Solo in Italia si poteva e si può pensare una crisi di governo in tempo di coronavirus.
L'unica cosa positiva in tutto questo, è che sono stati TUTTI, sia a destra, centro e sinistra, a farmi svegliare una vera pace dei sensi.. POLITICA iniziata già da tempo.
PS- Consiglierei al prossimo governo di dirottare dal recovery found, (quest'ultimo a mio avviso la vera causa della crisi), i 37 miliardi di euro sulla sanità pubblica, e cioè la stessa cifra che TUTTI, sia a DX, CENTRO E SX hanno tagliato negli ultimi anni.
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CAI - Sottosezione Isola d'Elba
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/cai.JPG[/IMGSX] SABATO 30 gennaio ultima tappa della GTE Patresi-Cavo: dall'Aia di Cacio a Cavo
Capogita: Vincenzo Anselmi, tel. 335 1803359
Luogo ritrovo: Aia di Cacio, sulla strada fra Rio e Nisporto; coordinate GPS 42.825700, 10.401763 (30-40 minuti a piedi da Rio Elba)
Orario ritrovo: 9.00
Ascesa totale: 300 m
Lunghezza: 9,5 km
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: E - escursionistico
Con la quinta breve tappa ha termine l'escursione del Cai Elba lungo la Grande Traversata Elbana, partita da Patresi percorrendo il ramo nord.
Giunti a Cavo, chi non ha mezzi propri può rientrare con l'autobus 117: https://livorno.cttnord.it/Download.aspx?t=1&fn=117.pdf
Per chi ha piacere, dopo l'escursione si può pranzare a Rio Marina.
***RISERVATO SOCI CAI!***
Per iscriversi alla Sottosezione Isola d'Elba: www.caielba.it/tesseramenti-2021
Comunicare in anticipo la partecipazione al capogita o a info@caielba.it
CAI – Sottosezione Isola d’Elba
www.caielba.it
su Facebook: www.facebook.com/groups/148443275641273
Certo è iun grosso disagio avere una macchina di una marca x e non trovare nel giro di 15/20 km da casa l officina autorizzata, ciò limita troppo le possibilità di fare turismo. Qualcuno ha espresso un opinione, legittimissimo. Beh, ogni volta che vado in montagna in Alto Adige (li lo sapranno fare turismo??) o in Valle d'Aosta o in una qualunque valle con impianti sciistici secondo voi trovo tutte le officine autorizzate di tutte le Marche conosciute nel raggio di 20km??? Sembrava di leggere post di una persona anche competente, e magari qui crede lo sia...ecco, credo sia proprio questo il problema dell'isola. Una immensa incompetenza di fondo in ogni ambito, ricoperta da ricchezza economica. Ma quanto vi piacerà apparire e lasciarvelo puntellare nel di dietro...boia che popolino sempre più misero!!!
Cara Ornella, non si tratta di offrire servizi minimi.
Purtroppo ad oggi all'Elba non esiste un'autofficina autorizzata Renault, Dacia e Nissan. Ma come da sempre non esiste un'autofficina autorizzata BMW, Mercedes, Land Rover, Mitsubishi e chi più ne ha più ne metta..
Viviamo in un'isola con i suoi pro ed i suoi contro
Ma secondo lei chi si vuole prendere la briga di formare un governo mettendoci la faccia direttamente? Anche tutta la gente che parla di elezioni, fa semplice campagna elettorale, perchè in minoranza si può fare i galletti, ma poi al nodo governo vanno prese le decisioni e questo scontenta sempre qualcuno.
L'unica cosa che fa gola è gestire il recovery found, che sarà la più grande manovra espansionistica dal dopoguerra.
Abbiamo tutti una certa età e a prescindere dal credo politico non dobbiamo cadere dal pero.
P.S.
A tutti quelli che hanno votato la riduzione dei parlamentari PRIMA della nuova legge elettorale, preparatevi a un gigante "VE L'AVEVAMO DETTO"
[COLOR=darkblue][SIZE=3] TRE CETACEI SPIAGGIATI IN POCHI GIORNI [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/delfi.JPG[/IMGSX]
Tra giovedì 21 e lunedì 25 gennaio si sono verificati tre nuovi spiaggiamenti lungo le coste dell’isola d’Elba. Si tratta di due stenelle e di un tursiope i qui rilievi sono già stati effettuati dall'Associazione Elbamare. Per gli esemplari di stenella si è provveduto al trasferimento delle carcasse all'Università di Siena per gli esami necroscopici mentre per il tursiope è stato autorizzato lo smaltimento poiché si presentava in avanzato stato di decomposizione. In poco più di un mese, solo all’Elba, sono otto i cetacei rinvenuti spiaggiati e questo numero così elevato in un breve periodo di tempo desta non poiché preoccupazioni riguardo allo stato di salute della popolazione di stenelle e tursiopi presenti nel mare elbano, che, ricordiamo, si trova all'interno del Santuario dei Cetacei Pelagos. Le cause di tali decessi sono ancora sconosciute, ma sono attualmente in corso gli accertamentic da parte di ARPAT Livorno, Univeristà di Siena e Istituto di Zooproflassi Toscana Lazio della sede di Pisa. Come associazione partner dell’Osservatorio Toscano per la Biodiveristà, i nostri volontari sono sempre pronti ad intervenire per ogni spiaggiamento, ma l’inusuale frequenza che si sta verificando in questo periodo è sconvolgente e vorremmo trovare un modo per proteggere questi animali che tutti noi amiamo. In caso di un’epidemia sappiamo di non avere gli strumenti per azioni immediate e dobbiamo invece ricordare che ogni disastro ecologico, piccolo o grande che sia, è fortemente legato alle sconsiderate azioni dell’uomo. Proprio per evitare tutto ciò dobbiamo adottare immediatamente una serie di comportamenti tesi alla salvaguardia e al buon mantenimento del nostro pianeta. Sono molte le influenze antropiche che vanno ad interferire ion la vita degli animali marini e dei cetacei in particolare, per questo è importante rendersi che molti dei nostri comportamenti quotidiani si negativamente sull'ambiente che ci ricorda in particolare sul nostro mare. Quando volgiamo lo sguardo verso il mare vediamo un’immensa distesa blu, che ii trasmette pace, armonia e serenità. Crediamo di trovarli al cospetto di un ambiente sano e incontaminato. Nella realtà il blu purtroppo è solo una coperta che troppo spesso viene utilizzata, alla stessa stregua del tappeto sotto cui nascondere ogni tipo di rifiuto, come racconta l’adagio “lontano dagli occhi lontano dal cuore”. I rifiuti di varia natura non si vedono sotto il tappeto ma continuano ad esistere e danneggiano irrimediabilmente il nostro pianeta. Basta spingerli nel blu profondo per ammirare meravigliosi fondali ricchi di biodiversità, ma sempre più spesso ii imbattiamo, durante le nostre immersioni in vere e proprie discariche sommerse dove le correnti sottomarine tendono ad accumulare rifiuti provenienti da ogni luogo. Questi rifiuti sono per lo più composti da materie plastiche, come sacchetti e stoviglie usa e getta che finiscono per essere scambiati per cibo dai cetacei e dalle tartarughe marine, da materiali per la pesca come reti e lenze abbandonate dove gli animali marini possono restare intrappolati e andare incontro a morte certa. Non possiamo dimenticare inoltre le ormai famose microplastiche, che si formano dal disgregamento dei rifiuti più grandi, le quali vengono ingerite accidentalmente dai paesi e quindi arrivano sulle nostre tavole. Purtroppo l’inquinamento del mare non si limita alla presenza dei rifiuti solidi. C’è anche un altro tipo di inquinamento che non è visibile ai nostri occhi e per questo è ancora più insidioso. Si tratta delle sostanze che avvelenano lentamente fino alla morte gli animali marini ma anche l’uomo. Si tratta delle concentrazioni di pesticidi, diserbanti e altre sostanze di cui abusiamo quotidianamente e che col dilavamento finiscono in mare. Il recupero e lo studio di questi esemplari morti ii mette di fronte alle tante forme di inquinamento che l'uomo continua a usare senza logica minando alla salute globale. Biologi ed ecologi da anni fanno importanti studi sull'accumulo nei tessuti dei cetacei di questi prodotti come DDT e altre sostanze bandite da alcuni paesi ma consentite in altri. Dobbiamo diventare cittadini consapevoli fin dall'acquisto di ciò che poi ributteremo nella nostra una grande casa. Perché quando il tutto finisce nel terreno e in mare, toglierli è pressoché impossibile. Per questa serie di motivi ii rivolgiamo a tutti voi per sensibilizzarvi ad adottare delle buone pratiche che consentiranno una maggiore salvaguardia del nostro ecosistema. Dei semplici atti di buona volontà che tutti possiamo intraprendere e che ci renderanno orgogliosi di aver compiuto un gesto seppur piccolo una volta sommato a quello di tutte le altre persone, darà un grande risultato. Se anche tu ami il mare ricordati di: - Non disperdere rifiuti nell’ambiente, è importante differenziare e riciclare i rifiuti che produciamo; - Raccogliere i rifiuti che trovi durante una passeggiata in spiaggia o in un sentiero nel bosio; - Utilizzare prodotti ecosostenibili ...e soprattutto dai il buon esempio! Tutti possiamo contribuire alla salvaguardia del nostro mare
ASSOCIAZIONE ELBAMARE
Troppo poco se ne parla, il mare dovrebbe essere fra i primi se non l'essenziale per un'isola come la nostra ad esser attenzionato. A che punto sono i recuperi ecoballe. Com'è possibile che sia stato fatto trascorrere troppo tempo dall'incidente all'attuazione piano recupero? Per non parlare poi dei depuratori,ect.
Il mare è la nostra vita, non c'è solo il covid.
Buona vita a tutti.
CONSIDERAZIONE SULLA CRISI DI GOVERNO.
I due partiti di maggioranza sono entrambi ACEFALI inconsistenti sul piano dei programmi e degli obbiettivi. Entrambi pendono dalle labbra di Conte. Possibile che su 900 parlamentari non se ne sia trovato 1 che potesse rappresentare la politica, quella magari residua ma che avesse ancora degli ideali? RENZI ha ragione! Non è il solito irresponsabile e l'inaffidabile della maggioranza. Renzi pretende quello che Zingaretti, poveretto, non sa fare. Zingaretti galleggia, drammatizza minaccia spera, ma non conclude.
Possibile che il maggior partito della sinistra italiana, con una storia, con una tradizione con degli obbiettivi si sia ridotto nelle mani di un cittadino professore sconosciuto e senza appartenenza considerandolo "il punto di equilibrio della coalizione". In realtà Conte è un saltimbanco per tutte le stagioni e un affabulatore che ogni giorno ci vende panna Montata.
Buona Giornata Lettori
Sicuramente lei può fare le manutenzioni presso le officine autorizzate Renault nessuno le vieta di farle. Certo se ha ancora il mezzo in garanzia della casa madre deve farle sicuramente in officina autorizzata .
Purtroppo per il momento deve prendere la nave ed andare sulla terraferma. Il mio intervento era solo per dire che per un tagliando o una
qualsiasi riparazioni di una macchina non più in garanzia esistono officine in grado di poterle fare tranquillamente dando anche la garanzia sui lavori effettuati, non sto ad elencare quali officine, ma posso assicurare.
Poi ciascuno è libero di andare dove preferisce.
Buona giornata
Ho provato a cercare la sede Renault di Portoferraio,sul sito principale e quella di Portoferraio non c'è più.
La più "vicina"risulta a Follonica
Quando si suol dire cade come il cacio sui maccheroni., sono proprietaria di una Dacia Dokker di 3 anni. Proprio l'altro ieri mentre mio marito ed io ci stavamo dirigendo verso Portoferraio, si è accesa una spia sul quadro. Diagnostica: procedere con cautela e raggiungere il punto di riferimento del marchio, appunto l'officina Renault di Portoferraio. Attualmente chiusa. Abbiamo consultato dei meccanici ed entrambi ci hanno consigliato di recarci a Follonica o Grosseto. Morale, si trattava di fare il tagliando, e siamo proprio ora a Follonica, nell'attesa della riconsegna del veicolo. Ma come vogliamo fare turismo se non siamo in grado di fornire i servizi minimi?
E se io volessi fare manutenzioni solamente presso officine autorizzate Renault?
Io ad esempio ho una Renegade e i tagliandi li faccio solo presso officina autorizzata Jeep. Anche per una questione di garanzia!
Non è certamente questione di brevetti.
‼
Aggiornamento situazione COVID
alle ore 20.30 del 27 Gennaio 2021
Oggi NON si registrano NUOVI CASI POSITIVI a fronte di 80 tamponi effettuati nella giornata di Ieri.
Sebbene si tratti di una buona notizia, raccomandiamo a tutti comportamenti responsabili: indossare la mascherina, evitare assembramenti e rispettare il distanziamento.
X auto renault
per fare tagliando o manutenzione alle renault basta recarsi in qualsiasi officina sul territorio sono capaci non occorre il brevetto
Saluti
Copia e Incolla di un messaggio apparso su camminando il 23 Ottobre 2020 alle ore 16.23. Oggi il capannone Renault sembra in fase di ristrutturazione. Cosa ci verrà non lo so, ma l insegna "Renault" e "Nissan" è stata rimossa. Una fake news...beh si, come no..
E’ UNA FAKE NEWS LA CHIUSURA DELLA NOSTRA CONCESSIONARIA
Negli ultimi giorni circola sull'Elba la notizia che la concessionaria Renault Elbacar 1 srl è in fase di chiusura.
Specifichiamo che la notizia è assolutamente falsa e priva di fondamento.
Elbacar srl1 continuierà ad operare come sempre ha fatto fin dal 1981,diffidiamo chiunque a diffondere notizie false e tendenziose riservandoci eventualmente di difendere la nostra immagine nelle sedi opportune
la direzione
Rindi Roberto
Senti dove si è trasferito Luciano, il capo officina, dopo la chiusura della concessionaria. tel. 392 0735487
PER YURI TIBERTO
Sono un assiduo lettore dei tuoi numerosi interventi, a volte scherzosi a volte seri.
Debbo ammettere che quando intervieni sulle cose serie, non ti limiti alle parole ma pubblichi dati incontrovertibili, precisi e minuziosi e per questo voglio complimentarmi con Te.
Gli ignoranti e quelli in malafede vanno combattuti in maniera che solo tu sai fare !!!!
Complimenti !!!!!
PER I DETRATTORI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE
Sono passato oggi dalla nostra Pineta per fare una passeggiata ed ho avuto modo di vedere,con mia meraviglia,i lavori che il Comune sta facendo per rinnovare il Campino del Calcetto: Un lavoro radicale, dalle nuove reti di recinzione, alla pavimentazione in fase di ultimazione ecc.ecc. finalmente i giovani del Paese avranno una struttura moderna dove allenarsi e giocare. Infine possono essere organizzati Tornei di un certo livello,anche con adulti,senza il pericolo di farsi del male e quindi,specie nel periodo estivo si potranno ammirare incontri di calcetto di qualità !!
Un bravo agli Amministratori !!!!!
[COLOR=darkred][SIZE=4] LE VELE DELLA NUOVA SCAMPIA [/SIZE] [/COLOR]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/scampia.JPG[/IMGSX] Le Vele di Scampia, come ormai vengono chiamate dagli assegnatari delle case PEEP di Val di Denari, sono appunto un complesso residenziale costruito nell’omonimo quartiere ferajese dimenticato dalle numerose amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni.
Prendono il nome dal blocco dei garage di nuova realizzazione (!) che ci si trova di fronte salendo la ripida salita sterrata di accesso al complesso.
Nate a seguito dell'approvazione del piano PEEP con delibera del consiglio comunale del novembre 2008, facevano parte di un progetto abitativo di larghe vedute che prevedeva anche uno sviluppo della città di Portoferraio.
Esse restano, nonostante tutto, l'opera realizzata che meglio rappresenta la poetica architettonica delle ultime tre amministrazioni comunali targate Peria-Ferrari-Zini.
Famoso è infatti l’iter che ha contraddistinto la realizzazione del complesso, condito da espropri e rinunce da parte delle Coop assegnatarie ed anche da mozioni, interpellanze e interrogazioni comunali (senza dimenticare il caso Pinzuti, poi assolto con formula piena), che di fatto non hanno mai risolto il problema principale: la strada di accesso.
Una semplice ricerca su Google, può infatti farci tornare alla memoria la numerosa letteratura pubblicata a cavallo degli anni 2016 e 2017, in cui già allora al centro della questione c'erano le richieste di dare corretta attuazione al Peep, secondo le norme urbanistiche da tempo vigenti e tutti gli atti conseguenti stipulati, in primo luogo la convenzione con il privato, al fine di far realizzare immediatamente le necessarie opere di urbanizzazione, rendendo l'area oggetto delle edificazioni autonoma dal punto di vista dell’accesso.
Ai cittadini di Val di Denari non rimane altro che sperare che le parole del Sindaco Zini, riportate in un comunicato del dicembre 2019, non rimangano una promessa da politico affermato: “Per l’annosa questione di Val di Denari si tratta solamente di intervenire e mettere in regola alcuni provvedimenti presi in precedenza”.
Uno dei 600 Pasquini di Cosmopoli
Elbani siete veramente scandalosi!!!
Tutti indignati per la strada del Rimercoio, che ovviamente fino a ieri conoscevano in 5 su 30000 , richiesta di gogna pubblica per i "responsabili" e altre boiate varie tipiche delle pecore belanti.
Nessuno che abbia mai detto niente sugli immensi scempi perpetrati a Portoferraio, sulle coste o nell'entroterra dell'Isola, omertà infinita tipica dell'ignoranza civile molto conosciuta nel profondo sud, politici da baraccopoli...Tutti però a belare su Facebook, boia li si che siete bravi...ahahahahaha! che popolino di gente ....
Altro che comune unico, io farei ma un gabbione unico...
