“Selma, la strada per la libertà" racconta uno dei passaggi più importanti della vita politica del reverendo Martin Luther King: la celeberrima marcia in Alabama per sostenere il voto dei neri.
La scelta di intitolare la pellicola con il nome della città da dove partì la marcia è rappresentativa dell'intento di mettere in scena non tanto la vita del Dott. King, ma la presa di coscienza di un'intera comunità che rivendica a pieno titolo i diritti finora repressi e calpestati.
La sceneggiatura introduce il reverendo King (interpretato con convinzione da David Oyelowo) ormai come un uomo affermato e riconosciuto in tutto il mondo, difatti il film si apre sul suo primo piano mentre ripete allo specchio il discorso per la cerimonia del ritiro del premio Nobel per la pace.
È il 1964 e, alle spalle del trentacinquenne King, ci sono le tante battaglie per i diritti civili compreso il famoso discorso "I Have A Dream". Nonostante la segregazione razziale fosse abolita formalmente, la vita dei neri del Sud era in continuo pericolo a causa della violenza dei bianchi che impediva di iscriversi alle liste elettorali e prendere parte alla vita pubblica del Paese.
King non trova un vero conforto dal primo colloquio con il presidente Johnson (Tom Wilkinson) e per questa ragione decide di partire da Selma, nel cuore dell'Alabama bianca, per incominciare la lotta pacifica.
Per saperne di più:
[URL]http://www.comingsoon.it/…/selma-la-strada-pe…/50916/scheda/[/URL]
Prezzi
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113619 messaggi.
In una intervista famosa ad Yasser Arafat storico leader Palestinese, il giornalista voleva far intendere che tutti i Palestinesi erano dei terroristi, indubbiamente presenti (non molti) all'epoca all'interno del popolo Palestinese. Arafat con la sua tranquillità e fermezza che lo contraddistingueva rispose allo stesso affermando: Non ho mai pensato che tutti gli Italiani fossero dei brigatisti sia neri che rossi, eppure nel vostro paese ci sono, come oggi ci sono molti malavitosi, ma è indubbio che la maggioranza degli Italiani dell'epoca e di oggi erano e sono/siamo gente che non delinque.
PS- Ieri nel corso di una rapina in un piccolo paese della Campania, un immigrato Ucraino ha perso la vita nell'intento di sventare una rapina e visto che i banditi erano armati forse per salvare la vita alla proprietaria del negozio. Lascia moglie e tre figli.
Il M. del GRILLO- ROCCA
Mancavo da tempo dal centro del paese di Capoliveri, come sempre bello, caratteristico e in questo periodo molto vivo. Vorrei però porre all’attenzione una situazione a dir poco VERGOGNOSA. Nella via CALAMITA per un medio tratto, per passare ho dovuto chiedere permesso a delle persone che in attesa o semplicemente a sedere, in quanto tra i tavoli e le persone stesse, non vi era più spazio per andare oltre sia per me, che per decine di altre persone. Vorrei ricordare ancora che la stessa via è PUBBLICA, e tutti hanno diritto di passare senza chiedere il permesso a nessuno. Ma stiamo scherzando? Mi auguro che non serva un ulteriore intervento per porre fine a tutto questo che da “rumors” si protrae da molte settimane.
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Che bella la traina! Ma.... [/SIZE] [/COLOR]
In largo anticipo rispetto al tradizionale appuntamento di settembre, e con grande gioia dei tanti appassionati di pesca a traina dell'Isola, sono arrivati sottocosta tantissimi pesci pelagici: Lampughe, Sgombri, Ricciòle...
Prede combattive, di grande soddisfazione sportiva e gastronomica, sono predatori voracissimi, che aumentano di dimensione con rapidità incredibile. Il caldo intenso di questa estate ha poi influito sui cicli vitali di questi pesci, aumentandone l'attività e anticipando considerevolmente l'accrescimento, tanto che si trovano facilmente Lampughe ben sopra il Kg, taglia solitamente tipica della fine di settembre.
Occorre però ricordare che anche la pesca ricreativa ha delle regole precise: etiche, innanzitutto, perché chi vuole definirsi "sportivo" non può andare contro il più elementare buonsenso ecologico.
E poi ci sono le Leggi: pochissimo conosciute, purtroppo, ma non per questo meno severe.
Intanto, il limite massimo giornaliero per persona - 5 Kg complessivi o un solo pesce di dimensioni maggiori - che credo sia un quantitativo più che sufficiente a soddisfare tanto il divertimento quanto una capiente griglia.
Poi ci sono le misure minime: di Legge, e, come detto etico/morali.
Vediamo quindi come comportarsi al momento della cattura, e quando provvedere all'immediato rilascio della preda.
La prima regola etica di cui vorrei parlare riguarda le piccole Ricciòle, note da noi anche come Lecce o Limoncini. Anche se le leggi non prevedono particolari limitazioni, e detto che di queste specie andrebbero trattenuti solo esemplari adulti, sarebbe bene rilasciare almeno quelli sotto ai 300g, e possibilmente limitarsi a trattenere solo il necessario per la cena. Andare a oltranza... è un delitto. Sono pesci che in breve tempo raggiungono dimensioni importanti, e ogni Ricciòlina rilasciata oggi potrà diventare la preda da 20 Kg di domani... E discorso simile va fatto anche per i Dentici, che seppure non troppo frequentemente, possono abboccare anche a traine di superficie: a mio parere, il mezzo chilo è davvero il peso minimo sotto al quale si commette infanticidio... e imporsi limiti anche superiori sarebbe decisamente consigliabile.
Tutt'altro discorso per le Lampughe. Sono voraci, stagionalmente abbondanti, e non hanno di fatto misura minima (7 cm... ) Difficilmente, quest'anno ne troverete al di sotto dei 300g, la classica taglia "da porzione", eticamente corretta.
Praticamente sempre"in regola" anche Sgombri e Lanzardi - all'Elba conosciuti come "Cavalli" - (18 cm), Sugarelli (15 cm), Palamite (25 cm) e Tombarelli, pescabili con la misura di base (7 cm).
Ma ecco il problema: tutti i "Tonnetti" sono molto simili. E quello che sembra un banale Tombarello potrebbe essere un Alletterato (30 cm) ma ancor più probabilmente un giovanissimo Tonno rosso!
Inutile spiegare l'assurdità - eticamente parlando - di trattenere un pesce neonato in grado di superare i 300 Kg.... che perdipiù ha una misura minima di 30 Kg, è attualmente in periodo di divieto di pesca ed è considerato a forte rischio di scomparire per sempre dai nostri mari ....
Impariamo quindi a riconoscerlo, non è poi così difficile!
- Primo controllo: quasi sempre, il piccolo Tonno rosso presenterà delle striature verticali ben visibili. A quel punto, un rapido sguardo alle pinne dorsali può dare la conferma: se sono molto ravvicinate, praticamente contigue, è il momento di slamarlo delicatamente e subito rigettarlo in mare.
Sarà un bel contributo alla salvaguardia del nostro mare, e oltretutto eviteremo anche di andare incontro a multe salatissime: anche a fine stagione, i controlli della Capitaneria sono - giustamente - molto attenti e frequenti.
Yuri Tiberto - Acquario dell'Elba
Al Sindaco di Portoferraio Arch. Mario Ferrari
Al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
All’Assessore Regionale alla salute Dottoressa Saccardi.
Al Vice Commissario ASL 6 Dott. Eugenio Porfido
Sono passati ormai dieci mesi da quando nostro padre, Arnaldi Roberto, è ricorso alle cure dell’ospedale di Portoferraio e ricoverato nel reparto chirurgico per una “banale occlusione intestinale” e portato in sala operatoria per un “intervento di 30 minuti”; queste furono le rassicuranti parole del medico allora in turno. Abbiamo appreso in seguito che l’occlusione intestinale non è una diagnosi, ma solo il sintomo di problemi sanitari di più svariata natura, e che possono essere anche molto gravi. Dopo sette ore di intervento chirurgico, al posto dei trenta rassicuranti minuti dichiarati, eseguito da tre chirurghi di cui uno chiamato dal proprio domicilio dopo alcune ore che nostro padre era in sala operatoria, ci venne riferito che era stato asportato 1m e 80cm di intestino per “blocco intestinale” causato dal fatto che nostro padre “non aveva masticato bene l’insalata!”. Fummo rassicurati circa l’esito dell’intervento! e ci venne chiesto di procurarci una pancera per alzarlo dal letto tra qualche giorno! Dopo una notte di dolori lancinanti senza che nessun medico abbia visitato nostro padre, al quale solo telefonicamente fu programmata una dose maggiore di morfina da infondere attraverso una flebo, la mattina seguente dalla ferita chirurgica cominciò a fuoriuscire un liquame nerastro che solo in seguito ci fu comunicato essere materiale fecale.
A questo punto essendo presente uno stato preagonico, nostro padre fu intubato e trasferito tramite elicottero nel reparto chirurgico di Piombino, dove i sanitari, constatata la gravità del paziente e la presenza di feci nel sacchetto di drenaggio, lo hanno operato nuovamente. Ci è stato poi riferito che non era stato possibile risolvere il problema, e che nostro padre non avrebbe superato la notte perché il cosiddetto blocco intestinale era legato ad una occlusione arteriosa che aveva provocato la morte di una estesa parte di intestino, e comunque sarebbe stato opportuna un’autopsia per redimere ogni dubbio. Nostro padre cessava di vivere dopo poche ore dal secondo intervento che abbiamo saputo essere stato solo una esplorazione a fini diagnostici.
Da allora sono passati 10 mesi, e nonostante il problema sia stato posto all’attenzione dell’autorità giudiziaria, e nostro padre sottoposto ad esame autoptico al quale hanno assistito un consulente di parte nominato dall’ASL, un consulente nominato dai medici del reparto chirurgico di Portoferraio e un consulente da noi nominato, da allora non abbiamo avuto più alcun notizia.
Il tempo non lenirà il nostro dolore né la nostra determinazione per venire a conoscenza della verità in tema di diagnosi e prestazioni eseguite, ed in attesa di un intervento chiarificatore porgiamo distinti saluti
La famiglia di Roberto Arnaldi.
ho letto quello che e' successo a livorno al bambino con quel cane...vogliamo per forza il morto per rimettere a posto la situazione e tenere i cani lontani dalle spiagge??basta una ordinanza del sindaco!!!!non c'e' piu' sordo di chi non ci vuol sentire...
[URL]http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/catania_coppia_trovata_morta_casa/notizie/1540021.shtml[/URL]
E' solo uno dei numerosi articoli che tutti i giorni parlano di cosa fanno queste persone. Non tutte è chiaro ma se anche solo fosse un 2% e noi ne accogliamo 50 una di sicuro sarà anche per noi....
Vorrei sommessamente esprimere alcune considerazioni sul tema immigrazione in cui ho letto un certo fermento.
Non sono ne razzista ne contro questi poveri disgraziati che nel mettere a rischio la loro vita inseguono un sogno legittimo e meritano il massimo rispetto indipendentemente da come la si pensi.
Mi viene tuttavia da concordare con chi parla di olimpiadi di buonismo e ipocrisia che talvolta stucca e da molto fastidio.
Vorrei dire a quel consigliere di minoranza di Portoferraio che ritiene giusto che ci siano gli immigrati anche qui, ma lui in 10 anni che ha governato dove era ??
È mai passato a San Giuseppe a vedere la fila di gente che chiede di poter avere un piatto di pasta o una giacca di terza mano, come mai nessuno si è mai occupato ?? Come mai nessuno ha scritto un rigo ?? Sto parlando di gente dell'Elba e non dell'Uganda.
Vorrei rincarare la dose chiedendogli cosa ha fatto in 10 anni per trovare una sistemazione per quegli extra comunitari che vengono a vendere durante tutto l'anno e albergano abusivamente al Coppedè e fanno i loro bisogni in mezzo alla strada come biglietto da visita per i nostri visitatori ??
Se questo è il concetto di come sciacquarsi la bocca per portare gli immigrati per poi abbandonarli al loro destino allora dobbiamo dare ragione a chi non li vuole altro che lavori socialmente utili !!
Un vecchio adagio dice che siamo tutti bravi con il sedere degli altri.
Ci faccia la grazia, eccellenza, si prenda di riposo anche lunedì.
Le saremmo tanto grati.
Con una conferenza stampa in Consiglio regionale, è partita venerdì 28 agosto la campagna referendaria per indire il referendum abrogativo della Legge Regionale 28/2015.
Giuseppe Ricci del Comitato per la Sanità Pubblica di Arezzo ha promosso l’idea e trovato subito appoggio nel CREST (rete di 14 comitati in tutta la Toscana) presieduto da Valerio Bobini. E’ nato così il Comitato Promotore Referendum Abrogativo Legge Regionale 28/2015 che vede comitati, associazioni, sindacati e forze politichedi tutta la Regione uniti nel difendere la sanità pubblica toscana.Presiede il Comitato il dott. Gavino Maciocco direttore della rivista [URL]www.saluteinternazionale.info[/URL] .
Dopo la prima fase di verifica, con la consegna di 2.000 firme, il Referendum ormai è realtà e con la consegna dei moduli è partita la raccolta delle restanti 38.000 firme necessarie affinché i toscani possano entrare in cabina elettorale nella primavera del 2016 e decidere il futuro della Sanità regionale.
Sostengono il Referendum tutte le forze politiche dell’opposizione in Consiglio Regionale: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord,Movimento 5 Stelle eSì Toscana a Sinistra che si sono impegnati a sensibilizzare i propri consiglieri comunali sui territori per raccogliere e autenticare le firme al fianco dei Comitati e delle Associazioni.
Questa campagna referendaria è un grande movimento dal basso e porta con sé la richiesta che la Sanità toscana torni a mettere al centro i cittadini, che non vogliono essere numeri.
La politica sanitaria della Regione Toscana negli ultimi anni, infatti, è stata quella di accorpare e accentrare i servizi nei capoluoghi, a scapito di chi vivenelle aree periferiche, montane ed insulari, senza peraltro riuscire a rispondere in modo adeguato al bisogno di cure.
Il taglio dei posti letto e la carenza di personale che la legge 28 aggraverà è alla base di ore e giorni di attesa nei pronto soccorso per un ricovero e di liste d’attesa per esami e visite specialistiche interminabili. Tutto questo mentre la medicina territoriale latita.
L’impoverimento del servizio pubblico spalanca le porte al privato(che riesce a rispondere in tempi più brevi) e al business delle polizze assicurative.
L’accorpamento delle ASL in tre aree vaste, così come concepito dalla legge 28 che il Comitato si prefigge di abrogare, ha creato tre strutture giganti, estremamente complesse e burocratizzate, poco trasparenti, sotto diretto controllo politico, con accentramento di potere decisionale ed una inevitabile lontananza dai bisogni reali dei territori, soprattutto quelli periferici, la cui voce si disperderà schiacciata da chi avrà numeri maggiori.
Quello che i promotori del Referendum chiedono è che tutti i cittadini toscani siano uguali, che non ci siano cittadini di serie A e di serie B a seconda della residenza o se possono o meno permettersi di rivolgersi al privato o pagarsi una polizza per curarsi.
Quello che chiediamo è una riflessione ed un confronto aperto con gli operatori, con i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni locali e con l’opinione pubblica e la società civile per rispondere in modo efficiente al diritto alla salute equo ed universale sancito dall’art. 32 della Costituzione.
La Sanità deve tornare ai cittadini, deve tornare ai sindaci che hanno a cuore la salute pubblica, deve tornare ai medici e agli infermieri.
Questo Referendum è l’occasione per mandare un messaggio forte e chiaro alla Giunta Regionale: la Sanità è dei cittadini, non diuna politicaappiattita su interessi puramente economici.
Chiediamo ai toscani di appoggiare la nostra battaglia per indire il Referendum firmando presso i Comuni o ai banchetti di raccolta firme.
Hai ragione a dire che i Longonesi non hanno le palle..... anzi non hanno più....nei tempi che furono.... un foresto arrogante come te sai quanti voli in mare "alla fogna" avrebbe fatto !!!!!
Noi faremmo volentieri a meno anche di te sai.... come anche dei migranti ....
Longonese di nascita da 50 anni !
[URL]https://luciogiordano.wordpress.com/2015/06/16/carissimi-africani-come-va-adesso-noi-europei-vi-raccontiamo-la-verita/[/URL]
I cittadini non devono e non possono sostituirsi alle istituzioni, ci sono da rispettare delle regole e norme ben precise, ma possono però avere una opinione e comportarsi in modo civile e altruista. Per cui, se un imprenditore rende disponibile la sua struttura chiedendo solo le spese della pulizia e/o manutenzione per accogliere donne e bambini per un breve periodo, non vedo dove possa esistere il problema, e sempre per questo aspetto, credo che nessuno può impedire che ciò accada, sempre tenendo presente che parliamo di donne e bambini in cerca di aiuto, aiuto che da parte mia non mancherà qualora arrivassero a CAPOLIVERI, senza non ricordare che tutti siamo stati bambini, e chi è avanti un po con l'età, può ricordare anche della povertà che esisteva in tutto il territorio Elbano compreso CAPOLIVERI, ad eccezione di pochissime famiglie, numericamente forse 10/15.
Il M. del GRILLO-ROCCA e per oggi chiudo, non vorrei essere invadente........
Ecco cosa serve per far abbassare la cresta a molti presuntosi che abitano
"nell'Enclave Isola d'Elba"!!!! A molti li rifarei salire sull'asino 😀
Basta parlare di emigranti e ci si fa addosso...obbravi! Paure eh????
Arrivano tanti bambini e ragazzi senza genitori, completamente soli, ma perché questi buonisti, ipocriti, non danno la disponibilità ad accoglierne uno in casa loro?
Suvvia smettetela di fare discorsi "idioti", direbbe la signora Roberta, dimostrate che siete diversi da noi, "cattivi", accoglietene uno in casa: c' è tanta gente che va in quei paesi a prenderli in adozione e voi buonisti, ipocriti, perché non dimostrare la vostra bontà, disponibilità all' accoglienza Che siete come il papa, i vescovi, i preti e le suore, così "francescanamente" devoti, ma lontani da ogni forma di vero altruismo?
Uscite fuori dai vostri covili, non nascondete la mano che lancia il sasso, finitela di farci apparire cattivi e razzisti! Ipocriti senza intelletto e coscienza!
E' sconfortante leggere alcuni commenti, un razzismo che affonda le sue radici nell'egoismo più bieco.
Si alzano le barricate contro questi poveri cristi, si parla di 50 donne con minori, per un breve periodo invernale, e si affilano le armi contro una persona che si è resa disponibile ad accoglierli.
Io lo ringrazio.
L'Elba e ormai divenuta terra apolide tanti sono gli stranieri che di fatto vi dimorano stabilmente.
Gente per bene ma anche per male, tanti sono i reati a loro ascrivibili. dal furto, alle lesioni etc...!
Molti i meridionali, i più ereditati dalla legge Gozzini del 1986 che con lo strumento della semi-libertà ha permesso a reclusi della Casa Circondariale di poter ricongiungersi con la famiglia e di fatto stabilirsi definitivamente da noi.
Anche in questo caso i dati non sono confortanti.
Su di essi (chi delinque) nessun grido d'allarme, nessuna crociata.
I profughi giammai! Ma chi lo dice?
Bene il Partito Democratico, ad oggi l'unico in grado di arrestare questa deriva, non solo elbana.
Questo esodo sarà incessante, drammatico e nessuno si può sottrarre a questa tragedia.
Sarà costretto dagli eventi e non potrà più scegliere!
Meditate amministratori, piccoli gruppi familiari con minori, per il periodo invernale, in strutture private che ne facessero richiesta e in attesa della loro destinazione definitiva.
Sono esseri umani, non animali da mandare al pascolo a Pianosa.
[COLOR=darkred][SIZE=4] A CAPOLIVERI IL 2 SETTEMBRE L’ATTESO RITORNO DELLA MUSICA ROCK ANNI ‘70 CON “I FURMINANTI”. [/SIZE] [/COLOR]
Nuovo appuntamento di musica e spettacolo a Capoliveri: il 2 settembre torna a far divertire il pubblico fra musica e spettacolo la rock band livornese “I Furminanti”.
I sei musicisti, livornesi doc, del noto gruppo musicale nato negli anni ‘90, tornano all’Isola d’Elba, a poco più di un anno dalla loro ultima esibizione nella piazza di Capoliveri, per presentare un nuovissimo repertorio che trascinerà il pubblico nella musica rock italiana degli anni ’70.
Grazie al loro sarcasmo tipicamente livornese e ad un sound bello e musica sempre di alta qualità, “I Furminanti” faranno vibrare la piazza di Capoliveri anche in questa loro apparizione 2015 ed il divertimento e l’energia sono assicurati.
I Furminanti non hanno bisogno di presentazioni, la loro fama li precede..tantissime le esibizioni in Toscana e non solo, sempre accompagnati da umorismo ed ironia; imperdibili le loro recenti esibizioni con comici toscani come Paolo Migone ad Orciano Pisano, Paolo Ruffini a Castiglioncello, Claudio Marmugi, Crestacci e tanti altri
A salire sul palco capoliverese il 2 settembre saranno Claudio Bartoli alla chitarra acustica, Gionata Ciccolini alla chitarra solista, Roberto Vannini - che con i Trolls, diventati poi New (Trolls) ha suonato ad inizio carriere - alla batteria, Rolando Somigli alla voce, alla chitarra basso - l’unica “nota” rosa del gruppo - Sabina Dal Canto, il tutto contornato e supportato dai fonici del service audio Roberto Napoli, dalla presenza del maestro Valerio Fantozzi (compositore delle musiche degli Snaporaz nei film di Paolo Virzì) e dal maestro Gugliemo Caioli.
L’appuntamento è, dunque, per il 2 settembre in piazza a Capoliveri a partire dalle 22,00. Ingresso libero.
lei fa dei discorsi così strampalati che credo siano figli del troppo sole che prende sulla rocca. Tra i ricchi che vengono a spendere e lasciano soldi buoni da noi e gli immigrati clandestini che portano solo criminalità ,commerci illegittimi, prostituzione e sudiciume in genere c'è una differenza abissale. mi meraviglio che lei , anche se ha la testa vuota o piena solo di confusi redditi di cittadinanza , non lo capisca . Dia retta a me , vada un po' sulle dolomiti al fresco .
I falsi "moralisti" sono coloro i quali sono totalmente contrari a dare un aiuto a chi da un momento all'altro non per causa loro sono diventati poveri. Se un giorno arriveranno degli sceicchi extracomunitari pieni di petrodollari, sono sicuro che l'atteggiamento sarebbe totalmente diverso, e mi immagino la "solidarietà" e i tappeti rossi in ogni occasione, con bande musicali, inviti e regali floreali. Ma loro sono ricchi "di soldi" e la cosa è diversa.
Il M.del GRILLO-ROCCA
caro imprenditore, se questa stagione è stata proficua lo deve proprio al fatto che in alcune nazioni c'é la guerra e la gente é costretta a scappare, quindi poche chiacchiere, guarda i fatti. Vestire da criminali questi migranti , poi , è proprio ignobile .
