Ivano Arrighi
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Ivano Arrighi
pubblicato il 6 Giugno 2016
alle
11:51
Rio Nell'Elba: ancora "che palle" (Elbarport 05/01/16) sig. Rossi?
Forse no se serve a illustrare una gestione allegra di certa sinistra, sua amica (lo dice lei), peraltro comune a quanto sembra a molti altri comuni Italiani.
Quando la coperta diventa corta, troppo corta a volte si scopre anche il c_lo e per ora non è il mio!
E' utile una piccola premessa per ricordare gli antefatti di questi ultimi mesi a Rio Nell'Elba, prima di passare agli sviluppi più recenti.
Il racconto dei fatti, (debiti astronomici, fondi vincolati passati a spese correnti, pagamenti milionari in cambio di ... niente, interventi sul territorio finanziati, ma non realizzati, intombamenti di canali non autorizzati, ... ) illustrati dapprima con gli ammanchi scoperti dal super consulente Luca Eller e certificati poi da Revisore dei Conti e Autorità di Vigilanza Contratti Pubblici, avevano scatenato la reazione del PD, di Coluccia e Chiassoni, di Catalina Schezzini, di Franca Franchini, supportati naturalmente dai media locali amici, quali Il Vicinato di L. Marchetti ed Elbareport di S. Rossi.
Scritto da Franca Franchini , Elbareport - Venerdì, 11 Marzo 2016 09:32
"Mi ha provocato un profondo disgusto leggere le lodi false, inopportune e quanto mai inappropriate che il consulente del sindaco di Rio nell’Elba ha rivolto a mio padre. Non solo perché sono l’estremo e quanto mai squallido tentativo di screditare Catalina Schezzini e la sua amministrazione, in modo particolarmente costante, becero e grossolano anche rispetto a tutte le altre amministrazioni di sinistra che si sono succedute alla guida del paese. Sia perché continua a pensare di parlare con una massa di capre ... "
Catalina Schezzini, riparandosi dietro Franco Franchini ha chiamato bugiardo chi ha tirato in causa la sua amministrazione e ha sostenuto, bontà sua di aver ben amministrato e lasciato anche il comune con i conti in ordine (sic!).
Ora però non basta più dire "non è vero" su Elbareport, la Procura vuole che gli venga dimostrato! Di seguito le prime accuse circostanziate arrivate.
Riprendiamo quindi la saga Riese da marzo, dove i più erano restati.
Il proseguo della storia è consistito nella messa in mora, da parte della Procura della Corte dei Conti per evitare eventuali prescrizioni, dapprima della funzionaria del servizio finanziario e tributi, poi di funzionari, tecnici, assessori e consiglieri, anche di minoranza.
E qui abbiamo ancora PD&C che va ancora all'attacco del sindaco, cercando di denigrarlo in ogni modo, sulle più insignificanti cazzate, anziché cospargersi il capo di cenere per i suoi almeno 15 anni di gestione con gravi addebiti contestati da più enti di controllo.
E veniamo ad ora, perché come già detto varie volte e non mi stanco certo di ripeterlo,
i fatti ... i fatti hanno la testa dura,
egregi sigg. Catalina, Franca, Sergio, Lorenzo, ecc. ecc.
Ora, appena la settimana scorsa, dopo le generiche richieste di messa in mora, sono arrivate ai diretti interessati le prime precise accuse e puntuali richieste economiche della Procura della Corte dei Conti, con l'invito a produrre eventuali controdeduzioni entro la fine del c.m.
Trattasi solo del primo "casino" messo in piedi dall'amministrazione Schezzini, la mancata realizzazione del parcheggio di Via A. Moro e coinvolge a vario titolo 14 persone di due amministrazioni, la Schezzini e quella Alessi.
Più precisamente: un sindaco, due vicesindaci uno della Schezzini ed uno di Alessi, un segretario comunale, una funzionaria in carica, un ex funzionario dell'uff. tecnico, 9 fra assessori e consiglieri delle due amministrazioni in carica fra il 2004 e il 2014.
Per gli altri "casini", che sembrerebbero oltretutto ben più pesanti, di Bagnaia, Nisporto, ICI-Etruria Servizi, c'è tempo; arriveranno dopo.
Nel documento, messo a mia conoscenza da una delle 14 persone in indirizzo, non esplicitamente secretato, la Procura accusa la giunta Schezzini:
1 - Perché "il progetto definitivo (approvato con delibera di giunta n° 101 del 31/12/08) di che trattasi era infatti carente di qualsivoglia relazione geologica con indagini a supporto"
2 - Perché "ciononostante nel verbale di validazione del 10/03/09 a firma del responsabile dell'uff. tecnico, responsabile del procedimento di che trattasi, veniva asseverata la accettabilità del progetto esecutivo, nonostante la cennata assenza di riferimenti alla relazione geologica e all. ti"
3 - Perché " ... questo verbale non è stato sottoscritto anche dal tecnico progettista ..."
4 - Perché "per quanto riguarda la sottoscrizione del responsabile dell'uff. tecnico il comune di Rio ha trasmesso a questo ufficio il verbale di denuncia/querela del 26/03/13 con il quale detto responsabile ha non solo disconosciuto la firma risultante dal verbale di validazione di cui sopra, ma anche affermato che riguardo al parcheggio pubblico di via A. Moro, non è mai esistito un progetto esecutivo"
5 - Perché " con riferimento alla delibera 101, i componenti della Giunta assunsero una decisione del valore di 388.000 € senza ricevere alcun atto prima della seduta e senza nemmeno controllare all'inizio e nel corso di questa se vi erano tutti i documenti necessari ; .. omissis ... questa circostanza si colora di particolare gravità, anche dal punto di vista dell'elemento soggettivo atteso che nelle premesse della delibera n° 101 la Giunta si mostra consapevole della rilevanza dell'aspetto geologico specificando che i tempi di esecuzione della progettazione si sono allentati in quanto l'area ricade in zona rischio idrogeologico di cui al DM 626/2004."
6 - Perché " Lo stato di completa irrealizzazione del parcheggio dipende essenzialmente dall'esistenza di forti vincoli geostrutturali inerenti il sito di sua prevista allocazione del tutto non considerati all'atto della approvazione del progetto definitivo.
A seguire, recita ancora il documento della Procura, "in data 31/12/2009 ... veniva stipulato con Cassa Deposito e Prestiti un mutuo di scopo a totale copertura della spesa per € 388.000"; "il comune di Rio Nell'Elba ha corrisposto fra il 20010 e inizio 2016 - interessi passivi per complessivi euro 59.984,09. A fronte di questo esborso la realizzazione dell'opera ... non è neppure iniziata."
Omissis "In forza di tutto quanto sin qui esposto questo ufficio ritiene che nella specie sussista un danno erariale pari agli interessi passivi inutilmente corrisposti a valere sul mutuo ... omissis ... pari ad euro 40.610,93 per la parte ascrivibile al responsabile dell'uff. tecnico, del segretario comunale, del responsabile del servizio Area amministrativa e del Sindaco e degli assessori pro tempore coautori della delibera n° 101/2008, mentre è pari a euro 19.373,16 per la parte ascrivibile alla condotta del sindaco e degli assessori pro tempore coautori della delibera n° 18/2012"
La Procura aggiunge ancora, " va aggiunto che con nota del 17/04/2014 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ribadito l'avvenuta revoca dell'erogato finanziamento per la realizzazione del parcheggio qui in contestazione per euro 226.531,20, insistendo per la restituzione, pur a fronte del ricorso presentato dal Comune di Rio ... facendo presente che il gravame non sospende gli effetti del decreto di revoca"
Questo a grandi linee il contenuto delle prime accuse rivolte dalla Procura della Corte dei Conti, in Primis all'amministrazione Schezzini e poi a quella Alessi.
Qui è inoltre opportuno far notare, in aggiunta a tutto quello di cui sopra, che per la stessa opera, di un costo previsto di 388.000 €, ne sono stati incassati 614.531, non è stata realizzata perché irrealizzabile, non sono stati restituiti e pur vincolati sono stati portati a spesa corrente e dulcis in fundo, sembra che la firma del responsabile dell'uff. tecnico sia stata falsificata da qualcuno!
Auguriamoci che le persone coinvolte in questa vicenda possano dare le spiegazioni richieste, soprattutto ai Riesi che sono certo si accontenterebbero di parole semplici, comprensibili, non necessariamente supervisionate da quella maestrina che avendo fatto parte della giunta Schezzini è certamente raggiunta anche lei da queste accuse della Procura.
Chiudo sperando in un atteggiamento giornalisticamente più corretto, che cerchi di dare informazione e fare approfondimento, anziché il solito "panino" di S. Rossi che anziché indignarsi per i fatti che stavano emergendo cercava sempre di mettere in cattiva luce chi, come me, i fatti li argomentava con date, cifre, delibere ...; riporto la sua nota a margine della sequela di insulti rivoltimi dalla Franchini dopo la pubblicazione dei miei dati che anticipavano da alcuni mesi questi ultimi avvenimenti:
"lungo durissimo post, che definire ferocemente indignato, sprezzante e sferzante è ancora poco. E poco non mi pare, Sig. Arrighi.
Sergio Rossi".
Ecco, anche per me, queste primissime accuse circostanziate della Procura della Corte dei Conti, (devono arrivare anche le altre per Bagnaia, Nisporto, ICI di Etruria Servizi ... ) definirle quantomeno indignate e sferzanti è ancora poco! E poco non mi pare Sig. Rossi.
Ivano Arrighi
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