Vale circa 39 GW il volume di energia “green” che l'Europa potrebbe aggiungere alla sua produzione corrente di fotovoltaico nel 2022. Il che significa 12 GW in più rispetto al 2021, già anno record per il settore. Il surplus previsto equivale a 4,6 miliardi di metri cubi di gas naturale, a loro volta pari al carico di 84 navi cisterna di gnl.
Basterebbe questa notizia per far dire che l'ambientalismo di facciata di tante associazioni che trovano sponda nei soggetti affetti, o meglio sfruttatori, della sindrome di "nimby" (non ne l mio giardino), per fr dire che assurde determinazioni di strumenti come il PIT che sostengono di tutelare il paesaggio a tutto tondo, ma che di fatto penalizzano l'ambiente, dovrebbereo stere zitti ed essere modificati. Non ci vogliono divieti, ci vogliono progetti per realizzare impianti di rinnovabili, anche all'Elba. Invece si baloccano sul potabilizzatore! si può conscludere solo in un modo: vergogna!
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Viste le capacità discutibili della nostra giunta, i lavori alla scuola credo che nel caso li faranno poco prima delle elezioni, magari faranno un troiaio come ormai sono soliti fare, ma cercheranno di rimediare 2 voti, al momento sono concentrati per accontentare chi a suo tempo li aveva aiutai a rimediare qualche voto.
La colpa sarà di Asa, la colpa sarà del comune, fatto sta che la perdita di acqua davanti casa del duca, nessuno l'ha ancora sistemata.
Vorrei inoltre ricordare al sindaco che dopo averci fatto fare un inverno nel fango aveva promesso che avrebbe fatto i lavori intorno alla scuola per convogliare l'acqua, il tempo è passato e dei lavori nemmeno l'ombra, farli in estate con la scuola chiusa era da persone troppo intelligenti.
18 mesi di agonia poi ci libereremo di questa giunta penosa
Non capisco perché con la grande siccità che abbiamo nel nostro territorio non possiamo recuperare e utilizzare le acque reflue per annaffiare le nostre aiuole e i nostri fiori così da rendere più accogliente e piacevole il nostro paese !!!
Confermo l'incontro di domani 18 Settembre 2022 alle ore 10,15 c/o la Sala degli Albergatori in Calata Italia a Portoferraio
Saranno presenti: il Senatore Massimo Mallegni, il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini e la Coordinatrice provinciale di Forza Italia Chiara Tenerini. Tutti candidati per il Centrodestra tutti di Forza Italia. Questo è un invito alle vostre testate per partecipare all'incontro dove saranno presenti le Associazioni di Categoria, Imprenditori, Balneari, Albergatori, Avvocati
e naturalmente iscritti e simpatizzanti.
Adalberto Bertucci
Coordinatore Elbano di Forza Italia
Due notizie colpiscono:
1. alla Camera tutti i pariti hanno votato a favore del rigassificatore di Piombino. Come faranno i tanti contrari nelle amministrazioni e nella società? sono stati tutti smentiti, dovrebbero riflettere sul vizio di prendere posizione senza avere chiare le idee, dovrebbero smettere di non verificare quale sia l'interesse pubblico e generale, in questo caso nazionale. Il discorso a maggior ragione vale per quelle associazioni come Italia Nostra che sono saltate sul carro del no portando una associazione fuori strada in tutto perchè quantomeno è difficile sostenere che una nave in porto incide negativamente sul paesaggio!
2. lo scarico a mare del depuratore dal fosso madonnina al Fosso Riondo con le piccole alghe che attaccano alle carene, poverine loro o la barca? ma lasciamo stare, è vero non è bello lo scarico, ma se quell'acqua come dicono e ci dovrebbero essere esiti di analisi in tal senso è un'acqua industriale utilizzabile per irrigare o per lavare le imbarcazioni, perchè non si fa un invaso grande? perchè non si amplia il laghetto dell'acquabona? perchè non si fa un deposito alle Saline e si distribuisce poi quest'acqua per lavare le barche o le strade? non so se tutto sia possibile in quest'ultimo caso ma una disinfezione dell'acqua non credo sia impossibile
Allora quando smetteremo le polemiche da cazzeggio e impareremo a ricercare soluzioni?
Il problema dello spostamento dello scarico delle acque reflue nel fosso di Riondo è solo per togliere alla vista pubblica uno scarico che dovrebbe essere posto in profondità lontano dalla costa. Invece per risparmiare lo si vuole nascondere. Il danno non sarebbe solo per le barche ma per l'ambiente di tutta la zona! Il fosso di Riondo risente fortemente del flusso della marea che risale e i terreni e i pozzi dell'area circostante saranno interessati da questo apporto, stagnante, oltre al già noto fenomeno della penetrazione del cuneo salino già evidenziato negli studi legati ai Piani Urbanistici e della ex Comunità Montana.
EFFETTI COLLATERALI AL FOSSO DELLA MADONNINA
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/schiuma.JPG[/IMGSX]Dopo la mia interrogazione , discussa ieri in consiglio comunale , sulla possibilità che lo scarico delle acque depurate dall impianto di Schiopparello venga spostato nel fosso di Riondo e darsena Edilnautica senza a mio avviso una logica spiegazione ,visto che entrambi i fossi sono paralleli e distanti tra di loro solo una decina di metri , con questa foto di una carena di un imbarcazione ormeggiata dinanzi alla foce del fosso della Madonnina e quindi in acqua libera , evidenzio cosa succede dopo venti giorni che la barca staziona in quel punto . Immaginate cosa possa succedere alle 300 e più imbarcazioni all interno del fosso di Riondo e darsena Edilnautica con acqua quasi stagnante per tutto L anno . Ho avvertito, ,durante il consiglio comunale ,il sindaco di non consentire lo spostamento dello scarico del depuratore nel fosso di Riondo per i possibili danni economici ai diportisti Portoferraiesi che si vedranno costretti al alare le loro imbarcazioni per la pulizia carena più volte L anno .
Luigi Lanera Consigliere comunale di minoranza Fratelli d Italia 🇮🇹
Ventiquattromila pagine e contenuti multimediali desecretati, prima coperti da segreto. Quasi tremila documenti analizzati, per più di un milione di pagine. E ancora, 1.529 liste elettorali esaminate (44.161 candidati a consiglieri, 537 candidati a governatore o sindaco, ndr) in occasione di elezioni amministrative. Fin dal 2018, sono questi i numeri relativi al lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie sulle altre associazioni criminali, resi noti nel corso della presentazione della relazione finale da parte del presidente Nicola Morra. “Volontà della Commissione è stata rendere trasparente ciò che in precedenza non lo era: ancora oggi su tante verità relative a fatti anche lontanissimi nel tempo grava il segreto di Stato. Per quanto possibile questa Commissione lo ha tolto”, ha rivendicato lo stesso presidente.
“La relazione finale è stata approvata all’unanimità dalla commissione. Sono stati attivati 24 comitati, che hanno lavorato in piena autonomia. Sono state effettuate 193 sedute plenarie, 88 sedute dell’ufficio di presidenza, 143 gli auditi, sette esami testimoniali, 23 sopralluoghi effettuati in 9 regioni e 24 province, due missioni all’estero”. Un lavoro che, spiega Morra, è stato però frenato prima dalla pandemia, poi dalla fine prematura della legislatura. “Abbiamo constatato come le mafie stiano traendo vantaggio da questa anoressia creditizia e come questo porti a un ulteriore radicamento delle mafie nel tessuto economico, producendo fenomeni di distorsione che attentano alla vita democratica del Paese”, ha continuato Morra. Mentre riguardo ai “fenomeni estorsivi, recenti operazioni hanno disvelato come interi territori siano soggiogati dal controllo asfissiante di strutture criminali di potere. La potenza delle mafie è garantita dalla debolezza dello Stato”.
In merito all’analisi delle liste elettorali, Morra ha invece attaccato: “Il codice di autoregolamentazione era stato da noi modificato, rendendolo più stringente. Tutti i partiti hanno votato a favore, ma non è mai stato trovato un momento in Aula per la sua ratifica. Siamo stati costretti a esaminare i candidati con il codice Bindi, più morbido, evidentemente questa era la volontà delle forze politiche”. E ancora: “Il nostro lavoro è stato mortificato dallo scioglimento anticipato delle Camere, che non ha reso possibile completare tutte le attività programmate in via istruttoria”, ha poi aggiunto Morra, commentando la mancata approvazione della parte di relazione finale dedicata al cosiddetto ‘sistema Montante‘. “In ogni caso abbiamo raccolto una enorme mole di documentazione che svela un intreccio di relazioni non chiare, poco trasparenti, forse tossiche ed orientate al crimine. Si disvela un mondo di relazioni che alla legge dello Stato e, quindi, al dettato costituzionale, antepongono l’amicizia, la relazione, il favore”.
Tra i lavori rimasti ‘incompiuti’, prima della fine della legislatura, ha spiegato Morra, c’era anche l’indagine “sugli appunti, sui quaderni e sulle attività ulteriormente indagate da Giovanni Falcone”: “Sono 39 i punti dei diari dello stesso Falcone, non semplicemente 14 come al contrario qualcuno ha creduto. Per cui noi abbiamo l’obbligo morale, ma anche storico e politico, di individuare gli altri 25 al fine di capire quali fossero i temi sui quali Falcone, ma probabilmente anche Paolo Borsellino, stavano lavorando”.
Gabriella fate una disinfestazione d' emergenza per le zanzare siamo invasi , ma non ve ne accorgete
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/furto.JPG[/IMGSX]Ci siamo, finita la distrazione estiva, uno fa un giro in continente e diventa incontinente perchè legge che i carburanti là costano meno.
e si arrabbia, giustamente anche, ma poi svacca nel tradizionale elbano.
i carburanti all'elba sono sempre costati di più rispetto al continente, questo è un dato certo. che sia attivo o meno il deposito elbanapetroli ha un effetto relativo, molto reltivo.
e' vero che all'inizio la concorrenza che non usava il deposito di elbana petroli, fece prezzi più bassi di quelli precedenti (e allora erano molto stabili e non volatili come oggi causa guerra).
quindi smettiamola con le solite uscite. diciamo una cosa diversa casomai. le ragioni di mercato, poca vendita soprattutto fuori della stagione estiva inducono a tenere alti i prezzi, ci sono sovraccosti per il trasporto rispetto al continente (quantomeno il prezzo dell'attraversamento del canale in andata e ritorno), i gestori vorranno lucrare; ma siamo in un libero mercato. O diciamo che non vogliamo il libero mercato (e poi come in passato ci lamentiamo quando i prezzi salgono o non scendono) oppure possiamo solo chiedere che essendo stata riconosciuta l'insularità in Costituzione, da questo si facciano discendere che ne so una riduzione dell'accise per il prodotto venduto sull'isola? ma oltre non si può andare. e faccio riferimento alle accise perchè riguarderebbe tutti i fornitori di carburanti e non comporterebbe la possibilità per chi fa l'approvvigionamenti di inventarsi qualche extra costo stagionale o di trasporto o che ne so di rallentamento delle operazioni portuali a piombino perchè c'è il rigassificatore! dobbiamo smettere le lamentazioni da bar e da tidosi e ragioanrea, questo si!
LIVORNO: ADM E GUARDIA COSTIERA SEQUESTRANO 200 KG DI PRODOTTI ITTICI D’IMPORTAZIONE PRIVI DI CERTIFICAZIONE DI CATTURA
I funzionari ADM di Livorno e gli ispettori pesca del 2° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Livorno hanno eseguito la scorsa settimana un’accurata attività ispettiva congiunta nell’ambito del più ampio e consolidato rapporto di collaborazione tra le due istituzioni per la tutela globale della risorsa ittica e la garanzia delle informazioni al consumatore nazionale.
La regolamentazione europea, in tema di lotta alla pesca illegale, prevede che tutti i prodotti ittici provenienti da paesi extra-UE, prima di essere inseriti nel circuito commerciale di uno Stato membro, debbano essere sottoposti a una scrupolosa analisi della certificazione di cattura che attesti la legalità del pescato in conformità alle leggi internazionali.
Nel corso della verifica fisica della merce, scaturita dall’esito del Circuito Doganale di Controllo (CDC) e svolta presso il terminal Darsena Toscana del Porto di Livorno, l’attenzione dei funzionari e degli ispettori si è concentrata proprio su una partita di ricciole congelate provenienti dall’Oman, trasportate via mare in container.
Al suo interno sono stati individuati circa due quintali della predetta specie non corrispondenti alla certificazione esibita dal rappresentante dell’importatore. Le informazioni presenti sulla documentazione attestavano infatti che la produzione e il congelamento di parte del pescato era avvenuto in data antecedente a quella di cattura come indicato nella certificazione esibita. Altri colli, inoltre, non recavano alcuna indicazione su identità e provenienza.
I 200 kg di merce risultati quindi sprovvisti dei documenti obbligatori, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e all’importatore è stata comminata una sanzione pecuniaria.
Risp per tristezza
Non capisco noi paesani stanno tutti zitti la benzina alle stelle e a pagare siamo noi cittadini,
La nave con dei prezzi imbarazzanti
La sanità che va a rotoli
Paesani bisogna fare un corteo pacifico bisogna bloccare tutto altrimenti l’isola affonda a voi la parola
Bruno incazzato
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/q5.JPG[/IMGSX]
Basta uscire dall'elba e questo è il prezzo dei carburanti, non in una pompa bianca, ma una società che se non ricordo male era anche tra le più care, ma qui non devono pagare per permettere al cantiere di aumentare i posti barca.
Ci hanno preso per il c..o, ora anche chi esultava dietro al fenomeno con le bandiere se ne sarà accorto.
Cosa volevi che rispondesse il vice sindaco?
La risposta la conosciamo tutti
La mi nonna diceva sempre
Una mano lava l'altra, tutte e due lavano il viso
Il libero tutti è da giugno, le telecamere bnon funzionano, multe 2021 2022 pari a zero
Lanera ha ragione da vendere e se la risposta l'ha data il Vice allora tutto è chiaro. Vai Luigino ti aspettiamo nel 2024
RIMOSSA E SMALTITA IN SICUREZZA LA CARCASSA DI BALENA SPIAGGIATA A QUERCIANELLA.
Nella tarda serata di ieri si sono concluse le operazioni di recupero e smaltimento della carcassa di balena spiaggiatasi a Quercianella martedì scorso.
In vista del drastico peggioramento delle condizioni meteomarine che avrebbero interessato la giornata, già nelle prime ore del mattino si è tenuto un tavolo tecnico tra tutti gli Enti interessati volto a definire le più idonee modalità di rimozione della carcassa e soprattutto il sito ove condurla per il successivo smaltimento.
Il tavolo tecnico, cui hanno preso parte Comune di Livorno, Guardia Costiera, Autorità di Sistema Portuale, Vigili del Fuoco, Osservatorio Toscano per la Biodiversità – Arpat – e le ditte incaricate (Fratelli Neri, Ditta Bettarini e ditta Petracchi), è giunto alla conclusione che il luogo più idoneo e sicuro per l’effettuazione delle operazioni di imbracatura e sollevamento sarebbe stato l’ambito portuale.
La Capitaneria di Porto, dunque, d’intesa con l’AdSP, e sentiti i rimorchiatori e la ditta Bettarini, dopo le opportune valutazioni di carattere tecnico-operativo per individuare il sito ottimale ove condurre la carcassa, ha autorizzato le attività.
Le prime operazioni di rimozione in mare, condotte da personale della Guardia-Costiera e dei Vigili del Fuoco, si sono presentate particolarmente complesse e si sono protratte oltre il previsto a causa delle condizioni meteo-marine non più ottimali che creavano forte risacca sottocosta. Ciononostante, grazie all’elevata perizia marinaresca degli operatori subacquei dei Vigili del fuoco e del personale della Guardia Costiera, la carcassa è stata allontanata dagli scogli e presa a rimorchio dalla Motovedetta CP 2089.
Nel frattempo, dal porto di Livorno era stato fatto partire il rimorchiatore Pacini della soc. F.lli Neri che, una volta raggiunta la CP 2089, ha preso a sua volta a rimorchio la carcassa per condurla a lento moto in porto.
Scortato dalla vedetta della Guardia Costiera e dal battello dei Vigili del Fuoco il convoglio è arrivato in sicurezza presso la Darsena Petroli – accosto 12, banchina prescelta per agevolare le successive attività in considerazione soprattutto del forte vento.
Particolare cura è stata posta dalla Sala Operativa della Capitaneria nella gestione del traffico portuale durante tutta la manovra di ingresso in porto del convoglio.
In banchina era stato frattanto predisposto tutto il necessario per avviare le operazioni di sollevamento dal mare del cetaceo tenendo in debito conto le sue grosse dimensioni (quasi 16 mt di lunghezza per 40 tonnellate di peso) e il suo avanzato stato di decomposizione.
Direzione Marittima di Livorno - Comando Provinciale Livorno
I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno passato delle robuste fasce al di sotto della carcassa che con un grosso carro-gru è stata sollevata e poi poggiata in banchina su teli impermeabili.
Presente nei pressi della banchina, a scopo precauzionale, anche un battello disinquinante della ditta Labromare per l’eventuale recupero di residui che accidentalmente potevano essere dispersi in mare.
Le operazioni, che hanno potuto contare sul contributo della locale Protezione Civile per la necessaria illuminazione, si sono concluse a tarda sera con l’avvio a smaltimento della carcassa ed il lavaggio e disinfezione del sito.
L’animale, di cui purtroppo non è stato possibile appurare le cause del decesso, è stato classificato dagli Enti scientifici come una femmina di balenottera comune dalla quale sono stati prelevati campioni di organi, muscolo ed adipe per indagini batteriologiche e virologiche.
La sinergia, la prontezza operativa e l’elevata perizia con cui si sono attivati tutti i soggetti intervenuti hanno consentito la rimozione della carcassa dalla costa in estrema sicurezza, prevenendo potenziali rischi per l’igiene, per l’ambiente marino e per la sicurezza della navigazione.
Livorno 15 settembre 2022
Non sono un seguace politico del consigliere Lanera ma ascoltando la seduta del consiglio comunale del 14 corrente mese, devo dare piena ragione alla sua interrogazione sull'occupazione del suolo pubblico, come non mi è piaciuta assolutamente la risposta del vice sindaco. certo che ci sono state delle disposizioni ma questo non vuol dire che i tavolini possano occupare qualsiasi porzione di suolo, chiudere strade e occupare tutti i marciapiedi. mi permetto di dire che questa risposta non ha ne capo ne coda e vuol dire non ascoltare i cittadini. opinione personale