Ornella Vai
da
Isola d'Elba
pubblicato il 5 Luglio 2022
alle
12:28
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/ornella.JPG[/IMGSX]Mentre leggo con piacere la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Portoferraio alla campionessa paraolimpionica Bebe Vio, mi rammarico della notizia del mancato imbarco su un traghetto Toremar e su un traghetto Moby (solo alla fine la Blue Navy l'ha imbarcata) di una ragazzina 17enne, disabile motoria a bordo di un Auto dei Servizi Sociali, che, regolarmente in attesa sul porto di Piombino, dopo essere stata fatta spostare nel posto, a banchina, riservato agli invalidi che, con le 4 frecce accese attendono i imbarcarsi, è stata lasciata a terra da un traghetto Toremar, poi dirottata su una Moby, che, ugualmente non l'ha imbarcata, fino a essere imbarcata dalla Blue Navy. La rabbia che mi sale dentro è tanta, e, per la vicenda in sè stessa, e perché anche io sono disabile, e, quando,dalla fila, mi vedo relegare nell'angolo dei reietti, pavento da tempo tale situazione.Poi veniamo alle altre considerazioni. La Toremar, prima di essere ceduta all'armatore privato, svolgeva un servizio pubblico e, in quanto tale, godeva di una sovvenzione che, a quanto mi risulta, è stata mantenuta anche all'armatore privato, ( se così non fosse, correggetemi)quindi a maggior ragione avrebbe dovuto far salire quell' auto.Qui certamente c'è stato un errore da parte degli addetti all'imbarco che, letteralmente si sono dimenticati dell' auto con a bordo un soggetto disabile. Comunque, una volta accortosi dell'errore, avrebbero dovuto far scendere le ultime macchine imbarcate, e non era difficile, visto che l'ascensore è situato in fondo alla nave, quindi in prossimità della rampa di imbarco, e far salire l'auto dei servizi sociali. Un altro appunto lo muovo al Comandante della nave, che, dotato di ampi poteri a bordo del suo traghetto, avrebbe dovuto e potuto risolvere la situazione. E qui mi viene da pensare come avrebbero agito i vecchi comandanti elbani, per lo più riesi, di fronte a tale situazione. Non è facile vivere da disabile, ma lo è ancor di meno se vivi all'Elba. Io, elbana di nascita, che, eufemisticamente ho imparato prima a nuotare che a camminare, sono impedita di andare al mare, e perché i parcheggi per disabili sono spesso occupati da incivili che non ne hanno diritto, e perché , a causa di mancanza di passerelle che entrano in acqua, anche da parte degli stabilimenti privati, ho difficoltà ad entrare in mare. Non posso ascrivermi nessuna colpa, perché è da 17 anni che effettuo fisioterapia, prima a carico della ASL e poi molte altre, da privata, con il disagio della lontananza dall'Elba, e risolvendo ben poco. Tant'è ma la situazione è questa, e se molti l'hanno accettata, a me non riesce, e rivendico il riconoscimento ed il rispetto dei miei diritti, e che da parte delle Istituzioni Pubbliche, ci sia la ferma volontà di rimuovere tutti quegli ostacoli che mi consentirebbero di vivere meglio la mia situazione. Le armi a mia disposizione sono poche: la tastiera e l'esercizio del diritto di voto, dal quale presto m asterrò, entrando a far parte del partito degli astensionisti, sia per le politiche, per le Comunali e, soprattutto le Regionali, per la cui coalizione di maggioranza ho sempre votato. Il Presidente Rossi, al quale mi sono rivolta ogni qualvolta rilevavo la violazione dei miei diritti, si è sempre attivato per risolverli. Manderò questa lettera anche all'Assessore Jacopo Melio, che vedo sensibile a queste problematiche . E mi rivolgo anche a Lei, Presidente Giani: Io le ho dato la mia fiducia. Mi faccia vedere che è stata ben riposta.
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