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113273 messaggi.
per comune unico da per comune unico pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 15:20
Comune Unico scrive: "Pensiamo un attimo a come sarebbe stata bella la festa dell'uva con il COMUNE UNICO, ed in competizione non solo 4 rioni di Capoliveri, ma bensi' 8 paesi interi". Oh bravo! E la festa, per farla in campo neutro e non scontentare nessuno dove la facevi? a Palmaiola ?
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festa dell'uva da festa dell'uva pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 15:19
x michela: non è tanto per fare polemica ma l'argomento è come si espone in piazza. IL BALUARDO ARGOMENTO TRISTE E POI IL BALLETTO ALLEGRO... MA CHE CI INCASTRA? IL FOSSO HA FATTO COMMUOVERE L'INTERA PIAZZA CON LA DRAMMATICITA' DALL'INIZIO ALLA FINE... VOI SIETE USCITI FUORI TEMA ALLA FINE.
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CRASH da CRASH pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 15:19
DOPO DECENNI DI LOTTIZZAZIONE DELLA RAI I B..RDI SI RIBELLANO AL NUOVO CHE AVANZA membri della commissione Vigilanza Rai del Pd e di Scelta Civica hanno annunciato che scriveranno ai presidenti del Senato Piero Grasso e della Camera Laura Boldrini in merito alla presenza del presidente della commissione Vigilanza Rai, Roberto Fico, alla manifestazione dei 5 Stelle di una settimana fa a viale Mazzini. “Chiederemo una nota di richiamo e biasimo per Fico che ha leso il ruolo del presidente della Commissione, venendo meno al suo ruolo di garanzia”, lo spiega Salvatore Margiotta del Pd. Una richiesta che il presidente della Commissione rispedisce al mittente: “Io non mi dimetto”. GRANDE !!!!! ( lo avrebbe sussurrato anche Letta nipote )
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Michela da Michela pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 14:44
Premesso che questa mia non è per fare alcuna polemica con nessuno visto che in 18 anni di festa dell’uva non ho mai scritto ne partecipato a nessuna discussione del “Lunedì”, devo tuttavia puntualizzare alcune cose: i criteri di giudizio del regolamento sono stati cambiati già diverse volte negli anni, se ricordate all’inizio la giuria doveva essere esclusivamente composta da Elbani, dopo diverse sconfitte hanno preteso una giuria composta da storici ed esperti del “continente” ( vedi il Professor Perugini con cui il Baluardo ha vinto..!!) allora è stata nuovamente richiesta una giuria Elbana. In questi diciotto anno abbiamo vinto 8 edizione della festa e perso le altre 10 non per questo abbiamo mai chiesto di cambiare regolamento o giuria, non lo chiedemmo neanche quando rappresentammo il quadro del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo ed emozionammo un’ intera piazza, eppure in quell’occasione perdemmo nonostante tutti dicessero che eravamo il Rione più bello ed commovente. Voglio ricordare a tutti, e raccontare ai giovani, che forse non lo sanno, che durante i mondiali del 1982 Antonio Cabrini, considerato da tutti il più forte e bel terzino del mondo quando tirò quel calcio di rigore fuori dalla porta non certo chiese l’uno a zero perché IL REGOLAMENTO PREVEDE CHE PER ESSERE CONSIDERATO GOAL LA PALLA DEVE ENTRARE IN RETE, non importa quanto tu sia bello bravo o emozionante. Comunque fate pure tutti i cambiamenti che volete, al regolamento, alla giuria purché si continui a …… GIOCARE. A questo punto prometto che non parlerò o scriverò più per i prossimi 18 anni … sempre e comunque FORZA BALUARDO..!! Michela
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Scomunicato unico da Scomunicato unico pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 13:53
Ma come mai nessuno dei comunisti unici parla dello strepitoso successo del NO dei Suveretani all'ipotesi di accorpamento del Loro comune con quello di Campiglia Marittima voluto anche in questo sciagurato caso dai potentati della Regione . Sorbole che pestone
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Valentina da Valentina pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 13:53
Sono " straniera" e per la prima volta alla festa dell uva, ma andando a ritroso ho letto molto e riflettuto Parecchio...ciò che deduco e' ...si può giudicare solo in base a quanto veritiero sia l argomento simulato!?...ecco allora perché vince colui che si aggira sempre su eventi che cadono dal 1910-20 l anno dopo 1930-40 insomma...ma non è un tantino più complicato rappresentare i saraceni o un bosco di romitori in un paese evoluto??...credo sia troppo facile rappresentare Roma davanti al Colosseo...tiri fuori 4 mobili anni 60 ( per niente introvabili) cuci due costumi altri due li trovi nell armadio di nonna....e beh...certo che gran difficoltà .....cosa ci vuole ad essere veritieri!!!! Vinci facile direbbe una pubblicità !!.... Da Romana esterna questa e' la mia opinione e me ne scuso. Con assolutamente tutto il mio rispetto
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FOSSO DI MAFFONI E CO. da FOSSO DI MAFFONI E CO. pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 13:48
NEUTRO ALLA FESTA DELL'UVA ovvero per me il mio motto era vinca il migliore ma dopo aver assistito alle entrate in piazza delle rispettive contrade il mio voto sarebbe già stato verso il rione FOSSO. vorrei dire a chi filmava gli eventi in piazza di riguardare accuratamente le varie entrate e di analizzare bene le varie dinamiche. questo rione quest anno meritava la vittoria per quello che ha saputo mettere in scena senza attori ma normali figuranti paesani una delle storie più commoventi legate all'isola d'elba e ha saputo realizzare il tutto davvero alla grande in maniera da cortometraggio come venivano realizzati negli anni 70.
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x il fosso di michele maffoni da x il fosso di michele maffoni pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 12:46
MAI VISTO UN RIONE FOSSO COSI' EMOZIONANTE COME QUEST'ANNO... MI AGGIUNGO ANCH'IO A FARE I COMPLIMENTI A MICHELE E AL SUO SEGUITO. IO NON SONO LA GIURIA MA UNA PICCOLA VOCE IN CAPITOLO PAESANA E PER ME AVETE VINTO VOI... MICHELE E COMPAGNIA NO MOLLATE E CONTINUATE COSI'...
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COMUNE UNICO da COMUNE UNICO pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 12:04
Pensiamo un attimo a come sarebbe stata bella la festa dell'uva con il COMUNE UNICO, ed in competizione non solo 4 rioni di Capoliveri, ma bensi' 8 paesi interi.
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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 9:34
[SIZE=4][COLOR=darkblue]FORTEZZE E RESTAURO CONSERVATIVO[/COLOR] [/SIZE] Proprio perché convinti che l’aspetto più rilevante fosse quello di garantire la qualità dei lavori e del risultato finale, siamo intervenuti in tempo perché – pur nella nostra ignoranza in materia, ma confortati da alcuni che ne sanno di più – abbiamo avuto qualche dubbio sulle procedure di “restauro conservativo”delle Fortezze. E quando l’Assessore ci dice che “siamo solo a metà” del lavoro, pensiamo che bene abbiamo fatto a dare un giudizio critico – forse sommario e affrettato, fors’anche sbagliato – ma sempre meglio così, che rischiare di vedere un lavoro finito in modo quanto meno insoddisfacente. Sono un po’ gli stessi dubbi che avemmo per gli appartamenti rifatti all’interno delle Fortezze: non si potrà dire che sono una bellezza con i loro intonaci, i pulsanti dei campanelli e le bocchette dell’aria condizionata! Ma ora sono lì belli finiti e non ci si può fare più niente. Per rendersene conto basta andare alla Linguella e guardare verso le Fortezze per notare subito una gran “toppa”. Per la Villa dei Mulini il nostro giudizio è stato davvero affrettato: le persiane che parevano di alluminio sono di legno e personalmente mi sono scusato con l’Assessore. Ma come si dice qui: “meglio avè paura che toccanne”. Per quanto riguarda gli infissi della Gattaia siamo purtroppo sicuri che sono d’alluminio e, Sovrintendenza o no, non sono davvero un bel vedere: su tale restauro l’Amministrazione non ha avuto niente da eccepire, pur essendo l’immobile di proprietà comunale… Ma torniamo al “restauro conservativo” delle Fortezze. Nel merito, la Sovrintendenza ha espresso parere favorevole in data 17 luglio 2012 autorizzando appunto il “restauro conservativo”: naturalmente l’ha fatto prima dell’inizio dei lavori ma… oggi sarebbe opportuno sapere l’esito dell’ultima visita dei Responsabili della Sovrintendenza, quella dello scorso settembre. E poi… perché ora i lavori ci sembrano fermi ? L’Assessore dice che i nostri giudizi sono un po’ avventati perché siamo ancora “nella fase dei saggi e delle prove”, ma non ci dice anche che siamo alla metà dei lavori? E, secondo il nostro modesto parere, “saggi” e “prove” forse sarebbe meglio farli ad inizio lavori e, sempre a nostro modesto parere, “saggi” e “prove” dovrebbero interessare piccole aree, di modo che eventuali cattive “prove” possano essere prontamente modificate. Ma qui si tratta di lunghi tratti di muro, proprio quelli con presenza di “fuciliere”, che sono già stati arricciati e intonacati. Pare che ora a Pisa ci sia una diversa attenzione verso i restauri di manufatti antichi e pare ancora che verranno fatte rimuovere tutte le guide che servono per riempire di “arriccio” i muri: questo significa fare “saggi” e “prove”? E a questo punto il lavoro già fatto come potrebbe essere modificato? Noi speriamo che la Sovrintendenza abbia cambiato orientamento perché come ci si può fidare di chi autorizzò i tralicci Enel intorno al golfo di Portoferraio? Di chi autorizzò i cambiamenti significativi alla Gattaia? Di chi, ai tempi dell’Amministrazione Ageno, autorizzò l’installazione delle antenne al Puntale? Qualcuno può spiegarci perché ci si deve fidare, aspettando, senza mettere bocca, la conclusione dei lavori? Ci capisca l’Assessore se vede che le nostre preoccupazioni ci fanno intervenire prima che i lavori siano ultimati, prima magari che sia troppo tardi, rischiando talvolta di essere avventati. Ci capisca, ci riferisca e ci tranquillizzi. [COLOR=darkblue]Riccardo Nurra Consigliere comunale Gruppo “Gente Comune” [/COLOR]
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AUTORITA' PORTUALE da AUTORITA' PORTUALE pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 9:04
Boia dè come voteno li riesi di notte....ma un ciavete niente di meglio daffa'?
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il fosso di michele maffoni da il fosso di michele maffoni pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 8:16
era uno scalino in più degli altri rioni il rione fosso di michele maffoni. un'entrata in piazza da togliere il fiato, costumi azzeccatissimi e tutto curato nei minimi particolari. la vittoria doveva essere vostra ma se una giuria si fa "confondere" accontentatevi di essere voi i veri vincitori morali. a me avete fatto emozionare e mi avete portato indietro nel tempo quando avevo studiato tale periodo storico da voi rappresentato. complimenti michele a te e a tutto il tuo seguito perchè davvero vi siete superati. bravi bravi e ancora bravi. un applauso anche alla torre vorrei ricordare alla giuria che i rioni sono 4 e non 3...
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delfino da delfino pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 8:08
Per Ornella Vai Buon giorno Ornella volevo esprimere il mio ampio consenso al tuo post su tutti i tre punti da te elencati. Vista la tua esperienza in qualità di fondatrice, sono contento che tu sia d'accordo sul contenuto della lettera di Ruggero, credo veramente ci sia da cambiare alcune regole di valutazione. Grazie.
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GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:38
E’ piu’di un anno che ho presentato una serie di articoli dedicati a personaggi storici che hanno lasciato un importante segno del Loro passaggio all’Elba.I messaggi,avevano tutti un fine comune e cioè di ricordarLi tramite progetti,che prevede il Loro giusto collocamento nella società odierna.Per esempio,per quanto riguarda la leggenda dell’avvenuto sbarco degli “Argonauti”, ho promosso l’idea di costruire all’interno dei giardini delle Ghiaie,un piccolo museo con le dovute riproduzioni, per rappresentare nei migliori dei modi questi “Marinai”.Per questa idea,ho costruito anche dei campioni di imbarcazioni,scudi etcc.per cercare di capire io stesso che cosa è il meglio e anche di farlo capire agli interessati.Schematicamente:il risultato sarebbe di un Museo ben fornito,tenendo presente che approntando anche le telecamere ci sarebbe una sicurezza maggiore anche per i “giardini”.Aggiungo l’ importante possibilità di avere a disposizioni tutte le riproduzioni di armenti e vestimenti epocali,per essere poi anche a disposizione con tanto di rievocazioni storiche,alle TV che ne faranno richiesta. Quindi una TV,che riesce ad ottenere la possibilità di fare una serie di documentari “INEDITI”,essendoci appunto anche le scenografie e quant’altro già predisposto,il risultato sarebbe veramente eccezionale.Ma purtroppo,tutti questi progetti fattibili e dall’immediato beneficio per Tutti,quindi serviti su di un vassoio d’argento,non hanno prodotto nessun riscontro tra le Nostre Maestranze.Queste hanno dimostrato che non sono certo all’altezza di poter valutare che cosa stia accadendo.Nonostante l’importante stimolo del Bicentenario Napoleonico,nessuno fino ad oggi è riuscito a comprendere,che nel 2014,oltre Napoleone,si può facilmente portare in passerella tanti altri progetti. In tutta l’Elba,si continua a parlare di Lavoro e Turismo e non c’è un ufficio o una persona veramente qualificata, predisposta per concretizzare i progetti dei Cittadini,relativi al miglioramento sostanziale dell’Isola. Nonostante l’impegno preso,vedi l’ultimo congresso dell’Airone,le frasi rimangono invariate come quelle di quarant’anni fa: “L’Isola ha un potenziale enorme,sviluppiamolo”,è come dire,che se la mia Nonna avesse avuto le ruote era un carretto o il Giaconi prese il gatto per le palle e disse:questo è maschio. “Si deve lavorare insieme per una stagione piu’ lunga”.Chi ha scritto questa frase,se veramente è intenzionato a tal proposito,lavoriamo davvero insieme,se ne parli a quattro occhi e sicuramente si arriverà ad una soluzione che non sarà certo finalizzata alle retoriche e ripetitive frasi. In data 19.01.2013,ho scritto agli Industriali di Progetto Elba e aspetto ancora la risposta,questo vale per l’Associazione Albergatori,il Sindaco Peria,l’Assessore Cristina Scaletti,la Regione,la Provinciaetcc.,questo dimostra che tutti Loro, di migliorare veramente non gli interessa nulla. Secondo il mio parere frutto di tanta esperienza,questo Loro modo di agire è solo un paravento per non essere poi pubblicamente tacciati di non impegnarsi a sufficienza per cambiare in meglio l’economia dell’Elba. Ricordo che chi si responsabilizza per il turismo,dovrebbe rispondere immediatamente ogni qualvolta un Cittadino si propone realmente a realizzare determinati progetti. E come al solito chi ne subisce e rimane a pancia vuota,è sempre il lavoratore.Con questo documento,spero che finalmente venga raccolta l’idea di proporre una persona veramente capace di concretizzare le idee e si sappia comportare da vero professionista.Anche se mi sono limitato nelle mie espressioni,mi auguro di essere ugualmente compreso. Giancarlo Amore
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Nomine Autorità Portuale da Nomine Autorità Portuale pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:36
LA NAZIONE LIVORNO mar, 8 ott 2013 «Problemi per Anselmi, incertezza per Cosimi» La sentenza del Consiglio di Stato rende accidentata la strada per arrivare all’Authority CHI COLPISCE, chi può disturbare e al contrario Cui prodest, cioè chi favorisce la sentenza del Consiglio di Stato che detta restrittive interpretazioni alle legge 84/94 per la nomina dei presidenti delle Autorità portuali? Come abbiamo riferito ieri, l’elemento di base sancito dal supremo organismo di Stato è che ogni candidato deve poter dimostrare «di avere un percorso professionale tale da essere qualificato come esperto di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti portuali». Di più: secondo la sentenza, anche se l’articolo 8 della legge 84/94 «non richiede né uno specifico titolo di studio né uno specifico percorso professionale di carattere giuridico o tecnico o economico, è di norma necessario — specifica il testo — il possesso di una laurea connessa, affine, collegata o collegabile con la materia portuale per potersi definire esperto del settore». Un breve giro di consultazioni nel mondo portuale e giuridico stabilisce intanto un paletto: quanto impone il Consiglio di Stato è da ritenersi obbligatorio per le nuove nomine: chi c’è c’è e può portare a termine il proprio mandato. CONCORDANO l’avvocato marittimista Luciano Canepa, già presidente della Port Authority di Ancona (e adesso commissario della stessa fino a fine mese) e il presidente dell’Autorità di Livorno Giuliano Gallanti, anch’egli avvocato. Su un punto inoltre, quello della laurea specifica, i pareri che abbiamo raccolto sono unanimemente scettici. «Mi sembra una pretesa eccessiva, specie sul piano pratico — sottolinea Canepa — sia perchè i titoli di laurea specifici si contano in Italia sulle dita delle mani, sia perchè si rischia di cadere in un altro problema, quello del conflitto d’interessi: in quanto laureati o esperti veri nel settore sono tutti portatori di interessi specifici, di armatori, di operatori portuali eccetera. Credo che si debba considerare questo passaggio più un auspicio che una imposizione». IL PRESIDENTE Gallanti va oltre. «Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza, che non è una legge: e può dunque essere interpretata al meglio. Ma il vero problema a mio parere, è che è sbagliata o almeno imprecisa la legge 84/94 nelle attribuzioni al presidente delle Authority. Il quale non è assolutamente un manager e non ha alcun reale potere di gestione del porto, salvo amministrare le aree e firmare le concessioni demaniali, che sono aspetti marginali della vera operatività portuale. Chiedere dunque che la sua figura sia riservata ad esperti di massima e comprovata qualificazione è un po’ una contraddizione. Bisogna invece riformare la legge, perchè a mio parere i porti devono diventare aziende, vere e proprie Spa, come peraltro già è stato fatto in Spagna, in Francia e in molte moderne organizzazioni del Far East. Solo a quel punto occorreranno manager di comprovata capacità, il che non è certo garantito da una laurea». Per scendere poi dalla teoria alla pratica nella nostra area, la sentenza — dicono sia Canepa che Gallanti — crea problemi a una eventuale candidatura del sindaco di Piombino Anselmi, mentre per Cosimi rimane un margine d’incertezza per la sua esperienza a Bruxelles proprio sulle normative per la portualità. Ma è un discorso appena aperto, e che certo avrà un seguito nel dibattito anche politico. A.F.
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rino da rino pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:20
Il sondaggio promosso da Tnews su chi vorremmo come presidente di APPE, ci dice che la maggioranza, sin quì votante, va a Francesco Bosi con il 54%. Segue Peria con un 30%. Nardi con il 7,39%. Anselmi con il 6,52%. Kutufà con il 2,17%. Grazie.
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COMUNE UNICO E FESTE da COMUNE UNICO E FESTE pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:10
Come e' bello sentirsi tutti CAPOLIVERESI a proposito della festa dell'uva, ma come sarebbe stata in futuro la stessa con il COMUNE UNICO che avrebbe cancellato storie, tradizioni, e forse anche le feste.
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BASTA CON L' EUROPA CHE NON FUNZIONA da BASTA CON L' EUROPA CHE NON FUNZIONA pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 5:40
BASTA CON L'EUROPA CHE NON FUNZIONA Basta con l'Europa che funziona per controllare i conti pubblici ma che non controlla i suoi confini. Basta con l'Italia che accetta di farsi controllare i conti pubblici dall'Europa ma che non sa pretendere da essa che controlli anche i suoi confini Basta con l'Europa che non riconosce le comuni radici cristiane
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Ornella Vai da Ornella Vai pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 23:18
Ad ogni Festa dell'Uva mi ripropongo sempre di non prendere posizione, ma ci sono 3 interventi che proprio mi strappano il commento. 1) per il Sindaco di Capoliveri: Ruggero, mettiti a sedere, reggiti forte e dai l'allerta meteo:Questa volta SONO D'ACCORDO CON TE. 2) Per la Sig. Chiara Marotti, che ci insegna come si vive la Festa dell'Uva. Ha fatto bene, Sig. Maestra, perché vede, io nel 1996, insieme a Michelangelo Venturini, Patrizia Arduini, Lorella Di Biagio, Carlo Cardelli ed altri, ho pensato e fatto nascere la Festa dell'Uva, che ora è maggiorenne. Ci voleva giusto Lei ad insegnarmi cosa significa, perché io sa, dopo aver scritto anche un libro su tale festa, non c'ero arrivata. 3) A chi ha commentato che i giurati sono più colti di noi. Più che giusto, e poi ogni anno cambiano, per cui bisogna accettare il loro verdetto. E poi c'è anche il Notaio, tutti gli anni sempre lo stesso, che garantisce la regolarità delle operazioni
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Ruggero Barbetti da Ruggero Barbetti pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 21:57
Lettera aperta ai Capoliveresi Festa dell’Uva 2013 Cari Capoliveresi, come tutti gli anni ho partecipato con grande entusiasmo all’ultima edizione della nostra festa più amata, festa che coinvolge tutti i paesani che per un giorno diventano i protagonisti di una manifestazione che si può configurare come teatro di strada. Mai come quest’anno mi sono sentito trascinato in un vortice di emozioni, prima dalla sfilata in piazza e poi dalla visita dei rioni. E’ stata una emozione dopo l’altra, prima alla Fortezza, dove ho chiuso la visita uscendo con un panino pieno di una mega porzione di coppa di Ciccio (quella che dopo il bivio di Mola chiamano tutti soppressata), poi al Baluardo, dopo al Fosso per terminare con la Torre. Alla fine, entusiasta non solo di quello che avevo visto ma che avevo anche provato interiormente, mi sono fatto nella mia mente una classifica di quelle che potevano essere le risultanze del verdetto della giuria. Ebbene, il mio pronostico è stato sovvertito dall’esito finale. Non che il Baluardo, il mio rione, non abbia lavorato per raggiungere l’obiettivo, ma a me era parso che almeno altri due rioni mi avessero trasmesso delle emozioni più forti. Evidentemente mi sbagliavo. Oppure dipende dal fatto che non conosco il regolamento di assegnazione del punteggio che porta un rione a prevalere sugli altri. Però sia ieri sera mentre giravo tra i rioni dopo la premiazione, sia stamani mattina ho sentito nei capoliveresi le stesse impressioni che avevo avuto io. E allora mi domando se non sia il caso, dopo 17 manifestazioni, di rivedere il regolamento, di ridiscuterlo tutti insieme ed eventualmente di modificarlo con quello che oggi ci sembra più consono e attuale. Per esempio, penso che bisognerebbe lasciare più inventiva e libertà ai rioni nella scelta dell’argomento e del periodo da rappresentare. Esiste la storia ma esistono i racconti più o meno reali così come esistono anche le leggende a cui ci si può ispirare. Michelangelo Venturini, ideatore della Festa dell’Uva, e la sua Leggenda dell’Innamorata ce lo stanno ad insegnare. Voglio dire che dobbiamo ragionare tutti insieme di come far evolvere la nostra festa dando forse un punteggio preponderante alle emozioni che vengono vissute sia nei rioni che nella sfilata in piazza che, essendo visibile a tutti, dovrebbe diventare ancora più importante e maggiormente rappresentativa di quello che è il tema del rione. Così come va pensato se sia meglio e se sia possibile anticipare la Festa al sabato. Tutti interrogativi che mi pongo e che vi pongo, rendendomi fin da ora disponibile ad affrontarli e se possibile, risolverli insieme a voi. Non sono mai voluto entrare nelle decisioni dell’Associazione e dei Rioni, riconoscendo da sempre la loro autonomia, ma se lo riterrete opportuno possiamo provare a cambiare insieme le regole. Perché, comunque vada, vince e vincerà sempre Capoliveri. Vostro Ruggero
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