[COLOR=darkblue][SIZE=4]SCOPERTA A PIANOSA UN'AREA SEPOLCRALE PREISTORICA [/SIZE] [/COLOR]
La soprintendenza ha scoperto a Pianosa, nella zona del Belvedere, un'area sepolcrale preistorica di grande rilievo, ancora tutta da indagare. Per ora, stando alle notizie che sono state fornite, non si conoscono nรฉ la cronologia precisa nรฉ il contenuto delle tombe, nรฉ la disposizione degli scheletri e dei corredi funebri. Aspettiamo l'esito degli scavi che sono annunciati per i mesi di giugno-luglio Per il momento servono come utile riferimento i ritrovamenti del grande archeologo don Gaetano Chierici che nel 1875 pubblicรฒ i risultati delle sue ricerche in un saggio ancora fondamentale dal titolo โMonumenti antichi della Pianosaโ. Riportiamo la descrizione delle tombe a forno pianosine tratta dallo studio di Chierici:
โ I due scheletri giacevano, come dice il Foresi, in guisa da far coโpiedi angolo retto fra di loro, necessariamente erano distesi, uno in ciascuna grotta, vicino agli ingressi, dovโรจ maggiore lo spazio e il suolo piรน elevato ed immune dallโacqua di filtrazione, e voltavano i piedi uno a settentrione, lโaltro a levante โฆ Ognuno poi aveva nel suo fianco sinistro nella parte piรน tondeggiante delle due grotte la sua tuba marina, le frecce di selce e i coltelli e il grosso nucleo di ossidiana, e uno, non so quale anche lโaccetta levigata di serpentina; probabilmente eravi pur qualche vaso di cui ho trovato vestigia โฆ Rimovendo un poโ di terra rimasta nella grotta ho raccolto frammenti dโossa umane, alquanti cocci dโargilla nera purgata, un coltello dโossidiana lungo 7 cm e un frammento dโun altroโ.
Della scoperta ottocentesca si รจ occupato anche Michelangelo Zecchini nel volume โIsola d'Elba: le originiโ:
Uno di questi gruppi umani dell'etร del rame ha lasciato nella vicina Pianosa la testimonianza della sua diversitร in tombe connotate da una singolare ritualitร : esse sono ricavate nel tufo e si conformano a pozzetto cilindrico oppure a โfornoโ, ossia a piccolo ipogeo artificiale, bicellulare, in cui ognuna delle due camerette sepolcrali ospitava i resti scheletrici di un individuo. Data per acquisita la matrice egeo-anatolica delle correnti culturali eneolitiche, rimangono da definire le tappe percorse dalle genti che 4000 anni fa, o poco dopo, approdarono e si stanziarono nelle due isole ( Elba e Pianosa, ndr) dell' Arcipelago toscanoโ.
Redazione