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PER ISOLANOINNAMORATO pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 16:41
Il presidente di Legambiente può esprimere quello che ritiene opportuno anche se può non essere condivisibile. Il problema è che Legambiente è una associazione privata alla quale la legge dello stato concede di poter intervenire nel cd di un ente pubblico laddove non concede nulla a privati cittadini di poter intervenire. Il problema è all'origine nella legge istitutiva dell' area protetta dove non è previsto che quando si istituisce un'area protetta in un territorio antropizzato deve essere richiesto alla popolazione che vive e abita su tale territorio se è favorevole o non favrevole,
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isolanoinnamorato da li pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 15:58
La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano contesta al PNAT e il Ministero dell’ambiente di essersi trasformati in agenzie di promozione turistica abdicando ai doveri di tutela dell’ambiente [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/paga.JPG[/IMGSX] . E’ un esito tutto sommato inaspettato, ma chiarificatore, delle dimissioni di Mazzantini dal CD del parco. Premesso che dopo circa 30 anni passare la mano è il minimo sindacale, la presa di posizione fa emergere intolleranza verso la diversità. Cioè, o si fa come dice Legambiente o si fanno scelte sbagliate e scellerate. Mai che questi ambientalisti abbiano la decenza di ammettere che le loro posizioni hanno condotto, ad esempio, ad un evidente, palese e per alcuni aspetti drammatici, ritardi nel passaggio alle energie rinnovabili e nell’autonomia energetica, sposate solo ora quando si sono fatte parte attiva in società che intendono realizzare impianti eolici offshore. La presa di posizione della presidente Frangioni ha però un altro pregio. Chiarisce che le associazioni ambientaliste ritengono di essere il “verbo incarnato” in materia di gestione ambientale e di non tollerare, non si dice posizioni avverse, ma anche solo diverse pure nel campo ambientalista (definire Sammuri un cementificatore e sviluppatore turistico oggettivamente appare eccessivo se non assurdo). Cioè siamo di fronte ad una visione autoritaria e perniciosa. Perché non fa crescere una reale cultura ambientale. D’altra parte non possiamo negare che Frangioni non sia in buona compagnia, perchè basta pensare alle reiterate sortite dell’ex Ass. regionale Marson che quasi sempre se la prendono con la costa e gli alberghi senza una minima considerazione delle ragioni degli altri. Insomma non si sfugge al dubbio di essere di fronte a settarismo e quindi a qualcosa di assolutamente deteriore e negativo. Pertanto non c'è da ringraziare Mazzantini perchè stare 30 anni in un consesso probabilmente sta a ben altro che garantire politiche ambientali. Quindi, guardiamo al futuro senza settarismi.
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solisca silvio da capoliveri pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 14:11
E' stato pubblicato sul libro "Premio Internazionale Dostoevskij" un estratto del mio racconto "Dall'inferno al Paradiso". Se qualcuno volesse acquistarlo,ne ho 3 copie. Grazie.
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PER VIA TITO SPERI da CAPOLIVERI pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 13:11
Dal tuo intervento si capisce che non abiti in paese, magari con una casa con piccolo o grande spazio fuori casa. Se sei giovane, forse non sai che pochi anni fa i tuoi genitori o i propri nonni anch'essi vivevano tutti in centro, e i vicoli avevano tutti l'aspetto di via TITO SPERI con molte case senza bagno interno ma spesso con un orinale da scaricare all'esterno, dopo è arrivato il marco tedesco e tutto non è stato più come prima, facendo dimenticare quando TUTTI ad eccezione di pochissimi avevamo le toppe al culo e le scarpe, solo quelle, risolate più e più volte. Morale della favola, da sempre il denaro non va di pari passo con l'evoluzione del cervello, ma anzi talvolta lo fa regredire.
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Elezioni da Marciana Marina pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 12:31
Il pane nel pugno vincerà queste elezioni. Quando usciranno i nomi rimarrete stupiti. Una lista di gente perbene, lavoratori, persone che hanno a cuore solo il bene del paese. Non i soliti nomi delle solite famiglie che curano solo i propri interessi. Le due o tre altre possibilità hanno già dato, già dimostrato. Direte ci vogliono i voti per vincere, ebbene si proprio per questo si vincerà noi non raccontiamo barzellette, non abbiamo ingannato nessuno e abbiamo un bel progetto a differenza degli altri. Gli altri cosa racconteranno, a chi daranno la colpa per non aver fatto e di quello che hanno fatto? P. S. Non basta regalare suolo pubblico se poi non si riempiono i tavoli.
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Aumento prezzi o furto ? da Portoferraio pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 11:53
Dopo alcuni giorni che mancavo oggi ho avuto tante belle sorprese per quanto riguarda i rincari e mi domando come mai nessun organo controlla. Come puó 1/2 kg di pasta normale essere aumentata nel giro di una settimana di 0,71 € quando già era aumentata di 0,15 € ? Non è certo colpa del grano ucraino perchè l’etichetta dice che viene prodotta con grano italiano e australiano !
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SULLE DIMISSIONI DI UMBERTO MAZZANTINI pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 11:13
Ho letto la lettera di dimissioni irrevocabili di Umberto Mazzantini dal cd dell’ente parco. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_25/camici2.JPG[/IMGSX] ://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/54720-la-lettera-di-dimissioni-di-umberto-mazzantini-dal-consiglio-direttivo-del-parco-nazionale Oltre alla eccessiva permanenza nel cd il Mazzantini si dimette perché non condivide alcune scelte di politica ambientale da parte del parco. Avrebbe potuto fare sapere quali scelte non ha condiviso perché chi legge avrebbe meglio compreso. Era questa una ottima occasione. Accanto a questa motivazione aggiunge mancata tutela della biodiversità da parte del Parco e che vedono una sottovalutazione e ritardi ultradecennali e non comprensibili da parte del ministero della Transizione Ecologica, già ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Affermare che il parco ha mancato ai propri obblighi istituzionali (tutela della biodiversità) associandovi anche il ministero,appaiono accuse pesanti che meritano risposta da parte degli interessati (Parco e ministero). Personalmente desidero ringraziare Mazzantini per l’energia profusa in trenta anni in un ente nato per la tutela dell’ambiente e del territorio dove vivo e abito ,un’ amministrazione che dovrebbe essere tesa alla difesa e valorizzazione di un bene comune e per il quale tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. Per questo mi sarebbe piaciuto che la lettera di dimissione non fosse indirizzata solo al presidente del parco nazionale, al ministro della transizione ecologica e per conoscenza ad altri soggetti non istituzionali privati ma anche a tutti i cittadini. Marcello Camici
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Ai Diversamente Ambientalisti nostrali da Rio pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 10:00
Vorrei ricordare ai Diversamente Ambientalisti nostrali ed Anti a prescindere, che il Parco non è un parco-giochi dove far scorrazzare rambetti delle mie pal@e in Ray Ban Aviator tarocchi. Detto ciò voglio esprimere la mia ammirazione per Umberto Mazzantini per la sua decisione di dimettersi ed al quale non si ha il diritto di chiedere di combattere ad oltranza contro un muro di gretta insensibilità. Voglio esprimere ancora la mia solidarietà ad una persona che da sempre ha servito una causa nobile col massimo dell'onestà intellettuale. Grazie Umberto. Caruggine
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Marcello Camici pubblicato il 5 Maggio 2022 alle 9:11
1700.I FORZATI E IL BAGNO PENALE DELLA LINGUELLA NEL DICIOTTESIMO SECOLO Parte sesta Non si conosce dove fossero collocati a Portoferraio i detenuti forzati al remo della galera(la ciurma) una volta sbarcati a terra. Nel secolo sedicesimo,il secolo della fondazione di Cosmopoli,con le caratteristiche di bagno penale nessun luogo è infatti presente e descritto nei censimenti di quegli anni: 1566 e 1574 Non se ne parla né nel dettagliato censimento del 1566(“Inventario di tutte le case della terra di porto ferrajo: con li nomi delli habitatori di essa e num.°di loro famiglia”(Archivio Mediceo.Filza 606.cc,91-98 .Archivio di stato di Firenze ) né in quello del 1574 (“Nota delle case di Portoferraio” Archivio mediceo.Filza 606.cc.120-136.Archivio di stato di Firenze). Lo stessa considerazione è per il secolo diciassettesimo dove ancora nessun luogo preciso è indicato quale sede di un bagno penale nella dettagliata “Nota di Lavori di Fortificazioni et altri Civili ,fatti da me Mario Tornaquinci nella città Presidio e Fortezze di Porto Ferraio.Cominciati l’anno 1688”(Miscellanea medicea.Filza 464.Inserto n.o E ,cc. 32 .Archivio di stato di Firenze). I lavori riportati nella nota del Tornaquinci son relativi a sette anni: dal 1688 al 1694. Dopo il Camerini ,primo architetto militare alla direzione dei lavori di fortificazione ,si avvicendano altri architetti. Tutto viene costruito in funzione strategica e i cantieri che si aprono sono tutti per fabbriche di edifici connessi al funzionamento logistico della piazzaforte (mulino,ospedale,residenza granducale alla stella,biscotteria,arsenale) e chiese (duomo,convento e chiesa di San Francesco,SS Sacramento). Amelio Fara scrive “…Un’altra fabbrica necessaria alla sopravvivenza della città fortificata è la Biscotteria (la fabbrica dei forni per cuocere il biscotto alle ciurme della galeazze) la cui costruzione inizia il primo marzo 1559…” (Cfr pg 19 di “Portoferraio architettura e urbanistica 1548-1877” A.Fara,Tipolito subalpina editore,Torino.1997) Della biscotteria il Camerini ha lasciato una pianta (inchiostro su carta ,Miscellanea medicea ,foglio 91,n. 31,Archivio di stato Firenze) con una legenda scritta a margine . La lettura di questa legenda fa sapere che vi sono molti stanzoni. Si può pensare e supporre che alcuni di essi fossero adibiti a luogo dove potevano venir rinchiusi i forzati alla catena (la ciurma) delle galeazze una volta sbarcati a terra negli anni della fondazione. E’ la Linguella altro luogo congeniale dove si può ritenere e supporre possa essere trattenuta in bagno penale la ciurma della galeazza una volta sbarcata .Tutta la zona della Linguella sin dal suo nascere è stata pensata non solo come sede difensiva (fronte di mare delle fortezze) ma anche si è poi sviluppata quale sede di servizi strategici per la piazzaforte :rimessaggio di barche,magazzini ,depositi di reti, di pescato,di sale,alloggi di soldati del presidio e ,forse, alloggi per il mantenimento a terra della ciurma delle galee perchè questo era servizio essenziale per la piazzaforte. L’arsenale delle Galeazze è iniziato ad essere edificato con il Camerini nel 1561 ed è terminato nel 1571 col Buontalenti .Area delle Galeazze e area della Linguella sono contigue.Per questo entrambe le aree sono state pensate dal punto di vista logistico funzionali l’una all’altra.Nella zona della Linguella potevano essere depositati strumenti per i lavori da eseguire nel vicino arsenale quali ad esempio il calafataggio dello scafo delle galee La lettura del censimento del 1566 , appena diciotto anni dopo l’anno di fondazione,censimento inviato dal commissario di Portoferraio Giovanni Battista de’ Medici al duca Cosimo fa capire e lascia intendere che l’area della Linguella negli anni immediatamente successivi alla fondazione di Cosmopoli si andava sviluppando come zona difensiva dove oltre ad abitazioni erano presenti “servizi” quale magazzino per il vino e fucina di fabbri : “Inventario di tutte le case della terra di porto ferraio con li nomi delli habitatori di essa e num.o di lor famiglia creato questo li 7 di maggio 1566… Appiè della Linguella - Una casetta con una stanzetta sola a terreno e a tetto dove habita Andiano da Capoliveri : sono sette in famiglia - Una simile : dove l’alfiere del capitano Ballotta tiene il vino - Una simile: habita Vittorio da Capoliveri,sono cinque in famiglia - Una simile nella quale habita: il guicciardino bombardiere ,son 7 - Tre stanzette :fatte dalli ufficiali delle galere per fucina di fabbri drento alla porta ch’a entra nel arsenale…” (Mediceo del Principato.,f.606,cc.90-98. Archivio di stato.Firenze) Questa vocazione dell’area della Linguella alla presenza di servizi strategici per la vita della piazzaforte si consolida negli anni successivi. Nel 1581 in una “nota delle case di Porto Ferr.o e del anime che habitano in dette “ si viene a sapere che “…otto magazzini son fuora dell Ling.lla che servono alle volte per le Galee e maestranze e alcuna ci vien a star de’ pescatori che ne pagano pigione…”(Carte strozziane .Serie prima. Filza 15.C 201.Archivio di stato Firenze) Nel 1590 nella “Nota delle anime che sono in Portoferraio nel 1590” si viene a sapere che : ”…otto casette fuor della porta della Linguella che dua sono habitate da povere famiglie altre servono per magazzini di pescatori ; un arzinale fuor di detta porta dove si tiene legnami e altro per serv. della corte;ventitrè sono li alloggiamenti dove habitano soldati del presidio….” (Carte strozziane.Serie prima.Filza 15. C. 204.Archivio di stato Firenze) Negli anni successivi a queste date ,”appiè della Linguella” si è sviluppato tutto il complesso difensivo di bastioni che fa parte del fronte di mare e insieme un grande spazio contenuto tra il mare della darsena e i bastioni di S. Cosimo e del Maggiore.Questo grande spazio è bene visibile in alcuni dipinti(vedi foto n 2) . E’ evidente nel particolare di un disegno conservato nella biblioteca Moreniana dove nella didascalìa è chiamato “marciapiede” : ”Questo MARCIAPIEDE fra il bastione di S. Cosimo e quello dell Maggiore e sopra a’ diciassette archi in lunghezza di B.a 200 ,largo B.a 3 ½ con il parapetto di fuori, è di dentro, e alla sua testa fattoci il suo Ponte a’ Levatoio con un suo corpo di guardia capace di molta gente guarnito e attrezzato del tutto con il casino per la sentinella “ Il marciapiede sviluppato tra il mare della darsena e l’inizio dei bastioni del fronte di mare (San Francesco,SantaTeresa,San Carlo) serviva quale sede di rimessaggio di barche,magazzini ,depositi di reti, di pescato.Lo dimostra il particolare di un dipinto dei primi anni del 1700 dove sono evidenti tutte questa attività Questo marciapiede (dove oggi è edificata la Capitaneria di porto) e tutta l’area della Linguella terminavano in un fossato d’acqua,acqua del mare della darsena, il quale fossato divideva l’intera zona della Linguella dall’area adiacente delle Galeazze che iniziava con padiglione delle Galeazze(ancor oggi presente come sede dei carabinieri) e terminava con l’arsenale delle galeazze. Come l’area delle galeazze ,anche l’area ad essa adiacente, quella della Linguella, è stata vocata ai servizi strategici per l’intera piazzaforte tra cui anche quello di un bagno penale. Una pianta di tutta la zona relativa alla fine del sec XVIII e inizi del sec XIX dal titolo “Veduta del bastione di S. Francesco, S Teresa S Carlo.Levata disegnata e acquarellata da me Paride Landrucci sotto la direzione del Sotto Tenente d’Artig.a Gustavo Mellini” evidenzia come e quali interventi edificatori siano stati eseguiti alla Linguella nel corso del secolo XVIII. La didascalia di tale pianta mostra il bagno penale (Lettera F), G Alloggio del custode;H Cortile eluzioni;I Scrittoio del custode;L Spedale;M Cappella dei condannati N Alloggio del sotto custode;O Scrittoio dell’economo;P Corpo di guardia da guardia forzati,Q Scrittoio dello scrivano; S magazzini delle regie fabbriche ;T fosso della Linguella ;U Cammin di ronda ;V ponte levatoio;Y ponte a ritirarsi ; 1 Caserma artiglieria Arsenal Scrittoio e Moggio degli Uffiziali;2 Fabbriche particolari ;3 Grande arsenal d’artiglieria Sono tutti servizi strategici funzionali alla vita della comunità che sono cambiati nel corso dei secoli dando spiegazione alla intensa trasformazione edilizia cui è andata soggetta la Linguella ,trasformazione edilizia di cui parla Rino Manetti : “…Nell’area della linguella tra il fossato e la torre si sono susseguite trasformazioni varie.Oltre a quelle rivolte alla strutture difensive vi sono state quelle rivolte ad una edilizia minore che doveva soddisfare esigenze funzionali via via nuove,come le carceri per i forzati e di esse i relativi ingrandimenti fino a contenere 150 forzati e più . Al tempo di questa particolare presenza carceraria è facile intuire l’utilità del fossato in funzione di recinsione. Ma oltre le carceri vi trovano posto tra l’altro ,la vecchia tonnara,poi trasferita presso la Torre del Gallo e anche il magazzino del sale…” (Cfr pg 103 di “Portoferraio 1744.Adeguamenti delle fortificazioni nel periodo lorenese”Rino Manetti.Alinea Editrice.1996.Firenze) Il fossato di acqua di cui scrive il Manetti è ben evidenziato in una pianta del sec. XVIII (Vedi foto n 6) E’ nel secolo diciottesimo che veniamo ad avere descritto e documentato un bagno penale in Portoferraio. Un vero e proprio stabilimento penale. Lo fa Sebastiano Lambardi nel 1796,dedicando all’argomento un intero capitolo nel suo libro” Memorie antiche moderne dell’isola dell’Elba”: “ BAGNO DEI FORZATI ALLA LINGUELLA Il bagno dei forzati alla Linguella è stato accresciuto e rimodernato fino all’estenzione di braccia sessanta ,accanto a quella barriera palizzata che cinge e circonda il corpo di guardia detto della Cianca. Il detto bagno è capace al presente di contenere più di trecento forzati atteso che tutto il Piano,ed estensione del medesimo,coperto da un palco molto elevato e arioso serve per il di loro ricovero essendo essi alloggiati molto più comodamente di prima anche in quella parte che guarda la Città. E’ stato fabbricato in detto Bagno uno Spedale assai comodo con la sua Chiesa allato al suddetto molto propria e ampia nella quale possono i forzati udire le feste la santa messa senza l’incomodo di dover andare abbrancati in Città,e incatenati,potendo altrexsì fare le loro divozioni ad uno a d uno senza il fastidio del compagno al lato. I quartieri dei custodi del bagno hanno il loro ingresso per di fuora,e corrispondono sopra e lungo il Bagno con tale disposizione e simmetrìa che essi possono con ogni sicurezza vedere ed osservare tutto ciò che passa nel bagno per via di certe bodolette o finestrelle praticate nel pavimento della loro abitazione e in caso di tumulto o repentina sollevazione di essi forzati possono chiamare il soccorso del Corpo di Guardia della Cianca vicino e contiguo e a detto Bagno come si è detto. Il detto Bagno è tenuto con tanta pulizia ,ordine e disposizione da chi vi soprintende che non sembra già un Bagno o un ergastolo di miserabili condannati ma il vederlo pare un convento di quieti e tranquilli religiosi ,tanta è la quiete e l’agio che godono in quello i Forzati a segno che non si sono più udite dopo la rimodernazione di detto Bagno quelle sollevazioni e quei tumulti che hanno messo in scompiglio tutto il paese e tutta la guarnigione e per i quali riparare è convenuto più volte al governatore accorrervi più volte in tempo di notte in persona. Di tutto il beneficio e sollievo che prova ora tutta quella povera gente ne devono ringraziare la magnanima pietà del Gran-Duca tutta propensa a sollevare al possibile la povera oppressa umanità la quale prerogativa degna veramente di un sì gran Principe è dote di lui particolare “ (Cfr pg 234-236 di “.Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba” Sebastiano Lambardi ,Ristampa anastatica.Forni Editore.Bologna.1966.) MARCELLO CAMICI
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PER PINO da Capoliveri pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 22:15
RESTYLING A CAPOLIVERI, ben venga ne sono pienamente felice, il mio paese mi piace quando è bello, accogliente e pulito all'occhio del turista, però bisognerebbe fare un giro del paese più accurato visto che la nuova stagione estiva è ormai alle porte e come sempre Capoliveri sarà piena di turisti. Fatevi un giro per Via Tito Speri (oscena) marciapiedi pitturati di bianco, verde, carrelli della spesa, bidoni della spazzatura sempre pieni fuori dalle abitazioni, sacchi di segatura della lavorazione del legno per poi non parlare dell'acqua dei condizionatori (bagni pubblici) a perdere sul manto stradale. Via Tito Speri è diventata una delle vie di maggior traffico a Capoliveri dove oltre a passarci i paesani ci passano anche tutti i Turisti che si recano in paese. E' una vergogna. Nessuna autorità che si interessi a questo scempio. Sembra di essere nel terzo mondo. E VAI CON IL RESTYLING.....
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x118 da pf pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 21:52
Ci vuole il comune unico così muovono le chiappe anche gli altri 6 paesi.
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Elettore triste da Marciana Marina pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 21:43
A Capoliveri fanno i miracoli e restituiscono spazi ai cittadini, mentre a Marciana Marina l'Ente pubblica avvisi di ampliamento suoli pubblici. Cosa abbiamo fatto di male, non si sa. 5 anni dove chiunque ha fatto ciò che gli pareva: cotone docet. Dovesse andarci anche topo gigio sarebbe il male minore. Ps. Caro commerciante, altro che kissinger, qui nemmeno Speranza.
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Ludovica da Capoliveri pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 19:49
Il regolamento dei suoli pubblici a Capoliveri sembra funzionare dopo qualche comprensibile resistenza. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_30/luci.JPG[/IMGSX] I ristoratori e i proprietari di caffè stanno rispettando le regole e questo gli fa onore. È vero che qualche tavolino in piazza lo hanno perso e ciò si traduce in una pur minima perdita economica, ma credo comincino a comprendere che il suolo pubblico viene gentilmente concesso e non si tratta di un diritto acquisito. D'altra parte, l'area non proviene da eredità del nonno. Battute a parte, gli esercenti stanno reagendo da professionisti rispettando le regole. Le piazze danno un senso di ampiezza gradevole e cenare o bere un aperitivo comodamente seduti è più esclusivo e apprezzabile. Sorseggiare un buon bicchiere di vino da Rodriguez, alberto, franco, paola ed altri, era, è e sarà ancor più piacevole. Le pizze di Alberto sono fantastiche, come gli spaghetti di franco. L'aperitivo di paola sensuale, il cappuccino di dino, divino. Solo per citare la piazza Matteotti. Quindi ragazzi, ognuno faccia meglio che può quello che sa fare, pretendete voi esercenti dall'amministrazione comunale pulizia e rispetto delle regole e rimboccatevi tutti le maniche perché Capoliveri è sempre Capoliveri.
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Per 118, ancora pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 16:59
Secondo lei sarebbe quindi meglio se non fosse sistemata? Non sarebbe forse peggio se la lasciassero abbandonata a se stessa senza fare nessun tipo di manutenzione? Pochi giorni di disagio non implicano il cattivo funzionamento dell'ospedale e soprattutto non ledono i diritti di noi cittadini ad avere un ospedale funzionante, come dice lei. Che differenza ci sarebbe se non fosse semplice manutenzione ma un intervento più importante?
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118 pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 13:18
Perché il buon funzionamento dell'ospedale non è un diritto dei cittadini? Siamo sicuri che si tratti di semplice manutenzione? Buona giornata
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RINGRAZIAMENTI pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 12:28
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/onco.JPG[/IMGSX] "La famiglia di Mariapia Sbrana ringrazia sentitamente il personale dei reparti di Medicina e Oncologia dell'Ospedale di Portoferraio che in questi anni ha prestato assistenza alla loro cara. In particolare, si ringraziano i dottori Sardo, Biasco, D'Argenio e Caparello per la professionalità e l'umanità dimostrate. Si ringraziano tutti gli infermieri ed, in particolare, Maria Assunta, Raffaella, Laura, Martina, Roberto , Antonella, Paola, Cristiana , Paolo e Silvia che nell'accompagnare Mariapia nel suo percorso non hanno fatto mai mancare affetto e allegria anche nei momenti più critici. La famiglia ringrazia dal profondo del cuore i dottori dell'associazione cure palliative onlus Dott.ssa Massaro e dott. Balatresi, tutto il personale infermieristico dell'ADI ed il dott. Burchielli per il prezioso supporto prestato a Mariapia nel momento più difficile. La Famiglia"
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FONDAZIONE ITALO BOLANO pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 11:23
UNA MOSTRA PER RICORDARE NAPOLEONE E ITALO BOLANO Primo evento annunciato dall’Assemblea della Fondazione Scritto da International Art Center [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/bola.JPG[/IMGSX] Nella galleria dell’Open Air Museum di San Martino si è tenuta sabato scorso la prima Assemblea generale della Fondazione Italo Bolano, a meno di un anno dalla sua nascita, avvenuta l’ 11 giugno 2021. Oltre una quarantina i presenti più una decina di soci collegati on line. “Un ottimo risultato – ha detto la Presidente, Alessandra Ribaldone – considerando che in poco tempo abbiamo raggiunto quasi cento soci, sparsi per tutta la Toscana, oltre che all’Elba”. L’assemblea è stata anche un momento importante per presentare 4 Soci onorari che il Consiglio Direttivo ha voluto nominare nelle persone dei Professori Noemi Paolini ed Emerico Giachery, per aver sempre sostenuto e seguito con grande competenza ed entusiasmo per molti anni le attività culturali ed espositive del Maestro Italo Bolano, per aver onorato il suo Museo con la loro presenza a gran parte delle iniziative culturali, non ultima la partecipazione al primo Comitato per la realizzazione di una Fondazione, nel 2007. Analoga motivazione per Gabriele Magnoni, amico da sempre, che inoltre ha fornito supporto all’ organo direttivo durante le fasi preparatorie dello Statuto della Fondazione stessa. In fine a Susanna Ceccacci Brandani, per aver sempre sostenuto con grande entusiasmo le attività del Maestro Italo Bolano e in memoria del suo consorte prof. Alberto Brandani che pochi mesi fa ci ha lasciato e che con grande passione e competenza ha sostenuto il Maestro Italo Bolano nelle sue attività espositive, soprattutto durante la creazione del “Museo d’arte Moderna – sezione ceramica” presso il Forte Falcone, che conta una quarantina di sue ceramiche donate dal Maestro al Comune di Portoferraio. La Presidente ha quindi presentato il primo “Quaderno della Fondazione” dedicato ad Alberto Brandani e alla bella presentazione che lo studioso fece lo scorso anno in occasione della mostra “Partenze – Opere di Italo Bolano nel ricordo del Maestro a duecento anni dalla morte di Napoleone” allestita nella Galleria dedicata a Italo Bolano presso l’Arthotel Gabbiamo Azzurro due per iniziativa del proprietario, Jacopo Bononi. La Presidente ha poi illustrato i primi risultati della Fondazione tra i quali l’inaugurazione dell’Open Studio dedicato al maestro elbano avvenuta a Prato il 22 aprile scorso e ha presentato la nuova la stagione elbana che riparte con la riapertura del Museo che quest’anno sarà particolarmente ricca di eventi. Nello spazio della Galleria del Museo è stata allestita una parte della esposizione di opere di Bolano dal titolo Viaggio nel blu, una retrospettiva del maestro elbano che è una metafora per indicare il suo ultimo viaggio, una selezione di opere inedite datate 2019, a cui l’artista si dedicò sino alla fine. La seconda parte di queste opere è stata esposta all’Open Studio di Prato con l’intento di creare un “ponte” ideale tra i due luoghi d’arte, Prato e l’Elba. La mostra è stata curata dalla storica dell’Arte Erica Romano, che sarà anche la curatrice dello spazio di Prato e la Direttrice artistica del Museo di San Martino, che è entrato recentemente a far parte dello SMArT, Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano. Dal primo Maggio il Museo è visitabile con un orario provvisorio tutti i giorni dalle 15 alle 19 e la domenica su appuntamento (338 6996406). Durante l’Assemblea di sabato è stato presentato il programma per la stagione estiva che vedrà, a partire dal 15 giugno, le esposizioni ogni 15 giorni di artisti elbani, secondo un calendario che verrà reso noto a breve. Quindi presentazione di libri, laboratori di ceramica veloce Raku ai quali quest’anno si aggiungono quelli tenuti da Barbara Blin su tecniche di acquerello, affresco e ceramica al terzo fuoco. Dal 29 luglio al 7 agosto si svolgerà un evento particolare, una vera novità per l’Elba, Il “Festival dell’Acqua – Arte – Amore Aquamour” L’Arte come espressione per suscitare l’Amore e la cura dell’Acqua, con l’ obbiettivo di sensibilizzare il pubblico elbano e i turisti alla preziosità e alla bellezza dell’acqua e alla necessità di prenderne cura. Anche di questo evento, realizzato in collaborazione con Sensi di Parigi e Tea e Tao di Milano, daremo notizia a breve. In fine è stata presentata la Mostra realizzata per volontà dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio, nell’ambito del Maggio napoleonico, dal titolo “Il ritorno dell’Aquila” che verrà inaugurata il 5 maggio alle ore 18 presso il Centro Espositivo per le Arti Visive e Figurative Telemaco Signorini a Portoferraio, con alcune delle oltre 200 opere di Italo Bolano dedicate al tema di Napoleone, alcune delle quali mai esposte. La mostra rimarrà aperta fino al 31 maggio e sarà aperta dal lunedì al giovedì ore 10-12 / 17-20. Venerdì-sabato-domenica ore 10-12 / 17-19,30 / 21,30-23.
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Per 118 pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 11:07
Ora mi deve spiegare il nesso tra la manutenzione della piazzola all'ospedale con la rappresentazione di noi cittadini
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Marcello da Schiopparello pubblicato il 4 Maggio 2022 alle 8:42
Buongiorno a tutti ho appena finito di fa colazione con un bel rigatino di cinghiale nostrale... e mi è venuto in mente quello che ha scritto l'amico Sergio Bicecci. [IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/peso.JPG[/IMGSX] O unn'ha ragione? Ora un c'è nemmeno più bisogno di macella' le bestie ala zitta come s'è sempre fatto, ce le macellano loro. Chi loro? Ma il Parco e la Regione, no? Coi soldi nostri , ovviamente. Sergio dice: Ma poi che ci fanno con la carne dei cinghiali che macellano e congelano? Semplice: fanno come facevano coi cinghiali vivi che catturavano e rivendevano ale riserve di caccia in continente. Sicchè de, se faranno il deposito al campo sportivo di Seccheto ci toccherà andà lì a comprà la carne, a pensalla che a me me la portava il mi cugino bella e disossata, mi portava anche le salcicce... Poi de', c'è anche l'idea bona pe fassi la pubblicità (e questa l'ho inventata io): altro che DOC o DOP, lo chiameremo CINGHIALE NOSTRALE!!! Bella, eh?, ma.... ditemi la verità: NON VI SIETE STANCATI DI FAVVI PIGLIA' PEL CUL@ DA QUESTI SIGNORI? Fate come vi pare, io finisco di fà colazione, cio' anche un bel gotto di Leonardone pe digerì il rigatino. Bonaaaaaaa
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