Scusate non riesco a capire perché il Sig. Bertucci pretende spiegazioni dal Sig. Zini sul fatto che non é andato a votare ,come tante altre migliaia di persone.
Credo che ogni cittadino, essendo in democrazia, é libero di esprimersi come meglio vuole e nessuno dico nessun altra persona ha il diritto di chiedere il perché o il percome.
Il problema é strettamente personale punto e basta.
Il fatto poi che il Sig. Zini sia il sindaco di Portoferraio é tutta un'altra cosa che non ha niente a che vedere con il suo comportamento sul voto .... non mi sembra che esistano liste di proscrizione per chi non é andato a votare.
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Nemmeno il pericolo di una guerra atomica mondiale, riesce a far scendere in piazza la gente contro questo olocausto.. In nessuna capitale o città europea c'è traccia o sintomo di tale importante iniziativa. In passato organizzazioni pacifiste, giovani, sono scesi in piazza per crisi seppur importanti ma meno catastrofiche del momento che viviamo.. Forse questi anni di pandemia, limitazioni delle libertà di movimento, vaccini, gren pass, inconsapevolmente ci hanno resi tutti assuefatti al peggio.
Ps. Togliete le bandiere arcobaleno dai terrazzi, mi ricordano le bandiere italiane al tenpo del covid "andrà tutto bene"
Giuseppe
La pace non si chiede, la pace si costruisce.
Si costruisce con le proprie scelte private e con le richieste a chi ci rappresenta. Si costruisce però, ed è l'ingrediente fondamentale, con la consapevolezza.
Credete che bastino un paio di richieste, per quanto influenti, per comporre gli interessi in gioco? Perché la Russia ha interessi, l'Ucraina ha impressa nella sua popolazione lo sfregio delle torture e delle fosse comuni e i vari paesi, più o meno esplicitamente, si sono schierati con armi e/o supporto.
Quindi se il messaggio implicito è "serve la pace perché mi interessa vivere con il riscaldamento e senza inflazione" allora, cari miei, qualcuno deve pur dirvelo: NON SIETE L'EPICENTRO DEL CONFLITTO.
Qualcuno ha voluto la guerra e a noi tocca combatterla, direttamente o indirettamente. Io mi sono andato a comprare dei bei maglioni perché so che pelerò di freddo e perchè sono contro Putin. Ci sono invece pacifisti legati ad alcuni ambienti legati alla propaganda russa che fanno i lupi vestiti da agnellini. L'aumento dei costi mi ha colpito, ma non svendo pezzi di democrazia per due gradi di termosifone.
Continuate su questa strada ed alla fine parecchi dei vostri vi diranno assenti
il cittadino per giunta elettore potrà anche essere arrabbiato, ma ciò non toglie che non deve dire bischerate.
lo ripeto Moby esercisce il servizio di trasporto navale in regime di libero mercato, può fare e disfare, a seconda di cosa c'è scritto nel contratto biglietto non ha obblighi e poichè siamo in una situazione di mercato l'unica arma certa è non utilizzare una comoagnia di navigazione se giudicata inefficiente e inaffidabile.
Detto questo lo sproloquio sulle elezioni è ridicolo. in primis perchè se cittadino per giunta elettore crede che il nuovo governo a trazione Meloni risolva tutti i suoi problemi non rimarrà che deluso e si farà ancora il fegato amaro, in secundis perchè all'isola d'elba ha governato di più la destra che la sinistra e non è che abbia dato il meglio di se. Hanno risolto il problema delle navi, quello dell'acqua o altro? No hanno tirato a campare e qualcuno dei protagonisti ha giocato per tentare carriere fuori isola. Come gli altri insomma.
quindi smettiamola con le solite chiacchere da tifoso incazzato perchè l'arbitro ha negato il rigore. i responsabili siamo noi elbani. le faccio una domanda perchè è notizia di questi giorni. se Toscana Aeroporti diciene azionista di maggioranza dell'aeroporto di Campo, lei è d'accordo all'allungamento della pista per avere un aeroporto diciamo vero per aerei fino 100 posti, oppure l'aeroporto lo facciamo a piombino in luogo del rigassificatore e poi lei prende il traghetto in ritardo?
Nonostante la più totale disorganizzazione sta per ripartire il teatrino congressuale del P.D. Tra qualche mese i dem saranno chiamati a eleggere un nuovo segretario al posto di Enrico Letta, che non sarà della partita dopo la Caporetto del 25 settembre. Già ora illustri e meno illustri personaggi si autocandidano a ricoprirne il ruolo, l’undicesimo dal 2007, quando la Margherita di Rutelli e i Democratici di Sinistra, peraltro espressioni di esperienze già decadute, confluirono e partorirono l’attuale Partito Democratico.
Da allora il vuoto, nessuna identità, nessun progetto politico da perseguire se non quello di rinnovare se stessi, e a nulla sono servite le varie iniziative dei Bersani, Orfini, Zingaretti ecc. per tenere a freno le velleità dei tanti capimastri, solo desiderosi di visibilità e soprattutto di una fetta, grande o piccola che fosse di potere. E tutto è stato fatto, programmato e deciso in base al potere, non più guardando alle necessità della gente, di quella che la mattina si alza all’alba per andare a lavorare, magari sottopagata, e magari rischiando la vita, o alla moltitudine in cerca di occupazione, o ai mille altri problemi di questo paese che, senza mai aver vinto un’elezione governano da 10 anni.
E l’attuale problema del P.D. non sta nella segreteria, ma nella sua progressiva perdita identitaria che ha cercato di nascondere agli occhi del suo elettorato attraverso un costante ed inutile tentativo di screditare l’avversario politico, (qualche anno fa riuscito tramite la magistratura, e gli infiniti procedimenti a carico di Berlusconi ne sono una prova lampante), oggi evocando rigurgiti fascistoidi, i campi di concentramento, le braccia tese o fiamme tricolori. Una propaganda che è servita solo a rinsaldare convincimenti in atavici compagni o nella loro acritica prole. Che dire poi dell’immenso carico di odio che si è scatenato non solo e non tanto prima, quanto soprattutto dopo le elezioni, da parte di quell’intelligenza radical chic, meglio se tradotto in “sinistra e caviale” che, senza pudore ha dato degli idioti agli italiani che avevano dissentito dal loro pensiero, poi hanno scaricato su quella donna, che da sola ha scalato la montagna del potere fino a raggiungerne la vetta più alta, una altrettanto grande montagna di odio turpe e spregevole, degno di quel pattume umano che oggi è il simbolo elitario e milionario della sinistra. Ed il risultato è stato quello di caricare di simpatie il loro bersaglio.
Letta non è che l’ultimo capro espiatorio di una gruppo che Zingaretti ha lascito scrivendo: “Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario…. si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia ….c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni”.
Ed ora il rito si ripete: un nuovo segretario per una consuetudine di gattopardesca memoria: “il segretario deve cambiare perché tutto resti come prima”. E continueremo a vedere le stesse facce e sentire gli stessi nomi. Bene così!
Meno male che ci sei te che ci illumini sul nostro futuro, forse un po di malox non ti farebbe male.buona vita.
Il sindaco Zini non solo deve chiarire la questione del “non voto” all’interno del suo partito di riferimento, il Partito Democratico la cui bandiera della partecipazione è stata sempre portata ben alta e visibile, ma deve chiarire anche con la sua maggioranza che governa Portoferraio e soprattutto con la popolazione che lo ha eletto dandogli fiducia. E’ vero che “Cosmopoli rinasce” (ma quando?) è una lista civica dove alcuni suoi componenti votano esplicitamente il centro-destra, ma è anche vero che è un’amministrazione a forte trazione PD. Il “non voto” del sindaco, persona rispettabile, e libero di votare o meno, è un segnale forte, un segnale di distacco e scollamento con i vertici della segreteria dei DEM, con segretari locali elbani in forte imbarazzo. Come in forte imbarazzo, fonte del Tirreno, vecchi amministratori elbani. “Un tempo sarebbe stato convocato subito dalla segreteria e probabilmente sci sarebbero state solo due opzioni: o lui lascia il partito, o il partito lascia lui” Parole forti, durissime, che non lasciano adito ad interpretazioni. E’ ormai chiaro da tempo la crisi di questa amministrazione e della sua giunta. Portoferraio non se lo merita, non solo non è “rinata” ma si è addirittura inaridita, zavorrata dal completo immobilismo di un’amministrazione, a trazione PD ripetiamo, che ha deciso di non decidere. L’analisi finale, lucida in tutta la sua crudezza, del segretario provinciale è corretta solo nella prima parte quando afferma che manca una progettualità sul territorio, ma è errata nella seconda parte. Il centro-destra quando deve dare risposte alla cittadinanza sulle problematiche che si presentano ha le idee ben chiare e la capacità di risolverle, a differenza della sinistra che si avvita in interminabili discussioni interne senza risolvere mai niente. E adesso con l’insediamento del nuovo Governo il centrodestra unito dimostrerà la sua competenza e affronterà i problemi di noi elbani con serietà e determinazione.
*Adalberto Bertucci Coordinatore Forza Italia Isola d’Elba
“È in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale…”
Papa Francesco, Civiltà Cattolica, 29 settembre 2022.
Il mondo è in fiamme, l’incendio sta divampando incontrollabile e letale.
Insieme a innumerevoli vite umane, brucerà anche il futuro dei nostri figli e nipoti.
Abbiamo il dovere morale di alzare la nostra voce di isola in favore di una pace vera, fondata non sulla paura di perdere comodità e privilegi, ma sulle alte idealità di giustizia e libertà che hanno ispirato la nostra Carta Costituzionale.
E’ il momento in cui dobbiamo lasciare da parte i distinguo e unirci TUTTI, a prescindere dalle appartenenze politiche, religiose e culturali, per chiedere che
CESSI IL RUMORE DELLE ARMI E PARLI LA DIPLOMAZIA.
Non un giorno in più di guerra, non un proiettile in più deve essere esploso.
Facciamo appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà di questa isola, singoli e associati, di unirsi per organizzare una MANIFESTAZIONE PUBBLICA a Portoferraio.
L’apparente calma e distanza dall’epicentro bellico, non ci induca a pensare che ne rimarremo fuori.
Il rigassificatore a Piombino è solo un sintomo della malattia letale che ci travolgerà.
Anche se siamo una piccola isola europea, possiamo e dobbiamo agire da protagonisti della storia, per dignità e per responsabilità verso le giovani generazioni che non vorremmo mai veder partire per il fronte o polverizzate in una guerra nucleare.
Uniamoci e facciamo sentire la voce dell’Elba che vuole pace, libertà e giustizia.
*Graziano Rinaldi
Libera Scelta Elba
Si terrà martedì 4 ottobre al Centro Congressuale De Laugier di Portoferraio, dalle ore 16.00, il convegno “Emirati Arabi Uniti: opportunità e criticità per le imprese elbane”. Aperto a tutti gli imprenditori elbani, che potranno allargare i propri marketplace in un’ area strategica e di grande interesse a livello mondiale. Organizzato dall’Associazione commercio, turismo e servizi dell’Isola d’Elba, unitamente alla Camera di Commercio italiana degli Emirati Arabi Uniti, con la partecipazione della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, è finalizzato alla valutazione di prospettive di partnership tra le aziende del territorio con quelle degli Emirati Arabi. Si parlerà molto del “Made in Elba”, le eccellenze isolane che potrebbero trovare mercato dall’altra parte del mondo. Non solo, ma si discuterà del futuro e di nuove opportunità di espansione per il turismo della nostra isola.
Busso a cuori e rispondi a picche.
La storia non la si può riscrivere, cos'è la destra non liberale come questa e cosa ha combinato nei paesi dove è andata al potere, italia compresa, non ce lo spieghi davvero te col tuo intervento.
Tra l'altro non mi pare che la Meloni & C abbiano intenzione di fare i conti con la storia come ad esempio ha fatto la Germania.
Continuate a sparare fascistate ed ad impaurire i paesi che detengono circa il 30 e pqssa% del nostro debito pubblico come qualcuno ci ricorda, e vedrai che andare a gambe allaria sarà un attimo anche se poi la colpa sarà dei comunisti......
Te lo ripeto: Vedete piuttosto di mettere la testa a posto e cominciare ad entrare nell'ordine d'idee di trasformarvi in una destra liberale che forse cominceremmo a ragionare seriamente.
G.R.
Meno male che Noemi entrò dall'altra parte. Strano che i gilet rossi non abbiano avuto opinioni in merito (o occhi altrettanto attenti??) mah
Tommaso Gasparri terzo al campionato Italiano Junior
Si è svolta a Castiglione fiorentino l’ultima tappa del campionato italiano di enduro. Il pilota elbano Tommaso Gasparri che solo un mese fa ha portato al termine brillantemente la 6 giorni di enduro svolta in Francia prova considerata tra le più difficili della storia dell’enduro , ha chiuso l’italiano al terzo posto della Junior.
Tutta l'estate così, non è possibile entrare in Piazza persino a fine stagione e ancora in queste condizioni. Eppure basterebbe che il Massari de' Noantri uscisse con un cencetto bagnato. eddai!!
Per la nuova vittima dei trasporti in traghetti, Lei quando Pacini Florio combatteva contro il monopolio sulla rotta Portoferraio Piombino e profetizzava esattamente quello che lei ha subito. Lei da che parte stava? sono ormai 10 anni che gli elbani subiscono questo monopolio in legale e tacciano. chi si lamenta come lei dovrebbe per onesta chiedere scusa all'unico che ha lottato con tutto se stesso, per farci evitare quanto sta accadendo.
E' domenica, forse dovremmo cercare di strae tranquilli a riposto, ma c'è sempre qualcuno che stimola commenti.
1. il ritardo della Moby, chi scrive non ha capito. La Moby opera in regime di mercato è libera di fare come crede, anche di mandare la nave al rallentatore. rispetto a quanto lamentato bisogna solo verificare se ci sono clausole di tutela dell'utenza nel contratto che sonsiste nel biglietto acquistato. Il ritardo alla parte oltre una certa soglia da diritto a risarcimento dell'utente? il ritardo nella navigazione idem?. Se non ci sono clausole a favore dell'utenza rimane solo la possibilità di non servirsi di quella compagnia. la Regione quando riferisce che il servizio è regolare si riferisce alla Toremar che esercita un servizio pubblico e per questo riceve un lauto, forse eccessivo, contributo.
2. il tentativo di polemica di bertucci perchè Zini non avrebbe votato. Evidentemente la vittoria annunciata del centrodestra gli ha dato alla lucidità. E' un problema di Zini e del suo partito, non è un problema di Zini con l'Amministrazione Comunale. Il voto era nazionale e se non ha ritenuto di votare avraà avuto i suoi problemi; non si presenta bene? forse, ma non centra niente con l'ammministrazione di Portoferraio sulla quale si può essere più o meno in disaccordo, ma che alla fin fine non sembra discordare molto ad esempio da quella di ferrari di cui Bertucci era parte importante. Forse anche Bertucci farebbe bene ad andare a pescare senza preoccuparsi di molto altro!
3. Gli appelli di Italia Nostra contro potabilizzatore e rigassificatore. mettere inseime le due cose non solo è pretestuoso, serve ad assicurarsi una ribalta, ma è del tutto sciocco. A piombino del problema idrico dell'elba non gliene importa niente, hannoa cnhe detto che un potabilizzatore in continente per l'Elba non lo vogliono e hanno fatto capire che sono stufi di mandare acuqa all'isola. Gli fa comodo che Italia Nostra li affinachi nella battaglia sul rigassificatore, che hanno già perso, tanto che fa tenerezza il sindaco Ferrari che forte della vittoria nazionale del centrodestra pensa di ribaltare le cose quando già il centrodestra ha votato a favore del rigassificatore.Quindi siamo alla commedia dell'assurdo che non giova a nessuno se non alla visibilità di questo o quello, ma sicuramente non giova all'interesse generale che Italia Nostra dice di voler difendere.
Però è domenica e speriamo che il tempo migliori!
Il tuo approccio sulla situazione economica dell'Italia nel contesto internazionale lo trovo totalmente condivisibile, altro che "la pacchia è finita" dichiarato da Meloni. Io direi addirittura il viceversa. La gente deve capire che il nostro stratosferico debito pubblico è in mano per almeno il 30% ad investitori stranieri, che se puro caso capiscono che la "pacchia è finita" tirano i remi in barca e nessuno ci farà credito. Noi non siamo come la Germania che si può permettere di attingere alle proprie finanze per 200 mld di euro per creare un ombrello sui costi dell'energia a favore di famiglie ed aziende. Noi siamo letteralmente col "cu@o a terra" se l'UE e non solo non ci fanno più credito. Credo che in questi giorni la Meloni lo stia capendo, grazie alla consulenza di ... Draghi. Ecco perchè le "tremano le gambe e non dorme la notte" e ... non appare tanto felice di aver vinto le elezioni, anche perchè incomincia a capire chi sono i compagni di cordata (Salvini&Berlusconi). Si, la pacchia è finita.
Dato che la festa dell'uva non si può fare, che senso ha organizzare la festa sulla Torre? Vogliamo sapere chi l'ha autorizzata. Non aveva più senso fare un'unica festa in piazza come l'anno scorso la Pro Loco ha organizzato riunendo tutto il Paese? State facendo un sacco di confusione.
In risposta a G. R
il voto dell'italiano è stato chiaro vuole una svolta costi quel che costi, peggio di così non può andare o meglio può ndar bene a chi sta bene e non ha problemi ad arrivare a fine mese, e quindi può ffilosofeggiare di politica , ma se l'italiano fosse stato soddisfatto dell'ammucchiata con supermario a eseguire il compitino che gli ha dato l'Europa, l'Italia avrebbe votato la Meloni, che se fosse andata da sola alle elezioni avrebbe preso molto di più... non siamo mica scemi, purtroppo non funziona nulla vedi nel nostro territorio, sanità, trasporti,....con questo voto si inizia a smantellare l'egemonia di potere della sinistra arrogante, e a bloccare i poteri forti che certo non hanno a cuore l'interesse del cittadino che al momento soffre in silenzio.
A parte che se tu dovessi prendere treni o aerei, non so cosa scriveresti. Ciò non vuol dire che tu abbia torto, ma se il problema lo poni sul piano dei diritti negati alla popolazione Elbana e non su quello generale della nazione, vuol dire ghettizzarsi nelle beghe locali senza contribuire minimamente alla soluzione del problema.
La storia non finisce a Piombino, c'è ancora tutta l'italia piena di altri ritardi e disservizi da percorrere. Se la cosa non si affronta a livello nazionale, a livello locale figurati chi ti da retta...
Renzo S.
