[COLOR=darkred][SIZE=4] PROGETTO...TERME DI CAVO [/SIZE] [/COLOR]
"Ormai, quasi settimanalmente, il Circolo PD di Rio Marina emette comunicati quasi sempre ripetitivi sui temi delle terme di Cavo e del presunto progetto di adeguamento tecnico-funzionale del porto di Rio Marina.
Mi permetto di suggerire al PD di chiarire meglio il significato, sui propri comunicati, della parola "acque geotermiche" giacché tutte le acque sono geotermiche.
Forse ci si riferisce alle acque termali, ad alta temperatura, presenti a Cavo. Qui occorre essere chiari in primo luogo per ribadire, senza equivoci, che l'auspicato stabilimento termale così importante per l'economia del luogo (ma forse per tutta l'Elba) non può che essere ubicato a Cavo e non sulla cosiddetta "costa che brilla" che è quella delle aree ex minerarie di Rio Marina. Anche il problema, più volte ricordato da PD, degli impedimenti derivanti dalla L.R. sul PIT non dovrebbe costituire una preoccupazione dal momento che l'acqua termale sgorga ad oltre 300 mt dalla costa (390 mt) e le aree disponibili su questa distanza sono assai vaste e non ricomprese nel perimetro del Parco dell'Arcipelago. Non vorrei che dietro questo fervore di numerosi comunicati e del ripetersi della singolare denominazione "costa che brilla" si nascondesse l'intenzione di togliere alla frazione di Cavo la stazione termale. Poiché si insiste molto anche sul tema dell'energia pulita mi permetto di rilevare una contraddizione nell'indicare, da parte del PD, una grande risorsa geotermica legata alle acque termali giacché i tecnici dicono che l'energia ricavata potrà al massimo soddisfare le esigenze del futuro stabilimento termale.
Sempre a proposito di energia pulita non si capisce bene perché non venga mai citata la centrale fotovoltaica a suo tempo nelle aree ex minerarie (l'unica presente all'Elba) con una potenza di 1 M-watt che oltretutto produce rilevanti entrate nelle casse comunali e che potrebbe tranquillamente essere potenziata fino al doppio della misura esistente senza alcun problema.
Vorrei infine chiedere al PD di accertarsi se davvero è stato inoltrato dall'APPE al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il discusso progetto di modesto adeguamento del Porto di Rio Marina ed anche perché non parlano più del by-pass del centro abitato di Rio Marina sempre più indispensabile anche a seguito degli sprofondamenti presenti nella località il Piano. Forse tutto ciò per non disturbare la Regione che continua invece a stanziare centinaia di milioni per le banchine del Porto di Piombino e per la viabilità di accesso (S.P. 298)".
113273 messaggi.
[COLOR=darkred][SIZE=4] TOREMAR, RCS E QUIBEE INSIEME PER UNA NUOVA ESPERIENZA DI LETTURA IN MOVIMENTO TOREMAR: LA FLOTTA PIU' ALL'AVANGUARDIA AL MONDO IN TERMINI DI CONNETTIVITA' [/SIZE] [/COLOR]
Portoferraio (LI), 11 dicembre 2015. Nel 2015 si è concluso il processo di ammodernamento avviato nel 2012 di tutte le unità della flotta Toremar: 5 le navi totalmete sottoposte a un sostanziale refitting, sia nelle parti meccaniche che negli spazi riservati ai passeggeri, per un investimento da parte della compagnia di venti milioni di euro. Con la Marmorica prima, la Giovanni Bellini dopo e a seguire tutte le altre motonavi della flotta, Toremar può considerarsi la prima compagnia “SmartFerry” del Mondo. Su tutte le unità i passeggeri possono usufruire del servizio wi-fi gratuito per tutta la durata del viaggio; sono stati installati dei totem multimediali per la realizzazione di un “Social Corner” nel segno della connessione a tutti i social network come Facebook, Twitter, Instagram, etc. per condividere, via e-mail, foto con amici. Inoltre un Totem carica batterie per telefoni cellulari, iPod, iPad, etc. con monitor per messaggi pubblicitari. L’ultima novità in termini di innovazioni riguarda la partnership stretta con RCS e Quibee che offre ai passeggeri, a partire dai primi di dicembre, la possibilità di fruire gratuitamente dei contenuti editoriali del Gruppo RCS, in particolare Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e tutti i periodici del Gruppo. Si tratta di un’innovativa esperienza di lettura libera, attualmente in fase di test sulla Giovanni Bellini e la Marmorica, che potrà in futuro essere esteso alle altre unità della flotta. L’obiettivo è quello di rendere gli spostamenti in traghetto sempre più confortevoli anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie a bordo. Quibee, startup che utilizza una piattaforma proprietaria basata sulla tecnologia iBeacon che rende possibile la fruizione di contenuti editoriali aderenti alle passioni degli utenti in un determinato raggio d’azione, è in grado di offrire un servizio customizzabile a seconda delle esigenze del cliente e dello spazio, trasformando i luoghi fisici in contenitori di esperienze emozionali. Scaricando quindi l’app TOREMAR QUIBEE sviluppata per tablet e smartphone iOS e Android a attivando la funzione Bluetooth sul proprio dispositivo, i clienti Toremar hanno accesso durante il tragitto ai quotidiani Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, oltre che ai più letti periodici del Gruppo RCS.
Ieri dopo anni è stata provvisoriamente sistemata, in attesa del rifacimento totale la strada di Val Carene.
Augurando un buon lavoro alla giunta comunale RINGRAZIO.
Oh Mario un ti lamenta??!! Pensavi che il sig Rossi non seguisse gli elbani??!!! Ti sbagliavi e come che li segue assennò un poteva smantella l ospedale.
Ci vuole una cosa sola una bella denuncia alla procura della repubblica per attentato alla salute pubblica e violazione del art 32 della costituzione e poi si ragiona tutto il resto sono CHIACCHIERE
Un caro saluto
[COLOR=darkred][SIZE=5] E’ bene ora fare il punto della situazione. [/SIZE] [/COLOR]
Correva il 2012 quando il presidente Enrico Rossi affermava: “Non è vero che i sindaci dell’Elba sono stati abbandonati. La scorsa settimana l’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni ha incontrato i sindaci dell’isola d’Elba proprio per discutere con loro una nuova organizzazione sanitaria che tenga conto delle risorse disponibili. l’assessore si è impegnato a definire in tempi rapidissimi, due mesi circa, un progetto sanitario specifico, che miri a tenere conto delle peculiarità dell’insularità e della qualità, quantità e sicurezza dei servizi sanitari. L’obiettivo è assicurare i migliori servizi ai cittadini”.
Da allora abbiamo assistito: alla declassificazione del nostro ospedale a presidio di prossimità, fatto gravissimo perche non si prevedono più sul nostro territorio servizi insostituibili, all’approvazione di una legge di riforma sanitaria che nessuno vuole e che trova ampio dissenso tra partiti, categorie di professionisti del settore sanitario, comitati di cittadini e molti elettori dello stesso P.D.,alla bocciatura, dell’emendamento per salvare i piccoli ospedali e sottrarli ad un più ampio “riordino sanitario”, al tentativo di zittire la voce di 55.000 cittadini che chiedono un referendum abrogativo della legge per non proseguire sulla strada di una centralizzazione in nome di un risparmio tutto da dimostrare. Come se questo non bastasse per ben valutare la giunta PD regionale toscana in questi anni abbiamo assistito alla perdita di personale sanitario con conseguente progressivo smantellamento dei servizi: un solo medico per il centro trasfusionale con la paventata riduzione dell’attività del servizio, un solo medico per la pediatria, reparto lentamente ma progressivamente smantellato dopo il pensionamento del primario nel 2013, perdita di personale medico nei reparti di anestesia e chirurgia tanto che oggi sono in gravi difficoltà per mantenere un servizio nelle 24 ore, una drastica riduzione del personale di ginecologia ridotto ora a due sole unità e che ha visto recentemente interrompere, sia pure momentaneamente i servizi ambulatoriali, un personale ortopedico ridotto ai minimi termini con un solo ortopedico in zona ed un altro che giunge in soccorso dal presidio ospedaliero di Piombino, ed ospitato nelle 24 ore in modo indecoroso tanto che sempre maggiori sono le resistenze per venire a prestare servizio sull’isola, la perdita progressiva di personale infermieristico che aggrava ulteriormente la qualità dei servizi. A fronte di questo disastro sanitario il nuovo assessore viene a proporre una fantomatica ed irrealizzabile “scuola infermieristica”. Noi abbiamo bisogno di infermieri e di medici, abbiamo bisogno di servizi ospedalieri e territoriali, abbiamo bisogno di ridurre le liste di attesa e non di allievi! L’assetto sanitario che si è venuto a realizzare è stato responsabile di disservizi, anche gravi, che i cittadini mi hanno segnalato e che sono stati prontamente segnalati ai responsabili aziendali. Quindi Enrico Rossi, e l’ex assessore alla sanità Marroni hanno mentito, ma cosa ancora più grave hanno mentito sapendo di mentire e anche se all’Elba abbiamo “un buon clima, il sole e belle spiagge”, come lei ha detto signor governatore, sappia che a noi non bastano, vogliamo anche un ospedale degno di questo nome ed è giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, non certo morali perché a quelle ovviamente nessuno di voi è interessato.
Architetto Mario Ferrari sindaco di Portoferraio
[SIZE=3] [COLOR=firebrick]Sede Associata di Portoferraio - CPIA 1 Livorno Corsi per Adulti Italiani e Stranieri presso Istituto Comprensivo di Portoferraio viale Elba 23/25 - Portoferraio[/COLOR] [/SIZE]
Corso TEDESCO BASE
Lunedì 14 Dicembre 2015 alle ore 17.15, presso i locali dell'Istituto Comprensivo in viale Elba 23725 a Portoferraio, si terrà l'assemblea organizzativa per il corso di TEDESCO Base nella quale verranno decisi durata, calendario e costo del corso. Tutti coloro che fossero interessati sono invitati a partecipare.
Corso di ATTIVITÀ Motoria
Mercoledì 16 Dicembre 2015 alle ore 17.15, presso i locali dell'Istituto Comprensivo in viale Elba 23725 a Portoferraio, si terrà l'assemblea organizzativa per il corso di TEDESCO Base nella quale verranno decisi durata, calendario e costo del corso. Tutti coloro che fossero interessati sono invitati a partecipare.
Altri corsi in partenza ai quali è sempre possibile iscriversi:
Corso ARTE- Tecnica ACQUERELLO
Data inizio: mercoledì 13 gennaio 2016 dalle 15.00 alle 17.00. Il corso sarà di 20 ore.
Corso ARTE- Tecniche VARIE
Data inizio: venerdì 15 gennaio 2016 dalle 15.00 alle 17.00. Il corso sarà di 20 ore.
Corso ARTE- Tecniche VARIE
Data inizio: venerdì 15 gennaio 2016 dalle 17.00 alle 19.00. Il corso sarà di 20 ore.
Per Informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Segreteria della Sede Associata di Portoferraio presso l'Istituto Comprensivo di Portoferraio in viale Elba 23/25 - Portoferraio dalle ore 8.00 alle 13.30 dal LUNEDI' al SABATO.
[COLOR=darkred][SIZE=5] ARRIVA BABBO NATALE. [/SIZE] [/COLOR]
Mercoledì 23 dicembre alle ore 14,30 Babbo Natale arriva ai giardini di Carpani tra musica, premi e merenda e sarà accompagnato dal suo aiutante “Elfo” e insieme doneranno dolcetti e regali a tutti i bambini che verranno a salutarlo. Durante la festa, Babbo Natale raccoglierà i disegni dei bambini delle scuole materne e degli asili e le letterine dei ragazzi delle elementari. A quel signore grande e panciuto vestito di rosso si può anche sussurrargli all’orecchio cosa si vorrebbe trovare sotto l’albero.
Il giorno di S. Stefano, nella sua casa al Polo Nord, Babbo Natale sceglierà i migliori 3 disegni consegnati dai bambini delle scuole materne e asili e le migliori 6 letterine (3 dei bambini della 1^ e 2^ elementare e 3 dei ragazzi della 3^ 4^ 5^ classe).
IL 6 Gennaio festa dell’Epifania alle ore 14,30, sempre ai giardinetti di Carpani, la Befana verrà a festeggiare e premiare i bimbi e i ragazzi che hanno disegnato il Natale più bello e scritto le letterine più emozionanti.
PER TUTTI I BAMBINI PRESENTI SIA IL 23 DICEMBRE SIA IL 6 GENNAIO, CI SARANNO DOLCETTI, REGALINI E ALTRI DIVERTENTI INTRATTENIMENTI.
NEI DUE POMERIGGI DI FESTA, IL COMITATO CARPANI OFFRIRA’ AI PRESENTI, FRATI CALDI, PATATINE, BIBITE, SCHIACCIA FARCITA E……TANTA SERENITA’ GIOIA E MUSICA.
Regolamento dei lavori che saranno consegnati a Babbo Natale:
• I bambini delle scuole materne e asili, devono disegnare su un foglio bianco un loro pensiero sul Natale. In calce il foglio deve riportare il nome e cognome del bimbo e il numero di telefono per eventuali comunicazioni.
• I bambini della 1^ e 2^ elementare, devono fare un piccolo tema su “Come vorresti il Tuo Natale” e a fondo foglio il nome e cognome e il numero di telefono per eventuali comunicazioni.
• I ragazzi della 3^ 4^ 5^ classe elementare, devono fare un tema su:” Natale festa dell’Amicizia e della Solidarietà”. A fondo foglio il nome e cognome e il numero di telefono per eventuali comunicazioni.
I lavoretti consegnati dai bambini e ragazzi a Babbo Natale, saranno valutati da Lui e dai suoi collaboratori “Elfi” di un altro pianeta e insieme decreteranno i migliori 3 di ogni categoria che saranno premiati dalla Befana il 6 gennaio alle 14,30 sempre ai giardini di Carpani. Detti lavoretti saranno messi in bacheca all’entrata dei Giardini di Carpani affinché tutti possano apprezzare la sensibilità dei nostri ragazzi.
E per chi vuole immortalare il magico momento dell’incontro più desiderato c’è la possibilità di farsi fotografare con Babbo Natale e con la Befana. UN CLIK ED E’ PRONTA LA FOTO DA APPENDERE IN CAMERA.
BAMBINI, VI ASPETTIAMO
Comitato Carpani.
Spiegati meglio perché al di là dei nomi, che mi interessano poco, vorrei capire le intenzioni degli amministratori per ciò che riguarda il futuro per il commercio a Marina di Campo
[COLOR=darkblue][SIZE=4]LA VILLA DELLE GROTTE: IL POTENTE MESSALLA FU IL PROPRIETARIO E OVIDIO L’OSPITE FAMOSO? IMMAGINARLO NON BASTA. LA LUCIDA ANALISI DEL PROF. UBERTO LUPI [/SIZE] [/COLOR]
L’archeologia è una scienza inesatta e nondimeno è basilare per la ricostruzione della storia antica. Fondamentale è il momento dello scavo, durante e dopo il quale le valutazioni soggettive e le proiezioni immaginarie dovrebbero rimanere quanto più possibile circoscritte. Prendiamo il caso degli scavi di S. Giovanni e descriviamone brevemente, anno per anno, i risultati.
- Nel 2011 gli specialisti di settore si impegnano in una serie di prospezioni geofisiche. Il responsabile rileva che “i dati magnetici indicherebbero evidenti tracce di un’attività produttiva legata allo sfruttamento delle risorse minerarie”.
- Nel 2012 si inizia a scavare contando sulla scoperta di “forni antichi per la riduzione dei minerali di ferro”; invece emergono - scherzi dell’archeologia - le strutture di una semplice fattoria di epoca romana, una fra le tantissime scoperte in Italia. Però quei ruderi sono ugualmente considerevoli - affermano i responsabili – perché sono riferibili a un insediamento rurale (indicativo è il rinvenimento di alcuni
dolia) legato alla soprastante villa patrizia delle Grotte. Non viene spiegato quali sono i dati archeologici dell’asserita, stretta correlazione fra i due siti.
- Il 2013 e il 2014 vedono confermate le acquisizioni sulla funzione e sulla cronologia dell’abitato: si tratta della parte produttiva (vino e altro) a servizio della villa che si trova sul promontorio delle Grotte. Mancano ancora le prove sulla complementarità della prima rispetto alla seconda, ma forse affioreranno.
- Il 2015 è l’anno delle metamorfosi: la fattoria di S. Giovanni non è più tale, si è trasformata in una villa vera e propria. È vero che non sono venuti in luce oggetti di prestigio o di lusso, ma forse arriveranno.
Nelle dichiarazioni alla stampa il responsabile rimarca più volte: “Quella chepensavamo essere una semplice casa di campagna si è rivelata una villa più antica della villa celebrativa delle Grotte di almeno un paio di generazioni”; “Valerio Messalla (console con Ottaviano nel 31 a. C., nonché oratore e potente aristocratico:
nota dello scrivente) verosimilmente ospitò all’Elba il famoso poeta Ovidio prima che fosse mandato in esilio nel Mar Nero dalla dinastia augustea”; “è molto probabile che questa villa rustica, insieme a quella delle Grotte, appartenesse ad un proprietario illustre… che si chiamava Valerio Messalla”; “Immaginiamo che quattro generazioni di Valerii abbiano abitato qui”.
Ma ‘verosimile’ e ‘probabile’ non significano vero e l’uso del verbo immaginare la dice lunga. Quando il livello di indeterminatezza è troppo elevato, sarebbe preferibile dapprima tacere, poi approfondire trovando certezze, o quasi, e quindi procedere con la divulgazione. La frase che dipinge Ovidio come ospite di Valerio Messalla è senza dubbio un lapsus giornalistico, essendo noto che Messalla in quel periodo era già morto. Né si può accettare l’affermazione (questa volta sicuramente non si tratta un lapsus) secondo la quale il poeta fu “mandato in esilio”. Non è così: Ovidio subì la relegatio’, provvedimento diverso dall’esilio, a causa di non meglio precisati “carmen et error”.
Finora non ci sono prove che suffraghino l’attribuzione della proprietà delle Grotte a Valerio Messalla: i bolli ‘in planta pedis’ presenti sulle pareti dei dolia di S. Giovanni sono indizi troppo labili. Per di più strutture e reperti delle Grotte e di S. Giovanni non sono minimamente paragonabili, per importanza e bellezza, con quelli recuperati (sette statue di marmo alte più di due metri, fastosi mosaici policromi, pareti affrescate, ecc.) nella villa “di altissimo livello” (questa sì di Valerio Messalla!) di recente scoperta nel comune di Ciampino. Ben altri ritrovamenti, ben altre prove…
Quanto all’ ipotesi del soggiorno elbano di Ovidio, va precisato che essa manca di originalità ed è pure vecchiotta poiché vaga per l’aere, non senza contrasti, almeno dal Settecento. In ogni modo, per comprendere meglio la vicenda, vediamo di delinearne in sintesi il contesto storico. Ovidio arriva (arriverebbe) all’Elba
nell’autunno dell’anno 8 d. C.. È con l’amico Massimo Cotta, figlio di Valerio Messalla. Nel corso della discussione fra i due, nella quale si rievocano i contorni della ‘relegatio’ del poeta, viene (verrebbe) nominata ‘Aethalis Ilva’, ossia l’Elba (ExPonto, II, 3, 84). Ma apprezzati studiosi ritengono che nel racconto dello scrittore
sulmonese non si parli dell’Elba bensì di ‘Italis ora’ oppure di ‘Aletium’ (antico insediamento della fascia adriatica meridionale). Né univoca è la convinzione che Ovidio si trovasse all’Elba quando fu raggiunto dall’editto che lo relegava nel Ponto Eusino: se fosse stato a Roma, come alcuni credono, passare per l’isola avrebbe comportato un percorso opposto a quello necessario per raggiungere la meta.
I ‘rilanci moderni (l’attuale e quello del 1995) dell’ipotesi ‘Ovidio alle Grotte’ lasciano il tempo che trovano visto che non sono corroborati da nuovi riscontri. Capisco che tirare in ballo personaggi della ‘grande storia’ può sortire un certo effetto ma, stante il fatto che non siamo sul set di Ben-Hur, a mio avviso una maggiore, solida dose di cautela non guasterebbe. Tanto più che, anche mettendo da parte i molti dubbi motivati, anche supponendo che il riferimento all’Elba sia giusto,
si dovrebbe comunque tenere nella debita considerazione la lucida analisi critica del compianto prof. Uberto Lupi (‘Lo Scoglio’, 1996 n. 46). Trascrivo il suo pensiero:
“La rievocazione, tutta imperniata sul concitato colloquio dei due amici, non dà, purtroppo, alcun risalto ad altre circostanze di fatto. Così non sapremo mai dove esattamente, nel territorio dell’isola, si situa la scena. Né, tanto meno, perché il figlio di M. Valerio Messalla Corvino si trovasse dalle nostre parti con la sua cohors: se in una villa sua o di altri, se per mero riposo o per assolvere ad una missione… Unico dettaglio utilizzabile la semplice menzione dell’Elba”.
Più chiari di così… Ovidio, ammesso che sia valida la lectio ‘Aethalis Ilva’, ci racconta di essere stato all’Elba insieme con l’amico Massimo Cotta. Niente di più. Le estensioni della sua testimonianza sono autentiche congetture. Tuttavia aspettiamo fiduciosi nuove ‘metamorfosi’. In onore di Ovidio. In fin dei conti sono passati solo
cinque anni dall’inizio delle ricerche. Diamo tempo al tempo…
Un’annotazione in calce: sarò pure démodé, ma continuo a ritenere che, in una situazione di crisi economica che impone scelte e rinunce, le cure prioritarie debbano essere prestate non ai codici bianchi (scavi e scavetti), ma ai codici rossi che implorano interventi urgenti. Mi riferisco ai tanti monumenti elbani che stanno
cadendo a pezzi: abbiamo il preciso dovere di conservarli per le generazioni future.
Emblematico è il caso della fortezza del Giove: fra non molto ne rimarranno solo le foto. Non scordiamolo.
Michelangelo Zecchini
[COLOR=darkred][SIZE=4] Si stacca parte del cornicione alla materna di Carpani [/SIZE] [/COLOR]
Nel pomeriggio di ieri alle 16 circa è stato segnalato il distacco di una porzione di cornicione di gronda presso la materna di Carpani. Prima delle 17, due tecnici erano sul posto per effettuare le verifiche del caso e riscontrati i problemi hanno disposto per domani mattina un intervento per il controllo dell'intero cornicione e per la rimozione delle parti eventualmente ammalorate. Per realizzare l'intervento sarà disposto un sistema di transenne per vietare l'accesso ove è avvenuto il distacco e per consentire l'intervento di verifica. Altrettanto sarà impedito l'accesso al cortile posteriore per il tempo necessario alla effettuazione della verifica.
Dal sopralluogo non sono emersi pericoli imminenti ed un generale ordinario stato di manutenzione dell'immobile che all'interno presenta le caratteristiche necessarie e dovute di sicurezza ed agibilità. Svolte le verifiche e valutata la reale consistenza dei problemi gli uffici competenti avvieranno le procedure per la realizzazione degli interventi necessari, dato atto della agibilità della struttura.
L' amministrazione comunale
Come volevasi dimostrare , le telecamere installate per difendere il mare di Pianosa dai predatori del mare servono ben poco.
Quindi dopo aver buttato circa 160.000,00€ ,per il fantomatico radar , si è fatto il bis con le telecamere spendendo una cifra molto più alta.
Credo che la Corte dei Conti o un qualsiasi organo di controllo su come vengono spesi i soldi di noi contribuenti debba fare un bel controllino e capire chi sono, diciamo, i pirati di terra del mare del cielo.
Sbaglio !!
Molto carino il tappeto rosso steso in via Roma e via Marconi a Marina di Campo anche se questo certamente non è sufficiente a nascondere il degrado del paese, ma è apprezzabile la volontà dei commercianti che si adoperano in estate ed inverno a contribuire (se non proprio a fare da soli) per rendere il paese accogliente.
Spero solo che ciò continui, anzi migliori, magari anche con qualche aiuto in più da parte dell'amministrazione comunale..
Ci auguriamo che il tappeto rosso nelle feste di Natale dei prossimi anni non venga spostato in qualche nuovo centro commerciale o altro edificio appena fuori paese (verso cavoli) lasciando via Roma e via Marconi vuota anche dai negozi...
Non bisogna essere un “leone di mare” per rendersi conto che ciò sarebbe solo a vantaggio di qualche imprenditore a discapito dell'intero paese sopratutto se tale imprenditore a contribuito al degrado del paese stesso mantenendo fatiscenti le proprie strutture.
Mi sa che dalla padella siamo cascati nella brace... sarà questo il motivo per cui la minoranza fa finta di niente continuando a trincerarsi sul problema degli immigrati disertando ancora il consiglio comunale?
Sarebbe opportuno che l'opposizione chiedesse all'attuale amministrazione quale sarà il piano di sviluppo del paese nei prossimi anni ovvero cosa prevede il prossimo piano strutturale, oppure potrebbero chiederlo direttamente al "leone di mare".
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ELBA/VELA: L’EQUIPAGGIO CVMM CONCLUDE L’ANNO 2015 ALL’ELBA WINTER CUP [/SIZE] [/COLOR]
L’equipaggio di “Zio Celeste”, portacolori del Circolo della Vela Marciana Marina, domenica 13 dicembre 215 sarà puntuale sulla linea di partenza della quarta prova del 1° Campionato Invernale ELBA WINTER CUP, manifestazione organizzata dallo Yacht Club Portoferraio.
L’equipaggio del J24 “Zio Celeste” sarà come sempre guidato da Piero Uglietta e Laura Lucchini e l’equipaggio sarà composto dai ragazzi della squadra agonistica CVMM, i giovani velisti che si cimentano in una prova d’altura dopo aver partecipato a una brillante stagione sulle derive.
Con la quarta prova si conclude la prima manche del Campionato Invernale Elba Winter Cup prima delle feste natalizie: il campionato riprenderà con la seconda manche il prossimo 24 gennaio 2015: le altre 4 prove (per un totale di otto regate) sono in programma nei giorni 14 e 28 febbraio e 13 marzo.
[COLOR=darkred][SIZE=4] L'OCCHIO DEL PADRONE INGRASSA IL CAVALLO [/SIZE] [/COLOR]
La “grù” posta al centro del Castello del Volterraio è stata rimossa.
Ora il Castello è fotografabile in tutta la Sua bellezza. Per il momento non sono a conoscenza se è possibile visitarlo.
Giancarlo Amore
Basta con l’assalto dei bracconieri al mare di Pianosa. Pirati che distruggono per avidità una biodiversità unica nel Mediterraneo
Scritto da Legambiente Arcipelago Toscano
Giovedì, 10 Dicembre 2015 09:49
Nonostante l’installazione delle telecamere, l’assalto dei bracconieri al mare protetto di Pianosa, una delle 7 isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, continua come prima e più di prima.
In questi giorni a Legambiente è stata ripetutamente segnalata la presenza di pescherecci elbani e continentali che saccheggiano quello che dovrebbe essere un mare sotto protezione integrale, devastando così una delle biodiversità più ricche del Mediterraneo e quello che dovrebbe essere uno dei suoi ambienti più integri.
Questi pirati del mare, che danneggiano i loro colleghi onesti e tutta la comunità nazionale, utilizzano gli stessi trucchi più volte segnalati da Legambiente: reti che sembrano messe al limite dell’area marina protetta ma che poi vengono calate al suo interno, segnali “invisibili”, spesso costituiti da bottiglie di plastica, posti a un metro un metro e mezzo sott’acqua ma facilmente recuperabili con i moderni mezzi di rilevamento della posizione, incursioni notturne nelle acque protette di pescatori professionisti disonesti e bracconieri “dilettanti” che riforniscono commercianti che non si chiedono l’origine di questa mattanza che arriva sui banchi delle loro pescherie o dei loro ristoranti.
A quanto ci risulta le telecamere sarebbero in funzione ma, come temevamo, servono a poco se non c’è un controllo puntuale e se mancano gli interventi repressivi immediati per fermare questi delinquenti che stanno distruggendo un patrimonio dell’Arcipelago Toscano, dell’Italia e del mondo nel nome dell’ingordigia, dello spreco di bellezza e del dispregio delle leggi italiane e delle Direttive europee che proteggono Pianosa e il suo mare.
E’ chiaro che le telecamere e il controllo remoto da soli non bastano a scoraggiare questi bracconieri distruttori. Senza una sorveglianza continua in loco ed interventi rapidi e certi, senza un inasprimento delle pene e delle multe, che rendano diseconomico il rischio di ricche pescate di frodo a Pianosa e che prevedano – come succede in altri Paesi – il sequestro dell’imbarcazione e l’annullamento della licenza di pesca per i predatori delle aree marine protette, questi pirati del mare, questi banditi dell’ambiente, continueranno nella loro opera di sistematica distruzione di un preziosissimo bene comune.
Pare che i distruttori del mare protetto abbiano incrementato la loro attività alla viglia delle feste natalizie, si vede che la richiesta di pesce illegale è in aumento. Ci sembra proprio arrivata l’ora di fermarli, chi può e deve intervenga subito per mettere fine a questa scandalosa mattanza di biodiversità e legalità.
[COLOR=green][SIZE=5]L’ALBERO SACRO DEL “FALSO PEPE “ [/SIZE] [/COLOR]
Carlo Gasparri responsabile della commissione ambiente della “ Fondazione Elba” oggi con la sua rubrica I “Giganti Verdi” ci porta alla scoperta di un albero a cui non viene spesso prestata la dovuta attenzione, si tratta dell’albero del Falso Pepe, Carlo, con la sua consueta enfasi, ci spiega che il falso, pepe pianta non certamente autoctona, è un albero a foglia persistente ed originario dell’america Latina, e come racconta il nostro anfitrione per la prima volta lo aveva conosciuto in Brasile dove la pianta è molto diffusa.
Gasparri ci da anche la ricetta di come usarlo come spezia da condimento, ma non tralascia di evidenziare l’innegabile vantaggio di avere velocemente una zona con un’ombra non troppo fitta.
Sulle nostre coste - racconta Carlo Gasparri , è stato introdotto, alla fine dell’”800, principalmente perché è, al Centro-Sud e sulle coste che trova il suo habitat ottimale , molto longevo e decorativo necessita di pochissime attenzioni. È difatti caratterizzato da un accrescimento molto rapido e da un’incredibile resistenza alla siccità, infatti l’albero del falso pepe è ritenuto un albero “pulito” in quanto perde poche foglie la manutenzione, conseguentemente, è molto limitata.
La leggenda racconta che l’antico popolo degli Inca lo ritenesse un albero sacro e lo chiamasse “mulli” , questo nome passò poi allo spagnolo e in seguito divenne la sua denominazione botanica.(Schinus molle) .
Ancora un arbusto che cresce sulla nostra isola e che va a far parte a pieno titolo tra i “ Giganti verdi “ arbusto che accresce il nostro immenso patrimonio botanico…. ma ascoltiamo Carlo Gasparri nel suo racconto..
Clicca sul link e…
BUONA VISIONE
[URL]https://www.youtube.com/watch?v=Wt5lyrPmmsk&feature=youtu.be[/URL]
[COLOR=orangered][SIZE=4] MOVIMENTO 5 STELLE "BLUFF FINITO, PD VUOLE CHIUDERE I PICCOLI OSPEDALI" [/SIZE] [/COLOR]
Firenze 10 dicembre 2015. In commissione sanità il voto esplicito dei consiglieri PD contro l’emendamento Quartini (M5S) che garantiva i Presidi di Base alle zone disagiate toscane come Isola d’Elba, San Marcello Pistoiese e Volterra.
“Il bluff è finito – dice Quartini – col nostro emendamento il PD ha dovuto dichiarare le proprie intenzioni, al netto della propaganda profusa con gli incontri nei territori: la Giunta Rossi, avvallata dai 24 consiglieri Dem, vuole togliere i servizi ospedalieri di base in tutte quelle aree periferiche toscane che oggi vedono garantito un diritto alla salute e domani dovranno sperare di non ammalarsi o di avere strade sgombre per arrivare alla prima struttura utile.
Avevamo chiesto che fosse preservata la golden hour – prosegue il Cinque Stelle - cioè l’ora entro la quale un intervento sanitario garantisce o meno la sopravvivenza, assicurata con strutture di servizio sanitario entro i 30 km dal luogo di residenza. Non chiedevamo la luna, consci che con 149 milioni di tagli governativi alla sanità toscana, ingoiati da Rossi senza troppe proteste, serve il bisturi sui bilanci non l’ascia.
Ma il PD toscano ha scelto di ledere il diritto alla salute di tutti quei cittadini che vivono lontani dai grandi comuni toscani e speravano di non dovervi emigrare per avere i livelli minimi d’assistenza sanitaria. Lo ricordino i cittadini lunigianesi, volterrani, della montagna pistoiese e dell’arcipelago toscano – conclude Quartini - il PD per la loro salute spera più in un miracolo che nella scienza”.
[COLOR=darkred][SIZE=5] DISABILE PER UN ORA E MEZZA IN ATTESA DAVANTI ALLA BANCA [/SIZE] [/COLOR]
La vita di tutti i giorni non è uguale per tutti e infatti la quotidianità di un disabile con carrozzina è molto più difficile di altre.
E’ successo ieri mattina in una via centrale di Portoferraio davanti ad un istituto di credito dove un giovane disabile extracomunitario è rimasto in attesa per più di un ora davanti all'istituto che non ha l’accesso per i disabili e che con la carta identitaria in mano aspettava un aiuto per riscuotere il sussidio , uno sfortunato che è stato alla mercè dei dipendenti che alle reiterate segnalazioni di un cliente rispondevano con sufficienza – appena abbiamo un minuto provvederemo –
E' stato anche suggerito al disabile di chiamare i carabinieri ma non ha voluto - ormai sono abituato - ha detto rassegnato, è così in molti esercizi del paese ed anche camminare sui marciapiedi è quasi impossibile non solo si sono presi gli spazi ma anche la nostra libertà di movimento …
Quante volte abbiamo segnalato alle amministrazioni che si sono succedute a Portoferraio il problema….ma perchè è così difficile far rispettare quella Legge 13/89, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici e dare ola possibilità alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Ma mi sia permesso di concludere una personale nota di biasimo verso il personale e la direzione dell’istituto di credito colpevole di mancata coscienza verso chi ha più diritti di loro e reclama un aiuto per la sua disabilità e non certo un atto di pietismo… vergogna!