[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/bus.JPG[/IMGSX]Stamani mattina è successa una cosa abominevole priva di ogni senso che solo nel nostro paese può avvenire. Come tutte le mattine accompagno mia figlia all'autobus in quanto frequenta le scuole superiori a Portoferraio. Faccio presente che come tutti i ragazzi è in possesso di un abbonamento mensile. Dopo 10 minuti la stessa mi telefona dicendomi che molti ragazzi sono stati lasciati a terra in quanto il mezzo era pieno. Non voglio fare considerazioni nel merito perchè userei vocaboli non appropriati, lascio ai frequentatori del blog ogni commento. Che vergogna siamo nelle mani dell'ultimo padrone
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NECROPOLI DEL PROFICO A CAPOLIVERI . GIACOMO MELLINI FA RICERCA ARCHEOLOGICA FINANZIATO DAL GOVERNO GRANDUCALE
SECONDA PARTE
L’interesse e il coinvolgimento del governo granducale agli scavi iniziati nella necropoli del Profico è tale che interviene a finanziare economicamente le spese sostenute dal Mellini.Il carteggio presente nell’archivio storico di Portoferraio lo evidenzia in modo chiaro.
Agli inizi dell’anno 1816 il tenente colonnello Giacomo Mellini ha iniziato un tentativo di scavo archeologico nelle vicinanze di Capoliveri stimolato,”animato”dal conte Strasoldo,governatore militare e civile dell’Elba.
Strasoldo avvisa il governo granducale di quanto sta accadendo.
Il governo,ai massimi livelli,nella persona del principe Corsini, ministro dell’interno alla segreteria di stato in Firenze,risponde dicendo di continuare il tentativo di scavo e di far conoscere “almeno per approssimazione la spesa che sia occorsa e possa occorrere per tale oggetto”.
Confortato dall’interesse del governo,Strasoldo ,rende noto con lettera del 15 maggio 1816 indirizzata allo stesso Mellini del volere del governo che si continui lo scavo e che si faccia sapere i costi dello scavo.
Il Mellini non tarda a farlo: è quanto si apprende da lettera che Strasoldo scrive a Mellini.
In questa lettera appare con evidenza il grande interesse del governatore Strasoldo per gli scavi in quanto ,in persona,autorizza ”a procedere immediatamente” per conto dell’imperiale e regio governo il tentativo di scavo augurando “il più sublime successo”.
“Al Tenente colonnello Mellini
Poiché VS Ill.ma mi previene colla preg.ma sua dello scorso giorno che la spesa occorrente per proseguire gl’incominciati scavi nelle vicinanze di Capoliveri sarà oggetto ( ),io l’autorizzo a procedere immediatamente alla continuazione degli scavi medesimi per conto dell’I. e R. Governo e tenere conto della spesa che potrà abbisognarvi.
Ella favorirà di darmi conto più spesso che le è possibile dell’esito delle sue ricerche e di ciò che può ( ) dalle medesime; ed augurandole il più sublime successo nella di lei intrapresa,vengo colla maggiore stima
15 maggio 1816
Strasoldo ”
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 187.Archivio storico comune Portoferraio .Cfr in pg 348-360 di “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti d’archivio” M. Camici. Marchetti editore 2017. Pisa)
Dopo aver scritto al Mellini,Strasoldo si rivolge il 18 maggio 1816 al principe Corsini,ministro granducale.
E’ una lettera da cui si evince che il Mellini ha iniziato gli scavi pagando di tasca propria“quattro paoli al giorno all’uomo che lavora nello scavo e chiede un altro occorrente in aiuto”
Il governatore Strasoldo scrivendo al Corsini dice “io glielo concedo nella lusinga che V.E. non sarà per disapprovarlo”-
In queste ultima parole è evidente l’interesse e il coinvolgimento del governatore dell’Elba negli scavi al Profico che concede denaro del pubblico erario di sua iniziativa senza ancora aver avuto permesso di farlo.
“Eccellenza
Ho avuto l’onore di prevenire V.E. che in virtù della ( ) approvazione comunicatami dall’E.V. con sua lettera de 4 stante ha autorizzato il T. Colonnello Mellini a continuare le ricerche nelle vicinanze di Capoliveri ed egli vi si è portato ieri l’altro con un Uomo,questa mattina ricevo il rapporto dal predetto Mellini con il quale mi dà conto d’aver trovato altri 10 pezzi dei quali mi faccio un dovere d’inviarle la nota.
Egli mi dice d’avere pagato quattro Paoli al giorno all’Uomo che lavora nello scavo e chiede un altro occorrente in aiuto ed io glielo concedo nella lusinga che V.E. non sarà per disapprovarlo.
Supplico l’E.V. a indicarmi da qual cassa dovranno essere ( ) questi due occorrenti e di passare gl’ordini in conseguenza
18 maggio 1816
Strasoldo”
(Idem come sopra)
Il 4 giugno 1816 ,Strasoldo scrive ancora a Corsini rendendo conto dei risultati dello scavo,dell’entità della spesa sostenuta di tasca propria dal Mellini e dice che lui stesso ,Strasoldo, si è rivolto al direttore delle Regie Rendite in Portoferraio per la copertura del saldo delle spese sostenute .
“ Eccellenza Il T. Colonnello Mellini mi ha diretta la lettera che trasmetto a V.E. nel suo originale,dalla quale si compiaceva riscontrare che l’istesso Sig. Mellini l’escavazione nel ( ) determinato luogo à ritrovato degl’altri Pezzi d’antichità ch’egli mi ha mandato qui in custodia,d’alcuni dei quali ha poi anco ricavato il disegno e quale io mi faccio in dovere d’inviare all’E.V. perché voglia umiliarlo a S.A.I. e R.
Siccome il ridetto Sig. T. Colonnello Mellini è in disborso di lire 135 ed a cui mi chiesto il rimborso,mi sono diretto a questo amministratore generale delle Regie Rendite Sig. Giuseppe Cantini perché Egli oltre al saldo di questo conto li somministri una piccola( ).
Prego V.E. di far disporre ordini opportuni al Sig. Giuseppe Cantini perché li sia abbonato fatto di lire 200 per l’escavazione dei monumenti d’antichità nelle vicinanze di Capoliveri.
Da quando mi faccio un dovere di rendere noto all’E.V. di quest’escavazione ( ) che la spesa è tenuissima come ho avuto l’onore di prevenirlo con mia de 19 del mese di maggio scorso.
La detta escavazione non interessa che un piccolo spazio ,che è quasi ammezzato consistente in un pezzetto di terreno…non resteranno da farsi altre escavazioni,giacchè può ragionevolmente presumersi che in questo piccolo spazio di luogo soltanto esistevano dei preventivi indizi da meritare la ricerca che si è incominciata con successo e che sembra non doversi tralasciare fino al termine,giacchè la spesa di questo scavo è così tenue che non forma oggetto a fronte di ciò che è stato ritrovato e che verosimilmente si troverò in appresso.
Starò in attenzione agl’ulteriori ordini di V.E. sul tal particolare mi darà.
Frattanto ho l’onore di protestarmi con distinto ossequio
Di V.E.
4 giugno 1816
Strasoldo “
(Idem come sopra)
Si evidenzia nelle parole di Strasoldo tutto il suo interesse a far proseguire lo scavo fino al termine e la sua premura che ciò avvenga assicurando il governo che la spesa da sostenere è davvero bassa “giacchè la spesa di questo scavo è così tenue che non forma oggetto a fronte di ciò che è stato ritrovato”
Dopo pochi giorni dalla lettera di cui sopra arrivano a Strasoldo due lettere che entrambe portano la data di 11 giugno 1816,una dalla Segreteria di Stato e l’altra dalla Segreteria di Finanze da Firenze
Con queste lettere il governo granducale, dà risposta positiva alle richieste avanzate dal Mellini tramite il governatore Strasoldo
“A Strasoldo
Governo militare e civile dell’Elba
Ill.mo Sig. Sig. Pron. Colend.mo
E’ stato reso conto a S.A.I. e R. del resultato dell’escavazione di oggetti d’antichità che va facendosi nel territorio di Capoliveri,del quale VS Ill.ma ha dato riscontro con lettera del 4 giugno stante.
Dal Dipartimento delle Reali Finanze era già stato ingiunto a codesta amministrazione delle R.R. Rendite di soddisfare le spese di tal lavoro e verrà rinnovato un tal ordine quando ciò sia necessario per quelle ulteriori che occorressero per ultimare il detto scavo e che sembra che non possino ammontare ad una somma rilevante.
Ho l’onore di confermarmi con distinto ossequio
Di VS Ill.ma
Dall’I.e R. Segreteria di Stato
Lì 11 giugno 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
Iannuzzi
Visto N. Corsini “
(Idem come sopra)
Lettera della Segreteria di Finanze a Strasoldo di 11 giugno 1816
“A Strasoldo
Governo militare e civile dell’Elba
Ill.mo Sig.Sig.Pron Col.mo
E’ stato reso conto a S.A.I. e R. il resultato dell’escavazione di oggetti di antichità che va facendosi nel territorio di Capoliveri, del quale VS Ill.ma ha dato ha dato riscontro con sua lettera dè 4 giugno stante.
Dal Dipartimento delle R.R. Finanze era già stato ingiunto al Direttore dei Conti della R. Depositeria di soddisfare le spese di tal lavoro,come pure gli è stato ordinato di abbuonare a codesto Direttore delle RR Rendite la somma di lire dugento da essa pagata al Tenente Colonnello Mellini e verrà rinnovato un tal ordine per quelle ulteriori spese che occorressero per ultimare il detto lavoro nella persuasione che possa tale operazione finire in breve tempo e la spesa doveva essere in conseguenza di poco rilievo.
E col più distinto ossequio passo a confermarmi
Di VS Ill.ma
Dall’I. e R. Segreteria di Finanze
Lì 11 giugno 1816
Dev.mo Obb.mo Serv.re
Luigi Poirot Visto L. Frullani”
(Idem come sopra)
Frullani è direttore della Segreteria di Finanze in Firenze.
MARCELLO CAMICI
I sindaci ancora in vita sono 3, c'è anche il Gelsi, quindi magari la situazione non è preoccupante e chi è in carica semplicemente non parla perché non si deve difendere...
Una stagione a chiedere di risparmiare acqua e poi si lascia le tubazioni rotte per giorni.
Siamo amministrati da degli incompetenti.
Fratello mio,
hai ragione, ma stavolta la notizia è diversa, nell'Articolo si parla di sindaci quindi non solo di Montagna come sembrava in un primo momento ma almeno di un altro sindaco e forse due.
Viventi ci sono solo Barbetti e Ballerini.
Comunque il blog è tuo e è giusto specificare ...
A me la notizia sembrava carina e non mi sembra di aver ecceduto nei toni e nemmeno di aver fatto gratuite allusioni.
Il tirreno è l'unico giornale che ne ha parlato perché gli altri giornali online sperano nella gratitudine della Gat
E comunque se qualcuno ha sbagliato (si parla di business non di abusi di ufficio) è giusto che paghi.
Guarda Prianti che questa è una notizia di oggi
Dal Tirreno di oggi 21 settembre..............
... è preoccupante che queste cose accadano sempre quando il sindaco protempore non sia "LUI".
Per riparare la perdita aspettiamo il nuovo sindaco nel 2024 o ci diamo una svegliata in comune?

Riguardo alla presenza della Guardia di finanza in comune il Sindaco o il suo vice o qualche assessore potrebbe spiegare a noi cittadini cosa sta succedendo.
Tra i consiglieri ci sono 2 avvocati, perchè non ci spiegano cosa sta succedendo? Dobbiamo preoccuparci che possa succedere qualcosa di grave?
Le voci che girano non sono rassicuranti e allora qualcuno faccia chiarezza.
E' vero che sono state sequestrate più di 50 pratiche edilizie?
Perchè nessuno dice nulla?
Questo silenzio è preoccupante perchè normalmente se uno è tranquillo parla e si difende.
“PRESENTATA UNA MOZIONE IN REGIONE PER CHIEDERE UN’ALTERNATIVA ALLA BARRIERA SOMMERSA”
Di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/galletti.JPG[/IMGSX]“Il progetto della barriera artificiale sommersa prevista per la spiaggia di Sant’Andrea, nel Comune di Marciana Marina, è una soluzione troppo invasiva, che non tiene conto di tutte le sensibilità espresse delle associazioni ambientaliste.” A scriverlo in una nota è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana. Per la cinquestelle “Esistono alternative migliori per evitare l'erosione costiera ed i ripascimenti annuali: basterebbe, ad esempio, prendere seriamente in considerazione le osservazioni fatte da Italia Nostra o da Legambiente per capire che è possibile predisporre un progetto che sia veramente in grado di esprimere la massima tutela dell’unicità del paesaggio della pregiata località.”
Secondo Galletti “La transizione ecologica deve trovare riscontro anche in questi particolari interventi di tutela del patrimonio paesaggistico, che devono essere ambientalmente sicuri e sostenibili a 360 gradi. Pertanto - annuncia - chiediamo alla Regione Toscana di intervenire raccogliendo tali proposte e finanziando uno studio alternativo che possa garantire effettivamente il minor impatto possibile e la massima sostenibilità e per farlo - conclude - abbiamo depositato una specifica mozione.”
PER BRUTTE STORIE di ISOLAINNAMORATO
È ineccepibile la qualità delle Sue osservazioni.
Mi riferisco al lavoro della Guardia di Finanza a Capoliveri aggiungendo però un particolare importante.
Gli esposti agli organi competenti vengono presi in considerazione anche se fatte in forma anonima. Come minimo vengono letti e questo può essere già un successo.
Sono i contenuti delle informazioni che arrivano (quasi sempre alla G.di F.) che producono l'immobilismo delle Autorità.
Ad ANAC, Corte dei Conti,Dogane,Belle Arti e molti altri enti vengono raramente date notizie di reato. Esposti e denuncia fatte congiuntamente producono risultati insperati se giustamente documentati.
Sull'anonimato stenderei un pietoso velo che descrive perfettamente la scarsa dignità delle persone. Anche su Camminando.
Gli Elbani dovrebbero analizzare la qualità delle informazioni e l'importanza dei reati prima di agire. Cosa che accade molto raramente.
Poi succede che andate nei Bar a gridare giustizia sperando che siano sempre gli altri a denunciare.
Non funziona così!
Enzo Di Meco
[IMGSX]https://www.camminando.org/FOTO_35/op.JPG[/IMGSX]Ricordo sommessamente ad Adalberto Bertucci, che l'Elba è stata governata per molto tempo (e lo è tutt'ora in alcuni comuni) dal Centro destra, Forza Italia compresa. Addossare le responsabilità del malgoverno al PD è puerile e faziosa interpretazione. Se le cose non vanno nell'isola, la responsabilità è anche di chi governa localmente, troppo facile addossare le sole responsabilità alla Regione. Anche perché molti asset sono governati a livello nazionale, dove Forza Itala è tutt'ora presente. Altrimenti fate come a Piombino, laddove Forza Italia è stato uno dei partiti che ha deciso l'ubicazione del rigassificatore mentre la candidata provinciale forzista tuona contro il rigassificatore stesso. Nonostante la stessa condivida in toto il programma elettorale del partito, politica energetica cum gassificatore piombinese compreso. Questa non è politica, sono buffonate elettorali. Che non servono a nulla se non a qualificare la politica locale come molto, molto bassa.
Brutte storie.
1. le minacce su i social al presidente Giani per la vicenda rigassificatore
2. le strane esultanze perchè la Guardia di Finanza è andata in comune a Capoliveri
Nel primo caso dobbiamo dire che l'insensato alzare il volume della polemica, e spesso senza dati di fatto concreti e credibili, produce anche questo. Sarà un esagitato, chissà, però tutti coloro che aizzano le proteste e le continuano anche dopo che sono stati sconfessati politicamente come il Sindaco di Piombino dovrebbero stare attenti, perchè come si dice la amma dei cretini è sempre incinta. Ma c'è di più, da queste farneticazioni emerge un grave virus, il convincimento che piombino è cosa loro, come se piombino che certamente ha pagato errori della politica industriale nazionale non avesse mai ricevuto niente,come se a piombino non fossero previsti anche benefit per ospitare il rigassificatore. Al di là di queste verità però qualcuno dovrà pur spiegare che da soli non ce la farebbero, e tanto per fare un esempio banale, lo sanno a piombino che se non ci fosse l'Elba non esisterebbe neppure il porto o quasi?. Ma ovviamente resta sempre il fatto che chi non vuole sentire non sente!
Nel secondo caso, la Guardia di Finanza in Comune a Capoliveri, suscita pensieri orgamisci e auspici che la stessa GDF vada anche in altri comuni. La logica dell'odio evidentemente ha fatto breccia in tanti. Qualcuno avrà anche ragione a contestare questa o quella amministrazione, ma questi giubili sono veramente osceni. Se come sembra voler dire chi è intervenuto ci sono sacche di malaffare, che vadano dai carabinieri, polizia, GdF a denunciare portando elementi di prova mettendoci la faccia, altrimenti attizzano solo la macchina del fango. Resta tuttavia che questa logica da tifoseria ultrà è deprimente, ma soprattutto questi signori se come sembra siano scandalizzati perchè persone dabbene, perchè non si candidano e fanno proposte per sostituire la classe dirigente così scadente o corrotta? O non è così, cioè se ne voleva un'altra amica tralasciando i quarti di nobiltà, correttezza, onesta?
Ovviamente tutto ciò non fa venire meno il dovere delle indagini, ma poichè queste non nascono così perchè ad un investigatore gli è preso uno sghiribizzo, cioè ci sono segnalazioni o denunce con tanto di firma (quelle anonime dovrebbero essere cestinate) alla fine, se poi non risulta niente, forse si dovrebbe pensare anche a verificare se chi ha denunciato lo ha fatto per nobili intenti o per altro ed eventualmente, in questo ultimo caso, sanzionarlo. Altrimenti l'esposto, la segnalazione, divengono un arma impropria ed anche ipocrita.
Ci sono due aspetti da valutare, il primo è se la messa in opera di nuovi rigassificatori rappresenti una soluzione valida al problema energetico e il secondo è l’eventuale ubicazione di questi.
Sulla prima questione si possono avere opinioni contrastanti ma in ogni caso anche i contrari potrebbero accettare che almeno temporaneamente il loro utilizzo abbia un senso.
Sulla seconda questione invece credo che si possa esprimere qualche dubbio e perplessità, la logica e sicurezza vorrebbe che fossero ubicati in mare aperto come avviene a Livorno e non a caso sono costruiti su navi per questa finalità. Nel nostro caso invece con testardaggine e caparbietà si vuole imporlo in un porto commerciale e turistico a ridosso di una città, il porto serve la terza isola italiana con milioni di passaggi all’anno che di quei passaggi vive.
Così si giustifica con l’urgenza un progetto folle caratterizzato dalla totale mancanza di prudenza e prevenzione in barba a qualunque iter di legge quando probabilmente se si fosse seguita la strada più logica di un rigassificatore in mare aperto la sua realizzazione procederebbe più spedita senza particolari opposizioni.
Per provare a capire queste scelte apparentemente illogiche forse si deve fare un passo indietro e tornare all’anno 2014 quando tutti a Piombino, senza se e senza ma, votavano PD e si aspettavano in premio gli fosse assegnata la demolizione della Costa Concordia che invece andò a Genova dove l’elettorato era più incerto. La risposta della città è stata alle comunali del 2019 il netto passaggio al centro destra con un sindaco di Fratelli d’Italia (prima volta nella storia).
Si dice che a pensar male si fa peccato ma spesso ci s’azzecca e in questo caso mi pare lecito sospettare che la vicenda rigassificatore sia una vera e propria punizione (leggesi purga) per Piombino che, cosa che non guasta, coinvolge in pieno anche l’Elba, come si suol dire “due piccioni con una fava”.
Del resto è cosa nota che anche l’Elba, in certi ambienti, non goda di particolari simpatie, basti pensare alla vicenda del dissalatore.
A questo punto se è vero quel che dicono che le prossime elezioni non avranno particolari sorprese resta come motivo di grande curiosità vedere quanti avranno ancora il coraggio di votare PD a Piombino e all’Elba.
La finanza ha giustamente controllato Capoliveri, prima di tornare a casa io spero si fermino anche a dare un'occhiata a Portoferraio
UNIONE POPOLARE PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI
UNIONE POPOLARE aderisce e sottoscrive il manifesto ancheglianimalivotano che numerose associazioni animaliste, fra cui LAV, LAC, ENPA, ANIMAL EQUALITY ITALIA, hanno sottoposto a tutti i partiti e i candidati alle Elezioni politiche 2022 e che si fonda sul principio della protezione e della tutela degli animali.
UNIONE POPOLARE è tra i partiti che hanno accettato e sottoscritto tutte le proposte contenute nel manifesto, fra cui anche l'abolizione della caccia.
Per ulteriori chiarimenti e aggiornamenti si consulti il sito www.ancheglianimalivotano.it
Unione Popolare Isola d'Elba
NON SEMPRE IMPUNITI
I nostri amministratori troppo spesso gestiscono la cosa pubblica convinti che l'insularità li protegga anche nel malaffare.
Una squadra di finanzieri nel Comune di Capoliveri è certamente una visita cortese nello stile e nell'educazione ma certamente indolore.
Questo evento viene vissuto personalmente come un momento di immensa gioia.
Sapere che lo Stato esiste anche all'Elba mi conforta ed alimenta il mio desiderio di giustizia.
Continuerò a combattere in silenzio anche per i molti Elbani che non lo meritano per l'omertà che li avvolge colpevolmente.
Oggi la Guardia di Finanza ha risposto PRESENTE!
Enzo Di Meco