Ciò che anche il più imbecille degli sprovveduti poteva supporre, si sta avverando, il razionamento dellì'acqua potabile per siccità.
Ed ora da dove la prendi l'acqua se non piove?
Che acqua ci metti dentro le viscere del monte Capanne?
Facciamo il miracolo rovescio della trasformazione del vino in acqua?
Avanti così dietro ai capipopolo che siamo furbi.
Sauro
113619 messaggi.
Lo scorso fine settimana 164 turisti arrivati all'aeroporto di Campo... Praticamente quelli che stanno su un Boing...
Questa è strategia, qualcuno ci aveva visto giusto e quello non sei te😜
Adesso vorrei vedere tutti i contrari al dissalatore andare a controllare le millemila piscine a giro per coerenza. Vi aspetto tutti all'Acquapark bimbi!
Elba vuota? Ma dove vivi? Capoliveri, Campo e penso anche Porto Azzurro sono pieni già da fine maggio. Non capisco a quali ristoranti o strutture ti riferisci. A Capoliveri parcheggi strapieni, bar strapieni, ristoranti strapieni anche a pranzo, strutture ricettive quasi piene. La Gat avrà operato nello stesso modo per tutto il territorio elbano. Probabilmente le "mancanze", "l'inefficienza " e la poca organizzazione vanno ricercate a livello comunale...
ORDINANZA SINDACALE N. 62/ Prot. n. 15605 del 23/06/2022
OGGETTO:
RAZIONALIZZAZIONE DEL CONSUMO DI ACQUA POTABILE E DIVIETO DI USO IMPROPRIO
IL SINDACO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/razio.JPG[/IMGSX] PRESO ATTO della necessità di tutelare le riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi per attività turistiche, irrigue, ecc.;
VISTO il Regolamento della Regione Toscana approvato con D.P.G.R. n. 29/R del 26 maggio 2008 (“Disposizioni per la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal Gestore del Servizio Idrico Integrato”), che contiene obblighi e divieti a tutela delle riserve idropotabili vigenti durante l’intero anno solare;
VISTA la L.R. n. 69/2011 istitutiva dell’Autorità Idrica Toscana, che agli artt. 10 e 27 attribuisce all’AIT le funzioni di vigilanza e controllo sul rispetto degli obblighi e divieti contenuti nel suddetto Regolamento, l’applicazione delle sanzioni amministrative e l’introito dei relativi proventi;
CONSIDERATA la richiesta dell’Autorità Idrica Toscana di adottare per il periodo estivo una specifica Ordinanza di divieto di tutti gli usi non essenziali dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto, accompagnata da un’adeguata attività di vigilanza e controllo;
RITENUTO pertanto di provvedere in merito alla salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica, mediante propria ordinanza;
VISTO l’art. n. 50 D.lgs. n. 267/2000;
ORDINA
E’ FATTO ASSOLUTO DIVIETO SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE DI UTILIZZARE L’ACQUA POTABILE PROVENIENTE DAGLI ACQUEDOTTI URBANI E RURALI PER SCOPI DIVERSI DA QUELLI IGIENICO-DOMESTICI, NEL PERIODO DAL 1 LUGLIO 2022 AL 15 SETTEMBRE 2022.
Chiunque violi il presente provvedimento è sottoposto all’applicazione della sanzione amministrativa da € 100,00 ad € 500,00.
La Polizia Locale è incaricata del controllo dell’esecuzione della presente ordinanza.
Durante il periodo di validità della presente Ordinanza, restano comunque fermi gli obblighi ed i divieti previsti nel Regolamento Regionale DPGR n. 29/R del 26/05/2008, per la violazione dei quali la Polizia Locale e gli altri organi accertatori sono tenuti a trasmettere all’Autorità Idrica Toscana, ai sensi dell’art. 27 L.R. n. 69/2011, il verbale di accertamento e contestazione di illecito amministrativo, per verificare l’introito delle somme dovute quale pagamento in misura ridotta ex-art. 16 L. 689/1981 o per l’emissione della relativa ordinanza ex-art. 18 L. 689/1981.
INFORMA
che contro il presente provvedimento sono ammissibili:
- ricorso al TAR della Toscana entro 60 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente provvedimento;
- ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente provvedimento;
DISPONE
la pubblicazione del presente provvedimento all’albo e sul sito web istituzionale dell’Ente; l’invio di copia del presente provvedimento a:
- Prefettura di Livorno;
- Autorità Idrica Toscana;
- Comando Polizia Municipale;
- Comando Polizia Provinciale;
- Comando Stazione Carabinieri Forestali
- ASA S.P.A.;
DISPONE INOLTRE
che alla presente Ordinanza sia data ampia diffusione attraverso gli organi di informazione locali.
Portoferraio, 23/06/2022
IL SINDACO
Angelo Zini
Ma che politica doveva fare la Gat.
Innanzitutto non mi sembra che la situazione sia tragica come la presenti tu. Poi non è la Gat che ha la responsabilità di tutto ciò: è la crisi che divora le risorse, l' aumento spropositato delle bollette, il rincaro dei prezzi per cui la gente non arriva più a fine mese. Altro che Gat! Mettiamoci il costo aumentato di ombrelloni e lettini sulle spiagge; in certi stabilimenti fino ed oltre 80 euro, ombrellone due lettini: i prezzi delle strutture ricettive, la mancanza di parcheggi, le strade dissestate e chi più ne ha più ne metta. La Gat al massimo può solo miagolare, ma non ha altre colpe!
Sono state versate pagine di inchiostro digitale sui problemi della ZTL e del Centro e ZINI se ne esce con una discolpa solo su una transenna?
Roba da matti
Strade vuote, spiagge vuote, ristoranti vuoti, strutture ricettive mezze vuote, Elba vuota.
Ma nessuno dice nulla.
Forse sono tutti contenti.
Possiamo almeno sapere che tipo di promozione dell'isola ha fatto la GAT negli ultimi 3 anni.
Montagna e Censi se ci siete battete un colpo.
Ma ci siete o ci fate?
PER ATTENTO OSSERVATORE
Il piede e' mancante, non so come faccia a sapere che non e' la stessa e comunque da come scrive sembra persona informata dei fatti, ci dica lei visto che lo sa chi e' la persona che dovrebbe toglierla ci stupisca!!!vede il problema non e' chi la deve togliere il problema e' di chi deve controllare e non lo fa ma gira parecchio a vuoto con la vespa....
Per risposta transenna zoppa??
Se l'amministrazione risponde nervosa sulla transenna zoppa che é stata buttata per terra da un'auto dopo le 19 posso dire che mente spudoratamente.... purtroppo non ci si può arrampicare sugli specchi per trovare giustificazioni la transenna é stata messa esattamente circa 10 minuti prima delle 19,00 da un'operatore e stava aspettando la chiusura alle 19,00 posso assicurare visto con i miei occhi.
Ancora VERGOGNA e oltretutto si mente ancora più vergogna
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/disc.JPG[/IMGSX]
Questa è l'accoglienza riservata ai diportisti che scendono davanti la coop, aspetto che il sindaco dica che non è di sua competenza
Caro Pasquino, stavolta hai toppato. Metti la foto di una transenna che non è quella con il piede mancante che ha suscitato il giusto sdegno e che è stata portata via la mattina dopo il suo deprecabile posizionamento. Quella che immortali nell'ultima fotografia non ha attaccati cartelli. Da attento osservatore e da cittadino spero, come te, che venga subito rimossa perchè non è certo un bel vedere. Ma già che ci sei informati su chi materialmente deve provvedere a levare e mettere la transenna. Potresti avere una sorpresa..
LA TORRE DELLA MARINA SI VESTE D’ANTICO. STRAORDINARIE SCOPERTE DI ILARIA MONTI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/fenicia.JPG[/IMGSX] MARCIANA MARINA - Grazie alle accurate ricerche condotte dalla dott.ssa Ilaria Monti negli archivi italiani e di mezza Europa sta emergendo, fra l’altro, un pezzo importante della storia della torre e del paese di Marciana Marina.
Ilaria è una studiosa sui generis, disponibile alla collaborazione ma poco incline alle conventicole. Dai suoi lavori traspaiono passione e professionalità, pazienza e concentrazione. Ilaria sa tutto, o quasi, sulle vicende ottocentesche della famiglia Foresi, sulla quale ha già scritto diversi libri, ma i suoi orizzonti culturali e cronologici sono ben più ampi. Dopo tanti anni di esperienza, le grafie antiche, perfino quelle più ostiche perché vergate alla buona da scrivani non proprio colti, per lei non hanno più segreti.
Circa un anno fa le indagini effettuate da Ilaria in tandem con Tatiana Segnini (altra archivista di talento) presso l’Archivio Capitolino di Roma sono riuscite a fare chiarezza sulla committenza del giardino colonnato di Marciana, ubicato un po’ sotto la fortezza, fino ad allora riferito non senza pompa ai principi Appiani. Infatti il documento rinvenuto dalle due studiose, datato 1621, dimostra che in realtà la costruzione non porta la firma dei principi ma quella del loro maggiordomo, Grimaldo Bernotti.
Più o meno nello stesso periodo di tempo le due studiose hanno offerto alla comunità scientifica altri due documenti di rilievo sulla marina di Marciana, adatti a sconvolgere le conoscenze acquisite. Il primo, del 1530, prova un’attività locale di falegnameria navale imprevista in tempi così antichi; il secondo, del 1525-1550, descrive attività agricole a Caparutoli e alla Camola, attestando che già in quel periodo esistevano inattese forme insediative anche nell’entroterra.
Oggi Ilaria è pervenuta a un altro scoop scoprendo una serie di documenti del gennaio 1549, in cui la torre della marina viene nominata e vestita di una maggiore antichità. Fin qui, infatti, la più antica testimonianza scritta che la riguarda si faceva risalire a poco dopo il 1560. Gli stessi documenti danno atto, in più, che nelle vicinanze della torre c’era un’affermata fornace di laterizi, alla cui produzione erano interessati gli ingegneri che stavano iniziando l’edificazione di Cosmopoli. Questo -e non è poco- è quanto trapela finora. La scoperta è velata da un comprensibile riserbo anche perché trascrizioni e studi sono ancora in corso, ma si sa che in autunno l’intera documentazione verrà resa pubblica. Intanto si può dire che vista la data, 1549, in cui la torre della marina di Marciana figura già in piedi, viene confermata la committenza degli Appiani e se ne può ipotizzare una cronologia vicina a quella della Torre di Rio Marina. Quest’ultima, com’è noto, vide la sua elevazione intorno al 1540, sia pure con forme architettoniche dissimili e ad opera di maestranze diverse.
Per quanto riguarda la citata fornace presso la torre, sono convinto che ne esistano ancora le tracce e che non sia difficile trovarle e sottoporle a tutela.
Michelangelo Zecchini
PER COMUNE PORTOFERRAIO
Qualcuno potrebbe spiegare ai cittadini per quale motivo dalle finestre del comune di Portoferraio mancano diverse persiane e alcune sono rotte ? siamo tutti curiosi della risposta ? mancano i soldi o e' colpa di Donati che non c'e' piu' ?
C'ERANO UNA VOLTA GLI ESAMI....
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/esami.JPG[/IMGSX] Ricordo con nostalgia gli esami di maturità della mia gioventù correvano gli anni sessanta e noi studenti non è che fossimo tutti dei santarellini. In assenza di tecnologie sofisticate di cui possono fruire gli studenti di oggi, quali i telefonini e soprattutto internet, ricorrevamo alla tradizionale “cartucciera” con i famosi “ rotolini” la cui mappa con l’indice per materia e per argomento, era a sua volta contenuta in un altro rotolino di carta abilmente celato a parte e più a portata di mano. Ricordo che a quei tempi gli esami vertevano su tutte le materie e su tutti i tre anni di liceo, una cartucciera non bastava e molti altri rotolini erano sparsi qua e là nelle parti intime del corpo. Ma c’era qualche differenza con la moderna tecnologia : anzitutto eravamo noi stessi a predisporre le striscette di carta arrotolate e, pertanto, il lavoro necessitava una lunga opera riassuntiva , che rimaneva impressa nella memoria e costituiva essa stessa una buona preparazione.
La commissione di esame era composta da professori venuti da lontano, senza una rappresentanza di insegnanti di classe degli esaminandi. E le aule di esame erano presidiate da altri sconosciuti personaggi i quali, assieme agli esaminatori, fino all’ultimo minuto non smettevano di passeggiare tra i banchi con tanto di occhi aperti e con tolleranza zero, chi andava a gabinetto era pedinato da un austero e severo signore che lo piantonava davanti alla porta tipo saloon, cioè praticamente a vista e, anche se il bisogno era effettivo e grosso, non si poteva superare un certo limite di tempo. A differenza di oggi allora non era consentito alcun genere di conforto in bibite o panini e ancora ricordo con angoscia la prova scritta d’italiano in una giornata da quaranta gradi all’ombra in quel di Firenze con obbligo per noi studenti di un vestiario serio e acconcio, mentre la commissione, con aria sadica e mefistofelica, davanti a noi fumava e si rinfrescava .
Diverso era anche l’atteggiamento dei prof. e dei nostri stessi genitori nei confronti degli esaminandi, tutto improntato ad una mentalità di tipo borbonico, dove il principio ispiratore era solo della severità fine a sé stessa, del punire e non giustificare, ovviamente… per il nostro bene, dato che l’unico sbocco occupazionale di quel tempo era il pubblico concorso e se non avevi quel “pezzo di carta”… Pertanto, figlio preparato- figlio occupato.
Beh! ho voluto fare un salto indietro nel tempo per cercare di sdrammatizzare l’impegno che stanno affrontando i nostri ragazzi…augurandogli un grosso in bocca al lupo…. E... forza ragazzi anche oggi sarà un'altra battaglia .
L'INCREDIBILE DOPPIA VITA DI VIALE ZAMBELLI
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/camions.JPG[/IMGSX] Nota sentenza latina recita “le cose ripetute giovano”, però non mi pare il nostro caso considerato che questa è la terza volta che scrivo di via Zambelli ma, evidentemente, vale di più il detto “non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire”...
Nessuno se lo sarebbe aspettato ma, nell'arco della giornata, quel tratto di strada a senso unico, fra la rotonda di viale Elba e la rotonda dei “Gabbiani” denominato viale Zambelli, cambia totalmente identità: la mattina si cura “la didattica” e, nel tardo pomeriggio fino a sera, “ l'agonistica”.
Mi spiego meglio: tutte le mattine, MA PROPRIO TUTTE, fra le sette e le otto, viale Zambelli diventa una vera e propria scuola guida per gli autisti degli enormi autoarticolati che, in retromarcia e ad angolo retto, devono entrare nello spazio a loro dedicato per scaricare materiale per il supermecato, con un altissimo tasso di difficoltà, nonostante l'ausilio dell'uomo a terra che urla suggerimenti.
Vista la manovra, veramente complicata, per fare entrare in quello spazio limitato quei “bestioni”, lo stress dell'autista aumenta, anche perché, nel frattempo, si forma una fila ( creata da chi deve prendere servizio e da chi deve prendere la nave) che, col passare del tempo, diventa sempre più lunga e impaziente: autobus di linea, camper e auto, restano tutti intrappolati e non possono né procedere né tornare indietro.
Certo, non è colpa dei portoferraiesi e neppure di coloro che devono partire se gli autoarticolati sono troppo grandi e lo spazio di manovra troppo ristretto: qualcuno ha forse mal progettato o, semplicemente, lo spazio disponibile è troppo angusto per la dimensione di quei mezzi... la soluzione, da tempo, mi sembra possa solo essere l'utilizzo più frequente di mezzi più piccoli.
Certo è che non siamo noi che dobbiamo trovare una soluzione, ma altrettanto certo è che non possiamo continuare a subire questa anomalia al Codice della strada.
Questo è quello che succede la mattina, in funzione “didattica”: nel pomeriggio, invece, lo stesso tratto di strada cambia vocazione e diventa “agonistico”.
Giovani, ma neanche tanto, con le loro potenti moto e automobili, riescono a portare i loro mezzi a velocità altissime, rombando e creando grave pericolo in una strada, via Zambelli, spesso attraversata da pedoni e vitale per il traffico di Portoferraio.
E questo modus pomeridiano è il trionfo delle “mezze seghe”, di coloro che per sentirsi potenti hanno bisogno di “sgassare”, il trionfo di quelli che, con il solo movimento del polso, riescono a sviluppare velocità e rumore, dimostrando così a se stessi tutta la loro potenza e agli altri tutta la loro pochezza.
Per le automobili, come per le moto, funziona nello stesso modo, con accelerazioni spaventose, tutto merito del piede destro che pigia sull'acceleratore a scalate di marcia repentine, per non sbattere nel muro del vecchio “cantierino”.
Mattina e pomeriggio, tutti i giorni, in viale Zambelli va così.Ma, mi chiedo, è possibile che a nessuno venga in mente di intervenire?
I cittadini “bubbolano” fra di loro ma, come al solito, nessuno ci mette la faccia esponendosi e protestando, con nome e cognome.
Nel primo caso, quello mattutino, degli autoarticolati, immagino che – in attesa di una proposta e di una soluzione decente – debbano arrivare camione di dimensioni più ridotte perché bloccare un'arteria che va sia verso il porto che verso il centro non può diventare una consuetudine quotidiana.
Nell'altro caso, quello pomeridiano, delle trasgressioni al Codice della strada, penso che sarebbe sufficiente che la polizia municipale (i pochi rimasti) e tutte le altre Forze dell'ordine che gravitano nel paese intervenissero con fermezza al fine di evitare abitudini fuori legge e forse gravi incidenti utilizzando, oltre ad una presenza costante, deterrenti come dissuasori e rilevatori di velocità , come fanno in tutti gli altri comuni vicini del “Continente”.
La situazione è molto pericolosa e mi dispiacerebbe davvero che questo “laissez faire” fosse origine di pericolo per tutti.
Magari qualcuno avrebbe potuto dire “non lo sapevo”... be', ora non può più dirlo, ora lo sa.
Riccardo Nurra
La foto allegata è vecchia del 2020, ma nulla è cambiato.
PER COMUNE PORTOFERRAIO
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/veneto.JPG[/IMGSX] La replica del comune si commenta da sola..il porto è un biglietto da visita però non è di nostra competenza !!!! Arroganza all'ennesima potenza!! Perché il comune non smentisce anche la presenza di una transenna zoppa che gira come se nulla fosse all'ingresso del centro storico di Portoferraio o non smentisce la mancanza di corsie pedonali promesse e accesso al mare per le persone disabili in centro storico !!!! Basterebbe dare rassicurazioni dicendo entro questa data saranno fatte, invece non c'è umiltà non fate un dispetto a noi che documentiamo i fatti ma lo fate alle persone disabili !!La replica del comune si commenta da sola..il porto è un biglietto da visita però non è di nostra competenza !!!! Arroganza all'ennesima potenza!! Perché il comune non smentisce anche la presenza di una transenna zoppa che gira come se nulla fosse all'ingresso del centro storico di Portoferraio o non smentisce la mancanza di corsie pedonali promesse e accesso al mare per le persone disabili in centro storico !!!! Basterebbe dare rassicurazioni dicendo entro questa data saranno fatte, invece non c'è umiltà non fate un dispetto a noi che documentiamo i fatti ma lo fate alle persone disabili !!
Quando finirà questa scandalosa occupazione di suolo pubblico da parte dei ristoratori, bar etc? solo tavoli sedie, sui marciapiedi non si riesce più a camminare basta vedere la situazione in direzione Bar Roma. strade chiuse mah !!!!!!!!!!!!!!
ELBA BIKE, TRE VITTORIE SU QUATTRO GARE A SARZANA –
Vincono Mauro, Costa e Malaggese, Sardi fermato solo da una caduta.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_34/team.JPG[/IMGSX] “Arrivano quelli dell’Elba”. Ormai nell’ambiente delle gare di mountain bike riservate ai giovanissimi l’annuncio della partecipazione alle gare dei ragazzi di Elba Bike, almeno a livello interregionale, è sinonimo di vittorie, o meglio lascia agli altri la possibilità di lottare spesso solo per il secondo posto. E’ andata così anche domenica 19 giugno, con i quattro bikers elbani impegnati a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel trofeo “Xc della Selva”. Quattro ragazzi impegnati, tre vittorie e la quarta sfumata solo per una caduta nel finale. E’ andata così per Niccolò Mauro, vincitore fra i G4, per Gioia Costa fra le G6, e per Mirko Malaggese nella categoria G6 maschile. Poteva essere un poker di vittorie, se una caduta nel finale non avesse costretto Lorenzo Sardi, in gara fra i G5, ad accontentarsi del settimo posto dopo essere stato a lungo in testa.
I quattro “blue devils” di Elba Bike hanno confermato anche in questa occasione tutto il loro potenziale; fra l’altro, dopo aver vinto la fase regionale del Trofeo Coni qualche settimana fa, a fine settembre Gioia Costa, Niccolò Mauro, Mirko Malaggese e Lorenzo Sardi rappresenteranno la Toscana nelle fasi nazionali della competizione.
A proposito di rappresentativa regionale, in questo fine settimana la esordiente Nicoletta Brandi rappresentava la Toscana a Courmayeur, in Valle d’Aosta in una gara nazionale di Coppa Italia dove ha affrontato tutte le migliori atlete italiane della sua categoria, giungendo undicesima assoluta con buone prospettive di entrare nella top ten ai prossimi campionati tricolori che si disputeranno il 17 luglio a Bielmonte, in provincia di Biella. Nel frattempo, per lei, è arrivata una nuova convocazione per rappresentare la Toscana domenica prossima a Potenza, nell’ultima gara stagionale di Coppa Italia. Nonostante l’arrivo dell’estate e il gran caldo, l’attività della squadra elbana non si ferma: proprio domenica 26 giugno, infatti, è prevista un’altra trasferta che vedrà protagonisti ben 15 giovanissimi di Elba Bike a Massa Marittima, in provincia di Grosseto. Ma quella sarà un’altra storia.
