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Dopo il fallimento della compagnia aerea Intersky la procedura di insolvenza è stata aperta al Tribunale "Landesgericht" di Feldkirch.
Chi la sostituirà nei collegamenti con la Germania, Austria, Svizzera, dall'aeroporto internazionale dell'Elba?
Di sicuro non l'aeroplanino cecoslovacco Silver Air sedici posti del 1990?
Buongiorno a tutti,
Vi chiedo gentilmente meno di un minuto del vostro tempo per firmare una petizione contro il monopolio delle navi sulla tratta Elba - Piombino.
Bastano solo pochi click per formalizzare la vostra posizione contro questa situazione inaccettabile e manifestare una volta per tutte il vostro disagio.
Grazie.
P.s.
Grazie a Camminando per ospitare questo messaggio.
[URL=https://www.change.org/p/elbani-autorità-portuale-sindaci-elbani-no-al-monopolio-maggiore-concorrenza-sulla-tratta-elba-piombino]Petizione No al Monopolio![/URL]
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Al Cinema Teatro Flamingo arriva “The Walk” di Robert Zemeckis [/SIZE] [/COLOR]
Intero 8,00€-Ridotto fino a 18 anni 5,00€-Categorie Agevolate 5,00€ Abbonamento 3 ingressi a 15,00€ - mercoledì 5,00€
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Dal creatore di “Ritorno al Futuro” un nuovo capolavoro sperimentale e futurista.
Scritto per acchiappare di forza il pubblico e intrattenerlo in tutti i modi possibili, passando dalla tensione all’umorismo, fino ad un briciolo di commozione (e pochi lo fanno come Zemeckis), è anche evidente che The Walk 3D è un vero film sperimentale, uno che ha la candida ambizione di iniziare a ripensare le regole base del cinema a partire da nuove possibilità del digitale e del 3D.
Trama
The Walk racconta la storia vera di un giovane sognatore, il funambolo Philippe Petit, che ha compiuto un'impresa passata alla storia: passeggiare fra le Torri Gemelle del World Trade Center in equilibrio su un filo d'acciaio. Con tanto coraggio e un'ambizione cieca, Petit riesce a superare i limiti fisici, la paura e i divieti delle forze dell’ordine e vincere così la sua sfida contro tutto e tutti.
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Difficile comprendere il vero esito dell'incontro tra l'assessore e i Sindaci in tema di Sanità elbana. Verrebbe da condensare in un titolo, "tanto rumore per nulla".
E vissero felici e contenti...
Ma cosa è cambiato, rispetto ai precedenti incontri, dove si respirava la stessa aria di entusiasmo di fronte poi, ad un successivo nulla di fatto.
Il famoso decreto Balduzzi, che di fatto limitava e ridimensionava la sanità elbana, come sarà aggirato? Da quello che ho capito con la famosa rete tra ospedali, tanto invisa ai comitati ed ai Sindaci (Portoferraio escluso).
E' stato sottoscritto un impegno bilateralmente , con un preciso crono-programma oppure è tutto basato su un fumoso accordo verbale, che ha la stessa valenza di quello che doveva risolvere, in breve tempo, il problema dell'ascensore?
Cosa rende cosi soddisfatta la presidente della Conferenza dei Sindaci se il documento sottoscritto da tutti i Sindaci, fuorché quello di Portoferraio, è stato totalmente ignorato (il famoso Documento Elba)?
Interessante poi il passaggio dove l'assessore afferma "Abbiamo pensato di fare formazione sull’Elba per infermieri e operatori socio sanitari in modo da reclutare in loco il personale”.
Sembra passare l'informazione che per fidelizzare il personale locale, si debba fare una scuola in loco, come se chi uscisse da questa, entrasse direttamente a lavoro in Ospedale a Portoferraio, in barba ai concorsi nazionali.
Ma poi scuola infermieri di cosa? Le scuole per infermieri in ambito ospedaliero non esistono più ormai da molti anni.
La formazione degli infermieri è, da tempo, passata all'Università, con la nascita della "Laurea in Scienze infermieristiche", tra l'altro a numero chiuso, con accesso tramite concorsi nazionali.
Come si può pensare di fare una scuola infermieri al'Elba se tale scuola non esiste da molti anni e l'ordinamento attuale richiede, per lavorare in Ospedale, la laurea in Scienze infermieristiche? A meno che non sia presente, sull'isola, una Facoltà di Medicina e Chirurgia, ma questo non mi risulta.
Anche se cosi fosse, (ma non lo è), cosa vuol dire reclutare in loco il personale? L'accesso alla professione di infermiere, come quella dei Medici e delle altre figure professionali, è regolato da CONCORSI NAZIONALI; il fatto di essere elbani non significa certamente che uno soggetto, una volta laureato, entra direttamente a lavoro in ospedale a Portoferraio!
Per gli operatori socio-sanitari (OSS) è ancora possibile la formazione negli ospedali, ma gli OSS sono cosa diversissima dagli infermieri. E comunque, anche per questa figura sanitaria sono necessari concorsi nazionali per lavorare in ospedale.
Se, nel viaggio elbano della Saccardi, le promesse sulla valorizzazione della Sanità elbana hanno la stesse macroscopiche incongruenze dimostrate nelle affermazioni riguardanti la formazione, credo che verranno tempi bui..
[COLOR=darkred][SIZE=4] ABBIAMO INCONTRATO L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ DOTTORESSA SACCARDI. [/SIZE] [/COLOR]
Gli ultimi a essere ascoltati siamo stati noi componenti dei due comitati cittadini pro-sanità. Non sappiamo nulla cosa hanno discusso i Sindaci e quali richieste hanno fatto all’Assessore ma, dai visi sorridenti e distesi di alcuni di loro, fa supporre che qualcosa di buono è stato deciso e qualcosa di costruttivo per il nostro sistema sanitario forse sarà fatto. Ci dispiacerebbe che questa venuta fosse da calendario senza una precisa volontà di ridare all’Elbano una sanità efficiente e appropriata. Leggeremo dai giornali e dalle molteplici interviste cosa è stato deciso.
Noi del comitato Elba Salute abbiamo esposto alcuni problemi che affliggono gli utenti e alcune criticità che si notano nel nostro presidio ospedaliero. Si è parlato anche della ventilata chiusura dei CUP e si è discusso in maniera particolare della mancanza di personale medico e infermieristico. E’ stata ripresentata la nostra preoccupazione per l’ortopedia, per la chirurgia e il forte carico di lavoro che sono costretti a subire i medici e gli infermieri del Pronto Soccorso ora appesantiti anche dagli accessi di urgenza provenienti dai medici di base.
Dopo anni di promesse non mantenute dai vari personaggi che si sono succeduti ai vertici della sanità, non riusciamo a esultare ma ancora una volta vogliamo sperare.
Comitato Elba Salute
COSIMO DEI MEDICI: TUTTI A CASA!
"I casi della piscina comunale e dell'impianto del Carburo - sottolinea il vice sindaco Roberto Marini - sono sotto gli occhi di tutti e dovevamo fare una scelta. Scelta - ci tiene a precisare - che non riguarda la qualità dei singoli ma i risultati dell'attività".
Ok, ma dei 3 milioni e 300 euro destinati agli impianti sportivi, come riferito dall’ex vice sindaco Pellegrini, nessuno ne parla? Ma che fine hanno fatto? Signori politici attendiamo una risposta prima di chiederla ufficialmente alle autorità competenti, magistratura e corte dei Conti.
Queste le parole del presidente della conferenza dei sindaci Anna Bulgaresi
Il problema non è condividere alcuni servizi con altri presidi ospedalieri, anzi ben vengano se aggiungono qualcosa, ma l'importante è far pesare le nostre esigenze e mi sembra che finalmente qualcuno abbia capito cosa vuol dire avere e far funzionare un ospedale all'Elba".
Ma queste sono le stesse parole che da un anno va ripetendo e scrivendo il sindaco Mario Ferrari: “Condivisione delle risorse aziendali tenendo presenti alcune caratteristiche legate alla nostra insularità, concetto ripetuto anche nel documento integralmente riportato su tenew oggi. Quindi se qualcuno ha capito è sicuramente lei e nessun altro.
Sindaco Ferrari continui a lavorare in silenzio!
A leggere il comunicato del Dott.Onorato mi viene difficile dargli torto.
A quel famoso convegno io non ho ancora capito chi parlava nell'interesse generale e chi nel proprio.
Come ormai da decenni quando si parla di trasporti pare che l'interlocutore privilegiato sia sempre il solito, anzi i soliti.
Forse sempre i soliti che quando dopo qualche scontro sulla stampa si sedevano al tavolo delle compagnie, erano l'unica categoria a fruire di agevolazioni.
Ora l'Elba è composta anche da altre miriadi di imprese grandi o piccole che avrebbero ugual diritto a condividere i vantaggi.
E mi pare hanno preso forma a tutela degli elbani delle commissioni atte a verificare il rispetto dei patti e delle normative in materia di trasporti.
Inoltre non servono muri, per l'Elba, oggi, stanti le cose, la Moby/Toremar è un interlocutore principale, delegato e finanziato anche per la continuità territoriale.
Quindi parlare di trasporti esige definire chiaramente in che ruolo si intende farlo.
Tutto questo esula da una valutazione su Blu Navy e sul suo diritto a ricercare un numero di slot adeguato alla sua sopravvivenza e crescita.
Una soluzione ci sarebbe e molto facile, toglierli alla nave gialla che arriva quando la torta è in tavola e svanisce quando è magra....... e qui casca l'asino, chi lo spiega al presidente/commissario della Port Autority????????
Perchè chi decide in tal senso non è il Dott.Onorato................
Forse per sentire veramente una compagnia di navigazione elbana come tale, servirebbe fin dalla sua nascita una grande apertura ad una partecipazione di tutti i soggetti economici o meno che vogliano farne parte........, per quanto possa apparire impensabile l'Elba è riuscita già negli anni novanta ad unirsi per creare una realtà elbana in altro ambito e a ben vedere.... funziona.
La...... nave del cuore??????????
Ieri in zona Pian di Mezzo a Campo é scappato un Alano tigrato scuro chiunque lo avesse visto ci contatti al 3203160575 o al 3470745529 , grazie della collaborazione
X Sant'Ilario:
Ma perchè ti sorprendi che nel territorio del Comune di Campo alcuni automobilisti facciano quello che vogliono.
E' la normalità. Vai a vedere al porto e ti accorgerai che la situazione è tale e quale a Sant'Ilario.
Automobili parcheggiate ovunque da soggetti che se ne sbattono dei cartelli e dei divieti.
Ma il nuovo Sindaco non doveva metterci un punto e ripartire con nuove regole?
Se continua così,vien da pensare che la regolata la daranno a lui al prossimo giro.........
Questa sarà la decima volta che glielo faccio presente ma di fatto non ci sentono riproviamoci.... salendo da piazza alle mura se voi vi fareste un giretto a piedi troverete le piastre di granito tutte smosse e inondate di olio motore belle nere per colpa di quei tre o quattro che infischiandosene del DIVIETO ci parcheggiano e tranquillamente ce le lasciano giorno e notte soprattutto sai, a fa du passi dal parcheggio, gli pesa il sedere ora io capisco se devi scaricare la spesa o qualcosa di pesante vai e poi te ne vai ma questi furbetti se ne infischiano e se li fai osservazione ti mandano a quel paese continuando a spaccare le piastre e facendo diventare la salita una discarica di olio motore che difficilmente si toglie perché il marmo si è impregnato tra poco ci saranno i mercatini di natale faremo un figurone sembra di essere dentro una officina. cominciamo a fare qualche verbale o carro attrezzi tanto i furbi non la vogliono capire e se ne sbattono vedrai dopo tre o quattro multe parcheggeranno dove tutti noi e cioè al parcheggio. speriamo di smuovere qualcosa ma chi visse sperando.....
[COLOR=darkblue][SIZE=5]Sotto il segno di Uccy! [/SIZE] [/COLOR]
Sono entrato nella famiglia degli Arcieri del Mare tre anni fa e ho già vissuto, nel bene e nel male, tre consigli direttivi ed altrettante presidenze, stando sia da una che dall’altra parte della vita associativa. Valerio Monari, Pasquale D’Ascoli, Davide Priori. Tre nomi che hanno contribuito a fare la storia di questa tribù, una storia vincente dentro e fuori dai confini regionali e nazionali.
Inizio il mio secondo mandato come consigliere e lo faccio con senso di responsabilità, ma soprattutto con l’orgoglio di appartenere ad una squadra che è l’eccellenza nel suo campo all’isola d’Elba. Un gruppo da cui ho appreso molto e vi ringrazio, uno per uno, per le qualità che avete mostrato, e per le capacità di rendere possibile l’impossibile. Mai mi sognerei di dire alle spalle che una persona mi è antipatica, o peggio ancora potrei fingere per mesi il contrario. L’essere uomini è nel dna di ciascuno, ma ancora di più in chi si trova in ruoli dirigenziali e sono fiero di essere stato guidato in questi anni da persone che hanno sempre espresso il proprio pensiero in faccia.
Gli Arcieri del Mare sono prossimi al traguardo dei 20 anni e con le elezioni di ieri sera, che hanno visto l’affermazione di Leonardo Battistelli, ci accingiamo a rivoluzionare ancora una volta ruoli e attività, sempre nel massimo rispetto di chi ha fondato la Compagnia (Stefano Giacomelli e Daniela Brambilla) e di chi ha segnato indelebilmente l’ultimo decennio con la sua scomparsa, diventando la stella polare di questa famiglia: Fabrizio Lunghi, classe 1967, detto "uccellino" dal proverbio riese che ammonisce che all'uccellino ingordo gli si strozzò il gozzo. E lui era si ingordo ma di dare amore. Personalmente non l’ho mai conosciuto, ma dai dipinti che ne hanno fatto, questo Uccy doveva essere una grande persona: sempre allegra e scherzosa, sempre pronta ad unire e fare gruppo. Gli Arcieri del Mare non potevano trovare una bandiera migliore sotto cui crescere. Geniale è stato chi ha deciso di intitolare alla sua memoria il Trofeo interno alla compagnia, premiando il migliore arciere assoluto al termine di quattro tipologie di gara. Una gara che ha sempre visto una nutrita partecipazione. Domenica è andata in scena la terza gara del Trofeo, modalità battuta, che in quanto a presenze è risultata un po’ più fiacca del solito. Sarà stata una casualità, ma mai come oggi sento l’esigenza di richiamare tutti gli Arcieri del Mare allo spirito di compagnia che in certi momenti è stato la forza in più per farci vivere momenti e vittorie esaltanti come a San Marino o alla Tewa, solo per citarne alcune. Siamo cresciuti da una ventina fino a 57 iscritti (la seconda compagnia in Toscana). All’ultima Gara Regionale organizzata all’Elba abbiamo ottenuto gli elogi dei Commissari. Questo significa che se vogliamo le cose le sappiamo fare bene.
La Compagnia ringrazia ancora una volta chi ha partecipato agli ultimi Campionati Italiani portando la bandiera con le tre api anche a Bevagna: Pasquale D’Ascoli, Valerio Monari, Antonio Canovaro, Luca Bellini, Patrizio Bolano, Claudia Schezzini, Giuliana Costa; ma soprattutto lo sponsor ELBAFRIGO di Osvaldo Arnaldi che ha realizzato le magliette per l’occasione.
Un grande applauso lo rivolgo a nome del Direttivo infine ai nostri atleti impegnati il 7 Novembre al 3d indoor Fita di San Lazzaro con i seguenti brillanti risultati: 1 Alessandra Ingrasci CAF AN; 1 Valerio Monari CAM SI; 1 Luca Bellini CAM FS; 3 Alessio Cesetti CAM FS.
Walter Tripicchio
ARCIERI DEL MARE
[COLOR=darkred][SIZE=5] Sanità: lettera del sindaco di Portoferraio Mario Ferrari all'ass.Regionale alla Sanità Stefania Saccardi [/SIZE] [/COLOR]
Gentilissima dottoressa Stefania Saccardi in qualità di sindaco di Portoferraio, il paese più rappresentativo dell'isola d'Elba nonché sede del presidio sanitario, già nel 2014, avvalendomi della collaborazione del mio delegato alla sanità, dopo essermi ripetutamente confrontato con le organizzazioni sindacali provinciali Cgil Cisl e UIL e alcune figure professionali mediche dell’azienda, ho elaborato un progetto di riforma sanitaria per il territorio insulare che, considerando le peculiarità del nostro territorio, a lei perfettamente note, ha tenuto in considerazione le vigenti normative di legge, le problematiche economiche che interessano non solo la Toscana ma tutto il territorio nazionale, ed altri aspetti quale le necessità sanitarie elbane in termini di numero di prestazioni. Con questi presupposti il documento che è stato elaborato prevedeva da una parte una indispensabile autonomia funzionale del nostro presidio e dall'altra l'utilizzo delle risorse aziendali che potevano derivare da una stretta collaborazione con i due presidi territoriali di Piombino e di Cecina, avvicinandosi in tal modo anche alla politica sanitaria regionale, oltre al mantenimento e la difesa della zona distretto in quanto la nostra è zona insulare con le sue innegabili peculiarità.
Questo nostro progetto infatti pur non basandosi su una totale indipendenza sanitaria del nostro territorio, ha tenuto in considerazione le peculiarità elbane, le difficoltà e i disagi economici che deve affrontare che abita questa isola, ma soprattutto i gravi rischi che correrebbe in caso di interruzione delle comunicazioni aereo-navali, cosa che lei ha potuto constatare di persona proprio recentemente. Ecco perché uno dei punti più importanti del nostro programma prevedeva una ristrutturazione del sistema emergenza urgenza sia territoriale che ospedaliera, sistema che oggi vive spesso momenti di criticità, attraverso il recupero di quelle capacità funzionali di sala operatoria in grado di affrontare, qualora fosse necessario, quegli interventi che non sono certo di secondo e terzo livello, ma che vengono normalmente eseguiti presso altri presidi sanitari come Piombino e Cecina, interventi che oltretutto spesso non vengono eseguiti semplicemente perché il paziente si presenta come paziente a rischio e probabilmente bisognevole di un'organizzazione rianimatoria. Non posso non farle notare che un organico di 6 anestesisti, la cui presenza è fondamentale sul nostro territorio, ma che non hanno la possibilità di fare un vero lavoro rianimatorio, sono decisamente sottoutilizzati. Ho cercato quindi di elaborare un progetto che fosse economicamente sostenibile e che vivesse uno spirito di concretezza, ed anche oggi non sono qui a chiederle personale esclusivamente dedicato al nostro ospedale, non sono qui a chiederle unità operative complesse e le specialistiche di terzo livello sul territorio che amministro; quello che le chiedo è un ospedale che al di là delle classificazioni conservi le caratteristiche di un ospedale di base, con un suo pronto soccorso adeguatamente ristrutturato, con un reparto medico-chirurgico che non sia in carenza di organico, con una pediatria, un'ostetricia e una ginecologia che siano in grado di far fronte alle esigenze dei nostri cittadini, con un punto nascite che, riorganizzato e ristrutturato, deve continuare ad esistere.
Oggi la sanità elbana è di fronte a una situazione paradossale perché le statistiche ci dicono che i cittadini dell'isola d'Elba cercano in altri presidi ospedalieri prestazioni prevalentemente di primo livello aventi un peso di DRG non superiore a 1, di conseguenza il valore economico sottratto al presidio di Portoferraio ammonta a circa 5 milioni di euro che salgono a 8 se si considerano le perdite economiche in termini di viaggi e giornate di lavoro perdute; questo dato indica l'intrinseca debolezza del presidio ospedaliero di Portoferraio relativamente all'attività di base e a quella programmata, producendo un danno rilevante sia al principio del pari opportunità per i cittadini elbani, sia all’economia elbana. Il nostro programma prevedeva quindi di restituire al presidio di Portoferraio capacità di fornire prestazioni in grado di soddisfare le esigenze dei pazienti e di intercettare così le domande in fuga. Questo obiettivo secondo il nostro parere poteva essere raggiunto utilizzando tutte le risorse aziendali sì da potenziare tutte le attività specialistiche ambulatoriali, ampliare e qualificare l'attività di sala operatoria per chirurgia ortopedia, ritornare a programmare un'attività di sala operatoria per le specialistiche come otorino, oculistica e urologia oggi assenti, predisponendo specifici protocolli con gli operatori per individuare la casistica di interventi programmabili per ciascuna specialistica. Ma come Le ripeto un aspetto al quale Lei dovrebbe prestare particolare attenzione è sicuramente quello dell'emergenza urgenza perché per quanto fondamentale non è sempre sufficiente garantire la presa in carico del paziente, la sua stabilizzazione e il suo rinvio a presidio sanitario di livello superiore perché proprio per la nostra insularità è fondamentale poter disporre di un'attività di emergenza urgenza con alti livelli di efficienza ed efficacia, risultato ottenibile con la presenza in pianta stabile sul nostro territorio di figure professionali qualificate in ambito chirurgico e ortopedico, quelle stesse professionalità che oggi i cittadini elbani vanno a ricercare lasciando il proprio territorio. Il nostro programma voleva quindi raggiungere l’obiettivo di limitare il trasporto sanitario via mare e via aerea che dovrebbe in realtà essere riservato a pazienti non trattenibili per complessità patologica, accorciando anche tempi di intervento ed eliminando così i rischi sanitari legati a situazioni contingenti che ne impediscono il trasferimento.
Questo potenziamento dell'attività chirurgica, ortopedica specialistica e la risoluzione del problema emergenza urgenza territoriale non può non costringerci a svolgere la nostra attenzione verso un’altra area quella della diagnostica per immagini che dovrebbe essere potenziata per inserirsi adeguatamente sia nel programmato che nell'emergenza.
Se avrà la pazienza di leggere il nostro programma troverà informazioni più dettagliate che evito ora di riferire, e vorrei solo concludere affermando che per quanto l'isola d'Elba abbia la necessità di mantenere alcune peculiarità, non può più vivere isolata da un contesto sanitario collettivo e non può più rifiutare la condivisione di energie e di programmazione con altri presidi sanitari condividendone le risorse umane, un’idea che finalmente sembra oggi farsi strada anche tra alcuni dei comitati cittadini e forze politiche che fino a poco tempo fa erano arroccate su una posizione di totale indipendenza ed autonomia funzionale a mio parere non più sostenibile. Un modello siffatto potrebbe essere anche il punto d’incontro tra una riforma sanitaria che prevede la chiusura di tanti piccoli e poco funzionali ospedali, ed i cittadini che con la proposta di una referendum abrogativo hanno dimostrato di non gradire. In altre parole il modello Portoferraio-Piombino-Cecina potrebbe essere un modello da esportare in altre realtà sanitarie della Toscana oggi in sofferenza sanitaria. Non è certo una sfida da poco e solo una stretta collaborazione tra la politica centrale e quella periferica, abbandonando bilateralmente rigide posizioni programmatiche da una parte, ideologiche dall’altra, potrà condurre a risultati concreti nell’interesse dei cittadini che amministriamo
Questa sera - MERCOLEDI’ 11 NOVEMBRE ORE 21,00 - al Cinema Teatro Flamingo l’ultima di
[COLOR=darkred][SIZE=5] “LO STAGISTA INASPETTATO” . [/SIZE] [/COLOR]
con Robert De Niro e Anne Hathway
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Una piacevole divertente sorpresa dal grande Robert De Niro.
Una società di moda assume uno stagista decisamente fuori dagli schemi: Ben Whittaker (Robert De Niro) un settantenne pensionato che ha scoperto che in fondo la pensione non è come immaginava e decide così di sfruttare la prima occasione utile per rimettersi in pista. Nonostante le diffidenze iniziali, Ben dimostrerà alla fondatrice della compagnia (Anne Hathaway) di essere una valida risorsa per l'azienda e tra i due nascerà un'inaspettata sintonia.
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P.s.
Grazie a Camminando per ospitare questo messaggio.
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Vi chiedo aiuto... ieri in zona Pian di Mezzo a Campo é scappato il mio cane un Alano tigrato scuro chiunque lo avesse visto mi contatti al 3203160575 Grazie
Si legge sui giornali la recente truffa degli oli venduti come extravergini mentre non lo sono per niente.Intanto , la stampa informa che c'è differenza tra la scrittura extravergine , tutta attaccata e extra vergine staccata , furbizia tutta italiana per ingannare l'utente. Leggo ancora 10 consigli per capire se un olio è extravergine oppure no: bene sono 10 consigli uno più stupido dell'altro , ne esemplifico qualcuno :
1) prezzo alto : se gli italiani fossero onesti potrebbe essere un indicatore , ma gli italiani sono disonesti;
2) colore : i vetri delle bottiglie alterano il colore vero dell'olio ;ù
3) odore : le bottiglie quando si comprano sono chiuse .....e così via sino alle altre 7 idiozie italiote inclusa l'acidità non valutabile certo guardando la bottiglia o la lattina .
Ma perchè non vengono fatte etichette chiare e semplici senza tanti parametri fisici e chimici accessibili a pochi tipo bollino nero: sansa ; bollino verde: olio di oliva ; bollino giallo: olio vergine, bollino oro: olio extravergine ? eppoi controlli a raffica e multe come se piovesse , ricordo che la truffa attuale l'hanno evidenziata tramite denunce da stampa, i NAS evidentemente dormono e intervengono solo tristemente dopo
