[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/nastro.JPG[/IMGSX]
QUESTO SI CHE VUOL DIRE ASCOLTO E IMPEGNO
Primo intervento manutentivo alle panchine dei giardini , un nastro bianco-rosso alla prima seduta per le altre vedremo in seguito...non si può avere tutto e subito ecchec@zzo
Un Pasquino di passaggio
113273 messaggi.
Virus19
Per combattere il virus ci vuole buon senso ma vedere nei bar dalle 17 in poi aperitivi distanziamento pari a zero. ( birre e tanto di risate) .poi parlano delle scuole sono i genitori che non danno esempio .ci vorrebbe oltre le forze dell’ordine anche i proprietari dei locali a dirlo io chi non rispetta le normative i sindaci dovrebbero fare chiudere i locali non ci scherziamo non è in piccola febbre
Longonese inc....to nero
Con il nuovo DPCM che limiterà ancora di più la nostra vita, a mio avviso giusto per non arrivare alla catastrofe, il calcio professionista non si tocca
nonostante contatti molto ravvicinati, baci ed abbracci tra calciatori e allenatori.
Forse al virus piace il football, è un super tifoso di una squadra e se ne guarda bene di creare problemi alle società calcistiche?
[COLOR=darkred][SIZE=4] OPERAZIONE “TRASPARENZA” [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/euro.JPG[/IMGSX]Ormai da diverso tempo e da sempre più persone ci vengono riportare affermazioni piuttosto critiche, per non dire diffamatorie, che riguardano il contributo di 7500 euro che il Comune di Portoferraio ha stanziato a fine 2019 (e non ancora liquidato) a favore di Animal Project Onlus.
Evidentemente, il riconoscimento di tale somma “considerevole” a nostro favore ha provocato qualche mal di pancia, ma non solo. Qualcuno, infatti, distorcendo la natura del contributo in questione, che ha avuto la sola funzione di riconoscere l’attività già svolta nell'anno 2019 (dettagliatamente documentata) e dunque di “rimborsare” le spese (ovviamente già sostenute) per la cura degli animali del territorio, ha ritenuto che in virtù del medesimo sia sorta una vera e propria obbligazione contrattuale a carico della nostra Associazione, suggerendo a varie persone di rivolgersi a noi per pretendere che intervenissimo per le più svariate situazioni. L'erogazione di un contributo economico è solamente un riconoscimento di un'attività già svolta in precedenza sul territorio, la quale deve essere provata, ed è ben diversa invece da una convenzione tra associazione e amministrazione, che implica invece obblighi contrattuali ben precisi e reciproci.
Riteniamo, dunque, necessario fare chiarezza al riguardo.
Va innanzitutto precisato che il Comune di Portoferraio, fin dalla nascita della nostra Associazione, è stato l’unico comune elbano a riconoscerci con continuità un contributo economico che ha avuto natura di “rimborso” di spese documentate sostenute nell'anno precedente la richiesta. Infatti, Portoferraio, a partire dall’anno 2014, ha erogato ad Animal Project un contributo di 1500 euro (altrettanti ai Ragazzi del Canile e 2000 euro ad ENPA), di 1750 euro nel 2015 (di € 1250 ai Ragazzi del Canile e ad ENPA), per poi attribuire, sia ad Animal Project che ai Ragazzi del Canile, uniche ad essere rimaste operative sul territorio, un contributo per ciascuna di € 2.125 negli anni 2016, 2017 e di € 2500 nel 2018.
Eccezionalmente, nell’anno 2019, il Comune di Portoferraio ha ripartito 10.000 euro tra Animal Project e Ragazzi del Canile e la nostra Associazione, sulla base della circostanziata relazione presentata agli inizi del mese di dicembre,nella quale già erano state attestate spese per 7500 (calcolate sulla base di fatture e scontrini), ha dunque ricevuto un contributo adeguato a rimborsare quanto fatto e SPESO nel corso dell’anno. Tra l'altro, il denaro speso è stato comunque superiore all'importo del contributo ricevuto.
Ci pare davvero strano che qualcuno possa stupirsi così tanto dell'erogazione di un tale contributo, quando basta pensare al costo di un qualsiasi intervento chirurgico per rendersi conto che, in confronto, le cifre sono sempre irrisorie, motivo per cui siamo spesso costretti a fare i conti con la possibilità di effettuare determinate spese.
Per porre fine a simili dicerie, riteniamo dunque opportuno rendere trasparenti i nostri conti, mettendoli in relazione ai vari contributi pubblici ricevuti, sempre a titolo rimborso spese effettuate.
2014 2015 2016 2017 2018 2019
1 Spese per Veterinari € 1.334,05 € 4.672,13 € 4.494,85 € 6.148,23 € 4.229,00 € 5.939,64
2 Spese per Farmaci € 559,21 € 935,89 € 2.507,16 € 2.090,25 € 2.347,86 € 2.178,39
3 Spese per Alimenti € 163,57 € 507,51 € 4.545,57 € 4.715,18 € 3.208,97 € 5.715,72
Totale spese 1+2+3 € 2.056,83 € 6.115,53 € 11.547,58 € 12.953,66 € 9.785,83 € 13.833,75
Spese complessive € 2.242,85 € 6.595,46 € 13.045,29 € 14.198,40 € 11.216,68 € 16.339,65
Contributi pubblici € 3.500,00 € 4.750,00 € 6.725,00 € 4.125,00 € 3.500,00 € 7.500,00
Come ben visibile dai dati riportati, il trend per spese veterinarie, acquisto farmaci e alimenti per le colonie feline è in costante crescita e i contributi pubblici ricevuti, tranne che per l'anno 2014, sono sempre stati di molto inferiori alle spese sostenute, tanto che la nostra Associazione ha dovuto aumentare, seppure in misura molto contenuta, le spese per acquistare materiale vario e gadget da utilizzare in occasione dei banchetti per acquisire donazioni e contributi. Assolutamente indispensabile poi è la solidarietà delle numerose persone che ci seguono sempre con tanto affetto e che ci sostengono anche economicamente. Dietro alle aride cifre, infatti, c’è una grande attività portata avanti in questi anni, ci sono cuccioli salvati dall’abbandono, ci sono interventi chirurgici per curare molti animali incidentati e maltrattati, ci sono Rex, Yuma, Gatto e tanti altri animali salvati; ci sono inoltre ingenti costi per sterilizzare le colonie feline.
Ciò detto, auspicando nella stessa trasparenza anche da parte di altri, ci auguriamo soprattutto che i Comuni elbani, ove intendano affidare veri e propri “servizi” per attività di sostegno e tutela degli animali, adottino procedure trasparenti, nel rispetto della normativa e dei principi di imparzialità, pubblicità, trasparenza, partecipazione e parità di trattamento.
Infatti, già nel 2020 i comuni di Marciana e Rio hanno approvato Convenzioni onerose con l'ENPA per servizi in materia di animali, attribuendo somme piuttosto rilevanti (parliamo di 1000 euro annui per Marciana e di 20000 euro in due anni per Rio, con possibilità di rinnovo per un ulteriore anno per altri 10000 euro) senza alcuna interlocuzione con altre associazioni che pure da tempo operano sul territorio elbano.
Animal Project Onlus
Riprende la psicosi da Covid19.
Che il problema non fosse risolto era chiaro a giugno e ad agosto quando sembrava che fosse stato accantonato. Gli esperti, lasciamo stare fake news per favore perchè gli usa non sono un modello!,lo avevano detto che ci sarebbe stata una nuova ondata.
il problema è che siamo stati cicale, comprensibile dopo il lockdown, ma il problema lo abbiamo sottovalutato. e per quanti errori possano aver commesso i governanti o le asl, è inutile girarci intorno. il problema sono i comportamenti individuali. d'altra parte se per molti è essenziale l'aperitivo ammassati alle 20, saldando l'interesse dei bevitori e quello dei fornitori,non ci sono soluzioni di governo che possano tenere.
E lasciamo perdere anche disperati appelli perchè si limitano le libertà, chi scrive è grullo quanto meno e se la mette in politica è peggio ancora, anche perchè quei politici a cui si raccomanda sono stati il peggio: dare contro al governo sempre e comunque che facesse una cosa o l'altra, ma i loro protetti vedi lombardia, che hanno fatto in primavera? una strage o quasi e allora?
ci vuole solo responsabilità individuale, la politica non centra, ora, poi si discuterà di chi ha fatto vene e di chi ha fatto o non ha fatto
[COLOR=darkblue][SIZE=3] DISORGANIZZAZIONE DISAGI E TAMPONI [/SIZE] [/COLOR]
Buongiorno, scrivo per mettere a conoscenza di una grave disorganizzazione, a parer mio, di come stamani sono stati effettuati i tamponi di screening preventivo.
La Asl mi ha contattato per far fare a mio figlio il tampone in quanto un compagno di squadra è risultato positivo.
Sono arrivato all'ospedale nella zona adibita ai tamponi ed ho trovato una massa di persone tutte ammassate, senza una fila che avesse un senso. Siamo stati costretti a stare tutti vicini in quanto venivamo chiamati a voce da una persona che, avendo naturalmente la mascherina, non poteva essere sentita se non essendo tutti a breve distanza.
Come se non bastasse ha cominciato a piovere e ci siamo ritrovati tutti ancora più ammassati addirittura sotto il gazebo dove venivano svolti i tamponi.
Per la prima mezz'ora solo una persona era preposta a fare il tampone, poi sono stati in due.
Ora mi chiedo come sia possibile questa situazione dal momento che siamo stati chiamati e quindi si sapeva esattamente quante persone ci sarebbero state e le eventuali problematiche. Da considerare anche il fatto che molti sono adolescenti, dunque minori, dunque accompagnati almeno da un genitore, aumentando di fatto il numero dei presenti.
Il personale chiaramente era vestito e protetto in maniera adeguata, ma noi siamo stati costretti a stare per oltre un'ora tutti insieme, senza possibilità di rispettare la distanza minima prevista protetti solo da una mascherina.
Considerando che le persone presenti sono tutte potenziali positivi al virus, credo che oggi abbiamo e stiamo correndo tutti un gran rischio di essere stati contagiati nostro malgrado. E questo per fare uno screening preventivo! Se questa è prevenzione.
Mi sarei aspettato, dopo otto mesi di allarme pandemia, una organizzazione sicuramente più efficace ed una attenzione molto maggiore alla salute di noi cittadini.
Saluti
Tommaso Maroni
In questa emergenza sanitaria i dirigenti non devono farsi trovare impreparati, occorre sempre pensare ad un piano B. il maltempo era previsto ci sono le previsioni , c'è il palazzetto Cecchini, davanti all'ITC
Cerboni che penso sia chiuso, poteva essere una soluzione per non far stare le persone e gli operatori sotto l'acqua poi si santifica subito la struttura per essere riutilizzata. L'organizzazione è fondamentale, occorrono dei piani operativi e raccordarsi con il sindaco e le forze dell'ordine in un momento di emergenza così drammatico.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/genghi1.JPG[/IMGSX] Ogni giorno,anzi ogni ora che passa, mi ritrovo
sempre più a stupirmi di ciò che sento o che leggo.
Genitori che si lamentano della chiusura delle scuole perché lavorando entrambi non sanno dove lasciare il figliolo (la scuola come parcheggio e non come istituzione culturale). Altri invece si dolgono perché le scuole restano aperte e potrebbero essere fonte di rischio. Ora apprendo anche che l’eseguire tamponi potrebbe, causa maltempo, causare danni alla salute.
ANTEFATTO: alcuni giorni orsono, personalmente ho ipotizzato, scusandomene, che in questi giorni si poteva incappare in qualche problematica visto il divieto di accesso, al drive-trough, con la macchina. Ho anche spiegato la motivazione garantendo che da lunedì p.v. Il sito si sarebbe spostato a San Martino. A questo si aggiunga il solito fatto che si presentano per sottoporsi al tampone anche persone non prenotate. Avete presente lo zio del cugino della nonna il cui nipote ha incrociato, in un vicolo stretto, un signore, entrambi con le mascherine, col quale si sono salutati con un cenno della testa? Maledizione vuole che si è venuto a sapere che quel signore è risultato positivo (attenzione, positivo non significa contagioso). Dicevo, dunque, che una seppur minima percentuale della suddetta tipologia di persone, è prassi quotidiana che si affolli insieme a quelli regolarmente invitati.
PREMESSA: tutti possiamo sbagliare, tutto è perfettibile e migliorabile e non è detto che l’organizzazione messa in campo sia la migliore.
ESPLICITAZIONE:Sappiate che se sul front office, bardati di tutto punto, c’è/ci sono 1 o 2 o anche 3 operatori, nel back office ce ne sono altrettanti, se non di più, per permettere l’attività. Sempre in prima fila c’è anche qualcun’altra, non dotata di megafono (non essendo l’ospedale una fiera), che si sgola per chiamare i soggetti da tamponare, in base a ben stabiliti orari che, puntualmente, saltano (si è sempre in anticipo o in ritardo ma quest’ultima ipotesi non deve fermare il lavoro).
NARRAZIONE:Stamani, dunque, tutti lungo la strada dietro all’Ospedale in attesa di essere chiamati. Orbene Giove Pluvio è stato inclemente. I più hanno cercato di ripararsi sotto al gazebo, all’epoca posizionato per creare ombra ed ora a parziale riparo dell’eventuale pioggia. Sembra, quindi, che si sia creato un assembramento momentaneo di queste persone che si riparavano, mentre i nostri operatori si alternavano tra gazebo ed ospedale, purtroppo bagnandosi. Questo però non li ha fermati.
Apriti cielo. Si vorrebbe una migliore organizzazione: non è possibile che questi ragazzi (nella lamentela non si accenna ad anziani o persone con disabilità) siano costretti a stare (con la mascherina debitamente indossata) “assembrati” in attesa di fare qualcosa a salvaguardia della propria ed altrui salute, ivi compresi nonni e genitori.
Poco importa che vanno a scuola magari in pullman affollato o che si accalcano senza mascherina fuori ai bar o davanti ai cancelli delle scuole o quant’altro.
Si guarda il pelo e non la trave.
Ripeto poteva prevedere, per questa ultima giornata in quel punto, qualcosa di diverso ma anche in questo frangente non mi sovviene. Attendo consigli. Chiaramente sono anche disponibile a cedere il posto a chi è più competente e capace. Così magari smetteró finalmente di essere in trincea (da febbraio) H24. Avrò così il tempo di accompagnare i figli a calcio o a danza, di stare un po’ a giro spensieratamente senza il maledetto cellulare che squilla, e magari anche quello di scattare foto a dimostrazione di eventuali disorganizzazioni.
Non voglio lamentarmi o farmi compatire affermando che in estate sono andato al mare solo 3 giorni!!
È il mio lavoro ma soprattutto la mia coscienza a dettare ciò.
Se poi qualcuno ipotizza cifre astronomiche per ciò che facciamo, ricordo che a giugno, come ogni anno, vengono pubblicati gli stipendi (anche sul Tirreno) di ogni dirigente medico dell’Azienda. Il mio nome si desume da questo post: verificate il lordo pubblicato e dividetelo per 13 mensilità. Lo faccia soprattutto che critica senza costrutto, chi è abituato a lamentarsi senza esaminare la questione a 360 gradi.
Nessuno reputa ciò che fa assolutamente perfetto ed esatto ma almeno ci proviamo e forse ogni tanto ci riusciamo.
È naturale puntare l’indice quando non si è partecipi di qualcosa.
Però impariamo anche se il dito indica la luna è questa che va guardata!!
LETTERA APERTA A MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
23 Ottobre 2020
di Danilo Quinto
Perchè non sentite l’urgenza di “gridare” di fronte a norme, decisioni e omissioni del Governo che costringono 63 milioni di abitanti di questo Paese a vivere in un regime di terrore, a causa di una dittatura di carattere politico-sanitario, alimentata da un’informazione televisiva pubblica che diffonde dati senza spiegarli correttamente dal punto di vista scientifico?
Vi lamentate di non essere coinvolti. In che cosa? In questo disastro, sociale, economico, umano che stiamo vivendo?
Tutte le libertà, oggetto di assoluta “riserva legale” da parte della Costituzione, sono divenute “carta straccia”, in nome della “salute”.
X covid da Elba ovest pubblicato il 24 Ottobre 2020 alle 08:50:
Buon per voi che siete in due a lavorare, e "forse" vi potreste anche permettere una ragazza con tanto di diploma che vi potrebbe tenere le bimbe e dargli quell'istruzione che danno in una prima e una terza elementare , capisco che sarebbe meglio parcheggiarli nella scuola dove non costa niente!
Ma con questo covid che c'è in giro ...ci penserei e qualche piccolo sacrificio io lo farei.
Ragazze diplomate, serie e in cerca di un lavoretto, oggi all'Elba ne trovi quante vuoi e con pochi euro!
Se invece preferisci mandarle a scuola dove possono anche prendersi il virus, visto che sono due... il rischio è anche doppio, un pensierino lo farei!
Ma se chiudono tutto... e la strada sembra quella, purtroppo, come avete risolto quando a marzo avevano chiuso tutto ?
e così farete anche domani! tranquilla la soluzione c'è sempre!
Ci sono cose più importanti e gravi in questi momenti, auguriamoci che questo "maledetto" passi al più presto perchè la prima ondata è venuta tra marzo e giugno, dove il Covid si calma con l'estate era a tre mesi di distanza, ed era soltanto al nord, oggi siamo ad ottobre e l'estate è lontanissima, mentre il covid si è esteso in tutta l'Italia e cresce in maniera spaventosa ogni giorno che passa e l'Elba non sembra più il paradiso immune che credevamo!😩
In 6 mesi il. SSN, regione e le Aziende ASL, non sono stati in grado di creare un sistema di sorveglianza e di diagnostica efficace si sono fatti trovare di nuovo impreparati hanno formulato protocolli inutili, invece di assumere flotte di infermieri , e ora ci fanno girare in macchina con la febbre a fare i tamponi, invece di andare a domicilio e vergognoso, e ora si procederà ad una nuova chiusura, scuole e attività commerciali, finché poi tra qualche altro giorno procederanno inevitabilmente alla chiusura totale dell'Italia.
MASCHERINE
FOX NEWS forse il più importante telegiornale del Mondo ha appena pubblicato importanti ricerche scientifiche che dimostrano come da Luglio in poi il 70% degli ammalati da CORONAVIRUS ha certamente contratto il COVID mentre portava la mascherina , un 15% ha probabilmente contratto il Virus mentre portava la mascherina , mentre solo il 15% ha contratto il Virus senza portare la mascherina.
CONCLUSIONE : la mascherina aumenta fortemente il rischio di contrarre il Virus .
I tamponi dovrebbero essere fatti a domicilio dall'azienda ASL, non si può far uscire le persone che poi risultano positive e si creano file. Occorre creare squadre di professionisti che girano i comuni casa per casa.
Roma. Non bastarebbe una coda di ore per fare il tampone... Una volta arrivato il proprio turno se non hai una penna cin te bon puoi riempire il modulo richiesto.. Siamo alla demenza più assoluta.. Come se non ci fossero stati altri accorgimenti da intraprendere per evitare disagi e incazzature degli utenti.
Penne monouso, guanti, disinfettante ecc ecc.
Qualora i reparti terapia intensiva venissero a riempirsi, AGLI ANZIANI VERREBBE NEGATO LA TERAPIA STESSA!
SIAMO ALLA FOLLIA UMANA DEL 2020!
A questo punto spero in un lockdown, almeno esce il sole .🤪🤪🤪
AVVISO DI ATTENZIONE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_27/martino.JPG[/IMGSX]
Da lunedì 26 ottobre tutti coloro che devono sottoporsi al tampone SARS-2Covid19 devono recarsi in macchina al piazzale del parcheggio di S. Martino Portoferraio dove troveranno la postazione drive e personale a loro disposizione
Lo spostamento di tale postazione si è resa necessaria per la variazione del percorso interno all’Ospedale necessaria per l’inizio dei lavori della camera calda del Pronto Soccorso.
Il direttore del presidio ospedaliero di Portoferraio
Dott. Luigi Genghi
[COLOR=orangered][SIZE=2] PORTOFERRAIO, SANIFICATI I LOCALI DEL SUPERMERCATO CONAD DI PIAZZA PIETRI [/SIZE] [/COLOR]
Nel momento in cui occorre essere ancora più attenti del solito soprattutto nel rispetto delle norme igieniche, per una maggiore sicurezza dei clienti e dei collaboratori, il supermercato Conad di Piazza Pietri a Portoferraio, ha effettuato la sanificazione completa di tutti i locali.
Dopo avere approfondito le pulizie quotidiane e posto una maggiore attenzione nel rispetto delle persone che frequentano il negozio sono stati sanificati tutti gli ambienti. Il lavoro effettuato ha riportato gli standard di igiene ottimali.
[COLOR=darkred][SIZE=3] LA NOVELLA DELLO STENTO DELLE PANCHINE DIMENTICATE [/SIZE] [/COLOR]
con la speranza che repetita iuvant
Un giardino senza panchine o non usufruibili perché disastrate è incompleto e da un immagine del paese di degrado e abbandono .
Nel nostro, in Largo Donatori di Sangue, in zona alto fondale dove ormeggiano e sbarcano croceristi e vi passeggiano centinaia di turisti , manca l’accoglienza, l’ospitalità, l’invito a fermarsi un po’…
Le panchine in ogni paese del mondo, sono intese oltre che arredo urbano, riposo, ristoro, e compagnia.
Le panchine per noi anziani, sono un invito ad assaporare il tempo, a guardare il mondo, le panchine dovrebbero essere un dono alla città, e a tutti coloro che vorranno accettarlo.
Purtroppo la nostra amministrazione , nonostante i reiterati appelli, in più di un anno e mezzo dal suo insediamento non ha trovato il tempo ne di sistemarle ne di incaricare qualche volontario per restituirgli il decoro che meritano, e questo non ascolto ci fà ha ragione pensare che sia un mancato intervento come si suol dire per “Partito preso” per non darla vinta ai reiterati attacchi mediatici del “Popolo dei Pasquini” reputati, da questa compagine scompaginata, non costruttivi, strumentali e partigiani ignorando che;
I giardini fanno parte del patrimonio pubblico, che significa “di tutti” (e non “di nessuno”, come sembra pensare qualcuno) ).
Per questo per l’ennesima volta critichiamo questo mancato semplice intervento , noi sentiamo questo fazzoletto di terra “nostro”, e come “nostro” intendiamo vederlo curato, abbellito , e tutelato……. è forse utopia?
Ghandi ammoniva: Fai attenzione alle piccole cose. Sono il seme di quelle grandi. Chi non è capace di far bene le piccole cose a maggior ragione non saprà far bene quelle più grandi.
x quelli che vogliono a tutti i costi chiudere le scuole , una domanda : due genitori che lavorano con bimbi di sei otto anni che devono fare didattica a distanza a chi li lasciano ? Da soli in casa ? O magari li mandiamo a casa dei nonni ottantenni a contagiarli? Prima di parlare pensare e contare fino a dieci per favore .