Qualcuno sa cosa è successo ieri sera intorno alle 20 alla spiaggia del Cotoncello? Perché sono passate due ambulanze a sirene spiegate ma a S. Andrea non si è saputo nulla. Grazie
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Le ZTL sono giuste e se ci viene a trovare un amico passa dalla strada principale...ma dov'è il problema?
Vogliamo troppi comodi...e pensare che prima ci passavano solo gli asini con i tinelli! 😀
X il Sig. Meneghin
Grazie per la sua risposta, quel che mi piace maggiormente è il finale, ( anche io sono vecchiotto) solo così riusciamo a vivere in pace e dare un aiuto alla nostra salute , perchè a quella dobbiamo dare una mano solo noi e il Buon Dio.
Cordiali saluti
[COLOR=darkred][SIZE=4] SANITA’, L’AZIENDA SANITARIA CHIEDE SCUSA AI CITTADINI. [/SIZE] [/COLOR]
“L’ASL 6 di Livorno si scusa con i propri utenti per eventuali disagi nell’erogazione dei servizi che si dovessero manifestare in questi 12 giorni di sciopero proclamato dalla UIL”
Per Elba Salute, così come per altri cittadini, sarebbero state molto più gradite iniziative tese a scongiurare uno sciopero già da tempo programmato e del quale era stata data notizia con un comunicato inviato alla carta stampata, alle tv regionali e nazionali, e nel quale erano chiaramente indicate le motivazioni: “mancanza cronica di operatori sanitari e la conseguente richiesta di prolungamento dei turni fino a 12 ore e reperibilità diurna feriale e prefestiva con possibili forti rischi professionali e gravi disservizi per gli utenti legati a superlavoro e superaffaticamento”.
L’Azienda Sanitaria però, non ha mai chiesto scusa agli utenti Elbani per i disservizi creati dalla chiusura programmata delle attività ambulatoriali e dalla riduzione di attività dei reparti nel periodo estivo, nell’ospedale di Portoferraio, con lo scopo di contrarre ulteriormente la spesa sanitaria. Quello che ci lascia ancora più perplessi è la mancata di risposta alle richieste degli operatori e dei sindacati a causa della nascita della nuova Asl di Area Vasta che è priva di programmazione e di conseguenza non è possibile sapere quali servizi si continuerà a produrre nei vari presidi sanitari, compreso quello di Portoferraio, dimostrando così lo stato di caos totale in cui versa la sanità toscana.
[COLOR=darkred][SIZE=4] Bambino di 7 anni rischia di annegare durante il bagno serale in spiaggia a Porto Azzurro. [/SIZE] [/COLOR]
Un episodio che poteva concludersi veramente grave è successo la sera di Domenica 19 verso le 21, presso la spiaggetta "del Moletto" a Porto Azzurro.
Con il caldo che in questi giorni imperversa all'Elba, gruppi di giovani sostano sulle spiagge e non si può fare a meno del tuffo refrigerante nelle acque. E' successo anche ad una gruppo di bambini presso la spiaggia del moletto in questi giorni affollata sia di giorno che di sera: si scherza, ci si tuffa, si nuota! S.M.A di 7 anni bambino di colore, ma domiciliato già da tanto a Porto Azzurro era intento a nuotare a pochi metri dalla spiaggia guardando il fondo marino con la maschera subacquea.
Gli amici lo hanno perso un momento e pochi minuti sono bastati per rendersi conto che il bambino, aveva bevuto non riuscendo più a respirare e perdendo i sensi.
Il padre, noto sportivo del posto, è riuscito subito a portarlo sulla riva ed insieme ad alcuni passanti ed un medico veniva praticata la respirazione artificiale e massaggio cardiaco che riusciva a far riprendere la respirazione al bambino.
Avvertito il 118 Livorno Soccorso veniva inviata in "codice Rosso" una ambulanza della Pubblica Assistenza Porto Azzurro con 2 squadre di soccorritori e un infermiere.
Insieme al bambino , oltre al padre anche la madre incinta di 8 mesi che ha assistito la scena sulla spiaggia e che è stata portata anch'essa all'ospedale, visto lo spavento subito.
I Soccorritori della Pubblica Assistenza hanno predisposto per precauzione il Rendez-Vous con l'ambulanza medica di Portoferraio dove mamma e bambino sono stati ricoverati al Pronto Soccorso per maggiori controlli ed esami medici.
Ho visto proprio oggi il cartello della ZTL di via POZZO VECCHIO. E' possibile sapere il motivo di questa scelta da parte dell'amministrazione Comunale? Ed è mai possibile che se viene un amico, un parente o un familiare a trovarmi, non può arrivare nelle vicinanze con la propria auto, a meno che non si comunichi il numero della targa, nonostante la stessa strada sia percorribile H24? E se le stesse devono fare visita nelle ore notturne o al mattino presto quando gli uffici preposti sono chiusi, esiste un numero verde per trasmettere l'eventuale numero di targa? Inoltre, è lecito far sapere ad altri chi viene a casa mia? Nei prossimi giorni mi informerò dal mio legale per chiarire questo specifico aspetto. A presto.
Il governatore della Toscana, sempre più lanciato sulla scena nazionale e internazionale
Rossi bacchetta Renzi: batti un colpo contro la Merkel
Su Facebook gli detta l'agenda: basta austerità teutonica, sblocchiamo gli investimenti, caccia agli evasori e "parliamo delle condizioni in cui si trova il Pd"
Fonzi & Richi o Stanlio & Ollio ? Se tutto va bene siamo rovinati, solo loro rimangono a trippas piena ....
kali̱spéra Sig. Prianti, buonasera dalla Grecia, ecco il nuovo "Trippas" italiano ....
Lettera aperta al Presidente della Pubblica Assistenza di Campo nell'Elba
Ieri sera in piazza è stato festeggiato il 35° anniversario della presenza sul territorio campese della Pubblica Assistenza organizzato dalla stessa Associazione.
Come probabilmente avrà notato io non ero presente sebbene avrei desiderato esserci.
Ritenevo infatti che quella festa avrebbe rappresentato “per me” un’ importante occasione per ricordare ben 15 anni della mia vita dedicati quasi interamente all'Associazione.
Ripercorrere quel lunghissimo tempo vissuto per la P:A: ricordando le difficoltà incontrate, i risultati raggiunti, e non ultimo tutti coloro che hanno collaborato e vissuto l'Associazione con me in quel periodo, in particolare quelli che ci hanno purtroppo lasciato e per i quali provo ancora affetto e riconoscenza.
Certamente non mi attendevo che nella festa si parlasse di me ma almeno un invito ufficiale pensavo che mi sarebbe stato recapitato anche perchè, per mia fortuna, sono rimasto l'unico ex Presidente ancora vivente. Uno dei tre, che hanno consentito che un’ idea si trasformasse prima in una realtà e poi in una solida presenza nel comune e non solo.
Si perchè l'attuale situazione,(sede, organizzazione, automezzi , attrezzature e in genere tutto quello che oggi è presente e serve a dar contenuto all'Associazione, è bene tenerlo a mente, è il risultato del lavoro di chi era presente prima della Sua attuale Presidenza.
Le garantisco che ci sono stati tempi molto duri, reperire volontari, organizzare i servizi e far quadrare i conti.
Lei, purtroppo, deve tener conto che l'Associazione non è “casa sua” dove ha la possibilità di invitare o meno quelli di suo gradimento, ma di contro si tratta di una Struttura che ha degli obblighi comportamentali verso l'esterno a cui non può, in ogni caso, sottrarsi soprattutto nella ricorrenza dei 35 anni di attività del sodalizio.
Le confermo che sono molto dispiaciuta del Suo comportamento, ma in ogni caso, auguro all'Associazione di raggiungere ulteriori traguardi ed ottimi risultati.
Grazia Ulivieri
Marina di Campo 19 luglio 2015
non farci stare sulle spine, cosa avevano messo in terra a sant'Andrea ?....
A volte Portoferraio sembra davvero la Spoon River di Mastersiana memoria, anche se meglio si adatterebbero le atmosfere del rifacimento dell’antologia stessa, quel “tutti morimmo a stento” di De Andre’che rende piu’Pasoliniane le americane leggende di Lee Masters. Un paese che vive della memoria di se stesso, ormai perduta in litografie ingiallite e custodite da antichi guardiani silenti , che le nascondono in biblioteche perdute scordandosi di tramandarne la portata storica.
Forse per ironia della sorte e del destino, solo chi è morto davvero è piu’ricordato dei vivi, che si trascinano in un sonno nebbioso quasi vittoriano, affidando le loro emozioni a sparuti momenti sempre piu’dilatati tra feste paesane , girotondi dietro a Befane in fiamme, e coriandoli che finiscono in fuochi d’artificio, luccicanti e fosforescenti, ma tristi al momento della loro caduta in un acqua torba che li ingoia avidamente. Navigando di notte le fortezze sono ormai cadute, e invece di custodire pare che vogliano impedire la fuga a dei colori che si nascondono in attesa della loro rivincita..colori sopiti immersi in un perenne grigio che dalle tele esce e si appropria delle giornate, dei viali alberati, delle foglie secche, delle biciclette rugginose, del pallone di pezza, della strada lastricata e umida, della tenda che sbatte, del suono della sirena del traghetto sempre piu’lontana, del profilo dello scoglietto e del faro che si spenge pigramente, della nonna che guarda la bambina e si riflette nei suoi stessi occhi.
In un lampo a Portoferraio è sera, ma non subito come direbbe Montale , ci vuole tempo prima del riposo, in un agonia di colori dobbiamo aspettare e stillare ogni ultimo raggio di tramonto che sfiora le case di pietra e quell di cemento, e scappa da quelle di acciaio e scivola sull’asfalto nascondendosi dietro l’ultimo angolo dell’ultimo viale dell’ultimo spiraglio di paese , fino a sparire assonnato. E infine qualndo cala la tenebra i colori della notte si fondono nella sua memoria e tutto diventa come dovrebbe essere, una tela in cui pennellate di luce si mescolano a acquarelli di blu cobalto che escono a forza da un pennello antico mosso con sapiente mano da un pittore che dipinge cieco, affidandosi solo alla sua memoria , scoprendo che è piu’colorata di un opaco presente…
Per Robin
Apprezzo molto le sue parole e, nel ringraziarla mi arrischio a raccontare qualche passo della mia vita passata con tutti i rischi che questo mi comporta. Penso che lo debba fare perché le devo una risposta valida.
Ho lavorato in Italia in più acquedotti per trent’anni alle dipendenze di una ditta francese che si interessava soprattutto di acqua potabile. Lì accadevano tre cose che, almeno in gran parte, sarebbero ai nostri giorni fortemente criticate. Le metto in ordine inverso rispetto alla loro importanza.
Per prima cosa la mia società guadagnava soldi, molti soldi. Si dirà che questo è un male al che io obbietto che chi ha grandi possibilità può fare grandi cose colle quali, molto spesso, si riesce a guadagnare ancora di più. L’importante è comportarsi correttamente e con la capacità di fare per bene.
Seconda cosa. Sfruttando bene le circostanze locali e senza fare trucchi o imbrogli, riuscivamo a servire ottimamente i nostri utenti che si dimostravano contentissimi del nostro lavoro ed anche noi lavoratori eravamo contenti del trattamento che ci era riservato.
Terzo e più importante dettaglio: riuscivamo ad avere una immensa soddisfazione personale. Io ora ho l’età di un vecchio ma quando guardo indietro provo una soddisfazione immensa per quello che, nel mio piccolo, ho fatto.
Ma la parte più bella è la seguente,
Quando leggo i giornali e constato che questi fantastici eden economici e tecnico-futuristi che noi avevamo creato sono stati totalmente distrutti e sono diventati tutti una vaccata mangiasoldi (scusi la parola) per varie cause tra cui le municipalizzazioni, l’incompetenza, e la boria di coloro che ora stanno lì con trattamento economico favoloso, ebbene resterà stupito, non me ne frega nulla, ma proprio nulla!
Qualcuno sa cosa e' successo alla proloco di Capoliveri???Forse i conti non tornano???
Avete visto cosa avevano messo per terra a Santa Andrea questa mattina vicino a quei poveri e colorati cestini
Per il Comune di Portoferraio
I Portoferraiesi hanno votato il Sindaco Ferrari per dare una svolta al Tranquillo Peria..
Invece che delusione , siete proprio degli incapaci, per rimpiangere il Peria e' il colmo!!!!!.
Delusione totale.
Bellissime foto sul tirreno x le distese di ombrelloni sulle spiagge ,ma mancano le foto delle distese di ombrelloni dei noleggi di Campo Fetovaia e pomonte!
ma perchè continui ad allibirti,o Campese ?
a campo,per dirla alla jovanotti,le regole non esistono,esistono solo le eccezioni .
le macchine e le moto dei gestori dei ristoranti e dei bar sul lungomare in divieto di sosta fisso coi vigili che passano e si girano dall'altra parte per non disturbare sti prepotenti.
tavolini che occupano il doppio del consentito per non dire dei venditori d'ombra che si sono impadroniti di tutto;ormeggiatori abusivi a iosa e chi più ne ha più ne metta. STICAZZI che potenza che hanno. e l'amministrazione...........dov'è ????????????
ah,forse gioca alla playstation 🙁 🙁 🙁 :bad: :bad:
aproposito di acqua,in questo momento di siccità ci sono ancora molti fossi del capanne che scorrono, senza parlare delle varie sorgenti ,poi pensiamo al costo assurdo della condotta sottomarina e del sapore schifoso di quell'acqua e quindi non ci resta che piangere :angry: :angry: :angry: :angry:
Riscontro massaggio n. 73992 del 19.07.2015, 09:01 x Meneghin.
Neanch’io conosco i costi della fresa ma posso dirle altre notizie
Un decennio or sono la Comunità Montana dell’Elba, che allora gestiva gli acquedotti, aveva preso contatto a Roma con l’ufficio del Ministro Lunardi e precisamente col suo segretario ing. Focaracci con il quale ho conferito più volte anch'io trovandolo molto interessato al progetto della galleria e che poi ha mandato a casa mia a Mestre l’ing. Beneforti della società Intecna di Milano esperta di questi lavori. Io ho dato all’ing Beneforti tutta la molta documentazione in mio possesso e l’ing. beneforti è stato più giorni all’Elba non solo per parlare ad autorità e tecnici locali ma anche per prelevare dei campioni del granito da demolire per fare la galleria, granito che fatto esaminare da specialisti di verona onde fare un giudizio serio sulla fattibilità e sui costi dell’opera. Ha poi redatto una relazione di cui possiedo copia dalla quale risulterebbe non solo la piena fattibilità dell’opera ma anche che buona parte della spesa veniva coperta dal ricavato del materiale di risulta costituito da ottimo granito da frantumare e ridurre alle varie pezzature, sabbia compresa. Questa relazione presentata alla Comunità Montana ha prodotto una delibera di effettuazione dello studio di fattibilità, delibera che ad un certo punto è morta nel nulla. Da lì in poi io non so altro.
Il progetto del serbatoio-galleria è stato poi pubblicato sul n. 75 della rivista "GALLERIE E GRANDI OPERE SOTTERRANEE" dell'aprile 2005 chè la rivista tecnica ufficiale della Società Italiana Gallerie la cui copertina figura nella figura qui allegata
ora che il sig. Meneghin ha esposto in modo chiaro ed esauriente come lui penserebbe di risolvere il problema idrico elbano , fatto veramente ignobile considerando i milioni di bottiglie di plastica che girano ,perché nessuno beve l'acqua dell'acquedotto, in una isola che si voleva definire "plastica free ", sarebbe auspicabile un commento da parte di responsabili ASA . Tacere pur venendo stuzzicati nel proprio mestiere fa venire in mente interessi di bottega , se i giornali mi toccavano il mio lavoro , io rispondevo a tono . Ora credo che ASA debba dire qualcosa tipo : progetto troppo costoso, progetto non realizzabile perché....abbiamo altre idee .....forza ASA dica la sua 😎
