W IL COMUNE UNICO MENO POLTRONE PER TUTTI!
Già questo sarebbe la migliore giustificazione......
Ho l'impressione che solo la gente comune vuole l'unità.
Cittadino comune
113395 messaggi.
Quanto costano politica e politici centrali?
Secondo un indagine del 2008 del “Corriere della Sera” l’Italia detiene il primato nella classifica europea degli stipendi medi annui netti dei parlamentari con 144 mila euro l’anno, contro i 62.779.000 della Francia e i 35.051. della Spagna e i 84.108. della Germania.
Ma a ben vedere il grosso dei costi non sta nelle retribuzioni dei parlamentari, quanto nella gestione degli immobili, nelle spese per i servizi e in quelle del personale. Recentemente sono stati divulgati da parte dell’ “Espresso” dati e costi relativi al personale dipendente dalla Presidenza del Consiglio. Il personale si assesta intorno alle 4.500 unità, oltre 1.400 in più rispetto a quelle previste dalla pianta organica, con costi dei dipendenti che sono passati dai 202 milioni del 2005 ai 256 milioni del 2008. La spesa complessiva è passata dai 3 miliardi e 621 milioni del 2006 ai 4 miliardi e 294 milioni del 2008.
L’ulteriore e più rilevante canale tramite il quale si realizza la dispersione dei soldi pubblici è quello dell’esternalizzazione delle funzioni pubbliche: società miste, partecipate, enti che a vario titolo svolgono attività del pubblico e dove le risorse si disperdono attraverso gli incarichi ben remunerati dei consigli di
amministrazione. Complessivamente, si tratta di 1.785 consorzi e 3.356 società partecipati dalle pubbliche amministrazioni con 19.870 rappresentanti negli organi di governo.
E questa, sommando i vari dati, non è una mini-Finanziaria?
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Come si uccide la vita e l’anima di un paese [/COLOR] [/SIZE]
Prima hanno privato della vita la città di Portoferraio.
Ora lasceranno uccidere l’anima dei luoghi circostanti?
Lo specchio per le allodole è sempre lo stesso: lo sviluppo, il lavoro, la riqualificazione urbanistica, ma, forse, è meglio pensare semplicemente a un massiccio intervento, che con il tempo porterà tanto danaro nelle tasche dei Paperon dei Paperoni privati e qualche spicciolone in quelle elbane.
Questo è il progetto predisposto dall’Associazione temporanea (?) d’impresa costituita dalla società Esaom Cesa Spa e dalla società Servizi Turistici Portuali Srl, sul fronte mare e sul golfo stesso di Portoferraio, con il benestare dell’Amministrazione comunale, che in cambio avrà alcuni miseri “benefit”, salvo altri alla popolazione non pervenuti.
Ben venga la bonifica della zona, le piste ciclabili etc. etc. Ben venga lo sviluppo ecosostenibile ma integrato nel rispetto delle caratteristiche del territorio e nel senso della continuità con la città.
Purtroppo nel progetto non si è tenuto conto dell’aspetto architettonico della città di Portoferraio. Questo progetto sviluppato dallo studio Interprogetti di Roma, con la collaborazione dello studio di architettura No-Stop Studio, non ha minimamente pensato alla città già esistente; come se si dovesse costruire su un’isola ancora vergine.
Dalle immagini che si vedono pubblicate, non sembra che quella fila di “costruzioni a scatola” di moderna architettura, peraltro già sorpassata, abbia niente a che fare con le costruzioni esistenti sul lungomare delle varie Calate e, tantomeno, con la città Medicea. Che piaccia o no, le costruzioni Medicee determinano fortemente tutto l’ambiente di Portoferraio. Strano modo di ricostruire abbattendo il vecchio per il nuovo, se si rinnegano perfino le caratteristiche fondanti della città.
Fortunatamente le amministrazioni comunali cambiano, ma i danni che possono lasciare restano per sempre: ad esempio lo sbaglio gravissimo di aver venduto a privati , con uso esclusivo di passaggio, il Forte Stella; i deprecabili, orribili edifici dei due Grattacielo su Calata Italia; ultimamente, la cosiddetta Gattaia.
Vere vergogne delle amministrazioni portoferraiesi.
Ecco perché questo progetto va assolutamente modificato.
Luciana Gelli
Ho aderito al Comitato Promotore del Comune Unico, per me inteso come un referendum/sondaggio atto a recepire il gradiente dell’Elba verso tale soluzione futura amministrativa.
Con riservato successivo distacco quando mi sono reso conto che la richiesta delle firme veniva in alcuni casi proposta e spesso recepita per un referendum popolare nascondendo invece una proposta di legge, certo con un referendum ma di valore esclusivamente consultivo.
Ebbene dopo le ultime uscite sulla stampa del dott.Orsini, mi dissocio completamente da giudizi che esulano non poco di merito, in particolare verso le piccole e medie aziende elbane. Ho in passato avuto ruoli associativi che mi hanno portato a conoscere nel profondo tale realta’, che si misura , si adatta e si dimensiona a quanto questo territorio richiede, con competenza e professionalita’.
I risultati anzi i dati dicono che resistiamo alla crisi meglio che altrove, che le imprese non diminuiscono ma aumentano o almeno reggono, che anche l’occupazione nel settore principalmente edile non subisce danni di rilievo.
Il settore dei lavori pubblici rappresenta una percentuale esigua del volume d’affari complessivo e forse per questo in particolare sui grandi appalti ma limitati numericamente non trova collocazioni in loco, come le esperienze consortili del continente non hanno segnato grandi successi, se come pare spesso per trovare lavoro debbono venire fin qui. E diverse aziende esterne spesso volgarmente, ci lasciano le penne e anche qualche debito inevaso, se non addirittura interrompono le opere quando i conti non tornano….
Ma l’Elba grazie anche a nuove aziende costituite da soggetti comunitari si dimostra un territorio di accoglienza, sociale e solidale, dove le porte sono aperte senza preclusioni o peggio gli sbandierati protezionismi, un grande esempio di civilta’ di cui andare fieri.
Spero un chiarimento in merito venga anche dalla mia associazione, CNA, che ha principalmente il dovere che le aziende rappresentate non subiscano richiami da chi una mattina si sveglia e vuole anche, oltre a propinarci il comune unico a colpi di scudiscio, insegnarci il nostro mestiere.
Il protezionismo delle economie locali esiste, eccome se esiste, basta guardare Piombino, con mille vocazioni, dalla lucchini, ai fanghi, ai parchi, al turismo, alle centrali, ai porti commerciali,ai porticcioli, domani alla demolizione della concordia… un miscuglio di peculiarità che poi guarda caso si proclama e reclamizza… con un emblema…..una terrazza sull’arcipelago!!!!!!!!!
Altro esempio Livorno dove per mantenere il cantiere Orlando, dopo gestioni dissennate, hanno costruito accordi di reciproca convenienza, certo leciti, ma tesi proprio a salvaguardare l’economia locale.
Quindi argomentazioni offensive che esulano dal progetto del comune unico, di cui comunque ritengo mancante la parte importante, l’informazione, reale e chiara sui futuri scenari, i tempi di attuazione, le modalita’ di rappresentanza del territorio, un percorso che veda magari all’inizio gli accorpamenti di municipalita’ vicine.
Dividere ancora una volta in due l’elba, fra “illuminati” e la controparte “interessati conniventi” non ritengo sia il metodo, manca di rispetto ed io che in questa isola ci lavoro e vivo felicemente non accetto tale definizione.
Oggi con dispiacere penso vedendo gli sviluppi che tutto sia partito oltre mare trovando da noi persone in buona fede ed appassionate ma anche qualche soldatino politico.
Proprio i tanti problemi territoriali esigono un sistema gestionale amministrativo migliore, in particolare sui temi comprensoriali, nei servizi, nella promozione e proiezione all’esterno, in cui il comune unico potrebbe rappresentare il termine di un percorso, se condiviso se partorito alla base e non imposto dai vertici.
Per questo oggi mi sento contrario ad imposizioni frettolose, male informate, senza nessuna certezza.
Serve un confronto sereno,rispettoso, senza pregiudizi o peggio portatori di verita’ assolute, possibilmente fra i soggetti ogni giorno interessati, gli elbani.
Antonio Bomboi
Cara Paola mi preme solo farti sapere che il tuo cambio di rotta sul Comune Unico non desta meraviglia ..... e' anni che cerchi di allearti con il PD ... ma poi ..... sei proprio sicura che loro ti vogliono?
Egr. Sig. Orsini, la volevo informare che le "dittarelle elbane" sono sempre disponibili all'esecuzione di lavori, ci sono prima, durante e dopo al bisogno. Le "megaditte " che tanto Le piacciono arrivano, subappaltano alle ditte locali,prendono acconti , fanno lievitare i costi, incassano e spariscono il più delle volte senza pagare i subappaltatori.Molte delle "megaditte" altro non sono che studi tecnici che partecipano a tutte le gare di appalto e poi, in caso di vittoria, assumono qualche operaio a tempo determinato per fare la presenza ed il resto lo subappaltano. Fanno eseguire il lavoro, incassano e spariscono. Credevo che una delle prerogative del Comune Unico dovesse essere quella di promuovere e salvaguardare l'imprenditoria locale.
Un'ultima cosa : Le " dittarelle Elbane" lavorano ogni giorno per pagare gli stipendi agli operai, i fornitori e le tasse che servono a pagare lo stipendio a persone come Lei che a fine mese che piova o tiri vento si mettono in tasca dei bei soldoni e si permettono di offendere chi contribuisce al pagamento delproprio stipendio. Attendiamo le sue scuse
Si, siamo davvero strani noi elbani! Strani perché nei paesi hanno sempre criticato i singoli sindaci? Questo lo dice lei! perché noi elbani che critichiamo i nostri sindaci è vero, ma soltanto quelli della parte politica avversa, a parte i cittadini di Portoferraio che aspettano da anni il Messia ORSINI o chi per lui.
E secondo lei, con questi personaggi del C.U. per l’Elba ..e gli elbani, ci sarà veramente possibilità di crescita? Ma crede che noi elbani abbiamo davvero la sveglia al naso? Siamo indigeni, è vero…ma non pellirosse!
I clientelarismi? Finiranno con il C.U…. mi fa ridere! Ma perché si battono tanto? Per il bene della nostra isola? Chi? Orsini, E.Rossi , o qualcuno dei 50 consiglieri della regione oppure quelli della provincia:Katufà, ecc.?
Vediamo ogni giorno cosa ci stanno combinando i “signori” della Regione che vogliono il C.U.
Lo stiamo già vivendo abbastanza sulla nostra pelle: con l’Ospedale, con l’ASA, con l’ESA, con il tribunale, con il Parco, con la viabilità sulle strade, prossimamente con l’Ufficio delle Entrate, con il Catasto (con le imposte che ci impongono sugli immobili i “signori” del Catasto da Livorno aumentano sempre di più i valori delle nostre abitazioni, anche se oggi il valore degli immobili si è dimezzato) con APT, con la disoccupazione dei nostri giovani (i nostri ragazzi, diplomati o laureati neppure uno, riesce ad avere un solo posto di lavoro sull’Elba, o lavora dell’azienda di famiglia o va all’estero o… nisba..gira per il paese aspettando l’estate un lavoretto per due o tre mesi se ha fortuna!)
Le statistiche! Ci spiega perché Portoferraio ha l’80% a favore del C.U.? mentre negli altri 7 comuni la percentuale sarà si e no del 30%? Se la sede del C.U dovesse avvenire su rotazione (anche quadriennale) con gli altri 7 comuni, pensa che i Portoferraiesi sarebbero favorevoli al C.U.?
Ma i cittadini di Portoferraio, sono stati informati a cosa vanno veramente incontro con il C.U.? molti di loro saranno superati nei punteggi o per anzianità o per qualifica dagli altri elbani che arriveranno dai 7 comuni su Portoferraio.. quindi se uno deve andare a Piombino o Campiglia o Livorno… a chi tocca..tocca!
Matteoli è stato chiaro sui Municipi, spariranno anche questi! Altrimenti che senso avrebbe il comune unico? Solo per ridurre tre o quattro segretari comunali e altrettanti tecnici con incarico esterno nei comuni? È no ! cari concittadini elbani, niente Municipi… se vuoi vedere che fine ha fatto la tua pratica o rinnovare la carta d’identità, devi andare nel palazzo del Comunone e raccomandarti a qualcuno.. se conosci, altrimenti torni al tuo paesello con la coda tra le gambe!
Qualcuno crede davvero sulla convenienza ad un accentramento su Portoferraio, ma quando capiranno che saranno ancora più “servi dei signori” di Firenze o Pisa o di Livorno, ormai sarà troppo tardi..non si torna indietro da questa decisione, purtroppo per loro (della capitale 😀 ) e per tutti noi elbani! 🙁
E' UNA VERGOGNA !
NON HANNO RITEGNO SONO DEI FANATICI ED IL LORO FANATISMO, PORTERA' ALLA DISTRUZIONE.
NON DOBBIAMO SCENDERE AL LORO LIVELLO. NON HANNO ARGOMENTI PER CONVINCERE IL POPOLO ELBANO A SCEGLIERE IL C. U.
HANNO ADDIRITTURA FORZATO LA MANO, DAPPRIMA RACCOGLIENDO FIRME CON DUBBIA DESTINAZIONE E POI HANNO, CON L'AIUTO DI MAMMA REGIONE, REITERATO ATTI CONSIDERATI ANCHE QUESTI DI DUBBIA LEGITTIMITA'. NON ULTIMA LA LEGGE PROVVEDIMENTO CHE DI FATTO HA RESO INOPPUGNABILE L'ATTO CON IL QUALE SI INDICEVA IL REFERENDUM.
AL SIG. ORSINI SEGNALO CHE NEL SUO COMMENTO CI POTREBBERO ESSERE GLI ESTREMI PER UNA QUERELA!
Lette le affermazioni sulla stampa locale ( TENEWS di domenica 17 marzo u.s “Comune unico, libero mercato, appaltoni e dittarelle”), del Dr. Orsini, che riportiamo testualmente: “l’imprenditoria elbana usa invece alle AMICHEVOLI TRATTATIVE PRIVATE degli otto Comunelli” e altre offensive affermazioni nei confronti dell’Elba e degli elbani quali “bombolai” del gas, con queste poche righe siamo a richiedere che tutte le ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA prendano le distanze da quanto affermato e si dissocino con un documento ufficiale dalle parole e dai pensieri di chi, ogni giorno di più, dimostra di volere il male dell’Elba e degli elbani a favore di forze continentali che ne manovrano le stesse parole e pensieri.
Come sindaci ci sentiamo, poi, personalmente offesi: non siamo mai stati nè mai saremo, protagonisti di “amichevoli trattative private”, e sfidiamo il Dr. Orsini a mettere in discussione la nostra onestà e integrità politica, amministrativa e morale. In attesa di quanto richiesto alle Associazioni di categoria.
I SINDACI
[COLOR=darkblue]SIMONI Luca
BULGARESI Anna
CIUMEI Andrea
SEGNINI Vanno [/COLOR]
Scriviamo tutti no Comune Unico, ma l'importante è andare a VOTARE NO, fate passaparola perchè chi è contrario al Comune Unico e vada a votare perchè quelli del Si saranno li tutti pronti, mi raccomando chi AMA L'ELBA VADA A VOTARE NO
Per rispondere a "statistico", vorrei soltanto obiettare che sarebbe davvero incomprensibile che coloro che hanno votato per il Movimento 5 Stelle non votassero NO AL COMUNE UNICO. Il Movimento ha avuto spinta proprio dalla necessità ed urgenza di PARTECIPAZIONE del cittadino alla cosa pubblica. Nell'affrancamento dalle vecchie forme di dominio politico ed amministrativo. Ha sua radice nella difesa della DEMOCRAZIA che si esprime sopratutto nel permettere al cittadino di avere voce nelle strutture amministrative decisionali. La cultura dei primari principi sociali sanciti dalla Costituzione è del Movimento....per cui è certo che coloro che hanno votato per il Movimento cinque stelle non possono non considerare assolutamente contraria ai principi che accomunano tutti coloro che sono davvero democratici la proposta di legge per cui si va al referendum.
Il referendum non è No o Si ad un Comune Unico, ma NO o SI a quel comune unico, a quell'organizzazione del tutto astratta, prevista dalla proposta di legge (che si tiene accuratamente nascosta e nel quesito referendario -è proprio da leggere- è indicata con questa sintetica espressione..-si voterà sulla- "proposta di legge di iniziativa popolare del 15 maggio 2012 n.10." che naturalmente nessuno, nessuno conosce!! Nessuno trova nei siti ufficiali!!!) ) che non prevede in alcun modo (e avrebbe dovuto farlo per obbligo di legge) una forma di rappresentanza delle comunità comunali soppresse, negli organismi decisionali del nuovo comune unico. Coloro che hanno votato per il Movimento cinque stelle e direi ..tutti i veri democratici.. i veri democratici che hanno a cuore i principi fondamentali del vivere democratico e della gestione democratica della pubblica amministrazione... non possono essere "gestiti" da spinte meramente partitiche, non possono pensare che, invece di operare, e, partecipando modificare, migliorandola, la realtà amministrativa dei nostri paesi, pretendendo di divenire copartecipi delle decisioni, pretendendo una PARTECIPAZIONE democratica,
consegnino queste nuove istanze ...ad uno solo!....ad un amministratore unico..o unico manager...(come auspicano i sostenitori del Si) che opererà autonomamente, lontano dalle realtà "periferiche" e sordo alle esigenze delle varie comunità, nell'assenza di qualunque forma di democratico affiancamento nelle progettazioni e nelle decisioni, nel'assenza di qualsiasi reale democratico controllo.
Carissimo signor orsini (ho scritto il tuo nome in minuscolo perchè la maiuscola non te la meriti.. ti dò pure del tu perchè non ti meriti nemmeno il lei da quello che ho letto), siccome come già scritto da altri lei definisce le piccole/medie aziende dell'isola "dittarelle da pane e salame", ti vorrei far presente che a Noi elbani i "ricconi" che fanno i gradassi credendo di venirci ad insegnare qualcosa dal "continente" non ci son mai stati molto simpatici. Soprattutto se si interessano dei problemi locali solo quando hanno un certo tornaconto in tasca, come tutti ben sappiamo, visto che sull'isola la tua presenza è rilevata solamente nel periodo estivo, quando quest'isola, con la sua gente, non sembra farti poi così schifo.
Bhè, sappi che se d'ora in poi te ne resti "dall'altra parte", senza mettere il naso in cose che effettivamente non ti riguardano, a noi non ci cambia nulla. Anzi, ci fai anche un bel favore.
NO AL COMUNE UNICO.
Bona.
Nicolò Caselli, titolare di una dittarella locale.
Ciao Dante,
la riduzione del 30% dello stipendio per i presidenti di camera e senato,l'intenzione di ridurre gli sprechi e l'eliminazione delle province in Sicilia sono segnali positivi.
Vedere all'opera nuove persone fa crescere la speranza in qualcosa di positivo, dei vecchi personaggi oramai conoscevamo tutto.
Forse le ultime elezioni sono state una salutare libecciata, quel vento forte che allontana le nuvole del temporale.
Il tempo ci dirà di più, per adesso coltiviamo la speranza.
Bacco 🙂
FAR DI OGNI ERBA UN FASCIO NON E' MAI CORRETTO.
NON STO' QUI A COMMENTARE CIO' CHE HAI SCRITTO, MA CI SONO A MIO PARERE MOLTI ELBANI CHE SON CONTRARI O A FAVORE SENZA AVERE A MONTE NESSUN INTERESSE O CLIENTELISMI DI SORTA MA SOLO PERCHE' HA DEI VALIDI MOTIVI
MI AUGURO CHE TU POSSA RICONOSCERE L'ERRORE
BUONA GIORNATA.
NOTA:PER L'ACCORPAMENTO DEI COMUNI SOTTO 5000 ABITANTI SONO PERSONALMENTE FAVOREVOLE COME HO GIA' SCRITTO SU QUESTO BLOG PORTANDO COME ESEMPIO CAPOLIVERI-PORTO AZZURRO UNICO COMUNE
biancaneve e i sette nani devono sparire , tutti sotto la strega matrigna di piombino perchè da sempre l'elba è una colonia piombinese!
I Tappezzieri portano in scena la commedia di Poiret
"La cage aux folles"
Venerdì al Palazzo dei congressi di Marciana Marina
Nel 1995 nasce la “Compagnia dei Tappezzieri” manifestandosi con il “Borghese gentiluomo” di Moliere nel Palazzo dei Congressi in Marciana Marina. Dopo diciotto anni di successi decretati da un pubblico accorso sempre numeroso alle sue “mise en scene” la Compagnia dei Tappezzieri è nello stesso luogo per festeggiare la ricorrenza del decimo testo teatrale rappresentato. E la festeggia con la commedia “La cage aux folles” di Jean Poiret divenuta sul grande schermo come Il vizietto (1978) con Ugo Tognazzi e Michel Serrault nella riduzione italo-francese diretta da E. Molinaro e Piume di struzzo (1996) con la regia di M. Nichols nella versione americana.
“La cage aux folles” ovvero “La gabbia delle checche” altro non è che l’inno alla diversità come declama il protagonista Georges : Mio figlio è un deficiente. Nell’epoca in cui la sua generazione rimette il mondo in discussione, mio figlio si inchina davanti ai più vecchi tabù. Invece di urlare la fierezza di avere un padre sessualmente libero, lui ha l’aria di scusarsi. No, mille volte no. I am what i am”.
Un’esplosione di esilaranti equivoci prenderanno vita in un variegato arcobaleno di colori con il coinvolgimento finale di tutto e di tutti. E in questa gioia di vivere “dell’essere quel che siamo” il pubblico sarà reso complice dai personaggi che in ordine di apparizione saranno vestiti dagli attori Marco Prianti, Franco Giannoni, Franco Boschian, Manuela Cavallin, Anselmo Bisso, Giuliana Berti, Renzo Fabbri, Vincenzo Tirabasso, Paola Arnaldi, Michela Bisso. Assieme a loro e divertendosi e cercando di divertire alla Regia scena costumi Paolo Ferruzzi, alla consolle musica Mario Gentini, alla consolle luci Alessandro Beneforti, al trucco Marko Boggio, alla sartoria “906090 di Andrea e Sara.
La “Compagnia teatrale dei Tappezzieri” ha messo in scena:
1995 “Il Borghese Gentiluomo” di Molière
1996 “Uccelli” di Aristofane
1997 “Pazzi” di Pepoli
1998 “Cinque Atti unici” di Sabatino Lopez
1999 “La Presidentessa” di Hannequine
2000 “Ciambelle di cuoio” di Courteline
2001 “Trenta secondi d’amore” di A. De Benedetti
2002 “Jacques e il suo padrone” di M.Kundera
2008 “La Presidentessa” di Hannequine (ripresa)
2010 “Le Dindon” di Georges Feydeau
Ed è stata invitata al Teatro Franco Parenti dal Comune di Milano e dall’Università Popolare della stessa città
E’ stata invitata al Teatro della Commedia dal Comune di Livorno
E’ stata invitata al Teatro Giuseppe Verdi dal Comune di Forlimpopoli nell’ambito delle Manifestazioni Artusiane.
E come recita il Programma di Sala: BUON DIVERTIMENTO e….bacini bacini bacini.
Si suggerisce di prenotarsi presso FOTO BERTI ai telefoni 0565 997053 e 3477540268
Strana gente i promotori del C.U.
Si comportano come il proprietario di un terreno che incarica una ditta edile di costruire un palazzo nella sua proprietà.
Ed al responsabile che chiede allo stesso proprietario di poter lavorare in conformità ad un progetto, Questi serafico risponde: il progetto........ casomai si farà dopo.
Saluti
I Presidenti della Camera e del Senato hanno due indennità ciascuno, una da onorevole parlamentare e senatore e un'altra da Presidente sia della Camera che del Senato, quindi hanno due stipendi a testa, cosiccome i vice-presidenti, i questori e company, ma perchè non si pubblica tutto per bene in maniera trasparente, molto meglio di come ha fatto il Presidente Monti:
[URL]http://www.governo.it/Presidente/patrimoniale/Dichiarazione_Monti.pdf[/URL]
Non si capisce a quanto ammonterebbe la pensione del Professore e nemmeno da cosa vengano fuori i redditi degli anni scorsi nel dettaglio.
Au Revoir
Gimmi Ori