[COLOR=darkblue][SIZE=2] 156° ANNIVERSARIO DELL’ISTITUZIONE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO [/SIZE] [/COLOR]
Ricorre oggi, 20 luglio 2021, il 156° anniversario della nascita delle Capitanerie di porto: un viaggio iniziato il 20 luglio 1865 con la firma da parte di Vittorio Emanuele II di un Regio Decreto che ha sancito l’istituzione del Corpo, nato dall’esigenza di affidare ad un’unica Amministrazione la disciplina delle attività della navigazione e dei porti. Fu per tale ragione che si fusero le capacità professionali dello Stato Maggiore dei porti e quelle dei Consoli di Marina: corpo militare il primo, con attribuzioni di carattere essenzialmente tecnico; civile il secondo, con competenze principalmente amministrative. Anche alla luce dello straordinario contributo apportato dal personale delle Capitanerie durante la Grande Guerra, il Corpo venne dapprima militarizzato, poi riordinato nel 1919 come corpo militare, infine - nel 1923 - incluso tra i Corpi della Marina, pur continuando a costituire l’amministrazione periferica della Marina mercantile.L’importante ricorrenza odierna è stata celebrata a Roma, presso la sede del Comando generale, con la simbolica deposizione di una corona di alloro davanti al "Monumento ai Caduti del mare e dei porti" alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, che è stato accolto dal Comandante generale, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino. Lo stresso Ammiraglio Pettorino ha inteso rivolgere un ideale saluto agli 11.000 uomini e donne del Corpo, rappresentati dai colleghi in servizio presso la sede del Comando Generale, cogliendo l’occasione per ripercorrere i passaggi più importanti che ne hanno contraddistinto, nel corso dell’ultimo anno, le molteplici attività.Una data importante quella dell’anniversario che, come ogni anno, viene onorata dagli uomini e donne della Guardia Costiera nei complessi scenari operativi in cui è chiamata ad operare: dal Mediterraneo centrale, così come lungo le coste e nelle acque italiane al fianco dei milioni di turisti e cittadini, per consentire loro di trascorrere le proprie vacanze in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente marino. È infatti entrata nel vivo l’Operazione Mare Sicuro, e con essa l’attività della Guardia Costiera, nell’ambito della quale sino ad oggi sono state soccorse oltre 1.500 persone tra diportisti, bagnanti e subacquei.L’anniversario del Corpo, che coincide con un periodo di intensa attività operativa, costituisce occasione utile per tracciare un bilancio delle tante attività che la Guardia Costiera quotidianamente porta avanti, nel solco di una tradizione ultra centocinquantenaria: da gennaio ad oggi, in questa prima parte di 2021, in materia di sicurezza della navigazione, l’attività di controllo ha permesso di eseguire oltre 700 ispezioni PSC (Port State Control) nei confronti delle navi straniere approdate nei porti italiani, delle quali 58 sottoposte a fermo amministrativo per gravi irregolarità concernenti la sicurezza della navigazione. Anche l’impegno in favore dell’ambiente ha continuato a distinguere l’operato del Corpo con i suoi cinque nuclei subacquei che hanno recuperato dai fondali marini oltre 18 tonnellate di reti da pesca abbandonate: un pericolo per la vita dell’ecosistema marino come pure per la sicurezza di bagnanti e subacquei, che si sommano alle altre 7 tonnellate recuperate nel corso dell’anno passato.
Di rilievo anche il lavoro amministrativo che non ha visto rallentare l’attività del Corpo che tra le centinaia di migliaia di atti amministrativi rilasciati, vede spiccare il numero delle quasi 8.500 le patenti nautiche emesse a fronte delle quasi 2.000 sessioni di esame garantite in questa prima parte dell’anno dai Comandi territoriali.All’impegno in ambito amministrativo, è stata affiancata l’attività di controllo pesca che – sempre in questa prima parte del 2021 - ha portato al sequestro di oltre 130 tonnellate di prodotto irregolare, nonchè di oltre 54 km di reti irregolari.L’anniversario del Corpo assume quest’anno un significato ancora più particolare, poiché coincide – di fatto – con il suo avvicendamento al vertice: è programmata infatti il prossimo 23 luglio, presso la sede del Comando generale di Roma, la cerimonia del passaggio di consegne nel corso della quale, dopo oltre tre anni alla guida del Corpo, il Comandante generale cedente, Ammiraglio Giovanni Pettorino, passerà il testimone al Comandante generale accettante, Ammiraglio Nicola Carlone.
113396 messaggi.
CHIEDERE E’ LECITO RISPONDERE E’ CORTESIA E NEL CASO NOSTRO UN DOVERE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/panchine.JPG[/IMGSX] L’insensibilità con cui le Istituzioni civiche stanno osservando la protesta dei cittadini Riesi per riavere le panchine tolte dall’Autorita Portuale senza intervenire merita alcune riflessioni. La prima è che TERRA NOSTRA attende ancora risposta dall’Autorita’ dì Sistema Portuale a Piombino, alla quale aveva chiesto spiegazioni sul perché era stata compiuta questa azione.Atteggiamento inspiegabile ed irrispettoso del nostro ruolo pubblico. Non ci si comporta così, sopratutto quando le richieste riguardano la collettività. Con questo atteggiamento, qualcuno potrebbe pensare che l’azione sia stata pensata e coordinata da tempo fra più entità amministrative. In secondo luogo, questi anziani che non danno noia a nessuno, non possono essere lasciati soli. Chiediamo che il Comune assuma una posizione chiara: se non si schiera a favore rinunciando al proprio compito di affiancare i cittadini, vuol dire che è d’accordo con chi ha tolto le panchine. Non ci sono mezze misure. Terra Nostra parteciperà al prossimo incontro di protesta. Non vogliamo strumentalizzare le situazioni, e per questo lo faremo per una volta e a scopo dimostrativo. Ma vogliamo che si sappia che siamo dalla loro parte contro un’ingiustizia bella e buona e se ci sarà richiesto, li affiancheremo nei loro contatti istituzionali.
Lista TERRA NOSTRA.
Non ho capito la discussione sul parcheggio: non può il Comune di Portoferraio espropriarlo in modo che continui ad essere un parcheggio a disposizione di tutti?
x Dott Camici
Non è affatto vero che il dott Camici si erge a fac totum della sanità.
Chiede semplicemente di poterne sapere di più e anche giustamente, essendo un suo diritto ,come di tutti.
Tu stesso/a confermi che una più completa informazione è necessaria dicendo che l'elicottero parte dalla base del Cinquale oltre che da Grosseto.
LA NOTIZIA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/eli.JPG[/IMGSX] Da parecchi giorni l’ascensore esterno dell’ospedale è fuori uso.
E’ QUESTA LA NOTIZIA???
Lo sarebbe se leggessimo che da parecchio tempo non si rompe l’ascensore esterno dell’ospedale.
SONO COSE CHE SUCCEDONO SOLO al nostro ospedale dove se non fai la fila TUTTI I GIORNI sperando in una rinuncia di qualche prenotato nei 15 giorni successivi, non riesci a farti visitare, a farti fare un esame diagnostico e non ti prenotano per altre date. TUTTO BLOCCATO. A Cisanello ti prenotano per tutti i giorni dell’anno. Da noi si vive in un’altra dimensione dove l’utente che ha bisogno di essere visitato deve andare a pagamento e se non ha soldi si arrangia o muore.
NEL NOSTRO OSPEDALE, succede anche che in piena stagione turistica si rinunci a un medico di emergenza ( pare vada a fare l’MMG nell’Elba occidentale) e si lasci, da quanto abbiamo appurato, il pronto soccorso con soli 2 medici Aziendali fissi proprio nel momento in cui l’Isola è piena come un uovo e gli accessi impropri, quasi l’80%, causati anche dalle soppressioni sciagurate delle guardie mediche territoriali e turistiche.
Se l’ASL tace e si limita a dare solo percorsi alternativi e non risposte alle esigenze sanitarie degli Elbani in particolar modo degli anziani e delle persone fragili è un dato di fatto, MA CHE I SINDACI non prendano provvedimenti è strano e la dice lunga su chi fa Assistenza e nello stesso tempo anche Politica sulla nostra Isola.
Una opzione per i continui guasti dell’ascensore esterno è stata studiata (Vedi foto dell’autore Yuri Tiberto) e risulta l’unica da adottare.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)
Un grande elbano ci ha lasciato
Tra commozione e ricordi, in morte di Giovanni Muti, uomo di cultura e sincero benefattore dei bisognosi
di Alberto Zei
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/muti.JPG[/IMGSX] Sono i particolari che fanno la differenza
Certe volte non basta una vita per conoscere il vero carattere di una persona, certe altre volte sono sufficienti alcune sfumature per comprenderne il profondo significato.
Non conoscevo Giovanni Muti prima di qualche anno fa, quando per questioni giornalistiche abbiamo sovente parlato di vari argomenti che subentravano nel corso delle lunghe conversazioni. Mi raccontava e mi raccontava della sua vita, delle sue avventurose iniziative in terra straniera dove si era lungamente trattenuto per approfondire la propria inesauribile curiosità di conoscere sempre in modo più profondo l’animo umano di gente diversa. Ciò che ha toccato la mia sensibilità e la mia ammirazione per un uomo come lui è stato il modo naturale di occuparsi oltre alla sua impegnativa professione di giornalista e di direttore di giornali, delle persone che si trovavano in difficoltà e in particolare le più umili, verso le quali si prodigava a soccorrerle soprattutto all’Isola d’Elba, anche con notevole sacrificio personale ma con disinteressato e sincero slancio di generosità.
Chi lo conosceva è sicuramente a corrente di molti episodi a cui mi riferisco.
Giovanni era anche un uomo di grande cultura che amava approfondire quelle circostanze che si ripetevano apparentemente senza ragione dalle quali alla fine riusciva a capirne il vero senso. Mi spiegava ad esempio, che le chiese dell’Elba fino al recente passato storico, volgevano gli altari alle spalle del mare. Era un piacere ascoltare le motivazioni che approfondiva fino alla luce del significato.
Un episodio chiave
Parlavamo di tutto, dell’Elba di oggi, dell’Elba che fu, ma anche dell’Elba che era qualche decennio fa, menzionando persone e cose. Parlavamo di coloro che erano stati i protagonisti della gioventù di Portoferraio ma che adesso nessuno più conosce perché all’Isola più di altrove, il tempo sta cancellando anche i ricordi più belli che hanno scandito un’epoca.
Tra questi anch’io ricordavo a lui quando decenni fa alcuni di noi, i ragazzi di Portoferraio, lasciavano l’azzurro mare dell’Isola d’Elba per immergersi nell’azzurro cielo dell’Aeronautica Militare. Gli menzionavo tra questi: oltre a me, Renato Castelvecchi, Carlo Lupi, Alberto Orzati, Gianfranco Bertes, Gianfranco Giardini. Gli raccontavo che quando mi mettevo d’accordo con Giardini, ci presentavamo sul porto di Portoferraio con quanto più rumore gli aerei potessero fare e con quanto più scompiglio quegli improvvisi boati potessero portare tra chi si trovava sul posto. Gli riferivo che soprattutto Gianfranco Giardini che faceva parte della pattuglia acrobatica e che aveva un jet di dotazione personale, da sopra Monte Orello puntava il porto, venendo giù silenzioso quasi in planata fino a sfiorare la grande boa di attracco che a quei tempi si trovava davanti al molo. Poi improvvisamente, increspando l’ acqua, riattaccava con la massima potenza del jet come un’esplosione, sopra l’Orologio di Porta a Mare, sparendo come un lampo dietro Forte Stella. Si raccontava a Portoferraio che il compianto Gigi Villani che abitava sopra il porto, una di quelle volte erano circa le 9,30 del mattino, mentre si faceva la barba sussultò con la lametta in mano tagliandosi la guancia. Ma questo fatto, ovviamente si trattava di un semplice taglietto, quando si ricordava tra gli amici, morivamo dalle risate. Giovanni invece mi ricordo che mentre gli parlavo, rimaneva muto come se qualcosa lo turbasse. Era un particolare che mi colpì e gli chiesi perché non trovava goliardica quella circostanza, che a quei tempi era ancora possibile senza l’intervento punitivo delle Autorità e che oltretutto lo stesso Gigi Villani quando tornavamo all’Elba ci riraccontava con dovizia di particolari tra le risa e divertimento di noi tutti.
Il terrore del volo
Fu allora che mi spiegò lungamente le sue disavventure in viaggio per la ferrea decisione di evitare gli aerei. Mi disse che sentirsi staccato da terra lo terrorizzava. Mi raccontò che aveva il biglietto aereo pagato da Londra per ritornare in Italia ma lui preferì avventurarsi con il treno tra le proteste dei compagni di viaggio e le mille peripezie contratte nel ritorno. Poi altre disavventure di viaggio che avrebbe evitato se avesse usato l’ aereo. Ma tutto ciò che lo staccava da terra era per lui inaccettabile in quanto intravedeva un inspiegabile terrore di carattere emotivo che con tutte le forze doveva evitare. Mi era chiaro fin d’allora che di tutto potevo parlare evitando però di quell’argomento che lo turbava in modo così evidente e che non sarebbe stato neppure possibile approfondire.
Parlavamo di altro, parlavamo di pittura e della sua pittura di cui ricordo dei suggestivi quadri tenui colori tra cui quello di una ragazza dall’aria malinconica ed altri ancora. Essendo io un ritrattista, gli facevo presente scherzando, che il concetto della pittura contemporanea è quello “prima fai e poi dimmi cosa hai pitturato”. Gli avevo anche promesso un ritratto che gli avrei fatto quest’estate, per fargli cambiare idea sull’interpretazione della pittura.
Giovanni mi raccontò del suo punto di svolta da questo concetto che riteneva di facile realizzazione, quando voleva imitare lo stile di Italo Bolano, con un grande sua delusione si rese conto di aver imbrattato le tele. L’ episodio è noto a molte persone. Infatti anche ultimamente ho letto un articolo che commentava questa stessa circostanza.
La beffa del destino
Certamente Giovanni non si era risparmiato di disagi e di fatica nel corso della sua avventurosa vita, sempre alla ricerca di qualcosa per saperne di più. Ma la crisi che l’ha stremato è subentrata all’ improvviso, nell’arco di poco più di un giorno.
Giovanni nelle peripezie vincenti attraverso l’Europa aveva sempre preferito mettere alla prova la sua instancabile tempra fisica piuttosto che avvalersi del comodo comfort aereo. Portava con sé l’ intimo presentimento che il suo “tallone di Achille” fosse proprio, alzare i piedi da terra.
Così dopo avere evitato ogni occasione per non incorrere in ciò che più temeva nella vita, ecco che questa volta è il destino che gli va incontro quando altra scelta non resta che salire sull’elicottero che l’avrebbe portato all’ospedale di Grosseto per quelle cure che l’ospedale di Portoferraio purtroppo non dispone.
Non sappiamo quanta consapevolezza dei suoi timori Giovanni abbia avuto in questa circostanza che ha sempre evitato: il suo primo e volo nella vita.
Questa volta però, è stato lo stesso destino a presentarsi direttamente a lui con un’offerta che non poteva essere rifiutata, riuscendo così a sollevarlo dalla sua Isola per la prima tappa del suo primo e ultimo volo che si sarebbe concluso in quel temuto e lontano paese da cui nessuno viaggiatore ritorna.
Addio caro Giovanni, mancherai molto alla tua Isola e a tutti noi.
Non è affatto vero che pegaso viene anche da "altre" due basi.
Ma soltanto da un altra oltre Grosseto ovvero Cinquale (massa).
Quando ci si erge a fact totum della sanità si deve conoscere i dettagli alla perfezione.
Firenze pegaso 1 non può attraversare il mare.
SERVIZIO DI ELISOCCORSO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/pegaso.JPG[/IMGSX] Ho letto l’articolo “Pegaso-Tutti i numeri dell’elisoccorso:garanzie di un aiuto che viene dal cielo”firmato da Stefano Bramanti.(vedi http://www.elbareport.it/cronaca/item/49290-pegaso-tutti-i-numeri-dellelisoccorso-garanzie-di-un-aiuto-che-viene-dal-cielo )
Ringrazio Bramanti per le informazioni.
Credo che questi numeri indicati da Bramanti non siano tutti i numeri che dobbiamo conoscere su HEMS. Un servizio che può salvare la vita come HEMS merita ulteriori informazioni.
Intanto i numeri presenti nella tabella dell’articolo devono essere chiariti :cosa si intende con la dizione primari/secondari attribuita a voli notturni e diurni ?
E’ invece chiaro che i numeri in tabella sono riferiti solo al Pegaso di base a Grosseto.
Ma il Pegaso che giunge all’Elba può arrivare anche da altre due basi.
Lo fa sapere la regione toscana (vedi https://www.regione.toscana.it/-/servizio-di-elisoccorso ).
Quale è la tabella statistica dei voli annuali sull’Elba da ciascuna di queste altre due basi ?
Sono tutte informazioni necessarie per avere conoscenza più completa sul servizio HEMS all’Elba.
Inoltre una tabella dettagliata che riguarda la patologia per il quale il volo è stato eseguito non può essere assente.
Questa tabella è necessaria per una conoscenza qualitativa sul tipo di emergenza a cui fa fronte l’elisoccorso.
Informazioni utili per considerazioni sulla politica sanitaria sull’isola d’Elba.
Marcello Camici
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/vantina.JPG[/IMGSX]
Domenica 25 luglio alle ore 21.30 in piazza La Vantina, con l'organizzazione del Comune di Capoliveri, incontro pubblico con autorità ed esperti di settore sul tema dei danni ambientali e le problematiche connesse alla distribuzione di acqua - prodotto della desalinizzazione - quale conseguenza della realizzazione di impianti di dissalazione.
Ospite d'eccezione l’assessore all'ambiente del comune di Ventotene dott. Francesco Carta che porterà la propria esperienza sulla questione dissalazione nelle isole.
Introdurrà la serata il dott. Leonardo Preziosi Presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano.
Basta andare alla Conad e ne trovi quanti ne vuoi...anche economicamente a meno...e se il tuo bimbo ne vuole solo uno...gli altri li regali in spiaggia...così fai anche un bel gesto....buone vacanze
È vergognoso che nel 2021, a marciana marina non esista più un bar che venda gelati confezionati! Si è costretti a prendere il gelato sfuso, che molti potrebbero anche non apprezzare, soprattutto i bimbi.. un servizio eccellente direi!!!!!
MTB, BIS DI DANIELE FEOLA ALLA RAMPICHIANA –
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/rampi.JPG[/IMGSX] Il giovane ciclista di Elba Bike primo assoluto nel “corto” oltre che nella sua categoria. Fanno incetta di vittorie anche i Giovanissimi
Per raccontare questo caldo week end di luglio appena trascorso nel mondo delle gare di mountain bike, per Elba Bike c’è l’imbarazzo della scelta. Partiamo da quello che potrebbe essere il nuovo personaggio emergente della mountain bike elbana, sulla scia dei vari Giulio Galli, Matteo Spinetti e Giorgio Coli: Daniele Feola, atleta junior di Elba Bike, ha vinto domenica ad Arezzo la sua seconda gara consecutiva su un percorso gran fondo. Daniele ha affrontato la Rampichiana (gara valida per il circuito Coppa Toscana) sul tracciato di 26 chilometri riservato alla sua categoria e valido come percorso corto della gara, arrivando sul traguardo primo assoluto oltre che vincitore fra gli junior. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato Daniele a fine gara – ho corso il primo tratto a fianco di Casagrande, alla fine vincitore assoluto, poi sono stato riassorbito dal gruppo ma sapevo di essere al comando della mia categoria. Il mio errore è stato quello di mollare troppo presto facendomi riavvicinare dai miei avversari, ma fortunatamente con uno sprint finale sono riuscito ad aggiudicarmi la vittoria”.
Sullo stesso piano di Daniele vanno messi i “tigrotti” della squadra Giovanissimi, impegnati a loro volta a Santo Stefano Magra, in Liguria. In una giornata caldissima, all’interno di una gara con ben 170 partenti, i ragazzi di Elba Bike hanno dato il massimo in bellissime gare, un su percorso divertente con squadre agguerritissime all’insegna del divertimento, della sana competizione e della gioia di correre in bicicletta.
E sono arrivati anche i risultati: ben quattro primi posti, per Diego Biancalani fra i G1, Niccolò Mauro fra i G3, Gioia Costa fra i G5 e Nicoletta Brandi fra i G6. A seguire, il secondo posto di Malaggese e il terzo di Biancalafi fra i G5, con un ottavo posto per Branconi nella stessa categoria, e un quarto posto per Sardi fra i G4. Inutile sottolineare la grande soddisfazione per Enrico Lenzi e Monica Maltinti, che vedono così ripagati gli sforzi dei loro ragazzi, dopo la grande attesa che li ha tenuti a lungo fermi ad inizio stagione per i problemi legati alla pandemia.
Il 19 luglio 1992 la mafia uccideva l’uomo Paolo Borsellino, ma non il suo mito e il suo esempio. L’onestà, la preparazione, l’intelligenza e l’amore per la nostra Italia gli hanno dato quel coraggio per combattere chi non conosce le parole legalità e onore. Non lo dimenticheremo mai. #PaoloVive
L’elbana Vanessa Manganini vince la gara completa del campionato italiano Powerlifting raw
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/vanessa.JPG[/IMGSX]
Bella soddisfazione per la 18enne atleta elbana Vanessa Manganini. E’ lei infatti la prima atleta elbana a vincere una gara completa nel campionato italiano di Powerlifting raw, categoria -76kg subjunior (under 18). Vanessa ha anche conquistato il record nazionale per tutte le alzate e per il totale. Rispettivamente: Squat 120kg, Panca piana 52.5kg, Stacco da terra 150kg, Totale 322.5kg. Vanessa Manganini è nata a Portoferraio e cresciuta a Rio nell’Elba si dichiara “Felice e soddisfatta per il risultato raggiunto. Mi alleno da circa quattro mesi – dice – e da circa un mese il mio coach Alessandro Camparsi, si è occupato della mia forma. Anche se voglio citare il mio ragazzo, Christian Principe che oggi e come sempre, segue ogni mio allenamento. Questo sport mi piace - continua la giovane atleta – mi da molte soddisfazioni, per me non è solo un bilanciere caricato da sollevare, perché in quei secondo di grinta, di spinta e di fatica, trovo sempre delle emozioni positive e la voglia di fare sempre meglio sollevando migliorandomi alzata dopo alzata. Si dice che il Powerlifting sia un sport prettamente maschile – Continua Vanessa - poco elegante e femminile, penso invece che la femminilità si possa esprimere sia con il sollevamento pesi che con la danza classica” . infine Vanessa vuole ringraziare anche la squadra,
la Vikings Veneto augurando le migliori soddisfazioni e conclude: ”Questa per me è solo la prima”.
Mi ricollego e mi associo al messaggio del signore della pubblica assistenza che si dice dispiaciuto della mancanza di assistenza veterinaria notturna ... come gli umani anche gli animali possono avere emergenze notturne e mi sembrerebbe il minimo avere aiuto ...cosi è una vergogna...
È proprio vero che è più facile veder la pagliuzza nell'occhio invece della trave in capo.... mi spiego : è stata notata a Procchio la guardia costiera un paio di gg orsono che ha redarguito alcuni bagnanti attaccati con materassino alle boe rosse di delimitazione dei naviganti e pure entrando a motore e lampeggiante accesi per fare togliere gommoncino senza motore ancorato in circa 70cm di profondità.... ok che non si può, ma visto che non vi era un pericolo imminente, a mio avviso bastava ormeggiare al pontile dell'hotel del Golfo, e farsi 40 mt a piedi e redarguire il padrone del gommoncino ... questa è la pagliuzza..... poi non vedono che al centro del golfo i windsurf, barche a vela, catamarano navigare dentro lo spazio dei bagnanti e inoltre percorrendo spesso la corsia di navigazione in PLANATA.... questa è la trave . Esiste la tolleranza e il buon senso ....
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/sordo.JPG[/IMGSX] Credo che questa amministrazione Batta tutte le altre amministrazioni in fatto di Lamentele e critiche.
Ma LORO DRITTI .
MA LORO NON SENTONO.
MA LORO NON LEGGONO .
riconoscere di aver sbagliato è segno di intelligenza.
Alcuni cittadini fanno notare che la segnaletica è da rivedere è sbagliata.
MA LORO ? NIENTE.
volevate far rinascere questo meraviglioso paese e avete cominciato a far mettere quei TROIAI DI VASI dalla Port Autority in casa mia non permetto a nessuno di far mettere dei corpi morti come quelli, ma dicasi che L'assessore di competenza non abbia controllato niente.
Non hai controllato niente? BRAVO.
Sapete benissimo che il demenziale senso unico è da rivedere e rifare MA VOI NIENTE.
non si amministra così un paese sarebbe opportuno che ...
CAFIERO RITIRASSE LA SQUADRA.
MA VOI NIENTE
SERVIZIO PUBBLICO SANITARIO NAZIONALE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/papa.JPG[/IMGSX] Come per la salute di papa Benedetto così anche per quella di papa Francesco abbiamo tutti auspicato una pronta guarigione e anche pregato.
Il Santo Padre ha reso la sua testimonianza grata affermando “quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito, che assicuri un buon servizio accessibile a tutti".
Il servizio sanitario che di cui Sua Santità ha usufruito è quello del policlinico Gemelli a Roma che è gestito dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e non dal ministero della salute che gestisce il servizio pubblico sanitario nazionale .
Ma cosa è oggi ,in Italia, il servizio pubblico sanitario nazionale ?
La mia personale opinione di utente ma anche quella acquisita con la esperienza di operatore che ha lavorato in qualità di medico in questo servizio trova risposta in un articolo d’inchiesta firmato da Laura Aprati dal titolo “La sanità è una montagna di soldi e potere” (https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/scandalo-sanita/ ).
Il malato,utente per il quale il servizio è nato,non conta nulla,dice la giornalista.
Forse ha ragione se il ministero della salute cerca di far fronte alla corruzione con un piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2019-2021
(https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/scandalo-sanita/ ).
Quanti conoscono questo piano ?
A mio avviso,stando a quanto scrive Laura Arpati,oltre che a un piano come quello sopra il servizio pubblico sanitario pubblico ha urgente necessità di una profonda riforma che passando attraverso una competente riorganizzazione possa fornire all’utenza non solo un servizio gratuito e accessibile a tutti ma anche efficiente ed efficace sia sul piano della prevenzione che della cura.
Abbiamo tutti visto come quest’ultimo aspetto,efficienza ed efficacia, sia venuto meno sia nel prevenire sia nel curare la pandemia da coronavirus nonostante il grande impegno degli operatori sanitari che è arrivato fino alla perdita della vita.
L’Europa per imprestarci soldi ha posto alcune condizioni preliminari tra cui la riforma del sistema giudiziario.
L’Europa sostiene che la ripresa economica in Italia non può esservi senza questa riforma e la pretende per continuare a prestarci soldi.
Farà verifiche strada facendo.
La giustizia è importante e la sanità ?
Perché l ‘Europa non ha imposto all’Italia la riforma del servizio pubblico sanitario nazionale come preliminare condizione per imprestare denaro ?
Eppure l’Europa ha sperimentato sulla propria pelle che la salute del popolo è al primo posto.
Di fronte alla pandemia l’Europa ha dovuto sospendere il patto di stabilità , patto su cui è sempre stata inflessibile.
La pandemia è riuscita a fare ciò che una larga fetta di cittadini europei chiamati populisti e sovranisti chiedeva da tempo.
Francesco Ognibene pone la domanda: cosa rende “grande” un Paese? (https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/universale-e-accessibile-la-sanit-che-parla-di-noi )
Se il servizio pubblico nazionale sanitario è importante per rendere “grande” un Paese in quanto espressione di servizio di solidarietà nazionale , perché in Italia non esiste accordo tra le regioni e lo stato sulla riorganizzazione del sistema sanitario?
(https://www.openpolis.it/il-cortocircuito-stato-regioni-sulla-riorganizzazione-del-sistema-sanitario/?utm_source=Newsletter&utm_medium=email&utm_term=MailUp&utm_content=MailUp&utm_campaign=Newsletter )
A questa domanda trovo ancora risposta in quanto afferma Laura Arpati : “la sanità è una montagna di soldi e di potere”
Questa montagna di soldi e di potere ha urgente necessità di riforma.
Ma non una riforma come una di quelle tante che sono state fatte negli ultimi cinquanta anni.
L’Italia,nostra patria e nazione , per iniziare un percorso verso un servizio pubblico sanitario nazionale efficiente ed efficace cominci con applicare nei concorsi per l’assunzione nella pubblica amministrazione il criterio dell’imparzialità.
Marcello Camici
Visto che si parla di segnaletica... di percorsi pedonali e piste ciclabili ... quella di Naregno.... e mi faccio specie anche di chi non le rispetta e non dico altro... La pista ciclabile di Naregno cosi come e`segnalata e ve lo dico perche se leggete il c.d.s. e chiedete anche ai Vigili del comune vi risponderanno cosi, e`fatta ad unico senso a salire perche per avere i due sensi doveva essere segnalata prima del bivio che va al cantiere. Quindi prima di tutto occhio a chi scende anche in biciletta che e`contromano, seconda cosa siccome dal Bivio del cantiere andando in salita e`senso unico quindi si pregano tutti i ciclisti contromano di fermarsi e dare precedenza sia a chi viene dal mare che da chi percorrendo la strada dal bivio va verso il cantiere perche non avete nessuna precedenza su nessuno ansi visto che siete in pieno torto abbiate un minimo di senso civico... e ve lo dice uno che ci va in bicicletta... e che se fa una c...... almeno sta zitto e forse chiede scusa non inveisce contro chi ha ragione..
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/magie.JPG[/IMGSX]
Tombino pericoloso presso il Bar Le Magie di Via Manganaro.....