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Il sindaco era Mario Ferrari e il consigliere Luciano Rossi. Cioe' i rappresentanti del comune di Portoferraio.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Per il Sig. Giovanni Muti di Elba Notizie [/SIZE] [/COLOR]
Autore. Marco Contini
Gentile Sig. Muti , non penso di conoscerla personalmente o se fosse avvenuto nel tempo mi scuso della mia dimenticanza . Mi dicono che lei sia il Direttore Responsabile di Elba Notizie , testata che non conoscevo fino ad ora. In relazione al suo intervento che ho letto su [URL]www.Camminando.org[/URL] e che poi ho visto inserito sul suo Giornale online mi sento in dovere fare alcune precisazioni andando per gradi.
1) Cito tra virgolette " Devo dire che ho letto con crescente fastidio gli articoli firmati da Marco Contini, contro il sindaco di Rio Marina" . Mi spiace che Lei abbia potuto fare questo errato accostamento o essere arrivato a tali conclusioni. Nei miei interventi , fatti badi bene da persona che non e' ne residente ne ha interessi diretti o indiretti nell'ambito del Comune di Rio Marina , quindi da frequentatore dell'Isola D'Elba a cui sono molto legato per i miei precedenti trascorsi professionali , non esiste nessun riferimento o attacco che dir si voglia all'attuale Sindaco . I miei richiami ai vari fatti ben conosciuti dai cittadini riesi sono sempre stati, e sempre lo saranno, tesi a stimolare un intervento della Amministrazione Comunale , questo si , in quanto organo amministrativo alla pronta risoluzione o presa d'atto delle segnalazioni di palesi inefficenze che , chiunque , con senso civico deve fare , e quindi anche al Sindaco , come lo stesso ha pubblicamente affermato . Quindi Lei da bravo e competente giornalista non dovrebbe trarre delle conclusioni errate da quanto viene o e' stato da me riportato su vari organi di informazione online , tranne il Suo , che se avessi conosciuto esserci non avrei certo mancato di interessare.
2) Cito tra Virgolette "
un discorso approfondito sulla libertà come sentimento, il suo rapporto con le regole, con la coscienza dei propri limiti ecc inciampa e finisce i mezzo agli oli esausti che qualcuno ha irresponsabilmente abbandonato da qualche parte a Rio Marina. E’ mai possibile , mi sono chiesto, che chi approfondisce temi fondamentali per la convivenza civile e lo fa questo livello si vada poi a infognare negli oli esausti?"" MI spiace notare che per Lei un problema cosi delicato quantomai attuale su tutta l'Elba e quindi non solo su Rio Marina lo ritenga non degno di essere accostato a elevati elementi morali come la libertà o il rispetto delle regole. Penso che lei sia troppo intelligente per non avere colto il senso dell'accostamento e quindi tralascio ulteriori precisazioni.
3) Cito tra Virgolette "
Ho fatto una rapida ricerca in google. Il risultato è che le stesse parole esatte erano state scritte nel 2012 da Corrado Augias, uno studioso serio e di altissimo livello"". Se ben capisco dal suo Incipit , ricito tra virgolette "
Devo dire che ho letto con crescente fastidio gli articoli firmati da Marco Contini, contro il sindaco di Rio Marina."" , ove si vuole dare un significato diverso ai miei interventi da quello che in realtà devono essere , fino alla chiosa finale di avere individuato analogie e " parti identiche " in alcune parti delle affermazioni su libertà e regole dovrebbe essere il senso vero del Suo intervento su Camminando.org.
Mi permetta di dirle , infine, poche cose. Se come nel caso di specie l'aver utilizzato un importante pensiero dello scrittore Augias che afferma , tra virgolette "" Uno scarso sentimento della libertà vuol dire che c’è poco spirito della libertà alta che significa regole, la libertà infatti non è l’assenza di regole, al contrario è il rispetto delle regole, è la coscienza dei propri limiti, la consapevolezza di tutti i diritti che ci riguardano, ma anche di tutti i doveri. Quella è la libertà in senso alto e allora quando c’è quella libertà si gode di più dei diritti, ma si rispettano anche i doveri."", e questa piccola estrapolazione da un testo ben più ampio dell'autore lo abbia io utilizzato nell'ambito dell'articolato contesto del mio intervento uscito su Tenews e Camminando oltre che pubblicato sul mio profilo pubblico di Facebook , intervento che mi creda ha smosso un pò di coscienza civica aprendo un dibattito sul tema degli Olii e che ha anche risolto almeno in parte , pensi lei, il problema su Rio Marina , Le dico che ne sono molto contento.
Non la conoscevo ma adesso che so che esiste anche il suo giornale Elbanotizie sarò ben lieto se ovviamente vorrà ospitare i miei pensieri ( che se anche su altri casi hanno utilizzato estrapolazioni di testi o dati di altri autori , ma inseriti in un contesto personale non devono essere visti come non meri plagi ) , di inviarli anche a Lei perche' siccome della libertà di pensiero e di opinione ne sto facendo una battaglia non da adesso ( veda il mio profilo Facebook su Contini Marco e capirà il perche') anche una voce come quella del suo Giornale sarà utile affinche' dai miei interventi , che non sono ne saranno mai meri attacchi alle persone ne alle istituzioni ma solo stimolo a fare quello che non e' stato fatto o viene fatto male , possa contribuire con gli altri a evidenziare le problematiche che affliggono, nel caso di specie Rio Marina ma non solo.
Grato ovviamente se vorrà pubblicare questo mio pensiero a replica del suo sul suo Elba Notizie.
Un caro e cordiale saluto
Marco Contini
[COLOR=darkred][SIZE=4]“CURE PALLIATIVE” INVITO QUASI IGNORATO DALLA POLITICA ELBANA. [/SIZE] [/COLOR]
L’Elba conta 8 sindaci, 44 assessori e 124 consiglieri comunali, forse più di una grande regione Italiana. Di tutti questi politici solo un Sindaco e un consigliere Comunale hanno risposto all’invito dell’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni (link dell’invito: [URL]http://www.usl6.toscana.it/usl6/index.php?option=com_content&view=article&id=2257:cure-palliative-apericena-di-beneficienza-5-settembre-2014&catid=101&Itemid=312[/URL] il quale li invitava a partecipare a un incontro per raccogliere fondi da destinare alle Associazioni che in tutta la provincia si occupano di “Cure Palliative”.
Forse i politici nostrali, con i Sindaci in testa, si sono lasciati sfuggire all’importanza che ricoprono le “Cure Palliative” così come ultimamente, forse, presi dai festeggiamenti estivi, hanno quasi scordato l’importanza di continuare a reclamare, visto gli ultimi tragici eventi dovuti non per mancanza di professionalità del personale medico e infermieristico ma dovuto alla mancanza di strutture e di quei servizi necessari per salvare la vita umana, una riqualificazione urgente al livello superiore, del nostro ospedale.
OBIETTIVO PRINCIPALE DELLE “CURE PALLIATIVE” è dare senso e dignità alla vita del malato fino alla fine e possibilmente nella propria casa e vicini ai propri affetti, e garantire la migliore qualità di vita possibile e offrire un punto di riferimento costante durante tutto il percorso di cura alle persone malate e alle loro famiglie. Aiutiamo l’Associazione Cure Palliative Elba ONLUS dal nome forse indefinibile ma che provvede, con grande umanità, al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi.
L’Associazione di cui è presidente la Dottoressa Anna Maria Massaro, si amministra con donazioni e con il 5 per mille al: C.F. 91013160493.
Per dare un contributo fare un bonifico mediante IBAN: IT46L0616070740000013481C00.
Francesco Semeraro.
Comitato Elba Salute.
..e dopo lo striscione ora il problema più grosso che ha Rio Marina è Wladimiro Muti che esclude le persone dal gruppo facebook... cioè gente ripigliatevi veramente, ma vi rendete conto dove fino a dove siamo arrivati?? pensiamo a far ripartire il paese e ai problemi seri!!!!!!!!
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Sempre sulla Liberta' di Stampa : in risposta al sig. Wladimiro Muti [/SIZE] [/COLOR]
Autore: Marco Contini
Dopo il mio post di cui sopra , pubblicato anche su [URL]www.Camminando.org[/URL] , apprendevo da un mio contatto FB che l'amministratore del Gruppo Rio Marina Come Semo , sig. Wladimiro Muti aveva ben pensato , come si puo' leggere nel post che allego in foto , di escludermi dal Gruppo per violazione delle Regole dello stesso! ( ..... Cosi andra' a scassare in altri Gruppi ....... ) Non mi dilungo molto in quanto e' gia' tutto scritto nel post in cui ho trattato l'argomento legato alla liberta' di espressione ma faccio solo notare al caro Sig. Muti che la sua deliberata azione non solo e' stata improvvida ma sottolineo anche del tutto sbagliata e comunque non in linea con le giuste , se ve ne sono , richiamate regole del Gruppo . Nella sostanza io non ho mai scritto sul suo Gruppo ne ivi postato miei pensieri che per quanto corretti non fossero in linea con il " pensiero " o i " desiderata " del sig. Muti , ma anzi e sottolineo anzi e' stato il Sig. Muti ad intervenire su miei post del mio profilo FB ove veniva presa in esame la opportunita' o meno di censurare pensieri e critiche costruttive relative a fatti od eventi di cui lo stesso Muti , senza che mai venisse fatta espressa menzione al Gruppo da lui amministrato fosse mai citato. La mia presenza sul suo Gruppo e' sempre stata passiva! Quindi caro Muti dovrei essere io a richiamarla ad una piu' attenta gestione ed amministrazione del Gruppo Rio Marina come Semo tenuto conto che lei non solo ha censurato e deliberatamente escluso la mia presenza ma lo ha fatto per pensieri , critiche ed espressioni scritte su altre pagine, profili o organi di stampa. In sostanza lei ha operato la peggior censura che possa esistere dando oblio al mio nominativo. Facendo questo non ha fatto altro che confermare due cose , egregio sig. Muti Wladimiro. La prima e' che l'escludere dal parterre delle discussioni i propri interlocutori , qualunque essi siano e' sempre molto pericoloso non fosse altro per l'apporto che chiunque puo' dare al pensiero degli altri, ma la seconda e' che con la maldestra operazione da lei fatta ha pubblicamente evidenziato il carattere " estorsivo " della gestione che lei fa del Gruppo, che non e' assolutamente in linea con quello che e' il buon senso : lei esclude suoi aderenti solo per quello che espongono su altri siti o che scrivono su altri organi di stampa. Spero si renda conto di quello che ha innescato! E nelle chiosa finale le ribadisco la espressione del Marchese del Grillo che qui conferma tutta la sua validita'.... " mi dispiace ma io so' io e voi nun siete un c..zo" .
Ps
Ovviamemte questa mia precisazione non e' un endorsement per rientrare nel suo Gruppo, anzi, ma solo una doverosa precisazione ad un indecoroso atteggiamento e ad un gravissimo errore di gestione dei principi che lei si e' dato. Quindi inizi per primo lei a applicare con giustizia le regole e vedra' che si sentira' meglio. Marco Contini
[COLOR=darkred][SIZE=4]COSA STA SUCCENDENDO A RIO MARINA ? PERCHE’ QUESTI ATTACCHI CONTRO IL SINDACO [/SIZE] [/COLOR]
( Prima Parte ) di G. Muti
Devo dire che ho letto con crescente fastidio gli articoli firmati da Marco Contini, contro il sindaco di Rio Marina. Mi sono chiesto che cos’era che mi disturbava e mi sono convinto che era soprattutto il tono. Dopo tutto il sindaco di un paese rappresenta l’intera popolazione e questo non dovrebbe mai essere dimenticato da chi scrive e critica. Ma siccome non mi sembrava sufficiente , neanche considerando che ho un particolare affetto per Rio Marina e i “piaggesi, ho analizzato il testo con più attenzione per vedere se c’erano altri elementi fuori posto che potessero urtarmi , e, a questo punto, ho notato che alcuni passaggi redatti con un linguaggio da convegno sul tema o da saggio, terminavano facendo un capitombolo. Per fare un empio: un discorso approfondito sulla libertà come sentimento, il suo rapporto con le regole, con la coscienza dei propri limiti ecc inciampa e finisce i mezzo agli oli esausti che qualcuno ha irresponsabilmente abbandonato da qualche parte a Rio Marina. E’ mai possibile , mi sono chiesto, che chi approfondisce temi fondamentali per la convivenza civile e lo fa questo livello si vada poi a infognare negli oli esausti?
Ho fatto una rapida ricerca in google. Il risultato è che le stesse parole esatte erano state scritte nel 2012 da Corrado Augias, uno studioso serio e di altissimo livello
Qui di seguito, l’articolo scritto da Contini Su Camminando ( Messaggio n.67734 del 02.09..214) seguito da quello di Augias. Le parti identiche sono evidenziate.
Attendiamo che l’autore ci dia una spiegazione che credo ci sarà. Può darsi che quel testo lo abbia pubblicato lui prima, e che poi sia stato ripreso da Augias; oppure che era una normale citazione che si è dimenticato di virgolettare. Può succedere. Oppure abbiamo fatto confusione noi, cosa che non ci meraviglierebbe. Se così fosse, chiediamo scusa in anticipo.
Della liberta' e delle sue regole. Di nuovo sugli Oli Esausti a Rio Marina
di Marco Contini
Vedo con notevole dispiacere non tanto per me ma per il vostro caro paese di Rio Marina che a nulla e' valso il grido di maggiore civilta' lanciato da molti cittadini e, recentemente anche dal vostro Sindaco , nel voler cambiare il modo di vivere la comunità , nel rispetto delle regole e della civile convivenza. Tutto questo , passatemi la licenza, coincide con il sentimento di Libertà.
Uno scarso sentimento della libertà vuol dire che c’è poco spirito della libertà ALTA che significa regole,la libertà infatti non è l’assenza di regole, al contrario è il rispetto delle regole, è la coscienza dei propri limiti, la consapevolezza di tutti i diritti che ci riguardano, ma anche di tutti i doveri, si perche' non tutti sanno che esistono anche dei Doveri! Quella è la libertà in senso ALTO e allora quando c’è quella libertà si gode di più dei diritti, ma si rispettano anche i doveri, si perche' esiste anche questo: il rispetto dei doveri!
Penso che a Rio Marina alcuni , purtroppo, tendano ad interpretare o a voler perseguire l’altro tipo di libertà, quella BASSA , quella che sfocia nella licenza, nell’abuso e tra quelle libertà di licenza e di abuso c’è anche il NON voler capire che continuare a stoccare Olii Esausti nel modo scorretto ( vedi foto eseguite oggi da Ferrini Roberto ) si fa un danno a tutti , anche a quella maggior parte di cittadini che perseguono quella liberta ALTA di cui si e' detto Marco Contini
Corrado Augias: la libertà non è l’assenza di regole
La diffusione della corruzione va di pari passo con un fiacco sentimento della libertà, le due cose sono parenti.
Uno scarso sentimento della libertà vuol dire che c’è poco spirito della libertà alta che significa regole, la libertà infatti non è l’assenza di regole, al contrario è il rispetto delle regole, è la coscienza dei propri limiti, la consapevolezza di tutti i diritti che ci riguardano, ma anche di tutti i doveri. Quella è la libertà in senso alto e allora quando c’è quella libertà si gode di più dei diritti, ma si rispettano anche i doveri.
Noi abbiamo l’altro tipo di libertà, quella bassa, quella che sfocia nella licenza, nell’abuso e tra quelle libertà di licenza e di abuso c’è anche la corruzione, insomma le due cose sembrano distanti ma in realtà sono le due facce della stessa medaglia.
regole [URL]www.leggeretutti.net/site/corrado-augias-la-liberta-non-e-lassenza-di-regole/[/URL]
Carissimi amministratori amici e compaesani di maggioranza ( a cui io ho dato il mio consenso alcuni mesi fa ) e cari amministratori amici e compaesani di minoranza; Sapete, non riesco a capire il motivo sempre se esiste, di questo silenzio assoluto a proposito della vostra discussione dell'ultimo consiglio Comunale sui vari punti all'ordine del giorno che hanno riguardato le tasse Comunali e le nuove aliquote sulla casa. Forse non vi rendete conto, ma i cittadini si attendono da voi di essere messi a conoscenza delle vostre scelte, in particolar modo quando si tratta di scelte che andranno ad incidere sulle già basse finanze dei vostri elettori, e sulle famiglie. In altri Comuni questo argomento è motivo di dibattito e riportato su tutti i media.
NOTE- Se le aliquote della tasi-tari-iuc-imu e altre tasse Comunali sono state ritoccate al rialzo datene notizia e magari motivatene la scelta, se invece le avete abbassate siete pregati di dare la buona notizia.
Eh già, stamattina ho trovato per caso che ci sarà nel prossimo consiglio comunale campese la ratifica della delibera di giunta approvazione verbale somma urgenza, pare, scaricando il verbale di somma urgenza dall'albo pretorio on-line, che dopo il temporale del 26.07.2014 siano stati spesi 83.000 euro oltre iva, centosessantamilioni di lire oltre iva, una bella somma.
[URL]http://88.56.209.131/albopretorio/albopretorio/[/URL] [URL]http://main.do/?id=13262&MVPG=AmvAlboDettaglio[/URL] [URL]http://www.tenews.it/giornale/2014/09/06/balzelli-comunali-dove-finiscono-i-nostri-soldi-55408/[/URL]
[COLOR=darkblue][SIZE=4]SETTE RAGAZZI DELL'ISTITUTO SENNI DI PIOMBINO OSPITI A CAPOLIVERI [/SIZE] [/COLOR]
Li ha accolti per un giorno il gruppo Dopo Cresima. L'esperienza, iniziata lo scorso anno, rientra nel progetto di solidarietà, amicizia e condivisione con bambini meno fortunati come questi, affidati dal Tribunale dei Minori alla comunità piombinese
Sette ragazzi dell’Istituto Opera Padre Giustino Senni di Piombino sono stati accolti per un giorno dal Gruppo Dopo Cresima di Capoliveri.
L’accoglienza organizzata dal Gruppo Dopo Cresima di Capoliveri a sette bambini e altrettanti accompagnatori ed educatori dell’Istituto Opera Padre Giustino Senni di Piombino rientra nell’attuazione di un progetto di solidarietà, amicizia e condivisione di esperienze di vita fra questi ragazzi meno fortunati, affidati dal Tribunale per i Minori alla Comunità Educativa piombinese, e i nostri teenagers, che ha avuto inizio lo scorso anno con una giornata analoga.
Lo scorso sabato 6 settembre, complice un bel tempo soleggiato, la trasparenza e tranquillità del nostro mare e l’intimità di una spiaggetta della costa meridionale elbana, questi bambini hanno potuto trascorrere in serenità ed allegria un giorno che, nell’intento dei promotori, dovrà rimanere fra i loro bei ricordi.
Il Gruppo Dopo Cresima, che intende proseguire il progetto con un incontro invernale da attuarsi a Piombino, desidera esprimere la propria gratitudine a quanti hanno collaborato all’ottima riuscita dell’evento: alla famiglia Morosi per aver messo a disposizione le strutture balneari, al parroco don Emanuele e ai fornai detenuti della Coop Nesos del penitenziario di Porto Azzurro per il sostanzioso pasto, alla Soc. Caput Liberum che ha garantito gratuitamente il servizio navetta da e per il porto, a tutti i commercianti di Capoliveri per i doni offerti ai bambini ed il generoso contributo economico per l’Istituto.
L.B.
per l'Elba non è stato il maltempo a far abbassare la lancetta delle presenze, le prenotazioni non c'erano, abbiamo lavorato con richieste all'ultimissimo minuto, sia luglio che agosto, se la Provincia darà i dati ISTAT con l'età delle persone che sono arrivate all'Elba si potrà notare il calo di almeno il 60% delle presenze di minori: questo vuol dire che le famiglie non sono venute, non ce la fanno ad andare in vacanza!
Redazione Il Fatto Quotidiano | 6 settembre 2014
Turismo, “per la prima volta luglio e agosto con il segno meno. Stagnazione cronica”
La federazione degli albergatori di Confcommercio lancia l'allarme per il settore. Calano le presenze e l'occupazione: "Grave momento per le strutture ricettive. Serve cura immediata e con misure non convenzionali"
[URL]http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/06/turismo-per-la-prima-volta-luglio-e-agosto-con-il-segno-meno-stagnazione-cronica/1112193/[/URL]
Scrivo non per far polemica ma per capire, perché dopo aver letto tutto l'intervento del dott. Casciano non ho capito perché la nave avrebbe dovuto ritardare la propria partenza per permettere ai detenuti e chi li accompagnava di non restare al massimo 50 minuti, probabilmente meno, in porto sotto al sole.
Mi è chiaro cosa avrebbe comportato un ritardo della nave (un disagio per centinaia di passeggeri, perché ovviamente sarebbero state in ritardo anche tutte le corse successive della stessa nave), non mi è chiaro invece perché le guardie penitenziarie e i detenuti non potevano aspettare la nave successiva, visto oltretutto che in questa stagione le navi si susseguono in tempi molto ravvicinati.
Se volesse spiegarcelo gliene sarei grata.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]La libertà' di Stampa e il diritto alla libera espressione: censura e libertà' [/SIZE] [/COLOR]
Autore: Marco Contini
Monsieur, non condivido nessuna delle vostre idee.
Ma sono pronto a morire perché possiate continuare ad esprimerle.»cit. Voltaire «
Ho voluto iniziare con questa citazione perché descrive pienamente quello che tutti noi dovremmo fare, difendere le nostre idee e quelle degli altri purché tutti possano dire la loro senza essere messi a tacere perché scomodi.
« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. […]» [art.21 della Costituzione italiana] Allora perché abbiamo ancora casi di censura, se esiste una libera espressione del proprio pensiero? Le generazioni del 21°secolo hanno, ormai, tante opportunità per informarsi che non sono censurabili, ma allora perché c’è ancora bisogno di censurare? A questa domanda non so se troveremo una risposta esatta ma chiediamoci:
Cos’è la libertà di stampa?
La libertà di stampa è una delle garanzie che un governo democratico, assieme agli organi di informazione (giornali, radio, televisioni, provider internet) dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente ai membri delle agenzie di giornalismo, ed alle loro pubblicazioni.
Si estende anche al diritto all'accesso ed alla raccolta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. Ma è anche la libertà di poter informare scrivendo senza essere attaccati sul piano personale e senza che un informazione si trasformi in opinione o venga ridotta ad una semplice presa di posizione, come fossimo in una guerra dov’è impossibile ragionare oltre una logica di schieramento.
Cos’è quindi la censura?
La censura in senso lato è tutto quanto impedisce la libertà di espressione, di opinione e d’ informazione.
Quando la censura può ritenersi giusta?
Con la censura un organo pubblico esercita un controllo sul contenuto di una manifestazione di pensiero, impedendone la diffusione quando è ritenuta contraria agli interessi dell’ordinamento. Sistematica nei regimi dittatoriali, la censura è un istituto eccezionale in uno Stato democratico. Infatti, l’unica forma di censura ammessa nel nostro ordinamento è quella sulle opere cinematografiche. Poiché la stampa, data la sua insostituibile funzione di collegamento tra i fatti e la collettività, è in piena sintonia con l’art. 1, comma 2°, Cost. secondo cui “La sovranità appartiene al popolo”. Per questo l’art. 21, comma 2°, Cost. stabilisce che “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. La norma vuole instaurare un rapporto diretto tra gli organi di informazione e la collettività.
Perchè la forma peggiore di censura è l'auto censura
Ora che avete letto vi sembrerà di non aver appreso niente di nuovo, continuerete a pensare liberamente e in alcuni casi non vi esprimerete restando succubi di idee altrui. Ma quanti di voi fanno sentire la loro voce esprimendo i propri pensieri anche se incongruenti con quelli della massa o della “maggioranza”?! Quanti di voi difenderanno le idee altrui?!
Ovviamente quanto sopra riprende un episodio di cui ho parlato sul mio profilo Facebook e che fa capire quanto pericolosa sia la presunzione di chi tenderebbe a sopire le idee altrui o a generare sudditanze psicologiche ergendosi a censore dei pensieri e delle ideologie .
Marco Contini
Ci sono due emergenze che segneranno il destino elbano:
-quattro detenuti arrivano tardi al traghetto e si vedono costretti ad essere trattati come fossero banali elbani.......
-la torre di rio è stata violentata da quattro tasselli dell'otto, che agendo in concorso fra loro si sono insinuati nelle sue calde mura.......
Altre banali problematiche passano in secondo piano, tipo la sanità, che vede in pochi giorni morire tre persone per problemi cardiaci, forse salvabili (e basta il forse) con un ospedale degno dell'Elba, oppure un giovane che sta male, si reca in ospedale, torna a casa e muore il giorno dopo.
Servono due indagini approfondite, una per il comandante del traghetto ed una per il trapanatore folle, soggetti capaci di distruggere l'Elba.
Vernacolelba
[COLOR=darkred][SIZE=4]SOLO I MAGISTRATI ED I DIPENDENTI DEL MINISTERO CHE PRESTANO SERVIZIO HANNO DIRITTI …E GLI ALTRI LAVORATORI? [/SIZE] [/COLOR]
Gent. Dott Franco Casciano
Dopo la requisitoria che ha pubblicato su questo encomiabile blog, mi vedo costretto a risponderle perché lei non ha fatto altro che mettere in evidenza una serie infinita di anomalie tipicamente italiane;
I mezzi pubblici sono tenuti a rispettare orari di partenza e di arrivo come in tutti i paesi civili, cosa che avviene assai raramente in Italia; questa necessità scaturirebbe dal fatto che spesso, per non dire quasi sempre, arrivi di un mezzo sono collegati con la partenza di un altro e che un cittadino spesso deve utilizzare più mezzi per viaggiare; un esempio banale è il treno in partenza dalla stazione marittima che ha collegamenti orari con alcune navi, o l’autobus di linea per es., ed un ritardo di queste significa interrompere un viaggio programmato e fermarsi per ore in attesa di un altro mezzo. Chi le risponde ha dormito una notte in albergo a Piombino per non aver preso l’ultimo traghetto delle 20,30 per un ritardo del treno. Nel caso specifico la nave che era in partenza da Piombino aveva collegamenti orari con autobus di linea di Rio Marina ed aspettare i detenuti che dovevano giungere a Pianosa poteva significare impedire a qualcun altro di prendere l’autobus per altro paese elbano.
Se su quel treno che ha fatto ritardo ci fosse stato un cittadino normale, quello cioè che lavora, paga le tasse, biglietti per viaggiare ecc ecc, non avrebbe nemmeno lontanamente pensato di telefonare per bloccare una nave in partenza, ed il fatto che il trasferimento di questi detenuti accompagnati fosse stato disposto dal magistrato di sorveglianza di Pisa, come lei ha più volte ricordato, non conferisce loro alcun diritto in più rispetto ai comuni mortali, ed aver telefonato al comandante per chiedere di ritardare la partenza non è arroganza, si chiama in un altro modo.
Ci fa notare, con tanto di punto esclamativo, che la polizia penitenziaria, gli educatori e la suora che accompagnavano i detenuti sono dipendenti del ministero della Giustizia e prestavano servizio!! E allora??, sono solo i magistrati ed i dipendenti del Ministero che prestano servizio?? Tutti noi che lavoriamo prestiamo servizio!!!!! Quando la mattina prendiamo la nave per andare a scuola o in banca, o alle poste o all’ospedale andiamo a prestare un servizio; ma questo non ci conferisce alcuna prerogativa, non ci conferisce diritti particolari sugli altri.
Ma siamo in Italia e lei evidentemente ha conservato un modo di pensare tutto particolare e crede che il mondo giri intorno ai magistrati, anche se solo di sorveglianza perché evidentemente ha avuto codesta impressione e probabilmente avrà anche gradito l’intervento del consigliere regionale di sinistra che si è occupato della questione. Eppure ne avrebbe di questioni toscane ben più importanti da pensare che non a quattro detenuti che hanno dovuto viaggiare sulla motovedetta della polizia penitenziaria.
Mi compiaccio con il comandante che se ne è sbattuto della richiesta (non arrogante ma…) e mi auguro che sia lo stesso comandante che un anno fa ha ritardato la partenza di una nave per ben 30 minuti ma per aspettare una autoambulanza che doveva riportare a casa, a Portoferraio, un ammalato, che l’unico ad avere qualche diritto in più.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]I musei napoleonici? Parliamone ma non date colpe al personale [/SIZE] [/COLOR]
di Enzo Feliciani (segretario nazionale UIL Pubblica Amministrazione)
I recenti articoli sulla carta stampata riferiti alle residenze napoleoniche dell’Elba hanno offerto una prospettiva parziale e, mi venga consentito, incompleta della situazione. Non a caso gli stessi dott. Della Lucia e Marini hanno ritenuto che il contributo de Le Figaro è stato «eccessivo», riconoscendo al contempo che sono stati fatti molti sforzi per il miglioramento delle condizioni di godibilità delle Residenze. E tuttavia altri ancora vanno fatti.
Il presunto stato di abbandono e l’asserita trascuratezza del museo Villa dei Mulini a Portoferraio vanno letti nella giusta prospettiva; probabilmente le condizioni generali del sito non rispondono agli standard qualitativi francesi (discorso che andrebbe appurato seriamente, magari con una bella inchiesta giornalistica), ma non si può negare che il Mibact abbia stanziato, negli ultimi anni, un’enormità di fondi per il recupero architettonico delle strutture. Recupero poi interrotto, ma che tutti noi ci auguriamo venga fatto ripartire al più presto. È pur vero che se alle alte sfere politico-amministrative del Mibact interessasse veramente valutare il raggiungimento dei risultati dei nostri Soprintendenti, oggi molti dirigenti affollerebbero l’italico litorale invece che sedersi dietro a scrivanie non proprio meritatamente occupate. Ma purtroppo non è così.
Il cuore della proposta elaborata dall’assessore Marini a seguito del disservizio lamentato da Le Figaro è il seguente: aprire le Residenze anche nel giorno di ordinaria chiusura (oppure in orario serale e notturno) per consentire un maggior legame con il turismo sul/del territorio. Da rappresentante dei lavoratori certamente non posso né voglio denigrare o sottostimare tale proposta, poiché sono abituato a interloquire senza pregiudizi ideologici. Pertanto, ben venga – se si raggiunge l’adesione dei lavoratori – l’implementazione dell’offerta culturale delle Residenze sette giorni su sette nella stagione estiva, ma purché ciò venga ratificato ad un tavolo di trattativa in cui vengano coinvolte le rappresentanze degli Enti Locali, del Mibact e delle associazioni di settore; un tavolo da cui si evinca che le prestazioni straordinarie siano ad esclusivo totale onere dei soggetti proponenti e non del Mibact, poiché la norma e la spendig review non lo consentono, così come non lo consente il clamoroso sottorganico con cui a stento si riesce a garantire l’apertura di undici ore giornaliere.
Nulla di più e nulla di diverso, in buona sostanza, rispetto a quanto è stato fatto lo scorso 31 agosto, quando l’apertura domenicale delle Residenze è stata sostenuta economicamente dagli Albergatori con il lodevole intervento del Comune di Portoferraio. Ma, ovviamente, in un regime di continuità nel periodo estivo e non solamente in occasione di eventi singoli o isolati. Colgo l’occasione per chiarire che l’alternanza dei giorni di chiusura tra la Villa dei Mulini e la Villa San Martino fu appositamente congegnata per garantire al pubblico la fruibilità di almeno una delle due residenze, in tal modo evitando la contemporanea chiusura dei siti, che dovrebbero chiudere di norma il lunedi. È anche bene ribadire che il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevede espressamente la gestione integrata pubblico-privato dei siti, laddove ne esistano le condizioni; ma spesso i roboanti progetti di partenariato si risolvono in disparità di trattamento dei lavoratori, in totale assenza delle tutele contrattuali e con l’inevitabile scaricabarile su uno Stato pigro, sonnolento, tirchio e incapace. Che, però, esborsa comunque una quota di denaro più consistente di quella dei privati! Non sarà forse che l’imprenditorialità all’italiana è disposta ad investire solo dove è palese un ritorno economico immediato e rilevante? Si veda il caso della Fondazione Museo Egizio di Torino e si otterranno risposte molto eloquenti.
Tutto ciò premesso, a nome della sigla che rappresento comunico a tutti voi la piena disponibilità e il sostegno ad individuare qualsiasi forma di accordo che possa soddisfare l’interesse legittimo delle parti coinvolte (Mibact, lavoratori, Enti locali, associazioni di categoria, turisti) sia a livello centrale che presso la competente Soprintendenza. Nel pieno rispetto, però, della tutela del patrimonio sancita dall’art. 9 della Costituzione e del Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori comparto Ministeri, dal quale non ho né la facoltà né il desiderio di derogare.
[SIZE=1] RISPOSTA A GIAN FRANCO CASCIANO HA FATTO IL SUO DOVERE IL CAPITANO DELLA NAVE A PARTIRE IN ORARIO I DIRITTI DEI PASSEGGERI CHE ERANO A BORDO VANNO RISPETTATI VORREI SAPERE CON QUALE DIRITTO RAPRESENTANTI DELLO STATO CHIEDENO IL FERMO DI UN MEZZO PUBLICO SIAMO IN DEMOCRAZIA NO IN UN REGIME DI POLIZIA[/SIZE]
.. ora il problema più grosso che ha Rio Marina è il cartello della Torre attaccato con tassello, senza tassello, chiodi o non chiodi.... ! uno scempio, una violenza!!! ma fatemi il piacere, la Torre è gia stata "violentata" anni fa, quando la Sovrintendenza ha dato l'ok a dipingerla interamente color cacar... ora per un tassello si scatena il putiferio.. finchè c'era Lui alla Torre poteva esse fatto di tutto e a tutti andava bene...
Sono molto contenta che il mio Comune sia capofila per la realizzazione del canile di Colle Reciso. Sarei però altrettanto contenta poter essere messa a conoscenza se potrò continuare ( lo spero ) a sostenere le spese dei miei 2 gatti e del mio cane, visto che ad oggi non mi è dato sapere a quanto ammontano le nuove aliquote sulle varie tasse comunali, quelle sulla casa e l'IMU. Eppure basterebbe poco ad informare i cittadini anche attraverso questo blog molto letto ed usato dagli Elbani, da molti amministratori dei vari Comuni, e spesso usato anche dagli amministratori del mio paese, o in alternativa sullo stesso portale dove ho letto la notizia del canile, o ancora meglio se si potesse fare su entrambi. GRAZIE.
In Risposta a Lando,
diciamo che lo striscione pendeva, legato da corde sopra e sotto, poi il vento lo ha strappato ed allora è stato fissato in modo permanente con dei tasselli o chiodi o quant'altro serva a unire la parete con il listello di legno di supporto.
Quindi allo stato attuale lo striscione non PENDE ma è ancorato saldamente alla parete...
ciao ciao..