ma non fu fatto nulla perchè l'allora opposizione minacciò denunce e ricorsi.
Comunque apprezzabile la sua opposizione-
INTERROGAZIONE DEL GRUPPO LANERA LUIGI SINDACO X IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_23/lanera.JPG[/IMGSX]Premesso:
- che da anni ormai Palazzo Coppedè versa in condizioni di incuria e degrado a dir poco disdicevoli e indegne dell’immagine che la città di Portoferraio è tenuta a dare ai propri ospiti;
- che alle note problematiche legate alla presenza più o meno stabile di occupanti abusivi di alcuni degli spazi interni si è aggiunta negli ultimi giorni una pericolosissima lesione del tetto e delle strutture portanti sottostanti, così come documentato e denunciato dall’ex sindaco Ferrari e dall’ex assessore De Santi;
- che quanto accaduto comporta un gravissimo pericolo per gli occupanti della struttura, oltre a minare la stabilità e la staticità dell’edificio di proprietà comunale;
- che, come documentato più volte (non ultima la documentazione fotografica prodotta proprio dall’ex sindaco e dall’ex assessore nel maggio 2019) l’interno dell’edificio è pieno di rifiuti accumulati nel tempo dall’incuria degli occupanti abusivi, rappresentando una vera e propria discarica e quindi un pericolo per le condizioni igienico sanitarie e per la salute di chi dovesse farvi ingresso e permanervi anche per un breve pericolo;
- che nelle ultime settimane sono state posizionate delle strutture in plastica e cemento atte ad evitare la sosta delle auto nel piazzale retrostante del palazzo, fra l’altro su suolo di proprietà privata;
- che da anni si sta tentando di mettere in vendita la struttura di Palazzo Coppedè con dei prezzi fuori mercato che sconsigliano qualsiasi potenziale acquirente a partecipare alla procedure di tentata alienazione dell’immobile;
Tutto ciò premesso, interroga la S.V. per sapere:
1) quali azioni intende porre in essere per eliminare la situazione di pericolo statico provocate dalle lesioni al tetto;
2) quali interventi siano stati fatti e siano stati programmati per impedire la presenza di persone senza fissa dimora all’interno della proprietà comunale;
3) quali interventi siano stati programmati per restituire alla zona circostante il decoro necessario ad un edificio di proprietà comunale, per giunta in grande evidenza alle persone di passaggio dalla zona portuale;
4) di quali autorizzazioni si disponga per avere provveduto al posizionamento delle strutture in plastica e cemento nel retro del palazzo, sulla proprietà privata;
5) quali interventi siano stati programmati per favorire l’alienazione dell’immobile di proprietà comunale in tempi brevi, e con quali modalità si intenda procedere.
Luigi Lanera
[COLOR=darkred][SIZE=4] CRITICHE? PIOVE SUL BAGNATO [/SIZE] [/COLOR]
Di Associazione Responsabilità in Comune
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/pericolo1.JPG[/IMGSX] Cogliamo al balzo la palla che ci alza l’ottimo Giovanni Fratini per avanzare alcune considerazioni sulle quali da tempo riflettiamo, ma che avevamo deciso di non palesare prima che fosse terminata la stagione turistica. Non fosse stato mai che, per usare un’espressione di Eschilo, gli “spettri che camminano di giorno” o meglio, parafrasandolo, “gli spettri che risiedono alla Biscotteria” avessero ad accusarci di non tenere in conto dell’emergenza Covid-19.
Tralasciando la banale osservazione che le spine di cui parla Fratini sovrastano in numero e ampiezza le rose e i fiori che, stringendo, l’ex sindaco individua in strutture che sono a disposizione del centro storico sol per il fatto che non possono essere da lì distratte (i Bastioni, la Linguella, la De Laugier e la Biscotteria sono lì dai tempi di Cosimo, i Vigilanti dai tempi di Napoleone e il Grigolo dal Mesozoico), vorremmo dedicare la nostra attenzione ad uno screening, come si usa dire oggi dei beni comunali e demaniali e della loro gestione che, lo diciamo subito, appare deficitaria per non dire fallimentare.
I beni comunali più che gestiti male, non sono gestiti affatto se si pensa che si tratta dei seguenti immobili: ex macelli, palazzo Coppedé, edificio ex Polstrada, edificio vecchia posta, enoteca, ex battaglione della GdF, Arsenale delle Galeazze nel quale, dopo la chiusura dell’unico mercato di alimentari in centro, si vuole creare un museo del mare, idea che contrariamente a Fratini troviamo costosa, inutile, inadeguata anche in considerazione del fatto che al momento l’unica cosa che sappiamo per certo è che ci verrà piazzato uno scheletro di megattera in plastica acquistato in Francia, megattera che – peraltro – non è neanche presente nelle nostre acque.
Continuando nella nostra disamina passiamo a considerare strade e marciapiedi e qui, nelle immortali parole del principe de Curtis al secolo Totò, casca l’asino. Al di là del disastrato stato che chiunque non sia cieco può verificare e verifica tutti i santi giorni, quel che ha attirato la nostra attenzione è l’assoluta irregolarità con cui sono stati distribuiti permessi di occupazioni di suolo pubblico, con grave e continuata violazione dell’articolo 20 del Codice della Strada, segnatamente del comma 3 che recita:
“Nei centri abitati, ferme restando le limitazioni e i divieti di cui agli articoli ed ai commi precedenti, l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m. Le occupazioni non possono comunque ricadere all'interno dei triangoli di visibilità delle intersezioni, di cui all'art. 18, comma 2. Nelle zone di rilevanza storico-ambientale, ovvero quando sussistano particolari caratteristiche geometriche della strada, è ammessa l'occupazione dei marciapiedi a condizione che sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria“
Proponiamo al Sindaco di fare una passeggiata da Piazza Cavour fino alla rotonda di via Manganaro e potrà constatare che non c’è una, dicasi una, attività cui è stato concesso suolo pubblico che non violi la disposizione in parola, fino a giungere alla situazione, di recente creazione, che la infrange in tutte le sue parti, anche quella che recita “in adiacenza ai fabbricati”: come possa considerarsi la concessione del gazebo in Via Fucini ad una nota pizzeria “adiacente al fabbricato” quando per portare una pizza si deve attraversare la principale arteria del paese e poi camminare per quaranta metri per tutta la lunghezza di via Fucini ci rimane misterioso e ci sentiremmo di escluderlo. Peraltro anche poco più avanti un’altra pizzeria ha avuto la concessione, da anni, di una piattaforma posta proprio all’interno del triangolo di visibilità dell’intersezione, per non parlare dell’altra pizzeria ristorante, del bar e della gelateria che occupano tutto il marciapiede, altroché lasciando lo spazio di due metri e impedendo, di fatto, la circolazione dei pedoni e, soprattutto, delle persone con limitata o impedita capacità motoria. Tutti costoro per arrivare allo scempio della Gattaia (altro bene comunale poco e male utilizzato) sfidano il traffico veicolare e si affidano alla buona sorte che, è noto, dura finché non cessa.
Last, but not least le concessioni demaniali, in particolare quelle delle spiagge. Comprendiamo che l’esempio venga dall’alto, visto che come messo in evidenza da Sergio Rizzo in un articolo su Repubblica del 12 agosto u.s. anche dal Governo pervengono segnali di voler ignorare la normativa europea, peraltro recepita in toto nel nostro ordinamento, nota come Bolkenstein, ma si parva licet componere magnis, a Portoferraio esagerano proprio. In barba a qualsiasi sentenza del Consiglio di Stato, normativa nazionale o europea concedono ampi spazi di spiaggia senza gara, senza bando, prorogando le concessioni automaticamente (cosa stravietata e oggetto di ampia giurisprudenza in senso contrario) e sempre alle stesse persone fisiche o giuridiche.
Concludiamo. In primo luogo a nulla vale il consueto atteggiamento tenuto da questa Amministrazione (e anche dalle precedenti) che consiste nell’addossare le responsabilità ai predecessori: se una decisione non la si condivide (e anzi si è strepitato quando si era all’opposizione al proposito) la prima cosa da farsi quando si sale al potere è abrogarla. E si può fare, subito e senza por tempo in mezzo. Se non lo si fa significa che la si condivide.
In secondo luogo questo lungo intervento serve soprattutto a mettere in evidenza il fatto che questa Amministrazione non ha la minima visione strategica, non ha un piano, non ha predisposto assolutamente niente per sanare queste incresciose situazioni, molte delle quali illegali e quando non illegali comunque dannose per la collettività. Non esiste un piano urbanistico, non esiste un piano del traffico, non esiste un piano del verde e non esiste (non ne abbiamo parlato, ma tutti abbiamo visto come è andata sul porto) un piano regolatore portuale (senza il quale i folli progetti di ampliamento dell’Alto fondale sono inattuabili, per fortuna, aggiungiamo). In altre parole non esiste niente, neanche una virgola di tutto ciò che costituiva una gran parte del programma elettorale di costoro.
Ci permettiamo di dare qualche suggerimento, al di là di quello di predisporre almeno uno dei piani di cui sopra:
a) abbattere gli ex macelli, riqualificare l’area e, per esempio, predisporvi un parcheggio;
b) riportare l’Arsenale alla vecchia attività, magari incentivando mediante il sollevamento da parte dei tributi, le aziende alimentari elbane (e ce ne sono) a rimettere i banchi nella prestigiosa sede;
c) riconsiderare la possibilità di spostare tutte o comunque molte delle scuole (almeno quelle che attualmente sono in centro storico) nei palazzi ex battaglione o altra sede comunque fuori dal centro;
d) mettere in vendita il palazzo di Coppedé ad un euro con l’obbligo per l’acquirente di restaurarlo per poi farci l’attività che preferisce;
e) revocare e rivedere a termini di legge tutti i suoli pubblici che sono stati concessi in evidente infrazione delle norme stradali;
f) revocare e mettere a bando le concessioni delle spiagge, magari riducendole di numero.
g) favorire la ciclabilità urbana con istituzione di sensi unici con a destra una pista ciclabile
h) abbattere le barriere architettoniche su marciapiedi e aree pedonali
i) contrastare il degrado urbano nel centro storico favorendo l’utilizzo del bonus facciate.
E magari, e chiudiamo davvero, dar seguito alle promesse e predisporre i piani di cui abbiamo parlato e che sperabilmente potrebbero portare almeno ad una parziale rinascita di Cosmopoli.
Associazione Responsabilità in Comune
Immagine di redazione camminando
Un amministrazione che non risponde, non si sente, non alza un dito. Abbiamo fatto una caduta veramente libera,insomma dalle stelle alle stalle, del resto si sapeva che il sindaco Zini gia'in passato ex vice sindaco con 10 lunghi anni di amministrazione sinistroide non e' che abbia spiccato o dato lustro al paese.
cari portoferraiesi chissa' come vi girano le @@ del resto la croce e stata messa e ora portatela per altri tre lunghi anni e un po'.
saluti e fiero di essere uno dei tanti Pasquini.
Leggo tante, tantissime critiche verso zini e la sua giunta, mai una risposta, non sono certo tenuti a rispondere sui social, ma una minima risposta potrebbero darla con i fatti!!!
Invece niente, il ristagno è totale, e mi chiedo, la mattina quando vi guardate allo specchio, non vi viene il dubbio che siete un disastro?
Mai e poi mai mi sarei aspettato una giunta così gravemente insufficiente
Ma che popò di ignoranti (che ignorano totalmente) siete? che nessuno risponde qualcosa... ma un qualsiasi tipo che dice non si fa nulla perché... giusto questo è il sistema comunista... meno si fa e meglio è... tanto cosi nessuno può giudicare... nel bene o nel male... complimenti a tutti i votanti! continuate cosi...
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/rottame.JPG[/IMGSX]
[COLOR=darkblue][SIZE=2] PRESTO CHE E ' TARDI diceva Ezio Greggio [/SIZE] [/COLOR]
Caro amico "Monello" .....Camminando .org e dagli anni 2000 che ammonisce le amministrazioni per il rischio strutturale del palazzo Coppedè ne abbiamo documenti con interviste ai politici che si sono avvicendati alla biscotteria ma. purtroppo camminando non è un organo asservito alla politica non rappresenta nessuna corrente e non tira la volata a vecchi e nuovi redentori e quindi si fa finta di non leggerlo ... errore! Perché dal nostro fornito archivio potranno uscire molte sorprese ..insomma plagiando FedericoI° che nel 1800 o giù di li a Napoli rivolto a Don Liborio Romano lo ammonì "Don Libo, guardateve o cuollo».
Volevo dire a tutti che dobbiamo indossare la mascherina
Mi immaginavo di tutto ciò: queste estate abbiamo aperto le porte a tutti ....e ora sono i risultati stiamo attenti a questo virus ..ci mancavono anche le manifestazioni relly corse in bicicletta io avrei bloccato tutto ? Speriamo dopo un tempesta di turisti che non ci sia qualche residente assintomatico covid19 io partirei con tutti i tamponi che abbiamo un ospedale non attrezzato al COVID19 questo è quello che penso ma non mi sbaglio preghiamo alla madonna e Gesù
pubblicato venerdì 16 ottobre 2020 alle ore 12:09:21
CROLLO DEL TETTO DEL PALAZZO COPPEDE’, CLAUDIO DE SANTI LO AVEVA PREVISTO di G. Muti
Nel mio ultimo articolo “PORTOFERRAIO, L’AMMINISTRAZIONE ZINI, IL DEGRADO E LO SGUARDO “TERA TERA” , mettevo in evidenza, criticandola, una campagna contro l’amministrazione Zini , perché nasceva da una visione limitata della realtà. Una visione “ tera tera “, come dicevo, dove si potevano vedere le biciclette arrugginite o l’erba che cresce intorno a immobili abbandonati, ma non si vedono le finestre del palazzo comunale che cadono a pezzi .
Quando parlo dello sguardo dall’alto, intendo dire che bisognava avere una visiona ampia dei problemi. E questo per poterne valutare l’importanza, la gravita e le priorità.
Purtroppo, questo sguardo è diventato sempre più raro e questo ha un effetto negativo quando si tratta di selezionare la classe dirigente.
Ma il giorno dopo è stato pubblicato un articolo a firma di Claudio De Anti e Mario Ferrari dove si denunciava il crollo di una parte del tetto del Palazzo Coppedè, simbolo del degrado di Portoferraio
E questo fatto, oltre a mostrare le drammatiche conseguenze dell’indifferenza degli ultimi amministratori che hanno portato quell’immobile storico a questo punto, mostrava anche che esiste ancora, fortunatamente, chi riesce a vedere le cose dall’alto e di come questo sia determinante per vedere la realtà in tutti i suoi aspetti
Queste osservazioni potrebbero finire qui se non ci fosse qualcosa di ancora più interessante : la visione dall’alto dei problemi permette addirittura di prevederne gli sviluppi. Soprattutto quelli più pericolosi. E in politica, prevedere i problemi è indispensabile per poterli risolvere.
Rimanendo sul Coppedè quello che è successo era stato previsto dall’Arc. De Santi in un intervista dove rispondeva alle polemiche seguite all’ intervento che sindaco Ferrari fece sul Coppedè per liberare alcune stanze da dei clandestini, che vi dormivano.
Ecco il passo
“ . . . .Ripeto, il nostro intento era di porre fine and una situazione che è anche pericolosa. Potrebbe succedere, da un momento all’altro, che ceda un pavimento o qualcosa di simile e che succeda una guaio serio.”
Trattandosi di un’intervista dove De Santi analizza con molta concretezza una serie di problemi sempre attuali proponiamo la versione integrale
ZONE DEGRADATE E DISAGIO SOCIALE: INTERVISTA ALL’EX SINDACO DI RIO ELBA ARCH. CLAUDIO DE SANTI di G.Muti
pubblicato sabato 16 novembre 2019 alle ore 12:02:15
ZONE DEGRADATE E DISAGIO SOCIALE: INTERVISTA ALL’EX SINDACO DI RIO ELBA ARCH. CLAUDIO DE SANTI di G.Muti
D:Architetto De Santi, la ringrazio innanzi tutto per la sua disponibilità. Questa intervista ha lo scopo di chiarire alcuni punti che la legano vicende politiche recenti.
Negli ultimi anni, lei è stato molto presente sui giornali, non solo per la complessa vicenda riese. Sto parlando del disastro finanziario lasciato dalla precedente amministrazione , che lei come sindaco, dovette affrontare, con tutte le polemiche che ne seguirono. Polemiche poi spente dagli ultimi interventi della magistratura contabile che, in sostanza, gli diede ragione.
Oltre a questo c’è un altro punto importante di cui si parlò sui giornali: il ruolo determinante che lei ebbe nel percorso che portò alla fusione di Rio. Qualcuno la sottolineò come una prova di grande abilità nel trasformare una situazione critica in una opportunità . In quel caso anche con aperture importanti verso il futuro.
L’ultima volta che la stampa si è occupata di lei è recentemente quando Il direttore del Corriere Elbano ha scritto un pezzo sul degrado del Palazzo Coppedé di Portoferraio . Questo perché lei, in qualità di assessore esterno , insieme al sindaco di Portoferraio Ferrari e la Polizia Municipale, aveva fatto un “blitz “ al Palazzo Coppedé per liberarlo da abusivi, persone senza fissa dimora ecc.
Questo tema è tornato, in questi giorni, sulle pagine dei giornali per un intervento della Polizia di Stato in un immobile abbandonato a Portoferraio dove vivevano due persone in pessime condizioni igienico sanitarie. E dove le due persone , due italiani in questo caso, vi avevano ammassato merce rubata. Quindi un blitz simile a quello fatto dal sindaco Ferrari .
R: Vorrei precisare subito che l’espressione Blitz, nel nostro caso, significa solo un’azione veloce, rapida, tutto qui. Nessuno rimando anche involontario a “BlitzKrieg ” la guerra lampo tedesca, sia chiaro. Il fine non era di fare la guerra a dei senza tetto. Si figuri che anche gli agenti di Polizia Municipale erano disarmati, quindi nessuna azione di forza, ma un atto per attirare l’attenzione su un problema da risolvere. Tutto qui.
D: Certo. Però quello che volevo chiederle è se un problema come quello si può risolvere con un blitz. Non crede che ci vorrebbe qualcosa di meno spettacolare e più impegnativo per dare una sistemazione minimamente dignitosa alle persone che dormivano in un luogo simile ?
R: Mi permetta di chiarire subito un altro punto: non c’è stato nessun spettacolo. Le foto pubblicate avevano lo scopo non certo di mostrare qualcosa di spettacolare, ma di mettere in evidenza il degrado che abbiamo trovato. Questo era lo scopo. E io che ho partecipato ho potuto vedere le condizioni inimmaginabili in cui vivevano quelle persone. Una delle stanze del Coppedè era chiusa probabilmente con persone all’interno, ma noi non l’abbiamo forzata . Ripeto, il nostro intento era di porre fine and una situazione che è anche pericolosa. Potrebbe succedere, da un momento all’altro, che ceda un pavimento o qualcosa di simile e che succeda una guaio serio.
Mario Ferrari chiarì, in un comunicato, che quell’azione era un messaggio indirizzato alla prossima amministrazione che avrebbe dovuto dare una mano a quelle persone emarginate e situazioni di estremo disagio.
D: Bisogna dire che quel vostro intervento non ebbe grandi effetti perché gli extracomunitari ci sono ancora
R: Non solo sono ritornati, ma uno di loro ha, addirittura stuprato una sua connazionale, una nigeriana . L’articolo di Guido Paglia sul Corriere Elbano parlava di questo e metteva in evidenza il fatto che a Portoferraio nessuno ha reagito. E si chiedeva cosa sarebbe successo se, invece di una nigeriana, fosse stata stuprata una ragazza di Portoferraio. Purtroppo è vero , nessuno si è mosso. Teniamo conto che se dopo il nostro intervento qualcuno fosse intervenuto quella povera ragazza non avrebbe subito quella violenza. Insomma , noi avevamo denunciato una situazione, dato un segnale, che nessuno però ha raccolto
D: Come se lo spiega?
R: Non è facile rispondere senza rischiare di essere fraintesi perché la situazione è complessa. Se la analizziamo da un punto di vista socio politico , abbiamo la sinistra - o quello che ne rimane - che vede la battaglia a favore degli extracomunitari come un mezzo per la costruzione di una società multietnica più giusta più umana. E fin qui va bene. Poi però, quando si tratta di impegnarsi in situazioni come queste, o anche più drammatiche, volge lo sguardo da un’altra parte .
Come lo vogliamo definire questo atteggiamento? I termini non mancano, ma lasciamo Portoferraio che adesso è amministrata da una coalizione di sinistra che potrebbe intervenire. Anche perché l’intervento della Polizia di Stato, in un altro immobile abbandonato, con merce rubata e coinvolgimento di italiani, dimostra come il problema non può essere ridotto a semplice prodotto dell’immigrazione con extracomunitari senza fissa dimora. Poi dopo lo stupro e la merce rubata trovata della polizia, siamo di fronte a dei reati. Non è una novità: sappiamo che ambienti simili possono diventare luoghi dove può crescere anche un degrado morale.
D: Certo questo è vero. Però su questo punto chi impedirebbe alla opposizione in Comune di sollevare questo problema. Il rappresentante di Fratelli d’Italia , per esempio, interviene spesso su altri problemi . Mi riferisco all’altro gruppo di minoranza dove vi sono dei consiglieri che addirittura operano nel sociale da anni.
R: Infatti, sono persone che conoscendo bene il problema, avrebbero l’esperienza che gli permetterebbe di fare qualcosa si concreto. Sinceramente, non so perché non sono intervenuti ne’ riesco a spiegarmelo.
D: Speriamo che qualcosa si muova . Volevo chiederle , come architetto con lunga esperienza in lavori di restauro, come vede un ipotetico recuperò del Palazzo Coppedé
R: E’ un lavoro importante ed impegnativo. Certo bisogna trovare le risorse, ma non è immaginabile che un’opera come quella sia lasciata in quelle condizioni. E per di più, in bella vista di fronte ai turisti che sbarcano sul porto. Questo fatto ha veramente dell’incredibile . Quello che mi auguro è che l’amministrazione di Portoferraio affronti il problema. E se non lo fa, come temo, speriamo che almeno la minoranza glielo ricordi.
D: Una volta restaurato, come potrebbe essere utilizzato?
R: Certamente come uffici, sedi di enti che hanno che vedere col le attività portuali, ma anche associazioni culturali ecc.
D: Architetto De Santi approfitto di questa opportunità per farle una domanda che riguarda lei come uomo politico
Qualche mese prima della ultime elezioni amministrative, in un intervento del Movimento ELBA 2000 , si sosteneva che per la candidatura a sindaco di Portoferraio ci voleva un uomo nuovo. E ne elencava le caratteristiche .
Secondo loro, doveva essere una persona che avesse alte esperienze amministrative in ambito comunale ; che conoscesse bene l’isola, i meccanismi dell’industria turistica; che fosse introdotto in ambito politico a livello regionale o nazionale; che fosse capace di impostare buoni rapporti di collaborazione con gli altri sindaci, una persona che avesse dato prova di trasparenza, coraggio e legalità nell’amministrazione della cosa pubblica.
Però perché questo si potesse realizzare era necessario che tutti coloro, che nel centrodestra, si stavano organizzando per candidarsi avrebbero dovuto fare un passo indietro , cosa che naturalmente non fecero e questo ha portato alla sconfitta del Centro Destra.
Ma, per quanto riguarda il ritratto dell’uomo nuovo , molti ci riconobbero lei e se ne parlò sui giornali
R: Le rispondo sinceramente: io non conoscevo chi ha scritto quel pezzo, ne’ so se veramente pensassero a me.Ma mi fa piacere che molti mi ci abbiano riconosciuto, perché a quel personaggio immaginario venivano attribuite molte doti.
Però, devo dire che dopo l’esperienza che ho avuto a Rio Elba, ho capito che per fare il sindaco di una città come Portoferraio, bisogna pensarci più di una vota. Oggi fare il sindaco è un impegno durissimo, perché tutto il sistema burocratico imbriglia la macchina amministrativa. E tutto diventa difficile e rischioso.
D: Si certo però ci sono anche dei vantaggi , voglio dire… c’è una retribuzione anche se non molto alta.
R: Se il vantaggio economico fosse stato uno dei miei obiettivi , non sarei mai diventato sindaco di Rio Elba. Per essere più precisi, come dissi in campagna elettorale, in quella occasione ho rinunciato al compenso. Non solo, ma per evitare un possibile conflitto di interessi, la mia azienda rinunciò a svolgere lavori nel territorio comunale, quindi ricevendone un danno economico.
E questo dimostra, come io non sia entrato in politica per interessi economici . Io mi sono coinvolto perché ho una grande passione per la politica. Mi piace impegnarmi e mettere a disposizione della società nella quale vivo la mia esperienza ed alcune doti che molti mi riconoscono. Vorrei trasformare alcune idee in iniziative . Per fare un esempio : quella che ha portato alla scoperta delle Acque Termali di Cavo che spero un giorno verrà realizzata .
D: E per il futuro ?
R: Guardi, oggi la situazione del nostro paese è veramente molto complessa . E’ una situazione in movimento dove i diversi schieramenti politici si muovono , ma non sanno con precisione dove stanno andando. Io, come imprenditore, sono abituato a muovermi non all’interno di schemi ideologici, ma fra le cose concrete e a dirigermi verso obiettivi precisi. In questo periodo seguo con molta attenzione le vicende politiche del nostro paese. E devo dire che, a causa del clima di incertezza e di confusione, lo faccio anche con qualche preoccupazione. Però, pur sapendo che fare politica oggi è sempre più difficile e impegnativo, sono sempre pronto ad entrare in gioco ed impegnarmi con serietà come ho fatto in passato. Potrebbe essere il momento di fare qualcosa di più per l’Elba e non solo, passando attraverso una rivoluzione che sembra imminente, la storica “presa del castello” della regione rossa per eccellenza, la Toscana. Per il centro destra, che è la mia area di riferimento,una vera e propria prova di maturità nel trovare gli equilibri e le persone giuste per salire questo ultimo scalino che manca e far funzionare, subito, dal giorno dopo una ipotetica ma probabile vittoria elettorale, quell’Ente che dopo il Governo centrale è il più importante per progettare e sostenere il futuro della nostra gente. Si tratterà, certo, di agire con equilibrio e lungimiranza politica, cosa che non è accaduta spesso ultimamente dalla mia parte dello schieramento. Se ci saranno però le condizioni politiche giuste, sono pronto a mettermi a disposizione e dare il mio contributo.
AGGIORNAMENTO SITUAZIONE COVID- 19, ore 18.00
Dopo l’ultimo briefing con la Asl Responsabile di Zona e Responsabile di Igiene Pubblica si comunica quanto segue:
OGGI SI REGISTRANO COMPLESSIVAMENTE 5 NUOVI CASI
POSITIVI
- 2 di questi sono collegati alla famiglia (padre, madre e figlio) già riscontrata positiva nei giorni scorsi a Campo nell’Elba: anagraficamente risultano essere residenti uno a Campo nell’Elba e l’altro a Portoferraio;
- 1 caso è riferito ad un cittadino residente nel Comune di Capoliveri, senza alcun collegamento con i precedenti;
- 1 ragazza delle scuole medie di Porto Azzurro risultata a bassa carica virologica;
- 1 bambino della scuola dell’infanzia nel Comune di Rio anch’esso con bassa carica virologica.
Tutti i casi fino ad ora riscontrati non destano preoccupazioni di ordine sanitario, nessuno risulta ricoverato in ospedale.
Per il momento sono risultati processati pressoché tutti i tamponi eseguiti fino alla giornata di mercoledì scorso. Non abbiamo invece ancora nessun risultato dei tamponi eseguiti nella giornata di ieri ed, ovviamente, quelli eseguiti in quella di oggi. Si tratta in totale ancora di oltre 80 tamponi, fra i quali in particolare, sono compresi quelli dei ragazzi di un’intera classe dell’ITC Cerboni, attualmente in isolamento, e quelli di altri ragazzi risultati contatti stretti per aver partecipato ad una festa .
Ci aggiorneremo domani sera per fare il punto della giornata anche alla luce delle risposte che arriveranno.
‼️ Indossiamo la mascherina….sempre! Rispettiamo il distanziamento…..non creiamo assembramenti.
SI E' AGGIUNTA UNA QUARTA CATEGORIA
Come recitato in modo dialettico gli uomini si dividono in 3 categorie:
OMME
MEZZ'OMME
QUAQUARAQUA'
Vi dò un aiutino per inserire la quarta categoria :
inizia con la "A", e finisce con la "I".
Chi desidera completare la parola?
😊
Vorrei sapere, sempre che qualcuno abbia intenzione di rispondere dando delle spiegazioni, quando sarà riparato il semaforo di S. Giovanni. Ormai ci siamo abituati ne abbiamo capito la sua utilità nonché la priorità che dovrebbe avere come elemento di sicurezza per la viabilità. Ho sentito dire dire che la ditta che deve fare la riparazione deve venire da "fuori" come se questo costituisse un impedimento eccezionale... qui da noi tutto viene da fuori e da ogni luogo, lontano e vicino, a meno che la ditta del semaforo non debba venire dalle delle isole Chatham (circa 19.250 km da noi), allora qualche scusante ci potrebbe essere.
By
Al Sig. SINDACO del Comune di Portoferraio
Alla Sig.ra PRESIDENTE del Consiglio Comunale di Portoferraio
Al Sig. SEGRETARIO Generale del Comune di Portoferraio
INTERROGAZIONE AVENTE AD OGGETTO LE CAUSE DEL MANCATO FUNZIONAMENTO DEL SEMAFORO DI SAN GIOVANNI. Con richiesta di inserimento nell’Ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/semaforo.JPG[/IMGSX] Lo scrivente Consigliere comunale premesso che a) da alcune settimane il semaforo dell’incrocio di San Giovanni non è funzionante; b) trattandosi di una delle principali arterie di traffico di Portoferraio e dell’Elba, in detto periodo si sono verificati gravi problemi di traffico e diversi incidenti stradali; Tutto ciò premesso si interroga la S.V. per sapere: 1) quali sono le ragioni del perdurante mancato utilizzo del semaforo; 2) quali atti urgenti sono stati predisposti per ripristinarne il funzionamento; 3) i motivi della mancata installazione di un semaforo mobile durante tutto il periodo.
GRUPPO CONSILIARE FORZA DEL FARE PAOLO DI TURSI
[COLOR=orangered][SIZE=4] ALLARME METEO CODICE GIALLO SULL’ARCIPELAGO [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_26/allerta.JPG[/IMGSX] Codice giallo per temporali forti dalla mezzanotte fino alle ore 13 di domani, sabato 17 ottobre, limitatamente all'Arcipelago toscano. Lo ha emesso dalla Sala operativa della protezione civile regionale.
Una circolazione depressionaria in via di esaurimento interessa ancora l'Italia centrale, con piogge residue attese sui rilievi e sulla costa della Toscana. Oggi, venerdì 16 ottobre, attese locali precipitazioni sulle zone interne, in particolare sui rilievi meridionali e di nord ovest. Nella prima parte di domani, sabato 17, possibili temporali in Arcipelago, localmente di forte intensità. Fenomeni isolati e di difficile localizzazione. Tendenza ad attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio.
Ill.mo Presidente Regione Toscana
- Dr. Eugenio Giani e p.c. -
Alla presidente Confguide Toscana - Paola Migliosi
alla Presidente Confguide Prov. Livorno - Ursula Pareti
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/confcom.JPG[/IMGSX] BANDO REGIONALE PER IL TURISMO, una presa in giro per
Confguide Elba.
I contributi regionali ? Una presa in giro ed un’offesa per una categoria che ha perso tutto il lavoro del 2020 !!!
Siamo le Guide Turistiche dell’Isola d’Elba affiliate a Confguide di Confcommercio, a causa del Covid-19 abbiamo avuto circa il 10% di lavoro rispetto agli altri anni e con quello dobbiamo vivere fino alla prossima stagione 2021, sempre ammesso che la situazione vada a migliorare.
E’ come dire, più o meno, aver preso uno stipendio su 12 e doverci vivere un intero anno.
In questo contesto ci saremmo aspettate comprensione e aiuto, non prese in giro, ancora non si sa che fine ha fatto il contributo precedente di 600 € . Ora è venuto fuori il contributo con il Click Day e sotto a chi tocca…tutti all’assalto del Click, in un solo giorno, un unico orario, senza pensare che magari quel giorno e quell’orario possono essere impossibili per persone che, ad esempio, hanno una visita medica, sono in viaggio, hanno un qualsiasi impegno improrogabile.
E’ un metodo assurdo, umiliante per chi non ha troppa dimestichezza con certe procedure, complicato anche per i commercialisti, forse concepito apposta per scoraggiarne l’accesso, visto anche il costo di oltre 100 € per attivare il tutto ! Questa cosa fa venire in mente certe scene viste nei paesi del terzo mondo, di turisti che lanciano un pugno di caramelle ai bambini poveri e affamati, per il gusto di vederli correre e azzuffarsi.
Pochi avranno le caramelle, gli altri, ammaccati, delusi e sempre più affamati rimangono a guardare.
E’ un sistema vergognoso, cari signori, vi invitiamo a rifletterci. Un giorno, scesi dalle vostre poltrone, potrebbe capitare anche a voi o ai vostri famigliari, allora forse capireste cosa vuol dire!
Il contributo deve essere dato a tutti gli aventi diritto, senza trappole per accedervi, siamo tutti sulla stessa barca e nessuno desidera affondare gli altri per avere più spazio.
Confidiamo davvero che la nostra Regione, e Lei dr. Eugenio Giani che ci rappresenta, sappia mettere in campo aiuti più diretti ed equi per il nostro settore, così duramente colpito.
Portoferraio, 16 ottobre 2020
La Coordinatrice Confguide Elba
Marta Giordani
[COLOR=darkblue][SIZE=4] IL POPOLO DEI PASQUINI ALZA LA TESTA DAL "TERA TERA"…. [/SIZE] [/COLOR]
E’ giusto ascoltare i consigli di navigati anziani ricchi di esperienza con un bagaglio di conoscenza importante, quindi oggi “ il popolo dei Pasquini” ha deciso di camminare badando prima dove poneva i piedi poi come suggerito , con lo sguardo in alto e non più “tera tera” …
Avevi ragione caro Monello alzando lo sguardo si vedono cose che ignoravamo e probabilmente ignoravano e ignorano anche i nostri amministratori impegnati come sono tra bilanci, sbilanci , concetti e progetti, aperture e chiusure cercando di tenere in piedi una giunta che come trapela dai corridoi biscottieri..non quaglia…ma torniamo al nostro guardare in alto dove abbiamo potuto ammirare con una stretta al cuore come al pari del Coppedè un altro monumento storico sia in procinto di collassare “Il padiglione dei mulini” storica costruzione servita illo tempore da alloggio al personale militare, situato proprio all'altezza della Villa dei Mulini una delle due residenze di Napoleone Bonaparte a Portoferraio durante il suo esilio all'isola d'Elba.
Anche in questo caso tra la colpevole indifferenza delle istituzioni, vediamo finestre divelte, senza infissi, muri pericolosamente scalcinati, perdite di liquami e soprattutto una buona porzione di tetto sfondato che lascia immaginare lo stato degli interni, ma non finisce qui perché anche la parte opposta del padiglione che guarda il retro della caserma De Laugier offre uno spettacolo veramente vergognoso mostrando un degrado galoppante, una serie di spaziosi fondi abbandonati colmi di sporcizia e materiali dimenticati , spazi che una volta recuperati si presterebbero a qualsiasi destinazione d’uso valorizzando una zona cara alla storia medicea di Cosmopoli ma pare non amata mai dagli amministratori che sembrano nemmeno conoscerne l’ubicazione … ….Come vedi Monello mio guardare in alto ci ferisce il cuore e ci assale un profonda amarezza nel vedere il declino dei nostri beni storici dovuti sì alla loro vetustà ma soprattutto dovuta al menefreghismo dei nostri amministratori sia di ieri che di oggi che si perdono in nuovi progetti che rimarranno solo una cascata di promesse che come sempre verranno riesumate alle prossime elezioni .…. meglio allora credimi , guardare “tera tera” almeno con un poco di accortezza non salveremo il nostro patrimonio ma cosa importante la nostra incolumità-
Aveva ragione Il grande illuminista Diderot “Beati gli antichi che non avevano antichità) e vorrei satiricamente aggiungere “ e nemmeno queste amministrazioni!
Per come la vedo io i capoliveresi non volevano ne l'uno né l'altro, comunque sia erano gli stessi della passata amministrazione divisi in due liste !!!
Vergognosa la legge che lo permette e vergognosi voi che siete li solamente per interessi perché qui come a Portoferraio ”per il bene del paese" è solo uno slogan