Buonasera Sig. Muti,(il monello).
Guardi , è come dice lei,le garantisco avendo qualche capello bianco in testa,che la militanza nei piccoli paesi non esiste più.
Difficilissimo per non dire impossibile trovare giovani disposti come scrive lei ad "attaccare i manifesti"o a partecipare attivamente alla vita di un partito o di un movimento.
Sono finiti i tempi delle adunanze di piazza rosse o bianche,spesso l'appoggio è subordinato a meri interessi più che a fede politica.
IO vivo a Rio da sempre,conosco tutto e tutti,nello specifico mi sento di contraddirla,non manca certo l'esperienza alle persone da lei citate ma, forse il rospo da mandare giù era o è troppo grosso..chissà.
le auguro buona serata. 😎
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Non vedo il perchè, non capisco questo sfogo.
Io, che conosco il mio bambino e ho sentito la necessità di parlare con le Maestre non ho scritto su Camminando ma ho parlato con Loro. Sono tre anni che vado in veste di Rappresentante di classe in gita con la classe di mia figlia e di babbi non ce n'è mai stato bisogno, le mamme non vanno bene? O meglio, che differenza c'è se accompagna un babbo o una mamma? Per quanto riguarda i verbali..cosa deve fare una Rappresentante..inventarsi una storia così che la lettura sia di Tuo interesse? Il problema del riscaldamento, quello dell'acqua non è che non è stato risolto perchè ci "grattavamo" ma perchè nessuno ci ha ascoltato. Non è piacevole scrivere sui blog o ai giornali per farsi ascoltare, non abbiamo manie di protagonismo. Credo sia bene comune parlare di tutto, anche di cose "scomode" prima di scrivere su di un blog tra l'altro, anonimamente.
Sono estremamente ansiosa e ho paura a mandare il mio bimbo in gita ma ho piena fiducia nelle Insegnanti e nelle Rappresentanti. Via, meno polemiche stupide, se no quando abbiamo problemi veri non ci prendono sul serio. Ci vediamo alla riunione, vediamo se esporrai la questione anche guardando negli occhi le persone. Serena Paolini
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Perché la luce costa sempre di più? Una risposta più corretta alla domanda di Legambiente
Le rinnovabili scagionate dall’accusa di aver causato gli aumenti della luce? Lo sostiene Legambiente in un documento pubblicato sul suo sito, il quale contraddice la spiegazione fornita dall’Autorità per l’energia per la sua stessa decisione. Chi ha ragione?
Prima di rispondere, vale la pena riprendere il comunicato dell’Aeeg, che giustifica l’aumento del 5,8% a partire dal 1 aprile, a cui si aggiungerà un ulteriore 4% da maggio. Scrive il regolatore: l’aumento del +5,8% in vigore da aprile, deriva sostanzialmente dagli incrementi del petrolio, dai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema e dall’andamento della borsa elettrica sia per effetto dell’emergenza freddo di febbraio sia in una visione prospettica… Anche l’esigenza di interventi urgenti per la sicurezza del sistema elettrico in presenza di una crescita esponenziale della generazione da fonti non programmabili e intermittenti, in particolare il fotovoltaico, rappresenta il 40% circa dell’aumento del 5,8%.
A maggio, come detto, subentrerà un altro rincaro del 4%, che incorporerà i costi dovuti alla maggiore incentivazione delle rinnovabili, ma questo per ora lo mettiamo tra parentesi. Legambiente prende in mano la bolletta media annua della “famiglia” tipo, la stessa per la quale l’Autorità stima un importo di 494 euro così divisi:
Voce Costo [euro] Peso [%]
Energia e dispacciamento 294 59,5
(di cui commercializzazione) (21) (4,3)
Trasm. + distr. + misura 69 14
Iva + accisa 67 13,5
Oneri di sistema 64 13
(di cui per rinnovabili) (48) (9,7)
Totale 494 100
Legambiente si concentra sui primi 294 euro, sostenendo che “vanno a tutte le centrali escluse le rinnovabili”, cioè “il 90% va a impianti a metano, petrolio e anche carbone”. Questo però non è del tutto corretto.
Anzitutto, una ventina dei 294 euro è riconducibile alle attività di commercializzazione dell’energia elettrica ed è chiaro che le stesse vengano svolte indistintamente per l’energia fossile o rinnovabile che sia.
I 273 euro rimanenti coprono i costi per la materia prima e per il dispacciamento dell’energia. È interessante evidenziare che nel prezzo all’ingrosso della materia prima sono inclusi anche i costi che i produttori non rinnovabili sono obbligati a sostenere quale effetto del meccanismo dei certificati verdi (nel 2012 l’obbligo è pari al 7,55% ), il cui impatto può essere stimato, in via conservativa, in 5 euro/MWh. Dal momento che la “famiglia tipo” dell’Aeeg consuma 2.700 kWh/anno, l’impatto dei CV implicitamente incluso nella componente “Energia e dispacciamento” della sua bolletta annua è di circa 14 euro.
La parte della voce “Energia e dispacciamento” completamente non riconducibile a produzione rinnovabile scende quindi a circa 260 euro.
A ben vedere, all’energia immessa in rete dagli impianti rinnovabili che percepiscono i certificati verdi è riconosciuto anche il prezzo di mercato della stessa. Assumiamo che nel 2012 la generazione da fonti rinnovabili passi dal 26% del 2011 (fonte: Legambiente) al 30% del fabbisogno, pari a circa 95 TWh, di cui 40 TWh di generazione da grande idroelettrico, circa 20 TWh di energia rinnovabile incentivata con tariffe onnicomprensive e 35 TWh che ricevono anche il prezzo dell’energia all’ingrosso oltre al CV (preferiamo escludere il grande idroelettrico perché tali investimenti risalgono a qualche decennio addietro e una recente politica energetica diversa non avrebbe intaccato il loro impiego). Ne segue che una parte dei 260 euro di cui sopra in realtà ritorni a impianti rinnovabili. Possiamo ipotizzare che si tratti di almeno un 12%.
Vi è poi da considerare l’aumento dei costi per il dispacciamento imputabile alla repentina impennata della produzione da fonti rinnovabili intermittenti: dal recente comunicato dell’Aeeg è possibile evincere che tale effetto sia quantificabile in circa 11 euro per la “famiglia tipo” (40% dell’aumento del 5,8%).
Scendendo lungo la bolletta troviamo poi gli oneri generali di sistema. Legambiente in questo caso riporta correttamente che dei 64 euro annui quelli destinati alle “nuove rinnovabili” valgono 48 euro.
Da ultimo, qualche parola sulla fiscalità – accise e Iva – che vale 67 euro e insiste sulla produzione energetica, sia sugli oneri di sistema. Ai 48 euro di oneri di sistema riconducibili alle rinnovabili e ai 14 euro imputabili al meccanismo dei CV, si aggiunge dunque l’Iva al 10%, per altri 6 euro.
Conclusione: la “famiglia tipo” non paga 48 euro per le rinnovabili, ma ne paga almeno 79 (e senza includere la parte della componente Energia che comunque remunera anche gli impianti rinnovabili). Ma non è finita. Perché sappiamo che da maggio la bolletta crescerà di un ulteriore 4% (poco meno di 20 euro) interamente riconducibili all’incentivazione delle fonti verdi. Così, nel giro di poche settimane i 79 euro diventeranno 99.
C’è dell’altro. E’ innegabile che “la crescita delle fonti rinnovabili [abbia] fatto abbassare il prezzo dell’elettricità nelle ore di punta” come afferma Legambiente, tuttavia val la pena svolgere qualche riflessione anche su questo punto. Se anche ipotizzassimo per assurdo un parco dal quale istantaneamente scompaiano 55 TWh di generazione rinnovabile (escluso solo il grande idro) tale ammanco si tradurrebbe in una maggiore domanda contendibile per la potenza termoelettrica convenzionale per un massimo di circa 8.000 MW nelle ore di picco e 5.000 MW nelle ore di fuori picco. Certamente sono un numeri importanti, eppure l’overcapacity che caratterizza il settore termoelettrico, unita alla situazione “lunga” del mercato del gas naturale, ci porta ad azzardare che l’aumento del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica non potrebbe incidere per la famiglia tipo oltre i 70 euro/anno (pari a 25 euro/MWh). Per arrivare a un tale livello dovrebbero verificarsi simultaneamente tali e tante circostanze negative, dalle tensioni internazionali sui prezzi oil a un’improvvisa scarsità di metano sul mercato nazionale fino a una domanda a livelli record, da risultare del tutto improbabile. Realisticamente, l’eventuale aumento del prezzo all’ingrosso medio dell’energia elettrica sarebbe molto, molto inferiore.
Inoltre, al beneficio in termini di riduzione dei prezzi ottenuta “tagliando il picco” (stimato nell’ordine di 1-3 euro/MWh nell’analisi Aspo che si trova qui), si è osservata una tendenza al rialzo dei prezzi off peak, con una conseguente riduzione del risparmio per il consumatore finale derivante dall’introduzione della tariffa bioraria e dalla rimodulazione dei suoi consumi.
In sostanza, se guardiamo all’extracosto rinnovabile, il valore corretto è almeno il doppio dei 48 euro stimati da Legambiente. Così, non solo per essere pignoli, ma perché una corretta informazione e comprensione dei fenomeni è alla base di qualunque possibile miglioramento della politica energetica ed economica. Dunque, una risposta più corretta alla domanda di Legambiente – “è davvero tutta colpa delle rinnovabili se le bollette della luce lievitano?” – è: “no, non è tutta colpa delle rinnovabili, ma la loro rsponsabilità è tutt’altro che residuale”.
Carlo Stagnaro e Stefano Verde
Caro Dante come puoi vedere è + che giusto produrre energia pulita un pò meno fare ricadere i costi sulla collettività. 🙂
Buonaserata.
L'articolo 132 - IIº comma della Costituzione della Repubblica Italiana, recita così: "Si può, con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni del comune o dei comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione e aggregati ad un'altra. Annessione che potrebbe essere oggetto di referendum popolare dei residenti dei nostri 8 comuni.
annessione dell'Elba alla Sardegna, regione a statuto speciale
Art. 18
La controriforma Fornero prevede il licenziamento per motivi economici.
Il governo e' fatto da tecnici ed il parlamento di fatto non lavora, lo fanno i tecnici.
Suggerisco di licenziare per motivi economici ed inefficienza il parlamento; in alternativa C.I.G. fino a quando c'e' Monti.
Ivano
ANCORA SPRECHI DELLA POLITICA.
CHE SENSO HA AVER RIUNITO UN CONSIGLIO PROVINCIALE E RELATIVE COMMISSIONI ALL'ELBA.
CHI PAGA LA LORO TRASFERTA??
SIAMO IN UN MOMENTO COSI' DIFFICILE DELLA NOSTRA ECONOMIA E QUESTI VENGONO IN TRASFERTA ALL'ELBA!
BRAVI, BRAVI, 7+!!!!!
Un consiglio al Sindaco Mancuso...
Lei parla tanto di Coerenza,dimostri allora che le sue dimissioni siano effettive e senza revoca...solo così può dire di essere coerente,non tanto verso se stessa ma verso i cittadini di Rio Marina,è l'ora di finirla con questo comportamento destabilizzante...Prenda una decisione e per sempre,a parere mio credo sia meglio che lei si dimetta,non ha più una maggioranza,e non credo che dopo il consiglio comunale di oggi possano cambiare idea
arrivederci dal coccolo in sù
E' vero papi ha sbagliato!
Avrebbe dovuto pensare al porto..
Come risorsa naturale delle casse longonesi!
Ma scherzate !!
Adesso per ristrutturare il porto turistico, passeranno
Altri dieci anni! Avrebbe dovuto appoggiarsi a persone
Competenti che anche se avrebbero preso giustamente
La loro parte ,avrebbero sicuramente fatto lavorare il tutto!
Invece, cotto e granito in piazza cosa hanno portato?
Adesso siamo indietro.. Persino ai piombinesi..
Paolo Boggi governatore dell'isola d'Elba.
Abbiamo bisogno di persone con grandi ambizioni come Boggi se vogliamo che l'Elba sia una vera meta turistica apprezzata per i servizi, le attrazioni, lo svago offerti, la natura ci ha gia dato un grande aiuto.. sfruttiamolo basta piangere e aspettare il miracolo che non avverra' mai diamoci da fare...
che ci prova puo' perdere, chi non ci prova ha gia perso.
articolo Boggi: [URL]http://www.tenews.it/giornale/2012/04/11/l-elba-una-ex-meta-turistica-cosa-dobbiamo-fare-per-evitarlo-42280/[/URL]
Il Consiglio Comunale di Campo nell'Elba ieri sera ha introdotto l'addizionale IRPEF. D'ora in poi i residenti nel Comune di Campo pagheranno più IRPEF. I soldi andranno nelle casse comunali. Che dire? Mi sembra la classica ciliegina sulla torta. Non sono stati sufficienti i danni provocati dall'alluvione che ha messo nei guai tante persone.
Complimenti per la raffinata mossa politica.
Crisi a Rio Marina- Per elettore pro-forum
Guardi, io conosco abbastanza bene Martorella. Lui ha avuto in passato incarichi a livello comprensoriale. E’ una persona equilibrata e preparata. Non conosco Baleni ne' le atre signore ( colpa mia). In una campagna elettorale ho partecipato ad una assemblea a all’ex Cinema e rimasi colpito da come si esprimevano alcune signore che si alternarono sul palco. Un una di queste era certamente Paola, che vedevo per la prima volta. Le altre non so chi fossero. Forse una di queste proprio a signora Roitero. Non escludo che possano essere delle vecchie volpi, ma l’esperienza di cui parlavo io è quella che si faceva nei partiti. Dove si iniziava ad attaccare i manifesti e si finiva con aver incarichi importanti a livello comprensoriali o provinciale. I questo percorso ci si allenava al compromesso ad mandar giù rospi e digerirli, ad assorbire delusioni fermarsi e poi ripartire. Spesso vincevano. Difficilmente avrebbero umiliato la fiducia che gli elettori avevano riposto in loro facendo commissariare il comune. Ecco perché io spero che la carrozza riparta.
Giovanni Muti ( Il Monello )
Forse non avete capito che il Sindaco Papi non ha tolto i pontili perche non li vuole! li ha tolti per togliere i privati dalla gestione del porto!! i pontili Papi li vuole eccome!!!!! ma perche se non sapete le cose parlate??? vi sciacquate la bocca dicendo che lo sviluppo viene dal porto....vedrete quando farà vedere tutto quello che ha fatto il Papi per il porto, ma non a chiacchere, con atti delibere, ordinanze e progetti!!!!! aprire la bocca e dar fiato è semplice, dimostrate con atti deliberativi e progetti è tutt'altra cosa.
Un grande Sindaco rimane un grande Sindaco, un bravo amministratore non si presenta per la prima volta alla carica di Sindaco senza avere nessuna esperienza amministrativa, specialmente se nella lista ci sono tutti ragazzi giovani anche loro con meno esperienza del candidato sindaco!!!
[SIZE=4][COLOR=darkred]La guerra di Boubacar e musica a Campo[/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkblue]Giornata dedicata alla cultura quella di sabato: l’ultimo romanzo di Francesca Caminoli sullo sbarco degli alleati e il Duo Simili in concerto a San Gaetano [/COLOR]
Una giornata all’insegna della cultura e dell’intrattenimento, con letture e concerti quella organizzata dal Comune di Campo nell’Elba con la Pro Loco per sabato 14 aprile. Un appuntamento che vede la presentazione dell’ultimo libro di Francesca Caminoli (La guerra di Boubacar, editore Jaca Book, 152 pagine, 10,20 €) e il concerto del gruppo Duo Simili con le loro melodie e tonalità dal mondo.
Il primo evento in programma è alle 17 nella sala consiliare del Comune dove la giornalista e scrittrice Francesca Caminoli parlerà della sua ultima fatica letteraria. La storia ruota attorno alla figura di Boubacar Diop: lui e Gustavine Flaubert arrivano entrambi a Marina di Campo, dove i loro nonni sbarcarono il 17 giugno 1944 in quella operazione Brassard che portò alla liberazione dell’Elba grazie alle truppe francesi ma anche senegalesi. Sulla loro strada un monumento in ricordo di quei soldati che furono massacrati appena toccata la spiaggia di Marina di Campo.
Insieme alla ricostruzione storica descritta con grande cura, Caminoli alterna la voce del narratore a racconti in prima persona ed accompagna la recluta Boubacar nello stupore delle scoperte, tra la carneficina dei suoi compagni, la tolleranza e un cuore grande. Da lì entra il gioco il nipote deciso a raggiungere l’Europa da clandestino, una volta arrivato all’Elba incontrerà Gustavine, giovane francese che fa l’insegnante di snowboard, ama le vette innevate, vive la precarietà esistenziale dei nostri giovani.
Un libro attuale, che guarda al passato, attraverso una spiaggia, quella di Marina di Campo che resta sempre sullo sfondo del narratore.
In serata il secondo appuntamento organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Campo nell’Elba. Quello con la musica del Duo Simili con Juliette Du Pasquier e Marc Hünsenberger alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di San Gaetano. Un concerto gratuito dove i due artisti di origine svizzera accompagneranno il pubblico in un viaggio sulle tonalità e le melodie dal mondo con piano, fisarmonica e violino.
Cari miei è finita l'era Papi!!
È stato un grande sindaco ma ora c'è bisogno di un Po di freschezza.
Non ha capito che lo sviluppo del Paese può venire dal mare! lo dimostra il fatto che ha tolto 80 posti barca uguale 600 persone.
Infatti se vedete Porto Santo Stefano i pontili sono tutti li!
Cari miei de volete ancora miseria sapete chi votare.
Io sono contro il suo modo di operare, ma gli vanno fatti i complimenti per la bella piazza e le belle Palme che ha messo.
Per i vari poblemi che ci affliggono..........è colpa nostra, non siamo capaci a reagire e mandare via la classe politica.....ma corriamo subito come pecorelle alle votazioni.
Ci basta la partita la domenica, riempirci la panza e tutto passa.................che popolo di pecoroni, e mi ci metto anche io.
giancarlo giannotti
portoferraio
Forza Fabio siamo tutti con te!
A costo di prendere questa vittoria per i capelli!
Sei grande!
MA LA "CLASS ACTION" CHE BARBETTI HA inoltrato NEI CONFRONTI DI ASA L'ANNO SCORSO che fine ha fatto????
La solita propaganda di esperto politico?????
Ora dice che bisogna ridurre i consumi.... si pagherà di meno?
No, perchè l'ASA ha le sue spese fisse e deve stare nei bilanci. Come al solito la solita fregatura per la gente. Come sarebbe bello un mondo senza "politicanti affaristi spregiudicati".
So che il consiglio comunale a Rio non è ancora finito,ma circolano voci che Fortunato e Company alla signora Mancuso l'abbiano fatta a pezzetti.giustamente.per i comportamenti poco chiari da parte del sindaco stesso......
