Convocata la prossima seduta della Consulta dei Sindaci per la Gestione Associata del Turismo dell’Isola d’Elba.
La riunione domani 15 gennaio in webconference. Fra i punti all’ordine del giorno il canile/gattile comprensoriale, le strategie turistiche per il 2021, l’aeroporto dell’Isola d’Elba.
E’ stata convocata per la giornata di domani, venerdì 15 gennaio, ore 10,30 in modalità webconference la prima seduta del 2021 della consulta dei Sindaci per la Gestione Associata per il Turismo dell’Isola d’Elba.
Primo punto all’ordine del giorno la “Realizzazione e gestione canile comprensoriale – determinazioni”. La necessità di un confronto interistituzionale sulla questione del canile/gattile sul quale l’Isola d’Elba chiede di intervenire al più presto, si fa sempre più stringente e in Sindaci nella giornata di domani saranno chiamati ad esprimersi su questo tema assumendo importanti determinazioni in merito.
Resteranno centrali nella discussione di domani anche l’esame della situazione turistica comprensoriale e le relative previsioni; l’approvazione del Piano Operativo 2021; le determinazioni in ordine alle tariffe del contributo di sbarco per la prossima stagione turistica; le determinazioni in ordine al budjet sul contributo di sbarco.
Sarà inoltre affrontato il tema della nuova struttura della GAT, il Regolamento ODT (Osservatorio Turistico di Destinazione), nonché le determinazioni relative al supporto eventi sportivi e culturali.
Tema sul quale sarà posta particolare attenzione sarà anche quello dello scalo aeroportuale elbano al fine di adottare le migliori strategie per il futuro.
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[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cct.JPG[/IMGSX] In seguito all’incontro che si è tenuto martedì 12 gennaio 2021 con la Direzione TPL della Regione Toscana è stata confermata la possibilità di attivare i ristori a favore di coloro che non hanno potuto usufruire degli abbonamenti a causa delle misure di contenimento Covid
Abbonamenti di novembre e dicembre 2020, ristori al via dal 25 gennaio
E AVVISO al PUBBLICO
Si informa la gentile clientela che le aziende di Trasporto Pubblico Locale toscane aderenti a One Scarl attiveranno a far data dal 25/1/2021 la procedura di ristoro per i passeggeri che non hanno fruito del titolo di viaggio acquistato entro il 3/11/2020 sui mezzi di trasporto pubblico nei mesi di Novembre e Dicembre 2020 a causa delle misure di contenimento per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 in osservanza dei Decreti di attuazione dei provvedimenti governativi di cui al DPCM del 3/11/2020 e del 3/12/2020.
La procedura di richiesta di ristoro sarà attiva direttamente online sui rispettivi siti internet delle aziende di trasporto, per cui si invitano gli interessati a conservare il titolo di viaggio.
Hanno diritto al ristoro anche i beneficiari del primo ristoro in possesso della proroga con il prolungamento valido nei mesi di Novembre e Dicembre 2020.
Nell’attesa dell’ottenimento dell’eventuale ristoro, si invitano gli utenti che fruiscono dei servizi di TPL ad essere in possesso di regolare titolo di viaggio
Ivano perché non ti trasferisci in Austria?
[COLOR=darkblue][SIZE=2] CON LA RACCOLTA FONDI DI ACQUA DELL’ELBA DONATE ATTREZZATURE DI ALTA TECNOLOGIA E NECESSITÀ ALL’OSPEDALE ELBANO. [/SIZE] [/COLOR]
Genghi: ” Va avanti un percorso di potenziamento e migliorie della struttura”
Sono state presentate ufficialmente nella mattinata di ieri alla presenza del presidente di Acqua dell’Elba Fabio Murzi, del coordinatore dell'ospedale, Luigi Genghi e del responsabile territoriale zona Elba, Fabio Chetoni, le nuove attrezzature di cui è stato dotato l'ospedale elbano grazie alla campagna di raccolta fondi voluta da Acqua dell’Elba. Grazie a 121.050 euro raccolti sono stati donati due letti ad alta tecnologia di cui è stato dotato il pronto soccorso, un fibroscopio e un ventilatore polmonare. «Grazie a Acqua dell'Elba per la donazione di queste apparecchiature di alto livello tecnologico che ci permettono interventi diagnostici ed operativi di alta qualità, ha detto Luigi Genghi . Attrezzature che l'ospedale elbano non aveva mai avuto. Riusciamo a portare avanti - ha continuato Genghi -
un percorso iniziato dal mio predecessore Bruno Graziano con l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso. Adesso si vede un livello di qualità buono del nostro presidio ospedaliero. L’ 'azienda ha la volontà di aiutarci ad essere un ospedale degno di questo nome». Il fibroscopio è «un apparecchio molto importante in questo momento di pandemia - specifica il direttore del presidio Genghi - perché mette al riparo gli operatori sanitari dal rischio di eventuale contagio mantenendo la distanza». I due lettini sono tecnologicamente avanzati e servono a dare un primo conforto nel momento diagnostico e terapeutico per il paziente che arriva in pronto soccorso. Uno spirometro è fisso e si trova nella stanza dove vengono effettuate le prove spirometriche per verificare l'areazione dei polmoni. C'è poi un secondo spirometro portatile che può servire per fare la spirometria direttamente al letto del paziente essendo collegato con wi-fi allo spirometro principale dove vengono comune scaricati tutti i dati. «Siamo molto soddisfatti di essere arrivati alla fine di questo percorso – ha invece raccontato presidente dell'azienda Acqua dell'Elba Fabio Murzi - grazie alla campagna di raccolta fondi di cui siamo stati promotori e che ha visto partecipare più di mille cittadini elbani e amanti dell'isola consentendoci di raggiungere più di 121mila euro. La nostra impresa che opera qui ed è un attore importante per il territorio. Ha il dovere di farsi carico di situazioni di questo tipo».
Il video:
http://BTWY2AF3ujI
Perché NO alla cittadinanza onoraria al Milite Ignoto
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/ignoto.JPG[/IMGSX] Quale è il simbolo del “milite ignoto”, come fu stato istituito nel 1921 dopo la Prima Guerra Mondiale, cosa rappresenta.
E’ festeggiato il 4 Novembre, la festa delle Forze armate … e questo già la dice lunga.
Ma cosa fu la prima guerra mondiale?
Germania ed Austria, perché l’Italia non entrasse in guerra ai primi di Maggio del 1915 offrirono generosissime concessioni territoriali al governo italiano quali: la cessione del Trentino e di tutta la riva occidentale dell’Isonzo, la sovranità su Valona e sull’isola di Saseno, l’autonomia del porto e della città di Trieste, nell’ambito della duplice monarchia (Italiana e austriaca) e la possibilità di un accordo su Gorizia e le isole dalmate.
A industriali e guerrafondai Italiani non bastava. Volevano l’impero!
Questo fu il patto segreto di Londra del 26 aprile 1915, reso pubblico alla fine del 1917 dalla Russia di Lenin.
Il patto, composto da 16 articoli, prevedeva che l'Italia entrasse in guerra al fianco dell'Intesa entro un mese. In cambio, in caso di vittoria, avrebbe ottenuto il Trentino, il Tirolo meridionale (l'odierno Alto Adige), la Venezia Giulia, con gli altopiani carsico-isontini e con l'intera penisola Istriana fino al Quarnaro compresa Volosca (con l'esclusione di Fiume), cioè l'intera linea alpina dal Brennero al Monte Nevoso con le isole di Cherso, Lussino e altre minori; un terzo della Dalmazia con Zara e Sebenico con le isole a nord e a ovest del litorale, insieme alle neutralizzazione del resto della Dalmazia da capo San Niccolò alla penisola di Sabbioncello e da Ragusa a Durazzo in modo da garantire l'egemonia italiana sull'Adriatico; ancora, Valona e Saseno in Albania e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso.
In caso di spartizione delle colonie tedesche in Africa, l'Italia avrebbe avuto compensi territoriali in Libia, Eritrea e Somalia.
Una guerra imperialista quindi!
I costi in termini di vite umane erano stati drammatici: oltre 650.000 morti e 984.000 feriti, senza contare le centinaia di migliaia di civili colpiti dall'influenza detta “spagnola”.
Non c'era lavoro e le terre promesse ai soldati (allo scopo di risollevarne il morale) non erano state distribuite.
In compenso gli industriali e le loro aziende si avvantaggiarono enormemente dalla guerra di cui erano stati forti fautori. Fu il prologo del fascismo, nato dalle lotte fra poveri superstiti affamati, contadini per la terra, ex militari e sbandati disoccupati, preda di latifondisti e borghesia dall’altra.
Il Milite Ignoto
“… Mentre una commissione lavorava alla ricerca dei corpi, un’altra era impegnata nella scelta della madre che avrebbe designato la salma da tumulare al Vittoriano. Vennero prese in considerazione: una mamma livornese che si recò a piedi da Livorno a Udine per cercare il figlio disperso, una mamma di Lavarone (TN) che, dopo aver saputo dove era stato tumulato il figlio, scavò la terra a mani nude finché non trovò le sue ossa e una madre che ebbe il coraggio di assistere a centocinquanta esumazioni pur di trovare i resti del figlio morto …” Quale fu scelta? Nessuna delle tre.
Alla fine la scelta ricadde su Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo (GO), madre di un irredento disperso: il figlio Antonio, infatti, disertò l’esercito austro-ungarico per arruolarsi nel Regio Esercito italiano. Morì il 16 giugno 1916 e a seguito di un forte bombardamento, le sue spoglie divennero irriconoscibili.
Un volontario quindi. Non uno di quei poveri contadini obbligati con tutti i mezzi anche mediante la decimazione con fucilazione alla schiena quale esempio a chi si rifiutava di combattere, per spingerli a combattere e morire per gli interessi di una guerra inutile, militarista, imperialista.
La bara prescelta fu collocata sull'affusto di un cannone e, accompagnata da reduci decorati al valore e più volte feriti, fu deposta in un carro ferroviario appositamente disegnato …
Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria.
Al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d'oro con questa motivazione:
"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."
E’ una retorica militarista, esaltazione della razza guerriera, che non mi appartiene che non condivido.
Esaltazione della grandezza della Patria, che si cercò di ottenere anche allora sottomettendone e sfruttandone altre, e come di li a poco gli squadristi fascisti con Mussolini, ci avrebbero portato sciaguratamente ulteriormente a fare.
Aggiungo che gli irredentisti, quali il figlio di Maria Bergamas, la madre a cui non a caso venne affidato il compito di scegliere il Milite Ignoto, furono anche gli Arditi fascisti (a proprio emblema un teschio con pugnale fra i denti) con G. D’Annunzio e non solo.
Per queste sintetiche, storiche motivazioni si respinge l’invito del Gruppo medaglie d’oro al valor militare d’Italia e ANCI a dare la cittadinanza onoraria del Comune di Vialfrè al “Milite Ignoto”.
Al Sig. SINDACO del Comune di Portoferraio
Alla Sig.ra PRESIDENTE del Consiglio Comunale di Portoferraio
Al Sig. SEGRETARIO Generale del Comune di Portoferraio
Gruppo consiliare “ Forza del Fare” Interpellanza avente ad oggetto la sospensione del procedimento relativo alla realizzazione del canile / gattile comprensoriale.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/ditursi.JPG[/IMGSX] Premesso che a) nel Comune di Portoferraio, così come nel resto dell’Isola, non è disponibile un servizio di pronto soccorso veterinario h24, con gravi riflessi per la salute ed il benessere degli animali, così come non è presente sul nostro territorio una struttura adibita a canile / gattile di natura pubblica; b) la Fondazione Bastet di Amburgo risulta aver sospeso l’erogazione della donazione della somma di € 600.000,00 (seicentomila/00) disposta per la realizzazione di una struttura pubblica adibita a canile / gattile comprensoriale, con un’annessa clinica veterinaria h24; c) la causa della sospensione della donazione sembra sia da ricercarsi in carenze progettuali dell’opera, che non rispecchierebbe l’effettiva volontà della Fondazione; d) la struttura ha rilevanza sociale e comporterebbe riflessi positivi per il benessere degli animali presenti sul nostro territorio, garantendo un servizio pubblico a tutti gli elbani ed agli ospiti. Trattasi di un servizio pubblico, o anche privato, che deve essere presente in una qualsiasi forma di aggregrazione sociale, ancor più in una realtà “isolata” come quella del nostro territorio che non è invece in grado di garantire servizi elementari; Tutto ciò premesso Si interpella la Giunta ed il Sindaco per sapere: - quali siano state le effettive ragioni che hanno determinato la sospensione del progetto; - quali iniziative il Sindaco e la Giunta intendono adottare a livello comprensoriale per l’urgente ripresa e l’effettiva esecuzione del progetto; - se il Sindaco o la Giunta intendono, durante il tempo necessario alla realizzazione dell’opera, rendersi parte diligente per l’attivazione di un servizio di pronto soccorso veterinario nel comune di Portoferraio, o anche di natura comprensoriale, disponendo se del caso l’impiego di risorse pubbliche e private.
GRUPPO CONSILIARE FORZA DEL FARE PAOLO DI TURSI
ROMITI: “E’ UN ONORE AVER CONTRIBUITO A FAR CONCEDERE DAL COMUNE DI LIVORNO LA CITTADINANZA ONORARIA AL “MILITE IGNOTO””
.”
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/milite.JPG[/IMGSX] Grazie a Fratelli d'Italia, a Livorno, è stata approvata la Mozione per dare la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto”, la proposta è partita dal Gruppo Medaglie d’Oro, con l’appoggio di tutte le Associazioni d’Arma.
Andrea Romiti Capogruppo e Coordinatore Comunale: “E’ un onore per me poter affermare di aver contribuito a questo bellissimo gesto compiuto dalla città di Livorno. Aver concesso la Cittadinanza Onoraria al “Milite Ignoto” cementa il senso di appartenenza, di solidarietà e di amore per questo importante simbolo della nostra Patria.”.
Dopo la conclusione del primo conflitto mondiale, nel corso del quale avevano perso la vita circa 650.000 militari italiani, il Parlamento approvò la legge n.1075 del 11 agosto 1921 e fu costituita appositamente una Commissione per l’individuazione dei resti mortali di quello che sarebbe diventato il “Milite Ignoto”.
Si compì ogni possibile sforzo affinché non fosse possibile individuare la provenienza “territoriale” del Caduto prescelto e neppure il reparto o la stessa forza armata di appartenenza. Romiti ricorda: “L’unico requisito assunto come inderogabile fu quello della sua italianità e nel corso degli anni quel soldato voluto come "di nessuno" è divenuto "di tutti", quale simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e successivamente di tutti i Caduti per la Patria”.
Con l’occasione i migliori saluti.
Andrea Romiti
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Aggiornamento situazione COVID
alle ore 20.00 del 13 Gennaio 2021
Oggi si registrano 4 NUOVI CASI POSITIVI:
- 2 sono persone residenti o domiciliate nel comune di Campo nell'Elba,
- 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Porto Azzurro,
- 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio.
➡ Continua incessantemente il tracciamento dei contatti e l'effettuazione dei tamponi. Le persone che potrebbero risultare contatti stretti di persone positive devono rispettare il regime di quarantena, anche se non ancora raggiunti dal Dipartimento di prevenzione.
✅ Ricordiamo che siamo ancora in ZONA GIALLA.
A tutta la popolazione chiediamo di non abbassare il livello di attenzione: continuiamo ad avere comportamenti responsabili!
➡Cerchiamo di evitare ogni attività sociale e di convivialità che non sia strettamente essenziali.
Indossiamo la mascherina….sempre!
Rispettiamo il distanziamento…..non creiamo assembramenti!
Dopo aver letto il bollettino dei contagi Covid di oggi 13 gennaio comincio ad avere qualche dubbio. Qualcuno omette qualcosa? Oggi ci sono stati casi anche a Rio e Capoliveri ma non vengono riportati. Credo ci sia anche l'obbligo, per i positivi, di informare l'USL sui contatti avuti negli ultimi giorni (4,5,6 giorni). E se alcuni omettono di fare nomi o i contatti diretti rifiutano di sottoporsi al tampone? Qualcuno può intervenire o questi soggetti possono andare liberamente in giro diventando pericolosi soprattutto per le persone anziane, malate, immuno depresse e andare a scuola regolarmente? I cantieri edili sono aperti con operai tornati dall'estero, le persone si, spostano liberamente, le mascherine spesso vengono abbassate, le distanze non rispettate nei negozi. Vi prego, quacuno mi risponda perché la situazione sta degenerando
Caro amico, se il mio caro amico Barbetti ha detto che la situazione Covid era fuori controllo, probabilmente era ben informato. Senza poi dire che Ruggero ha sbagliato ad attaccare chi fa il proprio lavoro nel comune e nella pubblica assistenza.
caro Andrea io ero presente 11 anni fa, quando l'ex sindaco di Capoliveri Ballerini, che aveva iniziato la procedura poi snaturata dallo stesso sindaco che lo aveva sostituito, ti disse che Barbetti non avrebbe mai e poi mai permesso la costruzione del canile. I laconesi, molti suoi elettori , non lo avrebbero mai accettato. Mezzi, mezzuci e metodi, il sindaco Barbetti ( ormai ex anche lui), ne avrebbe trovato mille, ed in questo non lo batte nessuno.. Così è stato . Forse allora non avevi creduto quanto ti era stato detto e magari avresti potuto indirizzare altrove le tue energie. Comunque inutile piangere il latte versato, sono stati fatti molti errori spero che la nuova amministrazione Montagna sia capace e sensibile a risolvere questo importante problema. .
Un vero scempio quello che ci hai mostrato, però osservando bene quella barca, la più grande, a poppa porta una bandiera rossa con striscia bianca, per chi non lo sapesse è la bandiera dei Diving, gli stessi che vogliono AMP...... Fate un po' voi.......
La risposta dei campesi si commenta da sola.
Tutti a guardarsi chi l'ha più lungo, gli mostri la luna e guardano il dito.
Fate un pó pena, si parla di arginare una dilagante malattia e voi sindacare sul territorio. Ma poveri.
Quello che colpisce è come noi italiani siamo PRIMI al mondo in caz..te!
Che senso e che utilità ha spendere qualche milione di euro per gazebo, loghi e quant'altro con la Primula Rosa?
Chissà?...e poi dilettanti sulle siringhe.. Scandaloso le mediazioni milionarie per acquisto mascherine... Ect ect ect
Ma quando finirà questo scempio denaro pubblico?,
MAI!
QUESTA È L'ITALIANUCCIA!
Mario Cicala
[COLOR=darkblue][SIZE=3] ASPETTANDO IL CANILE/GATTILE COMPRENSORIALE [/SIZE] [/COLOR]
Da tempo avevamo deciso di non ritornare più sulla situazione del progetto del Canile Comprensoriale. Avevo detto in precedenza che, a mio personale parere, la discussione sulla faccenda avrebbe trovato una collocazione più idonea in altri ambiti, tipo un cinepanettone ambientato su un’isola piuttosto sfigata sul piano amministrativo.
Per una serie di motivi che riassumerò rapidamente: le leggi nazionali e regionali sul randagismo che continuano ad essere disattese; il danno prodotto dal mancato utilizzo (ed adesso la probabile perdita) di una enorme donazione messa a disposizione della Comunità Elbana; il danno all’immagine dell’isola, ormai considerata una sorta di far west in ambito di tutela dei diritti degli animali e di servizi ad essi dedicati.
L’amica Rita Pilato, presidente di Animal Project, ha espresso perfettamente lo sdegno e la rabbia per la perdita della donazione da parte della fondazione tedesca Bastet Stiftung Hamburg ed ha rinnovato l’appello alla realizzazione del Canile di Colle Reciso e del servizio veterinario H24 ad esso strettamente legato. Non c’è molto da aggiungere.
Siccome però siamo stati “mentovati” da alcuni cari amici in merito all’esperienza degli Ex-Macelli, su questo due parole le spendo volentieri.
Il Canile Ex-Macelli fu chiuso anche perché ha rappresentato per anni, grazie ai tanti Volontari ed al lavoro incessante del primo storico presidente Michele Alessi,un polo di aggregazione sociale in grado di opporsi con forza ad una politica completamente sorda ed inadempiente ai propri doveri istituzionali ed etici in materia di tutela degli animali e dei loro diritti.
Agli Ex-Macelli si salvavano i cani abbandonati, ma non solo... al Canile venivano in visita le scuole, al Canile si ritrovavano tanti giovani in cerca di un’attività che desse significato alle loro giornate, al Canile si facevano feste con centinaia di partecipanti.
La presenza di un punto di riferimento fisico rendeva facile la sensibilizzazione contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali ed era un memento per chi, con preciso mandato e dovere istituzionale, i suoi compiti disattendeva. Ricordo che ai tempi, prima della gestione del Canile da parte della nostra associazione, i cani randagi o abbandonati che non trovavano adozione venivano abbattuti presso la stessa struttura.
La vicenda della chiusura degli Ex Macelli ha toccato il fondo nella promessa dell’allora Viceprefetto Gallitto, poi inquisito per tutt’altre brutte storie, di realizzare un nuovo canile entro sei mesi. Sono passati più di diciotto anni, un progetto (San Martino) già pagato ed abortito, un altro progetto avviato nel 2008, su mandato datato 2005 dell’allora Comunità Montana, che è rimasto impantanato 12 anni tra contributi non utilizzati (i famosi 250.000 euro erogati dalla Regione Toscana) uffici tecnici, conferenze dei sindaci e GAT. L’unica cosa che ha viaggiato a tempo di record è stata la realizzazione delle villette con vista sul golfo di Lacona ottenute in cambio della cessione dell’area del futuro (remoto) canile.
I 600.000 euro di Bastet che sono persi, sono solo l’ultimo paradosso di una storia che non ci appartiene più, perché non abbiamo mai avuto rapporti di collaborazione con il Comune di Capoliveri, a differenza del coinvolgimento attivo nella prima stesura del progetto.
Lo schema di massima del nuovo canile che abbiamo potuto vedere (un disegnino semplice semplice con dieci box per ospitare i cani abbandonati, cinque per il canile sanitario ed i volumi dell’ambulatorio e dei servizi), ha subito talmente tante potature rispetto al progetto originario (un parco canile con grandi spazi di sgambatura e aree destinate ai visitatori, in grado di riqualificare un’area di nessun interesse turistico data la presenza delle cave Sales al di la della strada), che ci domandiamo come si possano giustificare i 950.000 euro preventivati per la realizzazione. Forse sarebbe il caso che se lo domandassero anche i primi cittadini degli altri sei comuni elbani: dovrebbero essere loro i principali portatori di interesse, non le associazioni di volontariato che, nel mondo normale, supportano il servizio pubblico e non sono costrette a sostituirlo completamente.
Ma, non essendo io un Sindaco, un Architetto o un Magistrato, mi fermo qui.
In questi lunghi anni abbiamo continuato a fare quello per cui siamo nati come Associazione: abbiamo accolto gli animali in situazioni di estremo pericolo. La pandemia in corso ci ha fatto perdere in larga parte la preziosa collaborazione dei Volontari del Carcere di Porto Azzurro, ma le nostre attività continuano nei limiti delle nostre possibilità.
Quando sarà realizzato il Canile fatecelo sapere.
Andrea Tozzi per I Ragazzi del Canile
[COLOR=darkblue][SIZE=2] “UNA PICCOLA RIFLESSIONE PER CHI SOSTIENE ANCORA CHE LA STRUTTURA DEL CANILE NON SIA IMPORTANTE” [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_28/cane.JPG[/IMGSX] Dalla chiusura del canile ex Macelli di Portoferraio sono passati ben 18 anni.
I Ragazzi del Canile erano riusciti a creare molto di più che dei box. Non era solo un canile ma un luogo di aggregazione, frequentato da molti volontari e visitatori, dove si sono strette amicizie, legami forti, venivano svolti laboratori con le scolaresche e organizzate feste bellissime che radunavano un sacco di persone con il loro cani.
Un grande punto di riferimento per tutta l'Elba, dove sono state condivise emozioni, battaglie, principi e valori.
Una struttura d'eccellenza, sicuramente non dal punto di vista estetico, ma di benessere animale possiamo dirlo forte. I cani erano accuditi e tenuti amorevolmente da tanti volontari, che, facendo un programma di turni quotidiano, permettevano loro di stare pressoché tutto il giorno liberi, fuori dai box, un sogno per tanti altri costretti a vivere per anni e anni in strutture lager. Tutto questo grazie sempre e solo alle donazioni dei cittadini elbani. Ma ormai è passato.
Oggi ci troviamo ancora a lottare per ciò che avevamo ottenuto e perso.
Non avere strutture nasconde i problemi e i numeri effettivi!
Animal Project Onlus si è occupata ed ha ricollocato quasi 20 cani, provenienti da tutti i comuni, solo nel 2020.
Ogni anno all'Elba, si recuperano cani da caccia abbandonati, cani provenienti da maltrattamenti, ma il fenomeno più allarmante sono le cessioni di proprietà.
Sei costretto a pensare di lasciare gli animali come e dove si trovano (gatti compresi), oppure portarli a casa, con tutte le conseguenze emotive e familiari che questa scelta comporta.
Per questo si fa una gran fatica nelle associazioni animaliste elbane a trovare nuovi volontari. Questo sistema, direi di sfruttamento, scoraggia anziché invitare e trarre una risorsa da persone volenterose.
Va di seguito che spesso non riesci ad occuparti di tutti, si opera male e a volte per uscirne mentalmente “indenni” si abbandona il volontariato.
Ancora, dal lato tecnico, ricordiamoci che senza canile vengono meno servizi obbligatori strettamente connessi ed essenziali, di cui ancora una volta se ne occupano sempre e solo i volontari al posto dei Comuni, ma anche dell'ASL, che attualmente risulta non pervenuta: servizio accalappio, profilassi sanitaria per i cani giunti in canile sanitario, sterilizzazione obbligatoria, assistenza sanitaria nella forma di reperibilità per i cani custoditi (per chi ritiene che non sia un tema connesso con la struttura canile!) - L.r. 59/2009 art. 29,30,31,32.
Si punta al risparmio economico? Ma quanto si perde come bagaglio sociale e culturale?
Tutto questo non si può accettare nel 2021, dobbiamo valorizzare la nostra Isola, sotto questo e molti altri aspetti!
Sento obiettare spesso sui costi e il contenuto del progetto canile a Colle Reciso, facendo paragoni con strutture del sud, di minor costo e con tanti box certo, ma queste spesso sono strutture lager che arricchiscono le tasche dei gestori.
Il progetto del canile comprensoriale elbano, è stato studiato sull'idea iniziale di un Parco canile grazie all'esperienza degli ex macelli, ovvero non un luogo dove “parcheggiare” i cani a vita, ma di passaggio in attesa di trovare adozioni definitive grazie al ruolo fondamentale delle associazioni di volontariato (anche per questo convenzionarsi con le pensioni elbane non risolverebbe il problema) e che possa essere vissuto anche dalla comunità.
Ben 7000 metri di area verde con percorsi, aree sgambo, in cui possono essere svolte attività sociali e portare i cani a spasso, oltre che un'area per creare un rifugio per gatti. Pensiamo inoltre alla visibilità che gli animali custoditi possono ricevere con una clinica veterinaria e un parco accanto!
Sono sicura che sarebbe una struttura d'avanguardia che potrebbe diventare anche un'attrazione turistica.
Il posto è stato individuato all'epoca con tanta fatica e anche se comporta costi in più, adesso c'è, è stato espropriato un terreno, i fondi ci sono, il progetto c'è e va portato avanti se non vogliamo tornare indietro di altri 20 anni.
Ora o mai più, se la legge non è sufficiente a smuovere la coscienza di alcuni, pensiamo alla risorsa che possiamo trarne, ne va del patrimonio dell'intera comunità elbana, nonché quella turistica.
Ringrazio fortemente la mia squadra “Animal Project” per tutta la passione e amore che ci mette, nonostante le difficoltà che si incontrano quotidianamente.
Simona Manzi – Vice Presidente Animal Project Onlus,
(ex volontaria I Ragazzi del Canile)
Oggi vorrei fare gli Auguri di Buon Compleanno, al Grande Atleta del Mare Carlo Gasparri.
Risp Gasparri Carlo
In tanto la ringrazio ha fatto un ottimo intervento con video spettacolare che non avevo visto a novembre è quello che avevo citato ,in settimana andrò di persona e mi rivolgo a Legambiente perché come ho visto il video e come ho visto di persona è una discarica a cielo aperto con catamarano alla deriva da tanti mesi
Legambiente ci siete o bisogna fare un esposto?
Guardia costiera mi scusi la mia ignoranza ma a mio parere controllare anche voi questa situazione ?
Un saluto con simpatia a Carlo Gasparri
E alla redazione
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Aggiornamento situazione COVID
alle ore 20.00 del 12 Gennaio 2021
Oggi si registrano 8 NUOVI CASI POSITIVI:
- 7 sono persone residenti o domiciliate nel comune di Capoliveri,
- 1 è persona residente o domiciliata nel comune di Portoferraio.
➡ Ecco i dati riepilogativi sulla situazione nel nostro territorio:
- Persone contagiate in TOTALE da inizio pandemia: 680,
- Persone ATTUALMENTE positive: 176,
- Persone decedute: 7,
- Guariti 497
➡ Continua incessantemente il tracciamento dei contatti e l'effettuazione dei tamponi. Le persone che potrebbero risultare contatti stretti di persone positive devono rispettare il regime di quarantena, anche se non ancora raggiunti dal Dipartimento di prevenzione.
✅ Ricordiamo che siamo ancora in ZONA GIALLA.
A tutta la popolazione chiediamo di non abbassare il livello di attenzione: continuiamo ad avere comportamenti responsabili!
➡Cerchiamo di evitare ogni attività sociale e di convivialità che non sia strettamente essenziali.
Indossiamo la mascherina….sempre!
Rispettiamo il distanziamento…..non creiamo assembramenti!