[COLOR=darkblue][SIZE=4]Al Cinema Teatro Flamingo si pregusta il Natale: in sala “Ma tu di che segno 6?” e “Doraemon – Il film”. E arrivano promozioni e convenzioni. [/SIZE] [/COLOR]
Due nuovi appuntamenti con il cinema a Capoliveri.
Il Cinema Teatro Flamingo proietterà le novità del momento per grandi e piccini con film divertenti e coinvolgenti che piaceranno proprio a tutti.
Si parte il 19 dicembre con “Ma tu di che segno 6 ?” con un irrefrenabile Massimo Boldi che torna al “cinepanettone” dei vecchi tempi con la firma di Neri Parenti.
Con Boldi tantissimi i grandi nomi che rendono ancora più interessante la pellicola che già sta conquistando il pubblico di tutta Italia: un esempio? Gigi Proietti e Ricky Memphis, solo per citarne alcuni.
A Capoliveri non mancherà, poi, il film d’animazione per i ragazzi. Per tutti gli appassionati del genere, arriva nella sala cinematografica del Flamingo “Doraemon – il film”. Il protagonista è il gatto-robot più amato di tutti i tempi che dalla miniserie approda nei cinema di tutto il mondo.
Ed ecco che cosa ci aspetta al Cinema Teatro Flamingo a partire da questo week end.
“Ma tu di che segno 6?”
Il grande comico italiano Massimo Boldi torna alle origini con questo cinepanettone edizione 2014, targato Neri Parenti. Ed ecco che ritroviamo un film “comico e caciarone” - come l’ha definito lo stesso regista - dove con tanto humor diventano protagonisti i segni zodiacali insieme a cinque improbabili personaggi con le loro manie per le profezie astrali e l’oroscopo. Nel cast fra gli altri anche Gigi Proietti, Ricky Memphis, Vincenzo Salemme e Vanessa Hessler.
“ Doraemon – Il film” - 2D
Il simpatico gatto robot, nato dalla fantasia di Fujiko F. Fujio, che dal 1969 diverte grandi e piccini approda per la prima volta sul grande schermo con una nuova avventura, in uno spettacolare film d’animazione. Protagonista è sempre Nobita, un bambino di 10 anni destinato ad un futuro di insuccessi a causa della sua natura pigra a indolente. Per evitare che diventi un vero e proprio perdente, arriva in suo soccorso Doraemon, una sorta di “fratello maggiore” con il compito di aiutarlo e superare le avversità e a diventare un ragazzino assennato e un adulto responsabile.
Ed ecco tutte le info utili per usufruire di promozioni e convenzioni in arrivo con le vacanze natalizie 2014.
Costo Biglietti
I prezzi dei biglietti per gli spettacoli nel periodo 18 Dicembre - 6 Gennaio saranno:
Intero: Adulti 8€
Ridotto: Bambini con età inferiore a 12 anni 5€
Disabili: 5€
Supplemento 3D 2€
Offerte speciali Natale 2014:
Per le famiglie:
Il comune di Capoliveri ha deciso di fare un regalo a tutti bambini anticipando al periodo natalizio la promozione che si attiverà con tessera soci “Flamingo” a partire da Gennaio 2015.
Nel periodo natalizio i film Cartoon e Animazione per bambini avranno questo listino:
I bambini con età inferiore a 12 anni € 3
I ragazzi con età inferiore a 18 anni € 5
I bambini con età inferiore a 12 anni devono essere accompagnati da un adulto. Condizione obbligatoria per la sicurezza e per attivare l'offerta speciale.
Supplemento 3D € 2
Per i residenti all’Isola d’Elba appartenenti a queste categorie:
Over 65 € 5
Militari e Forze dell'Ordine € 5
Iscritti ad Associazioni di volontariato € 5
Studenti Universitari € 5
Supplemento 3D € 2
Convenzione Cinema e Pizzerie
Esibendo il biglietto del “Cinema Teatro Flamingo” sarà possibile usufruire della convenzione concordata con i ristoratori di Capoliveri . La convenzione prevede:
Una “Pizza Margherita o Napoli” oppure un “Primo Piatto” a scelta dal menù convenzionato + una bibita analcolica al prezzo di 5 €.
Ulteriori o diverse pietanze e bevande non sono incluse nella convenzione.
Questi i Ristoranti che hanno aderito all’iniziativa: ristorante pizzeria “Calamita”, ristorante pizzeria “Freccia Azzurra”, ristorante pizzeria “La Lampara” e Ristorante Pizzeria “Pozzo Vecchio”.
Prenotazioni, prevendite e acquisto biglietti c/o il “Cinema Teatro Flamingo”:
Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì
1 ora prima di eventuali spettacoli pomeridiani; 2 ore prima di eventuali spettacoli serali.
Mercoledì e Venerdì dalle ore 12,00 alle ore 13,00 e dalle ore 19.30
Sabato e Domenica dalle ore 14,30
Orari delle proiezioni e ulteriori info sulla pagina facebook “Cinema Teatro Flamingo”e al n. Telefono: 0565 939147
113275 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4]SANITA' NON E' QUESTO IL MODO DI GARANTIRE UN VALIDO DIRITTO ALLA SALUTE DEGLI ELBANI. [/SIZE] [/COLOR]
Leggiamo e commentiamo con preoccupazione questo articolo:
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2014/12/18/conferenza-dei-sindaci-sulla-sanita-56925/[/URL]
Questo non aiuta certamente l'Elba, 4 sindaci su 8 presenti, 2 su una linea e 2 su un'atra, MA DOVE VOGLIAMO ANDARE? Quando si tratta di mettere nelle casse comunali qualche spicciolo (vedi Gestione Associata) si muovono anche i Sindaci di riserva e quelli mancati, per la sanità in pochi si presentano a quel tavolo con siede vuote di chi potrebbe forse far superare lo stallo.
LA REGIONE CON LE SUE FORBICIONI NE VA A NOZZE.
Serve un tavolo allargato senza pensieri e vincoli politici e di parte, dobbiamo abbattere i paletti che ci siamo posti perché il paziente, domani potremmo essere noi, se ne frega della propaganda e dell’ EGO di qualcuno da salvaguardare. Prima di sedersi in conclave, sarebbe opportuno farsi un giro in ospedale passando per la chirurgia, l’ortopedia, il pronto soccorso per poi soffermandosi qualche minuto in più nel reparto oncologico sempre più affollato, allora ci si può confrontare, ma urge farlo con umiltà e voglia di risolvere e non mettersi in mostra dietro la telecamera sventolando il proprio Casato.
Bisogna partire dall’emergenza/urgenza che è il punto di partenza che ci può salvare la vita. Bisogna duellare con il coltello fra i denti per ottenerla anche a costo di lottare a mo’ di No Tav e se necessario chiedendo anche la base dell’elisoccorso all’Elba perché il tempo per spezzare una vita non supera i 60 minuti.
Elba Salute.
In quel di Pomonte, oltre un mese fa, sono iniziati i lavori per la sostituzione della tubatura dell'acqua sulla strada che porta al mare, a seguito dei numerosi e onerosi interventi sostenuti soprattutto nella stagione estiva, provocati dalla rottura delle vecchie tubazioni.
"Non ci saranno grossi disagi" assicuravano le "autorità" locali "si tratta di un lavoro che richiederà 15 giorni.
Ed invece, a distanza di un mese e mezzo, la strada da fare è ancora lunga. Gli operai hanno sospeso da qualche giorno i lavori e alla richiesta di chiarimenti da parte della civile popolazione, la risposta delle suddette "autorità" è sempre la stessa: "Noi non ne sappiamo niente, se ne occupa la ditta". Quella ditta che per tutto il periodo ha lavorato tre giorni a settimana e negli ultimi giorni arrivava, guardava, telefonava e se ne andava.
Ma si sa, in Italia funziona così. Chissà come sarebbero andate le cose se i lavori fossero stati fatti a maggio, come da progetto iniziale; magari ci sarebbe stata più fretta di finire, se non altro per gli albergatori che avrebbero subito i maggiori disagi; ma sono stati proprio gli albergatori a far sentire giustamente la loro voce e far posticipare il tutto per evitare di compromettere ulteriormente una stagione già segnata dalla crisi. Ma adesso gli alberghi sono chiusi, nella zona ci sono solo gli abitanti del paese, anziani, persone che devono andare a lavorare e non possono passare con la macchina, famiglie con bambini. E sono loro a subire i disagi della strada quasi impraticabile, dei mezzi di lavoro lasciati in mezzo alla strada.
"Noi non ne sappiamo niente, se ne occupa la ditta". La risposta è sempre la stessa, la responsabilità è sempre di qualcun altro. E i soldi pubblici si volatilizzano così...
E ci si chiede perché il paese va a rotoli quando già nel piccolo è tutto allo sbando. Chissà che futuro potranno avere le nuove generazioni.
Ho letto sul Tirreno di un suicidio a Sant'Andrea. Qualcuno sa dirmi chi era questa persona e dove abitava esattamente? .
Grazie
Complimenti a Bartoloni di cui condivido appieno il pensiero. Per un attimo mi sono illuso pensando che fosse un isolano doc e ho pensato, vuoi vedere che a forza di predicare al deserto , come Berto, qualcuno si è reso conto che i proprietari di case foresti sono una fonte di ricchezza e non i soliti polli rompiscatole solo da spennare? poi leggendo meglio...Bartoloni è romano di nascita ......
Sono rimasto veramente perplesso sui risultati della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità, che ci restituisce uno scenario veramente preoccupante, stante la divisione tra i Sindaci che certamente acuisce la distanza interna e ostacola ulteriormente questa difficile concertazione, a scapito di tutti i cittadini.
Per porre le basi ad una discussione che non sia populistico-demagogica e quindi sterile, sarebbe necessario ampliare un po’ gli orizzonti ed affrontare il tema con realismo. Il paese è in profonda crisi ed una delle cause di questa crisi è l’enorme spreco che si è perpetrato negli ultimi 30 anni nella Sanità, settore che in questi anni è stato un pozzo senza fondo ed ha contribuito a condurre il paese in un gravissimo deficit.
La discutibile politica regionale di tagli alla Sanità, non ha colpito solo l’Elba, ma tutta la periferia della regione, ridimensionando , quando non proprio smantellando i servizi sanitari sia intra- che extra ospedalieri. Tale politica altro non è che il riflesso delle scelte del governo centrale, che chiede alla Regione di risparmia fino all’inverosimile, pena la testa dei Governatori.
Ed in questa ottica la politica regionale altro non fa che seguire le linee guida imposte dai Ministeri della Finanze e della Salute, che, in tema di spending review, sta rivoluzionando l’intero sistema.
In questo complesso scenario, dove le risorse sembrano essere tutte convogliate nei maggiori centri di potere (leggi Pisa e Firenze), la sofferenza colpisce indistintamente tutte le realtà periferiche come, a esempio, Piombino, dove i servizi ospedalieri sono stati ridotti e dove è a rischio chiusura anche il centro nascite (per via dei pochi parti/anno che non sono sufficienti, secondo la Regione, a tenere aperta tale struttura).
Per tali ragioni bisognerebbe affrontare il problema calati nella realtà e proprio in quest’ottica la proposta di riordino portato in discussione in seno all’ultima Conferenza dei Sindaci dal Sindaco di Portoferraio rappresenta, a mio parere, un punto di partenza importante per una discussione realistica e non demagogica. Mi auguro che i Sindaci trovino un punto di incontro e si rendano conto che una tale difficile battaglia, se non condotta in una visione totalmente unitaria, è già persa in partenza.
Gluigi
Buongiorno, per il Sindaco Ferrari:
non so chi la consigli, ma per favore lasci stare la rete ospedaliera con Piombino e Cecina tre debolezze non fanno una forza. anche gli altri due ospedali hanno subito e subiscono notevoli tagli.
Battere sullinsularita'.
Volevo complimentarmi con i Sindaci che ieri non erano presenti alla Conferenza dei Sindaci per discutere della linea da seguire per cercare di salvare il salvabile di quel che è rimasto del nostro Ospedale :bad:
Ricordatevi che chi vi ha eletto ha avuto fiducia in voi...........ancora complimenti !!!!!!!!
Per i servizi fondamentali ( Sanità, trasporti) avete dimostrato ancora una volta che abbiamo riposto proprio male las nostra fiducia.
Ancora grazie :bad:
Svizzera, banca centrale introduce tassi negativi
Reuters
ZURIGO (Reuters) - La banca centrale svizzera (Snb) ha reso noto che verrà introdotto un tasso di interesse negativo di -0,25% sui depositi bancari a vista presso l'istituto centrale, nel tentativo di scoraggiare gli acquisti su un asset ritenuto sicuro dal mercato.
Nelle ultime settimane il franco si è avvicinato al limite stabilito di 1,20 sull'euro, a causa della debolezza della valuta unica, legata alle attese del lancio di un quantitative easing da parte della Bce.
La Snb ha inoltre annunciato che la banda obiettivo per il Libor a tre mesi è stata allargata tra il -0,75% e lo 0,25%.
Ps. Provate ad immaginare il prezzo degli immobili tra 5 anni in Italia!!!! 😮
Meno male che c'è Cecilia Pacini con Italia Nostra che indica la via,la strada,la verità da seguire.
Propongo Italia Nostra ad amministrare l'Elba.
ELBANA
Il sistema educativo scolastico italiano è sofferente e non funziona per molti aspetti e problemi.
Il problema non è soltanto di edilizia scolastica strutturalmente deficiente.
La sofferenza del sistema educativo italiano proviene anche da coloro che lavorano in queste strutture: il corpo docente.
Corpo docente che assai spesso giudica e valuta il corpo discente con criteri politici,di appartenenza partitica, vanificando e violando il dettato costituzionale che vuole una pubblica amministrazione imparziale.
[COLOR=darkblue][SIZE=4]'Elba è anche nostra [/SIZE] [/COLOR]
di Romano Bartoloni
Miopi, stupide e gratuite sono le offese di taluni ambienti ai proprietari di seconde che rivendicano, non elemosinano legittimi e dignitosi sconti tariffari per l’andirivieni sui traghetti. Non sono accattoni da strapazzo, né appartengono a qualche riserva nomade da ghettizzare. Sono diverse decine di migliaia accasatisi nell’isola nell’arco di una 50ina di anni e che portano ogni anno milioni di euro all’economia isolana. Sborsano più quattrini dei residenti con l’Imu dedicata solo a loro, e condita con la Tasi e la Tari (la tassa sui rifiuti pagata non a consumo ma a pieno prezzo annuale), pagano luce e acqua a costi maggiorati. Ma non battono ciglio, al massimo mugugnano, perché sono davvero innamorati dell’isola. Altrimenti avrebbero abbandonato baracca e burattini da un pezzo per andarsene verso lidi più a buon mercato. Oggi, fra le mete più ricercate, spicca la Tunisia che, a un paio di ore di aereo (e non a mezza giornata di viaggio fra auto e nave), offre paradisi in terra a spese stracciate e a fisco zero.
Non sono vacanzieri mordi e fuggi. Convivono, fraternizzano, persino si sposano sul posto, insomma stabiliscono legami duraturi con gli isolani. Grazie a loro l’edilizia è sempre in moto; si sono moltiplicate le imprese di servizio, industria e commercio non vanno in letargo o campicchiano in attesa del ritorno dei turisti. Con il loro tam tam fra amici, parenti e colleghi di lavoro contribuiscono alla promozione e alla crescita dell’isola meglio di aziende turistiche che spandono e spendono con scarso costrutto. Non da oggi sono disposti a pagare anche più di un euro per la tassa di sbarco, purchè i quattrini siano davvero destinati, come peraltro prevede lo statuto della gestione associata fra i Comuni, a risolvere cronici disservizi e non a perdersi in iniziative improduttive. I soldi distribuiti a larghe mani per i mille rivoli delle manifestazioni napoleoniche non hanno portato nel 2014 né un turista in più, nè un visitatore in più nei musei imperiali.
Quando noi pionieri approdammo sullo Scoglio negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, l’economia non solo era arretrata, ma era finita in ginocchio nonostante gli aiuti della Cassa per il Mezzogiorno. La chiusura degli altiforni di Portoferraio aveva impartito un colpo mortale. Contadini e vignaroli faticavano a sbarcare il lunario. Si esportava a quattro soldi vini da taglio strappati con tanto sudore dai vigneti di montagna. In molti ripresero la via delle emigrazioni verso le Americhe.
Quando arrivò il benessere con il turismo di massa, noi non scappammo schifati come fecero tanti vip. Ci hanno seguito generazioni di continentali che hanno scoperto e riscoperto con noi le bellezze della “nostra isola”, chiudendo spesso un occhio alla lacunosa accoglienza. Penso che meriteremmo non tirate d’orecchio, ma la soddisfazione della cittadinanza onoraria.
Risparmiare sulle tariffe dei traghetti di qualche centinaia di euro all’anno significa incoraggiarci a sfidare i rigori e le solitudini invernali pur non di non perdere il piacere del contatto non con la seconda casa bensì con la casa dell’isola del cuore.
Romano Bartoloni giornalista, “pugginco” di adozione dal 1956
Grazie Faber per gli auguri, sono commosso per la tua memoria (che t'invidio perchè la mia comincia ad essere un po' scarsa) e ti rispondo anch'io con una frase famosa:
"Non si è mai troppo vecchi per essere giovani e così più invecchio e più m'innamoro"
Purtroppo sull'argomento c'è una barzelletta altrettanto nota:
Un arzillo vecchietto viene intervistato da una avvenente giornalista: 'ma a lei piacciono ancora le donne?'
Come no, è la risposta, eccome se mi piacciono ma vede è la memoria che mi frega: non mi ricordo più perchè...
Certo che sembra ce ne siano tanti di panni sporchi da lavare nella riserva elbana, meno male che c'abbiamo pure la lavanderia industriale, chissà cosa penseranno i turisti che pagano la tassa di sbarco dopo aver letto il Tirreno anche oggi:
"Visitelba.info deve essere ancora costruito, visto che non può neanche essere paragonato a portali turistici esaustivi e ricchi di informazioni come Visitischia.com o Visit-Corsica.com, solo per citarne alcuni dagli obiettivi simili."
"Benedetto Croce"
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Considerazioni di Italia Nostra Arcipelago Toscano sulle proposte e indicazioni degli esperti della GAT per l’isola d’Elba [/SIZE] [/COLOR]
Il dibattito interessante, ma dai toni feroci, che si sta sviluppando in questi giorni sulla conduzione della Gestione Associata, che rischia di distogliere l’attenzione dei più dal vero cuore della questione, merita davvero attenzione e priorità. Le premesse infatti vanno ben oltre considerazioni di bilancio o di risultati condivisibili.
Le premesse per intervenire sulla nostra economia in crisi sono le migliori che abbiamo mai avuto in questi ultimi anni. Stiamo per rivivere la fase gloriosa dell’EVE, caratterizzata dalla sperimentazione e dai primi successi in un mondo del turismo nuovo, che non conoscevamo ancora veramente. Quando i nostri nonni o i nostri genitori si sono rimboccati le maniche e si sono inventati il turismo elbano del dopo-guerra, hanno dovuto imparare le regole essenziali per fornire un’ospitalità congrua e andare incontro alle richieste dei nuovi turisti. Anche adesso gli elbani devono rimboccarsi le maniche per imparare le nuove regole dell’ospitalità di oggi, che mira a includere anche la primavera e l’autunno, se non proprio l’inverno.
La tassa di sbarco offre prospettive forti e un’autonomia tale da poter fare dei programmi molto più ambiziosi di quanto immaginato solo fino a un paio di anni fa.
I consulenti della Gestione Associata per il Turismo hanno fornito un’analisi precisa di come dovremmo organizzarci il nostro futuro. Le indicazioni sono chiare, condivisibili, interessanti, stimolanti, adatte a portarci nel futuro, piene di spunti. Resta da sapere se i nostri amministratori e imprenditori riescono ad ascoltarle. Come in maniera decisa illustra il prof. Paolo Ricotti, “se io voglio far evolvere l’economia devo definire il mio target del futuro, non quello attuale”. La mia domanda parte da questi inviti e spiegazioni molto convincenti: quanti comuni sono disposti a proporre scelte coraggiose, che possono offuscare l’effetto di un successo immediato, e quanti sono disposti ad attendere qualche anno per poter assaporare i risultati di un vero cambiamento?
Citando ancora il prof. Ricotti, quando ci ammonisce di “fare in modo da avere eccellenze locali, senza aspettare troppo”, ci suggerisce alcuni punti cruciali che meritano di avere la priorità. Per tenerne traccia ci dovrebbe essere una specie di pagella, o di registro, da far firmare a ogni Sindaco, un patto di fiducia e solidarietà reciproca per l’attuazione di alcuni cambiamenti strategici dal valore incalcolabile se concepiti a lungo termine.
Il primo è la trasparenza sulla destinazione degli introiti della tassa di sbarco, per mettere davanti alle rispettive responsabilità ogni amministratore che scelga l’utilizzo dei fondi per motivi futili e contingenti.
Il secondo punto immediatamente successivo è un vero e ingente investimento sulle scuole.
Thomas Jefferson, uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti, il principale autore della Dichiarazione d’Indipendenza, terzo Presidente, Governatore della Virginia, deputato, ambasciatore in Francia, Ministro degli Esteri del Presidente George Washington, nonché uno degli uomini più amati e stimati al mondo, una vera icona dei tempi nostri e del passato, ecco, sulla sua tomba chiese che venisse scritto semplicemente: “Fondatore dell’Università della Virginia”. Ancora oggi, dopo centinaia di anni, la U.V.A. è un’università tra le più prestigiose al mondo, e una tra le più originali e pregevoli anche architettonicamente.
Che cosa fa l’Elba per le sue scuole? I nostri studenti, che oggi studiano e crescono in edifici fatiscenti e trascurati, saranno i nostri amministratori e imprenditori di domani. Il nostro futuro è nelle loro mani, la nostra storia, cultura, professionalità, competenza, immagine che proiettiamo a chi ci viene a visitare passerà attraverso di loro. Italia Nostra Arcipelago Toscano lancia allora questo invito: la tassa di sbarco dovrebbe essere investita in modo cospicuo principalmente per l’istruzione e le scuole elbane.
Oggi mancano professionalità adeguate. Tutte le volte che all’Elba si parla di “OCCUPAZIONE”, ci si riferisce a mano d’opera poco qualificata. Secondo una statistica commissionata due anni fa, l’accesso all’università dei nostri studenti è 1-30. Inoltre all’Elba mancano tecnici, manca personale specializzato e vario.
Nel settore alberghiero:
La maggior parte dei capi servizio impiegati all’Elba è composta da persone non elbane. Dov’è una scuola alberghiera di prestigio, rinomata nel mondo, o semplicemente in Italia, che prepari i nostri giovani al futuro, per rimanere e maturare all’Elba? manca un’istruzione organica, nonostante esistano episodi, manifestazioni o corsi di pregio ma non continuativi.
Artigianato:
Oggi iniziano, timidamente innovative, alcune attività di nicchia, ma in generale non esiste originalità nemmeno nelle professioni: mancano gli artigiani, manca originalità di prodotto. È strano, perché invece è dimostrato dalla realtà locale che l’artigiano che riesce a creare un prodotto di qualità e originalità viene premiato dal mercato. I Comuni dovrebbero privilegiare i piccoli artigiani, ma non vengono proposti adeguati incentivi fiscali, agevolazioni comunali, percorsi di formazione e sostegno, né vengono cercati e applicati in modo sufficientemente evidente progetti di formazione di giovani a livello italiano o europeo.
Cantieristica e portualità:
Dove sono i tecnici specializzati, gli esperti preziosi che attirano fiducia e clientela di nicchia, gli ingegneri nautici, i maestri d’ascia? Oggi abbiamo operai, qualche meccanico. La scuola nautica ha un senso all’Elba? Quanti comandanti dei traghetti sono elbani? Quanti skipper di grandi o piccoli yatch licenziamo nei nostri mari?
Geometri:
Abbondano invece i geometri. Ogni anno l’istituto ITGC diploma più di trenta geometri l’anno, a volte il doppio. Si può riqualificare un corso di studio che in effetti è tra i migliori all’Elba? Quale futuro possiamo davvero dare loro? Si è creato un folto gruppo di geometri elbani che, indirizzati su questa strada dai rispettivi genitori nella speranza di un futuro promettente, orientano e indirizzano invece il futuro di un’isola che è ormai satura di questo tipo di professionisti.
Cultura:
Il vero settore trainante invece, come confermano dati da tutto il mondo, è la Cultura, che diventa motore vero di tutta un’economia. Investire in musei, fare rete, non ritirarsi nelle proprie nicchie, allargare i contatti, fare promozione culturale, sono solo alcuni dei numerosi aspetti in cui questo settore si può e deve evolvere e maturare. Sono pronti i Comuni a osare innovazione in questo settore? Chi gestirà i musei o i centri culturali del nostro futuro? Non certo il classico impiegato che strappa i biglietti, ma imprese culturali, con una gestione innovativa che comporti la crescita e formazione di giovani diversi da quelli che conosciamo oggi. Un esempio per tutti è “Archeo Color APS”, alla Villa Romana delle Grotte, la scorsa estate, con tre giovani laureate, non elbane, che si sono trasformate in tre giovani imprenditrici.
Scienze/Natura:
Si parla di PNAT, del Parco dei Cetacei, di archeologia, di paleontologia, entomologia, geologia, botanica, … tutte aree in cui l’Elba o l’Arcipelago Toscano hanno punte di eccellenza. Ricercatori da tutto il mondo continuano a venire a trovarci per studiare le nostre terre, la nostra natura, i nostri minerali, la nostra storia. Quanti di questi ricercatori sono elbani?
Il prof. Ricotti identifica “la strabordante presenza della natura, vissuta come elemento forte ed esclusivo” come uno degli argomenti strategici per il nostro futuro. Ecco allora che, oltre agli scienziati, servono anche le Guide ambientali. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano si sta adoperando in questo senso con corsi, aggiornamenti e selezioni. Ma fare la guida è un impegno e una competenza che va oltre questi brevi corsi, potrebbe nascere come un percorso scolastico e formativo che ora è carente. Allo stesso modo possiamo parlare delle Guide culturali: ne servono tantissime, tante quanti sono i nostri musei, quelli già aperti ma tenuti sonnolenti, quelli da creare, quelli all’aperto, al chiuso, in ogni Comune. È una professionalità da definire, da curare, perché le guide spesso sono l’interfaccia con i nostri ospiti.
Lingue:
La conoscenza dell’inglese all’Elba è insoddisfacente. Una vasta maggioranza delle nostre guide parla un inglese scolastico, il francese e il tedesco sono le sole lingue alternative. Pochissime sono le pubblicazioni tradotte. Serve investire anche in questo settore. Mancano libri, pubblicazioni nelle lingue straniere più utili.
L’Assegno disoccupazione:
Per anni questo cuscinetto sociale, motivato dalla crisi occupazionale invernale, ha prodotto dei grandi benefici e ha salvato molte famiglie da un evidente disagio economico, ma contemporaneamente ha prodotto anche effetti devastanti. Una dicotomia di vita e di energie, di speranze e di immaginazione tra l’estate concitata e un inverno in attesa, ha anestetizzato intere generazioni di giovani elbani.
Il meccanismo automatico di ricevere un assegno garantito da almeno sei mesi di occupazione estiva, per poi completamente “staccare”, partire, disinteressarsi dell’isola d’Elba, ha generato la mancanza di una spinta emotiva per migliorarsi, per scovare soluzioni innovative a uno stile di vita consolidato negli anni.
Durante i sei mesi di disoccupazione sarebbe auspicabile la misura altamente impopolare di introdurre l’obbligo di :
- presentarsi almeno una volta al mese all’ufficio disoccupazione per dimostrare di fare il possibile per cercare un impiego;
- offrire un servizio civile per la comunità o per la conservazione della natura.
Piano paesaggistico Regione Toscana:
Si parla molto del Piano Paesaggistico della Regione Toscana. I punti più rilevanti per il nostro esempio elbano della tassa di sbarco sono riconducibili ad alcuni principi del piano: si deve impedire di continuare a sfruttare in modo sistematico le campagne elbane. Il nostro territorio deve essere protetto e deve naturalmente tendere al “bello”. Il “bello” è molto facile da definirsi, perché attualmente l’isola d’Elba è “in disordine”, è spesso impresentabile, sporca, mal funzionante, approssimativa, se pure circondata da una cornice naturale e marina ancora eccellente, ma dalle risorse sempre più limitate. Alla fine della stagione estiva gli elbani sono esausti, e con essi anche l’Elba, strapazzata ovunque.
Il minimo da chiedere a tutti i Comuni, prima ancora di dedicarsi alla promozione tradizionale, è questo:
- Lavorare in sintonia e coralità di intenti, tenendo presente che non siamo solo otto Comuni divisi, ma siamo un’isola parte di un Arcipelago Toscano in altrettanta crescita e evoluzione;
- Non privilegiare il turismo dei mesi di alta stagione, ma privilegiare quello del resto dell’anno, cioè fare esattamente il contrario di quello che è la prassi comune;
- Curare le strade e gli spazi pubblici;
- Privilegiare i mezzi pubblici (taxi, bus, navette marittime; aerei; navi);
- Mettere in cima alle priorità il porto commerciale di Portoferraio, vetrina per tutta l’isola, congiunta di tutti i Comuni. Dovrebbe diventare il primo parco cittadino di Portoferraio, accogliente, efficiente, decoroso e non il monopolio incontrastato dell’Autorità portuale;
- Insieme al porto l’ospedale è un’altra vetrina di un paese civile e educato, è un bene pubblico che merita di essere curato sia come struttura medica ma anche come accoglienza decorosa degli spazi pubblici, e i turisti sono i maggiori frequentatori del nostro ospedale per almeno quattro mesi l’anno. [Dalle grandi questioni ai piccoli futili esempi che fanno la differenza: con gli introiti della tassa di sbarco si potrebbero comprare due ascensori esterni, dovrebbe essere sistemato il parcheggio, dovrebbe sparire l’effetto “Beirut”, si potrebbero semplicemente mettere delle poltroncine decorose nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso];
- il degrado urbano e extra-urbano dovrebbe sparire;
- il verde pubblico dovrebbe essere rivalutato;
- l’inquinamento luminoso esagerato dovrebbe essere modulato;
- le linee dell’Enel che adesso intersecano le nostre campagne dovrebbero essere interrate il più possibile per far sparire i crescenti e imponenti tralicci.
La lista degli interventi comunali da realizzare con la tassa di sbarco rimane infinita, circondata da una grande aspettativa, perché in effetti è una ricca occasione per interventi, suggerimenti e contributi.
L’unica considerazione, principale, che rimane, è una sola: nessun turista “per bene” torna mai più in un luogo dozzinale, con un’accoglienza non professionale di alto o buon livello. L’Elba è bellissima di per sé, ma noi, belli dentro, lo siamo altrettanto? Non basta la pubblicità, non basta urlare al mondo quanto siamo bravi, possiamo assumere i migliori consulenti del mondo, ma, poi, è compito nostro rimboccarsi le maniche, lavorare, in maniera corale, impegnarsi, meritarsi il successo, per crescere senza egoismo, con lungimiranza.
17 dicembre 2014
Cecilia Pacini
Presidente
[COLOR=darkblue][SIZE=4]VIVIAMO PORTOFERRAIO...LARGO AI GIOVANI [/SIZE] [/COLOR]
Ecco i primi due giovani assunti nel comune di Portoferraio. Andranno a ricoprire i ruoli di funzionario amministrativo e tecnico
Si tratta della dott.ssa Alessandra Falagiani, nata a Portoferraio, 31 anni, laureata in Scienze dell’economia a Firenze nel 2011, praticantato da dottore commercialista e consulente tributario e dell’arch. Ilaria Poggiani, 36 anni di Montaione (FI), laureata in architettura a Firenze nel 2009, dal 2009 esperienze lavorative nel comune di Montaione dove si è occupata del regolamento urbanistico.
In tempi record – sottolinea il Sindaco Mario Ferrari – è stata stilata la graduatoria per la selezione di un funzionario amministrativo e un funzionario tecnico, graduatoria che, voglio ricordare, sarà a disposizione di tutti i Comuni elbani.
Il mio auspicio è che buona parte di quelli entrati in graduatoria possano trovare al più presto un posto di lavoro nella Pubblica amministrazione.
[COLOR=darkred][SIZE=5]Gestione associata: non è che comincia a far gola il malloppo? [/SIZE] [/COLOR]
Qualche considerazione sulle polemiche di questi giorni intorno alla cosiddetta “gestione associata del turismo”.
La gestione associata è nata in seguito alla soppressione delle aziende di promozione turistica della Toscana -decisa dal governatore Rossi qualche anno fa, in occasione di un taglio dei trasferimenti dallo stato alle regioni- ed è di fatto diventata pienamente operativa con l’istituzione della “tassa di sbarco”, a partire dall’estate 2013.
Lo spirito dell’operazione era questo: venuto meno l’organismo pubblico preposto alla promozione –appunto, l’APT- gli otto comuni elbani si coalizzano e si consorziano per provvedere a questo tipo di attività, che è essenziale per una zona come l’Elba che vive esclusivamente di turismo. E si pensò, quasi subito, di finanziare la nuova struttura istituendo una, sia pure irrisoria, tassa di sbarco, che avrebbe garantito entrate certe e sicure nel tempo.
Si decise subito che il comune capofila dell’operazione sarebbe stato Capoliveri, che oltretutto è il comune con più presenze turistiche, e nessuno ha mai trovato nulla da ridire in proposito. Il referente del’Amministrazione in materia è sempre stato Claudio Della Lucia, persona seria e capace. Quest’anno la gestione dell’attività promozionale è stata affidata, in gran parte, a due esperti del settore: Rossi e Getz.
Veniamo ad oggi. Il quotidiano “Il Tirreno” ha deciso di dedicare un’inchiesta in tre puntate alla gestione associata, in particolare al modo in cui i fondi disponibili (quasi 950.000 euro) sono stati utilizzati. Già dopo la prima puntata la reazione del sindaco di Capoliveri Barbetti, che si è sentito ferito da certe insinuazioni, è stata particolarmente violenta. Di sicuro, ha ecceduto nei modi e nei toni, ma noi elbani conosciamo Barbetti e sappiamo quanto è irruento, focoso e combattivo. Siamo sicuri che si è anche lasciato trasportare dalla rabbia e magari ha detto cose che non voleva dire e ha usato parole di cui poi si è pentito.
Non sono stati commessi errori nella gestione associata? Sì, sono stati commessi, naturalmente: di sicuro è mancata un po’ di trasparenza, sin dalle origini, e certe scelte operate non possono non suscitare qualche perplessità. Ma sempre nei limiti del fisiologico.
Riconosciuto questo –e riconosciuto pure che la libertà di stampa è sacra e inviolabile e nessuno può proibire ad un giornale di dedicare un’inchiesta a qualsiasi argomento- e andando al nocciolo del problema è comunque lecito chiedersi se l’ira di Barbetti sia più o meno giustificata. In passato, non era mai accaduto che “Il Tirreno” dedicasse un’inchiesta in tre puntate ad un’altra questione di interesse locale, con addirittura due paginate fitte fitte a puntata. Eppure, pur essendo la promozione turistica un settore di grande importanza per una località come l’Elba, esistono tematiche di rilievo ancora superiore, come la sanità e i trasporti marittimi.
A qualcuno risulta che il quotidiano in questione abbia mai dedicato un’inchiesta al sistematico smantellamento del nostro ospedale operato dalla regione (in particolare da Enrico Rossi, prima assessore alla sanità, ora governatore e fra pochi mesi di sicuro riconfermato plebiscitariamente nella carica) o al passaggio della compagnia pubblica di navigazione, Toremar, nelle mani dell’allora unica compagnia privata, con la realizzazione di un vero e proprio regime di monopolio nel vitale (perché se il costo del viaggio è eccessivo l’Elba diventa di fatto irraggiungibile e il pane per noi non arriva più), per noi, settore dei trasporti marittimi?
Se si pensa a tutto questo, diventa allora difficile ritenere casuale l’inchiesta del Tirreno. Non sarà che questo quasi milione di euro (che, sì, sono pochi rispetto alle cifre a cui sono abituati in regione, ma rappresentano comunque una sommetta del tutto considerevole) comincia a far gola al Parassitario Avanzato annidato all’interno dei Palazzi del Potere fiorentini? Potrebbero aver ragionato così: “Ma come si fa a lasciare tutti questi soldi in mano al gorillaio? Gli vanno tolti, in qualche modo, altrimenti questi finiscono col combinare del casino”. E allora via con il lancio –approfittando della stampa compiacente e di qualche ascaro locale- di una campagna contro la gestione associata, con l’evidente intento di far scoppiare uno scandalo e di dare così modo ai Palazzi di intervenire dicendo: “Voi isolani siete proprio dei primitivi. Non vi si può lasciare soli un minuto senza che creiate dei casini tremendi. Comunque, menomale che vi teniamo sotto controllo. D’ora in poi i soldi della tassa di sbarco li prende mamma regione e decidiamo noi come spenderli…”.
Per questo, ci permettiamo di dare un consiglio ai sindaci elbani: massima coesione e niente polemiche e se c’è qualche panno sporco da lavare –può succedere a tutti, anche nelle migliori famiglie- lo si deve fare all’interno delle mura domestiche. Se così non fosse, rischieremmo di perdere delle risorse che sono essenziali pere il futuro della nostra industria turistica.
Elba 2000
Movimento in difesa dei diritti elbani
Fonti autorevoli riportano che l'Italia nel 2015 uscirà dalla recessione, di seguito è riportato che sempre il prossimo anno salirà la percentuale dei disoccupati, per scendere poi nel 2016 dopo un aumento al 12.9% per scendere poi al 12.6%, considerando che oggi è al 12.7%, senza non ricordare quella giovanile che ha raggiunto dati allarmanti con una percentuale che si aggira intorno al 44%. Insomma senza tanti giri di parole, la disoccupazione, dopo una impennata significativa nel prossimo anno, scenderà ancora ai livelli attuali. Non c'è che dire, veramente buone notizie, e qui si sta a discutere sul festival di Sanremo ( andarsi a leggere le notizie di oggi ) l'Italicum, le olimpiadi ( pare che gli Stati Uniti si candideranno, meno male..... ) e "pare", come già riportato in altri interventi, si discuta di un innalzamento dell'aliquota iva dal 10 al 22% su un prodotto da riscaldamento (pellet) come se riscaldarsi fosse considerato un bene di lusso, o come pensare che con meno di 800€ al mese si possa vivere dignitosamente, pertanto niente aumento di 80€ ai pensionati.
[COLOR=darkred][SIZE=5]Mostra fotografica "Campo com'era" [/SIZE] [/COLOR]
A Marina di Campo, dal 30 dicembre 2014 al 4 gennaio 2015 per l'orario 15.00-19.00, presso la Scuola Elementare Teseo Tesei in via Roma n.26 viene effettuata la Mostra "Campo com'era" realizzata dall'Associazione Amici di Montecristo col Patrocinio del Comune di Campo nell'Elba.
Vengono esposte immagini del passato campese su 13 pannelli di tematiche diverse (Moli, bastimenti e pescherecci - Case, strade e monumenti storici - Attività e servizi - Pesca e pescatori - Personaggi - Matrimoni - Sport - Avvenimenti storici). I pannelli sono completati con descrizioni riguardo i singoli soggetti e gli avvenimenti.
I visitatori, assistiti da una guida col compito di fornire informazioni supplementari a completamento delle immagini sui pannelli, possono ammirare angoli caratteristici, personaggi particolari, avvenimenti storici in momenti di pace e di guerra. Seguendo il percorso, con ricordi interessanti e gradevoli emozioni, si rivive la vita di Campo nei diversi momenti della sua storia. Con questo ritorno al passato si rivedono il parroco don Zanotti con i giovani, il Grinso a pesca di polpi, Giovannaccia e le amiche, la Galenzana del Generale Mibelli, Tatò e i primi pescatori campesi, le squadre di calcio campese chiamate "Lì per Lì", il porto con lo scarico della pomice e il carico del granito, l'Armo Remiero campese alle prime regate, la flottiglia Mattera ancorata nel porto, Via Marconi con le villette in costruzione, l'albergo Principe Vittorio Emanuele con Piazza del Tembien, il gruppo di marinai con esperienza di viaggi a Capo Horn, la cerimonia di soldati alleati in Piazza della Vittoria dopo lo sbarco, il cimitero dei caduti alleati nel 1945, e altro ancora.
I visitatori, con questo ritorno al passato, sapranno apprezzare questa iniziativa dell'Associazione Amici di Montecristo supportata dal Comune di Campo nell'Elba.
Raffaele Sandolo
(elbasun@infol.it)
16/12/2014. TeleElba trasmette un servizio shock sull’Istituto di Istruzione Superiore “Brignetti”: a partire dallo sciopero spontaneamente organizzato dai ragazzi, la rete televisiva locale ha dedicato un intero servizio alle condizioni “vergognose” dell’istituto e delle sue strutture.
Indubbiamente molte cose non vanno e richiederebbero un intervento immediato ed incisivo: i problemi strutturali dei laboratori, l’assenza di una palestra, il mancato riscaldamento di alcune aule (due, nello specifico). E, tuttavia, chi vi scrive – ovvero i docenti della scuola – ha l’esigenza, quasi l’obbligo, in nome della passione e dell’impegno che profonde nel proprio lavoro, di rilevare aspetti della questione altrettanto reali e, a nostro giudizio, rilevanti. In primo luogo il fatto che i ragazzi, evidentemente, tengano alla scuola, benché tanto “disastrata”. E che ci tengano è proprio la protesta a dimostrarlo. Quella stessa mancanza di rassegnazione che accomuna gli studenti ai docenti dell’istituto. Chiunque abbia insegnato al Brignetti, difatti, riporta due impressioni in qualche modo decisive: il piacere di ritornarvi e il clima collaborativo che vi ha respirato e vissuto. Perché, sembra quasi strano doverlo ricordare, i docenti hanno fatto e continuano a fare il proprio lavoro con impegno, passione, fiducia nella sua utilità. Sì. Utilità. Perché sarebbe bene rammentare, anche alle istituzioni di competenza, che il Brignetti è l’unico istituto alberghiero e professionale dell’isola d’Elba. Il che, al di là di preconcetti un po’ troppo datati per essere ancora credibili, significa offrire ai ragazzi del territorio un’offerta formativa specifica e unica, nonché competenze spendibili nel mondo del lavoro. Il che, visti i tempi, non è cosa da poco. Già. I tempi. Perché sarebbe bene ricordare che la vergogna evocata dal servizio è giusta e condivisibile, ma imputabile, in primo luogo, alle politiche scolastiche degli ultimi governi: sempre meno fondi, pluriclassi ed aule affollate, quadri orari con un numero di ore insufficienti per quel che concerne le materie di indirizzo, poco personale stabile. Il risultato, nella carenza di attenzione e di risorse, è la necessità di operare scelte, di risolvere alcuni problemi a scapito di altri: in mancanza di fondi è saggio prima ristrutturare il tetto di un edificio piuttosto che rendere disponibile una palestra e tuttavia, in accordo con TeleElba, una scuola, non diciamo moderna ma coerente con la propria offerta formativa, dovrebbe consentire ai ragazzi entrambe le cose. In questo senso e nonostante tutte le difficoltà, il corpo docen non ha rinunciato ad essere propositivo. Per il settore che si occupa della Manutenzione ed Assistenza Tecnica, ad esempio, è stato accolto il progetto “Cyber Physical Systems”, che si occuperà del controllo di sistemi mobili (robot, droni, piccoli veicoli). Interessante sarà anche il lavoro sulla domotica e le energie alternative, attraverso il montaggio e lo smontaggio di dispositivi elettronici dai computer ai PLC. Per il settore enogastronomico sono, invece, previste collaborazioni con associazioni del territorio relative ai principi della filiera corta e del cibo biologico. Anche la creazione di un piccolo orto di spezie, coltivato grazie anche al contributo tecnico della MAT, sarà funzionale ad un lavoro più consapevole e creativo nel tradizionale, ma attuale, settore enogestronomico. Tale impegno, peraltro, si inserisce nel più ampio progetto legato al riciclaggio di rifiuti organici, in cui gli scarti della cucina, opportunamente rielaborati, saranno utilizzati come concime naturale, economico e pulito.
La risoluzione dei diversi problemi è complessa e di stretta attualità e, proprio per questo, deve chiamare in causa tutti gli organi competenti che hanno responsabilità sia politica che amministrativa. A chi decide, al livello più alto, della scuola italiana, perché intervenga con mente sgombra ed efficace sulle questioni che la travagliano. Usiamo il verbo nella sua pienezza di significato. Il secondo invito è rivolto alla autorità locali: alla Provincia, perché si interessi e si prenda maggiore cura delle scuole del territorio elbano, e ai medesimi comuni dell’isola, perché partecipino attivamente e sentano come realmente collettiva la necessità di garantire a tutti gli studenti una scuola superiore all’altezza delle loro giuste aspettative.
Portoferraio, 17/12/2014
I docenti dell’Istituto R. Brignetti