Leggo spesso che tutti vogliono mandare a casa Draghi,ma scusate l'alternativa quale è?no perchè non dite mai chi dovrebbe andarci secondo voi,e comunque fra un'anno ci sono le elezioni
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MARCIANA MARINA: GUARDIA COSTIERA SANZIONA UN NOTO RISTORANTE
Nel corso di alcune attività di verifica sulla filiera della pesca per garantire il rispetto delle normative tecniche di settore e la tutela della salute dei consumatori, il personale militare della Guardia Costiera di Marciana Marina, coadiuvato dai colleghi della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Portoferraio e sotto il più ampio coordinamento della Direzione marittima di Livorno, ha sanzionato un noto ristorante per le numerose violazioni riscontrate in materia di tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico.
Durante i controlli, eseguiti sia nei locali cucina che nelle celle frigo, sono stati rinvenuti circa 18 kg di prodotto ittico di varie specie conservato in maniera non idonea e privo di tracciabilità a causa della mancata etichettatura e dell’assenza della prevista documentazione di accompagnamento.
Il titolare del ristorante, per le irregolarità riscontrate, è stato sanzionato con un verbale amministrativo di 1500 €; inoltre, tutti i prodotti destinati al consumo umano, posti attualmente sotto sequestro, dovranno essere distrutti dal gestore dell’esercizio commerciale tramite ditte specializzate.
Nei prossimi giorni i militari della Guardia Costiera continueranno le attività di verifica poste a tutela del consumatore finale su tutto il territorio elbano.
Ieri ennesimo incidente grave in cui sono intervenute le ambulanze di Rio e di Porto Azzurro.
Quelle di Capoliveri non pervenute.
Qualcuno mi sa spiegare a che servono tutte quelle ambulanze, auto mediche e anche un ambulanza fuoristrada da 100.000 euro?
Le ambulanze non partono mai e sono sempre parcheggiate davanti alla sede per un parco auto di otre 500.000 euro.
Che senzo ha tutto questo?
Chi tira fuori tutti questi soldi per comprare i mezzi?
Boh, io non lo capisco proprio.
Altro che magnalonga
Convegno Anvu - Rio 28.05.2022
Il 28 maggio presso il centro polivalente "Giuseppe Pietri" a Rio si terrà un convegno Anvu (Associazione Professionale Polizia Locale d'Italia).
Durante la giornata si tratteranno gli argomenti di esterovestizione dei veicoli e i veicoli abbandonati.
L’evento è gratuito, aperto a tutte le FF OO e accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Livorno che riconosce n. 2 crediti in materia civile.
IL PROGRAMMA
ore 8.30: Accreditamento partecipanti
ore 9.00: Apertura dei lavori
Luciano Mattarelli Portavoce Nazionale Anvu
ore 9.15: Indirizzo di Saluto delle Autorità:
– Avv. Marco Corsini Sindaco Comune di Rio
– Dott. Alessandro Squarci Pres. Anvu Isola d’Elba
– Paci Silvana Presidente Nazionale Anvu
– Gaetano Barione Segretario Generale Anvu
Ore 09.30 LA CIRCOLAZIONE CON VEICOLI IMMATRICOLATI ALL’ESTERO
Relatore:
Dott. Gianni Sansonne – Ufficiale della Polizia Locale di Milano, Responsabile Ufficio Verbali e Polizia Giudiziaria; docente presso la scuola del Corpo della Polizia Locale di Milano e presso Eupolis Lombardia; Autore Egaf.
Ore 11.00 Coffe Break
Ore 11.15 Ripresa lavori
Ore 13.15 Pausa Pranzo
Ore 15.00 L’ATTIVITA’ DI POLIZIA IN PRESENZA DI VEICOLI ABBANDONATI
Relatore:
Dott. Andrea Girella, Tenente Colonnello della Guardia di Finanza, docente per Università ed Istituti militari.
Ore 17.00: Question time e Chiusura lavori
La partecipazione alla giornata è gratuita.
L’evento è aperto anche alla partecipazione degli Avvocati; il Consiglio dell’Ordine di Livorno ha riconosciuto n. 2 crediti formativi in materia civile.
A tutti i partecipati sarà rilasciato l’attestato di partecipazione alla giornata di Studio.
L’iscrizione all’evento è limitata ad un numero limitato di 120 persone e dovrà avvenire attraverso l’apposito modulo informatico disponibile link fornito.
Gli interessati avranno altresì la possibilità di prenotarsi al pranzo che sarà servito, ad un prezzo convenzionato, presso uno degli esercizi di ristorazione del paese.
L’attestato di partecipazione sarà inviato via email ai presenti.
Link:
https://anvu.it/2022/05/09/giornata-di-studio-per-le-forze-di-polizia/
Ma per mandare a casa draghi e i suoi compagni di merende cosa deve ancora succedere?
Rispondere a questa domanda non è difficile.
E' necessario arrivare a settembre prossimo venturo quando tutti quanti i parlamentari matureranno la pensione.
Superato il mese di settembre può accadere una crisi di governo.
Benzina di nuovo a 2 €
Luce e gas alle stelle
Disoccupazione galoppante
Soldi buttati per mandare armi agli ucraini
Governo saldo
Ma per mandare a casa draghi e i suoi compagni di merende cosa deve ancora succedere?
SEQUESTRATE DALLA GUARDIA COSTIERA E USL 7 TONNELLATE DI ALIMENTI –
SCOPERTI LOCALI ABUSIVI UTILIZZATI PER OCCULTARE MERCE
Si è conclusa da qualche giorno una complessa attività ispettiva che ha visto gli ispettori pesca della Capitaneria di Porto di Livorno e i funzionari dell’Azienda U.S.L. di Prato e Piana di Lucca, Dipartimenti della prevenzione - Unità Sicurezza alimentare, impegnati in una serie di controlli presso vari esercizi commerciali e depositi di stoccaggio di alimenti gestiti da cittadini extracomunitari, situati nelle province di Lucca e Prato.
Di particolare rilievo è l’attività svolta presso un supermercato di Prato dove i militari della Guardia Costiera e il personale della USL di Prato, dopo aver visionato i locali e le celle-frigo di stoccaggio della merce, hanno individuato la presenza di un magazzino occultato.
Il vano, realizzato abusivamente all’interno di un deposito, risultava di non facile individuazione in quanto la porta di accesso era stata meticolosamente nascosta con piastrelle identiche a quelle della parete circostante. Al suo interno sono state rinvenute oltre 5 tonnellate di alimenti privi di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza e oltre 800 kg di prodotti ittici scaduti.
Il predetto locale e la merce sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
Sempre a Prato l'autorità Sanitaria ha, inoltre, disposto la chiusura temporanea di una pescheria a causa delle gravi carenze igienico sanitarie riscontrate.
Analogo sistema di occultamento della merce è stato smascherato presso un deposito di circa 500 mq, utilizzato per lo stoccaggio di alimenti da una società di importazione di Altopascio, dove durante il sopralluogo sono stati rinvenuti ben tre locali nascosti.
All’atto dell’accertamento, il titolare dell’Azienda non ha saputo fornire agli ispettori sufficiente documentazione in ordine alla provenienza della merce detenuta e, quindi, l'Autorità Sanitaria di Piana di Lucca ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di commercializzazione degli alimenti.
Contestualmente sono stati notiziati l'Ufficio Urbanistica del Comune di Altopascio e l'ufficio Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL), per i rispettivi aspetti di competenza. In tale deposito sono stati rinvenuti 600 kg di alghe marine, probabilmente provenienti dalla Cina, le quali sono state sottoposte a sequestro amministrativo, poiché sprovviste di regolare etichettatura. La merce risultata non idonea al consumo umano è stata destinata allo smaltimento e ai responsabili degli illeciti sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 7.500 euro.
"Nasce EndoElba: si è costituita a maggio la prima Associazione Odv all'Isola d'Elba per la conoscenza e la consapevolezza sull'Endometriosi".
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/endo.JPG[/IMGSX] Già nel marzo 2021, come gruppo di donne elbane affette da endometriosi (malattia che colpisce quasi 3 milioni di donne in Italia), avevamo iniziato a divulgare e promuovere informazione su cosa fosse questa patologia troppo spesso ancora poco conosciuta e diagnosticata. A marzo di quest'anno, mese della consapevolezza sull'Endometriosi, questo nostro gruppo di donne si è ampliato e rafforzato sul territorio elbano ed ha organizzato diverse iniziative tra cui dirette Facebook, l'inaugurazione di una panchina gialla a Portoferraio aderendo al progetto nazionale Endopank promosso dal gruppo rosa comunale e dall'Associazione "La voce di una è la voce di tutte" con il supporto del presidente Vania Mento ed un convegno che ha visto la presenza di dottoresse della Toscana esperte della malattia. Ma è con il mese di maggio che le nostre iniziative, i nostri passi, la nostra volontà di far conoscere ed informare soprattutto le giovani e qualunque donna possa scoprire in tempo di esserne affetta, si sono trasformati in una realtà concreta e più importante: è così che nasce la nostra Associazione Endoelba. La costituzione di EndoElba vuole sensibilizzare ed informare il territorio sulle problematiche legate alla conoscenza dell'Endometriosi, vuole attivare progetti finalizzati alla migliore conoscenza giovanile e molte altre iniziative che forniscano anche accoglienza e solidarietà a chi è affetto da questa malattia. Dalle diverse esperienze dolorose di noi donne elbane alla realizzazione di un progetto diventato una realtà concreta, diventato EndoElba Odv.
Silvia Saluz
Segretario per Associazione Endoelba
TERRA NOSTRA PROPONE PER LO SVILUPPO DEL PORTO, UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/cano.JPG[/IMGSX] “ Constatata l’impossibilità di affrontare la tematica riguardante il Porto di Rio Marina all’ultimo Consiglio Comunale di Rio, stante la sollevazione di un’interpretazione formale su un articolo di Regolamento interno da parte del Sindaco Corsini, e ritenuto che la vicenda meriti invece seri approfondimenti, sia tecnici, per quanto riguarda il progetto di adeguamento funzionale (che se portato a termine dall‘ Autorità di Sistema Portuale per come pensato, rischia di provocare insabbiamento al suo interno); sia politico - amministrativi, per ciò che riguarda il project financing perseguito dalla Giunta Comunale, abbiamo Inteso richiedere la convocazione di un Consiglio Comunale aperto alle istituzioni e alla cittadinanza, affinché si verifichi se esista condivisione e si possano conoscere più da vicino i percorsi e le procedure, peraltro non condivise da alcuni esperti del settore.
Il testo della richiesta inviata al Presidente del Consiglio dott. Gemelli:
Egr. Presidente
lo scrivente Gruppo Consiliare richiede in base all'art. 27 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale una seduta di Consiglio aperta, alla quale siano invitate anche altre istituzioni e i cittadini, al fine di discutere il seguente ordine del giorno: "Porto di Rio Marina" Progetti e prospettive di sviluppo alla luce dell'ATF progettato dall' Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Settentrionale e del project financing approvato dalla Giunta Comunale.
Restiamo in attesa di conoscere le Vostre determinazioni ed inviamo
Distinti saluti
Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA”
MAY DAYS 2022
Oggi alle ore 14 è partito l’ultimo camion della Protezione civile di ANPAS Toscana e così si è chiuso ufficialmente la 20.a edizione del May Days 2022 che si è svolto a Portoferraio dal 13 al 15 maggio 2022.
Durante il May Days si sono svolte diverse attività di ANPAS principalmente le “Soccorsiadi” che vedevano impegnate la Protezione Civile, il Sanitario, Tornei di cucina, Conferenze, dibattiti, Seminari e non ultimo la pulizia della spiaggia delle Ghiaie fra tutte le Pubbliche Assistenze Toscane.
Tutto questo vedeva impegnati circa 800 volontari provenienti da tutta la Toscana e divisi in 12 zone con circa 80 mezzi sia di Protezione Civile che di sanitario.
Con queste poche righe voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo importante evento, non occorre fare nomi perché chi ha dato il suo appoggio con impegno sa di averlo meritato e questo ringraziamento va a tutti i volontari del movimento ANPAS TOSCANA.
Ringrazio le Autorità civili e militari, il Comune di Portoferraio perché ci ha dato la possibilità di muoverci in autonomia, la Provincia di Livorno, l’ESA e chi privatamente si è prestato perché la manifestazione avesse il suo giusto successo.
Grazie, grazie a tutti da parte del Coordinamento delle Pubbliche Assistenze Elbane.
Il Coordinatore
ANPAS Zona Isola S’Elba
Paolo Magagnini
PRIMO ESAME CORSO ASSISTENTI BAGNANTI FIN
Nella giornata di lunedì 16 si è svolto il primo esame per il brevetto professionale di Assistente Bagnanti FIN. Il corso teorico-pratico ha, da tre anni a questa parte, la particolarità di prevedere allenamenti ed esercitazioni in mare, per costruire nei candidati al brevetto una maggiore competenza e consapevolezza in quello che sarà il loro ambiente di lavoro naturale. I risultati sono stati ottimi sul piano della preparazione psicofisica. Di fronte alla commissione d'esame composta dal Presidente Arturo Francini, dal Dott. Massimo Mellini, dal segretario All. Nuoto e Nuoto per Salvamento Marco Tozzi e dal sottoscritto, Fiduciario FIN per l'Isola d'Elba, si sono presentati sedici candidati. Al termine della sessione in quattordici hanno superato la prova. Questi i nominativi degli studenti: Boreali Federico, Dell'Orco Alessandro, Gorgoglione Simone, Marinari Daniele, Mazzei Francesco, Mibelli Federico, Noto Manuel, Trambusti Christopher. Questi gli adulti: Mei Nicola, Nessi Tommaso, Pettinario Tommaso, Piazza Enrico, Radul Sergiu, Sorrentino Ilic. Per completare il percorso formativo dovranno a breve affrontare il secondo esame per l'abilitazione MIP al servizio in mare. Intanto prosegue la formazione degli altri iscritti al corso.
Complimenti ai neo soccorritori ed in bocca al lupo per la loro futura attività professionale.
Andrea Tozzi Fiduciario FIN SALVAMENTO Isola d'Elba
ELBA BIKE, VITTORIE IN CASA E IN TRASFERTA NEL WEEK END
– DANIELE MARINARI SECONDO JUNIOR E CAMPIONE ELBANO ALLA CONQUISTADORES CUP, NICOLETTA BRANDI E GIOIA COSTA VINCITRICI AL GP CENTRO ITALIA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/bik.JPG[/IMGSX] Un’altra domenica di grandi soddisfazioni per Elba Bike. E stavolta le buone notizie arrivano per prime da…casa, perché all’Elba si è disputata la Conquistadores Cup, gara nazionale valida come prova del Mtb Tour Toscana e del circuito Rampitek. A Porto Azzurro gloria in particolare per il giovane Daniele Marinari, secondo della sua categoria junior sul percorso Classic ma soprattutto Campione Elbano di categoria, titolo questo tradizionalmente assegnato ogni anno dalla gara longonese.
Gran parte della squadra dei giovani bikers di Elba Bike era però a Barga, in provincia di Lucca, impegnati nell’ultima prova del G.P. Centro Italia: ottimi risultati da parte di Anna Rododendro, Nicoletta Brandi, Gioia Costa, Dario Velasco, Fabrizio Matacera, Edoardo Pagano, Ettore Tozzi, Lorenzo Canovaro e Tommaso Alberti, che con i loro piazzamenti hanno contribuito a portare Elba Bike al quarto posto assoluto nella classifica finale a squadre del circuito. Gloria anche per le due giovani promesse al femminile di Elba Bike: Nicoletta Brandi e Gioia Costa, entrambe arrivate seconde nella gara finale, hanno vinto il Grand Prix Centro Italia nella loro categoria.
A Barga, nella giornata di sabato, hanno corso anche i giovanissimi con ottimi piazzamenti: un primo posto di Mirko Malaggese, un terzo posto di Lorenzo Sardi e un sesto posto per Vittorio Neirotti.
Per quanto riguarda la squadra master di Elba Bike , infine, buone soddisfazioni sono arrivate addirittura dalla Francia: nella gran Fondo su strada di Nizza, gara di 126 chilometri con 2800 metri di dislivello, Matteo Coltelli e Giuseppe Fazio hanno molto ben figurato in campo internazionale cogliendo rispettivamente un diciannovesimo e un ventesimo posto.
SECOLO DECIMO NONO. LAVORI PUBBLICI ESPLETATI IN PORTOFERRAIO DAI FORZATI ALLA CATENA
PARTE OTTAVA
E’ con l’espletamento di lavori pubblici quale espiazione della pena che i forzati del bagno penale di Portoferraio entrano indissolubilmente a far parte della storia e della vita quotidiana di Portoferraio anche nel secolo decimo nono come nei secoli precedenti .I lavori pubblici devono tenere perennemente occupato il forzato: è previsto nel Regolamento Generale per l’amministrazione dei bagni dei forzati esistenti nel Granducato ,approvato da Sua Altezza Imperiale e Reale con suo Real Dispaccio del 22 gennaio 1817 .
“ Nessun forzato deve essere escluso dal lavoro , menochè non sia malato o realmente difettoso di macchina,Qualunque connivenza dei custodi su tal proposito sarà repressa e i forzati infingardi saranno puniti dai direttori locali “ (Art. 118 del regolamento generale dei bagni del granducato di Toscana del gennaio 1817 .Cfr. volume secondo “Tra forzati,guardiani e fazionieri,Due anni di vita e pena nel Bagno di Portoferraio (1818-1819)” Tesi di laurea .Annalisa Tori. Biblioteca comunale Portoferraio)
Nel secolo decimo nono Il bagno penale di Portoferraio fa parte del circuito del sistema penitenziario del granducato .Diviene uno dei più importanti bagni penali granducali della Toscana in forza dell’art 3 e dell’art 4 del suddetto regolamento generale dei bagni penali del granducato 🙁 Vedi foto n 1)
“I forzati del Gran-Ducato allorchè i bagni saranno definitivamente preparati,resteranno ripartiti come segue:
In Livorno n.168
In Portoferraio n. 180
In Orbetello n. 200
In Piombino n. 140
Il bagno di Pisa è destinato per deposito e per luogo di primo ricevimento dei forzati”
(Art 3 del regolamento generale dei bagni del granducato di Toscana del gennaio 1817.Cfr. volume secondo “Tra forzati,guardiani e fazionieri.Due anni di vita e pena nel Bagno di Portoferraio (1818-1819)” Tesi di laurea .Annalisa Tori. Biblioteca comunale Portoferraio)
L’articolo 4 sancisce l’importanza del bagno penale di Portoferraio poiché in questa sede devono passare tutti i condannati a vita o per più di cinque anni dell’intero granducato di Toscana :
“ I condannati a vita o per di più di 5 anni dovranno tutti passare nel Bagno di Portoferraio per esservi trattati in modo coerente alla loro respettiva condanna secondo le dichiarazioni stabilite dalla legislazione di tempo in tempo vigente”
(Art 4 del regolamento generale dei bagni del granducato di Toscana del gennaio 1817.Idem come sopra)
A. Tori nella tesi di laurea scrive : “La ciurma del bagno di Portoferraio era costituita nel 1818-1819 di circa 180 teste.I Forzati provenivano da varie parti della penisola anche se la maggior parte di essi era toscana,oltre l’ottanta per cento rappresentava i comuni della regione:
Pisa,Firenze,Fucecchio,Navacchio,Pietrasanta,Arezzo,Massa Carrara ecc.Circa le professioni si andava dal contadino al sarto,al navicellaio,mugnaio,barocciaio;le uniche due professioni non presenti nel bagno di Portoferraio di cui la direzione locale lamentava la necessità ,erano lo scarpellino e il muratore. Quanto ai reati dei quali essi erano stati riconosciuti colpevoli consistevano nel furto che poteva essere violento, a mano armata,a mano armata con violenza con chiavi false; per poi passare alla rapina,omicidio,latrocinio.
La pena che i forzati scontavano all’interno del bagno penale era quella dei lavori pubblici,che poteva essere a vita oppure a tempo determinato a seconda della gravità del reato compiuto.I condannati ai lavori pubblici a vita dovevano portare l’anello tondo,la doppia catena,camminare a piedi nudi e avere appeso al petto il cartello cin impresso il delitto da loro compiuto;inoltre dovevano avere un vestito di taglio e colore diverso dagli altri condannati ,infatti per i condannati a vita dei bagni penali del Granducato di Toscana il colore del vestito era il giallo ,mentre quello degli altri condannati a tempo era il rosso. I condannati ai lavori pubblici a tempo, la cui pena variava dai tre ai venti anni,portavano a differenza di quelli condannati a vita una catena semplice .Quindi i condannati venivano suddivisi in base al tipo di pena che dovevano scontare ,ma il trattamento di vitto,vestiario a parte il colore e le scarpe era lo stesso per tutti “
(Cfr. Volume primo “Tra forzati,guardiani e fazionieri. Due anni di vita e pena nel Bagno di Portoferraio (1818-1819)” Tesi di laurea .Annalisa Tori.pg 132-134. Biblioteca comunale Portoferraio) “I lavori che i forzati espletano sono sia all’interno del bagno penale che all’esterno.
LAVORI ESTERNI SVOLTI FUORI IL BAGNO PENALE
I principali lavori esterni dei forzati consistevano nello spazzare la città,lavorare nelle saline e spesso anche impiegati nelle miniere.(vedi foto 3 )
A questi lavori va aggiunto quello del dragaggio della darsena.
Lo annota nel 1842 Attilio Zuccagni Orlandini il quale nella corografia dell’Elba scrive “…Portoferrajo la bella Darsena,che viene espurgata con puntone costruito nel 1829 ,per opera dei forzati tenuti nel Bagno ,posto presso la Linguella…”
(Cfr.in pg 62 “Corografia dell’isola dell’Elba” Attilio Zuccagni Orlandini.1842 “
“Per quanto poi riguarda i lavori esterni quando fuori era ancora notte dovevano essere incatenati dalle guardie alla presenza del custode che controllava la regolarità dei ferri .Compiuta questa operazione i forzati venivano condotti in coppia (in quanto per evitare possibili tentativi di fuga i forzati erano incatenati a coppia )sul luogo di lavoro .I lavori principali svolti dai forzati consistevano soprattutto nello spazzare la città lavorare nelle saline e spesso anche nelle miniere m per questo tipo di lavoro non ci sono chiare notizie “
(Cfr pg 181 Volume primo “tra forzati,guardiani e fazionieri.Due anni di vite e di pena nel bagno di Portoferraio 1818-1819” Annalisa Tori,Tesi di laurea.Biblioteca comunale Portoferraio)
“….Il lavoro che i forzati compivano presso le Saline veniva pagato all’amministrazione del bagno nella somma di un palo a testa al giorno,un quarto spettava ai forzati e l’altro in deposito nella cassa del bagno …Da un rapporto inviato dal direttore Cantini di Portoferraio all’Ufficio dei fossi di Pisa racconta che nella mattina del 19 giugno 1818 i forzati inviati al travaglio delle saline si erano rifiutati di lavorare se non gli veniva corrisposto l’intero paolo.Questi forzati ricondotti al bagno vennero puniti dal custode con quindici staffilate.Il custode dispose che se la situazione si fosse ripresentata il giorno successivo avrebbe aomentato la punizione…”
(Cfr pg 183 Volume primo .Idem come sopra)
“…I condannati ai lavori pubblici a vita in seguito all’emanazione dell’articolo 6 dell’editto del 22 giugno 1816 dovevano portare la doppia catena .l’anello tondo e andare a piedi nudi con l’abito di colore staglio diverso da quello degli altri forzati …”
(Cfr pg 233 Volume primo : Idem come sopra)
I forzati non potevano lavorare all’esterno in luoghi distanti più di quattro miglia dal Bagno e inoltre non potevano andare a lavorare in botteghe o negozi privati. Solo lavori pubblici.In questo riprendendo quanto stabilito sin dal tempo del granduca Cosimo I de Medici.
LAVORI INTERNI DENTRO IL BAGNO PENALE (vedi foto n. 4 e n. 5)
Accanto ai lavori esterni per i quali i forzati venivano a contatto con la popolazione essi eseguivano anche lavori interni utili alla vita del paese :la filatura del cotone,l’impagliatura dei fiaschi,la lavorazione delle bretelle .Esercitavano mestieri come il calzolaio e il sarto.I lavori interni erano eseguiti specie in inverno quando non è possibile svolgere lavoro nella Saline
Tra le attività sostitutive da svolgersi all’interno del Bagno era in ogni caso escluso il lavoro del fabbro e qualunque altro ritenuto pericoloso.
MARCELLO CAMICI
: ESERCITAZIONE COMPLESSA DELLA GUARDIA COSTIERA
Duplice intervento della Guardia Costiera – Soccorso un targhetto con incendio a bordo – Recuperata una persona in mare caduta da una barca a vela.
Lo scorso 12 maggio, il Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera di Livorno ha coordinato una esercitazione complessa di soccorso, a cui hanno partecipato alcuni Enti pubblici e soggetti privati.
Le operazioni sono state svolte nell’ambito dell’attività addestrativa cui sono costantemente sottoposti i militari della Guardia Costiera per testare il livello di preparazione del personale, la capacità di reazione e risposta della catena di soccorso, l’efficacia delle procedure operative, con particolare riferimento alla cooperazione tra i vari soggetti istituzionali, e non, che possono utilmente concorrere nelle emergenze in mare.
L’esercitazione ha visto coinvolti mezzi navali della Capitaneria di Porto, un elicottero della Base Aeromobili della Guardia Costiera di Sarzana, mezzi navali dei Vigili del Fuoco, un battello disinquinante dislocato nel porto di Livorno, oltre a mezzi e personale del 118.
La simulazione addestrativa ha preso il via alle 16.30 circa con la richiesta di soccorso, pervenuta, alla Sala Operativa della Direzione Marittima di Livorno, da parte di un traghetto in ingresso in porto e con un incendio in sala macchine. E’ stata anche simulata la presenza di un membro dell’equipaggio ustionato e l’intossicazione di alcuni passeggeri.
La Sala Operativa della Guardia Costiera, coordinata per l’occasione dal Capo servizio operazioni della Direzione Marittima di Livorno, Capitano di Fregata Riccardo Cavarra e dal Sottotenente di Vascello Marco Di Benedetto, ha assunto quindi la direzione delle operazioni, inviando in zona una propria unità navale, due unità dei Vigili del Fuoco di Livorno e un elicottero della Base Aeromobili G.C. di Sarzana.
Una seconda unità navale della Guardia Costiera ha atteso in banchina l’arrivo del 118 per l’imbarco del personale medico.
Una volta arrivati in zona, a circa 2.5 miglia a Sud del porto di Livorno, sono intervenuti inizialmente i Vigili del Fuoco per estinguere l’incendio. A seguire il velivolo della Guardia Costiera provvedeva al recupero ed al successivo trasferimento presso l’ospedale di Pisa del membro dell’equipaggio ustionato.
Successivamente il personale medico del 118, giunto in zona in un secondo momento, trasbordava a bordo del traghetto per prestare soccorso ai passeggieri intossicati.
Inoltre in zona veniva anche segnalata la presenza di un inquinamento in mare, per il quale la sala operativa della Capitaneria labronica disponeva l’invio del mezzo antinquinamento, il “Nos Taurus”, presente in porto.
In concomitanza alla predetta emergenza perveniva un’ulteriore richiesta di soccorso, questa volta da parte di un’unità da diporto a vela con infiltrazioni d’acqua a bordo e un membro dell’equipaggio in mare.
Una delle due unità della Guardia Costiera veniva quindi dirottata verso l’unità da diporto, dove provvedeva al recupero dell’uomo a mare e a prestare assistenza all’imbarcazione.
L’esercitazione ha avuto esito positivo, mettendo in luce la grande professionalità del personale coinvolto e confermando, ancora una volta, l’eccellente sinergia tra la Guardia Costiera, i Vigili del Fuoco di Livorno e il personale del 118, che spesso sono chiamati a collaborare nelle attività di ricerca e soccorso in mare.
Essenziale il contributo della componente aerea – spesso decisiva per la tempestività dei soccorsi – che ha consentito il celere trasferimento del ferito in ospedale.
Da evidenziare, altresì, la strategica utilità del mezzo disinquinante dislocato a Livorno dal Ministero della Transizione Ecologica, la cui disponibilità costituisce un importante presidio a tutela del prezioso e delicato ecosistema marino toscano.
Nel corso dell’esercitazione è stato inoltre testato il “Sistema ICT”– sviluppato nell’ambito del Progetto “Innovazione per la sicurezza del mare - ISIDE”, che è parte del “Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020” e che vede come partner anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Tale strumento si sostanzia in un apparato radiotrasmittente portatile, autoalimentato e dotato di propria antenna che, sfruttando le potenzialità del sistema automatico d’identificazione satellitare (AIS), integra gli attuali sistemi di comunicazione mare/terra in uso con apparati radiotrasmittenti portatili, consentendo di associare alla normale comunicazione vocale dei messaggi di testo, al fine di migliorare le comunicazioni in situazioni di emergenza.
http://dzoS0B3ieYQ
Si raddoppia? Perché due è sempre meglio di uno!!!!
Ieri per le grotte altri scavi altro semaforo ancora code imprecazioni ma che ci frega tutto Va bene così.
Ma purtroppo devono lavorare cerchiamo di avere pazienza, ma ora credo che siamo al limite, ma qualcuno forse oltre che avere pazienza deve essere anche bendato per non vedere...
Siamo la vergogna!!
C’è un tentativo di far nascere tipo un comitato anti deposito ESA, deposito che sembra sia previsto nella zona delle antiche saline in una posizione non certo congrua visto le attività che vi sono intorno.
Orbene per tornare al presunto comitato, iniziativa certamente valida e sostenuta da colei che sarebbe la più danneggiata dal nuovo deposito, in quanto sarebbe confinante con la sua attività. La signora in questione però è presidente di una associazione di categoria, e quando gli è stato chiesto un aiuto sulle regole che ESA aveva attuato per scaricare alla casaccia da parte delle ditte, non è stato mosso un dito. Una presidente assente, vittima del super ego del super presidente provinciale, dove si fa molte chiacchiere ma pochissimi fatti, ora però che tocca direttamente il proprio interesse, allora ci muoviamo con l’effige e l’appoggio dell’associazione di categoria. Cara mia la vita non è solo presenza , bisogna fare le cose se ci si assume un incarico, sennò se non siamo capaci si cede il passo .
Ad maiora da un ex associato
Volevo fare un ultimo saluto a Massimo Russo atleta corridore famoso in tutta l'Elba e non solo .
ciao Massimo ci mancherai.
magari ora sei su a correre anche per noi.
Ho avuto modo di vedere la pieve di San michele di notte. È veramente bella. L'illuminazione risalta l'edificio storico.
Complimenti al consigliere ROSSI.
Ma perché non sistemare anche l'area esterna con lastre in granito, panchine, dove portare i ragazzi delle scuole. È solo un'idea!
al consigliere Rossi dobbiamo anche l'illuminazione artistica della piazza Matteotti e l'illuminazione della croce del monte dello zuccale. Ad ognuno il suo, è proprio vero. E l'impegno premia,
Sempre