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alla REDAZIONE da alla REDAZIONE pubblicato il 8 Febbraio 2015 alle 4:20
GARITTA PRIMA E GARITTA DOPO Non è all'intervento di recupero che la domanda è rivolta. L'intervento andava fatto ed è auspicabile che interventi di recupero le fortezze medicee ne abbiano altri. Esistono molte garitte in pessime condizioni, e non solo. La domanda è se l'intervento è stato fatto a regola d'arte e,per regola d'arte,intendo se il recupero ha rispettato la primitiva struttura. MARCELLO CAMICI
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Per elbano che parla di parco minerario da Per elbano che parla di parco minerario pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 20:15
Vede, amico mio, ho lavorato in miniera per tutta una vita e, anche se gli ultimi anni, tutto si faceva, tranne che lavorare, conosco a menadito le problematiche del territorio minerario. La Società Fintecna, ultima concessionaria, lo ha gestito fino al 2002 e riceveva dall'Agenzia del Demanio e quindi dallo Stato, quasi due miliardi di vecchie lire ogni anno per la tutela del territorio minerario compreso tra Rio Marina e Capoliveri. Nonostante tali ingenti risorse era impossibile bonificarlo e custodirlo a dovere. Ricordo ancora il lontano 1989 quando un turista tedesco, entrato di straforo, vi lasciò la vita, schiacciato da un masso, ricercando minerali. Più recentemente un ragazzino di 11 anni lasciò la vita nel laghetto di Terra Nera, era l'estate del 2000. Ha perfettamente ragione, quindi, quando afferma che non è argomento su cui scherzare. E' altresì fuoriluogo immaginare di poter accollare tale onere ad un privato. Specie ad un privato che non può certamente avere le spalle di una Società statale quale Fintecna. Pensare, poi, di mantenere il tutto, garantire l'incolumità dei cittadini e rientrare di un investimento puntando sugli asini e sui cavalli, beh, se lo lasci dire, pare proprio una presa per il naso. E' evidente che gli interessi siano altri e non ci sarebbe niente di male se lo si ammettesse. E' altrettanto evidente che con tali premesse si fa poca strada. Rio Marina non merita di essere sfruttata per qualche mese, forse qualche anno e poi restare, nuovamente, abbandonata, lasciando tutto come, peggio, di prima. Questo è già successo. Per secoli, per millenni. Ripetersi sarebbe, oltre che ingiusto, definitivamente irrimediabile. Quel che resta dell'ex compendio minerario non può essere sottovalutato. Può diventare una risorsa ma oggi è un problema di non facile soluzione. Non si può pensare di affrontarlo con 200 e 300 mila euro come immagina il Sindaco o l'ex presidente dello stesso Parco Minerario. Non si può immaginare che il Comune di Rio Marina possa accollarsi l'onere. L'Amministrazione Bosi ci ha investito diversi milioni di euro, in ingenti opere di messa in sicurezza. Eppure il problema è stato solo marginalmente, molto marginalmente se pensiamo alla vastità dell'area, risolto. Si immagina lei il Comune di Rio Marina o la Società D'Alarcon ad effettuare investimenti di quel genere? Tra le tante opzioni che sono emerse sulla stampa, l'unica che mi pare percorribile è quella della Regione. Soltanto la Regione potrebbe rinvenire risorse tali da risolvere il problema, trasformarlo in risorsa, lanciare il progetto e allora si, in un secondo momento, dare posti di lavoro. La Regione, e soltanto la Regione, potrebbe avviare un percorso condiviso con il Parco dell'Arcipelago per ridurre i vincoli in alcune zone. Soltanto la Regione potrebbe avviare un processo di ricerca di minerali da immettere sul mercato dei collezionisti. La Regione e soltanto la Regione potrebbe coinvolgere università e scuole. Chi pensa di fare tutto in proprio o pensa che possa farlo il Comune di Rio Marina; chi pensa di prendere scorciatoie, non immagina le responsabilità che si assume e i rischi a cui sottopone residenti e turisti. Io ricordo ancora quel lontano giorno del 1989 ed auguro a chiunque si assumerà tale responsabilità di avere la coscienza, l'intelligenze e la fortuna che mai si verifichi qualcosa del genere.
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Cartello lavori da Cartello lavori pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 16:32
Credo anche che il cartello dei lavori meriti uno che sa scrivere almeno in stampatello e leggibile. Giusto ricordare siamo noi che paghiamo i lavori, non il Parco, anche esso pagato da noi. Bravo Giancarlo, ottimo servizio agli elbani. Anche io ho il dubbio che la Dottoressa possa essere citata quale responsabile della sicurezza e comunque anche nel caso sarebbe un antipatico conflitto di interessi, presumo. Quanto alle imprese all'Elba ne esistono tante, con ottimi requisiti e lavori professionali. Per giustezza credo comunque il Parco emani i bandi per partecipare, spesso servono requisiti di iscrizioni SOA a cui le nostre imprese non sono organizzate.
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COMITATO ELBA SALUTE da COMITATO ELBA SALUTE pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 16:17
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GLI UTILI CONSIGLI DEL SABATO. [/SIZE] [/COLOR] Elba salute non ha la presunzione di dare suggerimenti medici, ma qualche consiglio utile. Oggi, 7 febbraio 2015 “ MONITORIAMO IL NOSTRO CORPO” NEI SULLA PELLE, COME RICONOSCERE QUELLI PERICOLOSI Sulla pelle possiamo trovare numerose macchie cutanee di diversi colori (dai toni sull’arancio ai toni più scuri), che possono essere sporgenti o piatte. Queste formazioni cutanee sono dette “nei”. La maggior parte delle persone presenta numerosi nei sulla pelle. E' importante attuare norme preventive per evitarne l’insorgere e la trasformazione, una di queste di fondamentale importanza è il prestare attenzione all’esposizione solare. Prendete il sole sempre con una giusta crema solare con filtro di protezione, soprattutto se avete la pelle chiara infatti, se è vero che i nei sono solitamente di natura benigna, è anche vero che esistono delle patologie molto gravi come il melanoma. Per questo, specie se avete molti nei, fate spesso dei controlli medici, soprattutto in situazioni ” sospette”, vi indichiamo come riconoscere i nei pericolosi, al fine di suggerirvi di controllarvi più spesso: • Auto-monitoratevi costantemente, anche in zone poche visibili, come la testa, che essendo ricoperta dai capelli, potrebbe rendere poco visibile un neo sospetto. • Il primo fattore da tenere sotto controllo di un neo è la simmetria. Immaginate quindi di dividere in due il vostro neo, se le due parti non fossero uguali, potrete insospettirvi, ovviamente non lasciatevi prendere dal panico, solo un dermatologo potrà effettivamente dirvi se siamo di fronte ad una situazione di pericolo o meno. • I bordi del vostro neo per non destare sospetti dovrebbero essere definiti e regolari, se si presentano, irregolari e frastagliati è un campanello d’allarme. • Prestate molta attenzione anche al colore, che dovrebbe essere uniforme e marrone oppure marrone scuro. Prestate molta attenzione quindi a nei rossastri, neri o che presentano discromie. • Badate anche alle dimensioni, se il vostro neo è troppo grande (se supera i 6 mm. di diametro) va controllato più spesso. • Di pari passo tenete d’occhio l’evoluzione del neo, se cresce troppo o troppo in fretta potrebbe destare sospetti. • Un neo con sintomi: infiammazione, dolore, sangue o prurito deve preoccuparvi. • Sappiate infine che la diagnosi precoce oggi è una delle poche armi di difesa che abbiamo per la nostra salute, quindi non trascuratevi e non rimandate le visite mediche. • Un neo improvviso: attenzione! Se sulla vostra pelle appare all’improvviso un neo che inizia a diventare nero, dovete fare molta attenzione e/o sottoponetevi una visita dermatologica. Se leggendo quest’articolo, riscontrate qualche fattore di rischio, rivolgetevi a un dermatologo. Il tempo rappresenta un fattore importantissimo per realizzare un possibile trattamento efficace. Comitato Elba Salute
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RESPONSABILE DELLA SICUREZZA da RESPONSABILE DELLA SICUREZZA pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 15:19
Leggendo il cartello dei lavori la domanda sorge spontanea..ma la dottoressa Zanichelli ( come si legge nel cartello dei lavori ) era in possesso dei requisiti per essere la Responsabile del Servizio di sicurezza, come specifica chiaramente L’Articolo 32 : (Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni) definisce in otto comma i requisiti dell’RSPP, la normativa si sofferma in modo particolare nell’aspetto formativo di questa figura, ma le specifiche di un RSPP sono anche tecniche e gestionali? Inoltre il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione deve essere in possesso di un attestato di frequenza per corsi sulla sicurezza sul lavoro inerenti i concetti di ergonomia, stress lavoro correlato, organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e tecniche di comunicazione aziendale e di relazioni sindacali. E' una leggittima domanda che molti addetti ai lavori in attesa di incarichi si chiedono....attendiamo risposte magari documentate.
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GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 15:05
[COLOR=darkred][SIZE=4]IL CASTELLO DI CARTE [/SIZE] [/COLOR] La foto mostra un cartello di lavoro non completato,che indica i dati dei lavori per fare un soppalco (bello costoso)presso la sede dell’Ente Parco in loc. Enfola. I lavori sono stati eseguiti in circa sei mesi per un importo è di Euro 117.694,39. In questo cartello,così come in tutti gli altri cartelli dei lavori commissionati da “Enti”in genere,si ritrovano molte pittoresche e divertenti analogie. Per esempio le Ditte esecutrici non sono mai dell’Isola d’Elba,i responsabili dei vari procedimenti,sono sempre i soliti e anche con doppi incarichi e i lavori non vengono mai ultimati per il tempo previsto. Inoltre anche i metodi con cui queste Ditte lavorano sono identici,infatti quando ho fatto uno dei controlli a questi lavori dell’Enfola,gli operai perfettamente addomesticati,in fretta e furia provvedevano a posizionare transenne di sicurezza e coprire con teloni i Loro diciamo “lavori”.Queste modalità,sopraffine e ”tappatrici di magagne”,le ho riscontrate in tutti gli altri lavori,vedi Forte Falcone,Forte Inglese,Villa dei Mulini,le Garitte etcc. Vedere gente che cerca di nascondere maldestramente il proprio lavoro per poi inevitabilmente riscontrare che le loro opere sono soltanto lavori approssimativi e rabberciati come si evince dalle mie documentazioni,dimostra allo stato dei fatti, che questi sono operai dichiarati specializzati,come io sono Napoleone. Purtroppo si va avanti così e contro gli Enti,nessuno mai è intervenuto. Quindi anche per i lavori,che non sono certamente di grande mole,che vengono svolti al Castello del Voterraio, dove ancora non è stato allestito il “cartello di cantiere”, sicuramente,la Ditta non sarà dell’Elba,gli operai di logica e dubitata capacità dovranno “lavorare” su di una struttura pericolosa e quindi qualcuno si assume una bella responsabilità etcc.. Quindi il mio augurio e che al termine dei lavori,i risultati siano ottimi anche se ovviamente resto dubbioso. Giancarlo Amore
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associazione culturale la ginestra a.s.d s'e' cheto da associazione culturale la ginestra a.s.d s'e' cheto pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 13:35
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Parco Minerario da Parco Minerario pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 13:04
Vedo che si preferisce ironizzare chi seriamente propone una gestione e si impegna di certo in una ardua impresa. Se è questo che un territorio riesce ad esprimere di un qualcosa che pare crei forti legami, mi sembra veramente un brutto segno. Logico sarebbe fosse il territorio interessato ad esprimere impegno e magari farsi avanti. Troppo facile e comodo stare a guardare, irridere e poi magari lamentarsi non ci sono opportunità. Oggi vale anche un solo posto di lavoro, ed in quel territorio voglio ricordare questa estate ci sono stati casi eclatanti di protesta saliti alla cronaca nazionale. Un contributo maggiormente responsabile, no????
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x portoferraiese Messaggio 70702 da x portoferraiese Messaggio 70702 pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 13:02
Il canone annuo che io pago per la gestione del conto corrente è circa 110 EURO.
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Caro amico Camici da Caro amico Camici pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 12:54
[COLOR=darkblue][SIZE=4]"PIUTTOSTO DI NIENTE, È MEGLIO PIUTTOSTO!" [/SIZE] [/COLOR] L’occhio vigile di Marcello Camici ha colto l’intervento di restauro sulla garitta delle fortezze medicee all’altezza della curva di via Ninci. La foto ‘ante’ dimostra che il restauro era urgente perché il manufatto era messo proprio male e rischiava di collassare del tutto. La parte ‘nuova’, che oggi ‘stacca’ troppo rispetto al paramento delle fortezze, ben presto sarà patinata dagli agenti atmosferici e diventerà più gradevole alla vista. Se mai, sarebbe stato opportuno rendere meno evidenti le stuccature biancastre sotto la garitta, un po’ pasticciate, usando un colore di base più consono all’insieme o intervenendo con un ritocco a seleziona cromatica. Comunque, a nostro avviso, dopo aver digerito le brutture della Gattaia e delle Fuciliere, questo restauro nel complesso è da considerare accettabile. Che si cominci finalmente a capire che le strutture di Cosmopoli vanno trattate con il rispetto che meritano? Speriamo… La Redazione
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portoferraiese da portoferraiese pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 11:40
apriamo una nuova discussione : ho rilevato che la mia banca , non faccio nomi , mi addebita 400 euro l'anno ( quattrocento ) per la gestione del conto corrente : per una operatività bassa come la mia , mi sembra veramente troppo..... per rendermi conto dei costi di altre banche , senza nominare nessuno , quanto pagate ? grazie
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 7:29
[COLOR=darkblue][SIZE=4]GARITTA PRIMA E GARITTA DOPO [/SIZE] [/COLOR] In via Ninci,a Portoferraio, arrivati sulla curva sotto le fortezze medicee si può osservare una garitta che è stata oggetto di recupero ad opera di un cantiere che è ancora lì presente e chiuso. La foto prima del recupero è stata da me scattata in data 13.3.2012 prima del recupero ,e l’altra è stata scattata il 6.2.2015 dopo il recupero. C’è qualcuno che può dire se il recupero è stato fatto ad arte ? Oppure, se l’oggetto non interessa, lasciamo ai posteri l’ardua sentenza. MARCELLO CAMICI
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Marcello Camici da Marcello Camici pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 7:21
[COLOR=darkred][SIZE=4]GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1815-1860) PORTO . AMMINISTRAZIONE DELLA MARINA MILITARE E MERCANTILE ALL’ISOLA D’ELBA. [/SIZE] [/COLOR] (SECONDA PARTE) Sulla riorganizzazione dell’amministrazione portuale, continua il commissario Straordinario Fantoni a parlarne nella sua lettera-memoria del 25 ottobre 1815 indirizzata a S.E. Corsini,direttore dell’Imperiale e Regia Segreteria di Stato (Ministero degli Esteri) granducale. Trova e descrive una situazione disastrosa ,insostenibile che Napoleone Bonaparte ha lasciato nell’amministrazione del porto di Portoferraio e che riguarda anche l’esistenza di un tentativo di truffa. SITUAZIONE DISASTROSA “Il posto di Capitano del Porto è provvisoriamente occupato da Giuseppe Barsaglini in rimpiazzo di Francesco Filidoro nativo di Bastia domiciliato in Portoferraio ove ha moglie e figli. Questo è quel Filidoro che viene addebitato di aver seguito Bonaparte nell’ultima sua impresa quando abbandonò quest’isola per tornar nuovamente in Francia. Di più avendo fatto ritorno in Portoferraio proprio in Corsica è tornato a promuovere una Rivoluzione a favore di Bonaparte e fu allora ch’ei lasciò qui a far le sue veci il nominato Barsaglini il quale non ha alcun titolo legale per continuare nell’esercizio di quest’Impiego. Questo Filidoro è quell’istesso che fu arrestato e messo in carcere a Livorno come persona sospetta e quindi è chiaro che non può meritare la confidenza del Governo come non gode la fiducia d’una gran parte di questi Abitanti. Da tutto ciò emerge la necessità di rimpiazzar quest’Impiego. Ma prima di prendere a nominare Soggetti che vi concorrono mi sia permesso di rilevare che tutte le considerazioni politico-amministrative ed economiche fanno sentire la necessità di sopprimere questo Commissariato di Marina e di riunire all’Amministrazione Sanitaria quelle incombenze che erano nell’antico sistema di sua primitiva competenza. La montatura attuale di quest’Amministrazione,i suoi Regolamenti e i suoi Impiegati riconoscono una istituzione vaga e confusa complicata ed oscura dispendiosa e illegittima. Ora è il prefetto di Tolone da cui si vuol far dipendere ora è il Ministro della Marina ora il Governatore dell’isola ora il Generale Comandante Dalesme.” ( Affari generali del commissario straordinario dell’isola d’Elba dal 1° settembre 1815 al 16 marzo 1816.Filza 2. Carta 256.ASCP ) TENTATIVO DI TRUFFA Ed ecco ora che il Fantoni descrive un tentativo di truffa : “L’esame dei Registri di Spesa che io mi son fatti rappresentare ,l’ispezione che ho portata attentamente su i titoli e nomine degl’Impiegati mi hanno convinto che questo nodo gordiano non si può sciogliere che col taglio. E’ inconcepibile infatti come una somma di 50 mila franchi a cui ascende nel budget firmato da Napoleone la spesa per il 1815 in un altro budget firmato dal Generale Dalesme per comodo forse del Commissario Pieche non si sa in qual giorno ma probabilmente nel giorno che precede la sua partenza dall’isola colla Truppa Francese , questa somma sia convertita in quella di 160 mila franchi. Il sospetto di mala fede nella condotta del Sig. Pieche si induce con tanto maggiore fondamento in quanto che ho sicura notizia che il Consiglio di Amministrazione dell’isola,che dopo la partenza di Napoleone aveva la possibilità di fissare provvisoriamente il trattamento degl’Impiegati di Marina,salva la Sovrana Approvazione, trovò eccessivo ed esagerato il progetto che gli fu presentato dal Sig. Pieche ;ne sospese l’esecuzione invitando il Sig Generale Dalesme di darne parte al Ministro della Marina per attenderne gli ordini; e stabilì che provvisoriamente gl’Impiegati della Marina dovessero mantenersi sul piede in cui eran alla partenza di Napoleone. Quindi fa molta sorpresa ed amarezza il veder riprodotto firmato dal Sig Pieche ne 23 giugno passato quel Budget ( ) che fu rigettato dal Consiglio di Amministrazione,il quale se oggi si vede munito della firma del nominato Dalesme è forza concludere che tale approvazione è stata meramente officiosa senza prender nemmeno cognizione di ciò che conteneva,poiché non è presumibile che quel Generale che non doveva forse ignorare l’esistenza di un altro Budget firmato nel 7 Maggio da Napoleone,volesse aomentare la spesa con tanta vistosità da 50 mila ai 160 mila franchi.” (Idem come sopra) CONCORRENTI ALL’IMPIEGO DI CAPITANO DEL PORTO Dopo aver scritto quanto sopra il Fantoni continua parlando dei “concorrenti all’Impiego di capitano del Porto”. Ne esclude subito uno,Francesco Filidoro,bonapartista, mentre sugli altri passa ad una fine dissertazione: “Dopo di aver di volo fatta menzione dell’irregolarità che presenta l’attuale Amministrazione di questo Commissariato di Marina di cui propongo la soppressione rilasciando alla Clemenza di S.A.I e R. il decidere della sorte del Sig. Pieche e suo figlio,dovendo osservare che 21 anni è domiciliato in quest’isola e diventò proprietario di alcuni stabili,scendo a parlare dei Concorrenti all’Impiego di Capitano del Porto. Sono questi 1. Gio. Batta Alieti di Portoferraio 2. Camillo Fiorentini,Comandante lo Sciabecco la Tisbe 3. Lorenzo Piochi di Longone e 4. Francesco Filidoro Di quest’ultimo avendo rilevato superiormente le ragioni per le quali non pare che possa meritare la considerazione parlerò solo degli altri tre” (Idem come sopra) Sull’Alieti afferma che è “attaccato al Governo” che ha “sofferto delle persecuzioni dal passato governo francese” e perciò gode di “buona moralità e condotta” . Non ha però titoli legali per “essere preferito” ed inoltre, continua il Fantoni,è venuto a conoscenza dal suo predecessore nell’isola Sig ( ) che avendo istruito una supplica di detto Alieti pur meritandone dava però impressione, l’Alieti, di essere animato da spirito di vendetta e rancore verso i concittadini in particolare quelli di Portoferraio. Il Sig Camillo Fiorentini ha il merito di un lungo servizio presso il Governatore di Livorno nella Regia Marina in cui dopo 46 anni di servizio è giunto al grado di Maestro di Nave ma non è ritenuto possedere quelle cognizioni “che si richiedono per ben disimpegnare le incombenze” Lorenzo Piochi è invece quello “che riunisce maggior requisiti per essere preso in considerazione” in quanto ha svolto l’attuale funzione di Percettore delle Contribuzioni del Cantone di Longone “con zelo e fedeltà avendo in avanti percorso la normal carriera militare incominciando dall’anno 1777” Marcello Camici ASCP: Archivio storico comune Portoferraio
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GianCarlo Amore da GianCarlo Amore pubblicato il 7 Febbraio 2015 alle 4:29
[COLOR=darkred][SIZE=4]CHIAREZZA E TRASPARENZA [/SIZE] [/COLOR] Quando viene aperto un cantiere di lavoro,è nella norma per tutte le Ditte,per prima cosa di posizionare in evidenza l’obbligatorio “Cartello di Cantiere”dando modo a chiunque di essere informato su che tipo di lavori si stanno eseguendo,l’importi,i nomi dei responsabili per quanto riguarda la sicurezza,impianti elettrici,direttore lavori,progettista,etcc,con data inizio e fine lavori. Ho letto che per quanto riguarda i lavori pubblici,la Legge stabilisce che il cartello abbia dimensioni minime di 1 mt.di base X 2 mt. di altezza.Chissà se è vero. In loc. Volterraio,sono iniziati da tempo i lavori di messa in sicurezza del famoso Castello del Volterraio. Quindi visto l’importanza dell’evento “storico”e il Prof. Camici ne sa qualcosa,sarebbe opportuno per chiarezza e per sensibilità verso l’utenza,che il responsabile del detto procedimento riempia e completi finalmente quel benedetto cartello con le modalità previste dalla Legge.Io e tanti Cittadini,fiduciosi aspettiamo.Buon sabato Giancarlo Amore
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vernacoliere da vernacoliere pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 21:33
Annuncio ironico minerario La Societa' Parco Minerario Duepuntozero SpA seleziona le seguenti figure professionali da inserire nel proprio organico: N. 2 fantini/amazzoni; N. 2 cowboy specializzati con il lazo; N. 1 spalatore di letame; N. 2 stallieri specializzati; N. 4 guide da mulo; N. 1 maniscalco; N. 1 sellatore; N. 1 veterinario. N. 1 strigliatore. Gli interessati possono inviare i curriculum entro la fine del corrente mese di febbraio. Per tutti è previsto un contratto a tempo indeterminato a 40 ore settimanali con possibilità di fare straordinari, ben retribuiti, nelle ore notturne. E' gradita esperienza nell'utilizzo di pala, coffa e piccone.
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Borghi da Borghi pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 17:27
Ne vedremo delle belle sul parco minerario...siate pazienti e vigili......
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ARIDAJJE COL TURBO da ARIDAJJE COL TURBO pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 16:39
Già nei giorni passati " lui " aveva messo in pista il sovralimentato (turbo) e ultimamente lo ha riproposto. Molti Italiani disoccupati, esodati, cittadini che dopo 40 anni di lavoro potevano andare in pensione, i pensionati che aspettano ancora l'aumento, i giovani costretti ad emigrare, i cassaintegrati ecc. sono invece alla ricerca del turbo-freno- ANTISURRISCALDAMENTOPALLARE per farsi fermare il gira CO....NI.
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xCarlo Dotto da xCarlo Dotto pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 15:23
Assolutamente giusto: con tutti i guai che hanno le nostre strade, è proprio necessario togliere la neve sul Perone? A parte il Monumento è sufficiente il Capannone o le zanelle lungo le strade piene di schifezze da anni o gli attraversamenti abusivi che chiudono i fossi i quali traboccano sulla sede stradale.
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Carlo Dotto da Carlo Dotto pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 15:01
Ma invece di pulire la strada del Perone perchè non li mandate a sistemare la strada del monumento?
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X Imprenditore da X Imprenditore pubblicato il 6 Febbraio 2015 alle 14:34
L'hai sentita l'intervista alla D'Alarcon? Sentieri, asini e cavalli. Questo è il progetto per il rilancio del Parco Minerario e per questo ha speso 40 mila euro per comprare le quote dalla Provincia. La domanda che la giornalista si è dimenticata di fare, che ci lascia con la curiosità, è se nel conto di quei 10 o 15 posti di lavoro che pensa di creare sono compresi pure i suddetti quadrupedi. Per caso mi sai rispondere tu?
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