LA REPLICA DEL COMUNE SULLA VICENDA DELLA TRANSENNA CON IL PIEDINO MANCANTE
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/zoppo.JPG[/IMGSX] Puntuale come una cambiale in scadenza l’amministrazione replica piccata ai commenti sulla zoppia di una transenna …..la barriera a perso il piedino poco dopo le ore 19 del giorno 19 giugno 2022 dopo essere finita a terra a seguito dell’urto di un’auto contro la stessa. La transenna senza il piedino non è stata sostituita immediatamente dalla cooperativa incaricata del suo posizionamento ma è rimasta collocata in quel modo non piacevole a vedersi fino alle 7 del mattino seguente quando è stata rimossa….
Bene una risposta secca a zittire le linguacce ma….Oggi 23 Giugno quindi a distanza di tre giorni l’oggetto discusso è ritorna prepotentemente discutibile perché la famigerata barriera giace ancora in bellavista, buttata tra le auto nel piazzale del “Gallo” non si è spostata neanche di un millimetro…Non parliamo caro addetto stampa dei rinascenti di polemica ma solo di una constatazione di come si opera per il decoro e l’immagine del paese ….Non ce ne voglia l'amministrazione la nostra è solo una boutade fatta sine ira ne studio niente di politico o di strumentale come il portavoce vorrebbe far intendere…Buon lavoro ,
113619 messaggi.
VOLTERRAIO.LE MURA LORO STRUTTURA E FUNZIONE
LA TORRE
QUARTA PARTE
“…Nella sommità una torre in forma quadra di bracce 8 per ogni faccia…” E’ così che Vincenzo Coresi del Bruno descrive la torre del castello del Volterraio
Le braccia sono quelle fiorentine e perciò ogni faccia di questa torre quadrata è metri 4,64 (vedi FOTO 1)
Nel 1729 Vincenzo Coresi del Bruno,governatore di Portoferraio, così vede il castello del Volterraio:
“ VOLTERRAIO E SUOI ADIACENTI
Entro il territorio del Granduca in una sommità di monte dalla parte di levante vi sono vestigie antiche ,di circuito di circa un quarto di miglio si vedono mura antichissime in modo di mura Castellane dalle quali si osserva il suo edificato non solo per la scrittura che per il modo dei merli si vede all’uso antico ,che per altri riguardi si giudicano dei Gentili e nella sommità una torre in forma quadra di bracce 8 per ogni faccia la quale risarcita e restaurata con accrescimenti di nuovo recinto ,in oggi presidiata,serve di guardia e scoperta al Presidio di Portoferraio .Questo forte vien chiamato Volterraio ,né si sa l’etimologia di tal denominazione poiché alcuni dicono essere stato l’ingegnere un Volterrano ,altri dicono essere stato dedicato a Volturno Di età antica ,insomma la Fabbrica è antichissima benchè entro il vecchio recinto vi sia una Fabbrica più moderna del basso secolo ,che è un tempio a volta dedicato a S. Leonardo ,ove anche oggi si sacrifica al vero Dio…”
(Cfr. pg 170 di “Zibaldone di memorie “ Vincenzo Coresi del Bruno,1729. Copia dattiloscritta del manoscritto originale. Biblioteca comunale Portoferraio )
La torre è innalzata nel posto più elevato ,all’altezza di 394 metri s.l.m., in un angolo della cinta muraria che circonda la vetta.Ha una funzione strategica in tutta l’architettura militare del castello.
Era questa la zona che probabilmente fu in epoca preromana la prima ad essere abitata:forse un semplice recinto murario ad altezza d’uomo con compito di difesa la quale è facilitata anche dalla stessa struttura naturale del luogo .
Un semplice recinto murario con la torre che strategicamente nel luogo più elevato consentiva l’avvistamento del nemico prima e in modo migliore (fortezza di altura e di avvistamento)
La torre come oggi la vediamo è quella di origine pisana la quale fu edificata su una preesistente.
La conferma di una torre preesistente a quella presente proviene dal documento d’archivio più antico che ci è pervenuto nel quale l’architetto volterrano Vanni di Gherardo Rau nel 1298 viene inviato all’Elba dalla repubblica di Pisa con due capitani di guerra Beccio di Caprona e Fino da Perlascio come operaio “ castrorum et fortellitiarum et aliorum in insula Ilbe “.
Viene incaricato di rinforzare la torre,non di costruire una nuova.
Ciò significa che una torre era già presente.
STRUTTURA
Con il dominio pisano essa diviene anche luogo di ultima difesa di tutto il castello qualora i nemici fossero riusciti ad entrare dentro la cinta muraria, cioè assume funzione di mastio.
Un disegno del 1673 di Raffaele Del Bianco( vedi FOTO 2) che mostra la torre dove “la saetta ha lacerato” evidenzia come la torre era connessa con il camminamento in muratura della cortina muraria di nord- est tramite un ponte di legno .La porta è rivolta verso nord così l’assalitore ha i sole contro che lo abbaglia mentre assale.Sopra vi era una bertesca in ciò rimarcando che in quel luogo avveniva l’estrema difesa contro in nemici entrati dentro il recinto murario. Qualora i nemici fossero entrati dentro la cinta muraria ,qui,nella torre, i soldati si ritirano velocemente dai due camminamenti(nord-est e sud-ovest) che accompagnano tutta la cinta muraria.
Dalla relazione di Raffaele Del Bianco che era stato inviato per “resarcire” la torre “lacerata” da un fulmine veniamo anche a conoscere che l’interno della torre era diviso in due stanze “..Al forte del Volterraio nella stanza sotto la volta dove la saetta ha lacerato e tormentato la muraglia per la parte volta a tramontana come dimostra in disegno bisogna alla porta rifare il suo archetto…” (Archivio mediceo del Principato.Segreteria di Gabinetto,Filza 2559.inserto c.7-8.1673.Archivio di stato di Firenze)
Due stanze dunque, una “sotto la volta”la quale dalla visione del disegno è posta in alto che insieme ad un’altra stanza che doveva essere posta in basso dividevano in due spazi l’altezza totale della torre .
La stanza superiore “sotto la volta”,era divisa dalla stanza inferiore forse da un impalcato in legno.
Si formavano così due piani uno superiore e l’altro inferiore.
I due piani erano probabilmente non collegati internamente da scale interne ,se non in legno e retraibili dalla stanza superiore attraverso l’impalcato in legno ,in modo che una caduta del piano inferiore non significasse immediatamente anche la resa al nemico della torre.
Alla stanza superiore si accede dall’esterno dopo aver percorso il camminamento di nord-est e attraversato il ponte in legno.
Invece,l’accesso al piano inferiore e alla sua stanza,dove forse stava il camino che riscaldava la torre,è locato in basso dentro il recinto , in piano terra, nel punto dove arriva il camminamento di sud-ovest.
FUNZIONE
Questo differente acceso alla torre era fatto ad arte per consentire la difesa in più modi dell’ultimo baluardo se i nemici fossero entrati dentro la cinta muraria.
Con l’abbattimento del ponte di legno che collega il camminamento nord-est alla porta d’ingresso della stanza superiore , si isola la torre dal nemico che giunge da questa parte mentre ,retraendo le scale dalla stanza inferiore,si isola il piano superiore della torre dal nemico che giunge dal camminamento di sud-ovest , dal cortile interno.
La struttura muraria della intera torre che è quadrangolare con lati pressochè eguali e con parete spessa di muratura a sacco conferma che è luogo deputato alla funzione di estrema,ultima difesa.
Il mastio è sempre la parte più elevata e solida di un castello costituita da una robusta torre.
Luogo di estrema ed ultima difesa,caduto il quale tutta la fortezza cade in mano al nemico.
L’architettura militare stessa con cui la torre è stata edificata lo conferma.
Su ogni lato dei muri della torre si aprono finestre piccole per evitare l’ingresso di proiettili e su ogni lato ,a coronamento, sono quattro merli.
Il lato di nord est dove è l’accesso al piano superiore ne ha due perché al centro è stata costruita la bertesca così ulteriormente confermando quale era il tipo dell’estrema difesa : difesa piombante cioè legata alla caduta di oggetti che piombano sopra il nemico.
La bertesca è infatti un piccolo vano ricavato tra i beccatelli dell’apparato a sporgere fuori dal muro della torre.
Da questo vano si facevano piombare sugli assalitori pietre, dardi, oppure acqua, olio e pece bollenti.
Il beccatello sostiene il vano della bertesca.
A Portoferraio esiste un bell’ esempio di architettura militare di difesa con i beccatelli che à la torre del Martello chiamata di Passanante o anche della Linguella(Vedi FOTO 3 )
MARCELLO CAMICI
Le lettere di auto elogio del comune e lo scaricabarile sui disservizi sono da delirio di onnipotenza.
Abbiamo ricevuto più elogi che critiche, credo che questa frase rappresenti in pieno la supponenza di chi ci governa.
22 giugno,tempo non bellissimo,decine e decine di turisti si recano alla villa di napoleone...ma è chiusa!!!
22 giugno l'erba lungo le strade è sempre piu alta e piu pericolosa....VERGOGNA
e noi vogliamo vivere di turismo??
Il comune cittadino aspettava una risposta dai "risorgenti" ed è arrivata.
Siete patetici, la competenza è della Port Autority, il degrado che regna sovrano zona porto è della Port Autority.
Il centro storico? Parliamo del centro storico, sempre più tavoli pensate che facciano bello il paese? La pulizia delle strade secondarie come giustificherete la trascuratezza il sudicio? Lo sapete benissimo , avete deluso ma non poco tanto tantissimo, chi vi ha votato chi ha creduto in voi.
Vi vantate della rotonda, bravi, ma già che c'eravate potevate farla meglio.
Ma una domanda voglio farvela, avete qualche vostro parente deceduto al cimitero Comunale? Se si, non provate un po di vergogna? Andate a vedere in che condizioni versa, e se ci riuscite adoperatevi x provvedere al problema PICCIONI
Si potrebbe togliere la rotonda a San Giovanni? Adesso senza più file e code la gente ha più tempo per scrivere boiate su internet...
Come mai la TARI a Marciana Marina ha la rata unica il 31/5 e a Portoferraio hanno tempo fino al 30/10 per pagare in rata unica?
IL DEGRADO IN CALATA ITALIA NON È COLPA DEL COMUNE
LE AIUOLE IN VIALE ZAMBELLI E VIALE ELBA SONO CURATE
La situazione delle aiuole e dei cestini in calata Italia, lungo le banchine ed i piazzali di imbarco, è certamente indecorosa ed è un pessimo biglietto da visita per la nostra città e per la nostra isola. Ne siamo consapevoli ed è nostro primario interesse porvi rimedio. Sulla questione non abbiamo però una competenza diretta perché in quella zona la cura del verde pubblico e lo svuotamento dei cestini sono di stretta competenza dell’Autorità di Sistema Portuale de Mar Tirreno Settentrionale presso la quale siamo già intervenuti per sollecitare una maggiore attenzione nello svolgimento dei servizi, ricevendo rassicurazioni in tal senso direttamente dal presidente Luciano Guerrieri. Tutto questo prima dell’arrivo di un’ultima segnalazione e dell’interessamento di un quotidiano, da qualche tempo in prima linea nell’addossare sempre e comunque le colpe alla nostra amministrazione. Relativamente a quanto sostenuto da esso circa le situazioni di degrado in viale Elba e viale Zambelli, è doveroso far notare che l’affermazione “il verde pubblico appare in uno stato di assoluto abbandono” è totalmente fuori luogo in quanto, anche recentemente – come documentano le foto allegate – sono stati effettuati dalla partecipata ‘Cosimo de’ Medici’ i previsti interventi di manutenzione da noi commissionati.
Per quanto riguarda, invece, l’affermazione dell’estensore dell’articolo di ‘giunta già sotto accusa per i problemi della sanità e della ‘fagiolotonda’ di San Giovanni” - riguardo la quale, tra l’altro, sono molti di più gli apprezzamenti che le critiche pervenute non solo per la migliore scorrevolezza del traffico, ma anche per il fatto che siamo riusciti a realizzare un’opera attesa da molti anni – stentiamo a comprenderne la necessità e l’attinenza con il tema trattato. A meno che non si voglia attaccare la nostra amministrazione ‘a prescindere’.
L'amministrazione comunale di Portoferraio
PER SINDACO E DIVERSAMENTE UGUALI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/prot.JPG[/IMGSX] Caro Sindaco, purtroppo anch'io devo esprimere il mio disappunto con codesta amministrazione perché in tre anni non siete riusciti ad eliminare le barriere per chi è costretto a vivere in carrozzina. Pochi giorni fa ho portato mia zia in sedia a rotelle a vedere la villa di Napoleone essendo lei un'appassionata di quel periodo. Ho parcheggiato il nostro Van in piazza della Repubblica ( perchè mi hanno sconsigliato di arrivare la davanti essendoci una porta che non consente ai van o furgoni il passaggio ) ma non appena siamo usciti dal parcheggio è iniziata la nostra disavventura !! Davanti al Comune dove STAZIONANO I VIGILI nonostante il divieto vengono parcheggiate le macchine ???Siamo riusciti a fare la Piazza Cavour senza problemi, ma una volta iniziata Via Guerrazzi è iniziato lo slalom tra i motorini parcheggiati in malo modo costringendoci a passare in mezzo alla strada in diversi punti..arrivati in Via Lambardi il caos macchine e motorini parcheggiati sulla "corsia pedonale" delimitata soltanto con la vernice sul pavimento..proseguendo in Via del Carmine il marciapiede con pietre di marmo non esiste più, in quanto è al pari del manto stradale asfaltato !!! In Via Victor Hugo abbiamo apprezzato le lastre al posto dell'asfalto peccato però che anche li neanche l'ombra di una corsia pedonale e tra una buca e l'altra nel tunnel siamo riusciti ad arrivare alla Villa di Napoleone con motorini e macchine che ci sfrecciavano a pochi centimetri..Mi sono sentito veramente in imbarazzo nei confronti di mia zia abbiamo una casa a Marciana Marina e di sicuro non la porterò mai più nel centro storico di Portoferraio !!! Ho documentato il tutto con fotografie e quando tornerò a Firenze le pubblicherò perché è giusto denunciare amministratori così incompetenti !! Avete l'oro e non sapete valorizzarlo con vigili un pò più attenti e un investimento irrisorio tutto questo si sarebbe potuto evitare è veramente una VERGOGNA !!
PRIMO EVENTO A PORTO AZZURRO DELLE INIZIATIVE DELLE PRO LOCO ELBANE DEDICATO AGLI ETRUSCHI NELL’AMBITO DEL PROGETTO “ELBA ETRUSCA” DI VISITELBA E S.M.AR.T.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/etru.JPG[/IMGSX] Mercoledì 29 giugno a Porto azzurro si terrà il primo degli eventi organizzati dalle Pro Loco elbane, nell’ambito del progetto dedicato all’Elba Etrusca di VisitElba e S.M.AR.T.
Si tratta di una serie di iniziative che si svolgeranno fra il 29 giugno e il 5 luglio, a Porto Azzurro, Rio e Marciana Marina con rievocazioni storiche e ricostruzione di ambienti e scene di vita etrusche, cene a tema etrusco con ricostruzioni di un Simposio, archeotrekking sulle orme degli Etruschi, incontri con esperti e rappresentazioni musicali.
La Pro Loco di Porto Azzurro ha coinvolto un suo concittadino, conosciuto in tutto il mondo per la sua esperienza nel settore della viticoltura e dell’enologia: Antonioo Arrighi. Mercoledì 29 giugno, ore 17,30 a Porto Azzurro, presso l’Azienda Agricola Arrighi, si svolgerà l’archeotrekking in vigna con degustazione dei prodotti dell’Azienda, con la narrazione di Antonio Arrighi che racconterà della vinificazione ai tempi degli antichi greci, etruschi e romani e dei suoi esperimenti, conosciuti e premiati in tutto il mondo, per la realizzazione dei vini in anfora e del “vino marino” Nesos.
I posti sono limitati, si accettano prenotazioni fino a 30 persone chiamando il numero +39 351 719 5991 della Pro Loco di Porto Azzurro.
Pro Loco Porto Azzurro +39 351 719 5991
Pro Loco Rio + 39 0565 962004
Pro Loco Marciana Marina. Tel + 39 349 7049487
Centro Provinciale Istruzione Adulti.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/dopo.JPG[/IMGSX] Nei giorni scorsi presso la cornice storica della sala “De Laugier” di Portoferraio si è tenuta la presentazione del Centro Provinciale Istruzione Adulti. L’evento, patrocinato dal comune di Portoferraio, è servito a far conoscere al territorio elbano il ruolo e le attività del centro scolastico statale “Cpia 1 Livorno” che ha una sede a Portoferraio in Viale Elba n 23/25 e che ha tra i suoi obiettivi la formazione di adulti, giovani e non, che non abbiano portato a termine un regolare percorso di studi. Il centro è attivo anche presso la struttura penitenziaria di Porto Azzurro. All’incontro, al quale è intervenuta l’assessore Chiara Marotti, ha partecipato anche la cooperativa Arca , impegnata da tempo, tra l’altro, a dare informazioni e supporto agli immigrati presenti sull’isola. Il pomeriggio è stato scandito dalla descrizione di tre libri: “Basnewende” introdotto dall’autrice stessa, Tallatou Clementine Pacmogda che ha raccontato la sua particolare storia, dalla totale indigenza agli studi accademici, fino alla docenza; “18 Miglia e pochi passi” con l’autrice Emy Galanti ed Erica Meucci ( entrambe docenti) in cui si racconta la realtà del carcere di Gorgona; “Son of Italy” una raccolta di poesie di Pascal D’Angelo, immigrato negli Usa all’inizio del Novecento, approfondita e commentata dalla docente Sonia Pendola. Letture scelte sono state commentate musicalmente dalla fisarmonica dell’insegnante Veronica Caggia. Al termine delle presentazioni è seguita una piccola aperi-cena con dibattito nella chiostrina interna della struttura.
Per Pasquino,
Fai bene a lamentarti, certamente l'amministrazione comunale può e deve fare di più e meglio, ad esempio la transenna in calata quantomeno è un diabolico tentativo di suicidio a meno che non ci sia qualcuno tra operai del comune, vigli urbani, operai della Cosimo che rema palesemente contro, perchè mettere una transenna ritta non è proprio uno sforzo mentale eccessivo che ti fa fumare il cervello! anzi è una tale banalità che se ti manca la transenna la fai cercare da qualcuno e magari gli fai ritrovare quelle verniciate a cancello che c'erano prima ed erano certamente più decorose.
tuttavia quando mostri le fotografie degli angoli anche te fai autogol, perhè metti in mostra il comportamento scorretto dei cittadini, turisti o residenti che siano; il cane lo si porta a pisciare altrove insomma e magari se davanti al negozio crescono delle erbacce le tolgo perché sarà strada pubblica ma è fronte casa mia, magari protesto dopo con chi deve tenere pulito, ma con quelle foto hai fatto solo autogol e forse evidenziato solo una diversa collocazione politica in antitesi a quella di governa ora Portoferraio. che poi, cambiati colori non è che prima fosse tanto diverso, diciamolo!
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/fore.JPG[/IMGSX]
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_32/disgi.JPG[/IMGSX] Leggo l'articolo di Enzo Sossi.
Si può condividere tutto ma poi basta scendere con i piedi per terra, rendersi conto che siamo sulla Terra, che siamo in Europa, che siamo in Italia, che siamo all'Elba per prendere atto che trattasi una favola, di fantasia o di... fantascienza. 1000 problemi da risolvere... 1 soluzione... Il dissalatore!!!?? Io direi di cominciare da qualcos'altro così da arrivare ad un punto in cui il dissalatore non sarebbe più così "indispensabile".
La conclusione, a fine lettura dell'articolo, e su cui" non ci piove" (tanto per non spostarsi dal tema idrico) è che per decenni gran parte del mondo, dell'Europa, dell'Italia e dell'ELBA sono stati governati da incompetenti o più precisamente da "politici" il cui interesse principale è stato trovare una poltrona, più comoda possibile, sulla quale rimanere seduti il più possibile e che permettesse loro di avere le tasche piene... In un modo o in altro.
Questa realtà ci dovrebbe far comprendere che... Ieri...(perchè oggi è già tardi, forse) dovevamo cambiare rotta, defenestrare chi su certe poltrone era appolllaiato da 10,20,30 anni e dare fiducia a gente nuova, "pulita", con lo sguardo rivolto al paese e ai cittadini. Ormai è tardi, i problemi da risolvere sono a decine ma dobbiamo provarci, possiamo farcela, piano piano, cominciando con piccole cose... Non certo dal dissalatore.
Ho letto la difesa del comune riguardo la transenna, sentivo le unghie che graffiavano il vetro, patetici
SMARRITO IN LOCALITA' PICCHIAIE
A Salvini avevano consigliato di mettere sul comodino la foto di Renzi per ricordarsi come è facile passare dalle stelle alle stalle.
Ancora un anno e ci siamo quasi.
Riguardo al consigliere regionale non possiamo prenderci in giro e tutti conosciamo le sue mediocri qualità di politico.
Basta pensare che sta facendo una battaglia, anzi una guerra contro il rigassificatore di piombino e invece è completamente silenzioso sul dissalatore di Mola di cui tra l'altro non si sente più parlare. Accordo fatto tra Montagna e Giani?
A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
