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"Zio Mauro" pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 17:45
"ALT! CHI SIETE? COSA PORTATE? SI, MA QUANTI SIETE? UN FIORINO (ovvero il GREEN PASS)!» [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/gre.JPG[/IMGSX] GREEN PASS: da domani venerdì 6 agosto entra in vigore il green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar...........................tenetelo pronto, sempre in vista. Non sarebbe uno strumento di sanità pubblica (come asserisce qualche esperto in materia), e quindi non sarebbe nemmeno un certificato medico, che non può essere oggetto della normativa del D.P.R. 445/2000 - documento non autocertificabile. Quindi se ne dedurrebbe logicamente che (salva provata indicazione contraria), come tutte le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione, dovrebbe essere soggetto alla così detta "Autocertificazione" (Dichiarazione sostitutiva di certificazione),ovvero, in ipotesi diversa, alla Dichiarazione Sostitutiva di Atto di Notorietà concernente stati e fatti a diretta conoscenza dell'interessato. Attesterebbe meramente una situazione di avvenuta vaccinazione (che si trova anche nella Tessera Sanitaria nel Fascicolo Sanitario nelle eseguite vaccinazioni). Infatti, se entrate nel Vostro Fascicolo Sanitario, Vi potete stampare la Certificazione che riporta le Vostre vaccinazioni, ed in particolare (oltre all' eventuale ultima antinfluenzale), la Prima, o entrambe le dosi di vaccino che vi è stato inoculato, ovvero l'unica di un vaccino mono dose. Domanda:.....se ho il certificato della Regione che fa vedere che mi sono vaccinato (nonostante la vaccinazione non sia obbligatoria), .........posso per esempio andare a mangiare in un ristorante al chiuso ? Chi, come "diversamente intelligente come mi ritengo io", mi fuga con convincimento questi miei dubbi ? 😉😉
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CAPOLIVERI ARTE OSPITA BARBARA GHISI pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 17:14
A CAPOLIVERI I DIPINTI LUMINESCENTI DI BARBARA GHISI [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/barbara1.JPG[/IMGSX] L’artista mantovana di Poggio Rusco, Barbara Ghisi, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1993, e ad oggi è anche organizzatrice di eventi e critica d’arte. Sceglie una scenografia non casuale per esporre i suoi fondali marini: lo Spazio d’Arte nel Borgo degli Artisti adiacente il Museo del mare di Capoliveri sull’isola d’Elba. E Perché? Perché i suoi dipinti osannano l’amore per il mare! La sua potenza emotiva e le sue fragili trasparenze. Nelle sue opere realtà e immaginazione si intrecciano creando toccanti e potenti composizioni dal 2021 anche con la linea degli Oblò: tele tonde applicate su plexiglas anch’essi circolari. La scelta di rappresentare fondali marini o mondi sommersi è emblematica. Che cosa c’è da ammirare? “In Atlantide”. Il mare nei suoi diversi arcobaleni e nei suoi affascinanti misteri tra profondità e bioluminescenze sottomarine realizzate con tecniche speciali che fanno emergere le opere al buio tramite polveri fluorescenti. La mostra “In Atlantide” inaugura sabato 14 Agosto dalle ore 20.30. Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 23.30 fino alla mattina di sabato 21 Agosto. Da non perdere!
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AMMINISTRAZIONE DI CAPOLIVERI pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 17:04
Norme per contenere la diffusione del Covid-19, nuova ordinanza del Comune di Capoliveri. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/montagna.JPG[/IMGSX] Il Sindaco Montagna “Dobbiamo tutelare gli altri e tutelarci. A tutti chiedo comportamenti responsabili proprio in questo momento di altissime presenze sull’Isola” Scatta da domani l’obbligo del Green Pass anti Covid-19 e con esso le nuove misure per contenere le diffusione del virus e rendere più sicuri luoghi pubblici e aperti al pubblico. E mentre i dati sui contagi, soprattutto fra i giovani, impongono a tutti di osservare comportamenti sempre più corretti e scrupolosi, il Sindaco del Comune di Capoliveri, ha deciso di emanare una nuova ordinanza con misure atte a limitare la possibilità di contagi. Prosegue dunque, fino a nuovo provvedimento l’obbligo di uso della mascherina chirurgica nelle aree in cui non è tutelato il distanziamento sociale al fine di garantire il contenimento della diffusione del virus. Con ciò è fatto obbligo alla collettività, nella fascia oraria dalle ore 20,00 alle ore 7,00 del mattino, dell’uso della mascherina nelle via centrali del paese di Capoliveri ovvero Via Calamita, via Gori e Via Roma. Prosegue, inoltre, il divieto per i pubblici esercizi di effettuare qualsiasi tipo di intrattenimento musicale e spettacoli dal vivo da venerdì 6 agosto a sabato 21 agosto, salvo richiesta di deroga da inoltrare agli uffici competenti entro 48 ore dall’evento dietro presentazione dì un piano operativo redatto sulla base del vigente Piano Operativo per la riapertura degli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi. Sempre in ottemperanza al “Piano Operativo per la riapertura degli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi” ammessi eventi all’interno delle strutture ricettive, ove è maggiormente garantito il controllo e il rispetto delle norme anticontagio. Nell’ordinanza è, altresì, indicato che per ciò che concerne gli spettacoli aperti al pubblico, i medesimi dovranno essere svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e nel rispetto del distanziamento interpersonale. “Dobbiamo comprendere – spiega il Sindaco Walter Montagna – che ogni misura serve a tutelare la salute pubblica e ad evitare di dover incorrere in situazioni di altissimo rischio o di emergenza. In questo momento in cui la nostra isola e al massimo della ricettività dobbiamo essere più prudenti e tutelare noi stessi e gli altri. A tutti, cittadini ed ospiti chiedo responsabilità”.
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Redazione Camminando pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 15:42
PERCHE' TACERE LE VERITA' SULLA RECRUDESCENZA IN ATTO DI CONTAGI COVID19? [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/collabora.JPG[/IMGSX] Le voci che circolano all'isola parlano di una sessantina di casi di Covid 19 e di una crescente probabilità d'infezione. Tutto questo colpevolmente non viene diramato alla popolazione come fino ad un mese fa avveniva giornalmente sui media locali e sui siti dei comuni Elbani. Dovrebbe essere un obbligo istituzionale avvisare da parte dei comuni e degli operatori sanitari del pericolo contagio in evidente aumento e consigliare la massima attenzione attenendosi alle norme in vigore. L'isola è invasa da migliaia di persone dove solo in minima parte si comporta applicando le regole del distanziamento e della mascherina. Quindi anche il Comune di Portoferraio come giornalmente in passato faceva sul proprio sito online dovrebbe tornare giornalmente a dare riscontro dei casi e della gravità della situazione ed inoltre attuare dei controlli più specifici nelle ore e nei luoghi più nevralgici. raccomandando la massima attenzione affinché questa stagione turistica da magnifica e produttiva non si trasformi in una nuova sconfitta. che vanificherebbe tutti i sacrifici fatti fino ad adesso .
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GREEN PASS DA DOMANI IN VIGORE DOVE E COME? pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 14:57
DOMANI VENERDì 6 agosto entra in vigore il green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/green.JPG[/IMGSX] L'articolo 9 bis al decreto di luglio prevede l'impiego della certificazione verde anche per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei e altri istituti e luoghi di cultura; piscine, palestre, centri benessere - compresi quelli collocati all'interno di strutture ricettive - al chiuso; sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione; sale gioco, scommesse, bingo e casinò; concorsi pubblici. Rimangono senza obbligo di green pass le CHIESE e gli ORATORI. COME SI OTTIENE IL PASS - Il pass viene rilasciato dopo la prima dose di vaccino - passati 15 giorni dalla somministrazione - o a conclusione del ciclo vaccinale e quindi dopo la seconda dose, (valido 9 mesi), con il certificato di guarigione dal Covid (valido 6 mesi), con l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. RISTORANTI E BAR - Il certificato servirà per le consumazioni al tavolo al chiuso in ristoranti e bar, dove non sarà invece necessario per il servizio al bancone. Il decreto prevede che "i titolari o i gestori dei servizi e delle attività " per le quali serve il certificato "sono tenuti a verificare che l'accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni". Dunque spetta ai titolari degli esercizi controllare il pass, attraverso 'Verifica C19', la app ufficiale del ministero della Salute. Controlli che, ovviamente, potranno esser svolti anche dalle forze di polizia. CINEMA E TEATRI - Arriva l'obbligo di Green pass per cinema e teatri, ma aumenta il numero di spettatori ammessi ad assistervi. In zona gialla si entrerà con Green pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all'aperto dagli attuali 1000 a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000. Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all'aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone. SPORT - Per gli eventi e le competizioni sportive in zona bianca la capienza consentita non può essere superiore 50% di quella massima autorizzata all'aperto e al 25% al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. SANZIONI - Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia dell'utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
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Gasolio e Benzina da Elba pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 14:32
Tutte queste discussioni sui carburanti ,ora fare concorrenza é nella norma ....ma mi sorge spontanea una domanda chi ha pagato la corsa straordinaria della Toremar che ha annullato la partenza da Portoferraio alle 11,30 e quella di ritorno alle 14,30 per fare il trasporto carburanti ???? Non doveva essere la società fornitrice ad organizzarsi e garantire sempre i rifornimenti a sue spese???? Un ultima cosa i carburanti ,qualsiasi sia la bandiera del distributore se non erro ,viene tutti dalla raffineria di Livorno quindi di cosa vogliamo ragionare ???? Che e chi si nasconde sotto questa manovra...... Come diceva il poeta ^Ai posteri l'ardua sentenza "
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Eh, eh, Barbetti!!!! da Capoliveri pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 13:03
Ruggero lo sappiamo che sei un animale da tastiera ma talvolta ti fai prendere la mano e scrivi cose su cui sarebbe meglio tacere per evitare figuracce. Riguardo la GAT riferisci di un avanzo di 1milione e mezzo di euro senza ricordarti che 1.100.000 è opera della tua amministrazione... Eh, eh, eh,... Piccolezze che generano un solo commento... Bravo, complimenti!!! 👏👏👏
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Corrado La Rosa da Portoferraio pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 11:41
Mi farebbe tanto piacere parlare con il signor o la signora ISOLAINNAMORATO, assiduo frequentatore di questa ospitale rubrica, perché ritengo che sia male informato, sia in materia di oli minerali che di economia generale, in quanto da diversi mesi se ne esce con affermazioni che dimostrano la non perfetta conoscenza della materia oggetto delle sue esternazioni. Grazie per l'ospitalità
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Distanza Ombrelloni e Occupazione Demaniale pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 11:23
Ieri in molte spiagge italiane vi sono stati dei controlli che riguardavano il distanziamento e occupo demaniale dei stabilimenti balneari. Quasi un terzo non era in regola, anche oggi quì a Cavoli un bordello, prime file in riva al mare e non a 5mt come mi sembra che devono essere..... ma saranno al massimo 90cm. Forse chi deve verificare non trova il metro per poter misurare o non sà misurare, BOIA dai pure poi si lamentano che siam senza carburante, ma se non riusciamo a verificare i metri come riusciremo mai a contare (se passerà la richiesta) del numero chiso alle auto ?
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X isolanoinnamorato pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 11:17
Secondo me non ha chiara la situazione carburante. Elbana petroli era un tramite, consegnava per conto di Eni e Beyfin, ovviamente si faceva pagare come si fa pagare oggi Moby, ne più ne meno!!!! PERÒ Elbana Petroli aveva sempre carburante e garantiva sempre un rifornimento, non ricordo infatti giorni senza carburanti, salvo scioperi dei distributori. Oggi invece di nuovo la parte est dell'Elba è nuovamente a secco. Magari oggi arriverà qualcosa, con nuove deroghe, ossia eccezioni alla regola. A me questo non sembra un buon servizio. Ah, gli unici distributori funzionanti sono quelli serviti da Elbana Petroli e da Barontini, entrambi elbani. Guarda tu il caso. Garantire la concorrenza è giusto ma anche garantire un servizio efficiente e pretenderlo
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Benzina pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 10:47
Il viaggio di ieri è servito a poco, impianti di nuovo a secco, impianto di mola, proprio lui, il leader della rivoluzione, ancora una volta con i cartelli pompe guaste (ormai mi vergognerei a scriverlo) sarà un agosto complicato, sempre attaccati alla speranza dei viaggi in deroga con navi non idonee, che dio ce la mandi bona!!!
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CAPITANERIA DI PORTO Livorno pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 10:05
ATTIVITA’ DI CONTROLLO AMBIENTALE IN AMBITO PORTUALE. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/capitaneria.JPG[/IMGSX] Si è conclusa in questi giorni una complessa attività di verifica ambientale condotta dalla Guardia Costiera di Livorno su alcuni cantieri navali presenti in ambito portuale. L’attività d’indagine, iniziata nel 2019, ha visto passare al setaccio i principali impianti di deposito/rimessaggio nautico e di cantieristica navale che insistono sul porto labronico con gli uomini della Capitaneria di Porto, guidati dall’Ammiraglio Angora, impegnati in verifiche sugli scarichi idrici, sulla gestione dei rifiuti e sulle emissioni in atmosfera. Dai controlli effettuati sono emerse una serie di violazioni in materia ambientale e demaniale e, in particolare, è stato accertato che tutte le attività ispezionate operavano in mancanza della Autorizzazione Unica Ambientale, la quale, introdotta nel nostro ordinamento nel 2013, consente di semplificare gli adempimenti amministrativi e di certificare la compatibilità ambientale delle attività produttive suscettibili di un impatto negativo sull’ambiente. Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Livorno, le violazioni accertate sono state sottoposte ad una specifica procedura prescrittiva, che consente ai soggetti che adottino i medesimi adeguamenti tecnici previsti dalla normativa per il rilascio della predetta autorizzazione, di beneficiare di una riduzione delle sanzioni a loro carico. Tale circostanza ha fatto si che tutti i cantieri sottoposti ad accertamento ottenessero, nello scorso mese di luglio, l’Autorizzazione Unica Ambientale. L’attività posta in essere dai militari della Guardia Costiera, che s’inserisce nell’ambito della più ampia strategia tesa ad assicurare la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica, ha dunque consentito di reprimere e prevenire possibili fenomeni d’inquinamento dell’ecosistema marino e terrestre in ambito portuale, facendo si che in esso operino solo cantieri muniti dei provvedimenti autorizzativi e con impianti adeguati alla normativa vigente.
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LIAM SRL pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 9:55
[COLOR=darkblue][SIZE=2] LIAM SRL, UNA NUOVA AZIENDA AL CENTRO DEL MERCATO EDILIZIO ELBANO [/SIZE] [/COLOR] [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/monni.JPG[/IMGSX] costruzioni, una azienda elbana specializzata in lavori rivolti all’edilizia. Una S.r.l. nata da un’intuizione di Samuel Monni che fra le altre cose collabora con la ditta Claudio Monni (padre di Samuel) qualificata in lavori stradali e molto conosciuta sul territorio isolano. Liam Srl è stata pensata per un’esigenza richiesta dal mercato attuale dove quando si parla di edilizia si parla di cessioni del credito o bonus di vario tipo. Ed ecco che Liam costruzioni generali si pone come l’azienda che fornisce un pacchetto completo per coloro che hanno bisogno di ristrutturazioni di immobili, rifacimenti, coperture, e tutti i lavori nel campo edile, sbrigando anche le pratiche per le agevolazioni fiscali. Questo grazie alla collaborazioni con professionisti e istituti bancari di fiducia. Liam srl costruzioni generali, è stata già scelta da molti clienti, che hanno giudicato positivamente la serietà dimostrata nel lavoro e nel disbrigo delle pratiche occorrenti. “Ringrazio pubblicamente tutti coloro che ci hanno dato fiducia e tutti coloro che lo faranno, dice Samuel Monni - titolare dell’azienda, il nostro obiettivo è mantenere e migliorare se possibile i servizi offerti fino ad oggi con la ditta Monni , e porre la nuova azienda al centro del mercato edilizio con serietà e professionalità”.
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CAPOLIVERI LACONA CAPOLIVERI da pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 9:52
A LACONA CAPOLIVERI, la gran parte della spiaggia libera, da giorni è invasa da alghe, per cui la maggior parte dei turisti si riversa nella parte più pulita, oltretutto a mio parere senza distanziameno minimo di sicurezza dovuto al Covid. La spiaggia libera deve essere mantenuta pulita dagli stabilimenti balneari confinanti in concessione o no? Se non è così, lo dovrebbe fare il COMUNE di CAPOLIVERI. Delle due una.
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 9:01
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/prezzi.JPG[/IMGSX] E' bastato il fermo di una nave, un mancato rifornimento, la scarsità di carburanti per scatenare la bagarre. Fermo restando che blocchi dei rifornimenti ci sono stati anche negli anni precedenti, si deve considerare che siamo passati da un monopolio di cui ci si lamentava perchè i carburanti costavano cari ad una competizione con i carburanti che costano un pò di meno. Il tanto o poco in questo caso è relativo perchè come sappiamo i prezzi sono già ostaggio dell'andamento del prezzo del petrolio e di insondabili ragioni geopolitiche. nel caso specifico si può contestare al gestore che venendo a mancare un fornitore poteva rivolgersi ad altro, ma contestare la rottura del monopolio in una economia di mercato sarebbe una bestemmia e sarebbe controproducente. dato atto comunque che il monopolista faceva i suoi interessi e fino a quando non ha trovato competitori ha agito come meglio riteneva ed altrettanto chi ha ritenuto di competere sul mercato era ed è legittimato a farlo. Tuttavia non sfugge la sensazione che ancora una volta emerga un sentire sotterraneo che poi è un difetto dell'isola. Quello che induce a coltivare specificità in termini monopolistici salvo lamentarsene quando contrasta con i propri interessi. un esempio, in capo del tutto diverso, sono le ultime esternazioni di Barbetti. la rivendicazione della zona bianca per l'isola, non per l'arcipelago. una rivendicazione che cammin facendo potrebbe anche arrivare alla zona bianca per comune come se il tutto non fosse ormai interconnesso ed il virus non viaggiasse anche perchè semplicemente accoccolato che so sulla scatola di qualche prodotto venuto da chissà dove. Cioè una tale presa di posizione è la difesa delle piccole patrie, ovvero dei piccoli poteri, delle piccole economie che non crescono e non fanno crescere la cultura. Proprio tutto quello di cui non ha bisogno l'isola. Isola che ha un evidente necessità di una nuova classe dirigente (che non è solo quella politica) preparata, competente. Il fai da te è stato bello, è servito, ma il mondo è cambiato e occorre cambiare approccio se si vuole costruire il futuro.
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RIDUZIONE TARI CAPOLIVERI da CAPOLIVERI pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 7:48
Non so al momento se la RIDUZIONE DEL 30% sarà solo per le partite IVA, certo se non dovesse cambiare niente in molti a CAPOLIVERI non lo dimenticheranno e avranno capito che ancora una volta i ricchi saranno un po meno ricchi e i meno abbienti sempre con le tasche più vuote.
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Massimo pubblicato il 5 Agosto 2021 alle 7:06
In questo drammatico periodo di pandemia da Covid-19 si è spesso sentito dire che solo la scoperta di un vaccino efficace ci permetterà un completo ritorno alla normalità. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_31/vaiolo.JPG[/IMGSX] Può essere interessante, quindi, ripercorrere alcuni episodi della storia secolare dei vaccini, che può dimostrare quanto, in effetti, ci sia di vero in quest’affermazione. La storia dei vaccini è forse uno dei capitoli più ricchi, affascinanti e avvincenti della storia della medicina. “Ricco” perché include non solo una serie di straordinarie scoperte in diversi campi della biomedicina – dall’esistenza dei batteri e dei virus, alle dinamiche ecologiche ed evoluzionistiche dei complessi rapporti fra “germe”, “vettore” e “ospite”, fino ai delicati meccanismi del sistema immunitario umano – ma anche di dibatti e, a volte, veri e propri scontri ideologici e politici. “Affascinante” perché ci fornisce esempi di solidarietà individuale e sociale, spesso imperniati di quello spirito illuministico tipicamente europeo col quale si è tentato di realizzare l’equazione fra conoscenza scientifica e “bene comune”. “Avvincente” perché costellata di gesti eroici, alcuni dei quali al limite del temerario, ma anche clamorosi fallimenti, così come di procedure e sperimentazioni che ai nostri occhi possono sembrare, a volte, discutibili. E persino a prescindere da tutto questo, l’impatto che le vaccinazioni hanno avuto nel ridurre la mortalità infantile, nell'aumentare l’aspettativa di vita e nel migliorare la salute umana, sarebbe ampiamente sufficiente a giustificare il posto di rilievo loro assegnato. vaccinazione Edward Jenner e il vaccino anti-vaiolo Il vaccino antivaiolo fu il primo a essere scoperto, a fine Settecento, dal medico inglese Edward Jenner, una figura che spesso, a torto, viene dipinta come un “semplice” medico di campagna. In realtà, Jenner era un uomo colto che aveva avuto un’educazione di alto livello. Per esempio, era stato allievo del celebre John Hunter, forse il più importante chirurgo del suo tempo, oltre che anatomista e naturalista. Prima della scoperta di Jenner, esisteva già una pratica secolare che potremmo definire “proto-vaccinale”, quella cioè della “variolizzazione”, basata sull’osservazione secondo la quale chi guariva dalla malattia poi ne restava immune. Si inoculava nel paziente sano del pus o della polvere delle escare prelevate da un individuo affetto da una forma lieve di vaiolo, pensando, così, che potesse contrarre anch’egli una forma lieve e risultare, poi, immune per tutta la vita alla malattia, lieve o grave che fosse. Naturalmente, la pratica era piuttosto rischiosa, perché poteva causare la malattia vera e propria e, persino, determinare l’emergenza di epidemie iatrogene. Jenner, invece, notò che i mungitori che entravano a contatto col pus del vaiolo vaccino, cioè una malattia che colpiva le mammelle delle vacche con pustole simili a quelle del vaiolo umano, di solito erano immuni al virus che colpiva l’uomo. E in effetti oggi sappiamo che vaiolo umano e vaiolo vaccino sono causati da virus simili, appartenenti alla famiglia dei “poxvirus”, e quindi il virus animale può immunizzare contro la temibile malattia umana. Si trattò, si noti, di una rivoluzione squisitamente “empirica”, cioè basata sull’osservazione e sulla sperimentazione in soggetti sani e ammalati, in cui la ripetuta e verificata efficacia della procedura era sufficiente a giustificarne l’utilizzo, dato che non erano disponibili, all’epoca, conoscenze microbiologiche e immunologiche basilari per comprendere i meccanismi d’azione del vaccino. Il vaccino “Jenneriano” si diffuse rapidamente in tutta Europa e nelle Americhe. Molti medici, fra cui l’italiano Luigi Sacco, noto come il “Jenner italiano” e al quale è ancora dedicato l’ospedale Sacco – appunto – di Milano, sperimentarono su se stessi il vaccino, inoculandosi prima il vaiolo vaccino e poi quello umano per provare l’avvenuta immunizzazione. Inoltre, già Jenner aveva scoperto che il vaiolo vaccino poteva essere trasmesso da uomo a uomo, e questo permetteva di avere sempre a disposizione una fonte di pus vaccinico per procedere a nuove vaccinazioni. Proprio questa procedura permise la prima campagna internazionale di vaccinazione della storia, che fu condotta contro il vaiolo nelle colonie spagnole delle Americhe fra 1803 e 1806 dal medico Francisco Javier de Balmis, trasportando 22 ragazzi orfani come fonte “vivente” di virus vaccinico, passato di braccio in braccio durante il corso della spedizione. A quest’evento sono stati dedicati diversi documentari e film, uno dei quali, prodotto in Spagna, s’intitola “22 ángeles”, riferendosi, appunto, ai 22 ragazzi che permisero questa straordinaria impresa umanitaria. A questa impresa si ispirò il dr. Carlos Canseco, Presidente del Rotary International, ad avviare, nel 1982, il programma internazionale “Polio Plus”, tutt’ora in corso, per eradicare la poliomielite, per la quale esiste un vaccino efficace dal 1955. ospedale È interessante notare che, a parte il vago timore che l’inoculazione di una malattia animale potesse avere effetti pericolosi nell’uomo – alcuni, persino, paventarono il timore di acquisire i “vizi” delle vacche – e a parte alcune timide, a dire il vero, perplessità teologiche, secondo le quali il vaccino contravveniva i piani di Dio, la questione maggiormente dibattuta in diversi Stati europei nel corso dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento fu quella dell’obbligatorietà della vaccinazione. L’Inghilterra, patria delle dottrine liberali contrarie a qualsiasi azione governativa che potesse interferire sulle libere scelte dei cittadini, vide l’avvicendarsi di società e “leghe” anti-vaccino che influirono, in particolare, l’opinione pubblica americana. E proprio qui avvenne una battaglia legale che, a suo modo, fece scuola, perlomeno in territorio statunitense. Nel 1902, in seguito a un’epidemia di vaiolo, la città di Cambridge, Massachusetts, obbligò tutti i cittadini a vaccinarsi. Henning Jacobson si rifiutò sulla base dell’idea che questa legge violasse il suo diritto di curare il proprio corpo. Vi fu un procedimento legale fra Jacobson e la città a seguito del quale il cittadino fu condannato. Jacobson si appellò alla Corte Suprema degli Stati Uniti la quale, nel 1905, confermò la sentenza di Cambridge, elaborando il principio secondo cui, in caso di minaccia alla salute pubblica, il bene pubblico fosse superiore alla libertà individuale. Tale sentenza rappresenta ancora oggi una pietra miliare nella giurisprudenza americana in caso, appunto, di conflitto fra diritti individuali e “public good”. Fra il 1967 e 1979, l’Organizzazione mondiale della Sanità condusse una campagna di vaccinazione a livello mondiale grazie alla quale, il 9 dicembre 1979, questa malattia fu trionfalmente dichiarata “eradicata”. Si noti che, ancora oggi, il vaiolo è la sola e unica malattia del tutto scomparsa nella popolazione umana. E questo, appunto, grazie alla vaccinazione. Pasteur Pasteur e il vaccino contro la rabbia Louis Pasteur, padre della batteriologia e fra i primi a dimostrare la “teoria dei germi” – cioè la teoria secondo la quale le malattie infettive erano causate da un agente microscopico “vivente” – rappresenta un altro fondamentale capitolo nella storia della vaccinazione. Con Pasteur, si sviluppa ulteriormente il concetto di “attenuazione” secondo il quale, cioè, il “germe” poteva essere attenuato in vari modi – passandolo serialmente in animali diversi, o in colture cellulari, o “aggredito” con calore od ossigeno – per renderlo innocuo, ma, allo stesso tempo, capace di suscitare la risposta immunitaria. Pasteur riuscì ad attenuare, in primo luogo, il bacillo del colera dei polli che era stato isolato qualche anno prima. La scoperta, in realtà, fu dovuta a una di quelle fortunate casualità che si incontrano, a volte, nella storia della scienza. Pasteur scoprì che certe colture “vecchie”, cioè che aveva dimenticato in laboratorio nel corso delle vacanze, fornivano un virus fortemente attenuato ed efficace, quindi, nell’indurre l’immunità nei polli contro il colera. Come spiegò Pasteur stesso era stata la prolungata esposizione all’ossigeno ad attenuare i germi. Dopo aver sviluppato, allo stesso modo, un vaccino contro l’erisipela suina, si dedicò allo studio della rabbia. All’epoca si pensava che l’agente patogeno risiedesse solo nella saliva del cane, mentre Pasteur dimostrò che si trovava nel sistema nervoso, sebbene non disponesse di microscopi abbastanza potenti per individuarlo, visto che non si trattava di un batterio, ma, appunto, di un virus, l’osservazione dei quali sarà possibile solo con l’avvento della microscopia elettronica. Si convinse, poi, di poter ottenere un virus attenuato attraverso l’esposizione all’aria di midollo spinale di coniglio infettato. Nel 1885 ottenne uno straordinario successo inoculando questa sostanza in alcuni pazienti morsi da cani rabbiosi, e la riuscita del suo vaccino lo rese ancora più famoso in tutto in modo. Robert Koch e la tubercolina, i suoi assistenti e la sieroterapia L’altro grande rappresentante della microbiologia ottocentesca, nonché rivale di Pasteur nella corsa all’isolamento di batteri e all’introduzione di nuovi vaccini, fu Robert Koch. Se in Francia la nuova disciplina era definita “microbiologia”, in Germania era nota come “batteriologia”: una semplice questione terminologica che, in realtà, nascondeva una spiccata rivalità fra i due paesi. Ebbene, Koch è universalmente noto per aver isolato, per primo, il “bacillo” della tubercolosi, ancora oggi chiamato “bacillo di Koch”, scoperta che gli valse il Nobel nel 1905. Tuttavia, fu anche protagonista di un clamoroso fallimento. Egli infatti tentò in ogni modo di produrre un vaccino, ma la sua “tubercolina” si rivelò del tutto inefficace, sebbene fu poi utilizzata, con successo, nella diagnostica della malattia. Per inciso, il primo vaccino contro la tubercolosi fu introdotto da Albert Calmette e Camille Guérin. I due ricercatori francesi trasferirono un ceppo di batteri di tubercolosi bovina per 230 volte, lungo un periodo di ben 13 anni, in terreni di coltura costituiti da bile, glicerina e patata, ottenendo, così, un germe non virulento che fu chiamato “Bacillus Calmette-Guèrin” e utilizzato a partire dai primi anni Venti del Novecento. Qualche anno prima di Koch, nel 1901, il Nobel per la medicina era stato assegnato a Emil von Behring e Shibasaburo Kitasato – entrambi avevano lavorato con Koch stesso a Berlino – per i vaccini contro la difterite e il tetano. In questo caso, non si trattava di iniezione di “germi” in qualche modo attenuati, ma di vaccinazioni attraverso preparazioni di siero sanguigno di animali infettati che avevano sviluppato gli “anticorpi” alla malattia. Nasceva, con ciò, la sieroterapia. Un’antica pratica riutilizzata diverse volte nel corso della storia successiva – non ultima contro le epidemie di Ebola – che, tra l’altro, oggi è nuovamente sotto i riflettori nelle discussioni sulle possibili terapie contro il Covid-19. Il vaccino antipoliomielite L’attenuazione attraverso passaggi in un ospite “inabituale” – inabituale, cioè, rispetto agli organismi normalmente infettati – fu realizzata per ottenere il primo vaccino contro la poliomielite. Hilary Koprowsky sviluppò un vaccino orale ottenuto attraverso passaggi seriali del virus della malattia in embrioni di pollo e topo, testato per la prima volta nel 1950, ma entrato in produzione e diffuso, soprattutto in Africa, solo diversi anni dopo. Nello stesso periodo, Jonas Salk e Albert Sabin lavorarono a un vaccino percorrendo strade diverse da un punto di vista tecnico-scientifico e, inoltre, con una certa rivalità reciproca. Salk ottenne dagli Stati Uniti dei mezzi senza precedenti – dal punto di vista dei fondi, del personale di laboratorio e dei soggetti sperimentali – per sviluppare un vaccino basato su virus inattivato. Dopo essere stato sperimentato da Salk su sé stesso e in seguito su diversi soggetti con successo, il farmaco fu presentato al mondo, in modo trionfale, nel 1955. Alber Sabin, invece, ottenne il vaccino attraverso la cultura in vitro di cellule utilizzate come substrato per la replicazione del virus. Il suo preparato riscosse un certo seguito. Sebbene negli Usa fu surclassato da quello di Salk, in altri Paesi fu preferito a quest’ultimo. La corsa al vaccino contro la polio, tuttavia, fu costellata anche da incidenti e controversie, reali o presunte tali. Il vaccino di Koprowsky, ad esempio, è stato oggetto di una grave controversia, che si è rilevata, tuttavia, infondata. Si diffuse, infatti, quella che oggi potremmo definire come “fake news”, secondo la quale una partita di vaccino di Koprowsky, distribuita nel Congo Belga, sarebbe stata contaminata dal virus degli scimpanzé ritenuto progenitore dell’HIV umano, favorendo con ciò lo “spillover” – termine tecnico che, oggi, è divenuto tristemente popolare a causa, ancora una volta, del Covid-19 – del virus dalla scimmia all’uomo. Oggigiorno, nel pieno dell’“era molecolare”, la ricerca e la produzione di vaccini sta seguendo strade sempre più promettenti, basate, appunto, sull’ingegneria molecolare e genetica che permette la produzione di farmaci con una sicurezza che potremmo definire “senza precedenti”. Ci risulta difficile, perciò, capire come possano esserci ancora – dopo ben due secoli di risultati inequivocabili – dei movimenti d’opinione contrari alla vaccinazione.
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Elbano pubblicato il 4 Agosto 2021 alle 20:04
Grande Barbetti e grande analisi. Sono un suo amico, non mi firmo per non suscitare polemiche ma solo per questo. Ma Ruggero capisce chi sono. Lui è uno che se ne intende!
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RUGGERO BARBETTI pubblicato il 4 Agosto 2021 alle 19:25
COVID: LE ISOLE MINORI DEVONO ESSERE CONSIDERATE ZONE AUTONOME RISPETTO ALLA REGIONE DI APPARTENENZA. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_29/barba.JPG[/IMGSX] Nel mese di marzo u.s. avevo già affrontato questo argomento che aveva avuto eco anche sulla stampa nazionale ma che non aveva avuto riscontro da parte del Presidente della Regione e oggi, alla luce dell'andamento dei contagi, dovuti anche alla cosiddetta variante Delta, penso che possa essere ancora utile per raggiungere l’obiettivo che io avevo già auspicato. Il Presidente Giani, in primavera, ha detto anche cose buone e giuste riguardo all'Isola d'Elba zona bianca ma in quel momento ha contemporaneamente perso la prospettiva dell'opportunità di un’azione incisiva e di una strategia più complessa per raggiungere un obiettivo più organico che avrebbe avuto un respiro nazionale. Il primo equivoco di Giani è stato parlare di Isola d’Elba, il secondo è stato parlare di Arcipelago e il terzo equivoco è stato di chiedere per l’Elba e l’Arcipelago la zona bianca. In Italia, salvo errori, ci sono 27 isole minori abitate e suddivise in sei regioni: Capri, Ischia e Procida per la Campania; Capraia, Giglio, Gorgona e l'Elba per la Toscana; Ponza e Ventotene per il Lazio; Isole Tremiti per la Puglia; Pantelleria, Lampedusa, Linosa, Favignana, Marettimo, Levanzo, Ustica, Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e Salina per la Sicilia; Sant’Antioco, San Pietro e la Maddalena per la Sardegna. E’ chiaro quindi che innanzi tutto non si può e non si deve parlare di Arcipelago ma di ogni singola isola e per secondo che i dati di ogni isola minore devono essere valutati autonomamente non solo dai dati della Regione di appartenenza, ma anche dai dati dalle altre isole dello stesso Arcipelago. Va da sè che ogni isola è diversa dall’altra con differenze numeriche e di densità abitative significative. Si pensi agli oltre 60.000 abitanti di Ischia, ai 30.000 dell’Elba, ai 14.000 di Capri per finire ai 10 abitanti di Giannutri. Come tutti abbiamo imparato a conoscere, il governo italiano, a fronte del miglioramento della situazione epidemiologica, ha modificato il precedente sistema di attribuzione dei colori alle regioni in base al quale determinare la tipologia di restrizioni. Il nuovo sistema si basa sull’incidenza dei contagi e sul tasso dei ricoveri in ospedale: sui dati di questi indicatori la cabina di regia del Ministero della Salute attribuisce il colore alla regione e le rispettive restrizioni. Quello che deve essere quindi chiesto al Governo da tutti e sei i Presidenti di Regione interessati (l’unione fa la forza) è che questo calcolo non sia fatto solo a livello regionale ma anche Isola per Isola. Oltretutto si tratta di un calcolo veramente semplice grazie al basso numero di abitanti ma soprattutto al basso numero di contagi che interessa le nostre piccole isole. Il raggiungimento di questo obiettivo e il suo mantenimento, meritandolo sul campo in base al rispetto degli indicatori che determinano il colore bianco, sarebbe per la nostra Isola una promozione turistica eccezionale almeno per i mesi di settembre e ottobre, in un periodo in cui la GAT niente fa e anzi “è riuscita nell’impresa” di chiudere il bilancio 2020 con un avanzo di ca. 1.500.000€….. Ruggero Barbetti
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X RIDUZIONE TARI UTENZE NON DOMESTICHE CAPOLIVERI da CAPOLIVERI pubblicato il 4 Agosto 2021 alle 18:08
Per la riduzione della TARI alle partite Iva, e niente a pensionati, lavoratori stagionali ecc., sarebbe forse opportuno applicarla in base al reddito e per TUTTI, non solo a chi sta recuperando brillantemente il terreno perduto visto che da mesi non si trova un buco in spiaggia, nei bar, ristoranti e così via.
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