Appello ai blogghisti: alla redazione di GRILLAVISTO è stata segnalata la scomparsa dalle campagne Elbane di due grilli doc di campo, Grilloori e Grilloyuri. Chiunque li avesse visti è pregato di informare la redazione di GRILLAVISTO che proverà a convincerli di fare qualche cantatina sui nostri blog.
Riese
113273 messaggi.
Bertucci ma dormi? Se c'è un accordo con la sinistra e Bosi come a Rio Marina perchè candidare il pupillo del fiorentino che portò ai cinque anni disastrosi del Peria ,perchè coinvolgere il cecinese che politicamente e del territorio non capisce nulla che candidò il Provenzali.
Niente primarie il candidato ideale è Mario.
Bertucci non fare il pavido alza la voce e difendi la ns volontà
lesti......... lesti.... lesti... andate su li murelli nei bar a bere che vene tutto pagato dai presunti prossimi candidati alle elezioni....... ora s'inizia coi sorisi finti i caffè pagati e le pacche su le spalle anche da chi un t'à mai considerato..... poveracci a maggio andamo si ma al mare....... so finiti li tempi che la gente credeva ne la politica...............................................................................................................................................
una domanda... ma chi deve rimettere a posto le panchine e le rastrelliere delle biciclette smontate per le feste Natalizie??
e le luci sotto l'orologio servono ancora??
che degrado :bad:
il comune che fa' ??
E' ancora domani, il giorno della memoria.
Tanti film , tanti racconti, echi di grida lontane, video in bianco e nero di occhi che cercano una briciola un po’ di pietà.
Noi non c’eravamo, non è colpa nostra.
Ma se ci fossimo stati avremmo potuto impedire? Avremmo capito ? E quelli che c’erano perchè non hanno sentito le grida, l’odore del fumo acre?
Ci vuole coraggio, oggi come ieri, per capire e per giudicare il male. Chi si ritiene superiore, ariano, puro, migliore, più bianco e più istruito, anche lui ha una piccola colpa, anche lui tira una piccola pietra. Diventa una montagna alla fine, un cimitero di pietre alto fino al cielo, fino a d arrivare al fumo nero , disperso nella neve e nel vento.
Troppi scranni anche oggi, troppe tribune e tribunali invogliano a mostrare i denti, a puntare il dito. I deboli non parlano, i deboli aspettano le recinzioni di filo spinato, i lager dell’intelligenza, i campi profughi che ti salvano da un mare freddo…ma dov’è la vera salvezza?
L’occhio di Anna è sempre lassù in soffita che ci guarda, e ci chiede se anche noi l’avremmo tradita.
Noi che comodi osserviamo i roghi dei libri, le bugie dagli schermi, niente è stato, e poi è tutto così lontano, che vi importa? Guardate piuttosto che belle ragazze dall’altra parte, quanti show e nuovi colori, più brillanti del grigio del fumo, distogliete gli sguardi e la mente…è passato tanto tempo.
Tutto passa e tutto ritorna, l’uomo e le sue miserie è sempre lui, non ha memoria della gioia e del dolore, ma solo dell’indifferenza. Nessuno può sapere oggi quanto sia stato lungo un viaggio in treno ammassati come bestie, nessuno può sapere quanto sia fredda una neve che si apre per i cadaveri dei tuoi genitori, nessuno puo’sapere cosa vuol dire morire davanti a un sorriso e a una pallottola. Nessuno tra poco ce lo racconterà più, tutti pian piano si riuniranno nell’ultimo treno dell’ultima rotaia , ma per un volere ben più forte di quello di un pover’ uomo dai baffetti grigi.
Noi siamo rimasti, noi siamo al caldo dei nostri affetti, e guardiamo ancora una volta un film con una pellicola sempre più ingiallita, stringendo le spalle, e preparando un altra rotaia , un altro forno, un altro reticolato di ferro e indifferenza.
Il giorno della memoria è sempre. É sempre l’urlo nel silenzio, è sempre lo sparo inutile, è sempre la lacrima trattenuta, che ti stringe il cuore. Gente lontana, ricordi che se ne vanno in un inverno freddo, ma se vicino ci passa un ragazzo che gioca e ride, dobbiamo ancora una volta sforzarci e ricordare. Ricordare di non scordare mai…che il lavoro non rende liberi.
Ho letto e riletto il suo ultimo post, ma cosa vuoi dire? Prova a riscriverlo un po meglio perchè non si capisce nulla.
P.R.
Cortesemente si richiede al signor sindaco di stabilire dei giorni in cui bruciare ogni qualsiasi cosa da parte dei cittadini. Si rammenta che è REATO bruciare rifiuti.
Ogni giorno c'è qualcuno che affumica l'intero paese, bruciando non solo sterpaglie ma gomma, plastica e qualsiasi cosa capiti sotto mano.
Si chiede un intervento da parte vostra, visto che si avvicinano le ELEZIONI.
Grazie.
[SIZE=4][COLOR=darkblue]Shoah, ricordiamo insieme [/COLOR] [/SIZE]
Il 27 gennaio è per la comunità internazionale il Giorno della Memoria. La giornata dedicata alla tragedia della Shoah: lo sterminio perpetrato nei confronti del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale.
Per non dimenticare quello che è stato, per le ferite inferte ad una’intera genia, per impedire che ciò possa accadere di nuovo, il 27 gennaio è stato scelto quale giorno per ripercorrere la memoria di quanto accaduto ed insegnare agli uomini di oggi e di domani il rispetto, la tolleranza, la condivisione. Con questo spirito il comune di Campo nell’Elba, ha organizzato per il giorno 27 gennaio 2014 alle ore 11 un incontro pubblico con il diretto coinvolgimento degli studenti della Scuola Media G. Giusti di Marina di Campo.
Nell’auditorium dell’istituto, aperto al pubblico per l’occasione, si commenteranno immagini e parole originali dell’epoca, si ascolterà la lettura di alcune lettere scritte dai deportati della seconda guerra mondiale, e sarà possibile ascoltare la diretta ed incredibile testimonianza di un uomo, il concittadino Elio Mazzei, che quel tempo l’ha vissuto, ma che è riuscito, nonostante tutto, a fare rientro a casa.
L’appuntamento con la storia è, dunque, per il 27 gennaio alle ore 11, nella sede della Scuola Media Giusti di Campo nell’Elba. L’evento è organizzato da Comune di Campo Nell’Elba, Istituto Comprensivo Campo nell’Elba, Biblioteca Comunale Campo nell’Elba.
per punto e virgola; Totò diceva anche...siamo uomini o caporali?Al massimo tu avresti voluto essere un capò......e forse qualche volta ti è anche riuscito, un cazzotto qua, una manganellata là......
per campese.......se di apparato vogliamo parlare, parliamone pure, si, ma di quello digerente di tutti i cittadini campesi che di quelli come voi non ne vogliono più sapere......fatevi da parte, arrendetevi, abbassate le mani, BASTA, STATE A CASA, GODETEVI I VOSTRI BENI, MA BASTA!!!!!!vi riciclate ad ogni tornata senza ritegno e poi vorreste fare la morale ad un ragazzo per bene. Come diceva il grande sopracitato: Ma ci faccia il piacere!!!!!!!!
“TORNEREMO POVERI COME NEGLI ANNI ’50″ IL RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA CHE I PARASSITI NON HANNO MAI LETTO! LO SCOOP DI BARNARD E PARAGONE ALLA TRASMISSIONE “LA GABBIA”
"LA FINE DELLA CRISI E' UNA BUFALA"
[URL]http://bastacasta.altervista.org/p9134/[/URL]
Solo per 3 anni si riapre il tribunale elbano, ma che udienze si terranno?
Ricordo che già dieci anni c'erano tante udienze che si tenevano solo a Livorno, per esempio quelle comuni di separazione tra moglie e marito.
Un po' di zuccherino agli elbani in vista delle elezioni, prima della miseria che arriverà con il prossimo fiscal compact, dimezzare il debito pubblico nei prossimi venti anni, ce lo chiede l'Europa e l'Euro, al ritmo di cinquanta miliardi all'anno per venti anni, e allora vai con i tagli avanti tutta e tasse avanti tutta, una ripresa in retromarcia.
Continuando a sorridere per le citazioni adattate ad uso strumentale e conformi allo stile "macchina del fango" senza sostanza, ma giusto per direzionare la proprio rabbia verso la distruzione di qualsiasi messaggio alternativo che tenti contrastare una deriva anticostituzionale e in alcuni casi eversiva di parti dello stato, contribuisco (e sempre non nascondendomi sotto nome fittizi) con una citazione di Aristotele:
" L’equilibrio tra l’eccesso e la mancanza favorisce e presenza la virtù".
Chiaramente questo intervento me l'hanno imposto Grillo e Casaleggio con il loro metodo subliminale di controllo delle menti.
Quando il bue chiama cornuto l'asino, orgogliosamente asino.
Basta parole, come dicevano da militare, azzzione!
Ci sono dei CONNOTATI della superbia che non sbagliano mai. Vediamone alcuni:
1. Chi si offende facilmente e stenta a perdonare.
- Grillo&Casaleggio
2. Chi si compiace di essere sempre al centro dell'attenzione, ammirato, lodato, coccolato.
- Casaleggio
3. Chi soffre maledettamente e si irrita se viene biasimato.
- Grillo
4. Chi non pensa ad altro che a far bella figura, a comparire, ad emergere....
- Grillo Casaleggio
5. Chi vede tutto bello in sé e tutto brutto negli altri.
- Casaleggio
6. Chi vuole avere sempre ragione e nelle discussioni non cede mai.
- Grillo
7. Chi parla volentieri e spesso di sé.
- Grillo
8. Chi pretende di dar consigli a tutti, senza accettarne da nessuno.
- Casaleggio
Tutti costoro, ed altri ancora, sono evidentemente mossi da superbia e dalla presunzione di avere la verità in tasca.
F.D.
Il Fatto Quotidiano > Lobby > Elezioni Sardeg...
Elezioni Sardegna, la guerra dei traghetti irrompe in campagna elettorale
I due contendenti, in terra come in mare, sono l’attuale governatore (e candidato) di centrodestra Ugo Cappellacci e l’armatore Vincenzo Onorato. La scintilla gli aiuti irregolari alla Saremar
di Monia Melis | 25 gennaio 2014
Commenti (3)
Elezioni Sardegna, la guerra dei traghetti irrompe in campagna elettorale
Più informazioni su: Aiuti di Stato, Elezioni Sardegna, Moby, Tirrenia, Traghetti, Ugo Cappellacci.
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In Sardegna la guerra dei mari attorno al Tirreno è entrata prepotentemente nella turbolenta campagna elettorale in vista del voto del 16 febbraio. I due contendenti sono l’attuale governatore (e candidato) di centrodestra Ugo Cappellacci e l’armatore Vincenzo Onorato, patron di Moby e socio di Tirrenia, due delle principali compagnie di navigazione da e per l’isola. Ognuno al suo posto da combattimento, come da tempo. Le accuse sono velenose e con strascichi sulla delicata politica dei trasporti: foraggiamento di un altro candidato in corsa per la poltrona da presidente. Ossia, sponsor semi-occulto. E il riferimento, velato, ma non troppo, va a Michela Murgia, la scrittrice che si presenta con la coalizione Sardegna possibile. Ma nessun nome è stato fatto, per ora.
E si ripetono le polemiche a tema, in linguaggio tutto marinaresco. Quelle dell’opposizione, da sempre all’attacco, e quelle della stessa Murgia che paragona l’attuale presidente allo ‘Schettino della politica’. Le insinuazioni di Cappellacci non sono passate inosservate. Durissima la replica di Onorato che annuncia querela per diffamazione e rilancia: “Sono ridicole affermazioni finalizzate strumentalmente a distrarre l’opinione pubblica“. Da cosa?. Dalla stangata arrivata dall’Ue sulla Flotta sarda, il progetto messo in piedi dall’esecutivo nell’estate del 2011 per contrastare il “caro traghetti” del 2011. Da Bruxelles è arrivata una nota: la Saremar, di proprietà della Regione, dovrà restituire 10,8 milioni di euro, considerati illegittimi.
La ragione è la stessa che affligge altre partecipate: aiuto di Stato, quasi un peccato originale per molte spa decotte tenute in piedi dai soldi pubblici. Il finanziamento avrebbe violato, secondo l’Ue, il principio di libera concorrenza, e procurato un vantaggio a danno delle altre compagnie. Due le contestazioni mosse dalla Commissione: un versamento di 6 milioni di euro in condizioni non di mercato e un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro per coprire i costi delle due tratte. Il primo non è stato fatto in presenza di un piano di ristrutturazione, il secondo non era accompagnato dalla specificazione degli obblighi di servizio e dal meccanismo di compensazione. Cappellacci denuncia un complotto e tempistiche sospette, viste le imminenti elezioni. E continua per la sua strada. Farà ricorso Tribunale europeo e alla Corte di giustizia e non rinuncerà al progetto. Considerato “una battaglia per la libertà”.
Flotta sarda: biglietti più bassi, conti in rosso
Sono due le tratte coperte dalla Flotta sarda, tenuta in mare per due anni consecutivi (2011 e 2012) con cui hanno viaggiato 464.295 passeggeri fino allo stand-by annunciato dallo stesso Cappellacci la scorsa primavera. Le navi, a noleggio, hanno fatto la spola – esclusivamente d’estate – tra Porto Torres e Vado Ligure e tra Olbia e Civitavecchia a prezzi decisamente ridotti. Scintu e Dimonios i nomi dal richiamo identitario dei traghetti con impresso sul comignolo il simbolo dei 4 mori. Nessuna gara e affidamento diretto a Saremar, ex Tirrenia diventata partecipata regionale, con l’iniezione di denaro pubblico. Quindi biglietti più bassi ma a carico del contribuente. Perché per ogni viaggiatore la Regione ha speso 41 euro e il costo del nolo era di circa 30mila euro al giorno. Da qui il richiamo della Corte dei conti, anche nazionale, che ha citato l’iniziativa come “fenomeno corruttivo”.
Il progetto è comunque andato avanti, almeno sulla carta, fino alla costituzione di una partecipata ad hoc nel settembre 2012: la Flotta sarda spa, con una legge in Consiglio regionale con i soli voti della maggioranza. Per ora solo una scatola che, con questa nuova costituzione, non ha mai operato. L’intento in tutti questi anni era “contrastare il monopolio Tirrenia”, far abbassare i prezzi, e soprattutto portare avanti una rivolta contro i “signori del mare”, come ha sempre ribadito Cappellacci. Armatori apostrofati in questi giorni addirittura “pirati”.
Il cartello delle compagnie
La battaglia navale nasce nell’estate del 2011, i prezzi dei biglietti da e per la Sardegna sono aumentati anche del 60 per cento, creando un crollo del traffico con ripercussioni anche sulle stagioni successive. I rincari simultanei non sono passati inosservati: l’Antitrust, su ricorso della Regione e delle associazioni dei consumatori, ha infatti sanzionato Moby, Grandi navi veloci, Snav e Marinvest con una multa da 8 milioni di euro per aver messo in piedi il cartello. Le compagnie hanno fatto ricorso e giustificato l’aumento con il caro-carburante.
Il fiume di denaro sul Tirreno
Quella sulla Flotta sarda non è l’unica inchiesta aperta dalla Ue: sotto il suo mirino c’è anche la privatizzazione della Tirrenia chiusa nel 2012 sotto il governo Monti. Bruxelles indaga per capire se il prezzo “è stato o meno congruo all’effettivo valore del marchio Tirrenia e delle sue navi”. La garanzia della “continuità territoriale”, tanto agognata , è costata 580 milioni di euro di contributi statali, ossia 72,6 milioni l’anno fino al 2020. La cordata acquirente ha garantito il rinnovo delle flotta e più viaggi. I nuovi proprietari non sono dei novelli inesperti, ma noti armatori attivi spesso nelle stesse tratte. La Cin, infatti, compagnia italiana di navigazione, in seconda versione, ha come socio di maggioranza al 40 per cento, la Moby di Vincenzo Onorato. L’ultima sanzione è recente, del 2014: l’Antitrust ha imputato a entrambe di non aver non aver rispettato, per quanto riguarda i prezzi dei biglietti, i parametri tariffari stabiliti dall’Autorithy in seguito alla privatizzazione Tirrenia. Già annunciato, ovviamente, il ricorso. Le multe sono rispettivamente 500mila euro per la Moby e 271mila per la Cin-Tirrenia. Poca cosa rispetto ai capitali, e interessi, che si muovono sul Tirreno.
Adalberto, ma perché proprio no le primarie?
Antonio Mastrapasqua è indagato per cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate per un giro d''affari' di 85 milioni di euro, in qualità di presidente dell'ospedale israelitico di Roma.
Evidentemente aveva necessità di arrotondare gli 1,3 milioni di euro di emolumenti annuali percepiti come presidente dell'INPS, vicepresidente di Equitalia e per altri 23 incarichi cumulati a questi due.
Nè i governi di centrodestra e centrosinistra, né i successivi Monti-PD-PDL, Letta PD-PDL hanno mai ritenuto di intervenire rispetto a questo scandaloso cumulo di incarichi e di prebende.
E' bene ricordare che di questi governi hanno fatto parte negli anni anche gli attuali esponenti di Fratelli d'Italia, Lega, Destra, essendo Mastrapasqua, tra le altre cose, vicepresidente di Equitalia dal 2005 e Presidente INPS dal 2008.
E' troppo tardi, per tutti loro, per indignarsi. Ma c'è sempre tempo per smettere di votarli.
elezioni comunali 2014. Marini , Ferrari , ecc. ecc. credo che sia giusto trovare un unico candidato, ma è importante anche che il candidato scelga subito i suoi componenti .( assessori) E li presenti subito prima delle elezioni in modo da sapere per chi andiamo a votare.
Certo dietro un anonimato siete tutti Leoni!!!! Parlate sparlate.....
Invece guardandovi uno ad uno al di fuori dell'anonimato ( in piazza) sapendo chi siete sopratutto conoscendovi, siete proprio CONIGLI!!! Lo sarete per SEMPRE!! 🙂
Dopo le prime battute a caldo, è necessario raccontare qualche retroscena della vicenda, molto più complessa e rilevante di quanto forse qualcuno vorrebbe far credere.
Nel settembre 2012, il governo Monti, ignorando le fortissime proteste dell'Avvocatura, di migliaia di dipendenti del Ministero della Giustizia, Forze dell'Ordine e soprattutto della popolazione, decise di smantellare tutte le 220 Sezioni di Tribunale d'Italia, 667 Uffici del Giudice di Pace, 31 Procure della Repubblica e 31 Tribunali.
Un provvedimento epocale ( così fu definito dal Ministro del tempo), peccato che a spostarsi sarebbero stati centinaia di migliaia di persone ogni giorno!
I decreti sarebbero però entrati in vigore solo dopo un anno, e quindi la politica avrebbe avuto tutto il tempo per rimediare.
L' Associazione Forense dell'Isola d'Elba, che già aveva vinto una battaglia analoga nel 1998, si era da tempo già mossa con i vari esponenti politici.
Iniziarono i primi viaggi a Firenze, Livorno e Roma, con continue e febbrili riunioni per capire quali iniziative adottare.
Lo scenario politico sembrava andare nella giusta direzione, tant'è che presero il via diverse iniziative Parlamentari bipartisan ( alcune addirittura all'unanimità) volte a scongiurare la soppressione di almeno una parte degli Uffici Giudiziari.
In questo contesto ricevemmo varie rassicurazioni, che però non impedirono la chiusura di tutte e 220 le Sezioni in Italia.
Le pressioni politiche a livello nazionale erano ( e sono) fortissime.
La nostra Sezione è una delle più piccole in Italia, e si è trovata a lottare con altre realtà ben più importanti di noi politicamente, che potevano contare su decine di parlamentari di zona, e bacini di utenza di centinaia di migliaia di persone.
A ciò si aggiunga che alcuni Tribunali soppressi ( tanto per rendere l'idea Bassano del Grappa- Chiavari ed altri) avevano Uffici costruiti ex novo o completamente ristrutturati, costati ai contribuenti svariati milioni di euro.
Nessuno, in Italia, è però riuscito a riaprire gli Uffici chiusi!
Ce l'hanno fatta gli Elbani, ce l'hanno fatta con le 2000 firme raccolte ai gazebo, con gli articoli della stampa locale che hanno tenuti sempre accesi i riflettori, con i viaggi degli Avvocati e le decine di relazioni , con Napoleone e la Petite Armee che ci hanno restituito la chiave del Tribunale, e con i Sindaci dal Prefetto e le mutande finite sulla Rai.
Insomma, ce l'abbiamo fatta con le nostre forze, e di questo dovremmo esserne tutti fieri.
Questo provvedimento, costituirà anche un precedente legislativo circa la specificità del territorio insulare, e credo peserà molto di più anche nel futuro dell'Isola.
Infine, anche se credo se ne sia già compreso il ruolo, un particolare apprezzamento, mio personale, e dell'Associazione Forense dell'Isola d'Elba, all'On.le Silvia Velo, motore trainante della battaglia politica a Roma.
[COLOR=darkblue] Il Presidente dell'Associazione Forense dell'Isola d'Elba
Avv. Paolo Di Tursi [/COLOR]
Ho letto la bella notizia che il Tribunale dell'Elba verrà riaperto per 3 anni. Dobbiamo ringraziare l' ON. Silvia VELO per aver condotto da subito una battaglia per difendere un diritto degli Elbani