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IN AQUA SALUS da IN AQUA SALUS pubblicato il 10 Maggio 2016 alle 3:05
[COLOR=darkblue][SIZE=5]CONDOTTO….QUELL’ACQUA NON SA DA BERE. [/SIZE] [/COLOR] Ing. Meneghini è apprezzabile che un professionista come lei si preoccupi di uno dei grandi problemi Elbani quale l’acqua e che metta a disposizione delle nostre Amministrazioni la sua indiscussa esperienza per la futura sete degli Elbani. Una decina di anni fa dopo varie “Conferenze dei Servizi” si è decisa la costruzione di un invaso di raccolta acqua per l’agricoltura, antincendio e potabile ricavato da una cava dismessa in Loc. Condotto e il 24.11.2011 con Rogito Notarile l’Amministrazione di Portoferraio ha acquistato quella cava inutilizzata a 150mila euro circa con una opzione di bonifica da parte della parte cedente (ved. Rogito Notarile. Atto pubblico). Di quella bonifica non si trova nessun documento di messa in sicurezza dell’area così come non si hanno ricordi e riscontri visivi. Negli anni passati c’è stato molto interesse su quella strana decisione di realizzare lì un invaso di stoccaggio acque anche perché se si esclude una piccolissima sorgente, non vi è nulla che possa riempirlo se non acque meteore o pomparla da valle dai pozzi della Loc. Orti per poi filtrala al bisogno, dopo mesi di acquitrino paludoso, e rimetterla nelle tubature. MA SI E’ PENSATO ALLE DIFFICOLTA’ E AI COSTI? NON SI POTEVA FARE UN INVASO A VALLE VICINO AI POZZI DEGLI ORTI? Un comitato della sanità si è interessato per anni del problema e ha fatto anche un convegno sulla pericolosità di quel sito. La situazione di quel laghetto è inquietante, intrigante e molto complesso perché sulla scena appaiono varie Amministrazioni, imprenditori, ditte private, consulenti e chi più ne ha più ne metta, ma ciò non esclude che se fosse attivato quell’invaso si potrebbero avere forti ripercussioni sulla salute pubblica. Il laghetto è un bacino di circa 70mila mc. figlio di escavazioni realizzatesi nel tempo per estrarre calcare che è stato svuotato dal liquido stagnante che appestava l’ambiente circostante e di quel sciolto asportato non si sono trovate documentazioni per il suo smaltimento. Da memorie storiche e da quanto raccontano i residenti anziani della zona, agli inizi del 2000 in quella cava dismessa ci è finito di tutto e anni fa un testimone presente al sotterraggio fece precise rilevazioni, poi comunicate ai Dirigenti Comunali del settore, che a 20 metri di profondità dal piano calpestabile, furono seppelliti materiali molto inquinanti. La direzione dei lavori del Gestore insieme a tecnici del Comune fece degli scavi con una ruspa il cui braccio non arrivava certo alla profondità che si richiedeva di sondare. Sarebbe stato utile, visto la gravità del dubbio, se si fossero fatti dei carotaggi con attrezzature idonee a scandagliare profondità superiore ai 7/8 metri del braccio di una ruspa. L’assurdità lampante di un semplice cittadino della zona e attento all’ambiente quale sono, è che NON si costruisce un invaso per acqua potabile in una cava dismessa proprio sotto a una fiorente attività di calcestruzzo che per ciclo di lavorazione deve pur lavare la sabbia, il ghiaino, i mezzi di trasporto e le betoniere. Secondo i tecnici comunali e del Gestore dove va a finire quell’acqua dopo il lavaggio? Dove va a finire l’acqua servita anche alla cava in essere di colle Reciso che guarda caso è proprio sopra al laghetto del condotto? I Portoferraiesi in un prossimo futuro non avranno l’acqua per dissetarsi benché hanno pagato milioni di euro per questa bacinella che se si indagasse riserverebbe molte sorprese. Agli abitanti della zona invece resta una strada dissestata quasi impraticabile per la posa della tubazione che dagli orto porta al laghetto che nessuno ha riportato alle origini dopo i devastanti scassi per la posa. L’assessore Bertucci è stato più volte invitato ma forse non ha un mezzo adatto per affrontare quella strada. Di tutto questo se ne parlerà al prossimo convegno della Fondazione Elba? Diego Basile.
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L’Antitrust sanziona Moby da L’Antitrust sanziona Moby pubblicato il 10 Maggio 2016 alle 2:55
[COLOR=darkblue][SIZE=5]MULTA DA 374MILA EURO A MOBY [/SIZE] [/COLOR] L’Antitrust sanziona Moby per 374mila euro in relazione alle condizioni poste nel 2011 all’atto dell’ok condizionato per l’acquisizione della Toremar. Come si legge nel Bollettino settimanale dell’Autorità, la compagnia di navigazione non ha rispettato alcune delle condizioni poste all’epoca dell’operazione volte a favorire lo sviluppo della concorrenza nei trasporti per l’Isola d’Elba: in particolare si tratta della cessione di alcuni slot a società concorrenti. A giudizio dell’Antitrust, la violazione è quindi “idonea a determinare un’incidenza significativa sulle dinamiche concorrenziali nei mercati dei servizi di trasporto marittimo, di passeggeri e veicoli, sulla rotta Piombino-Portoferraio”. Da qui la sanzione.
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golia da golia pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 19:33
L'ELBA E TUTTA PANORAMICA ......noi elbani dobbiamo ribellarci x queste iniziative .
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curioso da curioso pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 18:42
50 centesimi mi sembra una cifra accettabile se il panorama e' la spiaggia dei nudisti e si mettono a disposizione appositi cannocchiali
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Nicolò Caselli da Nicolò Caselli pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 18:20
Allora, siccome pian piano quest'isola stà assumendo sempre più le sembianze di una barzelletta, per svariati motivi, volevo fare un annuncio: siccome io è da quando ancora i parcheggi a pagamento neanche esistevano su questa bendetta isola che vado a vedermi il panorama da "Capo Norsi", ci tenevo a far sapere che ogniqualvolta avessi voglia di tornarci, lo farò senza problemi, e soprattutto senza pagare 50 centesimi. Piuttosto che pagare dei soldi a qualcuno, specie ad un NON elbano, per godermi un panorama della MIA isola, me le sego e le dò al gatto. State rovinando tutto, non so se vi vergognate almeno un minimo.
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Norsi parking da Norsi parking pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 17:50
Dice il promontorio e' di mia proprieta' e ci ho messo le panchine cosi' se volete vede' il panorama dovete paga'...cioe', hai comprato un promontorio? Mi dici dove li vendono cosi' me ne compro uno anche io e ci metto anche il frigo dei gelati e gli ombrelloni? Ma il Barbetti possibile non dice nulla? E la capitaneria? Ripeto, si possono compra' i promontori e piantarci le panchine?
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capoliveri da capoliveri pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 17:07
Ma il giorno che si dovrà pagare anche l'H2O, sarà almeno filtrata e magari al sapore di crema chantilly? No perché qui!!
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panorama a pagamento! da panorama a pagamento! pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 16:06
Già era discutibile un parcheggio a pagamento sul promontorio di Norsi, ma 0,50 cent per accedere al punto panoramico mi sembra proprio una cosa da film di Totò! Domani ci vado, guardo il mio bel panorama e voglio vedere cosa succede. Se qualcuno mi mette le mani addosso scoppia un casino, che chiamino pure i carabinieri, vediamo un po!
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Balestrini da Balestrini pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 13:53
Si è chiusa con un bellissimo concerto per pianoforte e voci, nella Chiesa della Misericordia, la settimana di eventi che l'Associazione Culturale Historiae, con la collaborazione del Comune di Portoferraio, ha dedicato a Napoleone. La serie di eventi è iniziata con l'apertura della mostra 'L'Isola dell'Imperatore', alla Gran Guardia, dove si sono ricostruite ambientazioni e scene della vita del tempo Francese e Napoleonico: stampe, arredi ed oggetti, molti dei quali autentici, provenienti da collezioni private. Il 4 maggio per l'intera giornata, la Villa dei Mulini è stata animata da personaggi in abiti ottocenteschi e nella sala Consigliare del Comune di Portoferraio, la Dott.ssa Peria e la Dott.ssa Zolfino hanno parlato delle importanti innovazioni introdote dal governo Napoleonico all'Elba. Venerdì 6 maggio, sempre alla 'Biscotteria', con la collaborazione della Delegazione Elbana dell'Accademia Italiana della Cucina, Alvaro Claudi e Leonello Balestrini si sono occupati della 'Tavola dell'Imperatore', descrivendo le abitudini della convivialità nei primi anni dell' ottocento. Infine sabato, nella Saletta Mazzei è stato presentato il libro di Ilaria Monti " Napoleone e l'Isola di Pianosa" ed alla sera la Chiesa della Misericordia è stata lo splendido scenario per il concerto di musiche ottocentesche con Valeria Pireddu soprano, Stefania Maiardi mezzo- soprano e Rossella Celebrini al piano. L'Associazione Historiae ringrazia tutti coloro che hanno preso parte agli eventi e coloro che hanno collaborato alla loro realizzazione.
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Ricordando GIANFRANCO CASCIANO C da Ricordando GIANFRANCO CASCIANO C pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 12:48
Capoliveri piange il "Suo giudice ".....ma Gianfranco Casciano....non era "grande"...solo x la laurea ....x il ruolo che ricopriva.... . ..No ...a Capoliveri Gianfranco era L'AMICO ....il "CONSIGLIERE"....di tutti. ...e non si tirava mai indietro se c'era da aiutare qualcuno....Era un uomo di legge.. SI ...MA.......era semplicemente UN UOMO PER BENE ...VERO....ONESTO NEL ' ANIMA. .....ED IO CON IL CUORE E CON L'ANIMA SONO LI A Capoliveri. ...ad abbracciare Renatina. ,..tua figlia e i tuoi adorati nipoti. ...CIAO ...GIANFRANCO. ...
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COMUNE INFORMA da COMUNE INFORMA pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 11:31
[COLOR=darkblue][SIZE=4]Spostamento contenitori per la raccolta dei rifiuti [/SIZE] [/COLOR] L’Amministrazione Comunale, informa la cittadinanza che per ridurre l’ impatto visivo, pur mantenendo la stessa fruibilità, i contenitori per la raccolta dei rifiuti siti attualmente in Calata Italia, e quelli siti oltre la biglietteria Moby-Toremar, verranno spostati rispettivamente in Piazza Virgilio alta nei pressi della scala sita sotto i portici e l’altra batteria di contenitori sarà posta nel parcheggio del Residence subito dietro la biglietteria Moby-Toremar I contenitori verranno calibrati in base alle esigenza dell’utenza domestica a partire da giovedì prossimo 12 maggio 2016. Il consigliere delegato Riccardo Nurra Portoferraio,9 maggio 2016.
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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 7:40
[COLOR=darkblue][SIZE=5]LA PROVA [/SIZE] [/COLOR] La evidente pulizia della gialla asta di misura dei livelli del laghetto Condotto” costituente il primo esempio di una serie di 21 laghetti analoghi che dovrebbero essere costruiti all’Isola d’Elba, è la chiara dimostrazione della presenza di disastrose perdite del fondo lago le quali ne provocano la un rapidissimo svuotamento. Fa impressione la progettazione ASA (vedi foto n. 2) che prevedeva che in questo lago venisse depositata o per meglio dire dispersa anche l’acqua potabile dei pozzi elbani
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ELBA RUGBY da ELBA RUGBY pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 7:34
[COLOR=green][SIZE=6]ELEMENTARI CAMPESI A SCUOLA DI RUGBY [/SIZE] [/COLOR] Venerdì 6/05/2016 l' associazione sportiva Elba Rugby ha ospitato presso il campo "Andrea Scagliotti" due classi prime della scuola elementare di Campo nell'Elba. Il ritrovo è stato per le ore 10. I bambini, fra maschi e femmine presenti in trentaquattro, sono stati accompagnati dalle insegnanti e sono stati affidati a cinque educatori dello staff tecnico dell'Elba Rugby. Questa esperienza si è protratta per circa un'ora e mezzo durante la quale i bambini sono stato condotti verso la pratica del gioco del rugby attraverso giochi ludico-didattici. Alla fine tutti hanno partecipato al proverbiale terzo tempo a base di pane e nutella. Questa giornata rientra in un progetto che da tempo vede la società sportiva inserita nelle scuole elementari di Campo e di Portoferraio in modo costante, nell'avviamento dei bambini e bambine al mondo dello sport. Insegnanti ed educatori hanno convenuto sulla positività dell'avvenimento e si sono lasciati con un ben augurante " ci rivediamo" anche alla luce del divertimento aggregativo provato dai piccoli atleti.
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Il generale BERTRAND da Il generale BERTRAND pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 6:59
Le bicentenaire est loin déjà! Les jardins des Mulini à PORTOFERRAIO sont dans un état déplorable: herbes folles, sentiers sales, détritus, cables dénudés, bref... UNEHONTE! UNA VERGOGNA! Ah, si l'Empereur revenait il pourrait leur botter le c... à tous ces mécréants! Entre parenthèse, il a fait plus en 300 jours que certains politichiens ne feront jamais en 5 ans! Il Bicentenario è lontano già! I giardini dei mulini a Portoferraio sono in uno stato deplorevole: sottobosco, sentieri sporchi, rifiuti, cavi nudi, comunque... ! Una vergogna! Ah, se l'imperatore tornasse potrebbe spaccare il c... A tutti i miscredenti! Tra parentesi, ha fatto più in 300 giorni che alcuni politicanti non faranno mai in 5 anni!
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Indeciso da Indeciso pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 6:10
Domanda a Esa Recentemente sono stati sostituiti i bidoni della spazzatura. Sono stati messi nuovi bidoni per vetro, carta, umido, roba dura, plastica. Non trovò più quelli dell'indifferenziata. Dove butto i pannolini dei bimbi ? O gli assorbenti ? E la carta unta di olio? O comunque qualsiasi scarto che non rientra nelle categorie specificate sui bidoni! Grazie.
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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 2:57
[COLOR=darkblue][SIZE=4]ACQUA POTABILE DELL'ISOLA D'ELBA – LA COSTRUZIONE DEI 21 LAGHETTI COMPROMESSA DA UNA SITUAZIONE INCREDIBILE – IL PROGETTO ASA DEVE ESSERE TOTALMENTE ABBANDONATO DOPO L'ESPERIENZA DEL LAGHETTO “CONDOTTO” ? [/SIZE] [/COLOR] Nelle ultime settimane i blog elbani si sono dedicati più volte all'argomento laghetti per l'acquedotto. E' da precisare come la costruzione di un grande invaso d'acqua potabile in Isola costituisca una necessità insostituibile qualunque sia la modalità con la quale sarà COMPIUTAMENTE realizzata definitivamente e razionalmente, l'alimentazione idropotabile dell'Elba. In questo senso è da lodare, in linea puramente teorica, l'iniziativa assunta dall'ASA di cominciarne la costituzione con la costruzione, ultimata da tempo, del primo dei 21 laghetti che, stando al progetto ASA, avrebbero avuto una capacità di invaso utile e complessiva dei due milioni di mc di acqua con i quali il problema idrico elbano si darebbe potuto considerare risolto. Il grande accumulo risulterebbe indispensabile anche qualora si adottassero le modalità più diverse su cui, anche se sarebbe doveroso, non voglio discutere in questo momento poiché da quanto mi risulterebbe ci sono avvenimenti gravi che ne prevalgono ampiamente. Tutto il problema, come il sottoscritto và argomentando da molto tempo, deriva dalle modalità pratiche di realizzazione di questo grande invaso perché da esso possono risultare conclusioni le più disparate. La fotografia che allego dimostra una situazione che definirei tragica per l'Elba. Il nuovo laghetto Condotto sul quale, essendo trascorso il periodo autunno-invernale, i benpensanti ponevano molta fiducia ritenendo di trovarlo, in questo momento di attesa della imminente stagione estiva, colmo d'acqua fino al massimo livello sia se l'acqua accumulata fosse quella delle piogge invernali o se , come assurdamente affermato dai progettisti ASA, fosse derivata direttamente dai pozzi dell'acquedotto imprudentemente scaricata nel laghetto stesso durante i periodi di sovrabbondanza rispetto alla richiesta dell'utenza. Invece non è così. Il laghetto è miseramente vuoto e da esso l'Elba non potrà trarre alcun giovamento nel prossimo periodo estivo , nonostante il molto denaro speso per la sua costruzione. La fotografia mostra inesorabilmente come l'idrometrografo di colore giallo, moderna bandiera bianca di chi si ritira dalla battaglia idrica e che sarebbe dovuto servire invece per misurare l'elevato livello dell'invaso, si trova inesorabilmente ed interamente al di sopra del livello della poca acqua che ristagna su una piccola parte del fondo lago per un'altezza ridicola. La situazione non rivestirebbe gravità se questo fenomeno non fosse indice di quei pericoli che il sottoscritto ha sempre paventato e cioè non dimostrasse l'estrema difficoltà a rendere impermeabile il fondo lago di tutti i 21 laghetti del progetto ASA mettendoli, sempre a mio esclusivo parere, tutti in pericolo di fare la stessa fine .e quindi provocando un vero e proprio colpo di spugna all'intero progetto ASA. Personalmente ritengo che, ove esistessero degli errori nelle mie dichiarazioni, oppure delle motivazioni che io non conosco, ma per le quali è ben giusto che il laghetto sia stato svuotato - così come ho sempre richiesto nelle mie precedenti note nelle quali prevedevo l'esito nullo dei laghetti del progetto ASA - io invito anche ora i responsabili a darne comunicazione perché, in tal caso, farei ammenda a quanto scritto riconoscendo i miei possibili errori su riportati E qui non posso evitare di ripetermi, sia pur con la riserva appena citata, che se quel denaro speso per il laghetto del Condotto fosse stato speso per costruire una piccola, piccolissima parte del mio serbatoio-galleria la situazione idropotabile attuale dell'Elba sarebbe oggi completamente diversa e si sarebbe sperimentata una importante ed utilissima modalità di costituire più avanti un serbatoio più grande che, con il passare degli anni, avrebbe reso idraulicamente autosufficiente ed indipendente l'Isola d'Elba. Ci troviamo invece ad un punto morto e con le idee di base da cambiare, ma sempre in tempo, se lo si volesse veramente, per optare finalmente sulla costruzione del serbatoio sotterraneo e quindi ottenere quei risultati mirabili che non potrebbero sicuramente dare i 21 laghetti.
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L’AZALEA DELLA RICERCA da L’AZALEA DELLA RICERCA pubblicato il 9 Maggio 2016 alle 2:54
[COLOR=darkred][SIZE=4]L’AZALEA DELLA RICERCA [/SIZE] [/COLOR] Manifestazione curata a Portoferraio l’8 maggio dal Lions Club Isola d’Elba Ammonta a 5.440 Euro la somma raccolta a Portoferraio, ed interamente devoluta all’AIRC, domenica 8 maggio nel corso della manifestazione dell’Azalea della Ricerca organizzata, in concomitanza con la Festa della Mamma, in tutte le piazze d’Italia dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Nel capoluogo elbano, come consuetudine, l’evento è stato curato dal Lions Club Isola d’Elba che, a partire dalle ore 8, ha disposto una postazione principale in Piazza Cavour, vivacizzata anche dal passaggio di un drappello di figuranti in costume napoleonico che hanno gentilmente posato per una foto ricordo, ed un secondo punto nel sagrato della chiesa di S. Giuseppe a Carpani. Le 352 piantine assegnate a Portoferraio sono andate letteralmente a ruba, tant’è che alle 13 erano già state tute distribuite. I lions elbani intendono esprimere la propria riconoscenza all’Amministrazione comunale e all’ESA per la tempestiva collaborazione offerta ed un sincero ringraziamento alla cittadinanza ed agli ospiti per la sensibilità e la partecipazione dimostrata a sostegno di questa nobile causa.
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PETER PAN da PETER PAN pubblicato il 8 Maggio 2016 alle 15:23
[URL]http://meta.arsia.toscana.it/meta/24-comunicazioni-tecniche.html[/URL] PREPARATEVI STANNO ARRIVANDO, TIRATEVI SU PERBENE LE MUTANDE ...... NOI VI AVEVAMO AVVERTITO
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TOREMAR COMUNICA da TOREMAR COMUNICA pubblicato il 8 Maggio 2016 alle 13:57
[COLOR=darkred][SIZE=4]TOREMAR E’ MAIN SPONSOR DEL “BOLGHERI FESTIVAL 2016” LA COMPAGNIA DEL GRUPPO ONORATO ARMATORI PROSEGUE NELLA PROMOZIONE DELLA TOSCANA E DELLE SUE INIZIATIVE CULTURALI [/SIZE] [/COLOR] Toremar prosegue nella scelta di valorizzare il suo legame con il territorio toscano. La Compagnia è main sponsor del Bolgheri Festival 2016, evento che ospiterà dal 29 luglio al 22 agosto 2016 illustri personaggi di musica, teatro e arte del panorama italiano. Toremar si conferma in questo modo al fianco della Toscana, delle sue iniziative culturali e in particolar modo di questo evento, che quest’anno si svolgerà nella frazione di Marina di Castagneto Carducci e che vedrà come direttore artistico Carlo Fontana. Il Bolgheri Festival nasce dalla volontà di un gruppo di persone che da anni, in Toscana, lavora con attenzione, cura e professionalità su più eventi e idee artistiche. Arte, natura, relax e i preziosi vini toscani saranno al centro dell’evento, che nella sua prima edizione si pone come obiettivo la valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti e soprattutto l’offerta di svago e divertimento con scelte artistiche di qualità. Il Festival dal 29 luglio fino al 22 agosto ospiterà iniziative dedicate a un vasto, pubblico: dai più piccoli (in arrivo anche i loro beniamini della TV Masha e Orso) agli adulti. “La scelta della Compagnia di diventare main sponsor di questo evento conferma la volontà del Gruppo di puntare fortemente su progetti dedicati alla cultura e alle tradizioni della Toscana, che rappresenta il cuore delle nostre attività – afferma Matteo Savelli, Amministratore Delegato di Toremar –. La Compagnia continuerà nella strada del dialogo con i territori in cui opera, e non si ferma qui. Nel futuro saremo sicuramente al fianco di altre iniziative”. Toremar, insieme a Moby, è il ponte per l’Isola d’Elba. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori sono le uniche presenti tutto l’anno per assicurare i collegamenti con L’Isola d’Elba, garantendo fino a 100 partenze al giorno durante il periodo di alta stagione, con partenze ogni trenta minuti. Collegamenti 365 giorni all’anno anche con Cavo e Rio Marina.
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CIMITERO MONUMENTALE da CIMITERO MONUMENTALE pubblicato il 8 Maggio 2016 alle 9:07
[COLOR=darkblue][SIZE=5]L'ESTREMO INSULTO AI NOSTRI MORTI E LO SCARICABARILE DELLE RESPONSABILITA' [/SIZE] [/COLOR] Il Cimitero dei Neri nella tradizione- Entrando nel Cimitero monumentale dei Neri di Portoferraio si ha netta l’impressione di trovarsi al cospetto di due parti architettonicamente molto diverse, come se l’età del mondo riflettesse in quel luogo di mesto raccoglimento il passato e il presente insieme. Ma la parte che qui interessa evidenziare è quella monumentale più antica, rappresentativa di un luogo austero quanto attuale, come la morte che livella il tempo e gli affetti raffigurati dai simboli degli stessi sepolcri. Moltissimi, quasi tutti i portoferraiesi in passato, si identificavano quasi per ideologia nelle due Confraternite dei Bianchi e dei Neri, che gestivano nella città i rispettivi Cimiteri. Ma tra questi vi era sempre qualche membro di famiglia delle nuove coppie che si diversificava dalla tradizionale militanza del padre o della madre, tanto da poter dire che quasi ogni nucleo familiare a Portoferraio ha qualche parente o qualcuno dei propri cari seppellito nel Cimitero monumentale dei Neri. Questo Camposanto fu edificato per interessamento delle Autorità comunali in forza di un ex editto napoleonico ad iniziare dal 1816, esattamente 200 anni fa, anche se dopo alterne vicissitudini è stato consegnato alla Confraternita dei Neri solo nel 1860. Possiamo dire, però, che fin dalle sue origini, la storia, le genti, le tradizioni culturali rappresentate dalla maggior parte dei cittadini che hanno dato lustro alla storia della nostra città, esprimono con i loro sepolcri quello spirito che fa di noi isolani i momenti più alti della nostra comune tradizione. Il settore monumentale - Entrando nella parte architettonica del Cimitero e salendo gli scalini che portano alle cappelle più elevate sul pendio dei monumenti e delle tombe all’aperto, si avverte il piacevole conforto di quella curata austerità in cui i pensieri e i ricordi che credevamo dimenticati vengono rapidamente richiamati alla memoria, proprio da quei simboli raffigurati dalle cappelle, dalle tombe e dalle immagini che si incontrano durante il percorso. Arrivati alla parte più alta della scalinata, una decina di metri più avanti si trova l’anfiteatro monumentale del Cimitero che raccoglie, soprattutto sul pavimento, sepolcri decorativi rivestiti di marmo scolpito con nomi, date e parole. Ma quei termini incisi nel marmo rievocativi dei sentimenti sempre attuali che si nutrono per la morte dei propri cari, non si riesce più neppure a vederli. Ricordo quando, nel passato, talvolta mi soffermavo in quei luoghi a leggere le struggenti frasi di incondizionato amore che sono state lasciate alla nostra pietas e che rievocano spesso, con i nomi delle persone a cui son dedicate, qualche lembo significativo della storia di Portoferraio. Il degrado morale – Ora non si legge più niente perché, in quel tratto più rappresentativo del nostro Cimitero, il soffitto già da tempo è andato in disfacimento e la parte alta delle colonne che reggono il tetto è divenuta ricettacolo di decine e decine di piccioni che hanno fatto di quel luogo sepolcrale la propria indisturbata dimora e del pavimento sottostante una putrida, immonda e continua copertura di escrementi. Si tratta, infatti, di una sorta di scuro mantello che copre le tombe e che forma rilievi di guano, di cui è cosparso l’ arco dell’intero anfiteatro. Esimendomi da ulteriori descrizioni del degrado ambientale, ritengo però che la ovvia presenza di altri animali che prolificano in quello stesso ambiente non possa essere scollegata dalla vergognosa situazione descritta. Ho chiesto a qualcuno del luogo quale fosse la ragione di tanto imbarbarimento e per quale motivo non si eliminava la causa almeno per il futuro. Mi è stato risposto che la responsabilità di questo stato di cose deve essere attribuita a un gruppo di agguerriti ecologisti i quali pensano che, per il rispetto a loro avviso, dovuto anche ai piccioni, questi ultimi non possano essere rimossi perché ciò costituirebbe crudeltà verso gli animali. Un oltraggio al buon senso - Un’affermazione di questo genere tuttavia dovrebbe lasciare indifferente, ritenendo che per non voler addossare la responsabilità a coloro a cui è preposta la gestione cimiteriale, sia più conveniente imbastire una sorta di sceneggiata con scaricabarile tra i possibili colpevoli. Il lato più sconcertante di una questione tanto assurda e così spregiudicata a fronte dei valori più cari della tradizione e della cultura della nostra città, è che queste persone, e non soltanto loro, non hanno avvertito l’inaccettabile disagio anche alla sola vista di tutto quel guano, prima di abituarsi ad un ambiente di questo genere. Qui non si tratta della mancanza dei fondi necessari al ripristino della originale struttura del Camposanto. La questione riguarda semplicemente allontanare i piccioni e ridare dignità ai sepolcri con ripulitura del guano depositato. Le eventuali motivazioni per le quali questo non è possibile sono un insulto alla pietà per i morti, e al buon senso dei vivi. Chi non ricorda “I Sepolcri”, quando il Foscolo spiega le ragioni che giustificano la naturale umana pietas verso i morti? “Una celeste dote esiste negli uomini; per questa dote si genera tra i vivi e i trapassati una corrispondenza di amorosi sensi; per questa dote noi viviamo con l'amico estinto e l'estinto con noi, se le sue ossa siano state accolte pietosamente dalla terra nativa, e un sasso conservi il ricordo del nome. Solo per chi non lascia sulla terra eredità di affetti il sepolcro è privo di senso, né alcuna voce dalla tomba può giungere ai viventi”. Alberto Zei
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