Ricordati bene che Gelsi e Barbetti le elezioni le hanno vinte di 20 voti a dimostrazione che il popolo era dalla loro parte.
Non so chi abbia ragione sul fatto che il dissalatore sia necessario o sia dannoso ma mi fido più della Regione Toscana, dell'Autorità Idrica della Toscana, di Asa, del Tar, del Consiglio di Stato che di quelli che sono contrari al dissalatore.
Ha ragione chi ha scritto che i No dissalatore sono come i No vax.
Mi ricordo la gestione approssimativa del servizio idrico prima che arrivasse ASA. Tutte le estati qualche zona dell'Elba rimaneva a secco con turisti incavolati.
Oggi la gestione dell'erogazione idrica è perfetta e nessuno resta a secco.
Abbiate fiducia in chi ne sa più di tutti noi e di tutti voi invece di guardare solo al vostro giardino.
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Vedete solo ciò che volete vedere, all'Elba di scempi ce ne sono tanti, vedi la cava della Sales, hotel International, il parcheggio mai finito a Capoliveri, l'esaom a Portoferraio e così via...
State zitti che fate più bella figura
LA SCUOLA PUBBLICA ALL’ELBA.
RICORDI E CONSIDERAZIONI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/camici2.JPG[/IMGSX] Nella sezione “arte e cultura” di Elbareport ho letto “scuola e dialogo “( https://www.elbareport.it/arte-cultura/item/53079-scuola-e-dialogo ) scritto da Nunzio Marotti.
Per rendere concreta l’educazione al dialogo, Marotti cita sette verbi che prende in prestito dall’enciclica del papa.
I sette verbi sono avvicinarsi, esprimersi, ascoltarsi, guardarsi, conoscersi, provare a comprendersi, cercare punti di contatto.
Questi verbi hanno stimolato in me ricordi e considerazioni.
Ho studiato fino all’età di diciotto anni nella scuola pubblica all’isola d’Elba fino a quella che oggi è chiamata scuola secondaria di secondo grado.
Mi ritengo fortunato:molti della mia generazione non hanno potuto.
Lasciai l’Elba e la sua scuola nel 1965 per andare all’università nella quale sono rimasto a lavorare come medico docente universitario in semeiotica medica.
Non è positivo il ricordo che ho del sistema educativo dell’Elba di quell’ epoca,anni cinquanta e sessanta, anni della mia gioventù .
E’ una memoria in chiaroscuro dove lo scuro(il negativo) supera il chiaro.
Sul finire del secolo passato,dopo trenta anni che l’avevo lasciata, ho ripreso contatto con la scuola pubblica all’Elba.
Non più come studente ma come genitore a motivo del fatto che mia figlia era iscritta a questa scuola.
Divenni anche presidente del consiglio di istituto quando mia figlia frequentava l’Istituto Cerboni.
Così ebbi modo di conoscere meglio la scuola secondaria di primo e secondo grado all’Elba.
E anche questa volta ,dopo tanti anni,non è stato positivo il giudizio del sistema educativo.
Un giudizio uscito fuori da diversi criteri di valutazione tra cui efficienza ed efficacia.
Mi sono chiesto perché tale giudizio negativo nonostante la presenza di enti per valutare ed innovare.
Mi sono dato risposte.
Mi sono chiesto come posso io contribuire a migliorarlo.
La risposta è : come tutti coloro che pagano le tasse contribuisco affinchè possa migliorarsi.
Esistono infatti enti dello stato affinchè possa migliorarsi ,come INVALSI,preposto alla valutazione del sistema scolastico pubblico, ed INDIRE preposto alla innovazione e alla ricerca educativa.
Perché questo sistema possa migliorarsi ho offerto circa settecento libri in omaggio alla biblioteca scolastica dell’istituto Foresi sito in località Grigolo.
Dalla dirigenza scolastica dell’istituto mi piacerebbe sapere se è stato redatto un catalogo di tutti i libri di questa biblioteca scolastica che sarebbe bello se potesse aprirsi anche al pubblico esterno.
Leggendo quanto scrivono gli studenti del forum giovanile dell’arcipelago toscano e dei rappresentanti degli istituti superiori dell’Elba , pare capire che vi sono oggi problematiche che aleggiano sulla scuola pubblica all’Elba.
Come nonno,alla conoscenza di una di queste sono interessato.
Sono interessato alla conoscenza dello stato di sicurezza edilizio della scuola dove studiano i nipoti.
I miei nipoti frequentano la scuola elementare pubblica di S. Rocco in Portoferraio.
Sulla rete internet sono andato a documentarmi.
Qui ho trovato informazioni sullo stato edilizio dell’immobile scolastico.
Sono informazioni recenti perchè i dati sono relativi all’anno scolastico 2020-2021.
Chiunque può leggerle cliccando
Dettaglio edificio - Edilizia - LOC. S. ROCCO - Scuola in Chiaro (istruzione.it)
Breve considerazione finale :non sono riuscito a trovare nessuna relazione tecnica relativa alla sicurezza di questa struttura edilizia scolastica.
Forse potrebbe interessare oltre che me anche qualche altro nonno o nonna.
Marcello Camici
ANCORA SANIFICAZIONI NELLE SCUOLE A CAPOLIVERI
Anche in questo week end di gennaio il comume di Capoliveri ha disposto la sanificazione dei locali delle scuole elementari e medie del territorio.
All'interno dei plessi scolastici comunali effettuati, dunque, gli interventi necessari a garantire la tutela della salute pubblica. "Un' ulteriore azione di prevenzione - spiega l'amministrazione comunale di Capoliveri - che riteniamo necessaria per fare fronte all'emergenza in corso. Importante è che tutti rispettino le regole e che nessuno abbassi la guardia"
Lasciata stare la discussione in esito del convegno sul potabilizzatore, tanto i no vax non si convincono e pseduo esperti aggiungono solo zizzania, più interessanti risultano gli interventi sulla crisi energetica. questa è un dato di ratto. dipendiamo ancora da gas e petrolio e sono prodotti d'importazione cari e soggetti alle bizze della geopolitica. il solare e l'eolico nel nostro paese sono rimasti al palo, quindi è giusto domandarsi perchè. perchè tutti hanno fatto i furbi: sono brutti, deturpano il paesaggio, infastidiscono i volatili e così via. L'isola è così dipendente dal continente, ancora una volta. e la regione toscana con i suoi vincoli e le sue limitazioni prima, con il PITPPR ci ha messo su carichi da 90. insomma non c'è una politica energetica regionale, c'è una gran confusione. poi, sentire ora che Legambiente partecipa a società che chiede di fare l'eolico in mare aperto, direi inquieta per non dire peggio. ora va bene perchè forse lo fanno anche loro, in mare non si deturpa il paesaggio (come se il paesaggio fosse fatto solo di terra!)? a terra invece niente e niente anche pe ril fotovoltaico. eppure ci sono le vaste aree sfasciate delle miniere, ci sono innumerevoli capannoni ed altri edifici da coprire, ma niente se ce lo fossimo dimenticato c'è appunto il PIT e poi la soprintendenza a dire no. allora però a Roma e a firenze si mettano d'accordo. da una parte vogliono la transizione energetica, dall'altra dicono no alla produzione alternativa di energia. delle due l'una e se ne deve soffrire un pò il paesaggio, forse ne guadagna e tanto l'ambiente.
come dire insomma che la contraddizione è tutta dei tutelatori e poichè è loro e fanno danno sarebbe l'ora che la politica li instradasse dove è utile! sarebbe ora che la si smettesse di ritenerli oracoli, tsnto più che se partecipano a intraprese economiche non sono poi nemmeno le cosiddette associazioni di tutela degli interessi diffusi.
Ma le tanto propagandate soluzioni alternative al Dissalatore Mostro, ve le siete dimenticate, o consiste tutto nell’ atto di fede che l’acqua c’è?
Sandro
Mi intrometto tra lei e la persona che chiede chiarimenti.
Dal momento che ha a disposizione pagine e pagine di documenti non può continuare a sostenere che da parte di Barbetti ci sia stata inizialmente una grave sottovalutazione... Non è il termine giusto e lei lo sa bene. Barbetti non era un giovane pischello affacciatosi da poco alla politica... Quindi, per onestà intellettuale, la prego, chiami le cose con il suo nome.
L'unica sottovalutazione fatta da Barbetti è stata quella dei suoi cittadini. Barbetti ha sottovalutato i suoi cittadini, gli abitanti di Lido e zone limitrofe, tanti cittadini che per decenni lo avevano votato ma che quando hanno capito hanno avuto il coraggio di decretarne la fine. Purtroppo il nome dell'ex sindaco rimarrà legato a questa opera disgraziata e se malauguratamente il dissalatore dovesse essere realizzato, Barbetti, se ancora non lo fosse, sarebbe fuori dalla politica elbana, e non solo, per sempre.
Mamiditenpo' qual'è l'alternativa al dissalatore pe fa fronte alla siccità 🏜 già in atto a causa del surriscaldamento globale? Mirate che l'acqua 💦 prodotta chimicamente ulla' inventata ancora nessuno, così almeno sembra.
Opera fondamentale per l'Elba è una seconda condotta sottomarina.
Il dissalatore è una boiata. Altro che si vax no vax.
Mi domando chi vi paga per scrivere certe stupidaggini.
Il sale ci vuole, ma nella vostra zucca.
Il conto del vostro dissalatore pagatevelo voi: ma cosa vuoi spalmare... i pisani e livornesi non sono scemi. Vaglielo a dire tu...
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La situazione sul dissalatore è in continua evoluzione. Quando si partì anni fa, eravamo pochi, e le notizie contrarie all'ecomostro venivano esposte da persone con tanta grinta ma senza il supporto scientifico che da mesi a questa parte invece sta arrivando.
I professori universitari che ieri hanno illustrato le loro perplessità hanno fornito dati e illustrato certezze sul danno ambientale.
Una cosa è che a prevedere un disastro ambientale sia l'uomo della strada, altro sono scienziati. Un punto fermo ieri è stato messo. Asa ed AIT dovranno riguardare i propri dati scientifici alla luce delle evidenze. L'alternativa, nel caso di realizzazione dell'opera, e che la stessa produca danni sarà caratterizzata da cause penali, civili ed amministrative, dove qualcuno pagherà alla fine. Non so se ad asa ed AIT abbia interesse a percorrere una strada così tortuosa anziché dirottarsi su altri siti dove il dissalatore lo aspetterebbero a braccia aperte, vedi piombino e dintorni.
Come più volte dichiarato in occasione di eventi politici che in consiglio comunale , il sottoscritto consigliere comunale e rappresentante politico di Fratelli d Italia ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione del dissalatore nell area di Mola - Lido. Ho più volte indicato possibili alternative ivi incluso la possibilità di realizzarlo sulla costa Piombinese , area torre del sale ex centrale Enel . Se non ricordo male , durante la prima presentazione del dissalatore , alla sala della provincia , fu detto che comunque sarebbe stata necessaria una nuova condotta sottomarina e anche un secondo Desalinizzatore… Quindi perché no a Piombino ?
Luigi Lanera
I No Dissalatore/No Sale sono come i No Vax.
Chi è No Vax, per svariati e differenti motivi, è contro la scienza.
Chi è No Dissalatore, per svariati e differenti motivi, è contro la scienza e l’ingegneria.
Più o meno tutti i relatori che hanno partecipato ieri al Convegno sono come quelli che hanno sposato la linea No Vax e che vanno in televisione a sostenere le loro incredibili e malsane idee sugli effetti dei vaccini. Si sa che per un esperto/scienziato che sostiene una tesi ce ne sono cento che sostengono una tesi contraria.
Gli elbani non capoliveresi finora hanno ignorato la questione del dissalatore Si o dissalatore No perché a noi in realtà il problema non ci tocca e vediamo in maniera positiva la possibilità di avere un alternativa reale, già finanziata e realizzabile a breve, alla condotta a mare vecchia di 30 anni. Oltretutto, diversamente da quanto dicono i No Dissalatore, i costi a carico degli utenti saranno spalmati su tutta la Provincia di Livorno e in parte di quella di Pisa.
Ma andiamo ad esaminare chi sono i leader dei No Dissalatore che, tanto per citarne qualcuno, ieri erano al convegno:
Italo Sapere, lui e la sua famiglia hanno un’azienda a ca. 200 metri dal punto di realizzazione dell’opera
Laura Di Fazio, assessore di Capoliveri, lei e la sua famiglia hanno diverse abitazioni a ca. 200 metri
Gabriele Messina, lui e la sua famiglia hanno un’azienda sulla spiaggia di Lido a ca. 300.
Se poi si guardano i profili Facebook dei No Dissalatore si ha la conferma che la maggior parte dei “Mi piace” proviene da persone che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con la piana di Mola, versante di Capoliveri e di Porto Azzurro, oppure hanno a che fare con la spiaggia del Lido.
In pratica c’è la conferma dell’effetto NIMBY, acronico che sta per “Not In My Back Yard” liberamente tradotto con “Non vicino a casa mia”.
Come i No Vax, i No Dissalatore dovevano inventarsi qualcosa che ampliasse la platea dei contrari alla realizzazione dell’opera che all’inizio erano circoscritti a poche persone direttamente interessate.
E all’ora, con un colpo di genio, che cosa si sono inventati? LA SALAMOIA.
Da No Dissalatore sono diventati NO SALE e così nessuno parla più del mostro di cemento e dell’impatto sul paesaggio o del rumore che potrebbe provocare perché questo interessa solo 4 o 5 persone.
Con la mossa del NO SALE si cerca di convincere che ci sarà un disastro ecologico nel Golfo Stella, non solo tutti gli elbani e quelli che ci vivono o vi hanno attività economiche ma anche i proprietari di seconde case o i turisti amanti dell’Elba.
Un esempio: Leonardo Preziosi ha una abitazione a Norsi sul Golfo Stella così come la famiglia del moderatore della Nazione, Gabriello Canè e tanti, tanti, tanti altri.
Il motto di chi ha un interesse privato è: “Not In My Back Yard”.
Oggi sono diventati tutti scienziati e molti si sono convinti o per lo meno hanno il dubbio che la salamoia è il male assoluto che rovinerà il Golfo Stella. Stessa tecnica delle falsità usate dai NO VAX solo che i “no vax de noialtri” stanno usando il falso pericolo della salamoia per cercare di bloccare un’opera fondamentale per l’isola. Con danni irreparabili per l’economia elbana.
Ricordiamoci bene che
NO SALE, NO PARTY.
Non capisco cosa c'entra vietare ai pensionati di ritirare la pensione se non vaccinati, oppure la minaccia di blocco del reddito di cittadinanza a quel 40 % di sfortunati che davvero ne hanno bisogno. Però potete entrare nei supermercati come se niente fosse mah.... . io col ricatto ho fatto anche la terza dose ma non gli credo più, iniziando dal bollettino giornaliero che ci da piu morti che in un giorno a caporetto. SPERIAMO CADA QUESTO GOVERNO DI FILOCINESI E BUGIARDI E SI RIDIA VOCE AL POPOLO.
Per il Signore che vuole da me chiarimenti
Chieda all'assessore Di Fazio ed al Sindaco Montagna che con intelligenza e responsabilità si sono preoccupati di attingere dalla sottoscritta ogni elemento utile alla prosecuzione del percorso prima di proseguire con i loro legali la strada intrapresa (potrei documentarle pagine e ore di lavoro puntualmente fornite all'attuale amministrazione).
Per quanto riguarda Barbetti ritengo che ci sia stata inizialmente una grave sottovalutazione del problema (sua e delle stesse associazioni ambientaliste nonché degli stessi cittadini non presenti alla riunione in cui il progetto fu illustrato) ma che non ci sarebbe stato più alcuno spiraglio se non ci fosse stata la delibera del consiglio comunale (approvata all'unanimità) con la quale si è richiesto l'annullamento in autotutela della procedura dell'AIT , presupposto di ogni successivo contenzioso.
Per quanto riguarda il convegno purtroppo non ho la sua stessa opinione.
O meglio ritengo preziosi i contributi tecnici acquisiti ma ritengo che sia stata persa un'occasione preziosa.
I sindaci non devono stare ad ascoltare in platea ma assumere iniziative ufficiali come potrebbe essere quella della richiesta di revisione del Piano d'ambito alla luce dei dati emersi in merito alla disponibilità di risorsa idrica interna e di altre congiunture come la grande contrazione del fabbisogno idrico della Val di Cornia in ragione della grave crisi industriale.
La programmazione pubblica deve tenere conto del mutamento del contesto economico e sociale in tempo reale altrimenti è fuori dai tempi ed in questo caso dannosa.
Ma soprattutto le cose si cambiano con gli atti.
Le persone possono commettere errori e sicuramente anche Italo Sapere e Paola Mancuso ne avranno commessi. Ma posso affermare con assoluta certezza che se non fosse stato per queste due persone, che hanno sacrificato molto del loro tempo, togliendolo anche alla famiglia, per cercare di sensibilizzare le persone verso questo problema e tentare di bloccare questo scempio, il dissalatore sarebbe una terribile realtà già da molto tempo.
Simona Lumachi
Grande partecipazione di cittadini ed istituzioni al Convegno “L’acqua che c’è”....
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/convegno.JPG[/IMGSX] Organizzato ieri sabato 22 gennaio al Centro Culturale De Laugier di Portoferraio dal nuovo Comitato per la difesa di Lido e Mola, di cui fanno parte la sezione Arcipelago Toscano di Italia Nostra ,la Fondazione Isola d’Elba ,il vecchio Comitato di cittadini e il Comune di Capoliveri.
138 partecipanti in presenza accreditati da Green pass e distanziati in un Auditorium da 290 posti e 166 persone che hanno chiesto di collegarsi da remoto hanno assistito ad una carrellata di presentazioni di alto livello sul tema del dissalatore.
Dopo l’introduzione di Leonardo Preziosi e il saluto del Sindaco di Capoliveri Walter Montagna il moderatore Gabriele Canè ha sapientemente alternato alle apprezzatissime relazioni interventi del pubblico che sono stati altrettanto utili a rendere interessante la mattinata che è stata seguita senza interruzioni fino alle 13,30.
Nella conferenza stampa di chiusura i rappresentanti del Comitato hanno ribadito gli obiettivi dell’iniziativa :
informare i cittadini sui possibili rischi del progetto dissalatore
Fare in modo che attraverso gli interventi di autorevoli relatori questi rischi abbiano una spiegazione scientifica
Questo messaggio induca le istituzioni proponenti - cioè AIT e ASA - a rivedere il progetto e riaprire un processo di partecipazione democratica. Il portavoce del Comitato ha infine sottolineato con soddisfazione il successo dell’iniziativa definendola non un punto di arrivo ma un ulteriore passo importante nel percorso progettuale che vedrà il Comitato sempre più impegnato finchè non si raggiungeranno gli obiettivi succitati .
TRA NATURA E AMBIENTE IL VIAGGIO PROSEGUE
Mentre in questi giorni si parla di ambiente, di salvaguardia del mare, mentre prosegue senza soste la grande querelle sul costruendo dissalatore di Mola,Carlo Gasparri responsabile della commissione natura e ambiente della fondazione isola d’elba onlus, riprende i suoi filmati sul monitoraggio della fascia costiera sommersa dell’ Isola d’ Elba .. vale la pena di ascoltarlo e seguirlo bracciata dopo bracciata alla scoperta non solo delle meraviglie del nostro inimitabile mare ma anche dei suoi pericoli e di come operare per la sua salvaguardia.....BUONA VISIONE
http://3hQBJxX-VWY
Mi dispiace constatare che sia rimasta delusa e che pensi che con il convegno di ieri non sia cambiato niente. Intanto c'è stata la partecipazione dei sindaci elbani, fino ad ieri indifferenti di fronte ad un progetto che non riguardava direttamente il loro territorio. Inoltre c'è stata la partecipazione di centinaia di persone, anche di coloro che, poco informati, erano a favore dell'opera e che , per forza di cose, avranno compreso i danni per L'Elba ( e non solo per Lido e per Capoliveri) legati una possibile costruzione di un dissalatore. L'intervento di persone, studiosi, professori autorevoli è andato al di là di semplici interventucci ascoltati nei pochi incontri pubblici di questi anni. Forse lei avrebbe voluto più visibilità? Le è stato comunque permesso di fare una domanda per la quale ha avuto un'esauriente risposta.. Si accontenti e cerchi, almeno da oggi, di fare il suo lavoro anche perché come le ho già scritto fin'ora ricordo i suoi interventi anche molto accalorati per mettere delle "toppe" sulle gravi responsabilità dell'ex sindaco Barbetti. Non so oggi che ruolo abbia all'interno del comitato di Lido ma personalmente mi fiderei e avrei più fiducia nell'operato dell'avv. Di Fazio che nel suo .. Mi scuso se dovesse sentire offesa dalle mie considerazioni, non la conosco così bene per potermi esprimere sulla sua persona, mi esprimo in base a quello che le ho sentito dire nei vari incontri e in particolare durante l'incontro organizzato al Flamingo qualche anno fa... Quando anche lei cercò di salvare la campagna elettorale di Gelsi/Barbetti. Se adesso volesse rispondere a questo mio scritto lo faccia pure ma le sarei grato di esporre, oggi, un suo parere (giuridico e..etico) sull'operato di Barbetti, sperando, soprattutto per i membri del comitato di Lido, che lei abbia rivisto le sue posizioni. Buona domenica
Mi dispiace per il tuo lutto e posso immaginare il dolore per non poter dare l'ultimo saluto ad una persona cara per una imposizione assurda, che non ha alcuno scopo sanitario, ma come le disposizioni dell'ultimo dpcm, il solo scopo di discriminare, dividere, fomentare il disprezzo.
Mi auguro che queste norme sempre più folli finiscano presto.
Per la solita disinformazione sul dissalatore
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/com.JPG[/IMGSX] Fabio le ha già risposto correttamente, prima di noi. Quindi ci scusiamo con i lettori se ci ripetiamo su alcuni punti. Vorremmo solo approfondire alcuni aspetti:
Punto 6 Le sostanze acide utilizzate per il lavaggio delle membrane verranno convogliate in fognatura. Peccato che a Mola (lato Capoliveri) la fognatura non ci sia. Ammesso che ASA la costruisca, cosa che dubitiamo assai, la porterebbe probabilmente in quella più vicina a Lido, dove i reflui sono smaltiti a mare tal quali, non esistendo nessuno depuratore.
Punto 3. Un utente ASA di Porto Azzurro, che chiedeva un nuovo allaccio, ci ha spedito un audio registrato, in cui un funzionario spiega che non può concedere il nuovo contatore fintanto che non sarà costruito il dissalatore.
No dissalatore! No contatore!
Punto 8. Sui consumi elettrici del dissalatore, scriveremo non appena il professore ci manderà la sua relazione
Punto 10. Sulla spiaggia di Lido verrà realizzata una stanza sotterranea in calcestruzzo armato della profondità di 3,5 metri (Prima doveva essere di 9), dove alloggeranno le pompe. Inoltre sono previsti armadi elettrici per l’alimentazione e un deposito di 1.000 litri di ipoclorito di sodio (cloro) per la disinfezione dell’acqua. Il tutto ha una superficie di 100mq, che saranno recintati e quindi sottratti alla fruizione dei bagnanti. La Sovrintendenza ha chiesto che al posto della rete da pollaio, che il recinto sia in legno. Veramente fondamentale!
Punto 12. Pareri del Parco. Il dissalatore non ricadendo all’interno del perimetro non ha espresso un parere sul progetto iniziale. Sulla variante che prevede un allungamento dello scarico a mare, il Parco esprime ben due pareri:
In data 01/07/2020 il Parco espone un parere ben articolato, dove tra l’altro sosteneva che
”… non possa essere esclusa la presenza di effetti negativi sull’ambiente, tali da richiedere per la loro precisa individuazione e valutazione, e per l’individuazione delle eventuali misure di mitigazioni ad essi relative, l’elaborazione di uno studio di impatto ambientale e lo svolgimento di una procedura di valutazione. “
Ed ancora:
“questo Ente ritiene vi sia la necessità di approfondire con ulteriori studi la questione relativa alle correnti marine al fine di valutare se tale scarico sia sufficientemente lontano da garantire effetti non negativi sull’area ed, in particolare sulle coste dell’isola (Area del Monte Calamita – ZPS IT5160102 “Elba Orientale”).
Passano pochi giorni, il direttore riscrive in data 27/07/2020 un parere del tutto opposto:
” … analizzato con ulteriore dettaglio, l’area oggetto di intervento non ricade all’interno, ma risulta essere limitrofa al sito della Rete Natura 2000 (Area del Monte Calamita – ZPS IT5160102 “Elba Orientale”), che tale area è stata individuata ed istituita per la tutela di habitat e specie animali e vegetali terrestri e che il dissalatore espleta i suoi eventuali effetti a mare, questo Parco esclude l’ipotesi che si possano concretizzare effetti negativi significativi sul sito natura 2000, tali da escludere … lo svolgimento di una valutazione d’impatto ambientale.
Stendiamo un velo pietoso! E’ possibile considerare l’ambiente a compartimenti stagni?
Comitato Lido e Mola