Mi sbaglio o tra un paio di mesi alla marina si vota..... Ma I candidati usciranno allo scoperto o si vota a scatola chiusa....... O più tardi si esce allo scoperto meno ci si confronta e meno ci dovete dire le vostre intenzioni se ci sono...... Chi sa se l'attuale amministrazione, nata per bloccare il progetto PORTO, sia riuscita nel suo intento
113259 messaggi.
Doverosa premessa: Il carburante è a prezzi folli e sta già pesando parecchio sulle tasche di tutti.
Detto questo avete presente quando si diceva che guerra o non guerra avremmo dovuto pagare? Ecco il conto che inizia a presentarsi direttamente (nelle nostre tasche) e indirettamente (vedi sciopero dei pescherecci).
Vorrei però farvi presente una cosa: dipendiamo fortemente da olio e gas russo e c'è bisogno di ridurre questa dipendenza se vogliamo continuare con una guerra economica e non sul campo. Per questo, dovete capire che lo Stato non può permettersi di abbassare il prezzo, sennò la domanda crescerebbe. Io credo che ci toccherà, come già detto, rispolverare le biciclette e diminuire il nostro consumo di combustibili fossili.
Nelle grandi città sarà più facile, noi poveri isolani dovremo invece pagare come sempre.
Meglio pagare comunque che stare al fronte
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/gasolio.JPG[/IMGSX] A Livigno, rinomata località turistica in provincia di Sondrio, la benzina costa 1,36 euro al litro e il diesel 1,25 euro al litro. Il comune è infatti una zona extradoganale in cui non si pagano né Iva né accise.
Il prezzo del carburante a Livigno mostra dunque quale sarebbe il costo che gli italiani potrebbero pagare se non ci fossero le accise. Più volte in passato il leader della Lega Matteo Salvini aveva mostrato proprio i prezzi di Livigno per sostenere la sua battaglia contro le accise, rimasta però sempre lettera morta nonostante i periodi trascorsi al governo, prima nel "Conte 1" e adesso con Mario Draghi. Adesso da più parti, inclusi i gestori dei distributori, il tema dell'eliminazione o della sospensione delle accise è tornato prepotentemente alla ribalta.
10 MARZO 2022
12:58
continua su:
https://www.fanpage.it/milano/a-livigno-senza-iva-e-accise-la-benzina-oggi-costa-136-euro-al-litro/
https://www.fanpage.it/
Aaaaaaahhhhh Miracoloooo!!! Abbiamo la dimostrazione che esistono i sostenitori della attuale giunta portoferraiese e che si degnano anche di leggere e rispondere su Camminando!!! Almeno questo è quello che sembra si trapeli dal sig. Michele che consiglia, prima di dire sciocchezze, di controllare la pagina fb del comune di Portoferraio per conoscere i lavori programmati del comune. Bene, benissimo, prendiamo atto della tanto sbandierata partecipazione collettiva dei rinascenti che si traduce in un post su fb ogni tanto e all'occorrenza immediata censura sui commenti sgradevoli (anche su familiari del sindaco che si sentono cosi tanto al centro dell'attenzione da dichiarare di essere stati attaccati in anonimato...che carina la nipotina che non capisce che l'attacco era sulla censura dei commenti al quale lei partecipava con un eleganza e educazione tipica dei portoferaiesi doc. 😚😚😚) Per tornare al nostro caro Michele che ci indica come capire cosa stanno programmando dentro i giardini delle Ghiaie, provo a fargli notare che a 50 metri di distanza dal nuovo campetto da calcio/basket/volley c'è un impianto sportivo comunale abbandonato. C era una tensostruttura chiusa e coperta ormai marcia e distrutta, ci sarebbe una specie di skate park abbandonato a sè stesso, mai terminato e pericoloso così com'è allo stato attuale e ci sarebbe guarda caso, proprio accanto alla piscina, un bel campetto di calcio già pronto, ma anch'esso abbandonato a se stesso. La riqualificazione del verde pubblico si attua gettando cemento in un giardino per far giocare i bambini lasciando le zone intorno all'abbandono totale?!? Ma siete seri??!
Da Gualberto Gennai, AEM Associazione Elbani del Mondo.
Melbourne, Australia, 10 marzo 2022
Ai cari amici elbani vorrei sottoporre quanto scrissi al Direttore del quotidiano Il Giornale, signor. A. Minzolini, senza, purtroppo, avere ricevuto alcun riscontro ...
Gent.mo Direttore A. Minzolini
Leggo con piacere ,sul mio Computer, il Suo Giornale e mi soffermai , rileggendo, l`articolo del nostro Presidente Mattarella in merito alla giornata della ,Memorie delle Foibe . Non e` mancato al nostro Presidente di colpire , con audacia, colui che fu l`artefice di quei massacri definendo macellaio
l`infamoso maresciallo Tito. Una Storia vera che gli italiani subirono finendo in quei canaloni dette Foibe. Fu una tragedia umana che i veri Italiani non potranno mai dimenticare. Vi fu l`epurazione dell`Istria con l`abbandono delle proprie case , dei propri beni per fuggire in ogni parte del mondo , accolti in Argentina , Australia non certamente a Bologna!! Molto bene ha fatto il nostro Presidente Mattarella ad espropriare Tito dalle onoreficenze ottenute dai governanti italiani di allora
con a capo G. Saragat. Io Direttore Minzolini ho inviato le pagine del Suo Giornale al giornale di lingua italiana il Globo pregando il Direttore Dari Nelli di pubblicare nel giornale il Globo pregandolo di pubblicare ogni cosa perche` gli
Italiani d`Australia hanno il diritto di conoscere le verita` che il
nostro Presidente ha illustrato magnificamente. Dopo quattro edizioni nessun cenno e` apparso di quanto ho inviato. Ho voluto dire al Direttore D. Nelli che , per il suo silenzio, lo
faro` denunciare dal Parlamento italiano per il proprio comportamento.
Vorrei che anche lei potesse intervenire perche`la Storia non si puo` cancellare, e` ancora nella memoria per ricordare.
A lei i miei ossequi e buon proseguimento per Il Giornale.
Gualberto Gennai da Melbourne
Voglio fare un plauso al consigliere regionale sig. Landi ,
che ieri ho sentito su radio liberta' .
Ha parlato delle problematiche dell'isola d'Elba tra cui il dissalatore e i problemi della sanita'.
Per riascoltare la puntata in podcast :https://radioliberta.net/podcast/2304
UNISTRASI E CARCERE DI PORTO AZZURRO PER LA CERTIFICAZIONE DI ITALIANO L2
Somministrazione degli esami CILS presso la Casa di Reclusione “Pasquale De Santis” di Porto Azzurro
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/gale.JPG[/IMGSX] PORTO AZZURRO. Per la prima volta nella veste di sede di esame istituita presso un Istituto Penitenziario, il Polo Universitario Penitenziario dell’Università per Stranieri di Siena (PUP) e la CILS hanno svolto le prove d’esame per l’ottenimento della certificazione A2 Integrazione e B1 cittadinanza destinate a dieci detenuti stranieri ospiti della Casa di Reclusione “Pasquale De Santis” di Porto Azzurro.
La sessione d’esami è stata possibile a seguito di un percorso intrapreso lo scorso anno con l’avvio dei corsi di lingua italiana destinati a detenuti stranieri e organizzati dal PUP. I corsi strutturati su tre livelli di competenza linguistica hanno coinvolto circa 20 studenti con incontri settimanali con i tutor dell’Università. I corsi d’italiano, la certificazione linguistica e infine la possibilità per i detenuti di iscriversi ai corsi di laurea dell’Unistrasi rappresentano ulteriori percorsi di inclusione che il Polo Penitenziario dell’Università per Stranieri di Siena ha deciso di costruire insieme alle istituzioni penitenziarie della Toscana.
Come Polo Universitario Penitenziario dell’Unistrasi siamo felicissimi di questa proficua collaborazione, che prosegue con l’iscrizione al corso di laurea in Mediazione Linguistica e Culturale di un detenuto e la realizzazione di ulteriori percorsi di formazione linguistica. Un ringraziamento particolare va ai detenuti che hanno partecipato ai corsi di lingua italiana, agli studenti tutor dell’Unistrasi che in questi mesi hanno accompagnato e preparato i candidati nella formazione delle competenze richieste, al Direttore della Casa di Reclusione di Porto Azzurro Dott. Francesco D’Anselmo, alla Comandante di Reparto Dott.ssa Giulia Perrini, alle Funzionarie della Professionalità Giuridico-Pedagogica Dott.ssa Giuseppina Canu e Dott.ssa Mariasara Aiosi, al personale di Polizia Penitenziaria, e alla volontaria dell’Associazione Dialogo Maria Antonietta Brucciani, che hanno accettato questa sfida e infine alle colleghe del Centro CILS che fin dall’inizio hanno dato la loro disponibilità e messo a disposizione le loro competenze.
Polo Universitario Penitenziario dell’Università per Stranieri di Siena.
Prof.ssa Antonella Benucci Delegata del Rettore per Polo Universitario Penitenziario della Toscana.
Dott. Mauro Pellizzi referente corsi di lingua italiana per il Polo.
Dott.ssa Viola Monaci dottoranda e collaboratrice per il Polo.
COMITATO ERADICAZIONE CINGHIALI ISOLA D’ELBA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/cing.JPG[/IMGSX] Il Comitato per l'eradicazione dei cinghiali scrive a Regione, ministri e Commissione Europea
Di fronte ai danni sempre più elevati causati alla biodiversità unica dell’Isola d’Elba e alla sua economia agricola e turistica, il Comitato Eradicazione Cinghiali Isola d’Elba, che riunisce oltre 70 firme tra associazioni ambientaliste, agricole, di categoria, culturali e imprese, ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana: Eugenio Giani, agli assessorati "Agro-Alimentare, Caccia e Pesca" e "Ambiente, Economia Circolare, Difesa del Suolo, Lavori Pubblici e Protezione Civile": Stefania Saccardi e Monia Monni, ai ministri della "Transizione Ecologica" e "Politiche Agricole, Alimentari e Forestali": R.Cingolani e S.Patuanelli, ai Commissari Europei e alle Commissioni per l'Ambiente e per l’Agricoltura: W.Sinkevičius, J.Wojciechowski, F.Fink-Hooijer e W.Burtscher, per chiedere un incontro urgente e interventi immediati e risolutivi per fermare l’ecocidio in corso all’Isola d’Elba e per tutelarne l’economia agricola e turistica.
La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche ai Sindaci dell’Isola d’Elba, al Presidente e al Direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, alla Provincia di Livorno e all’ISPRA.cco il testo integrale della lettera/appello:
Oggetto: Richiesta di incontro e iniziative urgenti per la grave situazione di disastro ecologico all’Isola dElba dovuta alla proliferazione di ungulati introdotti.
All’Isola, d’Elba (Provincia di Livorno, Toscana), tra gli anni ’60 e ’70 sono stati introdotti, a scopo venatorio, cinghiali (Sus scrofa) fortemente ibridati con esemplari provenienti dall’Europa Centrale e maiali domestici, in un territorio dove l’ultimo cinghiale “maremmano” era stato abbattuto nel 1802.
La popolazione di cinghiali introdotti - consentita da Provincia e Regione Toscana - è esplosa a causa di una fallimentare gestione venatoria che ne ha comportato una maggiore ed esponenziale proliferazione.
Successivamente, su richiesta dei Comuni e dei cacciatori, negli anni ‘80, la Provincia di Livorno ha introdotto all’Elba i mufloni (Ovis aries musimon), un’altra specie che si è trasformata presto in invasiva.
Nel 1996, in base a quanto previsto dalla Legge 394/91 sulle aree protette, nel 53% del territorio dell’Isola d’Elba è stato istituito il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Per la metà occidentale dell’Isola d’Elba era già stata istituita, in base alle Direttive europee Habitat e Uccelli , il Sito di Importanza Comunitaria (SIC), ora Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) Monte Capanne Promontorio dell’Enfola, successivamente è stata istituita la ZPS/ZSC Elba Orientale.
In questo delicatissimo contesto, la caccia si è rivelata sempre più uno strumento inefficace e dannoso, il cui impatto è stato acuito dalla decisione della Regione Toscana di dichiarare la zona esterna al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (il 43%) “Area vocata al cinghiale”, dove cioè dovrebbe prosperare un animale alloctono e invasivo e che si era estinto all’Elba più di 150 anni prima della sua sconsiderata reintroduzione, utilizzando animali molto più grandi e prolifici del ceppo estinto.
All’Isola d’Elba è presente un’agricoltura di qualità che si fregia di diverse Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e che opera in situazioni spesso difficili, mantenendo anche l’equilibrio idrogeologico di un’isola segnata dall’agricoltura “eroica” dei terrazzamenti e dei muretti a secco.
L’introduzione e la moltiplicazione dei cinghiali e dei mufloni a scopo venatorio sta rendendo vane tutte le misure di protezione della fauna e della flora selvatiche e la valorizzazione del territorio previste dalle normative italiane ed europee: siamo di fronte a un vero e proprio ecocidio e ad un disastro economico di proporzioni enormi, con la scomparsa di molte specie autoctone e la devastazione di coltivazioni di qualità.
Un ecocidio che chiama lo Stato e il Parlamento Italiano, che hanno istituito il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per proteggere la biodiversità e il territorio e l’Unione Europea, che insieme alla Regione ha istituito le ZPS/ZSC, ad assumersi le loro responsabilità per il totale fallimento della tutela delle specie e degli habitat e per il mancato contenimento di due specie alloctone invasive che sono la causa di questo stesso ecocidio.
Solo il Parco Nazionale, in questi anni, è intervenuto attivamente con la cattura e l’abbattimento selettivo degli ungulati, mentre le misure di contenimento esterne al Parco sono state improntate a favorire l’attività venatoria di 300 cacciatori - arrivando fino all’istituzione dell’Area vocata - che tengono in ostaggio 30.000 abitanti, la biodiversità e l’economia di un’intera Isola. Tremiamo solo a pensare cosa accadrebbe alla nostra economia turistica se l’epidemia di Peste suina africana arrivasse sul nostro territorio.
Una situazione così drammatica che il Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha per ben due volte deliberato per chiedere l’eradicazione di cinghiali e mufloni (ricevendo l’approvazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale – ISPRA) e che, recentemente, 6 sindaci su 7 dell’Isola d’Elba, riuniti nella Comunità del Parco, hanno chiesto alla Regione Toscana di abolire l’Area vocata per il cinghiale e di avviare un progetto di drastica riduzione della popolazione di ungulati, per poi giungere all’eradicazione. Richieste promosse da questo Comitato e dalle associazioni ambientaliste e di categoria ed economiche che lo compongono e alle quali si associa con la consapevolezza che rappresentano l’opinione della stragrande maggioranza dei cittadini elbani.
Per questo il Comitato, le Associazioni e tutti i firmatari che lo compongono chiedono un incontro urgente con l’Assessora regionale all’Agro-alimentare, caccia e pesca e Vicepresidente Stefania Ceccardi, con l’Assessora all’Ambiente, economia circolare, difesa del suolo, lavori pubblici e Protezione Civile Monia Monni e con il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per discutere dell’immediata revoca dell’area vocata al cinghiale e dell’avvio di iniziative - senza deroghe ad hoc per l’Elba di cui si vocifera - per una rapida e drastica riduzione della popolazione di ungulati all’Isola d’Elba. Un incontro con gli organi politici e non con i funzionari degli uffici, perché la questione è di politica ambientale ed economica e riguarda l’ambiente e l’economia della terza isola italiana.
Al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani chiediamo di portare avanti quanto ebbe a dire il suo predecessore Sergio Costa durante un incontro al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: un progetto di forte riduzione delle popolazioni di ungulati in base a quanto chiesto da Parco Nazionale e ISPRA e dai Comuni. Al ministro chiediamo di fermare questo ecocidio, attuando la normativa italiana ed europea e gli impegni internazionali presi dell’Italia nell’ambito della Convention on BIological Diversity Onu e del Decennio Onu per il ripristino degli ecosistemi.
Inoltre, al ministro della Transizione Ecologica Cingolani e dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli chiediamo di riceverci per capire come il MITE e il Mipaas intendano difendere la biodiversità e l’agricoltura di un’isola protetta per oltre la metà da un Parco Nazionale e che, nonostante questo, in 25 anni ha subito perdite enormi e forse irreparabili di specie animali e vegetali e di raccolti agricoli a causa dell’introduzione e della gestione venatoria del cinghiale esterna al Parco e dei mufloni introdotti prima dell’istituzione del Parco.
Al Commissario europeo all’ambiente, oceani e pesca Virginijus Sinkevičius, al Commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski e alla Direzione ambiente dell’Unione Europea chiediamo un’attenta verifica del depauperamento delle risorse biologiche, agricole e della biodiversità dell’Isola d’Elba che la ZPS/ZSC e le normative UE avrebbero dovuto difendere, nonché l’applicazione della nuova Direttiva Biodiversità, in particolare per quel che riguarda la tutela degli habitat e delle specie insulari e della lotta alle specie invasive.
Chiediamo anche che sia valutata la possibilità dell’apertura di una procedura di infrazione per la mancata tutela delle ZPS/ZSC dell’Isola d’Elba determinata dalle politiche venatorie della Regione Toscana e dall’assenza di intervento dei governi italiani fin qui succedutisi.
Contando su sollecite risposte a quanto chiesto, si inviano distinti saluti
COMITATO ERADICAZIONE CINGHIALI ELBA
WBA (World Biodiversity Association onlus)
Italia Nostra Arcipelago Toscano
Legambiente Arcipelago Toscano
Associazione Costa del Sole (Marciana)
Associazione Amici di Pratesi e Colle d’Orano (Marciana)
Associazione Elba Consapevole Isola d’Elba
Associazione Pedalta (Marciana)
Slow Food Isola d’Elba
ElbaTaste (Isola d’Elba)
Rete Gustose (Isola d’Elba)
Fondazione Villa Romana delle Grotte (Portoferraio)
Fondazione Italo Bolano (Portoferraio)
Confesercenti Isola d’Elba
Confcommercio Isola d’Elba
Coldiretti Isola d’Elba
Produttori Vini DOC Isola d’Elba
Consorzio di Tutela dei Vini dell’Elba
S.Coop. Pelagos (Campo nell’Elba)
Benzina gas elettricità
Aumentato tutto la benzina sopra i 2€ anche il gas grandissima impennata la corrente il doppio e gli stipendi non aumentano
Tutti aspettano la stagione ma siamo alla frutta ritorniamo a fare i contadini e pescatori e sentiamo se riaprono le miniere
Alla fame Edoardo
ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAPOLIVERI.
Visto I rincari di gas e petrolio, visto gli aumenti dei prodotti di prima necessità, dei trasporti e di tutti i generi alimentari, visto la riforma delle aliquote IRPEF da parte del governo centrale (tutti insieme appassionatamente) che hanno premiato i più abbienti con un esiguo aumento (neanche un caffè al giorno) delle pensioni minime, cosa pensa di fare l'amministrazione comunale per limitare i danni per i meno abbienti?
A proposito della TARI e ADDIZIONALE COMUNALE, è stata o si pensa di fare qualche modifica?
Grazie anticipatamente per la risposta.
A proposito del caro benzina, nella serie di accise che gli italiani pagano ad ogni rifornimento, c'è ancora quella dell'invasione (la storia si ripete..) dell'Abissinia odierna Etiopia, voluta dal regime fascista di allora.
È di questi giorni la notizia che il governo irlandese ha abbassato le tasse sui prodotti petroliferi con un risparmio medio di circa 15€ per ogni pieno di benzina. Accadrà ciò anche in Italia?
1762:SUPPLICA ALLA SACRA CESAREA MAESTÀ PER POTER AVER MAGGIOR SPAZIO PER IL MONTE PIO
Parte quarta
Nell’edificio della Biscotteria dove attualmente si trova l’ufficio scuola nel 1761 erano ubicati i locali della sede del Monte di Pietà di Portoferraio .Lo fa sapere la didascalìa di una pianta della Biscotteria di quell’epoca. dove la sede del Monte di Pietà viene indicata con la lettera E .(vedi rilievo piano terra biscotteria)
Nel 1762 gli umilisssimi servitori e sudditi deputati ai Monti Pii della giurisprudenza e dominio fiorentino,da cui dipende il Monte Pio di Portoferraio,supplicano la “Sacra Cesarea Maestà”per poter aver la possibilità di allargare i locali dove opera questo Monte Pio in Portoferraio perché quelli siti nella biscotteria sono diventati insufficienti.
Roberto de Ricci,soprassindaco,Antonio Franceschi,provveditore,Giovanni Pandolfini, cancelliere chiedono
poter aver la possibilità di allargare i locali dove opera il Monte Pio di Portoferraio .
Affermano che “ il Cancelliere di Portoferraio ha prospettato alla nostra popolazione l’acquisto di una porzione di terreno ed una casa appartenente allo Scrittoio delle fortificazioni di Portoferraio che presentemente è goduta da Filippo Giannetti come munizioniere di quella Fortezza ,quale ricercato del suo assenso,cederebbe di buon animo previa la benigna permissione della C.M.I. detta porzione di terreno per servire del Monte Pio.
E lo stesso consenso è stato ancora prestato dal Tenente Colonnello de Baillon sentito da detto Cancelliere mentre si trovava in Firenze ,mentre possa aversi l’ingresso al suddetto quartiere del Giannetti da altra porta.”
Con tale acquisizione il Monte avrebbe potuto godere non solo di un più ampio spazio ma anche di una attività funzionale migliore evitando la confusione che è presente nel ricovero di biancherie,ori e argenti ed anche “una confusione in pregiudizio non meno del Massaio del Monte che dei poveri Impegnanti”che vi lavorano. Se però la supplica dei postulanti non avesse buon fine chiedono di non aggravare il Monte Pio di un affitto maggioreSi tratta di documento interessante perché la richiesta di allargare i locali dove il Monte Pio opera attesta come l’attività dei pegni del Monte Di Pietà sia aomentata alla fine del secolo diciottesimo dopo quasi cento anni dalla nascita
“ Sacra Cesarea Maestà
Il Monte Pio di Portoferraio si trova in tale strettezza ed angustia di abitazione per non aver altro che un piccolo ingresso e due piccole stanze una delle quali serve per ricovero delle biancherie,ori,argenti e l’altra dei rami a segno tale che essendo quelle già ripiene dei Pegni fatti non vi ha luogo da disporre i Pegni che nuovamente si fanno e mescolandosi perciò i Pegni da rifinire con questi ne nasce un disordine ed una confusione in pregiudizio non meno del Massaio del Monte che dei poveri Impegnanti.
Per apporvi l’opportuno riparo il Cancelliere di Portoferraio ha prospettato alla nostra popolazione l’acquisto di una porzione di terreno ed una casa appartenente allo Scrittoio delle fortificazioni di Portoferraio che presentemente è goduta da Filippo Giannetti come munizioniere di quella Fortezza ,quale ricercato del suo assenso,cederebbe di buon animo previa la benigna permissione della C.M.I. detta porzione di terreno per servire del Monte Pio.
E lo stesso consenso è stato ancora prestato dal Tenente Colonnello de Baillon sentito da detto Cancelliere mentre si trovava in Firenze ,mentre possa aversi l’ingresso al suddetto quartiere del Giannetti da altra porta.
Con tale acquisto potrà ingrandirsi l’abitazione del predetto Monte ed aversi tutto il comodo di riporre in luoghi distinti e separati i pegni che si rifiniscono e quelli che vengono nuovamente fatti.
Riflettendo noi pertanto al preciso bisogno in cui si trova il Monte Pio di ampliare le stanze del medesimo si in rapporto alla collocazione e custodia dei pegni come alla separazione dei ministri di esso che finora sono stati assieme con quelli dello scrittoio lo che reca qualche confusione credrebbamo necessario l’acquisto della suddetta porzione di terreno onde occorrendomi il supremo assenso della M.I. per ( ) questo luogo allo Scrittoio delle Fortificazioni di detto porto,ne umiliamo a V.M.I. le nostre suppliche perché si degni dare a chi occorre la facoltà di concedere detta porzione di terreno per l’uso suddetto nel modo e forma che viene delineato nell’annessa pianta
Ma perché gli assegnamenti di detto Monte Pio sono così limitati e ristretti che non permettono di fare grave ( ) per la qua ragione anco i Ministri del medesimo ritirano ( ) così quando la clemenza della MV non volesse degnarsi di accordare detta porzione di terreno gratuitamente crederebbamo in tal caso che non dovesse aggravarsi il Monte di una maggiore pigione di lire 12 l’anno in conformità della stima e valutazione di detto terreno fatta are da quel Cancelliere dal Capo Maestro Malfante.
E in attenzione dei comandi della M.V.C. profondamente inchinati all’Imperial Suo trono ci diamo l’onore di baciargli l’ I. Manto
Di V I. C.M.
Dall’Uffizio 18 gennaio 1762
Uml.ssimi Serv.ri e Sudd.ti
I Deputati sopra i Monti Pii della Giurisprudenza e Dominio Fiorentino
Roberto De Ricci Sopr.co e Dep.to
Antonio Franceschi Prov.re e Dep.to
Giovanni Pandolfini Cancelliere
Il Marchese Botta Adorno e Guadagni risponde positivamente per la Sacra Cesarea Maestà: “ Concedesi nel modo e con le condizioni che si propongono,e che per la suddetta occupazione si paghi l’annua pigione di lire dodici.
Fatto in Firenze lì 20 gennaio 1762
Marchese Botta Adorno
e Guadagni “
(Filza “Lettere dal Monte Pio, Abbondanza et altro 1755-1767”.C19 .Archivio preunitario. Carteggio del cancelliere.Corrispondenza con Firenze) . Senza numero di pagina.Archivio storico comune Portoferraio)
MARCELLO CAMICI
ELBA BIKE, ARRIVANO I PRIMI APPUNTAMENTI IMPORTANTI DELLA STAGIONE
– Nello scorso week end i primi atleti in gara, dal prossimo si muove la squadra al completo
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/daniele.JPG[/IMGSX] Riparte lentamente verso la ripresa a pieni giri la stagione 2022 di Elba Bike. Nello scorso week end mentre lo “stradista” Simone Covi era impegnato alla classicissima “Strade Bianche” di Siena fra i master ma sullo stesso percorso dei professionisti, Daniele Marinari ha partecipato alla Orvieto Wine Marathon conquistando un quinto posto di categoria in questa gara di apertura della stagione di mountain bike. Un buon risultato, dal momento che ha dovuto gareggiare sul percorso lungo insieme agli Open. Per il prossimo week end Elba Bike si prepara ad affrontare nuove importanti trasferte: una parte della squadra - fra cui qualche esordiente in assoluto nelle competizioni agonistiche - prenderà parte agli Internazionali Xco “Città di Albenga”, una delle gare più importanti di inizio anno, mentre altri giovani bikers prenderanno parte alla Bacialla Bike, in provincia di Arezzo, valida per il circuito MTB Tour Toscana.Inizia così la marcia di avvicinamento verso quello che deve essere considerato il primo vero appuntamento importante della stagione mondiale di mountain bike, ovvero la Capoliveri Legend Xco, gara in programma dal 16 al 18 aprile valida per gli Internazionali d’Italia Series, dove Elba Bike - oltre a gareggiare con i propri atleti - sarà parte integrante della organizzazione.
Per chi vuole sapere tutto dei lavori alle Ghiae
Sulla pagina FB del comune in data 10 febbraio è pubblicata tutta la delibera molto dettagliata dei lavori ai giardini.
Prima di dire sciocchezze leggere e andare a vedere.
Con l'arrivo dell'estate si affievolirà la stretta del gas e del petrolio, ma prepariamoci ad avere una crisi di grano, di cui Russia e Ucraina sono i maggiori esportatori al mondo.
Sarebbe bello che chi avesse terreni incolti all'Elba li "cedesse" ai disoccupati per seminarli.
I prodotti a km zero aiuterebbero l'ambiente, le nostre tasche e l'economia dell'Isola
Ciò che Erode fece nel 7 a.C., Putin lo sta facendo nel 2022 d.C., con una differenza: il primo per timore di perdere il potere, il secondo per togliere la libertà ad un popolo libero.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/bombe.JPG[/IMGSX] Ucraina, First Lady: "E' in corso un omicidio di massa di civili. Putin va fermato"
In Ucraina è in corso un "omicidio di massa di civili" e "la cosa più orribile e devastante di questa invasione russa sono i bambini vittime": lo ha scritto la first Lady ucraina, Olena Zelenska, in una lunga lettera postata sul suo profilo Facebook, indirizzata ai media internazionali, dove in un passaggio cita anche i nomi di alcuni di piccoli rimasti uccisi. “Alisa di otto anni morta nella strada di Okhtyrka il cui nonno ha cercato di proteggere il suo corpo. O Polina di Kyjiv morta insieme ai suoi genitori nella sparatoria - scrive la Zelenska - O sul 14enne Arsenij - in un sobborgo una volta tranquillo della Capitale, un rottame ha colpito la testa del ragazzo, che l'ambulanza semplicemente non è riuscita a raggiungere a causa del forte incendio”.
"Ciò che è accaduto è impensabile, il nostro Paese era in pace, i nostri territori erano pieni di vita", prosegue Zelenska, sottolineando che “la popolazione delle città è piena di disperazione, tagliata fuori dalla guerra. Persone con disabilità, legate alla sedia a rotelle, anziani malati e soli, stanno lontani dai parenti e aiutano. La guerra contro queste persone è un duplice crimine!".
La first lady poi rileva come le "nostre strade sono piene di profughi, in molti dei vostri paesi si vedono già donne e bambini stanchi con il dolore negli occhi. Gli ucraini non mollano nonostante questo orrore - prosegue - l'aggressore pensava poter fare una guerra lampo, ma ha sottovalutato il nostro Paese, il nostro popolo e il suo patriottismo".
“Sebbene l'aggressore lo nasconda, le perdite da parte russa sono migliaia - sottolinea ancora Zelenska - Abbiamo istituito un numero verde per le madri russe in modo che sappiano che i loro figli non sono in esercitazione militare come riporta il Cremlino, ma stanno morendo cercando di conquistare l'Ucraina”.
Poi “l'appello ai media: Continuata a mostrare cosa sta succedendo in Ucraina e mostrate la verità. Nella guerra dell'informazione che la Federazione russa ha svolto, ogni testimonianza è di importanza cruciale”. E conclude: “Se non fermiamo Putin, che minaccia una guerra nucleare, non ci sarà posto sicuro al mondo. Vinceremo sicuramente. Siamo l'uno per l'altro e abbiamo un'arma chiamata unità”.
La Zelenska sin dai primi momenti dell'invasione russa ha incitato il suo popolo a resistere. Nel primo post, coraggiosa e determinata scriveva: “Non cadrò nel panico o scoppierò a piangere. Sarò calma e fiduciosa. I miei bambini mi guardano e resterò vicino a loro e accanto a mio marito. Ma anche accanto a voi. Vi amo e amo l'Ucraina”.
Leggendo il messaggio Ma siete matti? Una riflessione è d'obbligo.
Ma gi ambientalisti ci sono ancora?
La nostra amministrazione all'insegna della trasparenza può far sapere a noi, comuni mortali cosa hanno in mente di fare ai giardini comunali?
Ho appreso dal messaggio che stavano lavorando togliendo di fatto il verde pubblico. Va bene così?
Sono basito dal silenzio anche delle opposizioni.
Insomma volete x favore informare la VOSTRA gente cosa state facendo. Grazie a chi vorrà informarci
Per Corrado la Rosa,
Ripassare la grammatica fa sempre bene, accolgo il suo consiglio
per il resto noto che dichiara quanto scritto fake news e si rifiuta di parlare con un anonimo. prendo atto che per lei è più importante conoscere l'identità di chi scrive che controbattere quelle che dice essere fake news. mi consenta di dire che mi sembra un pò strano. il problema non è una polemica ad personam.
Visto che però la intende così, i miei rispettosi saluti e finiamola qui!