Dissalatore mobile marino
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/disnave.JPG[/IMGSX] Parlo da profano quindi non aggreditemi se dico delle stupidaggini. Mi chiedevo se a questo punto non sarebbe più conveniente prendere in considerazione un dissalatore mobile installato su una nave . Il Dissalatore mobile marino costituisce il più innovativo traguardo tecnologico ed ambientale in tema di produzione d’acqua da dissalazione, poiché senza danneggiare l’equilibrio ecologico marino-costiero, è capace di rifornire i territori insulari o costieri, anche in condivisione tra loro, dei quantitativi idro-potabili adeguati ai reali fabbisogni delle comunità.
Nella fattispecie, l’approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico, ha avvalorato, tra l’ altro, che “la dissalazione in movimento consentirebbe di limitare alcuni impatti tipici degli impianti posti sulla terraferma. Essi sono legati allo smaltimento delle frazioni concentrate (salamoia), che nelle configurazioni tradizionali insiste sulla zona ove l ‘impianto è collocato causando potenziali ripercussioni ambientali legate a fenomeni di accumulo in porzioni limitate del territorio delle frazioni ad elevate concentrazione salina” e rilevato “l’ottimizzazione dei consumi energetici dei processi di dissalazione”.
L’eco-sostenibilità del processo produttivo. L’impianto produce acqua destinata al consumo umano e rilascia il refluo iper-salino (salamoia) in movimento, lontano dalle coste, senza alcun impatto sul biota marino costiero, e senza alterare l’equilibrio paesaggistico ed ecologico delle isole, a differenza dei dissalatori a terra, o “fissi”, i cui impatti negativi sull’ambiente sono ormai noti, come da ampia bibliografia scientifica internazionale;
L’efficienza e l’economicità della soluzione. La produzione dell’acqua viene calibrata in base alle effettive esigenze delle comunità servite (maggiore produzione nei mesi estivi e minore nei mesi invernali); inoltre, l’ impianto può essere condiviso, con la conseguente riduzione dei costi della fornitura, rispetto all’ipotesi della costruzione e gestione di due diversi dissalatori fissi sulle rispettive isole;
La limitazione del rischio di carenza idrica. A differenza dei dissalatori a terra, in ipotesi di malfunzionamento dell’impianto, il Dissalatore mobile marino assicura alle isole comunque un’adeguata fornitura idrica, grazie alla capacità di stoccaggio delle cisterne ed in virtù dell’autorizzazione rilasciata dalla competente P.A. al trasporto dell’acqua potabile;
La modularità e la rapidità di realizzazione dell’iniziativa. Gli impianti mobili possono essere prontamente realizzati della taglia produttiva adatta ai fabbisogni, ed in tempi ed iter significativamente più rapidi rispetto all’edificazione di un impianto di dissalazione a terra sulle isole.
E poi cosa che ritengo fondamentale ritengo si possano stipulare dei contratti per determinati periodi temporali in questo modo se si vede che non funziona o non conviene non si rinnova il contratto e non rimangono tracce sul territorio.
113627 messaggi.
Al presidente del consiglio comunale
Al Sig Sindaco
Al Segretario Comunale
Il decreto attuativo per l’utilizzo dei fondi del PNRR per i porti per oltre 2,8 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026,è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili- denominazione non gradita da una parte del mondo del mare- ed è in via di registrazione dalla Corte dei Conti.
Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza era stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni e Autonomie locali. Ora le Regioni e le Autorità portuali dovranno utilizzare le risorse che hanno a disposizione mettendo in atto i relativi investimenti.
Gli interventi sui porti riguardano ,in linea di massima, lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici,l’elettrificazione delle banchine che consente di ridurre le emissioni inquinanti delle navi che sostano nei porti, l’aumento selettivo della capacità portuale, la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario o stradale e l’efficientamento energetico.
Il decreto, oltre alla ripartizione delle risorse disciplina anche la tempistica degli interventi. Il soggetto attuatore per le tipologie di intervento che riguardano la Sardegna ,ad esempio , e cioè l’AdSP del Mare di Sardegna, per quanto risulta,è interessata per il porto di Cagliari alla realizzazione dei banchinamenti del nuovo Terminal Ro-Ro presso l’avamporto ovest del porto canale e all’impianto di alimentazione elettrica per le navi in sosta sempre del porto canale. L’alimentazione elettrica per le navi in sosta . Il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione per conoscere quali iniziative siano state messe in campo al fine di consentire alle navi in sosta nel nostro porto di potersi collegare alla rete elettrica al fine di ridurre al minimo le emissioni di co2 nell area portuale .
Luigi Lanera consigliere comunale e Resp Nazionale Dipartimento Politiche della navigazione Fdi
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/scuola.JPG[/IMGSX] ORARI SCUOLA INFANZIA dal 15 settembre al 1 ottobre (Tutti i plessi)
bambini 3 anni ingresso ore 09.30 - uscita ore 11.30
bambini 4 anni ingresso dalle 08.30 alle 09.00 - uscita dalle ore 12.45 alle 13.00
bambini 5 anni ingresso dalle 08.00 alle 08.30 - uscita dalle 12.30 alle 12.45
ORARI SCUOLA PRIMARIA 15-16-17 settembre
classi prime (tutti i plessi ) ingresso ore 08.30 - uscita ore 11.30
plesso Battisti (tutte le altre classi ) ingresso 7.55- 08.00 uscita ore 12.00
plesso San Rocco 08.00 -12.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-11.55 (classi quinte)
plesso Casa del Duca 08.00 -12.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-11.55 (classi quinte)
dal 20 settembre al 1 ottobre
classi prime (tutti i plessi ) ingresso ore 08.30 - uscita ore 12.30
plesso Battisti (tutte le altre classi ) ingresso 7.55- 08.00 uscita ore 13.00
plesso San Rocco 08.00 -13.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-12.55 (classi quinte)
plesso Casa del Duca 08.00 -13.00 ( classi seconde terze e quarte) 07.55-12.55 (classi quinte)
ORARI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
15-17 settembre
ore 09.00-12.00 classi prime
ore 08.00-11 classi seconde e terze
16 e 17 settembre ore 08.00-11.00 tutte le classi
Si ricorda alle famiglie che per tutte le informazioni sull'Istituto si può visitare il sito istituzionale www.comprensivoportoferraio.edu.it e consultare anche la pagina facebook "istituto comprensivo di Portoferraio, S. Pertini".
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al sig Sindaco
Al Segretario Comunale
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/piscina.JPG[/IMGSX] Premesso che da anni questa città non può più disporre di una piscina pubblica idonea al soddisfare le innumerevoli richieste da parte dei cittadini Elbani a motivo di problematiche strutturali e di sicurezza e non ultima la pandemia da Covid . Considerato la vetustà dell impianto attuale che ne limita L uso ed impone la necessità di una valutazione di poter realizzare una nuova struttura dotata di tecnologia moderna al fine di migliorare anche i costi di gestione Preso atto che la nostra città dispone di una struttura privata in totale abbandono denominata Cinema Pietri che potrebbe essere idonea , a mio avviso ,nel contenere al proprio interno la realizzazione di una nuova piscina di lunghezza doppia all attuale e addirittura una più piccola per la riabilitazione di soggetti portatori di handicap Il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione al fine di conoscere quali siano le idee da mettere in discussione per ridare alla città di Portoferraio una vera piscina pubblica . Luigi Lanera
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al sig Sindaco
Al Segretario Comunale
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/cantierino.JPG[/IMGSX] Premesso che il turismo nautico è una delle principali attività sulla quale il comune di Portoferraio trae profitto attraverso la gestione diretta degli approdi nella Darsena Medicea gestita dalla partecipata Cosimo de Medici. Preso atto che da anni le varie amministrazioni , compresa L attuale , hanno sempre fatto finta di non vedere il grave problema che si viene a creare in estate all utenza nautica che non trovando posto in darsena è costretta ad ancorarsi nella rada è quindi obbligata ad usare i tender per giungere sulle nostre banchine Considerato che è vietato per i piccoli tender diretti in darsena attraversare il canale di atterraggio dei traghetti in arrivo e partenza dai moli del porto e quindi gli stessi tender costretti ad ormeggiare nell unica banchina libera da concessioni, fino a pochi giorni fa , denominata Cantierino il cui accesso è precluso da un cancello chiuso da anni che impedisce di conseguenza la libera circolazione dei turisti i quali vengono accolti anche da un totale degrado sotto il profilo igienico considerato che nel capannone dismesso della banchina in questione ci vivono anche degli extracomunitari in totale abbandono e privi di servizi igienici , il sottoscritto consigliere comunale Luigi Lanera interroga questa amministrazione per conoscere i motivi di tale incapacita a risolvere una problematica molto importante per L economia della nostra città e di conoscere anche i motivi e le autorizzazioni ad oggi rilasciate per le aree da anni abbandonate nella stessa via Teseo Tesei .che a mio avviso sarebbero state utili per L accosto dei tender delle innumerevoli imbarcazioni all ancora nella rada di Portoferraio e se Questa amministrazione intenda inserire negli atti concessori obblighi di accoglienza dei tender in tutte le concessioni demaniali rilasciate nella zona ivi incluso L obbligo di rifornimento idrico per le imbarcazioni in rada . Luigi Lanera
La questione idrica e le bischerate.
Purtroppo per chi mi ha accusato di scriverne, non ho detto bischerate, anzi, il nu mero indicato potrebbe essere approssimato per difetto. per verificarlo basta ricerca i dati ufficiali posseduti ora dalla regione e prima dalla provincia. e si tratta di dati relativi a pozzi censiti, denunciati.
Poi dove sia tutta questa acqua, forse lo sa solo lo scrittore che addirittura la si può imbottigliare e vendere ai piombinesi.
Credo che questa approssimazione, questa furia delle chiacchere sia il male dell'isola, un male che non la fa crescere, in tutti i sensi.
e comunque se proprio si vuole mettere il dito nella piaga: l'acqua è pubblica, la devono pagare tutti anche quelli che hanno un pozzo domestico e devono avere un contatore e non ci devono annaffiare il giardino o riempire la piscina!
na temo che questa ultima annotazione non gli piacerà!
ACQUA ?.........................non si vive di sola acqua.......bisogna anche mangiare qualchecosa
Come ha riportato Napoleone: " «I dissalatori sono un fallimento meglio riparare le condotte bucate» Gli ambientalisti: tutto inutile se restano le perdite"
Questa VERITA' è talmente lapalissiana che chi la vuole confutare non può che far parte di chi vuole riempire d'acqua un secchio bucato !!!
Mi ricordo che anche ai galeotti veniva data l'acqua insieme al pane, quindi è necessario per vivere non solo bere, ma anche MANGIARE !!!
A volte però può accadere che chi vuole mangiare troppo si potrebbe ritrovare a "pane e acqua".
😉
x DALLA TOPONDA, ROTAPONDA O ROTATOPONDA. Ma non sai leggere? Quando da studi attendibili si afferma che almeno la metà dell'acqua che scorre nelle "groviere" sotterrate si potrebbe recuperare ed utilizzare realizzando nuove condutture che non si debbano rattoppare ogni 10 mt, non basta come alternativa allo sperpero dei nostri soldi. Non solo; qualora questo mega impianto dovesse malauguratamente essere messo a regime e fare la stessa fine di quelli che abbiamo visto elencati nei post precedenti, chi pensi che lo paghi il conto; Babbo Natale ?????
Io credo che sugli atti relativi al dissalatore si debbano far parlare persone come il Barbetti. Gli altri si devono astenere perché non sanno nemmeno portare la corriera.
Se per ipotesi la prossima stagione a causa di carenza di acqua i turisti non dovessero invadere l'isola come questo anno, a chi dovremmo ringraziare qualora non dovesse essere costruito il dissalatore che servirà proprio per sopperire alla mancanza della stessa acqua visto che nessuno dice niente in alternativa ad esso?
ELBA FILM FESTIVAL PER LA PRIMA VOLTA ANCHE A MARCIANA CON DUE SERATE.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/festival.JPG[/IMGSX] Al via alla Terza Edizione dell’Elba Film Festival, con le prime due serate a Marciana, nella splendida cornice del piazzale della Fortezza.
Ricordiamo che l’evento internazionale è dedicato al cinema indipendente e sostenibile, con in concorso cortometraggi, documentari e film d’animazione.
Il programma della serata inaugurale, martedì 14 settembre, prevede dalle 21.00 la visione del cortometraggio Sproutland di Cynthia Wade (US) ed il lungometraggio Est – Dittatura Last Minute di Antonio Pisu (IT).
La seconda serata, mercoledì 15 settembre ore 21.00, verranno proiettati ulteriori sei cortometraggi in concorso.
I film saranno in lingua originale con sottotitoli.
L’ingresso all’evento è gratuito (green pass obbligatorio come da norme vigenti).
E’ consigliato riservare i posti inviando una mail a reservationselbafilmfestival@gmail.com
Per conoscere il programma completo visitare www.elbafilmfestival.com
Scrivi meno bischerate, dammi retta!
5000 pozzi all'Elba 😂😂😂... 32.000 abitanti = un pozzo ogni 2 famiglie
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/acqua.JPG[/IMGSX] Quindi a Portoferraio secondo la tua stima ci sono + o - 1900 pozzi 😂 e perchè dovrebbero pagarla? dovresti ringraziarli, almeno non prelevano acqua dai pozzi degli acquedotti e ne benefici anche te, non credi? perchè resteresti senz'acqua anche d'inverno!
Dici "acqua un pò c'è" anche qui sbagli, all'Elba acqua ce n'è tanta che potresti venderla anche ai piombinesi ! non capisco perchè ancora nessuno ha pensato di imbottigliarla e vendere almeno in estate "l'acqua dell'Elba " nelle bottiglie di plastica, anzichè importare acqua dalle industrie del continente, forse tenute nei piazzali al sole per settimane e settimane, ma forse i costi richiedono un consumo superiore e non è più conveniente 😩 ma se qualcuno crede sia profumo...😂
Il dissalatore è un businnes da 25, 30 milioni ,soltanto chi ha interessi personali appoggia questa scelta demenziale!
Tutti l'anno capito, anche i politici... ma vivono con la politica e di politica, quindi ben venga il businnes ...politico! 😩
Villasimius, quel carissimo dissalatore costruito e poi abbandonato
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/simius.JPG[/IMGSX] In Israele dissalare l'acqua era una necessità. Infatti nel Paese, uno dei più aridi del mondo, il 40 per cento dell'acqua da bere arriva dal mare.
Così nella drammatica estate del '90, una delle tante con i bacini a secco, la Regione pensò di realizzare tre dissalatori a Carloforte, La Maddalena e Villasimius. Li costruirono a tempo di record, in quattro mesi, e spesero due miliardi e mezzo per ciascuno. Sembrava la svolta, la soluzione, come in Israele.
COSTI SALATI - Invece quello di Carloforte non venne mai usato. E quelli della Maddalena e Villasimius ebbero vita breve: due anni.
Prima si accorsero che per farli funzionare servivano grandi gruppi elettrogeni che comportavano un costo energetico enorme; poi si resero conto che le norme ambientali non consentivano di riversare in mare il sale scartato durante il processo di lavorazione; infine scoprirono che il costo dei filtri, da sostituire frequentemente al modico prezzo di 200 milioni a pezzo, non era sostenibile.
Insomma, con quella tecnologia costosa e obsoleta produrre l'acqua costava cinque volte di più che ottenerla da altre fonti. E l'acqua non era nemmeno sufficiente per soddisfare il fabbisogno di un paese che già allora passava dagli abituali 3700 residenti ai 30 mila estivi. Così, visto che nel frattempo a Villasimius era arrivata la condotta che portava l'acqua dall'invaso di Simbirizzi, quel progetto venne abbandonato.
ABBANDONATO - Oggi a ricordarne la presenza c'è un cartello arrugginito nella strada per Campulongu. All'interno dello spazio recintato, tra erbacce e tubature abbandonate, si scorgono due edifici: quello che contiene i gruppi elettrogeni e l'altro che ospita l'impianto di dissalazione.
"Fu uno dei tanti interventi emergenziali ai quali sono sempre stato contrario", racconta Tore Sanna, storico sindaco di Villasimius. "Non ci diedero scelta nonostante in Consiglio comunale fossero emerse altre soluzioni, peraltro più economiche".
I fondi erano quelli stanziati con la legge 33 del '90: 150 miliardi di lire (con un mutuo al tasso del 13 per cento da restituire in 15 anni) per "ulteriori interventi immediati per superare l'emergenza idrica".
BISOGNO IMPROVVISO - Luciano Garau, ingegnere, attuale consigliere comunale di opposizione, non era ancora in politica ma seguì la vicenda e ricorda quale fu la genesi. "La rete del paese era alimentata da vari pozzi trivellati", racconta.
"Nella primavera del '90 si accorsero che quelli che si trovavano alla foce del Rio Foxi erano contaminati dagli scarichi dell'impianto di depurazione e l'acqua da un giorno all'altro non fu più utilizzabile", racconta.
"Fu emergenza vera e venne risolta rapidamente dalla Giunta guidata da Mario Floris e dall'assessore ai Lavori pubblici Domenico Pili con la costruzione del dissalatore. Ma i costi energetici erano troppo elevati e i filtri costavano un patrimonio. Inoltre ci davano solo circa dieci litri al secondo, pochi per soddisfare le esigenze di tutti, insediamenti turistici compresi".
Negli anni successivi, molti provarono a riproporne l'uso per scopi sempre diversi. Non se ne fece nulla. Soldi pubblici sprecati, un'idea potenzialmente vincente che non ha funzionato.
«I dissalatori sono un fallimento Meglio riparare le condotte bucate» Gli ambientalisti: tutto inutile se restano le perdite
CAGLIARI. «Anche l'amministrazione comunale di Cagliari si è accorta dell'allarme sociale determinato dalla fallimentare gestione dell'acqua in Sardegna e afferma che è necessario dotare la città di dissalatori. Ma il gioco vale la candela?». Lo chiedono gli ambientalisti del Gruppo di Intervento Giuridico e gli Amici della Terra sottolineando che «per contribuire a rifornire seriamente la città e l'area vasta sarebbe necessario realizzare almeno tre impianti di grandi dimensioni». La spesa _ affermano _ sarebbe di almeno 70-80 milioni di euro, senza contare gli elevati costi di gestione e di vendita all'utenza. Sarebbe meglio _ concludono gli ecologisti _ destinare subito cifre consistenti per rifare la rete idrica idrica cittadina (400 chilometri con perdite medie del 30-40% e punte del 200%). Non ha infatti senso raccogliere e dissalare acqua quando la si perde in rete. Poi ci sono i costi: oggi _ è scritto nella nota _ il costo per metro cubo di acqua dissalata si aggira in media attorno al dollaro, circa un euro e 20 centesimi, cioè 2230 lire al cambio attuale. L'acqua potebile prodotta dagli impianti dell'Ente autonomo del Flumendosa costa circa 470 lire al metro cubo ed è molto più cara che in altre città italiane. L'acqua grezza viene invece venduta nel settore agricolo mediamente a 140 lire al metro cubo. Ma i contatori non esistono e gli agricoltori, quando pagano, pagano in base a una quota forfettaria ad ettaro. Tra l'altro _ è scritto in una nota _ nel 1995 vennero realizzati tre dissalatori, a La Maddalena, Carloforte e Villasimius. Il costo: due miliardi e mezzo di lire ciascuno. Gestiti dall'Esaf, dovevano fornire circa duemila metri cubi d'acqua al giorno. Risultato: non hanno mai funzionato. Eppure il comune di Cagliari _ così ha annunciato _ vorrebbe fare proprio questa scelta.
Sig Franco mi domando come mai queste critiche verso una categoria che offre continuita' come pochi,tra i pochi aperti durante tutto l' anno. Ma non ha nulla da dire sugli alimentari che ieri erano chiusi ; come ad esempio il Conad chiuso nel pomeriggio,o i panifici entrambi chiusi la domenica anche d'estate, o i ristoratori che gia' hanno cominciato a farsi il giorno di riposo quando anche ieri molti ristoranti hanno dovuto mandar via gente e tra poco chiuderanno per mesi, o I bar.....Oltetutto il Tabacchi n1 ieri era aperto fino alle una, dopo per le sigarette poteva disporre del distributore automatico o del Bar Baia!!!!O forse voleva fare una ricarica o voleva un francobollo; e per questo un lavoratore che non fa festa da piu' di 3 mesi avrebbe dovuto rinunciare a mezza giornata libera??? Mi dia retta impari ad organizzarsi piuttosto che criticare una categoria tra le meno criticabili del paese. Invece che fare i suoi comodi impari ad organizzarsi e si guardi un po' intorno! Quando a Marciana M tutti vanno in letargo 6-7 mesi, gli unici a far luce sono i Tabacchi ,un paio di Bar e il giornalaio non lo dimentichi. Vorrei sapere che lavoro fa o faceva tanto per farmi un' idea...Potrebbe insegnarci come fare per allungare la stagione!
I cassoni della raccolta ESA di Portoferraio rovinano la banda magnetica della tessere sanitaria rendendola inutilizzata. Fare reclamo all'ufficio di Portoferraio a chi lo riceve si limita un appunto su foglio volante e non si sa se viente valutato con attenzione. Perché non si adeguano con un barcode da leggere come hanno risolto nel comune di Porto Azzurro?
MAL DI PAROLA
Di Sergio Bicecci
Stiamo vivendo un periodo particolarmente pesante. Pur rendendoci conto della gravità dello stesso, senza volerne esasperare gli effetti, alcune cose dovremmo averle capite. Da qui una serie di riflessioni, ovviamente opinabili come tutto può essere, ma tanto da prenderne debita nota per una serie di considerazioni. Abbiamo capito, ad esempio, quanto sarebbe importante una giusta ponderata comunicazione in tutte le sue forme, dalla Tv alla carta stampata, dai giornali on line ai social. Ognuno di questi Strumenti segue una linea editoriale che può tendere ad essere di parte, cioè con un progetto che può essere sociale, politico, provocatorio, scandalistico. Siamo stati bombardati quotidianamente di notizie diffuse da decine di telegiornali, qualche volta in contrasto fra loro. Notizie anche corrette o smentite nel giro di qualche ora. Il tutto condito dalla Carta Stampata, dai Giornali on line, dai blog. Dove su questi ultimi tutti ci siamo eletti giornalisti capaci di giudizi tranchant, addirittura in forma anonima. Non so se e quanto questa ultima forma sia un modo accettabile dove anche la critica dovrebbe dare seguito alla concretezza delle cose. Tutto sommato si potrebbe affermare che quanto descritto risponda pienamente a quel senso di libertà comunicativa, anche individuale, degna di una società liberale e democratica. Fatte queste considerazioni viene da pensare quanto di tutto questo si ritrovi nella nostra Isola. Mi sembra che non ci sia proprio niente di sovrapponibile. Tutt’altro! L’Elba infatti è scivolata, negli anni, verso un declino comunicativo inarrestabile. Prendiamo atto della scomparsa, sia pur lentamente in tempi diversi anche lunghi, di ben 3 testate giornalistiche: “l’Isola” dei fratelli Cucca, curava molto lo sport così come importanti interviste, il “Corriere elbano” quindicinale , con Leonida Foresi che ci raccontava i fatti salienti di tutti i Comuni dell’Elba, la politica, le iniziative locali, lo sport, la cronaca, le feste familiari, i decessi insomma tutta una serie di comunicazioni aggiornate che davano la sensazione di essere, noi elbani, una grande famiglia. Seguì un secondo Editore con una impronta più socio-politica, ma comunque erede di quella tradizione. Per il ricco patrimonio di archivio, consultare ad esempio “Mucchio Selvaggio”. Che dire di “Elba Notizie” e del suo Direttore, recentemente deceduto, una mente non comune, uomo di grande sensibilità umana, solitario per scelta, dedito alla riflessione, da cui spesso scaturivano previsioni avveratesi negli anni. Il Monello (Giovanni Muti) era un uomo di sinistra che avversava la sinistra. Anche qui un enorme archivio di cose riguardanti la nostra Isola. Non ultima da non dimenticare “Tele Tirreno Elba” Piccola Tv Locale con telegiornali, sport, politica. Sorge una domanda: è possibile che nessun privato, gruppo imprenditoriale, Associazione siano interessati ad avere una Testata giornalistica, anche soltanto per rappresentare i propri interessi o meglio ancora come voce dell’Elba? Oggi è soltanto grazie all’accoglienza di “Elba Report” e “Tirreno Elba news” nonché “Camminando” dove impera pur con corretti quesiti il disatteso anonimato che si riesce a tener viva l’attenzione sulle cose elbane. Come asserivo I tre giornali erano seguiti da un’ampia gamma di pubblico, coprivano interessi diversi quali che fossero. E’ venuto meno quello stimolo provocatorio che chiede risposte, in particolare dalle Pubbliche Amministrazioni, verso le quali una buona parte di cittadini adesso si sta domandando, ad esempio, che cosa mai succeda nelle segrete Stanze dei Comuni, così poveri di comunicati. Eppure nessuno sembra rendersene conto. Mancano forse teste pensanti? Non mi sembra che queste mie considerazioni siano di poco conto, anzi ritengo che siano segnali anche di importante scadimento culturale che, temo, avranno conseguenze, ai posteri ……...
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/pozzo.JPG[/IMGSX] Il tema del dissalatore appassiona. fa notizia perchè è causa di speculazioni politiche, ovvero polemiche per farsi notare perchè alla contestazione non segue mai un proposta alternativa. Al più qualcuno ha detto mettiamolo nelle aree minerarie a Rio, tanto la è tutto un disastro. Come dire, sempre e comunque non nel mio giardino. Alla faccia dell'amboentalismo alla manifestazione del massimo egoismo.
Quello che comunque non si può dire sono 2 cose:
- prendiamo l'acqua dalla Val di Cornia
- l'acqua all'elba c'è
Nel primo caso prendiamo l'acqua dove ce ne è già poca e costa caro trattarla, ha l'arsenico, e trasportarla fermo restando che loa codotta sottomarina è vecchia e tira l'anima con i denti!
Nel secondo caso forse un pò d'acqua c'è, però ci sono almeno 5000 pozzi privati che non si sa quanto prelevano e probabilmente neppure la pagano, e sono pozzi profondi non pozzi alla romana superficiali, ma va detto anche che connetterli in una rete costa e si deve distribuire acqua batteriologicamente sicura.
infine c'è la soia degli invasi e la conoscete, compresa la puntata del laghetto del condotto di cui sarebbe bene che ASA e Comune chiarissero come stanno le cose e facessero pagare a chi ha sbagliato!
il resto sono chiacchere da bar
Parole a fiumi contro il dissalatore, ma non una sola parola in alternativa allo stesso, un problema enorme (L'ACQUA) che a breve sarà una realtà a livello globale.
Caro signor Franco ,sono 3 mesi che lavoro senza neanche mezza giornata di festa e con il carico di turisti avuto quest'estate non mi pare di aver commesso un sacrilegio prendendomi mezza giornata libera; visto anche che molti negozi hanno chiuso i battenti gia' dal primo settembre.Ho visto attivita' aprire a maggio che dal 1 settembre gia' si sono fatti i loro giorni di riposo,se lo fa' il tabaccaio guai!!!!E poi se aveva paura di rimanere sensa sigarette (anche se c' e' un distributore automatico h24) poteva muovere il c...o e venirsele a comprare al mattino visto che ero aperto!
È incomprensibile capire il PERCHÉ.
Dal mese di giugno chi, di competenza sapeva del guasto alla cisterna che asserve al plesso scolastico del Grigolo.
Da giugno.
Come si fa a non interessarsi cara assessore? Interessarsi da subito e tampinare la provincia no?
É inconcepibile continuate così mi raccomando continuate così .
