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113265 messaggi.
COMUNE UNICO da COMUNE UNICO pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 12:04
Pensiamo un attimo a come sarebbe stata bella la festa dell'uva con il COMUNE UNICO, ed in competizione non solo 4 rioni di Capoliveri, ma bensi' 8 paesi interi.
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Riccardo Nurra da Riccardo Nurra pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 9:34
[SIZE=4][COLOR=darkblue]FORTEZZE E RESTAURO CONSERVATIVO[/COLOR] [/SIZE] Proprio perché convinti che l’aspetto più rilevante fosse quello di garantire la qualità dei lavori e del risultato finale, siamo intervenuti in tempo perché – pur nella nostra ignoranza in materia, ma confortati da alcuni che ne sanno di più – abbiamo avuto qualche dubbio sulle procedure di “restauro conservativo”delle Fortezze. E quando l’Assessore ci dice che “siamo solo a metà” del lavoro, pensiamo che bene abbiamo fatto a dare un giudizio critico – forse sommario e affrettato, fors’anche sbagliato – ma sempre meglio così, che rischiare di vedere un lavoro finito in modo quanto meno insoddisfacente. Sono un po’ gli stessi dubbi che avemmo per gli appartamenti rifatti all’interno delle Fortezze: non si potrà dire che sono una bellezza con i loro intonaci, i pulsanti dei campanelli e le bocchette dell’aria condizionata! Ma ora sono lì belli finiti e non ci si può fare più niente. Per rendersene conto basta andare alla Linguella e guardare verso le Fortezze per notare subito una gran “toppa”. Per la Villa dei Mulini il nostro giudizio è stato davvero affrettato: le persiane che parevano di alluminio sono di legno e personalmente mi sono scusato con l’Assessore. Ma come si dice qui: “meglio avè paura che toccanne”. Per quanto riguarda gli infissi della Gattaia siamo purtroppo sicuri che sono d’alluminio e, Sovrintendenza o no, non sono davvero un bel vedere: su tale restauro l’Amministrazione non ha avuto niente da eccepire, pur essendo l’immobile di proprietà comunale… Ma torniamo al “restauro conservativo” delle Fortezze. Nel merito, la Sovrintendenza ha espresso parere favorevole in data 17 luglio 2012 autorizzando appunto il “restauro conservativo”: naturalmente l’ha fatto prima dell’inizio dei lavori ma… oggi sarebbe opportuno sapere l’esito dell’ultima visita dei Responsabili della Sovrintendenza, quella dello scorso settembre. E poi… perché ora i lavori ci sembrano fermi ? L’Assessore dice che i nostri giudizi sono un po’ avventati perché siamo ancora “nella fase dei saggi e delle prove”, ma non ci dice anche che siamo alla metà dei lavori? E, secondo il nostro modesto parere, “saggi” e “prove” forse sarebbe meglio farli ad inizio lavori e, sempre a nostro modesto parere, “saggi” e “prove” dovrebbero interessare piccole aree, di modo che eventuali cattive “prove” possano essere prontamente modificate. Ma qui si tratta di lunghi tratti di muro, proprio quelli con presenza di “fuciliere”, che sono già stati arricciati e intonacati. Pare che ora a Pisa ci sia una diversa attenzione verso i restauri di manufatti antichi e pare ancora che verranno fatte rimuovere tutte le guide che servono per riempire di “arriccio” i muri: questo significa fare “saggi” e “prove”? E a questo punto il lavoro già fatto come potrebbe essere modificato? Noi speriamo che la Sovrintendenza abbia cambiato orientamento perché come ci si può fidare di chi autorizzò i tralicci Enel intorno al golfo di Portoferraio? Di chi autorizzò i cambiamenti significativi alla Gattaia? Di chi, ai tempi dell’Amministrazione Ageno, autorizzò l’installazione delle antenne al Puntale? Qualcuno può spiegarci perché ci si deve fidare, aspettando, senza mettere bocca, la conclusione dei lavori? Ci capisca l’Assessore se vede che le nostre preoccupazioni ci fanno intervenire prima che i lavori siano ultimati, prima magari che sia troppo tardi, rischiando talvolta di essere avventati. Ci capisca, ci riferisca e ci tranquillizzi. [COLOR=darkblue]Riccardo Nurra Consigliere comunale Gruppo “Gente Comune” [/COLOR]
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AUTORITA' PORTUALE da AUTORITA' PORTUALE pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 9:04
Boia dè come voteno li riesi di notte....ma un ciavete niente di meglio daffa'?
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il fosso di michele maffoni da il fosso di michele maffoni pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 8:16
era uno scalino in più degli altri rioni il rione fosso di michele maffoni. un'entrata in piazza da togliere il fiato, costumi azzeccatissimi e tutto curato nei minimi particolari. la vittoria doveva essere vostra ma se una giuria si fa "confondere" accontentatevi di essere voi i veri vincitori morali. a me avete fatto emozionare e mi avete portato indietro nel tempo quando avevo studiato tale periodo storico da voi rappresentato. complimenti michele a te e a tutto il tuo seguito perchè davvero vi siete superati. bravi bravi e ancora bravi. un applauso anche alla torre vorrei ricordare alla giuria che i rioni sono 4 e non 3...
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delfino da delfino pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 8:08
Per Ornella Vai Buon giorno Ornella volevo esprimere il mio ampio consenso al tuo post su tutti i tre punti da te elencati. Vista la tua esperienza in qualità di fondatrice, sono contento che tu sia d'accordo sul contenuto della lettera di Ruggero, credo veramente ci sia da cambiare alcune regole di valutazione. Grazie.
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GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:38
E’ piu’di un anno che ho presentato una serie di articoli dedicati a personaggi storici che hanno lasciato un importante segno del Loro passaggio all’Elba.I messaggi,avevano tutti un fine comune e cioè di ricordarLi tramite progetti,che prevede il Loro giusto collocamento nella società odierna.Per esempio,per quanto riguarda la leggenda dell’avvenuto sbarco degli “Argonauti”, ho promosso l’idea di costruire all’interno dei giardini delle Ghiaie,un piccolo museo con le dovute riproduzioni, per rappresentare nei migliori dei modi questi “Marinai”.Per questa idea,ho costruito anche dei campioni di imbarcazioni,scudi etcc.per cercare di capire io stesso che cosa è il meglio e anche di farlo capire agli interessati.Schematicamente:il risultato sarebbe di un Museo ben fornito,tenendo presente che approntando anche le telecamere ci sarebbe una sicurezza maggiore anche per i “giardini”.Aggiungo l’ importante possibilità di avere a disposizioni tutte le riproduzioni di armenti e vestimenti epocali,per essere poi anche a disposizione con tanto di rievocazioni storiche,alle TV che ne faranno richiesta. Quindi una TV,che riesce ad ottenere la possibilità di fare una serie di documentari “INEDITI”,essendoci appunto anche le scenografie e quant’altro già predisposto,il risultato sarebbe veramente eccezionale.Ma purtroppo,tutti questi progetti fattibili e dall’immediato beneficio per Tutti,quindi serviti su di un vassoio d’argento,non hanno prodotto nessun riscontro tra le Nostre Maestranze.Queste hanno dimostrato che non sono certo all’altezza di poter valutare che cosa stia accadendo.Nonostante l’importante stimolo del Bicentenario Napoleonico,nessuno fino ad oggi è riuscito a comprendere,che nel 2014,oltre Napoleone,si può facilmente portare in passerella tanti altri progetti. In tutta l’Elba,si continua a parlare di Lavoro e Turismo e non c’è un ufficio o una persona veramente qualificata, predisposta per concretizzare i progetti dei Cittadini,relativi al miglioramento sostanziale dell’Isola. Nonostante l’impegno preso,vedi l’ultimo congresso dell’Airone,le frasi rimangono invariate come quelle di quarant’anni fa: “L’Isola ha un potenziale enorme,sviluppiamolo”,è come dire,che se la mia Nonna avesse avuto le ruote era un carretto o il Giaconi prese il gatto per le palle e disse:questo è maschio. “Si deve lavorare insieme per una stagione piu’ lunga”.Chi ha scritto questa frase,se veramente è intenzionato a tal proposito,lavoriamo davvero insieme,se ne parli a quattro occhi e sicuramente si arriverà ad una soluzione che non sarà certo finalizzata alle retoriche e ripetitive frasi. In data 19.01.2013,ho scritto agli Industriali di Progetto Elba e aspetto ancora la risposta,questo vale per l’Associazione Albergatori,il Sindaco Peria,l’Assessore Cristina Scaletti,la Regione,la Provinciaetcc.,questo dimostra che tutti Loro, di migliorare veramente non gli interessa nulla. Secondo il mio parere frutto di tanta esperienza,questo Loro modo di agire è solo un paravento per non essere poi pubblicamente tacciati di non impegnarsi a sufficienza per cambiare in meglio l’economia dell’Elba. Ricordo che chi si responsabilizza per il turismo,dovrebbe rispondere immediatamente ogni qualvolta un Cittadino si propone realmente a realizzare determinati progetti. E come al solito chi ne subisce e rimane a pancia vuota,è sempre il lavoratore.Con questo documento,spero che finalmente venga raccolta l’idea di proporre una persona veramente capace di concretizzare le idee e si sappia comportare da vero professionista.Anche se mi sono limitato nelle mie espressioni,mi auguro di essere ugualmente compreso. Giancarlo Amore
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Nomine Autorità Portuale da Nomine Autorità Portuale pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:36
LA NAZIONE LIVORNO mar, 8 ott 2013 «Problemi per Anselmi, incertezza per Cosimi» La sentenza del Consiglio di Stato rende accidentata la strada per arrivare all’Authority CHI COLPISCE, chi può disturbare e al contrario Cui prodest, cioè chi favorisce la sentenza del Consiglio di Stato che detta restrittive interpretazioni alle legge 84/94 per la nomina dei presidenti delle Autorità portuali? Come abbiamo riferito ieri, l’elemento di base sancito dal supremo organismo di Stato è che ogni candidato deve poter dimostrare «di avere un percorso professionale tale da essere qualificato come esperto di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti portuali». Di più: secondo la sentenza, anche se l’articolo 8 della legge 84/94 «non richiede né uno specifico titolo di studio né uno specifico percorso professionale di carattere giuridico o tecnico o economico, è di norma necessario — specifica il testo — il possesso di una laurea connessa, affine, collegata o collegabile con la materia portuale per potersi definire esperto del settore». Un breve giro di consultazioni nel mondo portuale e giuridico stabilisce intanto un paletto: quanto impone il Consiglio di Stato è da ritenersi obbligatorio per le nuove nomine: chi c’è c’è e può portare a termine il proprio mandato. CONCORDANO l’avvocato marittimista Luciano Canepa, già presidente della Port Authority di Ancona (e adesso commissario della stessa fino a fine mese) e il presidente dell’Autorità di Livorno Giuliano Gallanti, anch’egli avvocato. Su un punto inoltre, quello della laurea specifica, i pareri che abbiamo raccolto sono unanimemente scettici. «Mi sembra una pretesa eccessiva, specie sul piano pratico — sottolinea Canepa — sia perchè i titoli di laurea specifici si contano in Italia sulle dita delle mani, sia perchè si rischia di cadere in un altro problema, quello del conflitto d’interessi: in quanto laureati o esperti veri nel settore sono tutti portatori di interessi specifici, di armatori, di operatori portuali eccetera. Credo che si debba considerare questo passaggio più un auspicio che una imposizione». IL PRESIDENTE Gallanti va oltre. «Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza, che non è una legge: e può dunque essere interpretata al meglio. Ma il vero problema a mio parere, è che è sbagliata o almeno imprecisa la legge 84/94 nelle attribuzioni al presidente delle Authority. Il quale non è assolutamente un manager e non ha alcun reale potere di gestione del porto, salvo amministrare le aree e firmare le concessioni demaniali, che sono aspetti marginali della vera operatività portuale. Chiedere dunque che la sua figura sia riservata ad esperti di massima e comprovata qualificazione è un po’ una contraddizione. Bisogna invece riformare la legge, perchè a mio parere i porti devono diventare aziende, vere e proprie Spa, come peraltro già è stato fatto in Spagna, in Francia e in molte moderne organizzazioni del Far East. Solo a quel punto occorreranno manager di comprovata capacità, il che non è certo garantito da una laurea». Per scendere poi dalla teoria alla pratica nella nostra area, la sentenza — dicono sia Canepa che Gallanti — crea problemi a una eventuale candidatura del sindaco di Piombino Anselmi, mentre per Cosimi rimane un margine d’incertezza per la sua esperienza a Bruxelles proprio sulle normative per la portualità. Ma è un discorso appena aperto, e che certo avrà un seguito nel dibattito anche politico. A.F.
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rino da rino pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:20
Il sondaggio promosso da Tnews su chi vorremmo come presidente di APPE, ci dice che la maggioranza, sin quì votante, va a Francesco Bosi con il 54%. Segue Peria con un 30%. Nardi con il 7,39%. Anselmi con il 6,52%. Kutufà con il 2,17%. Grazie.
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COMUNE UNICO E FESTE da COMUNE UNICO E FESTE pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 7:10
Come e' bello sentirsi tutti CAPOLIVERESI a proposito della festa dell'uva, ma come sarebbe stata in futuro la stessa con il COMUNE UNICO che avrebbe cancellato storie, tradizioni, e forse anche le feste.
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BASTA CON L' EUROPA CHE NON FUNZIONA da BASTA CON L' EUROPA CHE NON FUNZIONA pubblicato il 8 Ottobre 2013 alle 5:40
BASTA CON L'EUROPA CHE NON FUNZIONA Basta con l'Europa che funziona per controllare i conti pubblici ma che non controlla i suoi confini. Basta con l'Italia che accetta di farsi controllare i conti pubblici dall'Europa ma che non sa pretendere da essa che controlli anche i suoi confini Basta con l'Europa che non riconosce le comuni radici cristiane
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Ornella Vai da Ornella Vai pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 23:18
Ad ogni Festa dell'Uva mi ripropongo sempre di non prendere posizione, ma ci sono 3 interventi che proprio mi strappano il commento. 1) per il Sindaco di Capoliveri: Ruggero, mettiti a sedere, reggiti forte e dai l'allerta meteo:Questa volta SONO D'ACCORDO CON TE. 2) Per la Sig. Chiara Marotti, che ci insegna come si vive la Festa dell'Uva. Ha fatto bene, Sig. Maestra, perché vede, io nel 1996, insieme a Michelangelo Venturini, Patrizia Arduini, Lorella Di Biagio, Carlo Cardelli ed altri, ho pensato e fatto nascere la Festa dell'Uva, che ora è maggiorenne. Ci voleva giusto Lei ad insegnarmi cosa significa, perché io sa, dopo aver scritto anche un libro su tale festa, non c'ero arrivata. 3) A chi ha commentato che i giurati sono più colti di noi. Più che giusto, e poi ogni anno cambiano, per cui bisogna accettare il loro verdetto. E poi c'è anche il Notaio, tutti gli anni sempre lo stesso, che garantisce la regolarità delle operazioni
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Ruggero Barbetti da Ruggero Barbetti pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 21:57
Lettera aperta ai Capoliveresi Festa dell’Uva 2013 Cari Capoliveresi, come tutti gli anni ho partecipato con grande entusiasmo all’ultima edizione della nostra festa più amata, festa che coinvolge tutti i paesani che per un giorno diventano i protagonisti di una manifestazione che si può configurare come teatro di strada. Mai come quest’anno mi sono sentito trascinato in un vortice di emozioni, prima dalla sfilata in piazza e poi dalla visita dei rioni. E’ stata una emozione dopo l’altra, prima alla Fortezza, dove ho chiuso la visita uscendo con un panino pieno di una mega porzione di coppa di Ciccio (quella che dopo il bivio di Mola chiamano tutti soppressata), poi al Baluardo, dopo al Fosso per terminare con la Torre. Alla fine, entusiasta non solo di quello che avevo visto ma che avevo anche provato interiormente, mi sono fatto nella mia mente una classifica di quelle che potevano essere le risultanze del verdetto della giuria. Ebbene, il mio pronostico è stato sovvertito dall’esito finale. Non che il Baluardo, il mio rione, non abbia lavorato per raggiungere l’obiettivo, ma a me era parso che almeno altri due rioni mi avessero trasmesso delle emozioni più forti. Evidentemente mi sbagliavo. Oppure dipende dal fatto che non conosco il regolamento di assegnazione del punteggio che porta un rione a prevalere sugli altri. Però sia ieri sera mentre giravo tra i rioni dopo la premiazione, sia stamani mattina ho sentito nei capoliveresi le stesse impressioni che avevo avuto io. E allora mi domando se non sia il caso, dopo 17 manifestazioni, di rivedere il regolamento, di ridiscuterlo tutti insieme ed eventualmente di modificarlo con quello che oggi ci sembra più consono e attuale. Per esempio, penso che bisognerebbe lasciare più inventiva e libertà ai rioni nella scelta dell’argomento e del periodo da rappresentare. Esiste la storia ma esistono i racconti più o meno reali così come esistono anche le leggende a cui ci si può ispirare. Michelangelo Venturini, ideatore della Festa dell’Uva, e la sua Leggenda dell’Innamorata ce lo stanno ad insegnare. Voglio dire che dobbiamo ragionare tutti insieme di come far evolvere la nostra festa dando forse un punteggio preponderante alle emozioni che vengono vissute sia nei rioni che nella sfilata in piazza che, essendo visibile a tutti, dovrebbe diventare ancora più importante e maggiormente rappresentativa di quello che è il tema del rione. Così come va pensato se sia meglio e se sia possibile anticipare la Festa al sabato. Tutti interrogativi che mi pongo e che vi pongo, rendendomi fin da ora disponibile ad affrontarli e se possibile, risolverli insieme a voi. Non sono mai voluto entrare nelle decisioni dell’Associazione e dei Rioni, riconoscendo da sempre la loro autonomia, ma se lo riterrete opportuno possiamo provare a cambiare insieme le regole. Perché, comunque vada, vince e vincerà sempre Capoliveri. Vostro Ruggero
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Carlo Dotto da Carlo Dotto pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 20:08
La festa dell'uva è una tradizione lunghissima che Capoliveri porta avanti con impegno e dedizione, tutte le volte che ci sono andato sono rimasto affascinato, sia dalla festa in se che dal paese, a mio avviso il più bello dell'Elba. Poi però apri Camminando e dopo aver letto un la solita sequela di commenti e scaramuccie mi viene lo stimolo di cacare. Peccato, rovinate tutto.
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campese di giù da campese di giù pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 19:15
MAREGGIATA A CAMPO Ecco la prima avvisaglia di mareggiata a Campo !!! Dopo l'escavp effettuato dalla Sales qualche mese fa,i Campesi cosa ci hanno guadagnato:perdita di catene ed ancore,sagole e così via. Il primo fuggi fuggi dalle banchine è stato fatto,e chi non lo ha provveduto in tempo ha assistito per una notte e un giorno al balletto delle imbarcazioni che saltavano sulle onde causate dal nuovo escavo.Infatti il ventilato pennello non è stato fatto e la situazione è peggiorata.................. Ma si fosse visto qualcuno dell'Amministrazione,ad eccezione di una visitina del Giusti,effettuata più da proprietario di imbarcazione che da membro di Giunta.oh,non si è visto nemmeno il Balduba,,,ma lui ha il meglio posto a banchina,quindi anche se non controlla è a posto ! Poveri Campesi tonti,al peggio non c'è mai fine.
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Chiara Marotti da Chiara Marotti pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 18:36
Non voglio mischiarmi alle mille polemiche che da ben 18 anni accompagnano il giorno dopo la festa dell'uva. Come tutte le competizioni é normale che ci sia qualcuno che vince e qualcuno che perde. Voglio pertanto portare l'attenzione su quello che é successo ieri, sul valore storico e sociale che ha la festa dell'uva. Chi viene a Capoliveri ha la possibilità di essere trasportato, in una sola giornata e a pochi passi uno dall'altro, in quattro periodi storici differenti. Scene di vita, ricordi, relazioni diverse, perché legate ad epoche e secoli distanti. L'obiettivo dei quattro rioni ed il tenace lavoro di ricerca storica, per garantire la veridicità di quello che si racconta, vogliono ridare "sapore" ad un passato che altrimenti andrebbe perso. Il senso di questa festa é quello di dare un significato alle pagine vuote dei libri di storia che i nostri ragazzi studiano. La festa dell' uva vuole essere un intenso e partecipato momento di vita attiva, dove si recupera quel legame anziano - bambino che al giorno d'oggi é sempre più difficile vedere. La voglia di conoscere e scoprire, di far festa, richiamando i veri valori fondanti la società, generano quel magico clima che costituisce la festa dell'uva.... così ho vissuto la festa dell' uva 2013.... Chiara Marotti
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festa da festa pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 18:02
originali i costumi della torre?i ryban...al tempo dei monaci non c'erano e nemmeno le macchine fotografiche...prima di parlare guardate bene...grazie
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festa da festa pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 17:58
vorrei dire alla capoliverese attenta è vero qualche costume sarà reciclato ma anche usare quelli della festa dell'innamorata è riciclo o mi sbaglio..comunque chiedete a chi di dovere perchè ha vinto il baluardo chi giudica è piu istruito di tutti noi,,,bisogna anche saper perdere...
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VALDANA da VALDANA pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 16:57
ma cosa scrivi,che Matteoli si sarebbe battuto a spada tratta per salvare il tribunale elbano e non quello di Cecina?? ma dove era a dire queste cose?? all'elba!! a Cecina dirà il contrario!!!figurati se fa qualcosa contro Cecina e i suoi cittadini,svegliatevi
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rino da rino pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 16:47
Il sondaggio odierno che ci consegna Tnews, riguardante la presidenza APPE e adeguato nominativo, ci dice che la maggioranza dei votanti, alle 18,30, vorrebbe Francesco Bosi alla presidenza con il 49%. Peria segue a 35%. Aselmi, il predestinato, ha avuto sinora, l' 8%. Seguono altri... Grazie alla redazione.
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PRESIDENTE AUTORITA' PORTUALE da PRESIDENTE AUTORITA' PORTUALE pubblicato il 7 Ottobre 2013 alle 16:46
Queste sono le caratteristiche che secondo legge deve avere il Presidente dell'Autorità Portuale: "" L. 28-1-1994 n. 84 Riordino della legislazione in materia portuale. Pubblicata nella Gazz. Uff. 4 febbraio 1994, n. 28, S.O. 8. Presidente dell'autorità portuale. 1. Il presidente è nominato, previa intesa con la regione interessata, con decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione, nell'ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla provincia, dai comuni e dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, la cui competenza territoriale coincide, in tutto o in parte, con la circoscrizione di cui all'articolo 6, comma 7. La terna è comunicata al Ministro dei trasporti e della navigazione tre mesi prima della scadenza del mandato. Il Ministro, con atto motivato, può chiedere di comunicare entro trenta giorni dalla richiesta una seconda terna di candidati nell'ambito della quale effettuare la nomina. Qualora non pervenga nei termini alcuna designazione, il Ministro nomina il presidente, previa intesa con la regione interessata, comunque tra personalità che risultano esperte e di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale . "" Adios
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