Scusa, ma faccio molta fatica a immaginare che tu sia piaggese e perdipiù commerciante. Quello che dici e come lo dici ha poco o niente a che vedere coi bottegai nostrani. Se poi sei anche favorevole al Comune Unico, conservati in salute perchè passerai alla storia. Comunque sono d'accordo con te. A Rio Marina, di questi tempi si notano i soliti squallidi soggetti che rincorrono le vecchiette tra le bancarelle del mercatino per convincerle a votare no per il Comune Unico per non essere comandati da Portoferraio e dai comunisti della regione. E nei bar e nei negozi la cosa non è migliore; ameni "imprenditori" lanciano anatemi e prevedono sventure se dovesse passare il Comune Unico, addio imprenditoria e libertà d'azione.
Evviva l'ignoranza.
113627 messaggi.
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Fratini dice che il mandato del commissario è limitato ai soli atti ordinari ed egli non può assolutamente interessarsi degli strumenti urbanistici.
Che strano, a me risulta e prego il Dott. Fratini di darne pubblica smentita, anche in questo blog, che quando il Dott.Barbetti era commissario del Parco Nazionale, ha iniziato a redarre il piano di sviluppo socio/economico, coinvolgendo anche le associazioni di categoria.
Dott. Fratini dico scemenze??????? Lo scriva chiaramente, non mi offende, semmai chiarisce i ruoli, i compiti e importante i limiti.
Ma vede Dott.Fratini, all'Elba esistono persone come Lei, che posso personalmente, al di là delle ideologie o punti di vista, affermare soggetti capaci e competenti, quindi perchè il Commissario è agli ordini della regione e non degli amministratori elbani????
Mi creda, ci sono diversi punti di vista, spesso dettati dalla propria professione, quindi coloro COME ME sentono il pericolo di provvedimenti che mettono a repentaglio il proprio lavoro e quindi la SOPRAVVIVENZA, non vogliono le sue rassicurazioni, servono certezze scritte, salvo mi voglia beneficiare di una bella fideussione a garanzia di quanto Lei e molti altri affermano.
Cordialmente, Elbano
A campo come sempre da sempre iniziamo la stagione con il paese sottosopra.......con la bella stagione i nostri amministratori districano le matasse burocratiche e riescono ad avviare i lavori di "decenza" per il paese....
chiedo io: ma rifare strade piazze aiuole, non dovrebbe venire dopo la sistemazione delle fogne??
il fossone è pieno di bottino!!!! (sampierese) !!!! complimenti a tutti anche se mi piacerebbe sapere il responsabile della scaletta dei lavori.....
speriamo che dal 2014 cambi qualche cosa......
Fratini mi meraviglio che un segreteraio comunale possa esprimere e dare per certo solo considerazioni che non hanno fondamento normativo. Le sue sono solo e soltanto supposizioni, ma purtroppo senza regole scritte NON CI FIDIAMO.
A me, come a tanti altri, fate più ridere voi, la vostra arroganza ed il vostro arrampicarsi sugli specchi.
Il famoso incontro, voluto solo ed esclusivamente dai soliti noti, per il ritorno del Bosi, è stato un flop pazzesco.. c'è più gente il lunedì al banco della frutta del mercatino. Gli "amici" dell'ex sincaco parlano di paese in ginocchio, di turismo assente, di comunità allo sbando ecc ecc.. tutto verissimo. ma scusate in questi ultimi anni chi c'era alla guida di Rio Marina?? 10 anni di sindaco "esperto", "amministratore di grande livello", come qualcuno lo definisce, e siamo in questo stato? Ma come è potuto succedere? Mi volete far credere che è tutta colpa dell'ultima amministrazione? Per di più voluta e "comandata" proprio dal super sindaco.. Per favore basta con queste ca..ate perchè la gente è veramente veramente stufa, di voi e della vostra ignoranza.
Scrive Fratini:
"Non può non sapere che il Commissario straordinario di un Comune svolge di norma solo compiti di ordinaria amministrazione; può anche adottare atti straordinari, ma solo se necessari per legge. Ma non può certo “ridisegnare – come lui dice – gli strumenti urbanistici “ che appartengono alla sfera della gestione politica di un territorio"
ALLORA PERCHE' ALL'ART. 5 DELLA PROPOSTA DI LEGGE SI LEGGE:
Art.5 Vigenza degli atti
1. Tutti gli atti normativi, i piani, gli strumenti urbanistici ed i bilanci dei comuni oggetto della fusione vigenti alla data di cui all'articolo 1 comma 1, restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali ed alla popolazione dei comuni che li hanno approvati, fino all'entrata in vigore dei corrispondenti atti del commissario straordinario o degli organi del Comune dell'Isola d'Elba.
[SIZE=3][COLOR=blue]Regata Nazionale Classe L'Equipe a Marina di Campo: risultati conclusivi[/COLOR][/SIZE]
A Marina di Campo si è conclusa la seconda Regata Nazionale Classe L’Equipe, organizzata dal Club del Mare.
Sei le prove portate a termine nel corso dei tre giorni di regata grazie a venti provenienti dai quadranti meridionali, che nella prima giornata soffiavano da sudest con un’intensità di 12/14 nodi per poi calare sabato (6/8 nodi). Domenica invece l’unica prova svolta si è tenuta con un leggero vento di libeccio.
Lo splendido golfo di Marina di Campo ed il perfetto operato del Comitato di Regata hanno permesso lo svolgimento di regate tecniche, combattute e molto spettacolari grazie al Campo di Regata posizionato molto vicino alla costa, cosa che ha permesso al pubblico di seguire anche da terra le regate facendogli apprezzare la bellezza dello sport della Vela.
Ben 25 le imbarcazioni iscritte (con 50 regatanti in gara) che sia con vento forte sia leggero hanno dimostrato capacità tecniche e grande correttezza.
La classifica finale degli Equipe Evolution vede un equipaggio protagonista assoluto. Infatti vince con ben 5 primi ed un ottavo, poi scartato, la coppia formata da Andrea Abbruzzese e Tatiana Silvano del Circolo Nautico Loano.
Al secondo posto i bravissimi Riccardo Groppi con Dennis Peria di Marciana Marina ed a completare il podio Alice Secco con Martina Galvan, sempre di Loano, che arrivano anche prime femminili.
Negli Equipe Under 12 la classifica finale vede vincitori, dopo un arrivo al cardiopalma e dopo 5 prove svolte, l’equipaggio formato da Matteo Di Pede e Sofia Segnini del Club del Mare, seguiti da Lorenzo Marzocchini e Paolo Arnaldi di Marciana Marina. Terzi a pari punti coi Marinesi arrivano Tommaso Gazzarri e Lorenzo Paolini del C.N. Follonica. Primo equipaggio femminile la coppia formata da Ricci Angelica e Pettorano Bianca, del Centro Velico Elbano.
Le classifiche complete sono disponibili al seguente link: [URL]http://www.clubdelmare.it/index.php/classifiche.html.[/URL]
Si ringraziano per la collaborazione l’Associazione Nazionale Classe L’Equipe, l’agenzia immobiliare Immobilelba (sponsor della manifestazione), Osama Sportwear (sponsor del circuito nazionale) e tutti quelli che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
[SIZE=4][COLOR=darkred]COMUNE UNICO- Giovanni Fratini: “Quando leggo certe critiche alla proposta del Comune Unico, rimango allibito e mi verrebbe voglia di buttala a ridere” [/COLOR] [/SIZE]
Molte persone che fanno parte del fronte del NO le conosco bene. Ad alcune mi lega un rapporto di antica amicizia. Sono in genere persone che portano sulle spalle un carico apprezzabile di esperienza politica ed amministrativa..Rimango perciò anch’io “allibito” ( come l’amico Dante Leonardi ) quando leggo certe critiche alla proposta del Comune unico.
Mi sono sempre sforzato di pensare che tutto quanto viene detto o scritto sia stato detto o scritto in buona fede. Ma quando leggo certe cose nel depliant che in questi giorni è stato “sfornato” dal Comitato del NO o negli animosi interventi dell’amico Leonardi, sono spinto a pensare che siano solo il risultato inevitabile di un vuoto spaventoso di serie e ragionevoli argomentazioni da offrire agli elettori elbani per indurli a votare contro la fusione degli 8 Comuni.
Si è scritto che gli elbani non riusciranno più “ a tenere sotto controllo l’operato della propria Amministrazione. Le colpe non saranno di nessuno”. Mi sembra che nell’Italia dei Comuni, piccoli o grandi che siano, accada di norma che, se gli Eletti non fanno il loro dovere, con il turno elettorale successivo, i cittadini possono mandarli a casa. Proprio non riesco a capire perché questo non dovrebbe succedere anche all’Elba con il nuovo Comune.
Le risorse a disposizione del Comune unico “saranno meno della metà di quelle trasferite oggi da Regione e Stato”. Da dove abbiano tratto questa certezza non è dato saperlo. Non lo dicono semplicemente perché non risponde al vero.
Certi servizi con il Comune unico sparirebbero o si avrebbe un “concentramento” delle stazioni dei Carabinieri, delle scuole e degli Uffici postali. Non mi risulta che nei Comuni di una certa dimensione ci sia un solo Ufficio postale, una sola scuola materna, elementare o media. E poi alimentare il timore che tutti i bambini delle attuali scuole materne, elementari o medie verrebbero concentrati da qualche parte ( dove? In un mega campeggio? in uno o due grandi alberghi?) non solo è disonesto, ma è anche penosamente ridicolo.
Tralascio di soffermarmi sulle altre “amenità” contenute nel depliant dei fautori del NO: aumento dei costi della politica, “periferizzazione” ( bruttissima parola!) delle Comunità rappresentate oggi dai piccoli Comuni, mancanza di rappresentanza, inesistenza di incentivi finanziari della Regione o dello Stato ecc…ecc….. Sono denunce che proprio non stanno né in cielo né in terra e per questo non meritano alcun commento.
Piuttosto, anche per rispondere all’amico Leonardi, desidero tornare sul pericolo di un impoverimento della economia locale ed in particolare delle Imprese edili e di servizi per i grandi appalti che verrebbero prodotti dal Comune unico e spendere poi due parole sul Commissario straordinario che sarà in carica nell’interregno tra la sua istituzione e l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale.
Che proprio Leonardi denunci il rischio della crisi delle Imprese locali mi stupisce e non poco. Proprio lui che, come Tecnico comunale, sa benissimo che da sempre, anche con otto Comuni, non pochi appalti sono vinti da Imprese del continente per la semplice ragione che la normativa di legge vigente in materia di lavori e servizi obbliga i Comuni ( tutti i Comuni anche quelli piccolissimi) a dare ai bandi di gara la massima pubblicità. Proprio di recente il Comune di Portoferraio ha indetto una gara per affidare la manutenzione della rete per la pubblica illuminazione ( gara curata proprio da Leonardi ) e chi l’ha vinta? Una Società del Gruppo Enel. Il mercato dei lavori e dei servizi pubblici da affidare in appalto non è mai stato chiuso. Le Amministrazioni devono garantire la massima concorrenza, specie per appalti di un certo valore.
Sempre Leonardi, riprendendo un argomento caro ai fautori del NO, rincara la dose sul Commissario assegnandogli addirittura compiti di natura politica e quindi anche di gestione straordinaria del nuovo Comune. Ci fa sapere poi che il commissariamento “durerà anni” ( nel depliant se ne prevedono ben 10 !) e sarà causa “ di grave immobilismo e di conseguenti ripercussioni socio economiche per tutti gli elbani” . Ci annuncia inoltre che, con la collaborazione di tanti “Commissarietti”, licenzierà il personale comunale in esubero e “impacchetterà” i dipendenti non licenziati trasferendoli tutti nel Palazzo della Provincia a Portoferraio. Qui siamo proprio al delirio. Non mi sarei mai aspettato da Leonardi un così sconcertante impasto di menzogne e assurdità.
Non me lo sarei mai aspettato perché da una vita è funzionario del Comune di Portoferraio. Non è dunque uno sprovveduto. Non può non sapere che il Commissario straordinario di un Comune svolge di norma solo compiti di ordinaria amministrazione; può anche adottare atti straordinari, ma solo se necessari per legge. Ma non può certo “ridisegnare – come lui dice – gli strumenti urbanistici “ che appartengono alla sfera della gestione politica di un territorio. E non potrà neppure “licenziare” o trasferire il personale dei Comuni nel Palazzo della Provincia. Tra l’altro, ammesso che, preso da un improvviso attacco di pazzia, organizzasse la diaspora dei dipendenti comunali, nel solo edificio della Provincia come farebbero a starci? Dovrebbe in quel caso affittare qualche struttura alberghiera. Non so, l’Ape Elbana o il defunto Hotel Nobel. Oppure organizzare d’estate un mega “ campo solare” al Grigolo o nei giardini delle Ghiaie. A forza di sentire certe, ad essere tenero,”stravaganze”, mi viene voglia di buttarla nello scherzo.
Quanto alla durata della gestione commissariale, a mia memoria ( attendo che Leonardi mi contraddica), i Commissari straordinari rimangono in carica il tempo necessario per l’indizione delle elezioni della nuova Amministrazione. Di norma 7/8 mesi, al massimo 1 anno. Si veda quanto è destinato a durare il commissariamento a Rio Marina. E non c’è differenza tra quanto è successo in quel Comune e l’eventuale futuro Comune dell’Elba. Rio Marina si è trovata ad un certo punto senza Sindaco e senza Consiglieri; quindi nella medesima situazione in cui si verrebbe a trovare inizialmente il Comune unico, se dovesse prender vita. Per la elezione del Sindaco e dei Consiglieri dell’Elba si dovrebbe aspettare la prima tornata elettorale, successiva alla sua nascita.
Per essere chiari, se, con la vittoria del SI, dovesse essere istituito nei prossimi mesi il Comune elbano, andremmo a votare nella primavera del 2014. Non tra 10 anni!
Giovanni Fratini
vorrei tanto che questo messaggio arrivasse a marino garfagnoli..volevo sapere da te visto che siamo paesani,oppure ti sei dimenticato le tue radici,mi sai dire perche quando è franato il muretto a marciana siete scesi in piazza con tanto di articolo di giornale,ora che a rio stanno facendo un ecomostro lungo il letto di un fiume e senza dimenticare che è mesi che all'elba ci avete inchiuso in casa nostra volevo sapere ma a che servite voi verdi?ma visto che siete contro il cemento perche non buttate giu le voste case e date lun buon esempio e le fate con il legno visto che siete allergici al cemento?
Lo ritorno de lo Re! Invocato, a gran voce, da li nobili traditori de la Principessa, pare, Egli sia risoluto a ripigliare lo timone de lo Riame Marinaro. Frattanto la plebe implora la Repubblica e la borghesia lo ritorno de la Principessa, affondata a lor dire, a giovamento de lo padre abdicato. Ciononostante la nobiltà, comandata da lo bidecennale ex capo del fu soviet marinaro, mira a lo dominio assoluto. La spunteranno in assenza de la Principessa e de li di Lei scudieri? Non perdete li prossimi episodi di Riame Marinaro - LO RITORNO
............. DUM ROMAE CONSULITUR.
BUONA NOTTE A TUTTI.
Zone franche.
Delusione per il governatore Cappellacci e tutti quelli (ammiratori Elbani compresi) che davano per scontata l'istituzione di zone franche in ogni comune della Sardegna.
Heinz Zourek, capo della Direzione generale fiscalità e unione doganale della Commissione europea, risponde al presidente della Regione sardegna, Ugo Cappellacci che aveva chiesto la mega zona franca sarda.
Con una lettera in cui praticamente si dice che la Commissione Europea, con l’istituzione delle zone franche, non c’entra nulla. In pratica il governatore Cappellacci ha mandato la richiesta a chi con la Zona Franca non ha nulla a che vedere.
“La Commissione non ha la facoltà di trattare le richieste, formulate da una regione di uno Stato membro, intese a modificare il campo geografico di applicazione della legislazione doganale dell’Unione”, queste le parole fin troppo chiare di Zourek, che parla anche delle differenze con Livigno e Campione d’Italia, zone già extra doganali, affermando infine che la competenza per l’istituzione della Zona Franca è dello Stato e non della Commissione Europea.
Capito mi hai?
La competenza per l’istituzione della Zona Franca è dello Stato. E invece anche stavolta, come al solito, qui all'Elba si crede subito a tutti. Leggersi prima le leggi no, eh?
Confesercenti spaccata e quasi alla resa dei conti. La base si sta sempre più ribellando alla posizione presa dai vari Bargellini, Quercioli da Orciano Pisano e De Simone che all'Elba ci è piovuto perchè il babbo era carabiniere. A favore del comune unico sono rimasti solo loro e pochi altri. Tira aria di tante tessere ritirate . I commercianti non sono scemi. Hanno infatti capito ( e non ci voleva tanto) che il Comune unico è una grossa fregatura e che i loro vertici non sono che meri esecutori di ordini che vengono ...dall'alto . Basta andare in giro per i negozi per sentire cosa ne pensano. E soprattutto voteranno NO AL COMUNE UNICO.
Come vedete l'Asl vince...non si parla piu' di garantire un servizio sanitario sull'Isola ma i trasporti in continente...ecco il principio dell'assuefazione sul quale giocano i Mega dirigenti.... E noi piano piano ci caschiamo.....cosa servono 7- 8 o 20 anestesisti se non hai gli strumenti per operare....a niente solo a gettare fumo negli occhi...Buona serata
C'e' poco da filosofeggiare visto la situazione italiana, all'Elba poco percepita, purtroppo io conosco il piano, e se mi consenti, in questa proposta di legge del Comune Unico non c'e' niente, è un contenitore vuoto, molto diverso quello che è stato democraticamente fatto in valsamoggia con relativo studio di fattibilità, ma come ti dicevo io conosco il piano di pochi per l'Elba, hanno raccolto le firme per un referendum o per una legge istitutiva, vantaggi per pochi, devastante per tutti gli altri, l'ultima cosa, tra non molto ci saranno le elezioni e rivincerà forse Berlusconi?
In ogni caso hai ragione bisogna essere proprio SCEMI per far credere alla gente che bisogna puntare sul turismo di qualità dei ricchi, dove sono le strutture, cosa vengono a fare questi ricchi all'Elba, per quanto tempo stanno all'Elba questi ricconi e quanti elbani ne trarranno vantaggio, ma non eri proprio te quello che all'inizio era il più contrario?
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2011/10/02/comune-unico-vietati-i-contrari-tutti-contro-uno-39561/[/URL]
Comunque hai ragione anche sul fatto che chi vorrà cambiare tutto per un unico comune si prende una grossissima responsabilità, d'altronde hanno già fallito da sempre per l'elba, sia la regione che i politici e gli imprenditori "isolani", meglio rimanere sulla strada vecchia quando non si conosce la nuova e nemmeno dove andrà a finire la nuova strada del comune unico, magari in un bel precipizio.
In ogni caso io sono tranquillissimo come sempre con la mia coscienza.
Dimenticavo, da cittadino semplice libero non iscritto a niente, io non ho nessun interesse nè economico e nemmeno a una poltrona negli attuali comuni e nemmeno a una poltrona meglio e ben pagata del comune unico, a me interessa solo il meglio per il futuro di mio figlio ....
Sono molto fuori luogo tutti i personaggi continentali che ci vogliono propinare quest'esperimento unico a casa nostra, per il nostro bene, cominciassero a dare l'esempio a casa loro ....
Continuano a far confusione sulle strade provinciali,
la strada provinciale 26 va da Portoferraio a Cavo passando da porto azzurro e rio marina, diventerà comunale con il comune unico dell'elba, perchè non unirà più piccoli comuni per arrivare al capoluogo e speriamo che la provincia c'e' la faccia a mettere a posto la frana al piano, prima possibile, perchè dopo saranno dolori unici ....
Strada Denominazione Lunghezza totale
Sp 24
Portoferraio (Pontile Massimo) - Bivio Boni -
Deviazione per pontile n° 3 Bivio Boni – Procchio 10,200
Sp 25 a Procchio – M.na di Campo 2,700
Sp 25 b
Procchio Marciana M.na – Poggio – Marciana
Marciana – Zanca – Punta Nera 30,000
Sp 25 c Pomonte – Seccheto – Cavoli – Bivio S. Piero 9,800
Sp 25 d Bivio S. Piero - M.na di Campo 1,450
Sp 26 a Bivio Boni – Porto Azzurro 10,400
Sp 26 b Porto Azzurro – Quadrivio – Padreterno 7,484
Sp 26 c Sp 26 c Rio Elba – Rio Marina 2,012
Sp 26 d Rio Marina – Cavo 8,033
Sp 28 Schiopparello – Magazzini – Bagnaia 5,501
Sp 29 Bivio S. Piero – S. Ilario – La Pila 8,893
Sp 30 a Bivio Valdana – Lacona 5,839
Sp 30 b Lacona - M.na di Campo (La Serra) 8,061
Sp 31 Bivio Mola – Capoliveri 4,100
Sp 32 Del Volterraio 6,400
Sp 33 Della Parata 9,114
Sp 34 Ponte della Civillina – Ponte del Noveri 3,250
Sp 37 Del Monte Perone – (Poggio – S. Ilario) 9,800
TOTALE KM DISTRETTO ISOLA D’ELBA 143,037
Au revoir
P.S.
D'altronde visto il caso del commissario per il comune unico dell'elba, sembra proprio che ci siano in circolazione degli esponenti che conoscono perfettamente le leggi .... o forse qualcosaltro ....
Qualcuno sa dirmi chi ha messo tutti quei cartelli vendesi e affittasi in via Roma e Piazza Garibaldi e sulle spalle di tutti i Capoliveri ?
Ciao tifoso,sono felice per ciò che hai scritto nel blog,posso darti un consiglio... La prossima volta in qualsiasi rally tu veda una cosa del genere fai segnalare da un UDG alla direzione gara ciò che hai visto,o addirittura fai una foto,noi lo abbiamo saputo quando ormai non eravamo più in tempo per far valere le nostre ragioni e quindi avere ciò che ci SPETTAVA DI DIRITTO e cioè i premi del 1º ASSOLUTO !!!!! Grazie ancora per ciò che hai scritto,posso assicurarsi che questa coppa non se la godranno sapendo che é la nostra!!! Un abbraccio da chi corre nel rispetto degli altri partecipanti e delle regole!!!!!!! 🙂 🙂
Sardegna: eliminata l’iva, diventa zona franca
Il 7 febbraio, la Regione Sardegna ha stabilito l’attivazione di un regime doganale di “zona franca” in tutto il territorio, la cui perimetrazione è coincidente con i confini naturali dell’Isola.
Lo stesso governatore Ugo Cappellacci ha firmato il documento con la richiesta al presidente del Parlamento e a quello della Commissione europea per fare in modo di inserire nel nuovo codice doganale comunitario anche la Sardegna e le sue isole circostanti tra i territori extra-doganali d’Italia in base al trattato di Lisbona.
Il nuovo codice doganale entrerà in vigore entro il 30 giugno e anche la Sardegna diventerà zona frana come Livigno, Campione d’Italia e le Canarie. Capellacci afferma quanto segue ”Ci apprestiamo a condurre una battaglia difficile, certi di avere il sostegno dell’Ue. Significa estendere ai benefici doganali anche quelli fiscali e del consumo”.
Una svolta epocale per il territorio sardo resa possibile dal Decreto legislativo 75 del 1998 e ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana che prevede l’impegno dell’Unione Europea nel ridurre il divario economico e sociale tra le regioni.
“L’istituzione della zona franca – scrive nella delibera il presidente Cappellacci – consente di compensare lo svantaggio relativo alla natura insulare e ultraperiferica della Sardegna, di limitare il fenomeno dello spopolamento dell’isola e di mantenere la pace sociale”.
L’attivazione della zona franca, sarà volta ad arginare la crisi che continua ad investire i settori produttivi della Sardegna e larghe fasce della popolazione con gravissimi disagi di tipo sociale e economico.
Andrea Impera, presidente regionale Associazioni del commercio e artigianato spiega “L’istituzione della zona franca trasformerà la Sardegna nella nuova Svizzera e permetterà il rifiorire dei piccoli commercianti e soprattutto dell’edilizia. Abbattere l’Iva ci consentirà di avere il carburante a costi bassissimi, di pagare pochissimo l’energia elettrica e di mettere in moto nuovamente tutto l’indotto legato al settore edilizio, un indotto ormai morto da anni e che ha ridotto sul lastrico intere famiglie. La zona franca ci permetterà di costruire a bassissimo costo e quindi favorirà gli investimenti”.
La decisione di trasformare la Sardegna in zona franca è stata presa da 240 Comuni dell’isola che hanno tutti deliberato per l’attivazione della “tax free”. Il primo comune a diventare la nuova Livigno dell’isola è stato Portoscuso che ormai da mesi, ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale di zona franca dalle Dogane. In questo territorio non esiste più il ricarico sui prodotti dell’Iva e anche la benzina costa meno di un litro di acqua naturale. Adesso anche le altre 240 amministrazioni comunali sarde aspettano la stessa ratifica ufficiale delle Dogane per abbattere i prezzi e dare nuovo impulso all’economia del territorio. La Sardegna, da questa decisione davvero rivoluzionaria, deve aspettarsi una grande ricrescita.
Ma una bella denuncia NO? e poi vediamo.....
Art. 331 Codice Penale. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità.
331. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità. (1)
Chi, esercitando imprese di servizi pubblici [c.p. 358] o di pubblica necessità [c.p. 359], interrompe il servizio, ovvero sospende il lavoro nei suoi stabilimenti, uffici o aziende, in modo da turbare la regolarità del servizio, è punito con la reclusione da sei mesi a un anno e con la multa non inferiore a euro 516 (2).
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da tre a sette anni e con la multa non inferiore a euro 3.098 [c.p. 29, 31, 32] (3).
Si applica la disposizione dell'ultimo capoverso dell'articolo precedente [c.p. 360, 440].
